l`oro ai Mondiali di Parigi 2003 ed il bronzo

XIII MEETING INTERNAZIONALE DI ATLETICA LEGGERA
VIII MEMORIAL PRIMO NEBIOLO
8 GIUGNO 2007
Stadio Primo Nebiolo– Parco Ruffini – Torino
ore 20.00
CONFERENZA STAMPA
MERCOLEDI’ 18 APRILE 2007
Sala Conferenze Primo Nebiolo
CUS Torino
Ufficio Stampa
+39.011.382.57.94
+39.011.382.57.30
+39.347.17.20.155 (Carla Occhiena)
[email protected]
www.memorialprimonebiolo.org
XIII MEETING INTERNAZIONALE DI ATLETICA LEGGERA - VIII MEMORIAL PRIMO NEBIOLO
8 giugno 2007
Stadio Primo Nebiolo – Parco Ruffini - Torino
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Venerdì 8 giugno la grande atletica internazionale ritornerà a Torino: le gradinate
dello stadio Primo Nebiolo si riempiranno di nuovo per applaudire campioni e
giovani promesse.
Il CUS Torino, organizzatore dell’evento, renderà così omaggio per l’ottava volta a
Nebiolo, padre dell’atletica moderna e indimenticato numero uno del sodalizio cussino
torinese. Questa sarà la tredicesima edizione del Meeting Internazionale, che proprio
per volere dell’ex presidente del CUS Torino è ritornato sul panorama internazionale.
Una vetrina in cui sono stati consacrati in questi anni assi del calibro di Christian
Olsson, Hicham El Guerrouj ed ultimi in ordine di apparizione Tatiana Lebedeva e
l’azzurro Andrew Howe. Un progetto vincente che vede al via di ogni gara campioni
affermati e giovani promesse e che anche quest’anno rientrerà nel circuito
internazionale EAA (European Athletic Association).
Una collaborazione quella con la federazione continentale che va oltre l’organizzazione
del Memorial Primo Nebiolo e punta direttamente agli Europei Indoor che Torino
ospiterà dal 13 al 15 marzo 2009. L’obiettivo però, condiviso dalla Fidal e dalle
istituzioni locali, è quello di far debuttare nel giro di qualche anno Torino nel Gran Prix
Iaaf. La piazza torinese ha dimostrato la passione che la lega all’atletica leggera e
merita di avere un palcoscenico ancora più prestigioso.
I prezzi popolari permetteranno di dichiarare di nuovo il tutto esaurito; i fuochi
d’artificio finali contribuiranno ulteriormente al clima di grande festa che
normalmente il Meeting genera.
Tra le prime stelle che l’organizzazione può annunciare la saltatrice in alto Antonietta
Di Martino, che a febbraio è riuscita ad emulare Sara Simeoni scavalcando l’asticella
posta a 2 metri. Sarà lei una delle grandi protagoniste di un indimenticabile notte di
atletica a Torino.
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8 giugno 2007
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IL MEETING 2007
La tredicesima edizione del Meeting Internazionale di Atletica Leggera - ottavo
Memorial Primo Nebiolo si presenta con la consueta attenzione alle gare di salto e
uno sguardo ai giovani emergenti.
Il programma prevede per le donne i 400 e gli 800 metri, il salto in alto, il salto
triplo, il getto del peso e il lancio del martello.
Più corposo il l’elenco gare maschile con 100, 200, 400, 800 e 3000m piani, i 110h
e 400h e infine i salti: lungo, triplo e alto.
In programma anche i 100 metri maschili e femminili e gli 800 maschili per la
categoria Juniores.
L’inizio della manifestazione è previsto alle ore 19.30 con la sfilata delle sezioni
sportive del CUS Torino e l’atterraggio dei paracadutisti. Alle 20.00 via alle gare il cui
orario è ancora in fase di definizione.
Infine, al termine delle gare, uno spettacolo di fuochi d’artificio – già molto gradito
lo scorso anno - saluterà gli spettatori e gli atleti che ancora una volta avranno vissuto
una bella serata di sport.
E’ confermata la presenza della RAI che trasmetterà in diretta su satellite (1h30’ di
collegamento) e lancerà una sintesi di 50’ il giorno successivo su Rai Sport.
Come ogni anno il Meeting avrà come vetrina principale il sito
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attualmente sottoposto a ristrutturazione grafica.
Sul sito si potranno trovare (e si trovano già) tutte le news, l’ archivio storico,
l’archivio fotografico, cartelle stampa e ogni informazione utile.
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BIGLIETTI
Sempre accessibile la politica dei prezzi per assistere al Meeting, queste le quote:
Biglietti interi:
rettilineo arrivo
curve e rettilineo opposto
10€
5€
Biglietti ridotti:
pettorale Mezza Maratona di Torino
scuole
universitari con libretto
coupon
3€
3€
3€
3€
Gratuità:
Militari in divisa
Disabili e accompagnatore
I biglietti saranno in vendita presso il CUS Torino a partire da metà maggio, tutti
gli aggiornamenti sulla biglietteria saranno disponibili su
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ANTONIETTA DI MARTINO
Atleta delle Fiamme Gialle, nata a Cava de’
Tirreni (Salerno) il 1° giugno 1978 (169 cm x
57 kg), è allenata da Davide Sessa. Si è
avvicinata all’atletica a 12 anni con i Giochi
della Gioventù ed all’inizio ha gareggiato nel
lancio del giavellotto e nelle prove multiple
(proprio nell’eptathlon ha esordito in azzurro in
Coppa Europa nel 2000). Nell’alto ha stupito
tutti agli Assoluti di Catania nel luglio 2001,
portando di colpo il personale da 1.93 a 1.98
(stesso differenziale di Antonella Bevilacqua: +29 cm), e un mese dopo, ad
Edmonton, è stata capace di centrare la finale mondiale, dove è arrivata 12esima.
Nel 2003, dopo aver saltato 1.96 al coperto, è stata fermata da una periostite e nella
stagione successiva ha subito un’operazione alla caviglia di stacco (la sinistra) con la
ricostruzione dei legamenti esterni. Un primo ritorno in grande stile è coinciso con la
stagione invernale 2006, nella quale Antonietta ha colto un prestigioso quinto posto ai
Mondiali indoor di Mosca con un salto a 1.96. L’atleta salernitana ha vissuto la sua
giornata storica vero nel Meeting di Banska Bystrica (13 febbraio scorso), dove è
diventata la seconda azzurra di sempre dopo Sara Simeoni a superare i 2 metri,
realizzando il primato italiano indoor. Una data da mettere nell’album dei ricordi
per la Di Martino, che dopo aver eguagliato per la seconda volta il primato della
Bevilacqua a 1.98 , ha superato al secondo tentativo la soglia dei 2m ed ha provato
anche i 2.02.
All’aperto vanta un record personale di 1.98, realizzato ai Campionati Nazionali di
Catania il 7 luglio 2001 (terza misura all time italiana alle spalle di Sara Simeoni, 2.01
realizzato a Brescia nel 1978, e Antonella Bevilacqua, 1.99). Insomma Antonietta,
talento cristallino e classe pura, ha dimostrato di essere caparbia e determinata al
punto giusto e, nonostante le molte difficoltà incontrate, ha saputo riconquistare la
scena internazionale. Agli ultimi Europei Indoor di Birmingham (marzo 2007) è
invece arrivata la prima medaglia internazionale: un argento brillante con la
misura di 1.96, alle spalle della belga Tia Hellebaut (inarrivabile a 2.05) e davanti alla
bulgara Venelina Veneva. Una prova che l’ha convinta del suo stato di forma, per lei
l’obiettivo della stagione ora sono i Mondiali di Osaka a fine agosto. Nel suo palmares
ci sono anche sei titoli nazionali nel salto in alto, di cui tre indoor.
(fonti web: Fidal, Fiamme Gialle)
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FABIO CERUTTI
Nato a Torino il 26 settembre 1985, 1.89x78kg, cresciuto
atleticamente con il CBR Borgaretto ed il CUS Torino ora
gareggia per l’Atletica Riccardi Milano. Cerutti risiede a
Borgaretto e si allena allo stadio Nebiolo di Torino; premiato con
una borsa di studio nel 2003, attualmente studia Medicina
all’Università di Torino. Allenato da Alessandro Nocera,
inizialmente sembrava più adatto al salto in lungo (titoli nazionali
nel 2002 nel 2003 e nel 2004 nelle varie categorie). Coetaneo di
Howe ricorda le sfide con il fenomeno dell’atletica italiana: una
rivalità alla pari sino alla categoria Allievi (a 17 anni aveva un personale di 7.50
ventoso e un 7.38 regolare ed è stato bronzo alle Gymnasiadi di Caen 2002). Il
passaggio alla velocità nel 2004 è dovuto soprattutto ai ricorrenti infortuni
muscolari: Cerutti aveva già evidenziato buone doti di velocista, da Allievo aveva
segnato un 10.73 sui 100 ed un 21.62 sui 200, ma è con il CUS Torino (3 anni da
Juniores e 2 da Promessa) che intensifica la preparazione e si migliora, fino a
raggiungere alti livelli nazionali. I suoi personali sono di: 10.43 nei 100 e 21.26 nei
200 ottenuti nella stagione scorsa. Ha esordito in maglia azzurra nel 2006 al
triangolare Italia-Russia-Cina a Firenze ed ha contribuito al nuovo record nazionale
Under 23 insieme a La Mastra, Howe e Anceschi con un ultima frazione incredibile:
39.06 il parziale (39.41 il precedente primato) a soli 11 centesimi dall’europeo. E’
stata proprio questa l’annata del lancio di Cerutti nel panorama degli sprinter:
seconda piazza nei 60 Promesse al photofinish alle spalle di Kaba Koura Fantoni,
quinto posto finale agli Assoluti indoor di Ancona, sesto nei 100 e ottavo nei 200 agli
Assoluti di Torino a luglio. Nel 2007, passato alla Riccardi, si è messo in luce agli
Italiani giovanili Indoor di Genova dove ha conquistato i 60 promesse in 6.66 ed agli
Assoluti di Ancona, dove solo una squalifica in finale lo ha frenato dopo il personale
ottenuto in batteria. Con la Nazionale agli Europei Indoor di Birmingham il suo
personale sui 60 è stato ulteriormente ritoccato (sino al 6.60 in semifinale) ed è
arrivato in finale, dove ha centrato un eccellente sesto posto nella finale vinta dal
britannico Jason Gardener. Mezzi e personalità notevoli sono state evidenziati
dall’atleta torinese che ha sfiorato il bersaglio grosso (la seconda partenza, poi
chiamata falsa all’inglese Scott, era quella buona: 0.114 di reazione al via).
PERSONALI: 100 mt 10.43, Lungo 7.38, 60 mt indoor 6.60
(fonti web: Fidal, EAA)
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DANIELA GRAGLIA
Atleta sulla scena nazionale ed internazionale da parecchi anni,
nata a Fossano (Cuneo) il 26 maggio 1976 (1,63 x 48 kg) ha
concentrato la sua carriera sulla velocità. Dopo aver gareggiato
per molte stagioni nel CUS Torino è passata alla Fondiaria Sai ed
attualmente è tesserata per il GS Esercito (dal 2006). Continua
ad essere allenata da Alessandro Nocera, con lui ha migliorato
sempre di più, soprattutto quando qualche anno fa ha preso la
decisione di lasciare il lavoro nell’ingrosso di frutta e verdura ai
mercati generali. Detiene ancora la miglior prestazione nazionale
degli 80m con 9.66 (a Mondovì, 1/5/2005) e di recente ha
centrato quella dei 100m indoor con 11.64 (Tampere, 4/2/2007). Numerosi i titoli
nazionali vinti in carriera su distanze diverse (60 indoor, 100, 200 indoor e outdoor,
400 indoor e outdoor, e naturalmente le staffette): da segnalare la clamorosa
tripletta, riuscita solo a Manuela Levorato e Marisa Masullo prima di lei, agli Italiani
Indoor di Ancona nel 2005 (60-200 e staffetta). Un palmares invidiabile che le ha
permesso di partecipare anche a grandi eventi internazionali: in primis ai Giochi
Olimpici di Sidney nel 2000 (staffetta 4x400), quindi a Mondiali Indoor 2001, a
Europei Indoor 2000-2005 e 2007, ai Giochi del Mediterraneo (quinta sui 400
nel 2005), all’Universiade 1999 ed una serie di edizioni della Coppa Europa.
In questa stagione ha trovato nuovo slancio con l’oro sui 60 agli Italiani indoor di
Ancona a febbraio con il personale di 7.31 e il terzo posto nella staffetta 4x1 giro. E’
stato quindi l’incontro Italia-Finlandia di Tampere (7.37 sui 60 metri) a rilanciarla a
livello internazionale, Graglia ha così avuto anche l’opportunità di gareggiare ai recenti
Europei di Birmingham dove il tempo di 7.36 però non le è bastato per passare il
turno.
PERSONALI: 60 mt indoor 7.31, 100 mt 11.51, 200 mt 23.20 (Monaco, 2002), 400
mt 52.79 (Milano 2000); 80 mt 9.66, 300 mt 37.64,
(fonti web: Fidal, EAA)
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IL MEETING DI TORINO: UN PO’ DI STORIA
Per molti il Meeting di Torino è ancora quello nato nel 1963, come se il filo non si fosse mai spezzato. Dal 1963
al 1983 Torino è stata teatro di un evento in cui risplendevano grandi nomi dell’atletica nazionale e
internazionale da Livio Berruti e Sara Simeoni a “el caballo” Alberto Juantorena e Sebastian Coe. Il
Meeting si interrompe nel 1983, ma chiude con una grande prestazione di Said Aouita. Dopo 12 anni, ritrovati
l’entusiasmo e, soprattutto, qualche fondo a disposizione, il Meeting di Torino si ripresenta al pubblico.
E’ il 1995 e grazie a Riccardo D’Elicio, Diego Bastino, Franco Arese (già protagonista del “vecchio
Meeting”), Ludovico Perricone e Gianni Romeo, la Grande Atletica torna a Torino.
Da alora il Meeting di Torino ha avuto una doppia anima: da un lato i grandi campioni, dall’altro i talenti
emergenti. Proprio a Torino hanno mosso i loro primi passi a livello internazionale atleti come Hicham El
Guerrouj e Marion Jones - per citarne soltanto due – accanto a campioni già affermati del calibro di Marlene
Ottey, Fiona May, Ivan Pedroso, Tatiana Lebedeva…
Ripercorriamo a ritroso le ultime 12 edizioni…
2006
Andrew Howe e Tatiana Lebedeva, ancora grandi salti sulle pedane dello Stadio Primo Nebiolo. 8,26m il
primo e 15,00m la seconda: due prestazioni di grandissimo rilievo che da sole hanno valorizzato il Meeting e
deliziato gli oltre 10.000 spettatori. Nel salto in alto lo svedese Stefan Holm si impone con 2,30m in una
gara spettacolare con Andrea Bettinelli secondo a 2,27. Ancora salti: Brad Walker si impone nell’asta a
5,70, Gibilisco non ancora nel pieno della forma si ferma a 5,40. infine i 400h, altra gara tradizionale per il
Meeting di Torino, vedono Bershawn Jackson centrare la sua dodicesima vittoria consecutiva.
2005
Il 2005 è l’anno dei record sui 200m, sia maschili sia femminili, e del giavellotto femminile, di Zahra Bani in
particolare. Sul mezzo giro di pista J.J. Johnson porta a 20”35 il record del meeting e altrettanto fa Veronica
Campbell, portando a 22.35 il record della connazionale Ottey che resisteva dal 1995. La giavnese Zahra Bani
invece vince con un ottimo 62, 45m, preludio di una stagione molto positiva. Nei 400h femminili domina Sandra
Glover mentre nella gara maschile è il giovane sudafricano Luis Van Zyl a mettere tutti in fila. Le attese
gemelle Kallur vengono superate all’arrivo dall’americana Lolo Jones e nel salto triplo l’eterno secondo Marian
Oprea finalmente si aggiudica la gara torinese con un buon 17,37. Simona Lamantia si conferma nella gara
femminile con un buon 14,28
2004
Torino regala al Meeting il pubblico delle grandi occasioni e il Meeting ricambia la cortesia con una serata di
emozioni e risultati. Spiccano, come previsto, i due salti tripli: Christian Olsson atterra 17,61 e Magdelin
Martinez a 14,73, entrambi centrano il primato mondiale stagionale. Si nota anche Simona La Mantia che
insidia la Martinez con un buon 14,49. Il vero protagonista è comunque il pubblico, con grande soddisfazione da
parte degli atleti per il sostegno costante durante la gara. Anche gli attesissimi 800m maschili non hanno
tradito le aspettative, anche se i tre protagonisti annunciati, Krummenacker, Said Guerni e Longo, sono
stati messi in fila (nell’ordine) da Florent Lacasse(1‘44”82, seconda prestazione mondiale) che per la seconda
volta si aggiudica la vittoria a Torino. Molto interessante e combattuta fino all’ultimo salto la gara maschile
dell’alto: la sfida tra Nicola Ciotti e Gennady Moroz si è conclusa a pari merito sui 2,28 con l’italiano che
sbagliava di poco i 2,30. In campo femminile doppia vittoria per Ionela Tirlea che poco soddisfatta del tempo
sui 400h (54”86 – terza prestazione mondiale - davanti a Debbie Parris e Benedetta Ceccarelli che sigla il
personale a 56”04) decide di regolare le avversarie anche sui 200 piani un’ora e mezza più tardi chiudendo in
23”13.
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2003
Grandi emozioni e grandi risultati al debutto del meeting torinese nel circuito GPII: primato italiano nel triplo
femminile di Magdelin Martinez (14,77m al primo tentativo), due migliori prestazioni mondiali stagionali
(7’30”23 nei 3000m di Hicham El Guerrouj - 17,46m ventoso di Walter Davis nel triplo maschile) e, insieme a
questi, altri due record del Meeting stabiliti dalla Tirlea (54”10 nei 400h) e dalla Fenton (50”45 nei 400m
piani). Indimenticabile la gara di El Guerrouj, star indiscussa della serata, che avrebbe potuto portare ad un
riscontro cronometrico ancora migliore se le lepri fossero state all’altezza della situazione. A metà gara, infatti,
il campione marocchino, dopo aver più volte chiesto a chi faceva l’andatura di aumentare il ritmo, ha preso
l’iniziativa e, superate le lepri, ha staccato il gruppo, proiettandosi verso la vittoria, incalzato dal tifo caloroso
del pubblico e atteso al traguardo dai connazionali che, invadendo pacificamente il campo, gli hanno attribuito i
giusti onori.
2002
Nel 2002 sono grandi atleti come il giovane Borzakovsky e l’affermato Edwards ad attirare il pubblico, che
non è rimasto deluso. L’ottocentista russo sbaraglia la concorrenza in 1’44”25, mentre il triplista britannico,
nonostante una fastidiosa lombalgia, balza a 17,18m eguagliando il record del meeting del cubano Quesada,
ottenuto nel ’98. Nel martello ancora una volta vengono superati gli 80m, questa volta dal bielorusso
Astapkovic che lancia a 81,09. Tra le donne la sfida nel salto con l’asta finisce a 4,40m con la Grigorieva e la
Becker alla pari.
2001
Nel 2001 ancora grandi risultati: questa volta sono Bernard Williams e Fabrizio Mori a suscitare gli entusiasmi
del pubblico. Il primo (in seguito bronzo ai Mondiali di Edmonton) stabilisce il nuovo record della pista sui 100m
correndo in 10”08. Mori invece si impone su tutti in 48”30, tempo che ha migliorato a Edmonton (47”54) con la
conquista dell’argento mondiale. Nel salto in lungo femminile la russa Tatiana Kotova balza a 7,12m, miglior
prestazione mondiale dell’anno, sconfiggendo Fiona May che però la sorpasserà sul più importante podio di
Edmonton conquistando così il suo secondo titolo mondiale.
2000
Il 2000 (primo “Memorial Nebiolo”, in ricordo del grande dirigente sportivo da poco scomparso) è ricordato
soprattutto per il violento nubifragio che si è abbattuto su Torino. Nonostante il maltempo le gare si sono
comunque svolte normalmente, grazie all’ottima tenuta della pista, da poco rinnovata, che in pochissimo tempo
ha drenato l’acqua in eccesso. A testimonianza dell’eccellenza dello Stadio Nebiolo si rilevano il record della
pista di Anier Garcia sui 110hs (13”25), il 54”65 di Sandra Glover sui 400hs, mentre Chelule è il protagonista
dei 3000m (7’43”10); il giovane Andrea Cavallaro, classe 1980, corre i 200m in 20”48, settimo miglior tempo
italiano di sempre mentre Ivan Pedroso vince il salto in lungo con 8,39m e Inga Babakova spicca un salto in
alto di 1,97m.
1999
Nel 1999 di nuovo una bellissima gara di salto in lungo con protagonisti il jamaicano James Beckford e lo
spagnolo Iago Lamela. A spuntarla è proprio l’iberico con un ultimo salto a 8,56m, miglior prestazione
mondiale dell’anno. Voronin primeggia nel salto in alto (2,31) e Diego Fortuna nel lancio del disco con
63,38mt. Migliori prestazioni del Meeting anche per la russa Tsiganova che corre gli 800m in 1’59”83 e per la
Shishigina che termina i 100hs in 12”70.
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1998
Il 1998 è l’anno degli atleti cubani: Ivan Pedroso si impone nel salto in lungo (8,30), Yoel Quesada (17,18)
nel triplo. Nel salto in alto stacco vincente di Troy Kemp (Bahamas) che ristabilisce il Record del Meeting con
2,31m. Straordinarie le gare femminili dove i record del Meeting si susseguono: la nigeriana Opara corre i
400m in 50”45, l’australiana Emma George raggiunge i 4,40 nel salto con l’asta, la bielorussa Zvereva lancia il
suo disco a 66,14m. Nei 3 Km di marcia è l’italiana Perrone a mettersi in luce con un risultato di 12’14”83.
1997
Il 1997 propone la sfida tra Samuel Matete e l’ugandese Kamoga nei 400m, vince quest’ultimo con il record
del Meeting. Straordinaria anche la gara di lancio del martello con Balazs Kiss a 81,62m. Alla partenza dei
100m femminili si presenta tale Marion Jones, da poco vittoriosa nei trials americani e quasi sconosciuta in
Italia. E’ alla sua prima apparizione europea e ci mette solo 11”08 a conquistare il pubblico; anche per lei, dopo
Torino, tante prestigiose vittorie.
1996
Il 1996 è l’anno dei record italiani di Roberta Brunet nei 2000m (5’32”83) e di Maria Carla Bresciani nel salto
con l’asta (4,06). E’ anche l’anno dell’esordio di un grande campione: l’allora ventiduenne Hicham El Guerrouj
nei 5000m; da quel momento per il fuoriclasse marocchino è stato un susseguirsi di vittorie e record. Record
del Meeting nei 2000 siepi con Lambruschini (5’32”73) e nel getto del peso con Dal Soglio con un ottimo
lancio a 20.48.
1995
Nel 1995 rinasce il Meeting di Torino, magari un po’ in sordina, ma fa registrare prestazioni importanti da
grandi atleti tutt’oggi detentori dei Record del Meeting: 5,80 per l’astitsta russo Tarasov, non ancora superato;
22”75 per Marlene Ottey, la donna più veloce del Meeting sui 200m fino al 2005; 2,25 nell’alto con Troy Kemp
(record portato a 2,31 i nel ’98 dallo stesso Kemp e nel ‘99 dal russo Voronin)
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