Esercitazione Finanza locale

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Esercitazione Finanza locale
A.A. 2012/2013
Scienza delle Finanze
50011 – CLMG
Esercitazione – Finanza locale
TESTO e SOLUZIONI
Esercizio 1 - Finanza locale
Il governo del paese X è organizzato su due livelli: un governo centrale e due amministrazioni locali situate
nelle regioni A e B. Le due regioni si finanziano con un’addizionale applicata all’imposta sul reddito.
I dati relativi alle due regioni sono i seguenti:
Popolazione
Regione A
Regione B
1000
500
Reddito medio
pro-capite
100
200
Aliquota
imposta locale
2%
5%
a) Calcolare il gettito complessivo dell’addizionale raccolta in A e B.
Supponete che il governo decida che il livello desiderato di spesa pro-capite per migliorare le infrastrutture
nelle due regioni è pari a 15.
b) A quanto ammonta il trasferimento pro-capite che le due regioni ottengono se il governo vuole perequare
la spesa?
c) A quanto ammonta il trasferimento pro-capite alle due regioni se il governo vuole perequare la spesa e
incentivare lo sforzo fiscale utilizzando come aliquota convenzionale la più elevata tra quelle applicate
dalle due regioni?
Soluzione
a) Gettito complessivo addizionale:
T = t x (popolazione x reddito medio pro capite)
Regione A: TA = 0,02 x 1000 x 100 = 2000
Regione B: TB = 0,05x 500 x 200 = 5000
b) Il governo attua trasferimenti perequativi della spesa pro-capite, cioè:
C i  g  t i y i Pi
dove con Ci si indica l’ammontare complessivo del trasferimento a favore dell’ente i, con g l’ammontare
di spesa pro-capite desiderato dal governo, con ti l’aliquota locale, con y i il reddito medio pro-capite
locale e con Pi la popolazione dell’ente. Poiché noi ricerchiamo il trasferimento pro-capite, divideremo
Ci per Pi.
Avremo quindi:
c A  15  0,02  100   13
c B  15  0,05  200  5
dove ci indica il trasferimento pro-capite.
c) Il governo attua trasferimenti perequativi della spesa pro-capite e incentivanti lo sforzo fiscale:
C i  g   y i Pi
dove  è l’aliquota convenzionale fissata dal governo pari al 5% (quella applicata nella regione B).
I trasferimenti pro-capite a favore dei due enti sono quindi pari a:
c A  15  0,05  100  10
c B  15  0,05  200   5
Esercizio 2 – Finanza locale
Il paese X ha un sistema di governo su due livelli: un governo centrale e due enti territoriali A e B. Il sistema
di finanza pubblica è caratterizzato dal pieno decentramento delle competenze di spesa finale presso i due
enti territoriali. Si supponga quanto segue: nel territorio dell’ente A risiedono 1000 individui mentre nel
territorio dell’ente B 2000; l’ammontare di spesa pro-capite desiderato dal governo centrale è 20 mentre il
reddito medio pro-capite locale è 200 in A e 100 in B; le aliquote delle imposte locali sul reddito sono pari al
5% in entrambe le aree.
a) Si calcoli l’ammontare dei trasferimenti complessivi dal governo centrale a quelli locali nel caso di:
1. trasferimento in somma fissa pro-capite (ammontare del trasferimento pro-capite pari a 20);
2. trasferimento perequativo della spesa pro-capite.
b) Che tipo di trasferimento suggerite per eliminare l’eventuale incentivo a ridurre lo sforzo fiscale locale
che potrebbe verificarsi nel caso 2?
Soluzione
a) PA = 1.000
yA = 200
PB = 2.000
yB = 100
tA = tB = 5%
1. I trasferimenti in somma fissa complessivi destinati ai due enti territoriali sono:
CA = k · PA = 20 · 1.000 = 20.000
CB = k · PB = 20 · 2.000 = 40.000
2. I trasferimenti perequativi della spesa pro-capite complessivi risultano, invece:
CA = (g – tA· yA )· PA = (20 – 0,05 · 200)· 1.000 = 10.000
CB = (g – tB· yB )· PB = (20 – 0,05 · 100)· 2.000 = 30.000
b) In questo caso, il trasferimento perequativo risulta disincentivante lo sforzo fiscale locale, dal momento
che i singoli enti territoriali sono liberi di decidere autonomamente le aliquote (e quindi anche di
abbassarle) raggiungendo comunque lo stesso livello di spesa pro-capite. Una soluzione potrebbe
consistere nello stabilire un’aliquota convenzionale a livello centrale, ai fini del trasferimento, che quindi
non disincentiverebbe lo sforzo fiscale (il trasferimento sarebbe neutrale rispetto allo sforzo fiscale):
Ci = (g – τ· yi )· Pi
Esercizio 3 - Finanza locale
Il sistema di governo del paese X è articolato su due livelli: un governo centrale e una serie di enti territoriali
distribuiti tra le varie regioni. Si consideri la regione A: si supponga che la base imponibile di tale regione ai
fini del calcolo del gettito dell’imposta del governo centrale sia pari a 100.000 e che a questa si applichi
un’aliquota del 25%.
a) Si calcoli l’ammontare di risorse destinate alla regione A, nei seguenti casi:
1. finanziamento con tributi propri e meccanismo della sovraimposta, con un’aliquota del 10%;
2. finanziamento con tributi propri e meccanismo dell’addizionale, con un’aliquota di imposta locale
del 10%.
b) Si calcoli per l’insieme degli enti locali l’ammontare di una compartecipazione al gettito dei tributi
erariali ipotizzando che il gettito destinato al finanziamento degli enti locali sia del 5% (si assuma che la
base imponibile dell’imposta a livello nazionale sia pari a 1.000.000)
c) Si descrivano brevemente le tre principali finalità dei trasferimenti finanziari dal governo centrale agli
enti locali.
Soluzione
a)
1. Il meccanismo della sovraimposta prevede che la base imponibile del tributo locale coincida con il
gettito dell’imposta del governo centrale, cui si applica l’aliquota della sovraimposta. Il gettito della
regione A sarà pertanto:
TA = tA  (tC  y) = 10% (25%  100.000) = 2.500
2. Applicando, invece, il meccanismo dell’addizionale, l’aliquota di imposta di competenza del
governo locale si aggiunge a quella fissata dal governo centrale sullo stesso imponibile. Avremo
quindi un gettito per la regione A:
TA = tA  y = 10%  100.000 = 10.000
b) Con la compartecipazione al gettito dei tributi erariali una certa percentuale del gettito è destinata al
finanziamento degli enti locali. Di conseguenza:
TL =   tC  y = 5%  (25%  1.000.000) = 12.500
c) Le tre principali finalità dei trasferimenti finanziari dal governo centrale agli enti locali sono il
finanziamento dell’attività generale dell’ente locale, la redistribuzione territoriale delle risorse e la
compensazione delle esternalità. Nel primo caso, i trasferimenti hanno la funzione di garantire il flusso
di entrate necessario per l’adempimento dei compiti istituzionali da parte degli enti territoriali. Nel
secondo caso, l’obiettivo è quello di perequare la distribuzione delle risorse su base territoriale. Infine, i
trasferimenti possono essere volti a compensare l’ente locale nel caso in cui l’attività dell’ente produca
effetti positivi su altri enti (trasferimenti positivi), o sanzionare l’ente locale nel caso in cui l’attività
dell’ente produca effetti negativi sulle aree circostanti (trasferimenti negativi).