Ozieri - Convegno Anglo Arabo - Associazione Nazionale Allevatori

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Ozieri - Convegno Anglo Arabo - Associazione Nazionale Allevatori
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Prot. n.
del
18-06-2010
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLEVATORI CAVALLO ANGLO - ARABO E DERIVATI
ASSOCIAZIONE
DOTATA DI
PERSONALITA’ GIURIDICA
Iscritta al Registro Persone Giuridiche della Provincia di Sassari in data 25/11/2005 n. 7
Spett. La Nuova Sardegna
E p.c.
A Tutti gli interessati
Oggetto: Convegno dibattito “Attualità e prospettive dell’allevamento del cavallo anglo arabo nel mondo”.
Per una migliore comprensibilità dei fatti riguardo all’argomento in oggetto e, quindi, integrare
quanto pubblicato dalla Nuova Sardegna di domenica 13 giugno u.s. nell’articolo “No all’autonomia
dell’Incremento Ippico”, s’invia, con richiesta di pubblicazione, quanto segue:
Ad Ozieri si parla di cavallo Anglo Arabo
Sabato 12, dopo la vittoria dei cavalli anglo arabi della Sardegna sui cugini d’oltralpe venuti a Chilivani per
confrontarsi nei Grandi Premi per l’Anglo Arabo della giornata di corse svoltasi venerdì all’ippodromo di
Chilivani, nella sede dell’ex Istituto Incremento Ippico della Sardegna ad Ozieri ed alla qualificante presenza
di numerosi tecnici ed allevatori, si sono svolti i lavori del Convegno dibattito sul tema “Attualità e
prospettive dell’allevamento del cavallo Anglo Arabo”. La riunione organizzata per iniziativa
dell’ANACAAD (Associazione Nazionale degli Allevatori del Cavallo Anglo Arabo e Derivati), insieme
all’AGRIS, alla Società dell’Ippodromo di Chilivani ed al Comune di Ozieri ha inteso fare il punto della
situazione sull’allevamento di una razza che molto ha dato all’agricoltura della Sardegna. Il Convegno,
moderato dal direttore del Dipartimento ippico dell’AGRIS, Raffaele Cherchi, ha ospitato i componenti del
Consiglio d’Amministrazione della Confederazione Internazionale dell’Anglo Arabo che raccoglie 15 paesi
produttori di cavalli anglo arabi in tutto il mondo, con l’obiettivo della salvaguardia, promozione, utilizzo
economico ed indirizzo tecnico di questa produzione zootecnica, nella quale la Sardegna, già socio fondatore
della Confederazione ha da sempre svolto un ruolo di tutto rilievo riconosciuto da tutti i membri. La
Sardegna, infatti, con rango di nazione, siede con i propri rappresentanti in tutti gli organi della
Confederazione, insieme all’UNIRE che rappresenta l’Italia. Attualmente la Sardegna produce oltre il 90%
degli anglo arabi prodotti nel nostro Paese. Il Presidente della CIAA Jean Marie Bernachot ha sottolineato
nel suo intervento l’importanza della Sardegna ed ha riconosciuto la grande qualità dell’allevamento isolano,
ma allo stesso tempo ha richiamato l’attenzione di Efisio Floris neo Commissario di AGRIS Sardegna,
l’AGENZIA in cui è confluito l’ex Incremento Ippico, sulla mancata adesione ad un’importante proposta
presentata dalla CIAA da quasi un anno per ottenere un finanziamento dalla Comunità europea a favore della
razza. Allo scopo erano state individuate le tre regioni europee a maggiore vocazione per l’allevamento ossia
la regione dei Midì Pyrenèes per la Francia, la regione dell’Andalusia per la Spagna e la Sardegna per
l’Italia. Purtroppo mentre le altre due regioni hanno immediatamente attivato i propri funzionari per la
collaborazione internazionale, garantendo il cofinanziamento del progetto, la Sardegna non ha mai fornito
alcuna risposta, determinando un certo imbarazzo all’interno della Confederazione che si troverà costretta,
nel caso tale situazione non cambiasse in breve tempo, a trovare nuovi partner (la Polonia sta già esaminando
la possibilità). Di grande interesse le comunicazioni tecniche che si sono succedute ponendo in evidenza le
molteplici potenzialità della razza che si caratterizza proprio per la sua versatilità che va ben oltre l’impiego
sportivo classico nel salto ostacoli e nelle corse piane, ma vede grandi possibilità di sviluppo nel campo
dell’endurance e soprattutto del concorso completo d’equitazione. La diffusione della razza nel mondo, come
rilevato da Alain James responsabile dei rapporti internazionali della CIAA, è in incremento rispetto ai siti
tradizionali d’allevamento come la Sardegna e la Francia dove ha avuto origine e interessa grandi paesi come
il Brasile, l’India, il Giappone e la Cina che rappresentano mercati d’espansione ai quali la Francia in
particolare già guarda con particolare attenzione. A rappresentare la situazione regionale sarda ha provveduto
con un’interessante relazione il consigliere dell’ANACAAD Stefano Ferranti. Numerosi sono stati gli
interventi al dibattito che ha visto alternarsi diversi appassionati alcuni dei quali hanno invitato il
Commissario straordinario a prestare maggiore attenzione ad un settore che soffre da molto tempo,
utilizzando meglio il Dipartimento di Ricerca per l’Incremento Ippico che ha necessità di risorse umane e di
una maggiore autonomia e rapidità d’azione che nell’attuale situazione, determinatasi dalla soppressione
dell’ente ozierese, non ha più. Il consigliere regionale Nicola Rassu, nel suo intervento, ha ricordato di avere
presentato una proposta di legge per l’istituzione di un nuovo ente del cavallo in Sardegna, moderno e
rispondente all’esigenza contemporanea di programmazione pluriennale del settore. Per corretta
informazione va ricordato che alla proposta di legge Rassu del PDL sono seguite altre due interessanti
proposte, sempre interne all’attuale maggioranza, da parte dei Riformatori e dell’UDC a testimonianza del
diffuso interesse alla restituzione dell’autonomia per l'ente tecnico del cavallo, come del resto avviene in
tutto il mondo. Tali proposte non sono ancora state prese in esame dal Consiglio Regionale e non è un
segreto che il competente assessorato ritenga di non dover mutare la situazione determinatasi durante il
precedente Governo regionale. Proprio a questo proposito, in diversi hanno poi evidenziato stupore e
rammarico per l’assenza dell’Assessore dell’Agricoltura Andrea Prato, proprio nell’occasione in cui la
presenza d’importanti interlocutori stranieri e, contemporaneamente, d’allevatori e tecnici in una sede
istituzionale della Regione ne avrebbero raccomandato la presenza. Un tecnico del settore, esperto di
alimentazione del cavallo, ha evidenziato tale assenza in contrasto con le numerose esternazioni sul cavallo
da parte dell’Assessore, in sedi dove spesso la platea era costituita da operatori di altri settori.
Il Commissario di AGRIS Sardegna, nel pieno rispetto della posizione istituzionale, ha garantito il proprio
interessamento per favorire la cooperazione internazionale e ha preso nota delle osservazioni di tutti i
presenti, pur nella consapevolezza dei limiti attuali del proprio incarico.
Ozieri, 18 maggio 2010
Cordiali Saluti
Per l’A.N.A.C.A.A.D.
Mario Cossu