il denaro di plastica. back to basic

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G K EURISKO
FLASH SU RICERCHE > APPUNTAMENTI > LIBRI UNA PROPOSTA “IN PILLOLE” DA LEGGERE D’UN FIATO
CINQUEMINUTI
CON SOCIAL TRENDS
numero 41 / ottobre 2011
NUOVI BISOGNI
IL DENARO DI PLASTICA.
BACK TO BASIC
Parafrasando Hegel, spesso si dice che la ricerca sia come
la nottola di Minerva che spicca il suo volo al calar della sera:
alla ricerca è lasciato il ruolo di registrare “fenomeni già avvenuti”
o “prefigurare fenomeni a venire”, mentre la volatilità dell’oggi
rende sempre più difficile cogliere l’hic et nunc.
In un contesto di apparente immobilità, gli italiani sono in realtà
molto dinamici e reattivi. Questa fotografia è restituita dall’analisi
dei comportamenti e delle scelte finanziarie delle famiglie in tutti
gli ambiti della gestione dell’”economia domestica”, si tratti
di risparmi, bisogno di sicurezza, di credito o gestione
dei pagamenti. Così è emerso dalla nona edizione
dell’Osservatorio sulle Carte di Credito presentata qualche giorno
fa da GfK Eurisko in collaborazione con Assofin e CRIF.
L’EVOLUZIONE DELLA DIFFUSIONE DELLE CARTE
DI CREDITO PRESSO LE FAMIGLIE ITALIANE
Base Decisori finanziari 18-74 anni
valori in percentuale
55
50
45
40
34
35
30
31
31
2001
2002
35
36
2004
2005
37
35
37
35
35
34
35
28
25
20
15
10
2000
2003
2006
2007
2008
2009 2010/1 2010/2 2011/1
Copyright GfK Eurisko 2011 - Proprietary and confidential - Fonte Multifinanziaria Retail Market
Se il perimetro del bacino di titolari di carta di credito rimane,
infatti, sostanzialmente invariato, al suo interno
sono in corso evoluzioni importanti sia in termini sociologici,
sia di sviluppo del mercato. Anche al portafoglio carte
viene applicato il principio di non dispersione dell’energia
che porta a essenzializzare le relazioni con il mondo finanziario:
più canali a distanza, meno conti correnti, meno polizze
e meno carte. Si contrae ulteriormente la quota
di quanti posseggono più di una carta di credito;
ci si orienta sempre più verso carte base, strumenti semplici.
CRESCE LA QUOTA DI TITOLARI DI UNA SOLA CARTA DI CREDITO
Base Decisori finanziari 18-74 anni titolari di carte di credito
valori in percentuale
2008
2009
2010
2011
76%
85%
85%
90%
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Sono queste scelte di concretezza che aiutano a migliorare la relazione
con la propria carta sia in termini di soddisfazione per lo strumento
sia, soprattutto, di appropriatezza d’uso.
Le famiglie italiane stanno usando sempre meglio le carte.
Le carte opzione, ad esempio, mettono in luce una certa oculatezza
nella scelta di uso in modalità a saldo o rateale: quando si usa il rateale
la spesa media si abbassa sensibilmente, restituendo progressivamente
a questo strumento il suo posizionamento di “finanziamento
della quotidianità” piuttosto che di prestito costoso (attribuito
in passato da utilizzi scorretti e logiche di collocamento push).
Certo questa evoluzione nell’uso delle carte si basa su un principio
di concretezza, ma è soprattutto un esempio di come le famiglie
siano capaci di raccogliere, interiorizzare e tradurre in comportamenti
d’uso orientamenti dettati dal sistema, sia esso rappresentato
dagli operatori o, come accaduto in modo determinante nell’ultimo
biennio, dal legislatore. Dall’attuale bacino dei titolari di carte
di credito giungono quindi segnali positivi, mentre la complicità
tra una domanda diffidente e appagata dagli strumenti in uso
(contanti e bancomat in primis) con un’offerta sempre più cauta
nella collocazione, rende difficile interrogarsi sullo sviluppo futuro
di questo mercato che ha ampie potenzialità.
Esistono già oggi terreni di prossimità interessanti:
- circa un terzo delle famiglie sta usando in modo appagante
il bancomat come se fosse una carta di credito
- un cinque per cento è già prospect: heavy user di bancomat
e propensi alla carta di credito
- il bacino di titolari di carte prepagate è in continua espansione
e raggiunge sia target attualmente non coperti dagli altri strumenti
elettronici di pagamento (i giovani e i giovanissimi), sia i target
più evoluti e dinamici, territori naturali della carta di credito.
segue a pagina 2
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O T T O B R E
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G K EURISKO
2 0 11
NUOVI BISOGNI
IL DENARO DI PLASTICA.
BACK TO BASIC
segue da pagina 1
LA DIFFUSIONE DELLE CARTE PREPAGATE
PRESSO LA POPOLAZIONE ITALIANA
Base Individui 18+
valori in percentuale
20
18
16
14
12
10
7
8
6
4
2
5
5
2007
2008
6
6
2009
2010
3
2
0
2005
2006
2011
Nell’opinione comune, “una carta di credito in caso di frode limita
il danno, anche se -è noto- spesso l’onere del danno è assunto
in toto dal sottoscrittore”. Si sa che le carte di credito sono
assicurate, “ma quanto è lungo e impegnativo rientrare del danno”.
- un bacino di consumatori che nel prossimo futuro pagherà
con mobile phone; oggi nel mondo i pagamenti tramite mobile
phone sono circa 4 miliardi, per il 2013 si stima una quota
più che triplicata, 15 miliardi …
Le famiglie stanno già offrendo segnali per collaborare a dare risposte:
solidità finanziaria anche in un contesto di erosione dei risparmi,
bisogni chiari - semplicità, back to basic - per un uso quotidiano della
carta, distintività delle logiche d’uso dei diversi strumenti
e un forte bisogno di sicurezza e di garanti.
Attualmente poco importa se, come sottolineato durante la tavola
rotonda dal rappresentante dell’ufficio centrale antifrode
dei mezzi di pagamento del Dipartimento del Tesoro, l’incidenza
delle frodi accertate è appena lo 0,023% delle operazioni,
questi pochi casi trovano facilmente i loro aedi.
Il Dipartimento del Tesoro avvisa anche che Ottobre registra
la più elevata incidenza di frodi sulle carte di pagamento elettronico.
Sarà perché è il mese delle streghe? Dolcetto o scherzetto?
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Sara Galli
Medici e web uno scenario in pillole
In Italia l’89% dei medici di famiglia usa Internet per informarsi,
l’84% partecipa a corsi di aggiornamento online e il 51% interviene
a congressi, simposi e tavole rotonde in modalità virtuale. Ecco alcuni
dei dati messi in luce da una nostra indagine presentata in occasione
del 66.esimo Congresso Fimmg-Metis. Dalla ricerca, che ha coinvolto
200 medici di medicina generale e 700 specialisti, emerge che
il 53% > accede a Internet da un motore di ricerca generalista
il 35% > lo fa attraverso un sito salvato tra i “preferiti”
OLTRE LA METÀ DEI MEDICI RICERCA
INFO E RISPOSTE A PROBLEMI SPECIFICI
il 31% > studia e approfondisce nuove tematiche
il 13% > partecipa on line a corsi ECM
(educazione Continua medici)
“Negli ultimi anni, grazie soprattutto all’avvento delle nuove
tecnologie e del web, la comunicazione medica si è sviluppata
verso nuove direzioni facendo propri nuovi mezzi, stili e approcci
comunicativi attraverso cui veicolare l’informazione medico-scientifica”,
spiega Isabella Cecchini, direttore del Dipartimento Salute GfK Eurisko.
“Il medico, da parte sua, ha assunto un ruolo più attivo e autonomo
nella gestione e nella ricerca di informazioni utili per la sua professione”
L’ULTIMA VOLTA CHE I MEDICI INTERVISTATI
HANNO NAVIGATO IN INTERNET
il 37% >ha cercato informazioni su un farmaco
il 31% >ha cercato informazioni su linee guida
e percorsi terapeutici
il 29% >ha cercato risposte a domande dei pazienti
OLTRE IL 65% DEI MEDICI
RILEVA L’UTILITÀ DI INTERNET
8 MEDICI SU 10 SI COLLEGANO
ALMENO 3 VOLTE ALLA SETTIMANA
AI SITI LORO DEDICATI
per il 52% sono utilissimi i corsi OCM
per il 50% lo sono i congressi virtuali
e i pazienti?
SOLO IL 5% DEI MEDICI PARTECIPA
A FORUM, BLOG E SOCIAL NETWORK, anche se
il 60% li considera utili per raggiungere i pazienti
e il 70% è propenso a frequentarli in futuro
il 35% >cerca su internet informazioni sulla salute
(lo ha fatto, nell’ultimo mese, il 18% degli over54)
il 13% >cerca informazioni su possibilità di cure e farmaci,
da discutere poi con il medico
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