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raffaele de marinis
FOTO PANORAMICHE
PIANIFICAZIONE, PRODUZIONE, POSTPRODUZIONE E PRESENTAZIONE
LA POSTPRODUZIONE
Dopo la Pianificazione e la Produzione degli scatti siamo ora arrivati alla PostProduzione: una serie
di interventi per correggere difetti, elaborare e montare in panoramica gli scatti.
Per realizzare la seguente composizione panoramica volta a documentare il passaggio dal tardo
pomeriggio, al tramonto, al crepuscolo ed al notturno sono state realizzate cinquanta strisciate tutte
in formato Raw, ……in montagna, da soli, l’unico modo di far passare il tempo è…fotografare.
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Sono state scelte, per ogni situazione, le migliori strisciate. Per ottenere questo tutte le immagini
sono state trasformate da Raw a JPEG di piccole dimensioni, aperte in Photoshop e cucite con
Photomerge.
Si è quindi effettuata la selezione eliminando tutte le strisciate con problemi di montaggio o con
problemi di luminosità, selezionando infine le cinque panoramiche che formeranno la composizione
finale.
Le immagini Raw di ciascuna delle cinque panoramiche selezionate sono state aperte insieme in
Adobe Camera Raw per effettuare, in contemporanea, un controllo ed una regolazione della
luminosità di tutti i fotogrammi e poi trasferite in Photoshop. Se le immagini acquisite hanno
dimensioni significative (20 megapixel) ed il nostro PC è datato e dotato di poca RAM potrebbe
valere la pena di trasformate in TIFF, a formato ridotto di 2000x3000 pixel, tutte le immagini che
verranno cucite per formare le panoramiche.
Le 8/11 immagini di ogni strisciata vengono aperte e montate in panoramiche in Photoshop:
File>Automatico>Photomerge>Auto.
Se le immagini non vengono montate da PS, o montate male con deformazioni laterali e problemi
di luminosità occorre rivolgersi ad altri software quali:
Autopano Autostitch, Hugin, Panorama Express, Panorama Factory, PanoTools, Smartblend,
Stitcher Unlimited, Microsoft ICE. Fra questi primeggia Hugin, sia per le grandi capacità di
montaggio sia per il fatto di essere gratuito.
Hugin può montare le panoramiche sia in modo automatico, quindi senza alcun intervento, sia in
manuale inserendo i punti controllo su ogni fotogramma. Nel caso di montaggio di panoramiche
notturne, dove gli unici particolari sono solo le centinaia di stelle presenti nella scena, PS non è
assolutamente in grado di montare la panoramica, mentre con Hugin si caricano i punti di controllo
sui singoli fotogrammi e su quelli adiacenti.
Nella figura seguente si vedono i punti di controllo, fra due fotogrammi adiacenti, ma in questo caso
sono quelli creati automaticamente da Hugin.
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Al termine di questa lunga operazione, Hugin inizia il suo processo di cucitura che attraverso
complicati e lunghi calcoli porterà al prodotto finale: una panoramica in formato TIFF.
A questo punto si sono ottenute, o con PS o con Hugin, le cinque panoramiche che necessitano
ciascuna di vari interventi di foto elaborazione: riduzione rumore, aumento della saturazione, del
contrasto e della nitidezza, oltre all’eliminazione dei difetti come gli orizzonti pendenti, i flare, ecc.
Altro software più prestante di Photomerge di PS è certamente ICE (Image Composite Editor)
scaricabile gratuitamente dal sito di Microsoft. Ben più facile da utilizzare rispetto ad Hugin,
gestisce bene anche le cuciture di panoramiche realizzate con grandangolari ed in più strisciate.
Laddove Hugin richiede i punti di controllo, ICE sviluppa tutto in automatico, riesce a leggere i
RAW ed esporta il prodotto ottenuto come file JPEG e TIFF.
Fra i disturbi più fastidiosi presenti nelle immagini controsole troviamo i Flare. I flare sono dei
disturbi locali della luminosità, in genere costituiti da palle luminose verdi, gialle e rossastre. Nelle
panoramiche questo problema è gestibile meglio che su singoli scatti in quanto i flare assumono per
ogni scatto una posizione diversa.
Una volta realizzata la panoramica e prima di effettuare tutti gli interventi di foto elaborazione si
deve intervenire sui flare. Definito un flare da eliminare da una panoramica si sceglie il fotogramma
di quella panoramica privo in quel punto di flare e si copia questa area pulita, con l’uso delle
maschere, sull’area affetta da flare.
Nell'esempio sottostante il primo fotogramma a sinistra è una parte della panoramica subito dopo la
cucitura con due grossi flare, al centro il fotogramma utilizzato per eliminare il flare centrale ed a
destra vedete il risultato finale.
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Come eliminare i Flare
HDR: Per controllare l’ampia gamma dinamica delle scene a forte luminosità, come quelle del
tramonto, è possibile ottenere la panoramica con la tecnica del bracketing, settando la fotocamera in
modo da ottenere per ogni scatto tre immagini (sottoesposta, sovraesposta e con esposizione
normale).
Da queste immagini si ottengono tre strisciate: una sottoesposta, una sovraesposta ed una a
luminosità standard. I fotogrammi delle tre strisciate acquisiti in Raw verranno gestiti ciascuno in
ACR, trasformati in TIFF e montati in panoramica da Photomerge. A questo punto tutte e tre le
strisciate vengono fuse con il programma HDR di PS o fuse in manuale con l’uso dei livelli.
Una volta realizzate le panoramiche che documentano la transizione da tramonto a notturno queste devono
essere montate in una unica composizione che documenti dall’alto verso il basso lo sviluppo dell’evento.
Si deve scegliere fra quelle elaborate la panoramica più stretta e su questa andare a riposizionare tutte le altre
in modo che siano perfettamente sovrapponibili.
In PS sulla panoramica prescelta, che fa da base, viene copiata su un nuovo livello una seconda panoramica.
Per renderla perfettamente sovrapponibile alla pano di base si agisce con variazioni di Scala, Rotazioni e
Puppet warp in modo tale che lo skyline delle due pano coincida, poi si agisce allo stesso modo su altri
particolari significativi delle due pano.
Questa operazione si ripete per tutte le altre panoramiche che fanno parte della composizione.
A questo punto abbiamo pronte le panoramiche che documentano il passaggio dal tramonto al notturno ed
ora vanno copiate su una immagine sfondo di adeguata dimensione per contenerle tutte oltre ad avere spazio
per altre informazioni (titoli, data, autore ecc.) in alto ed in basso.
Dall’alto verso il basso vengono posizionate le panoramiche del tardo pomeriggio, del tramonto, del
crepuscolo e del notturno in perfetta sequenza ed effettuando ulteriori interventi su ciascuna delle
panoramiche per rendere più omogenea la composizione finale. Nel caso in questione si è intervenuti su due
panoramiche per incrementare la luminosità.
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Infine un ultimo controllo alla luminosità generale della composizione ed il lavoro è finito, abbiamo ottenuto
un file PSD di Photoshop o un file TIFF entrambi di dimensioni notevoli.
------------------------------Questa nota non voleva essere un trattato su come fotoelaborare le immagini panoramiche, ma solo
affrontare i temi principali che riguardano le problematiche della composizione di più panoramiche.
Siamo ora pronti per passare alla fase seguente: la Presentazione del lavoro
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