Relazione tecnico-illustrativa

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Relazione tecnico-illustrativa
REGIONE PIEMONTE
Città di Verbania
Provincia del Verbano Cusio Ossola
Realizzazione pontili di ormeggio
presso il porto turistico di Pallanza
Progetto definitivo-esecutivo 1° LOTTO
CIG 1396812DB6
CUP F51G11000030004
Giugno 2011
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
QUADRO ECONOMICO
Studio Tecnico dott. ing. Davide Berrone
P.za Mameli 8 – Omegna (VB)
Tel / fax 0323 61522
[email protected]
Studio tecnico dott. ing. Davide Berrone – p.za Mameli 8 - Omegna VB – tel/fax 0323 61522
[email protected][email protected]
REGIONE PIEMONTE
CITTA’ DI VERBANIA
Realizzazione pontili di ormeggio presso il porto turistico di Pallanza
CIG 1396812DB6
CUP F51G11000030004
1° LOTTO
PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
QUADRO ECONOMICO
1. Premessa
Il presente progetto definitivo-esecutivo ha per oggetto un intervento sulla sponda del lago
Maggiore in adiacenza alle strutture esistenti del porto turistico comunale di Pallanza, consistente
nella realizzazione di una banchina fissa ed uno scivolo per alaggio natanti da rimorchio stradale.
La presente soluzione recepisce le specifiche richieste effettuate dalla Amministrazione in
merito alla necessita di interventi in grado di garantire anche l’accesso pedonale alla parte di strutture
portuali esistenti attualmente intercluse, e la realizzazione di accesso veicolare al lago, e costituisce il
naturale approfondimento delle scelte progettuali indicate per le opere fisse a terra del progetto
preliminare.
Nella scelta del posizionamento dei nuovi manufatti si pertanto tenuto in conto inoltre della
compatibilità con possibili interventi di ampliamento e completamento mediante lotti successivi, il
primo dei quali deputato alla realizzazione di pontili galleggianti con funzione di ormeggio temporaneo
o in concessione per la navigazione da diporto.
2. Descrizione dell’intervento – caratteristiche dei materiali e delle finiture strutture
Il progetto è stato condotto sulla base di un rilievo planoaltimetrico effettuato dallo scrivente,
esteso anche a parte dei fondali portuali adiacenti, tenuta in debito conto la situazione idrometrica del
lago Maggiore e le quote estreme di variazione del livello delle acque.
Il sito prescelto offre una discreta protezione dal moto ondoso naturale ed artificiale, in
relazione al regime prevalente dei venti e del traffico lacustre.
La soluzione prevede la realizzazione delle seguenti opere:
a) Scivolo di alaggio per piccole imbarcazioni da rimorchio leggero stradale, con accesso diretto
da Corso Zanitello, avente pendenza pari al 16%, pavimentazione carrabile in serizzo
granigliato a mosaico, delimitato da nuovo muro di sostegno rivestito in pietra naturale a
spacco; il manufatto viene realizzato mediante demolizione parziale del muro di delimitazione
2
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dell’attuale area pubblica a parcheggio, rimozione parziale della ringhiera sovrastante e della
intera scala metallica a lago, e messa a luce del muro di proprietà privata adiacente, che
risulta, da fonti orali, preesistente sino a quote compatibili con la presenza del lago e della
spiaggia residuale attuale.
b) Banchina fissa, realizzata in aderenza a muro spondale privato esistente, con struttura in cls.
armato fondazione mediante micropali, muro d’argine rivestito in pietra naturale a spacco,
pavimentazione in lastre di serizzo a correre con finitura granigliata e cordolo a lago in granito
bianco, barriere metalliche di protezione lungo la parte curva di larghezza inferiore, verniciate
con smalto ferromicaceo di colore grigio.
c) Nuova scala di accesso al molo portuale attualmente intercluso, realizzata mediante
demolizione parziale del volume consistente il molo preesistente, finitura con gradini in
massello di granito bianco e barriere metalliche di protezione verniciate con smalto
ferromicaceo di colore grigio.
d) Predisposizione per opere di illuminazione pubblica del percorso pedonale ed alimentazione
idrica delle future opere galleggianti;
Dal punto di vista strutturale, la tipologia prescelta tiene conto delle ipotesi e verifiche eseguite
nella relazione geologico-tecnica eseguita dal dott. geol. Roberto Michetti nell’ambito del presente
progetto, ulteriormente richiamata nella relazione illustrativa e di calcolo delle strutture. Nel calcolo
strutturale delle opere in conglomerato cementizio armato si è fatto riferimento alla zona sismica 4 in
cui ricade l’intero territorio del Comune di Verbania, secondo la attuale classificazione nazionale, e per
le opere la classe d’uso II, e vita nominale compresa fra 50 e 100 anni.
Il cronoprogramma facente parte del presente progetto individua in 150 giorni il tempo massimo per la
sua esecuzione.
3. Accessibilità delle opere in funzione della variazione del livello lacustre
Interazione con il regime delle acque e dei venti
La scelta della quota di imposta e la quota di sommità di un intervento di difesa spondale che
corrisponde – nel caso proposto – a quella di pavimento di una infrastruttura di collegamento
pedonale è legata principalmente alle oscillazioni del livello della acque del lago Maggiore, con effetti
sotto l’aspetto ambientale (necessità di non emergere in modo abnorme dalle acque e di non
scoprirne le fondazioni) e sotto l’effetto funzionale (necessità di garantire l’accessibilità anche in
periodi di livello lacuale elevato, anche in previsione – nel presente progetto - di stabilire una corretta
quota di partenza della passerella delle opere galleggianti.
Rimandando per gli approfondimenti alla lettura della relazione Geologica di progetto, si riportano i
seguenti dati sintetici.
- Livello medio delle acque = m 193,84 (negli elaborati è arrotondato per eccesso a m 193,90);
- Livello minimo non superabile verso il basso
(livello della soglia dello sbarramento di Miorina) = m 192,00
Alluvioni recenti (periodo 1952 – 2002):
anno
Livello max
Settembre 1960
196,27
Novembre 1963
196,51
Novembre 1968
196,69
3
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Maggio
1977
196,75
Ottobre
1979
196,90
Settembre 1981
197,10
Maggio
1983
196,57
Aprile
1986
196,23
Ottobre
1991
196,18
Novembre 1993
197,65
Ottobre
2000
197.94
Novembre 2002
196,65
Periodi annuali di piena e magra
g/anno
in
cui
viene g/anno
in
cui
raggiunta
raggiunta e superata
1
1
Quota
>= 196,00
195,00 – 196,00
194,50 – 195,00
7
17
8
25
194,00 – 194,50
193,50 – 194,00
193,00 – 193,50
192,50 – 193,00
192,00 – 192,50
113
152
45
28
2
138
290
335
363
365
viene
I livelli del lago a base del progetto sono le seguenti:
Quota di minimo livello di progetto = m 192,40;
Quota di livello medio = m 193,90;
Quota di massimo livello di progetto = m 197,40.
Nella soluzione proposta è possibile dunque valutare in termini statistici i tempi annuali di
utilizzo in funzione del livello lacustre, riferendosi alle quote di fondazione e di pavimento della
passeggiata a lago, alla quota della banchina a cui il pontile verrebbe collegato,
Per quanto riguarda l’accessibilità della passeggiata, questa non rappresenta un problema a
livello statistico (8 soli giorni di limitazione all’anno); il completo allagamento a livelli anche molto
elevati in casi eccezionali (p. es. 1993 e 2000) non è in grado di creare danni ad opere e/o impianti.
L’impiego dello scivolo è invece esclusivamente limitato da bassi livelli del lago, inferiori a m
193,20, mentre non esistono praticamente limitazioni per livelli superiori.
4. Modalità di realizzazione dei lavori – disponibilità delle aree – interferenze con
sottoservizi
Le opere in progetto non sono in contrasto con le attività presenti nell’area, fatta eccezione per la
rinuncia ad alcuni posti auto di parcheggio, che lasciano il posto al tratto superiore dello scivolo.
L’accesso al cantiere dovrà avvenire nella zona ove si prevede la realizzazione dello scivolo, a
mezzo di apposita rampa provvisionale, che proseguirà a lago parallelamente alla nuova banchina,
con modesto riporto di terreno, data la scarsa profondità ed acclività del fondale.
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Le aree oggetto di intervento non prevedono occupazioni temporanee né definitive di sedimi
privati, essendo i manufatti previsti esclusivamente su area comunale in prossimità di corso Zanitello
ed in area demaniale del lago Maggiore. Pertanto nell’ambito del presente progetto non si rende
necessario procedere ad acquisizioni ulteriori e/o procedure di esproprio, dovendo esclusivamente
procedere alla redazione di pratica di occupazione delle aree a demanio lacuale.
La realizzazione della maggior parte delle opere di fondazione comporta lavorazioni influenzate
dalla variazione del regime idrico del lago Maggiore, che rappresenta una caratteristica
imprescindibile del futuro cantiere di esecuzione del presente progetto.
L’accettazione da parte dell’Impresa appaltatrice presume la conoscenza dei dati statistici inerenti
il regime idraulico lacustre, effettuata anche attraverso quanto riportato sull’argomento nella presente
relazione e nella relazione geologica allegata al presente progetto, in relazione alla possibilità di
verificarsi di periodi in cui i lavori a contatto con le acque del lago (scavi, fondazioni, rivestimenti)
possono subire interruzioni anche di durata notevole, a fronte dei quali la direzione dei lavori disporrà
a propria discrezionalità le sospensioni, le riprese e le conseguenti proroghe nei tempi e modi
necessari, e per i quali l’Impresa appaltatrice non potrà opporre eccezione alcuna, vi comprese
richieste di risarcimento per fermo cantiere, mancata produzione o quant’altro dipendente dalla
interruzione stessa.
Per quanto attiene l’interferenza con sottoservizi, risulta necessaria la asportazione ed eventuale
rilocalizzazione di un contatore elettrico di utenza comunale presenta sull’area del futuro scivolo, oltre
alla presumibile soluzione attinente il mantenimento di eventuali scarichi di acque meteoriche nella
medesima zona, attualmente non identificabili in modo univoco.
L’opera risulta conforme al DPR 503/1996 sull’eliminazione delle barriere architettoniche negli
spazi pubblici, per quanto applicabile al presente progetto, in relazione alle esigenze funzionali delle
strutture. La conformità è garantita con riguardo alla praticabilità dell’accesso alla banchina a partire
dall’intersezione con lo scivolo di alaggio, percorribile da un comune autoveicolo.
5. Ampliamenti e lotti successivi
Le opere in progetto trovano il loro naturale completamento con le opere individuate nel
progetto preliminare generale, e deputate alla sosta ed ormeggio di imbarcazioni da diporto presso
pontili galleggianti, ed il completamento dell’impianto di illuminazione ed eventuale arredo urbano.
Per le opere attinenti la navigazione i suddetti interventi sono suscettibili di ulteriori futuri
ampliamenti secondo le più svariate soluzioni, mediante impiego di ulteriori pontili galleggianti in
perfetta compatibilità con l’uso attuale delle opere portuali adiacenti, data anche la felice
conformazione della zona lacuale, ove la presenza dell’Isola di S. Giovanni ed il particolare
orientamento costituiscono una naturale protezione da moto ondoso e venti dominanti, con particolare
riferimento agli eventi di scarsa frequenza e di particolare intensità.
6. Giustificazione delle soluzione prescelta
La disposizione planimetrica, la conformazione e le caratteristiche ambientali e morfologiche del
sito consentono futuri ampliamenti di opere fisse e galleggianti, senza modifica dell’impianto in
progetto, sia verso il porto esistente, sia verso il lato opposto, in una zona del lago protetta da
fenomeni meteorologici estremi e dotata di fondali a profondità ideale in relazione alla tipologia di
impianto prescelta.
La conformazione planimetrica dell’intervento, oltre che essere funzionale alle opere di
completamento, asseconda ed evidenzia la morfologia degli interventi preesistenti. Fra questi
spiccano le due rotonde poste lungo il confine della proprietà adiacente, la cui valenza architettonica
viene ulteriormente confermata dalle attuali scelte progettuali, ove la forma curva viene richiamata
per scelta e per necessità lungo il percorso della nuova banchina, anche con la precisa volontà di
non inserire ulteriori elementi architettonici nel complesso esistente.
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7. Vincoli, proprietà aree, PRG, autorizzazioni necessarie
7.1 proprietà delle aree
I manufatti in progetto sono esclusivamente previsti su area comunale in prossimità di corso Zanitello
ed in area demaniale del lago Maggiore.
7.2. PRG
Il PRG vigente del Comune di Verbania classifica le aree oggetto di intervento come aree per servizi
ed attrezzature pubbliche e di uso pubblico, sottoposta a vincolo paesaggistico ex D. Lgs. 42/2004 per
decreto.
PRG Verbania -Elaborato PR2 - Carta dei Vincoli - Foglio 3
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PRG Verbania - Elaborato PR3 - Usi del suolo - Foglio 3
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PRG Verbania -Estratto Norme di Attuazione
Art. 16 - AREE PER SERVIZI ED ATTREZZATURE PUBBLICHE E DI USO
PUBBLICO
1. Le destinazioni d'uso proprie sono quelle di cui al punto a) del precedente articolo "destinazioni d'uso del
suolo". Le localizzazioni e le destinazioni specifiche delle aree per servizi sociali ed attrezzature pubbliche e di
uso pubblico, nel rispetto degli standards di cui all'art.21 punto 1) e 22 della L.R. 56/77 e s.m.i., sono
graficamente indicate negli elaborati di piano in riferimento al soddisfacimento del fabbisogno derivante dalla
capacità insediativa residenziale. Per i fabbisogni di aree per usi pubblici relativi agli insediamenti produttivi,
direzionali e commerciali, il reperimento risulta prescritto attraverso la normativa generale.
Analogamente, le norme di attuazione e/o le schede di indirizzo prescrivono la messa a disposizione di specifiche
aree per usi pubblici in aggiunta a quanto determinato come sopra detto.
2. Gli interventi sono realizzati, di norma, dagli enti pubblici competenti o da Enti istituzionali riconosciuti con leggi
dello Stato; tali interventi, ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 21 della L.R. 56/77 e s.m.i., possono anche essere
realizzati, da privati, enti ed associazioni di interesse pubblico, tramite la stipula di una convenzione approvata dal
Consiglio Comunale.
3. Le destinazioni specifiche previste sono:
a) per gli insediamenti residenziali:
− aree con attrezzature per l'istruzione, per le quali l'edificabilità e le prescrizioni funzionali e/o tipologiche sono
disciplinate dalle leggi e decreti in materia di edilizia scolastica;
− aree per attrezzature di interesse comune per le quali l'edificabilità e le prescrizioni funzionali e/o tipologiche
sono disciplinate dalle leggi in materia o, in mancanza, dai seguenti parametri:
• Rc = 0,30 mq./mq. (o pari a maggiore preesistente)
• H = 12,00 ml. o pari a maggiori altezze preesistenti (con eccezione per strutture particolari e volumi tecnici); nel
caso dell’insediamento denominato Fondazione Istituto “Sacra Famiglia” è consentita la deroga fino a H = 14,00
ml o pari a maggiori altezze preesistenti
− aree a parco per il gioco e lo sport, per la realizzazione di attrezzature sportive e di arredo urbano; per interventi
edilizi, quali chioschi, spogliatoi,sedi di società sportive, locali di servizio o di ristoro e simili, sono da rispettare i
seguenti parametri:
• Rc = 0,10 mq./mq.
• H = 12,00 ml. per le attrezzature sportive
7,00 ml. per gli interventi edilizi per i servizi
− aree per parcheggi destinati a posti-macchina in superficie, all'installazione di autorimesse pluripiano o
interrate; è consentita la realizzazione di autorimesse private sotterranee sottostanti superfici destinate a
parcheggio pubblico ai sensi della legge 122/89.
In esecuzione di interventi di nuova costruzione dovrà essere garantito il rispetto di quanto previsto dalla legge
122/89 art. 2, comma 2°.
b) per gli insediamenti produttivi:
− il soddisfacimento degli standards è regolato attraverso le presenti norme e non indicato sulle tavole di P.R.G.;
il reperimento delle aree è posto direttamente a carico degli operatori;
− la dotazione di aree per servizi ed attrezzature pubbliche e di uso pubblico, nel caso di interventi per nuovi
impianti produttivi, non dovrà scendere al di sotto del 20% della superficie territoriale a tale scopo destinata;
− per gli impianti esistenti e per le aree di riordino, nel caso di interventi di ristrutturazione, ampliamenti e nuove
costruzioni, la misura della dotazione non sarà inferiore al 10% della effettiva superficie fondiaria teoricamente
asservita alla superficie coperta oggetto di intervento, calcolata in base al rapporto di copertura massimo stabilito
dal P.R.G.;
− la destinazione specifica dell'area è decisa dal Comune, tra quelle indicate all'art. 21 primo comma punto 2)
L.R. 56/77 e s.m.i.; per quanto concerne la dotazione di aree in base ai disposti della legge 122/89, il calcolo del
fabbisogno è determinato sulla base di un'altezza virtuale di mt. 3,00 per ogni superficie di calpestio;
c) per gli insediamenti direzionali e commerciali:
− il soddisfacimento degli standards è regolato attraverso le presenti norme e specifiche leggi di settore
prevalenti; il reperimento delle aree è posto direttamente a carico degli operatori;
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− la dotazione di aree per attrezzature al servizio degli insediamenti direzionali e commerciali è stabilità nella
misura minima del 100% della superficie lorda del pavimento dei nuovi edifici previsti; ciò in ogni tipo di area ove
tali insediamenti sono propri o compatibili;
− nei casi di intervento all'interno dei centri storici, di ristrutturazione urbanistica e di completamento mediante
interventi rivolti alla realizzazione di nuove opere su porzioni di territorio già parzialmente edificate, la dotazione
minima è stabilita nella misura dell'80% della superficie lorda di pavimento oggetto dell'intervento;
− la destinazione specifica dell'area è decisa dal Comune, con un minimo destinato a parcheggio pubblico o di
uso pubblico pari alla metà della superficie stessa, fatto salvo il rispetto della legge 122/89;
− per le attività commerciali al dettaglio di cui all’articolo 4 del D.Lgs. 114/1998, con superficie di vendita superiore
a mq. 400 devono anche essere osservati gli standard relativi al fabbisogno di parcheggi pubblici stabiliti dagli
indirizzi e dai criteri di cui all’articolo 3 della L.R. 28/1999 sulla disciplina del commercio in Piemonte in attuazione
del D.Lgs 114/1998; nel caso di interventi nei centri storici, la dotazione di parcheggi pubblici è stabilita nella
misura dell’80 per cento degli standard previsti dai citati indirizzi e criteri, fatte salve ulteriori prescrizioni
aggiuntive stabilite dai criteri stessi.
4. Per quanto riguarda la disciplina delle aree a soddisfacimento degli standards di legge poste direttamente a
carico dei soggetti attuatori, valgono le seguenti precisazioni:
− di norma le aree devono essere reperite nel sito dell'intervento;
− nei casi in cui tali aree risultino inidonee, per localizzazione e/o per dimensioni, il reperimento entro l'area di
proprietà verrà sostituito con il reperimento di pari superficie in aree giudicate in localizzazione adeguata dalla
Giunta Comunale o verrà sostituito con l'equivalente monetizzazione. Il relativo importo è determinato ed
aggiornato dalla Giunta Comunale con apposita deliberazione.
5. Nelle aree destinate a parco per il gioco e lo sport potranno essere mantenute le colture e le attività agricole
esistenti, quando ciò risulti compatibile con il progetto di utilizzazione dell'area, a condizione che ciò non ne
impedisca comunque la percorribilità pedonale e ciclabile e che risulti definito mediante convenzione approvata
dal Consiglio Comunale.
6. Nelle aree soggette a S.U.E. viene determinato, mediante apposita scheda normativa, il dimensionamento
delle aree da destinare ad usi pubblici. La Giunta Comunale decide la specifica destinazione d'uso prescelta.
7. Per l’immobile denominato ex “Casa Squassoni”, di cui al mappale 10 del Foglio 39 del NCEU, in ossequio
all’indicazione del “Ministero per i Beni e le Attività Culturali” – “Dipartimento per i Beni Culturali e Paesaggistici” –
“Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte” nota prot n.12730/06, gli interventi
sull’edificio dovranno essere improntati alla conservazione delle sue caratteristiche architettoniche.
7.3 Autorizzazioni necessarie
- Nulla osta idraulico ai sensi del R.D. 523/1904, rilasciato dal servizio Regionale OO.PP
- Autorizzazione della Commissione internazionale per la protezione delle acque italo svizzere;
- Autorizzazione paesaggistica Ex D. Lgs. 42/2004 e Leggi Regionali attinenti.
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8. Quadro economico
La valutazione economica dell’intervento è stata eseguita mediante la redazione di un computo
metrico estimativo ( v. allegato) , redatto sulla base dell’elenco prezzi regionale, nella edizione 2010,
versione più recente disponibile alla data del presente progetto, con integrazione di prezzi non
direttamente reperibili nel suddetto prezziario eseguita mediante indagine diretta e/o consuntivo di
lavori analoghi già eseguiti, giustificati da apposita analisi.
a) Lavori
1. Scavi, demolizioni, riporti, pulizia
3. Fondazioni con micropali
2. Strutture c.a.
4. Pavimenti, rivestimenti, opere in pietra naturale
5. Opere in ferro e verniciature
6. Predisposizione linea elettrica e idrica
sommano
importo
€ 12.458,67
€ 21.628,70
€ 27.436,34
€ 34.911,79
€ 6.929,51
€ 1.080,96
€ 104.445,97
scorporo oneri diretti compresi nelle voci precedenti
totale assoggettabile a ribasso d'asta
-€ 3.550,00
€ 100.895,97
Oneri specifici indiretti per sicurezza non compresi nelle voci
precedenti
oneri per sicurezza diretti
totale oneri sicurezza non soggetti a ribasso
TOTALE LAVORI
€ 2.850,00
€ 3.550,00
€ 6.400,00
€ 107.295,97 € 107.295,97
b) Somme a disposizione
IVA lavori 10%
spese tecniche:
Rilievi,, studi di fattibilità, progettazione preliminare
€ 2.365,00
progettazione definitivo-esecutiva, direzione lavori,contabilità
coord. Sicurezza in fase progettaz.- esecuzione lavori
€ 12.335,00
relazione geologica e geologico-tecnica
€ 3.900,00
collaudo opere c.a.
€ 1.300,00
€ 19.900,00
sommano spese tecniche
contributi integrativi. 4% e 2%
IVA 20% su s.t.
incentivo ex art. 92, comma 5 del D. Lgs. n. 163/2006 e smi
2%x 40% (DM 84/2008 e smi)
Indagini geologiche - IVA 20% inclusa
oneri per allacciamenti
Lavori in economia extra appalto
Arrotondamenti
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE
€ 10.729,60
€ 19.900,00
€ 718,00
€ 4.123,60
€ 858,37
€ 11.461,08
€ 2.900,00
€ 12.000,00
€ 13,39
€ 62.704,03
TOTALE GENERALE
10
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€ 62.704,03
€ 170.000,00
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8. Elenco elaborati
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
i.
j.
Relazione illustrativa – quadro economico
Capitolato speciale d’appalto
Indagine geologica e geologico-tecnica (a cura del Dott. Geol. Roberto Michetti)
Computo metrico estimativo
Elenco prezzi – Analisi dei prezzi – Quadro di incidenza della manodopera
Cronoprogramma
Schema di contratto
Progetto strutture in c.a. e acciaio: relazione illustrativa, relazione di calcolo
Piano di manutenzione
Piano di sicurezza e coordinamento
Elaborati grafici:
Tav. n° 1: Corografia - Estratto CT - scala 1/1000 - Estratto CTR - scala 1/5000-25000;
Tav. n° 2: Documentazione fotografica;
Tav. n° 3: Rilievo planoaltimetrico di consistenza attuale - scala 1/100;
Tav. n° 4: Planimetria architettonica di progetto - scala 1/100;
Tav. n° 5: Planimetria di dettaglio - scala 1/50;
Tav. n° 6: Prospetti a lago, consistenza attuale e progetto – sezione longitudinale
scivolo – fotoinserimento - scala 1/100;
Tav. n° 7: Strutture: planimetria fondazioni - scala 1/50;
Tav. n° 8: Strutture: sezioni e particolari costruttivi - scala 1/20;
Tav. n° 9: Sezioni tipo – finiture - scala 1/25 – 1/10;
Tav. n°10: Scala – barriere metalliche - scala 1/5 – 1/25;
--------------------------------------------------------------Omegna, giugno 2011
Il progettista
…………………………………….
11
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1° lotto - PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO