un`economia schiava del denaro

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un`economia schiava del denaro
ANNO VI, NUMERO 5
MAGGIO 2012
Impresa compresa...
. ...lavoro sereno
A cura di SFle ConsulFng
NewSTILE è la rivista digitale creata dai Professionis+ di S+le Consul+ng per i lavoratori e le imprese all'avanguardia. Ar+coli, aggiornamen+, scadenze e tuRo ciò che occorre sapere, al lavoratore e alla propria Azienda, per essere sempre informa+ sulle ul+me novità del mondo del newSTILE
NoFzie e Novità
ogni mese
SOMMARIO
Un’economia schiava del denaro
Ripensare l’economia
di Giovanni Pra+
Pagina 1
lavoro. Ogni primo venerdì del mese, sul suo pc, una rivista ricca di professionalità e competenza, pra+ca, u+le e di semplice leRura. La copia si può stampare e conservare su un unico foglio, fronte e retro. Una persona che investe in conoscenza, crede in un futuro migliore. Prepararsi alla ba=aglia
Le reF sociali non sono mass-­‐media
Dormire come il Principe di Il ruolo di TwiRer e Condè
Facebook nella comunicazione
di Giacomo Pra+
Pagina 2
IL LIBRO DEL MESE
Questo mese consigliamo:
Campiglio, L’economia buona, Mondadori
Un periodo s+molante per parlare di economia
di Ma/eo Zocca
Pagina 2
UN’ECONOMIA SCHIAVA DEL DENARO
di Giovanni Pra+
“Quando un governo dipende dai banchieri per il denaro, ques+ ul+mi e non i capi di governo controllano la situazione, dato che la mano che dà è al di sopra della mano che riceve…
Il denaro non ha madrepatria e i finanzieri non hanno patrioOsmo né decenza; il loro unico obieOvo è il profiRo.”
E ancora “Un potere illimitato e una dominazione economica dispo+ca si trovano concentra+ in pochissime mani. Questo potere diviene par+colarmente sfrenato quando sia esercitato da coloro che,controllano il denaro,amministrano il credito e ne decidono la connessione. Essi somministrano -­‐
per così dire-­‐ il sangue all’intero organismo economico e ne arrestano la circolazione quando loro convenga,tengono in pugno l’anima della produzione, in guisa che niuno osi respirare contro la loro volontà”
Riaprire alcuni miei vecchi libri di economia e rileggere queste citazioni corrono brividi lungo la schiena. La prima citazione risale al 1815 ed esprime il pensiero di Napoleone Bonaparte, il secondo S.S. Pio XI, nella Enciclica -­‐
Quadragesimo Anno. A queste se ne possono aggiungere altre, di altreRan+ uomini famosi che hanno segnato e faRo la storia, tuRe citazioni che portano ad un’unica considerazione : il popolo per quanto possa ritenersi libero sarà sempre schiavo del denaro altrui. Se è il denaro lo strumento regolatore della vita delle persone è invece l’avidità degli esseri umani che ne alimenta l’insicurezza e l’illusione. Per capire l’importanza del denaro e non farsi travolgere dall’inganno sarebbe quantomeno necessario ricordare come il denaro è entrato nella nostra vita, aRraverso l’uso della moneta creata in sos+tuzione del baraRo per consen+re lo scambio di beni e servizi in una società complessa. Maneggiamo il denaro, oggi sempre più di un tempo ma ne abbiamo perso il conceRo di valore, o diamo a questo termine un significato diverso dal suo. Bisognerebbe riformare le nostre scuole avviando all’interno programmi di s t u d i o , i m p r o n t a + s u l l a c u l t u r a e c o n o m i c a e finanziaria,proprio sul termine “ cultura “ ci dobbiamo soffermare affinché questa possa crescere sana e non più schiava del denaro.
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ANNO VI, NUMERO 5
MAGGIO 2012
PREPARARSI ALLA BATTAGLIA
di Giacomo Pra+
“Si racconta che il principe di Condé dormì profondamente la no5e avan7 la giornata di Rocroi: ma, in primo luogo, era molto affa7cato; secondariamente aveva già date tu5e le disposizioni necessarie, e stabilito ciò che dovesse fare, la maDna. Don Abbondio in vece non sapeva altro ancora se non che l’indemani sarebbe giorno di ba5aglia; quindi una gran parte d e l l a n o 5 e f u s p e s a i n c o n s u l t e angosciose”.
(Alessandro Manzoni, I promessi sposi)
Si disse che Luigi, la sera avan+ la baRaglia di Rocroi abbia dormito profondamente LE RETI SOCIALI NON SONO MASS-­‐MEDIA
di Ma4eo Zocca
Alcuni giornalis+ sostengono che troppo ego oscura il social? Altri non sono d'accordo. L'argomento è interessante perché proprio in questo genere di confron+ vengono sempre più definendosi s+li, linguaggi e abi+ del giornalismo digitale. Inoltre, tuO hanno alcune ragioni, ma tuO insieme dimen+cano (o non hanno avuto tempo di riportare) un faRore essenziale.
L ’ a u m e n t o d e l l ’ e g o è i n n e g a b i l e , sopraRuRo su FB. Fas+dioso, senz’altro, come lo sono sempre gli esibizionismi. E tuRavia che il sociale sia pubblico e privato allo stesso tempo è innegabile, almeno da quando la sociologia ha iniziato a studiare le società moderne. L’ecosistema digitale non fa altro che mol+plicare questo dato di realtà, rendendo pubblico il privato di una quan+tà di persone esponenzialmente più ampia che in passato. Eppure non mi pare questo il punto. Così come non lo sono le ovvie e profonde differenze tra TwiRer e FB.
Uno sarebbe più votato alle news, l’altra a riprodurre in digitale la serata con le diaposi+ve delle vacanze? Può essere, per c a r i t à , m a l a d i s a m i n a c r i + c a è interessante solo fino a un certo punto, MAGGIO 2012
Pagina 2
nonostante il pensiero dello scontro imminente dalle sor+ incerte contro un potente nemico. Questo faRo accreditò la fama del Gran Condé come quella di un uomo capace di estraniarsi dalle p r e o c c u p a z i o n i d e l m o m e n t o s e necessario e concentrarsi sull’esigenza immediata, un esempio cioè di freddezza ma anche di serenità d’animo. Questo par+colare viene riportato da Alessandro Manzoni nel secondo capitolo de I Promessi Sposi per contrapporre la tranquillità del principe agli incubi noRurni di don Abbondio. Una calma ormai proverbiale che è solo una piccola parte di quella grande operazione di immagine che fu la baRaglia di Rocroi, segno di quanto sia importante ges+re i successi per trasformarli in viRorie.
perché distorta da un vizio di fondo: con+nua infaO a considerare le re+ sociali come media, anzi: come mass media. Luca De Biase scrive da tempo e con coerenza che ciò che contraddis+ngue le r e + s o c i a l i n e l l ’ e c o s i s t e m a dell’informazione è la qualità (talvolta anche la quan+tà, aggiungo) delle relazioni sociali che là dentro siamo capaci di creare o di trovare. E questo vale nello stesso modo, mi pare, per i produRori o gli uten+.
Semplificando si può dire che io su TwiRer Il faRo è, però, che io sono io. E non ho davvero nulla di più o di meno d’un fan che usa TwiRer come versione digitale di Sorrisi e canzoni, oppure di una fanzine. Io e quel fan cerchiamo semplicemente relazioni differen+. E siamo noi a crearcele, senza che siano imposte dalla piaRaforma o dall’ambiente nel quale entrambi ci muoviamo. Quello che trovo sulle re+ sociali è proprio ciò che sono andato cercare.
D i v e r s o è i l c a s o d i c h i a b u s a giornalis+camente di informazioni trovate in rete non per troppo ego, ma per troppo poca responsabilità. Scadenzario
16 maggio 2012
Modello 730
25 maggio 2012
INTRASTAT -­‐ Mensile
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Autori
GIACOMO PRATI
F o r m a t o r e e Consulente in S v i l u p p o I n d i v i d u a l e e Organizza9vo
MATTEO ZOCCA
F o r m a t o r e e Consulente in F o r m a z i o n e e K n o w l e d g e Management
GIOVANNI PRATI
Consulente di Direzione Aziendale e Finanza Aziendale
Fonte
FONTI:
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zoccasionigenera+ve.wordpress.com
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