Guida di praga
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Guida di praga
Guida Gita Praga! Bozza - 11/12/2012 Città Nuova Nel 1348 la Città Nuova – Nové Mesto in ceco – venne progettata come principale centro commerciale di Praga e ancora oggi questa rimane la sua principale caratteristica, ospitando numerose aziende, hotel, banche, grandi magazzini, boutique ed alcuni piccoli centri commerciali, oltre che molti teatri, cinema, musei e un teatro dell’opera. Il quartiere si estende da nord-est a sud-ovest verso il fiume e il suo cuore è Piazza Venceslao. Piazza Venceslao Nata come Mercato dei Cavalli (Konský trh) nel 1348 per volontà di Carlo IV, la piazza ha ricevuto il suo nome attuale durante la Rinascita Nazionale Ceca del 1848. Nel corso della storia ha rivestito sempre un grande significato storico come luogo di raduni, manifestazioni ed importanti avvenimenti che hanno segnato la storia ceca sin dal Medioevo, tra cui, per esempio, la dichiarazione della Prima Repubblica Cecoslovacca nel 1918, le proteste contro l’invasione sovietica del 1968 e la caduta del Comunismo nel 1989. Václavské Námestí (abbreviata in “Václavák” dai praghesi) non è la tipica piazza cittadina ma un ampio viale in pendenza lungo 700 metri e largo 60. Ora ospita una trafficata fila di negozi, hotel, ristoranti, nightclubs e casinò e se durante il giorno la piazza è animata dai cittadini praghesi, turisti e un incredibile traffico (fate attenzione ai borseggiatori!), di notte diventa il fulcro del divertimento. La storica statua equestre di San Venceslao, alla sommità della piazza, è il punto di ritrovo piú popolare tra i praghesi: “al cavallo” (u kone) o “sotto la coda” (pod ocasem). Gli edifici che circondano la parte alta della piazza sono collegati tra loro da un sistema di passaggi, il piú famoso dei quali è la Galleria Lucerna (Lanterna), costruita tra il 1907 ed il 1921, che collega le vie Vodickova e Štepánská ed ospita numerosi negozi e ristoranti, un cinema, un music bar e una prestigiosa sala per concerti – La Grande Sala Lucerna. Città Vecchia La Città Vecchia – Staré Mesto in ceco – è il cuore di Praga, la zona più antica della città sulla riva destra della Moldava, dove si insediarono i primi beomi nell’XI secolo, in prossimità del Ponte Carlo. Intorno all’attuale Piazza della Città Vecchia – Staromestské Námestí – sorsero col tempo case e chiese che diedero vita a una serie di viuzze esistenti ancora oggi. L’insediamento ottenne il titolo di città nel XIII secolo e nel 1338 vi fu costruito il Municipio. Racchiudendo parte del pittoresco passato di Praga, Piazza della Città Vecchia – Staromestské Námestí in ceco – è una delle più apprezzate mete a Praga. Sulla piazza, da sempre affollato punto di riferimento cittadino, si affacciano splendidi edifici, i principali del quartiere, in diversi stili architettonici, oltre a numerosi caffè, negozi, centri di informazioni turistiche e gallerie. Sulla Piazza della Città Vecchia si erge l’enorme monumento dedicato al riformatore religioso Jan Hus, che fu messo al rogo dopo essere stato condannato per eresia dal Concilio di Costanza nel 1415. La scultura consta di due gruppi: gli Hussiti vittoriosi e i protestanti costretti all’esilio 200 anni dopo e una giovane madre a simboleggiare la rinascita nazionale. A dominare il monumento la figura di Hus, simbolo di forza morale. pag. 1 di 11 Guida Gita Praga! Bozza - 11/12/2012 Chiesa di Santa Maria di Tyn A dominare la Piazza della Città Vecchia sono le celebri guglie gotiche della Chiesa di Santa Maria di Tyn (in ceco Kostel Matky Boží pred Týnem), a lungo principale chiesa hussita di Praga. Dietro la chiesa si trova il cortile di Tyn, che ospita edifici in diversi stili architettonici. Quartiere Ebraico Nel Medioevo vivevano a Praga due gruppi ebraici distinti: gli ebrei di origine occidentale, insediati intorno alla Sinagoga Vecchia-Nuova, e quelli dell’Impero Bizantino, intorno alla Scuola Vecchia (Sinagoga Spagnola). Lentamente le due comunità si fusero e furono costrette a vivere per secoli in un ghetto, nell’attuale quartiere di Josefov, e a sottostare a leggi discriminatorie. Quando nel 1784 Giuseppe II abolì la discriminazione, molti ebrei lasciarono il ghetto che fu occupato dagli abitanti più poveri di Praga. Nel 1850 l’area entrò ufficialmente a far parte della città e alla fine del XIX secolo il quartiere fu risanato e attorno ai vecchi edifici furono costruite nuovi palazzi Art Nouveau. pag. 2 di 11 Guida Gita Praga! Bozza - 11/12/2012 Il Vecchio Cimitero Ebraico E sorto nella prima meta del Quattrocento e, assieme alla sinagoga Staronová (Vecchionuova), fa parte dei piu importanti monumenti conservati nella Citta Ebraica di Praga. La tomba piu antica, dello studioso e poeta Avigdor Karo, risale al 1439. Nel cimitero si seppelli regolarmente fino al 1787. Oggi vi si contano quasi 12 000 lapidi, ma il numero dei sepolti e certamente piu alto. In passato il cimitero venne piu volte ampliato. Cio nonostante, la superficie, risultando insufficiente, veniva ricoperta di nuovi strati di terreno. Si presumono parecchi strati di tombe sovrapposte. Nel rialzare le pietre tombali piu antiche verso la superficie si sono formati dei suggestivi grappoli di tombe di varie epoche. Tomba del rabbino Löw Il personaggio piu importante sepolto nel Vecchio Cimitero Ebraico e, senza ombra di dubbio, il grande teologo e maestro, rabbino Jehuda Liwa ben Betzalel, detto Rabbi Löw (morto nel 1609). Alla sua persona e legata anche la famosa leggenda sulla creazione di un essere artificiale – il Golem. Di tutta una serie di famosi personaggi, sepolti nel Vecchio Cimitero Ebraico, citiamo almeno il primate della Citta Ebraica Mordecai Maisel (morto nel 1601), lo scienziato, storico, matematico e astronomo rinascimentale David Gans (morto nel 1613), il medico, astronomo e filosofo Josef Shelomo Delmedigo (morto nel 1655) ed il rabbino e collezionista di manoscritti e stampe ebraiche David Oppenheim (morto nel 1736). Pianta del Vecchio Cimitero Ebraico 1. Avigdor Kara (1439) 2. Samuel Tausk (1724) 3. Moses Lipman Beck (1787) 4. Fragmenti di lapidi gotice, meta del 14o secolo 5. Zalman Gumperz (1728) e su figlio Moses (1742) 6. Mordecai Maisel (1601) 7. Rabbi Löw (1609) 8. Solomon Ephraim Luntschitz (1619) 9. Hendl Bassevi (1628) 10. Aharon Simon Spira (1679) 11. Beer Teller (1687) e su figlio Leb Teller (1697) pag. 3 di 11 Guida Gita Praga! Bozza - 11/12/2012 Sinagoga Pinkasova L’edificio è opera della famiglia Horowitz. Lo fece costruire nel 1535 Aaron Meshullam Horowitz sull’appezzamento incuneato tra la sua casa „U Erbù“ (Agli Stemmi) ed il terreno del Vecchio Cimitero Ebraico. Nel dopoguerra la sinagoga è diventata Monumento agli Ebrei Boemi e Moravi, vittime delle persecuzioni naziste. Sui muri sono stati scritti i nomi e le generalità degli Ebrei annientati con le relative località di provenienza. Nel 1968, però, il Monumento è stato chiuso a causa di una falda acquifera che minacciava la stabilità dell’edificio. Durante i lavori di isolamento in profondità sono venuti alla luce locali sotterranei con un antico pozzo e un bagno rituale. Il regime comunista ritardava intenzionalmente il termine dei lavori, lasciando progressivamente rimuovere le scritte dai muri. Soltanto nel 1990 è stato possibile portare a termine i lavori edili. Tra il 1992 e il 1996 sono stati riscritti a mano sulle pareti della sinagoga gli 80 000 nomi degli Ebrei boemi e moravi, sterminati dai nazisti. Al primo piano della sinagoga Pinkasova si trova l’esposizione Disegni dei bambini di Terezín 1942–44. Tra i prigionieri di Terezín si trovavano circa 10 000 bambini che, all’epoca del loro internamento, non raggiungevano i 15 anni di età. Degli 8 000 deportati ad Est i sopravvissuti alle atroci sofferenze di guerra erano soltanto 242. Il Museo Ebraico custodisce nei propri archivi più di 4 000 disegni originali di questi bambini. Sono una testimonianza immensamente commovente del loro destino crudele e, nella maggior parte dei casi, anche l’unico ricordo di chi non è sopravvissuto. Sinagoga Klausova Si trova nelle immediate vicinanze del Vecchio Cimitero Ebraico. Il suo nome deriva dalla parola tedesca ”Klaus“ nel senso di ”piccolo edificio“ nata, a sua volta, dal latino ”claustrum“. Con l’espressione ”klausy“ (n.d.t.: plurale di klaus) venivano indicati tre piccoli edifici originari, fatti costruire nel 1573 dal primate della Comunita Ebraica, Mordecai Maisel. L’edificio odierno, terminato nel 1694, risale all’epoca successiva al devastante incendio del ghetto del 1689. Un’ulteriore ristrutturazione della sinagoga Klausová e avvenuta negli anni ottanta del secolo 19°. La sinagoga Klausová ha avuto, nella storia della Citta Ebraica di Praga, un ruolo importante. Era la sinagoga piu grande ed era riservata alla Confraternita Funebre di Praga. L’esposizione Tradizioni e costumi ebraici I, sistemata all’interno della navata centrale della sinagoga, mira a far conoscere il significato delle singole festivita ebraiche. La balconata della sinagoga ospita una mostra sulla vita quotidiana di famiglie ebraiche, sulle usanze legate alla nascita, alla circoncisione, alla festa del bar mitzwah, alla cerimonia nuziale, al divorzio, al focolare domestico ebraico. pag. 4 di 11 Guida Gita Praga! Bozza - 11/12/2012 Sinagoga Spagnola Nel 1868, sul luogo della casa di preghiere ebraica più antica, chiamata „La vecchia scuola“, è stata costruita in stile mauricio, su progetto di Vojtěch Ignác Ullman, la sinagoga Španělská (Spagnola). La pianta centrale è quadrata e ha una cupola che sormonta lo spazio centrale. Sui tre lati, sorrette da strutture metalliche, vi sono balconate aperte verso la navata centrale. Arabeschi in stucco e motivi orientali stilizzati si alternano sulle pareti e nelle decorazioni lignee delle porte, delle ringhiere e delle balconate. Le vetrate colorate e le decorazioni interne, eseguite su progetti degli architetti A. Baum e B. Münzberger, sono state portate a termine nel 1893. Nella vecchia sinagoga, sul cui luogo è sorto nel 1868 l’edificio attuale, lavorò come suonatore d’organo tra il 1836 ed il 1845 František Škroup, compositore dell’inno nazionale ceco. La seconda parte dell’esposizione Storia degli Ebrei in Boemia e Moravia – dagli inizi dell’emancipazione fino ad oggi, collegandosi all’esposizione ospitata alla sinagoga Maiselova, descrive la storia della Comunità Ebraica Ceca all’epoca dell’illuminismo e dell’emancipazione, ai tempi dell’Austria-Ungheria, della Prima Repubblica Cecoslovacca (1918–1938), del Protettorato tedesco Boemia e Moravia (1938–1945) e dei decenni nel dopoguerra. Il Museo Ebraico ha così portato a termine uno dei progetti più impegnativi riaprendo, dopo più di un ventennio, i battenti della sinagoga Spagnola in occasione del suo 130° anniversario. pag. 5 di 11 Guida Gita Praga! Bozza - 11/12/2012 Mala Strana Il Piccolo Quartiere – Malà Strana in ceco – era chiamato Città Nuova un secolo prima che Carlo IV attribuisse questo nome all’area al di là del fiume. Fondato nel 1257 sulle pendici della Collina di Castello, il Piccolo Quartiere è ricco di antiche case e splendidi palazzi in stile barocco che si sta tentando di restaurare. Da sempre la vita nel Quartiere è imperniata attorno alla sua piazza (Malostranská Námestí), dominata dalla Chiesa di San Nicola. Durante il XVII secolo Malà Strana fu un centro di divertimenti per la nobiltà viennese: Amadeus Mozart si diede alla pazza gioia tra queste vie, così come il veneziano Casanova. E ancora oggi la tradizione continua, con i giovani praghesi che si riuniscono nelle piazzette a bere, fumare e suonare. L’atmosfera è decisamente unica. La sua piazza - Malostranské námestí in ceco – ospitava inizialmente il mercato che si svolgeva fuori dalle mura del Castello. Il centro è dominato dall’imponente chiesa barocca di San Nicola e l’adiacente collegio gesuita e a coronarne il perimetro si trovano splendidi edifici neoclassici e ristoranti. Tra i palazzi è degno di nota Palazzo Smemovna, attuale sede della Camera dei Deputati. La zona non è ben servita dai mezzi, ma la fermata della metropolitana linea A Malostranská è piuttosto vicina. I tram 12, 20, 22 e 23 raggiungono Malostranské Námestí e percorrono Újezd fino alla funicolare che sale sulla collina Petrín. Chiesa San Nicola A dividere e dominare la piazza del Piccolo Quartiere si erge la settecentesca Chiesa di San Nicola (Kostel sv. Mikuláše), ultimo capolavoro dei due architetti bavaresi, Christoph Dientzenhofer e suo figlio Kilian Ignaz, geni del barocco boemo. La chiesa è stata restaurata negli anni ’50 e sono da notare in particolare l’affresco della cupola e il pulpito. Castello di Praga Il Castello di Praga è uno dei veri simboli della città. Da più di 1.100 anni si estende su una delle colline praghesi sopra il fiume Moldava ed ospita numerose generazioni dei Re e Presidenti. Come fondatore del Castello di Praga viene ricordato uno dei primi sovrani boemi: Bořivoj I che alla fine del IX° secolo decide di trasferirvi la propria sede. Nel suo periodo viene fortificata la collina e vengono costruiti i primi palazzi e le prime chiese in loco. Da sempre le dimensioni del Castello di Praga sono imponenti; anzi tutt’oggi si tratta del castello più grande nel mondo ... almeno per quanto riguarda lo spazio edificato. All’epoca comprendeva un palazzo, tre chiese e un monastero. Durante i secoli fu restaurato, ricostruito e ampliato, soprattutto sotto il regno di Carlo IV, nel XIV secolo. Dopo l’abbandono e il deterioramento durante le guerre hussite, nel XV secolo, l’intero complesso riprese a crescere grazie a Vladislao Jagellone e vennero costruite nuove fortificazioni e torri di guardia, oltre alla grandiosa rinascimentale Sala Vladislao. Nel XVI secolo furono costruiti il Giardino Reale, il Belvedere e la Sala della Palla Corda; la pag. 6 di 11 Guida Gita Praga! Bozza - 11/12/2012 Cattedrale e il Palazzo Reale subirono delle modifiche e vennero costruiti nuovi edifici residenziali ad ovest del Vecchio Palazzo Reale. La ricostruzione del Castello toccò il suo culmine durante il regno di Rodolfo II che riportò la sua corte a Praga e trasformò il Castello in un elegante centro del potere che avrebbe attratto a se artisti stranieri, scienziati e diplomatici. La Defenestrazione di Praga del 1618 iniziò un lungo periodo di guerre durante il quale il Castello di Praga fu danneggiato e saccheggiato, perdendo così la sua importanza in quanto sede del potere. L’ultima grande ricostruzione del Castello si ebbe nella seconda metà del XVIII secolo quando il complesso assunse uno stile residenziale. Nel 1918 il Castello di Praga accolse il primo presidente della Cecoslovacchia indipendente e da allora è la sede dei presidenti della repubblica ceca, oltre che il più importante monumento nazionale. Dopo il 1989 molte aree del Castello, Giardino Reale, Sala della Palla Corda, giardini meridionali e Stalle Imperiale incluse, furono rese accessibili al pubblico per la prima volta nella storia: numerosi oggetti d’arte dal valore inestimabile, documenti storici e i gioielli della corona di Boemia sono qui custoditi. Oggi il Castello di Praga rappresenta lo sviluppo architettonico attraverso i secoli: dal Medioevo fino al Settecento quando gli Asburgo lo trasformano in una delle principali residenze del Sacro Romano Impero. Per quanto riguarda le modifiche settecentesche (tutta la parte occidentale del Castello di Praga) ricordiamo soprattutto l’imperatrice Maria Teresa d’Austria ed il suo architetto Nicolò Pacassi che oltre ai lavori al Castello di Praga realizza anche quelli a Hoffburg di Vienna. Da quando, nel 1918, il Regno della Boemia trasforma nella Repubblica Cecoslovacca al Castello di Praga vi è la sede ufficiale del Presidente. Di conseguenza tutta la parte asburgica del Castello di Praga non è visitabile e, per il momento, sono aperti soltanto alcuni edifici. La Cattedrale di San Vito, l’Antico Palazzo Reale, la Basilica di San Giorgio, ed il Vicolo d’Oro sono i luoghi più visitati dai turisti al Castello di Praga. Tutti quanti fanno parte dell’itinerario "B" e per visitarli bisogna acquistare un biglietto cumulativo: 250 CZK (adulti), 125 CZK (bambini, studenti). Consiglio di Guida di Praga: A mio parere il costo del biglietto è un po‘ esagerato ed uno potrebbe anche rinunciare a questo percorso. La Cattedrale di San Vito si vede abbastanza bene anche senza fare tutto il giro ed il Vicolo d’Oro si visita senza problemi subito dopo la chiusura degli altri spazi al Castello di Praga (leggi sopra nella sezione dedicata al Vicolo d‘Oro). Io, al Castello di Praga, ci andrei nel pomeriggio per visitare la Cattedrale di San Vito, la Capella della Santa Croce, il Palazzo dei Lobkowicz, ed il Vicolo d’Oro. Pagando per la visita ai posti validi e ricchi, ed escludendo gli ambienti vuoti o quasi come l’Antico Palazzo Reale, e la Basilica di San Giorgio. Cattedrale di San Vito La Cattedrale di San Vito (Katedrála: sv. Víta Václava a Vojtecha) è la più grande e maestosa Chiesa di Praga e domina la zona del Castello; dalla torre offre un imperdibile panorama della città. È la terza chiesa eretta su questo luogo, dopo una rotonda costruita da San Venceslao nel 929 e la Basilica di Vratislav e Spytihnev risalente al 1060. L’attuale, in stile gotico, fu iniziata nel 1344 per ordine di Carlo IV ma completata solo nel 1929, a pag. 7 di 11 Guida Gita Praga! Bozza - 11/12/2012 causa della lunga interruzione delle guerre hussite.La Cattedrale è stata teatro di circa trenta incoronazioni di principi e re Boemi e delle loro mogli e molti di loro sono seppelliti qui, tra cui San Venceslao. All’interno sono custoditi la corona e lo scettro di Boemia, protetti, si dice, dallo Spirito Santo di San Venceslao. Da ammirare sono il portale d’oro, la cripta reale, l’altare maggiore e la cappella di San Venceslao, dove il principe costruì il primo tempietto dedicato a San Vito e dove oggi il santo patrono di Boemia riposa. La cattedrale del Castello di Praga, per tradizione, è consacrata a San Vito (un martire paleocristiano ucciso dagli antichi Romani all’inizio del IV° secolo d.C. di cui a Praga viene conservata una reliquia). Successivamente vengono aggiunti anche San Venceslao (uno dei primi sovrani ed il patrono della Boemia) e San Adalberto (il secondo vescovo di Praga morto durante la sua missione cristiana in Polonia). Tutt'oggi la cattedrale è funzionante (messe regolari domenica mattina fino alle ore 12.00) e rimane fra le pocchissime chiese a Praga frequentate anche dagli stessi cittadini ... non per niente i cechi vengono chiamati i più atei dell’Europa. Nella gran parte delle chiese a Praga vengono pochissime persone per la messa ma la Cattedrale di San Vito al Castello di Praga mantiene il suo fascino. Da ammirare vi sono soprattutto l'architettura della chiesa, le vetrate colorate ed un bellissimo monumento d'argento a San Giovanni Nepomuceno progettato dal famoso architetto viennese Johan Fischer von Erlach. Gran parte della Cattedrale di San Vito è visitabile gratuitamente, ma alla parte storica (coro, cappelle, tombe dei re e degli arcivescovi Boemi e torre meridionale con la spettacolare vista sulla città) si accede solo con un biglietto. Vale davvero la pena visitare l’intero monumento, che necessiterebbe addirittura un’intera giornata. La Cattedrale di San Vito si trova sul terzo cortile del Castello di Praga ed è visitabile a pagamento (itinerario "B" del Castello di Praga): Lun-Sab: 9:00 - 15:40, Dom: 12:00 15:40 (periodo invernale) Antico Palazzo Reale del Castello di Praga la vecchia sede dei Re della Boemia. Il palazzo viene fondato insieme a tutto il Castello di Praga verso la fine del IX° secolo d.C. ospitando poi numerose generazioni dei Re della Boemia fino al '500 quando gli Asburgo cominciano a servirsi di altri spazi e l'antico Palazzo Reale si trasforma nella sede degli uffici più importanti dell’aministrazione locale: Camera Reggia, Tribunale Reggio, ecc. Nel 1618 l’Antico Palazzo Reale diventa il luogo della cosiddetta Seconda Defenestrazione di Praga, cioè un atto di violeza contro i luogotenenti che rappresentano il potere asburgico nel Paese, un atto di violenza che fa scatenare un’insurrezione dei protestanti boemi e successivamente tutta la Guerra dei Trent’Anni. Da visitare all'interno dell'Antico Palazzo Reale al Castello di Praga ci sono: la sala di Vladislao, le stanze della Camera Reggia con anche la finestra della Defenestazione di Praga, la sala degli Stati Generali, ed anche il secondo piano con stanze ed affreschi dedicati ai più alti ufficiali del Paese. Al livello architettonico l’edificio rappresenta il passaggio dal Gotico al Rinascimento. La struttura stessa è già perfettamente rinascimentale ma la sua decorazione fa pensare ancora alle forme precedenti. Meravigliosa, almeno per quanto riguarda le dimensione, è soprattutto la Sala di Vladislao ... una sala che all’epoca ospita tutti gli incontri della corte pag. 8 di 11 Guida Gita Praga! Bozza - 11/12/2012 reale ed, ogni tanto, serve anche per i tornei a cavallo al coperto. L’Antico Palazzo Reale si trova sul terzo cortile del Castello di Praga ed è visitabile a pagamento (itinerario "B" del Castello di Praga): Lun-Dom: 9:00 - 15:40 (periodo invernale) Basilica di San Giorgio e Cappella di San Giovanni Nepomuceno L'edificio più antico tutt’oggi conservato al Castello di Praga. La sua costruzione risale alla metà del XII° secolo d.C (stile romanico). Nel barocco, invece, viene aggiustata la facciata principale e aggiunta la capella laterale di San Giovanni Nepomuceno. La chiesa è sconsacrata e viene usata solo per visite turistiche e concerti della musica classica. Internamente, tranne alcune tombe e dei frammenti degli affresci, è quasi vuota. Come l’attrazione principale viene spesso raccontata la leggenda sulla statua nella cripta che rappresenta la cosiddetta Brigita: una ragazza praghese uccisa per gelosia da un artista italiano a Praga e sepolta per un anno nel fossato del Castello di Praga. Ritrovato il suo corpo viene subito individuato e condannato a morte il suo assassino che prima di essere giustiziato, come una forma di autopunizione, decide di scolpire la statua dell’ex-morosa nello stato in cui l’hanno ritrovata nella tomba. La Basilica di San Giorgio si trova sul terzo cortile del Castello di Praga ed è visitabile a pagamento (itinerario "B" del Castello di Praga): Lun-Dom: 9:00 - 15:40 (periodo invernale) Vicolo d'Oro al Castello di Praga Una via che costeggia la fortificazione del Castello di Praga, famosa per le vecchie case colorate degli arcieri. Dopo un anno di chiusura dal 1° giugno 2011 il Vicolo d'Oro al Castello di Praga è di nuovo aperto al pubblico. Da vedere ci sono principalmente le facciate colorate delle case, negozi di souvenir più o meno tipici, ed un corridoio interno con l’esposizione delle armature storiche. Tra tutte le case del Vicolo d’Oro viene ricordata soprattutto una di colore celeste al numero 22 perchè per circa un anno ci ha vissuto il famoso scrittore praghese Franz Kafka. A differenza dai palazzi e dalle chiese del Castello di Praga il Vicolo d’Oro ad una certa ora non chiude. Anzi, alla chiusura degli altri monumenti il vicolo si percorre gratuitamente e circa per un’ora rimangono ancora aperti i negozi ed il corridoio con le armature. Allora se Ti basta dare solo un’occhiata alla Cattedrale di San Vito e percorrere il Vicolo d’Oro, Ti conviene visitare la chiesa poco prima ed il vicolo subito dopo le ore 16.00 (d‘inverno). Il Vicolo d’Oro si trova vicino alla porta orientale del Castello di Praga ed è visitabile a pagamento (itinerario "B" del Castello di Praga): Lun-Dom: 9:00 - 16:00 (periodo invernale). Dopo la chiusura ufficiale si percorre gratuitamente ma piano piano iniziano a chiudere le case con i negozi. Cappella della Santa Croce al Castello di Praga Una piccola cappella la cui costruzione risale ai tempi dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria ed alle sue modifiche realizzate al Castello di Praga. Ora vi trovi un’esposizione pag. 9 di 11 Guida Gita Praga! Bozza - 11/12/2012 dedicata al tesoro di San Vito, un insieme di oggetti maggiormente di carattere religioso raccolti attraverso i secoli presso la cattedrale del Castello di Praga ed ora, per la prima volta nella storia, esposti al pubblico. Dato che la ricchezza della Chiesa Cattolica non delude mai, allora si tratta di un’opportunità forse irripettibile ... specialmente perchè non sappiamo se questa deve essere una mostra permanente o temporanea. La Cappella della Santa Croce si trova sul secondo cortile del Castello di Praga ed è visitabile a pagamento: Lun-Dom: 9:00 - 15:40 (periodo invernale). Palazzo dei Lobkowicz al Castello di Praga L’unico palazzo privato al Castello di Praga con un’esposizione che rappresenta 800 anni della storia di una famiglia nobile. Il museo dei Lobkowicz contiene un misto di arredamento storico, opere d’arte, manoscritti, strumenti musicali, armi della Guerra dei Trent’Anni, altari, ostensori, porta relique, ma anche numerosi oggetti d’uso quotidiano. Per quanto riguarda le opere d’arte di massimo valore vi trovi il ritratto dell’Infanta Spagnola Margheritta Teresa da Diego Velasquez; Igea ed il Serpente Sacro da Peter Paul Rubens; Raccolta del Fieno da Peter Breughel il Vecchio; due Vedute di Londra da Antonio Canaletto. Tutto quanto circondato da tantissimi altri oggetti che attraverso i secoli facevano parte della vita quotidiana della nobiltà più alta del Sacro Romano Impero. Il museo dei Lobkowicz si trova vicino alla porta orientale del Castello di Praga ed è visitabile a pagamento: Lun-Dom: 9:00 – 18:00 (tutto l‘anno). La visita è accompagnata da un’ottima audioguida disponibile in molte lingue compreso l’italiano. A piedi al Castello 1 2 3 Nerudova – risalite la pittoresca (e piuttosto ripida) Nerudova da Malostranské námestí e giunti in cima voltate a destra verso Ke Hradu. Vi ritroverete di fronte all’entrata principale del Castello. Scalinata del Castello (Zámecké schody) – salite la Nerudova partendo da Malostranské námestí e svoltate poi subito a destra su Zámecká. Voltate quindi a sinistra per salire lungo i romantici scalini che vi condurranno al Giardino del terrapieno (Záhrada na Valech). Vecchia Scalinata del Castello (Staré zámecké schody) – gli scalini iniziano in prossimità della stazione della metropolitana di Malostranská e vi porteranno all’inizio di Jirská. Sarete premiati con una delle più belle viste di Praga. Isola di Kampa Kampa è un’isola formata da un braccio della Moldava chiamato Certovka, canale del Diavolo, a causa di una donna indemoniata che viveva nella vicina piazza dei Maltesi. pag. 10 di 11 Guida Gita Praga! Bozza - 11/12/2012 Per secoli il braccio d’acqua è stato usato per far girare i mulini e anche come “lavanderia” della città. Subito dopo il Mulino del Gran Maestro, il corso scompare sotto un ponticello tra i piloni del ponte Carlo e da lì scorre tra due file di case, tanto che la zona è stata soprannominata “la Venezia di Praga”. La parte meridionale dell’Isola è ricoperta da un parco, mentre a nord si trovano eleganti alberghi, ristoranti e ambasciate. pag. 11 di 11