SOGNI DI GIOVANI ATLETI.

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SOGNI DI GIOVANI ATLETI.
SOGNI DI GIOVANI ATLETI.
Storie di giovani: Olimpiadi e Paralimpiadi
di Beatrice Livia
ROMA - Il giorno 23/11/2012 un giornalista della “Corsa di Miguel” è venuto presso l’Istituto Comprensivo “Via T.
Mommsen, 20” per raccontare ai ragazzi delle terze medie storie di vita che colpiscono in modo particolare, di
giovani atleti che hanno partecipato alle Olimpiadi o alle Paralimpiadi … o perlomeno avrebbero voluto
parteciparvi.
Miguel Benancio Sanchez amava la vita, l’atletica e l’Argentina. Era un politico, un poeta autodidatta e un atleta
che si allenava ogni mattina all’alba ed ogni sera, costeggiando un campo da golf. Nelle sue poesie
scriveva di politica, di atletica ( scrisse anche un inno alla corsa) e di amore.
In Argentina negli anni ’70 si spariva per niente e lui, a 25 anni , fu fatto sparire. Venne rapito da un
commando paramilitare, diventando uno dei quasi 30.000 desaparecidos vittime della dittatura e
tutti i suoi sogni furono infranti.
In ricordo del desaparecidos podista argentino, dal gennaio 2000 viene organizzata ogni anno a
Roma una corsa competitiva alla quale partecipano migliaia di atleti: “la corsa di Miguel”
Samia Yusuf Omar è morta per raggiungere l’Occidente.
Alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 era arrivata ultima, ma fiera della sua
esperienza e decisa a ripeterla. Il suo sogno era quello di raggiungere l’Occidente
per allenarsi e poter partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012….ma questo sogno
è ‘affondato’ insieme a lei e alla carretta del mare che dalla Libia doveva portarla
in Italia.
Oggi, ai margini della “Corsa di Miguel”, a partire dall’edizione 2013, si svolgerà la
corsa non competitiva chiamata “Dal ponte per Samia”.
Jesse Owens 4 medaglie d’oro nelle Olimpiadi di Berlino del 1936
L’atleta nell’infanzia conobbe miseria e povertà e visse secondo la filosofia
dell’arrangiarsi per vivere come molti altri ragazzi neri del periodo della
grande depressione americana.
Un episodio, avvenuto in seguito alla vittoria dell’oro nel salto in lungo, fu
il pretesto di giornalisti per creare un caso di discriminazione razziale:
Adolf Hitler, di fronte alla sua vittoria, sembrò non voler stringergli la
mano ma in realtà non fu così. Owens scrisse che il Führer alzò la mano in
cenno di saluto. Fu il presidente statunitense dell'epoca, Franklin D.
Roosevelt, in quel periodo impegnato in un'elezione, e preoccupato della
reazione degli stati del sud, a cancellare un appuntamento con il pluriolimpionico alla Casa Bianca. Owens fece
notare in seguito che fu Roosevelt, e non Hitler, a snobbarlo.
John Carlos e Tommie Smith Ottobre 1968 – Olimpiadi di Città del Messico – Un guanto nero sotto il cielo.
Due pugni neri alzati verso il cielo. Salgono sul podio senza scarpe, calze nere, con un pugno
chiuso coperto da un guanto nero: un gesto di sostegno verso il movimento denominato
Olympic Project for Human Rights (Progetto Olimpico per i Diritti Umani), un segno di
protesta contro il loro governo, che pochi mesi prima aveva avallato la partecipazione del
Sudafrica razzista.
Alex Zanardi - Paralimpiadi Londra 2012
45 anni, ex pilota di formula 1, che in seguito ad un incidente durante
una gara automobilistica ha perso entrambe le gambe.
Ha sempre detto ‘Io in ogni caso senza sport non so vivere’ e già ad
un anno dall’incidente è pronto a riprendere la sua attività
automobilistica.
Dalle auto passa all’Handbike e alle Paralimpiadi di Londra 2012l
Londra ha conquistato l’oro nella cronometro H4.
Alex è simbolo di coraggio, determinazione e grande volontà!
Oxana Corso – Paralimpiadi di Londra 2012
Con i suoi 17 anni Oxana Corso era la mascotte della spedizione italiana
alle Paralimpiadi di Londra, la più giovane azzurra; nella prima giornata
dedicata all'Atletica Leggera, l'azzurra ha conquistato la medaglia
d'Argento nei 200 metri piani, categoria T35.
Pur partendo dalla nona corsia, sfavorevole in termini di visibilità delle
avversarie, si è fatta largo a colpi di falcate.
La prima volta fu notata a scuola a soli 11 anni dal suo professore di
educazione fisica e poi da lì l’inizio del sogno.
Chi come loro lotta ogni giorno o ha lottato per raggiungere il suo sogno, qualunque esso sia, con forza di
volontà, grande coraggio e determinazione, non può che essere un grande esempio di vita per tutti noi!