L`angolo dei cAvatelli…
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L`angolo dei cAvatelli…
L’angolo dei cAvatelli… giornata 32 Una poetessa dei nostri tempi, che di nome fa Fiorella Mannoia [in realtà per me non è una virtuosa di rime, sonetti e endecasillabi, ma, nel caso di specie (come scrivono i legali), ci sta bene lodarla, e peccato non aver trovato qualcosa di inserire in parentesi graffa, in modo da fare l’espressione del periodo), nel suo brano monstre, dal titolo “quello che le donne non dicono” (sconcertante nono posto a Sanremo ’87, concluso con la vittoria di quei raccomandati di Tozzi, Morandi, Ruggeri sulle note di “Si può dare di più”), scriveva “è difficile spiegare certe giornate amare”. Chissà se a Roduniunited il verso è venuto in mente al mattino del martedì, quando si è svegliato con in bocca l’acre sapore della sconfitta. Al principio del fine settimana, il nostro eroe si era proposto agli avversari con la tipica brillantezza del fantacalcista spocchioso. Ne aveva abbastanza ben donde: era terzo in classifica, a un tiro di schioppo dai Galacticos, secondi, e con la vetta del Sant Lazaaaaaaaaaaaaaaaar che non appariva più una chimera. Giocava, inoltre, una partita apparentemente semplice, agevole, contro il Rodunicity, contro un esercito di Masaniello ritenuto superabile in cavalleria, stante la sua posizione ai margini della lotta salvezza e una rosa decimata dagli infortuni e dalla sfortuna. Così, sin dagli albori del sabato, il buon Nick da Monteroduni aveva fatto sapiente e stucchevole uso di sfottò, ischerzi, battute di spirito, motteggi e sbeffeggi allo avversario. Immaginate, poi, l’ esaltazione quando, alla prima partita del sabato, il suo centrattacco più valoroso dopo lo furioso argentino partenopeo, aveva bucato la non irresistibile porta ciociara. Ci mancava poco che non preparasse le magliette “ti ho purgato again”. Era, ahilui, la più classica delle vittorie di PIRRaglia. Al vespro, infatti, la situazione ha iniziato a ribaltarsi. Il sempiterno difendente bianconero le ha parate tutte e ha reso i Diavoli portatori di acquasantiere, le colonne zebrate del centrocampo hanno spezzato le reni ai mingherlini vestiti di rossonero e la squadra sul limitar della retrocessione a conquistare voti e consensi inattesi, fino a superare il quorum dei 70 punti già a tarda sera. La paura si è impadronita del rosso di pentra provincia. Per scacciarla, ha scelto la via della provocazione, addirittura attaccando ferocemente il suo avversario sui social network e accusandolo di chissà quali colpi di fortuna di fine stagione e instaurando il seme del dubbio delle partite truccate. Non è bastato. Alla partita del lunedì, infatti, la nemesi è scesa in campo direttamente da Bologna e si è palesata in un giocatore un po’ effeminato, uno che suole mettere trucchi e pomate sulla bocca, dei rossetti molto discreti, direi dei Rossettini. Calcio di punizione, mucchio in area, pugni, gomitate, tafferugli, calci; il femminiello si eleva in cielo, quasi tocca le stelle con la testa, solletica le nuvole con la chioma, infine impatta la palla con la testa, la schiaccia, le dà una potenza così intensa che il suono dell’impatto si ode sino in Basilicata. Il portiere della Roma nemmeno ci mette le mani. Ha paura di spezzarsele. E’ gol, gol di Rossettini, gol per il Rodunicity, più tre del modificatore di difesa, gol della vittoria, trionfo nel derby, salvezza forse acquisita, dalle macchine per lui complimenti dei playboy. Il povero RoduniUnited abbandona la pagina internet sconsolato, aggredisce verbalmente l’avversario e, dopo l’exploit di Rossettini, ripensa pure alle sue idee sulle coppie gay. E vede la vetta ormai lontana, troppo lontana, sarà per l’anno prossimo, forse. Gli vengono in mente, allora, gli altri versi della canzone della poetessa dalla chioma riccioluta di color vinaccio. “Certe giornate amare…uh lascia stare”. Si, è la fatal Verona, la fatal Bologna, la fatal Monteroduni, è la giornata che con tutta probabilità decide il fantacalcio. Lo fa in vetta, in virtù della risicatissima vittoria di San Lazzaro (primo con 7 punti di vantaggio) contro la Marchigiana e la stessa sorte dei rossi di Manchester toccata ai nobili decaduti Galacticos, sconfitti per un punto da un Toro Loco, che nulla aveva di che sbuffare, vista la comoda posizione in classifica. Lo fa in coda, con la Marchigiana lontana ben 4 punti dalla zona salvezza, complice la vittoria all’ultimo secondo dei Bad Guys. cavati