Medium, il soprannaturale di qualità

Recensioni cinema e film | Persinsala.it
Eva Cabras
20 dicembre 2008
Nel 2005 ha inizio la messa in onda di una delle più
seguite e apprezzate serie tv americane, Medium.
Trasmesso dal canale statunitense Nbc, il programma
si ispira ad una persona reale, Allison DuBois,
medium dichiarata che da il nome alla protagonista del
telefilm, interpretata da una brillante Patricia Arquette.
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Attualmente composta di quattro serie, la quinta è prevista per il
2008/2009, Medium porta in tv le tematiche del soprannaturale, dei
fantasmi, di persone speciali con poteri psichici fuori dalla norma, il tutto
inserito nelle difficoltà quotidiane di organizzare una famiglia con tre figlie
e un marito inizialmente incredulo.
Allison DuBois è apparentemente una donna normale, sposata con Joe,
madre di tre graziose bambine che studia per diventare avvocato. La
normalità di questo quadro familiare nasconde, però, la particolarità di
Allison, che fin da quando era una ragazzina scopre di avere delle
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capacità particolari, di poter vedere cose che gli altri non vedono.
Ereditando dalla madre il potere di interagire con il mondo dei defunti,
Allison affina le sue potenzialità, accettando questo dono e decidendo di
utilizzare la sua forza per collaborare con la giustizia. Diventa, così,
collaboratrice del Procuratore Distrettuale D.A. Devalos, aiutandolo a
risolvere i casi particolarmente difficili attraverso le sue visioni, i suoi
sogni, le apparizioni e le confidenze dei fantasmi.
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Fin qui niente di nuovo. Moltissime altre serie tv hanno trattato argomenti
simili (vedi Ghost Whisperer ad esempio).
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Cosa differenzia, allora, Medium dai moltissimi casi-gemelli?
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La particolarità di Medium non sta tanto nella trama, nelle situazioni a
volte prevedibili o comuni, quanto nelle modalità tecnico-espressive con
qui la serie è confezionata.
Per coloro che disdegnano le serie tv, considerandole scarse di qualità,
banali e piatte, Medium può rappresentare un’occasione per ricredersi.
Sono esemplari in questo senso le molte pregevoli scene di sogno o
visione. Diciamo addio ai bordi sfumati di bianco per rappresentare le
sequenze oniriche, in Medium la dimensione del rève è trattata spesso
con le migliori tecniche di video-arte.
Si va dalla rappresentazione a fumetti, a cartoni animati, con il supporto
audio della musica, con scene surreali alterate o semplicemente ispirate al
genere horror.
Scena onirica in cui si fondono tecniche di animazione e utilizzo del sonoro per
intensificare il significato del sogno
Una grande varietà di opzioni, tutte validissime e ben realizzate, capaci di
conferire alla fiction quella marcia in più che la avvicina ad un prodotto
artistico e non semplicemente ad un prodotto commercialmente vendibile.
La storia in sé non è, comunque, insipida.
Le avventure di Allison sono quasi sempre avvincenti e appassionanti,
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accompagnante come sono dal brivido del thriller e dall’umorismo della
commedia.
Un prodotto, insomma, che sfata il mito della banalità delle serie tv,
arricchendo il palinsesto di qualità, originalità e, contemporaneamente, di
intrattenimento sano e divertimento.
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Titolo originale: Medium
Ideatore: Glenn Gordon Caron
Cast: Patricia Arquette, Jake Weber, Miguel Sandoval, Sofia Vassilieva, Maria Lark, David Cubitt
Anno: 2005 (prima serie)
Rete televisiva: Nbc
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