Domenica 1 luglio 7.30 Santa Messa 9.00 In S. Maria: deff. Giovanni
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Domenica 1 luglio 7.30 Santa Messa 9.00 In S. Maria: deff. Giovanni
Domenica 1 luglio 7.30 Santa Messa 9.00 In S. Maria: deff. Giovanni e Giuseppe Muru 10.00 Pro Populo 11,30 Sposi: Stefano Pala e Lucia Porceddu I Settimana del Salterio Lunedì 2 luglio 19,00 Santa Messa 7.30 Deff. Luigi e Caterina 8,30 Santa Messa 18,00 Deff. Nicolò, Giuseppina e Suor Luisa Martedì 3 luglio San Tommaso 7,30 Deff. Gian Luigi, Arturo e Angela Cocco 8,30 Def. Cesarina Tuveri 18,00 Def. Luigi Tuveri Mercoledì 4 luglio 7.30 Def. Pier Luigi Dessì 8,30 Santa Messa 18,00 def. Guido Altea Giovedì 5 luglio 7,30 Anime 8,30 Santa Messa 18,00 def. Rinaldo Concas Venerdì 6 luglio 1° Venerdì del mese 7,30 Sacro Cuore 8,30 Deff. Raimondo e Caterina 18,00 Def. Carlo Sitzia Trigesimo Sabato 7 luglio 7,30 Def. Piero Ardu 18,00 Santa Messa in Oratorio 19,00 Ringraziamento Domenica 8 luglio 7.30 Def. Antonio Casu 9.00 In S. Maria: def. Giuseppe Pintus 10.00 Pro Populo 11,30 Sposi: Fabrizio Garau e Arianna Ortu II Settimana del Salterio 19,00 Santa Messa - email: Via Gramsci, 1 – 09036 GUSPINI VS – 070/970052 [email protected] - www.parrocchiasannicolo.net Numero 27 dal 1 al 8 luglio 2012 CATTOLICI E PARTITI Recentemente all’Università Gregoriana si è tenuto un convegno dal titolo “costruiamo gli Stati Uniti d’Europa”. Il Convegno voleva sottolineare che dalla crisi dell’euro che sta’ impoverendo gli stati d’Europa, respingendoli nella marginalità (si parla di Irlanda, Islanda, Grecia, Portogallo, Spagna, Cipro e fra poco l’Italia, la Francia) si esce solo costruendo uno stato unico, una nazione: l’euro non basta ad unire, unisce il senso dello Stato, la cultura, le finalità del bene comune (che non è la somma dei beni comuni dei cittadini). I promotori del Convegno sono quelli che hanno promosso il Forum di Todi: sette organizzazioni cattoliche (Acli, CISL, Coldiretti, Confartigianato, Compagnia delle Opere, Movimento Cristiano Lavoratori). Il Forum di Todi tenutosi circa un anno fa diede la scossa decisiva per la caduta di Berlusconi e per l’arrivo di un governo di tecnici dove i cattolici non mancano. Alla Gregoriana si sono pronunciati per la difesa dell’euro (l’uscita dall’euro sarebbe per l’Italia e per l’Europa un disastro) ma hanno chiesto un governo federale, bilanci e politiche fiscali comuni. Le conclusioni le ha date Raffaele Bonomi segretario generale della CISL dicendo “non vogliamo fare un partito (cattolico) perché lo faremmo uguale a quelli che ci sono già”. Andrea Olivero delle ACLI ha detto: “un nuovo partito dei cattolici non ce lo chiedono gli italiani.” Intanto i sette si preparano al Forum di Todi che si celebrerà a ottobre. Mi chiedo se anche da noi non sia necessario chiamare a raccolta i cattolici per ritornare a discutere, confrontarci, elaborare idee, proposte, progetti. Ora i cattolici militano in tutti i partiti (Vendola, Di Pietro, sono cattolici; nel PD i cattolici non si contano talmente ce ne sono, non parliamo dell’UDC ma anche nel PDL ce ne sono tanti – basta pensare a Formigoni “ahimè”; forse non ce ne è nei radicali, meglio così!). Ma cosa contano i cattolici nei partiti? Dovrei dire quasi quanto i laici nella Chiesa… ma non lo dico. Oggi i cattolici in politica non contano niente. E questo non è bene. Ritornerò sull’argomento, intanto organizzeremo a settembre-ottobre nel Centro Culturale e di Alta Formazione Diocesano tre tavole rotonde su questi temi. Don Angelo TOCCARE Il libro della Sapienza da cui è tratto il brano della prima lettura di domenica 1° Luglio (cap 1, 13-15; 2,23-24) è attribuito al secolo precedente la venuta di Gesù. È punto di arrivo di un lungo cammino di fede: “Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi, “leggo commosso queste parole e mi chiedo come dopo duemila anni di cristianesimo noi attribuiamo a Dio la nostra morte, la morte dei nostri cari, la morte di un figlio, le morti di cancro, di incidenti, di terremoti, di guerra… a Dio attribuiamo le malattie, i mali del mondo. Per consolare diciamo frasi che sono bestemmie “abbia pazienza! Sia fatta la volontà di Dio” ed altre ancora. Non abbiamo ancora visto alla luce della fede il male e la causa del male… il libro della Sapienza dice “per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo e ne fanno esperienza coloro che le appartengono. Noi apparteniamo alla terra, facciamo esperienza della morte e del male ma le “creature del mondo sono portatrice di salvezza”. Nella seconda lettura si proclama la seconda lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi. (Cap 8,7.8.13-15). Il Concilio di Gerusalemme dà incarico a Paolo di fare una “colletta” tra le comunità cristiane per poter aiutare i poveri di Gerusalemme. Paolo dà la vera e unica giustificazione: “Gesù da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché diventaste ricchi per mezzo della sua povertà”. Poi aggiunge per due volte “ci sia uguaglianza”. Spesso ricordo ai fedeli le disuguaglianze del mondo: tra continenti, nazioni, popoli, tra regioni e regioni, tra famiglie, tra individui. Una disuguaglianza atroce nell’avere, nel lavoro, nella cultura, dell’abitazione, nelle prospettive di futuro, nella salute, nel cibo, nell’acqua, nei diritti della persona. Questa disuguaglianza si è accentuata anche tra noi, di nuovo in mezzo a noi ci sono i poveri. Si supera tutta questo a tutti i livelli con l’economia del dono, della condivisione, del pane dato, spezzato. Tra i primi cristiani non c’era nessuno che avesse bisogno. È un ideale, un sogno irraggiungibile o una meta a cui tendere anche oggi dopo duemila anni di cristianesimo? Il Vangelo di Marco (cap. 5,21-43) è caratterizzato da un verbo “toccare” Giairo capo della Sinagoga si getta ai piedi di Gesù, la folla… gli si stringeva attorno; la donna con le perdite di sangue “toccò il suo mantello”. Gesù dice “chi mi ha toccato?”. Nel Vangelo torna spesso questo “toccare”: il cieco, il lebbroso, la bambina figlia di Giairo che Gesù prende per mano. A Betania si fa baciare i piedi, bagnare dalle lacrime, asciugare coi cappelli, Giovanni poggia il suo capo sul petto di Gesù. La corporeità! Il Figlio di Dio che diventa uomo, prende carne, corpo, ci dà il Suo Corpo come cibo, lo tocchiamo, lo mangiamo. Il nostro Corpo unto con l’olio del crisma nel battesimo, nella cresima… nell’ordine sacro!“ ORATORIO E CAMPO SCUOLA Mi ha particolarmente colpito la morte del bambino undicenne durante la gita dell’oratorio parrocchiale di Paperino, guidata dal parroco. Una normale gita dell’Oratorio finita in tragedia: la morte di un bimbo, figlio unico di una famiglia felice. Il 26 giugno sono incominciati i campi scuola a San Pancrazio nella spiaggia di Arborea: cinque turni di una settimana. Venerdì 29 incomincia l’oratorio estivo parrocchiale: 170 bambini e ragazzi iscritti, trenta animatori e aiuto animatori. Durerà un mese per cinque giorni la settimana, mattina, pomeriggio, sera: giochi, campetto, laboratori, formazione. Campi Scuola, Oratorio è nella tradizione nella vita dei nostri ragazzi e delle famiglie: un servizio della comunità parrocchiale che v’investe le migliori risorse. Alcune settimane fa sono restato commosso al pianto di una ragazza che affermava, lei animatrice dei campi e dell’Oratorio, che nient’altro si vuole che mettersi a servizio dei ragazzi: l’oratorio e il campo scuola non sono solo tradizione ma cultura di vita di una comunità di fede che si fa servizio. Che il Signore giochi coi nostri ragazzi all’oratorio e a San Pancrazio e ci protegga da ogni male. Ma anche noi tutti dobbiamo giocare coi ragazzi, proteggerli prevedendo ogni male. Domenica 1 Lunedì 2 Venerdì 6 Sabato 7 Domenica 8 Festa finale 1° Campo scuola (superiori) a San Pancrazio Inizia il Campo Scuola delle Medie a San Pancrazio Inizio Oratorio Estivo 18,00 “Macchiori” Convegno a Villacidro presso il Palazzo Vescovile 18,00 “Macchiori” Convegno a Villacidro presso il Palazzo Vescovile Festa del Redentore Festa finale 2° Campo scuola (medie) a San Pancrazio