Ascolti - Teatro alla Scala

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Ascolti - Teatro alla Scala
Ascolti
Luigi Bellingardi
La popolarità di Fidelio in tutto il mondo trova una convincente conferma nella discografia, che comprende ormai più di un centinaio di incisioni in CD, tra registrazioni effettuate in studio e riprese dal vivo dalle
rappresentazioni teatrali, oltre a una trentina di video. Sfortunatamente
manca nel novero delle incisioni storiche del capolavoro beethoveniano
l’edizione completa dell’esecuzione firmata da Arturo Toscanini al Festival di Salisburgo negli anni 1935-37, perché di quell’avvenimento sensazionale sopravvivono in disco solamente alcuni episodi della rappresentazione del 1936 con Lotte Lehmann protagonista (The Radio Years).
Tra la decina di registrazioni storiche di Fidelio degli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso, la più antica in ordine cronologico è quella condotta dal vivo nel 1938 da Artur Bodanzky alla Metropolitan Opera di
New York con la partecipazione di Arnold Gabor (Don Fernando), Friedrich Schorr (Don Pizarro), René Maison (Florestan), Kirsten Flagstad
(Leonore/Fidelio), Emanuel List (Rocco), Marita Farell (Marzelline), Karl
Laufkötter (Jaquino): in spiccato risalto la superba prova della Flagstad,
di Maison e di Schorr (Music & Arts, Dante, Bensar). Altre incisioni di
quell’epoca sono quelle dirette da Böhm nel 1944, da Toscanini nel
1944-45, da Krauss nel 1947, da Furtwängler nel 1948. Nel 1944, con
Karl Böhm alla guida dei complessi artistici dell’Opera di Vienna, in studio, cantano Tomislav Nerali ć, Paul Schöffler, Torsten Ralf, Hilde Konetzni, Herbert Alsen, Irmgard Seefried, Peter Klein: un’esecuzione equilibrata, con Schöffler in marcata evidenza (Preiser Records, Grammofono
2000, Cantus Classics, Andante). Nella registrazione in studio del 194445, condotta con bruciante urgenza drammatica da Arturo Toscanini, si
ascoltano le voci di Nicola Moscona, Herbert Janssen, Jan Peerce, Rose
Bampton, Sidor Belarsky, Eleanor Steber, Joseph Laderoute, il Coro e
l’Orchestra della NBC Symphony (BMG RCA, RCA Victor, Arkadia, Istituto Discografico Italiano, Immortal Performances ) Nel 1947 Clemens
Krauss è sul podio dei Wiener Philharmoniker in tournée a Londra alla
Royal Opera House Covent Garden, con il coro dell’Opera di Vienna e i
cantanti Herbert Alsen, Paul Schöffler, Karl Friedrich, Hilde Konetzni,
Ludwig Weber, Elisabeth Schwarzkopf, Peter Klein: la ripresa radiofonica
della performance appare chiara e misurata all’ascolto anche al giorno
d’oggi (Istituto Discografico Italiano). Dal vivo della trasmissione radiofonica di una rappresentazione al Festival di Salisburgo deriva l’incisione diretta da Wilhelm Furtwängler nel 1948, con Otto Edelmann, Ferdinand Frantz, Julius Patzak, Erna Schlüter, Herbert Alsen, Lisa Della Casa, Rudolf Schock, il Coro dell’Opera di Vienna e i Wiener Philharmoniker: vi si percepisce nettamente un disegno interpretativo solenne, improntato a un ampio respiro epico (Melodram, Myto Historical, Tahra,
Walhall Eternity).
Tra le incisioni di Fidelio degli anni Cinquanta, ben ventisei, sembra op-
portuno segnalarne otto, anche per il prestigio delle rispettive compagnie di canto. Nell’estate del 1950 al Festival di Salisburgo Wilhelm
Furtwängler dirige un allestimento molto applaudito del capolavoro
beethoveniano; l’esecuzione si caratterizza per l’incedere austero, ieratico, con le voci di Hans Braun, Paul Schöffler, Julius Patzak, Kirsten Flagstad, Josef Greindl, Elisabeth Schwarzkopf, Anton Dermota, il Coro dell’Opera di Vienna e i Wiener Philharmoniker (Verona, EMI, Arkadia,
Cantus Classics, Regis, Aura Music). Del 1951 è la registrazione dal vivo
di una recita al Metropolitan sotto la direzione trascinante di Bruno
Walter, con Jerome Hines, Paul Schöffler, Set Svanholm, Kirsten Flagstad, Dezsö Ernster, Nadine Conner, Peter Klein: l’ascolto odierno è persuasivo, e conferma Walter come musicista eccellente sotto ogni punto
di vista (West Hill Radio Archives). Egualmente del 1951 è la ripresa dal
vivo dell’edizione radiofonica condotta da Eugen Jochum sul podio dei
complessi artistici della Radio Bavarese con Karl Schmitt-Walter, Ferdinand Frantz, Julius Patzak, Helena Braun, Josef Greindl, Elfride Trötschel, Richard Holm: il disegno esecutivo di Jochum è assai convincente
(Walhall Eternity). Sugli scudi vi è un’altra incisione firmata da Wilhelm
Furtwängler, quella realizzata in studio nel 1953, con Alfred Poell, Otto
Edelmann, Wolfgang Windgassen, Martha Mödl, Gottlob Frick, Sena Jurinac, Rudolf Schock nel cast: sono assenti i parlati (EMI, Naxos). Per la
riapertura del Teatro dell’Opera di Vienna dopo la ricostruzione postbellica, nel 1955, è Karl Böhm a dirigere il capolavoro beethoveniano con
le voci di Karl Kamann, Paul Schöffler, Anton Dermota, Martha Mödl,
Ludwig Weber, Irmgard Seefried, Waldemar Kmentt: l’esito è di grande
equilibrio espressivo (Frequenz, Walhall Eternity, Movimento Musica).
Molto ammirata, anche all’ascolto odierno, è l’emissione firmata nel
1956 alla Radio di Colonia da Erich Kleiber con i cantanti Hans Braun,
Paul Schöffler, Hans Hopf, Birgit Nilsson, Gottlob Frick, Ingeborg Wenglor, Gerhard Unger, il Coro e l’Orchestra della WDR (Hunt, Koch
Schwann, Opera d’Oro, Urania, Capriccio). Del 1957 è l’incisione realizzata in studio a Monaco di Baviera con il Coro e l’Orchestra dell’Opera
di Stato Bavarese sotto la guida di Ferenc Fricsay, con Keith Engen, Dietrich Fischer-Dieskau, Ernst Haefliger, Leonie Rysanek, Gottlob Frick,
Irmgard Seefried, Friedrich Lenz (Deutsche Grammophon). Da ultimo,
per questo decennio, sembra opportuno ricordare l’edizione ripresa dal
vivo nel 1959 al Festival di Glyndebourne con Vittorio Gui sul podio della Royal Philharmonic Orchestra, con il Coro del Festival e i cantanti Laurie Payne, Kim Borg, Richard Lewis, Gré Brouwenstijn, Mihály Székely,
Elsie Morison, Duncan Robertson (Omega Opera Archive).
Anche negli anni Sessanta vedono la luce numerose nuove registrazioni
di Fidelio, ben ventitré, tra le quali raccomandiamo l’ascolto delle seguenti cinque: quella condotta nel 1960 da Karl Böhm al Metropolitan
con le voci di Giorgio Tozzi, Hermann Uhde, Jon Vickers, Birgit Nilsson,
Oskar Czerwenka, Laurel Hurley, Charles Anthony (Omega Opera Archive); quella, pure del 1960, diretta da Herbert von Karajan al Teatro alla
Scala con Franz Crass, Hans Hotter, Jon Vickers, Birgit Nilsson, Gottlob
Frick, Wilma Lipp, Gerhard Unger (Golden Melodram); quella registrata
in studio nel 1962 a Londra con la direzione di Otto Klemperer, il Coro e
l’Orchestra Philharmonia, i cantanti Franz Crass, Walter Berry, Jon
Vickers, Christa Ludwig, Gottlob Frick, Ingeborg Hallstein, Gerhard Unger – solenne, maestosa, ieratica (EMI); quella firmata da Lorin Maazel
in studio nel 1964 con i complessi artistici dell’Opera di Vienna e le voci
di Hermann Prey, Tom Krause, James McCracken, Birgit Nilsson, Kurt
Böhme, Graziella Sciutti, Donald Grobe (Decca); quella diretta da Karl
Böhm nel 1969 a Dresda con il Coro dell’Opera, la Dresdner Staatskapelle, le voci di Martti Talvela, Theo Adam, James King, Gwyneth Jones,
Franz Crass, Edith Mathis, Peter Schreier (Deutsche Grammophon).
Egualmente assai folto il numero delle nuove incisioni di Fidelio negli
anni Settanta, venticinque, tra le quali sembra opportuno segnalare le
seguenti tre: quella effettuata in studio nel 1970 con Herbert von Karajan sul podio dei Berliner Philharmoniker, con il Coro della Deutsche
Oper e le voci di José van Dam, Zoltán Kéléman, Jon Vickers, Helga Dernesch, Karl Ridderbusch, Helen Donath, Horst Laubenthal (EMI); quella
condotta in studio da Leonard Bernstein nel 1978 con il Coro e l’Orchestra dell’Opera di Vienna e i cantanti Dietrich Fischer-Dieskau, Hans Sotin, René Kollo, Gundula Janowitz, Manfred Jungwirth, Lucia Popp,
Adolf Dallapozza (Deutsche Grammophon); quella del 1979, pure realizzata in studio, con Georg Solti sul podio della Chicago Symphony Orchestra e del Chicago Symphony Chorus, con Gwynne Howell, Theo
Adam, Peter Hofmann, Hildegard Behrens, Hans Sotin, Sona Ghazarian,
David Kuebler (Decca).
Tra le dieci nuove incisioni di Fidelio degli anni Ottanta, si impongono
all’attenzione, per la varietà delle interpretazioni dei rispettivi direttori,
le seguenti quattro incisioni: quella condotta da Erich Leinsdorf nel
1980 al Metropolitan con i cantanti James Morris, Franz Ferdinand
Nentwig, Jon Vickers, Hildegard Behrens, Paul Plishka, Catherine Malfitano, James Atherton (The Opera Lovers, Bensar); quella diretta in studio nel 1981-82 da Kurt Masur con l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, il Coro della Radio di Lipsia e Theo Adam, Siegmund Nimsgern,
Siegfried Jerusalem, Jeannine Altmeyer, Peter Meven, Carola Nossek,
Rüdiger Wohlers nella compagnia di canto (Denon, Eurodisc, BMG, Lyrica); quella ripresa dal vivo nel 1984 al Metropolitan con la direzione di
Kurt Tennstedt e le voci di John Clark, Franz Mazura, Jon Vickers, Eva
Marton, Paul Plishka, Roberta Peters, James Atherton (Siberian Tiger); e
quella firmata da Bernard Haitink nel 1989 in studio a Dresda con, la
Dresdner Staatskapelle, il Coro dell’Opera e Andreas Schmidt, Ekkehard
Wlaschiha, Reiner Goldberg, Jessye Norman, Kurt Moll, Pamela Coburn,
Hans Peter Blochwitz nel cast (Philips). Nelle due registrazioni effettuate
in studio risultano meglio caratterizzati gli aspetti essenziali della drammaturgia beethoveniana nella prospettiva epica.
Tra le undici registrazioni di Fidelio degli anni Novanta, assumono un risalto particolare per intensità d’espressione le seguenti quattro: quella
condotta in studio nel 1990 da Christoph von Dohnányi sul podio dei
complessi artistici dell’Opera di Vienna con i cantanti Tom Krause, Hartmut Welker, Josef Protschka, Gabriele Schnaut, Kurt Rydl, Ruth Ziesak,
Uwe Heilmann (Decca, Brilliant Classics); quella diretta in studio da Colin Davis con il Coro e l’Orchestra della Radio Bavarese e le voci di Thomas Quasthoff, Günter von Kannen, Ben Heppner, Deborah Voigt,
Matthias Hölle, Elizabeth Norberg-Schulz, Michael Schade (BMG RCA
Victor); quella del 1999 dal vivo con la direzione di Riccardo Muti, il Coro e l’Orchestra del Teatro alla Scala e le voci di Stephen Milling, Franz
Josef Kapellmann, Thomas Moser, Waltraud Meier, Kurt Rydl, Laura
Aikin, Endrik Wottrich (House of Opera); e infine quella del 1999, realizzata in studio con Daniel Barenboim sul podio della Staatskapelle Berlin,
il Coro della Staatsoper e i cantanti Kwangchui Youn, Falck Struckmann,
Plácido Domingo, Waltraud Meier, René Pape, Soile Isokoski, Werner
Güra (Teldec Warner Classics). Quest’ultima incisione esclude i parlati,
comprendendo invece le ouverture Leonore n.1 e Leonore n. 3.
Tra le registrazioni più recenti di Fidelio, circa venti, meritano senz’ombra di dubbio di essere segnalate le seguenti: quella condotta da Simon
Rattle nel 2003 alla Philharmonie di Berlino con i Berliner Philharmoniker, l’Arnold Schönberg Chor e i cantanti Thomas Quasthoff, Alan
Held, Jon Villars, Angela Denoke, László Polgár, Juliane Banse, Rainer
Trost (EMI Classics); quella diretta dal vivo nel 2003 da Riccardo Muti
con i complessi artistici del Teatro alla Scala al Teatro degli Arcimboldi e
le voci di Ildar Abdrazakov, Eike Wilm Schulte, Robert Dean Smith, Waltraud Meier, Hans Tschammer, Laura Aikin, Matthias Klink (Premiere
Opera); quella del 2004 con la direzione di Seiji Ozawa, il Coro e l’Orchestra dell’Opera di Vienna, e Peter Weber, Falk Struckmann, Johan
Botha, Waltraud Meier, Kurt Rydl, Genia Kühmeier, Cosmin Ifrim nel cast (Première Opera); quella diretta nel 2006 in forma di concerto al Barbican di Londra da Colin Davis con la London Symphony Orchestra e il
suo Coro, e con le voci di Daniel Borowski, Juha Uusitalo, John MacMaster, Christine Brewer, Kristinn Sigmundsson, Sally Matthews, Andrew
Kennedy (LSO Live); quella condotta da Nikolaus Harnoncourt nel 2007
con i complessi artistici dell’Opera di Zurigo e i cantanti Tomasz Slawinski, Alfred Muff, Jonas Kaufmann, Camila Nylund, Matti Salminen, Martina Janková, Volker Vogel (Premiere Opera); quella condotta nel 2008
da Sylvain Cambreling con il Coro e l’Orchestra dell’Opéra National de
Paris e le voci di Paul Gay, Alan Held, Jonas Kaufmann, Angela Denoke,
Kurt Rydl, Julia Kleiter, Ales Briscein (Premiere Opera); quella del 2009,
ripresa dal vivo di un’esecuzione in forma di concerto a Londra alla
Royal Albert Hall con la West Eastern Divan Orchestra diretta da Daniel
Barenboim, il Geoffrey Mitchell Choir e le voci di Viktor Rud, Peter Mattei, Simon O’Neill, Waltraud Meier, John Tomlinson, Adriana Ku čerová,
Stephan Rügamer (Premiere Opera); e infine, ancora nel 2009, la ripresa
dal vivo di una rappresentazione a Barcellona, con Sebastian Weigle alla
guida dei complessi artistici del Gran Teatro del Liceu e i cantanti Anders
Larsson, Terje Stensvold, Clifton Forbis, Karita Mattila, Stephen Milling,
Elena de la Merced, Matthias Klink (Premiere Opera).
Nel gruppo dei video di Fidelio, è assai interessante quello che riproduce
una recita del 1970 alla Deutsche Oper di Berlino con la direzione di
Karl Böhm, la regia di Gustav Rudolf Sellner, i cantanti Martti Talvela,
Gustav Neidlinger, James King, Gwyneth Jones, Josef Greindl, Olivera
Miljakovic, Donald Grobe: si tratta comunque di un’interpretazione di
gusto tradizionale (Decca). Di carattere senz’altro più drammatico è il video del 1978 firmato per la parte musicale da Leonard Bernstein e per
la regia da Otto Schenk, con le voci di Hans Helm, Hans Sotin, René Kollo, Gundula Janowitz, Manfred Jungwirth, Lucia Popp, Adolf Dallapozza, il Coro e l’Orchestra dell’Opera di Vienna (Deutsche Grammophon).
Il video del 1979 riproduce l’allestimento del Festival di Glyndebourne
con la guida musicale di Bernard Haitink, la regia di Peter Hall, la London Philharmonic Orchestra, il Glyndebourne Chorus e le voci di Michael Langdon, Robert Allman, Anton de Ridder, Elisabeth Söderström,
Curt Appelgren, Elizabeth Gale, Ian Caley: uno spettacolo assai curato
ma soltanto a tratti coinvolgente (Arthaus Musik). Da una rappresentazione del 1990 al Covent Garden deriva il video condotto da Christoph
von Dohnányi con la regia di Adolf Dresden, i cantanti Hans Tschammer,
Monte Pedersen, Josef Protschka, Gabriela Be ňačková, Robert Lloyd,
Marie McLaughlin, Neill Archer, il Coro e l’Orchestra della Royal Opera
House (Arthaus Musik). Del 2000 è il video firmato da James Levine sul
podio dei complessi artistici del Metropolitan, con Robert Lloyd, Falk
Struckmann, Ben Heppner, Karita Mattila, René Pape, Jennifer WelchBabidge, Matthew Polenzani nel cast e la regia di Jürgen Flimm (Deutsche Grammophon). Del 2004 è il video che riprende lo spettacolo dell’Opera di Zurigo con la direzione di Nikolaus Harnoncourt, la regia di
Jürgen Flimm e Günther Groissböck, Alfred Muff, Jonas Kaufmann, Camila Nylund, László Polgár, Elizabeth Rae Magnuson, Christoph Strehl
nel cast (TDK). Del 2006 è il video diretto da Zubin Mehta a Valencia
con l’Orchestra della Comunitat Valenciana, il Coro della Generalitat Valenciana e i cantanti Carsten Stabell, Juha Uusitalo, Peter Seiffert, Wal-
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traud Meier, Matti Salminen, Ildikó Raimondi, Rainer Trost: firma la regia
Pier’Alli (Medici Arts). Infine è stimolante un video del 2008 condotto
all’Opera di Zurigo da Bernard Haitink con l’animata regia di Katharina
Thalbach, le voci di Krešimir Stražanac, Lucio Gallo, Roberto Saccà, Melanie Diener, Alfred Muff, Sandra Trattnigg, Fritz Berger; tra le due scene del secondo atto Haitink conduce una folgorante esecuzione della
Leonore n. 3, riallacciandosi alla prassi seguita abitualmente a suo tempo da Gustav Mahler (Opus Arte). Da ultimo va ricordato che una certa
notorietà l’ebbe il film di Fidelio realizzato in bianco e nero da Walter
Felsenstein nel 1956, con i Wiener Symphoniker sotto la guida di Friz
Lehmann e con una compagnia di attori di prosa per i parlati che si alternava ai cantanti, che erano Alfred Poell, Heinz Rehfuss, Richard
Holm, Magda László, Georg Wieter, Sonja Schöner, Fritz Berger: nell’esplicita dichiarazione di Felsenstein, “Questo mio Fidelio è un vero film
musicale, non un film d’opera” (Arthaus Musik).
Dal programma di sala Fidelio - 7 dicembre 2014
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