Connessioni fra Nibiru ed il calendario Maya

Nibiru 2012
Connessioni fra Nibiru ed il calendario Maya
Inviato da Sirius_Cily
Secondo il Prof. De Santillana una precedente civiltà insegnò ai popoli la precessione e trasmise un messaggio con il quale
avvertiva i posteri del momento critico che rappresentava il passaggio dall’era dei Pesci a quella
dell’Acquario. Il verificarsi di un fenomeno ciclico cruciale per l’umanità.
Forse il messaggio era scritto sopra le 144.000 (numero legato alla precessione) bianche lastre di calcare che
ricoprivano la grande piramide; ma è andato disperso quando queste lastre furono adoperate per ricostruire quanto il
terremoto aveva distrutto.
È certo che coloro che costruirono la piramide conoscevano le misure relative alla Terra, dato che riproduceva
l’emisfero nord in scala di 1:43200; altro numero legato alla precessione. Le sue quattro facce leggermente
incurvate presentano un raggio di curvatura uguale a quello della Terra. Altri dati testimoniamo questa profonda
conoscenza geografica. La piana di Giza un indicatore equinoziale con la Sfinge che guarda il vero est: nel 10450 a.C.
guardava la costellazione del Leone al sorgere del sole.
Un altro indicatore è stato lasciato dai Sumeri in una tavola rappresentante il Dio Teshub risalente al 4200 a.C.; vi
sarebbe indicato che all’epoca erano trascorse tre ere e ne dovevano ancora trascorrere tre; erano
nell’era del Toro e calcolando dall’era del Leone si giungeva alla fine dell’era dei Pesci.
Anche ad Angkor nel 10450 a.C. i 72 templi segnalavano la posizione della costellazione del drago in cielo quando si
trovava a Nord. Non può essere una coincidenza, se prendiamo Giza come meridiano zero al posto dell’attuale
Greenwich, noteremo che Angkor si trova a 72 gradi di distanza, chiaro riferimento alla precessione.
La Piramide di Kukulcan a Chichen Itza è stata concepita in modo che ogni anno, durante l’equinozio di
primavera, il sole al tramonto disegni sopra i suoi gradini un serpente che discende dalla sommità della costruzione. Le
sette spire del serpente ci indicano che dopo sette era la terra correrà un pericolo e contando dal 10450 a.C. arriviamo
all’era dell’Acquario.
Qualcuno considera il monumento come un orologio precessionale con inserito un allarme per il 21° secolo in quanto
sessanta giorni dopo l’equinozio di primavera, il 20 maggio, lo zenith del sole si trova sopra Chichen Itza e Il
movimento del serpente sulla piramide ricorda la congiunzione fra il sole e le pleiadi.
Il 20 maggio del 2012 lo zenith solare coinciderà con una eclissi. Ricordiamo che è formata da quattro lati di nove gradini
ognuno per un totale di 360, più cinque del tempio superiore come i giorni dell’anno; ma 360 gradi ricordano il
moto precessionale e i quattro lati i quattro pilastri celesti.
I Maya consideravano la nascita di Venere come l’inizio del Grande Ciclo annunciato dalle Pleiadi, come il
tramonto di Sirio annunciava lo straripamento del Nilo. Il programma "Skyglobe" indica che il 22.12.2012 Venere scenderà
sotto l’orizzonte a occidente mentre sorgeranno le Pleiadi a oriente; sarà l’inizio di una nuova era.
Esiste quindi un messaggio ove si avverte l’umanità che alla sesta ora accadrà qualcosa, la sesta dopo l’ora
zero che molti considerano il 10450 a.C., quando fu costruita la Sfinge. La sesta di 2160 anni o di 2148?
Da quando? Dal 10450 o dal 10983 a.C. anno del Diluvio? Dal 10875 a.C. anno in cui Alford segnala l’inizio del
ciclo precessionale?
Niente è certo e sono solo deduzioni ricavate da antichi documenti che testimoniano il passaggio di precedenti civiltà,
talvolta non suffragato da relativi reperti archeologici, in quanto l’archeologia lontana dall’essere
classificata una scienza esatta non produce prove migliori, ma solo deduzioni personali di una comunità archeologica che,
come ebbe a dire Gene Philips di Ancient Sky, non fa molto per dissotterrare i resti di antiche civiltà e non consente ad
altri di farlo; anzi controlla ogni attività di scavo, chi l’effettua e dove, mettendo il suo veto quando occorre.
Districarsi fra le date alla ricerca di quella più attendibile diviene estremamente difficoltoso; sembra che ognuno sia in
possesso, come dire, del vero "elisir".
In un preciso punto della sua esistenza l’uomo ha sentito l’esigenza di segnare il tempo, di stabilire
esattamente in quale periodo temporale stava vivendo. Questo ha originato vari sistemi con i quali misurare lo scorrere
degli anni e dei secoli.
Quando nel 527 venne stabilito di contare gli anni dalla nascita di Gesù, forse pur conoscendo che non era nato il 25
dicembre, fatto pubblicizzato solo nella metà del nostro secolo; lo zero non era ancora conosciuto e quindi il conteggio
iniziò dall’anno uno, incappando in un errore. Lo zero fu introdotto dall’India dall’arabo Moamed Id
Busà nato a Khowarezem nella metà del IX secolo (850), da cui derivò la parola Al Khuvarizim che significa Algoritmo.
L’antica Roma utilizzò due calendari; il primo di Numa adottato da Romolo e il secondo portato da Giulio Cesare al
ritorno dall’Egitto, più preciso e con l’anno di 365,25. Nel 1582 tale calendario fu riformato da Papa
Gregorio che tolse in un'unica volta ben 10 giorni per correggere l’errore accumulato nei secoli; in tal modo la
durata dell’anno divenne di 365,242 giorni. Si tratta del calendario attualmente in uso; ma non tutte le nazioni lo
adottarono nello stesso momento. L’Europa solo dalla metà del 1700, la Russia solo dopo la Prima Guerra
mondiale; tuttora vi sono popoli che seguono il proprio calendario oltre a questo, ritenuto comodo per le transazioni
commerciali. In tal modo possiamo osservare che per la Cina siamo nell’anno 4640, per il Giappone nel 2663, per
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Israele è il 5764, per l’Islam il 1424.
Su quale base gli uomini hanno stabilito il tempo? Quale valore effettivo ha per essi?
Si desume facilmente che l’unico marcatore del tempo, dell’alternarsi delle stagioni, è il moto stabilito dalla
rotazione intorno al sole; il moto precessionale, la lenta oscillazione dell’asse polare terrestre intorno al polo
dell’eclittica.
In parole semplici è quel movimento che la Terra compie per mantenere l’inclinazione dell’asse
contrastando l’attrazione gravitazionale esercitata dal sole e della luna sul rigonfiamento equatoriale che tende a
raddrizzare l’asse costringendola a descrivere un cerchio, attualmente di 23,5 gradi, che si completa ogni 25776
anni originando il moto precessionale. Durante tale tragitto si denota un cambio dei cieli, delle posizioni delle stelle e
delle costellazioni. Uno degli effetti è il susseguirsi delle stagioni con un certo anticipo ogni anno in modo che quando il
sole ritorna a punto gamma sarà spostato rispetto alle stelle di un grado ogni 72 anni.
Quel moto che ci permette di avere il meridiano celeste; difatti se consideriamo un meridiano immaginario che collega il
Polo Nord col Polo Sud, si può stabilire il punto di culmine delle stelle quando queste, attraversando questa linea
immaginaria, raggiungono la massima elevazione sopra l’orizzonte.
La scoperta della precessione viene attribuita ad Ipparco, astronomo greco di Nicea, al quale si deve l’invenzione
dell’astrolabio, delle basi della trigonometria e un inventario di un migliaio di stelle; ma era già nota ai Sumeri da
molto tempo.
Come ho avuto modo di scrivere gli antichi testi ci narrano che agli Dei furono assegnati 12 periodi di regno ciascuno di
2160 anni, corrispondenti alle 12 case zodiacali, coprendo in tal modo l’intero ciclo precessionale di 25920 anni.
I recenti calcoli scientifici hanno proposto che, in effetti, ogni casa zodiacale misura 2148 anni e non 2160 portando il
ciclo ad una durata di 25776 anni.
La scienza ufficiale ha stabilito che un grado precessionale corrisponde a 71,6 anni.; dato che ogni Grande Era misura
30 gradi avremo 2148 anni per ogni segno zodiacale. Secondo altri calcoli un grado precessionale misurerebbe 71,47
anni, nel caso avremmo un ciclo di 25790,20 anni. L’arrotondamento a 72 anni è stato operato per ragioni
matematiche; per primi ad attuarlo i sumeri.
Quindi, considerando che dopo il diluvio si verificò l’inizio di una nuova era precessionale con uno scarto di un
grado e mezzo, cioè 108 anni, e che sono trascorse sei ere di 2148 anni (attualmente siamo nella sesta), la prossima
dovrebbe iniziare nel 2012. Se le ere fossero composte da 2160 anni quella nuova dovrebbe iniziare nel 2036.
Il moto precessionale non è costante e le costellazioni non si estendono in un angolo di 30 gradi; la Vergine è di 43,5° di
contro lo Scorpione di 7,25°. Inoltre esiste una tredicesima costellazione che non è stata presa in considerazione,
l’Ofiuco di quasi 20 gradi. Dobbiamo tener conto anche che l’eclittica subisce una piccola variazione
dell’asse rispetto al piano orbitale terrestre a causa della precessione dei pianeti. Si registra quindi una variazione
dell’eclittica sull’equatore celeste e di conseguenza il punto dell’equinozio di primavera, detto il
punto Ariete o gamma, compie più o meno anni per tornare alla posizione originale.
Attualmente ha impiegato 27400 anni e tornerà nella posizione fra 24400 anni, stabilendo un valore medio precessionale
di 26000 anni.
Costellazione
Gradi
Anni
Ariete
24,235
1734,48
Pesci
36,870
2638,80
Acquario
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24,028
1719,67
Capricorno
27,549
1971,69
Sagittario
33,970
2431,26
Ofiuco
19,885
1423,17
Scorpione
7,250
518,87
Bilancia
22,371
1601,07
Vergine
43,497
3113,20
Leone
35,834
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2564,68
Cancro
19,885
1424,19
Gemelli
27,342
1956,87
Toro
37,284
2668,46
Totale360,000
25766,41
Di conseguenza dato che l’era dei Pesci è iniziata il 62 a.C. finirà nel 2576.
La data di inizio risalirebbe al 10349 a.C. non al 10450 a.C..
(2565+1424+1957+2669+1734=10349+2638=12988).
Partendo dal 10450 e considerando questi intervalli di tempo stabiliremo l’inizio dell’acquario nel 2537,
partendo dal 10875 l’era inizierà nel 2112.
Una fonte diversa fornisce altre cifre (arrotondate per eccesso) relative all’estensione dei segni che considera
solo in numero di dodici: Ariete 1.945, Pesci 2.458, Acquario 1.949, Capricorno 2.081, Sagittario 2.561, Scorpione 638,
Bilancia 1.861, Vergine 3.152, Leone 2.665, Cancro 1.584, Gemelli 2.085, Toro 2.797, per un totale di 25.776.
La data di inizio risalirebbe all’11.076 a.C. non al 10.450 a.C.:
(2.665+1.584+2.085+2.797+1.945 = 11.076+2.458 = 13.534)
Se, come sopra, partiremo dal 10.450, gli intervalli di tempo delle sei ere ci porteranno al 1832; al contrario,
considerando la data di partenza il 10875, troveremo l’inizio dell’acquario nel 2257.
Dobbiamo anche considerare che viene indicato uno zodiaco siderale non solo uno astronomico per cui abbiamo date
diverse per ogni costellazione.
In particolare, visto che nel 2003 all’equinozio di primavera per arrivare allo zero dell’Acquario è stato
segnalato uno scarto di 6° secondo il siderale e di 9° per quello astronomico, possiamo calcolare quando il punto gamma
coinciderà con lo zero dell’acquario, segnando l’inizio dell'omonima era: nel 2444 secondo il siderale e nel
2645 circa secondo l’astronomico.
Secondo lo zodiaco siderale, ufficialmente adottato dal governo indiano, nel 4035 a.C. ebbe inizio l’età del Toro,
nel 1874 a.C. l’età dell’Ariete, nel 285 d.C. quella dei Pesci; quindi l’Acquario inizierà nel 2444 d.C.
La scienza ufficiale indica che l’era del leone va dal 10900 all’8700 a.C. quando inizia l’era del
Cancro; seguono i gemelli nel 6540 a.C., il Toro nel 4360 a.C., l’Ariete nel 2220 a.C. e i Pesci nel 65 a.C.; per cui
l’Acquario dovrebbe iniziare nel 2095. Naturalmente tutte ere di 2160 anni l’una, ma se invece si calcola
periodi di 2148 anni siamo già nell’era dell’Acquario dal 2000.
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Se teniamo conto dell’estensione dei segni zodiacali secondo le due sorgenti trovate avremo l’Acquario
nel 2087 oppure nel 2393 partendo ovviamente dal 10900 a.C..
Tutto dipende dalla data di partenza e se questa fosse il 10875, 108 anni dopo il diluvio come prospettato da Alford,
l’Acquario inizierà nel 2085 tenendo conto di ere composte da 2160 anni.
Il calendario Maya prevede cicli di 52 anni; cento di tali cicli corrispondono ad un Grande Ciclo, noto come 13 Baktun di
1.872.000 giorni; considerando gli anni composti di 360 giorni, quindi se l’inizio dell’ultimo Grande Ciclo
risale all’11 agosto del 3113 a.C. si prevede che finirà nel 2087; ma se consideriamo gli anni formati da 365 giorni il
Grande Ciclo sarà di 5125 anni e finirà nel 2012.
Per chi si chiede come è stata ricavata tale data deve sapere che conoscendo una data Maya per individuare il giorno
corrispondente nel calendario Giuliano occorre ricavare un numero di conversione, da sommare al computo lungo, che ci
permette di correlare il numero Maya al nostro calendario. Il numero accettato ufficialmente per tale conversione è quello
suggerito da Sir Eric Thompson, il 584.283; ma altri studiosi della materia hanno proposto numeri diversi che portano a
date diverse. Due di questi sono il 482.699 e il 774.078. Adottandoli come numeri di conversione l’era Maya si
sarebbe conclusa per il primo il 5.11.1734 e si concluderebbe per l’altro il 12.8.2532, non il 23.12.2012 come
determinato adottando il numero proposto da Thompson.
Un Grande Ciclo di 5200 anni porta a calcolare un ciclo precessionale di 26000 anni, ossia 9.360.260 giorni; ma
sappiamo che la precessione è stata calcolata di 25920 anni se formata da 12 ere di 2160, oppure di 25776 anni con 12
ere di 2148. Il Grande Ciclo è solo un quinto dell’intera precessione, per cui dividendo per cinque i due nuovi dati
avremo un Baktun di 5184 anni e uno di 5155 e di conseguenza due nuove date per la fine del ciclo: rispettivamente il
2071 e il 2042.
Secondo alcuni calcoli fatti da esperti solo una fra le prime ere Maya sarebbe durata oltre 5000 anni, ed essendo questo
il quinto ciclo finale della precessione mancherebbero molti anni ai 26000 della sua totale durata media.
Fonte: http://www.edicolaweb.net
Qualunque sia la fine del lungo computo Maya abbiamo ormai evidenti nel nostro sistema solare gli effetti dei
cambiamenti: nel 2011 il Sole avrà uno dei suoi picchi di attività più grandi, dal 2008 al 2016 avverrà l'allineamento cosmico
con il centro della galassia....
in tutto il sistema solare sta avvenendo un riscaldamento globale, quello che avviene sulla terra sta avvenendo su Marte
ed anche sul lontanissimo Nettuno....questi segni e messaggi devono essere presi in considerazione; le antiche civiltà ci
hanno lasciato un codice antichissimo fatto di enormi monoliti tutti da decifrare ed interpretare...cosa potevano fare, per
farci giungere un messaggio, se non grandissimi megaliti atti a resistere a qualsiasi sconvolgimento planetario?
Continuiamo a studiare l'antichità e gli antichi testi, nel frattempo teniamo un naso all'insu ed un occhio su internet, l'unica
libera fonte di informazione che abbiamo!
Lo Staff di Nibiru2012.
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