Network EMILIA - Arcidiocesi di L`Aquila

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VolaL’Aquila
| Vita diocesana
Viaggio nelle parrocchie. Don Roberto Zapata dal Nicaragua
ormai da nove anni guida la parrocchia più alta di tutto l’Appennino
Rocca di Cambio:
la parrocchia di don Camillo
quota 1444 metri di altitudine, addossata ai monti di Campo Felice,
affacciata sulla splendida piana delle Rocche, sorge la ridente località
montana di Rocca di Cambio, comune più alto di tutto l’Appennino.
Dotata di un panorama mozzafiato che spazia dal monte Sirente, alla
Maiella e infine al Corno grande, la chiesa parrocchiale è intitolata
all’Annunziata. Ci accoglie un giovane e sorridente don Roberto, di 38 anni e
prete da 12, originario del Nicaragua. Ci parla delle chiese, di cui rimane agibile
solo quella parrocchiale, mentre la famosa collegiata di santa Lucia, gioiello
artistico per i suoi affreschi medievali, è stata messa in sicurezza a seguito del
terremoto e presenta notevoli danni per cui sono indispensabili oltre due milioni
di euro per il ripristino. Il paese
pare abbia resistito
discretamente al sisma; dei
circa 380 abitanti alcuni
occupano i 30 Map costruiti.
Don Roberto ci assicura che le
persone sono molto
accoglienti e disponibili,
nonostante molti non abitino
in maniera stabile in sede, ma
raggiungano la località
montana solo per le vacanze.
Proprio per questo, per
garantire a tutti la possibilità di
festeggiare la patrona santa
Lucia, alla celebrazione
liturgica di dicembre si replica
l’ultima domenica di giugno,
garantendo così un concorso
di popolo davvero
significativo. La parrocchia
conta anche su un buon
colpe del suo carattere focoso nei
gruppo di giovani: quest’anno 7
confronti del suo sindaco. Le scene lo
bambini si sono accostati per la prima
ritraggono mentre raggiunge a piedi
volta alla Comunione e 9 ragazzi
la nuova parrocchia durante una
riceveranno presto la Cresima.
bufera di neve e si trova a dover
Dall’Aquila, Rocca di Cambio dista
gestire una realtà tanto diversa dalla
mezz’ora di macchina, e per chi lavora
risulta difficile partecipare all’Eucarestia sua, in solitudine, a cominciare della
messa quotidiana.
feriale e al rosario; per questo una volta
La chiesa a cui si fa riferimento è
al mese la comunità si ritrova alle 21:30
quella di san Pietro, posta nel punto
per pregare insieme con il rosario
meditato, al quale prende parte un buon più alto del paese. Al tempo venne
ripresa quando ancora era isolata
numero di paesani. Gli anziani vengono
rispetto alle abitazioni, mentre ora è
visitati almeno una volta al mese dal
inserita pienamente nel tessuto
parroco, il quale poi non disdegna di
urbano, sebbene attualmente
andare in visita a chiunque abbia
inagibile. Prima del terremoto la
bisogno anche solo di una parola da
chiesa era utilizzata esclusivamente
scambiare. Il pienone nel paese si
per la festa liturgica del santo, anche
concentra nella seconda quindicina di
se è sempre stato desiderio di don
agosto, durante la quale si susseguono
Roberto riuscire a tenere attive tutte
numerose iniziative comunitarie.
le tre chiese del paese. Per questo si
Località certamente fredda per almeno
dovrà aspettare molto, ma è già tanto
nove mesi l’anno, eppure l’indole degli
riuscire ad utilizzare almeno quella
abitanti è sempre cordiale e familiare. Il
paese è reso famoso sul grande e piccolo parrocchiale. I lavori vanno ultimati,
ma quelli già fatti ne garantiscono
schermo per aver dato l’ambientazione
un uso decoroso.
ad uno degli episodi di Peppone e don
Camillo, in cui il famoso parroco viene
Giulio Signora
mandato per penitenza a scontare le
A
87 aquilani
accompagnati da
mons. D’Ercole hanno
vissuto le intense
giornate madrilene
✎
ricordando
L’otto settembre scorso la comunità
parrocchiale e civile di Rocca di
Cambio ha avuto la gioia di festeggiare
i dieci anni dalla posa della statua
‘Madonna delle neve’, posta sul monte
Rotondo a quota 1900 metri.
L’iniziativa si è inserita nella tante che
animano la vita del paese e dei
dintorni durante il periodo
estivo. La risposta delle
persone è stata significativa,
come altrettanto partecipata fu
nel 2001 la posa, fatta dal
cardinal Fiorenzo Angelini, alla
presenza dell’arcivescovo
Molinari e del parroco don
Roberto, grazie alla generosità
della famiglia Iacovitti. Il
desiderio è sempre stato quello di
affidare alla protezione della
Vergine Maria la vita degli
abitanti dell’altipiano e più
ampiamente di tutta l’Italia, di
cui quest’anno ricorrono i 150
anni di vita. L’immagine
mariana è posta simbolicamente
a cavallo tra l’altipiano delle
Rocche e la nota stazione
sciistica di Campo Felice, meta
prediletta dell’amato papa Giovanni
Paolo II, tanto legato alla devozione
della Madre di Dio.
E’ noto a tutti che il papa polacco
amasse andare in forma riservata e
anonima a sciare in questi posti, legato
alla sua passione di uomo sportivo e
alla contemplazione delle montagne.
Per tutte queste ragioni, al fine quindi
di promuovere lo scambio e l’unione
tra le due località, gli enti
civili hanno da poco ripreso i lavori
per la realizzazione di un tunnel che
colleghi Campo Felice con la piana.
Quest’ultima poi è notoriamente meta
di soggiorno estivo da parte del
cardinal Sodano, segretario
di stato di papa Wojtila.
La statua della Madonna della neve
unisce affidamento alla Vergine
con la devozione all’amato
Giovanni Paolo II, luoghi di vacanza
con mete di respiro spirituale.
Che da quelle altezze la
Vergine possa elevare la vita di ogni
uomo alla contemplazione di
orizzonti che vadano al di là
dell’indifferenza e dell’egoismo
Venerdì 16 settembre 2011 |
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Raccolta occhiali
E’ ripresa in città, dal 1° settembre,
l’iniziativa ecclesiale di supporto alla
meritoria campagna benefica
internazionale del Lions Club di raccolta
di occhiali usati, per permetterne il
"riciclaggio" (a seguito di apposita
opera manutentiva e di selezione) ed il
successivo invio dei materiali raccolti e
trattati a persone poco abbienti in paesi
esteri. La tranche della campagna
conclusasi a giugno scorso ha fruttato
1.010 paia di occhiali, già distribuiti alle
Nazioni richiedenti. Oggetto
dell'iniziativa umanitaria è la raccolta di
occhiali dismessi (da vista o da sole),
ormai inutilizzabili dai proprietari, ma
ancora integri ed in discreto stato di
conservazione, soprattutto nelle lenti. Il
proposito è quello di donare gli occhiali,
per il possessore privi di utilità e valore,
a chi non può permetterseli, offrendo
loro in maniera completamente gratuita
un oggetto preziosissimo.Nel mondo
milioni di persone non possono
permettersi né occhiali (da vista e tanto
meno da sole), né visite oculistiche, con
conseguenze che vanno
dall'impossibilità di lavorare alla
progressiva perdita funzionale della vista
fino alla completa cecità. Tali
problematiche sociali possono essere,
almeno in parte, risolte in molti casi col
semplice supporto di un paio di occhiali,
anche usati, che potrebbero ridare la
vista a migliaia di persone bisognose. La
raccolta è promossa internazionalmente
dall'organizzazione internazionale
"Lions Eyeglasses Recycling Centers",
che ha come appoggio sul territorio
italiano il "Centro Italiano Lions per la
Raccolta degli Occhiali Usati - ONLUS" di
Chivasso (TO), il cui compito sarà quello
della successiva gestione dei
materiali.Referente della Campagna, in
sinergia con il Lions Club L’Aquila Host, è
il diacono Raimondo Dionisio. Per
adesioni ed ulteriori informazioni:
3460826570
Pastorale familiare
■ Fidanzati
Sono iniziati i corsi
prematrimoniali
Venerdì 9 settembre sono ripresi i corsi di
preparazione al Sacramento del
Matrimonio.
Le coppie di fidanzati che vogliono
iscriversi possono farlo contattando i
catechisti ai seguenti recapiti: Maurizio e
Marika 338.5714086 - 333.9071233.
I corsi si volgeranno per la zona ovest
nella parrocchia di S. Pietro apostolo a
Coppito, per la zona est nella chiesa di S.
GIusta a Bazzano e nella zona centro nella
parrocchia di S. Sisto.
Tra due milioni di giovani anche
aquilani a Madrid per la Gmg
Per fede
Noi non abbiamo paura.
“Radicati e fondati in Cristo” il tema
della Gmg. Prova di fermezza ci è
stata chiesta a Cuatros Vientos
quando si è scatenato il nubifragio
che ha trascinato via alcune
strutture in ferro vicine a noi.
La grande paura, il ricordo del
terremoto, la pioggia insistente e il
vento forte potevano indurci a
fuggire via, e invece, siamo rimasti
tutti lì fermi, come se fossimo
davvero radicati a qualcosa, e quel
qualcosa è la fede in Cristo che ci ha
portati a Madrid a testimoniarlo a
tutto il mondo.
O
ttantasette giovani della nostra
Arcidiocesi di L’Aquila, accompagnati
dal Vescovo Ausiliare Mons. Giovanni
D’Ercole, hanno preso parte alla XXVI
Giornata Mondiale della Gioventù che si è
tenuta a Madrid dal 16 al 21 agosto scorso.
La settimana precedente al grande evento,
la comunità aquilana è stata ospite della
città di Cuenca, con cui la nostra città è
gemellata già da diversi anni a livello
amministrativo: la Pastorale Giovanile ha
dunque voluto estendere il gemellaggio
anche a livello diocesano, sigillando il tutto
con la donazione di una nuova targa
celebrativa, a sostituzione della precedente,
ormai rovinata. L’accoglienza ricevuta dalle
famiglie spagnole ha consentito a tutti i
ragazzi di vivere giorni speciali, all’insegna
della preghiera, della festa, del turismo e
dello sport. La seconda parte
dell’esperienza si è consumata a Madrid,
dove i giovani aquilani hanno preso parte
agli eventi in preparazione alla
GMG col Papa Benedetto XVI:
catechesi dei Vescovi italiani
(con la grazia di aver potuto
ascoltare anche il Cardinale
Angelo Bagnasco); Messa
d’inaugurazione dell’evento;
accoglienza del Santo Padre,
via Crucis con i “pasos”
(simulacri della Passione di
Cristo), tipici della Settimana
Santa spagnola; pellegrinaggio
a piedi verso l’Aerodromo
Cuatros Vientos, dove si è
tenuta la Veglia, purtroppo
interrotta dal nubifragio notturno, e la
Santa Messa presieduta dal Papa. Senza
dubbio, si è trattato di un’esperienza forte di
fede, scoperta, amicizia, conoscenza,
amore, gioia, festa, condivisa in maniera
sconvolgente con due milioni di giovani
provenienti da tutto il mondo che insieme
hanno gridato a squarciagola il ritornello:
“Esta es la juventud del Papa”; questa è la
gioventù del Papa, la gioventù della Chiesa,
la gioventù di Cristo, che nel corso degli
anni non si stanca di dire al mondo quanto
ama Gesù.
Rosanna Lancione