Se il fungo è buono lo dice il vero esperto

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Se il fungo è buono lo dice il vero esperto
PAGINA DUE
PAGINA SETTE
India, la bimba del risciò che ha commosso il mondo
L
a fotografia che li ritrae assieme ha commosso il
mondo. Lui, Bablu Jatav, alto, magro, in sella a un
risciò, la bicicletta che in India viene usata come un
taxi per il trasporto di persone. Lei, Damini, appena
un mese di vita, minuta e fragile, avvolta in un
fagottino, sempre in braccio al suo papà. Insieme in
giro per le strade di Bharatpur a trasportare i clienti
da una parte all’altra della città. Dietro la storia della
piccola Damini e del suo papà, c’è però un grande
dramma. Bablu Jatav è infatti rimasto solo ad accudire
la bimba, dopo che sua moglie è morta durante il
parto. L’uomo deve pagare l’affitto e non può
permettersi di non lavorare. Così ha deciso di portare
la piccola Damini con sé sul suo risciò. Ma la bimba,
esposta per ore al sole e alla polvere, si è sentita male
ed è stata ricoverata in ospedale. «La mia bambina è
debole perché non è mai stata allattata dalla mamma»,
ha spiegato con dolore Bablu. È così scattata la
solidarietà per aiutare il papà indiano. Una banca ha
offerto una somma in denaro, circa 150 euro.
Sono arrivate centinaia di telefonate per fornire aiuto
e soldi alla famiglia. Un tassista di San Francisco ha
raccolto 250 euro. Un altro americano di origini
indiane ha donato centomila rupie (1.400 euro) per
aiutare Bablu e Damini.
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Buon completanno E.T.
E
.T., il tenero extraterrestre protagonista
dell’indimenticabile film di fantascienza del
regista Steven Spielberg, è tornato a far parlare
di sé. Per festeggiare i suoi trent’anni di vita, il
mostricciattolo alieno si è regalato una versione
del film in Blue Ray e un posto d’onore nelle
cinque sedi del museo delle cere di Madame
Tussauds a Londra, Berlino, Amsterdam, Sidney
e Hollywood. Oltre a un po’ di pubblicità per le
strade delle capitali.
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Se il fungo è buono
lo dice il vero esperto
Brasile: il Rio
delle Amazzoni
ha un gemello
sotterraneo
Risolvi il gioco e, poi, scrivi a Popotus: i primi tre a indovinare saranno
premiati (è necessario indicare nome, cognome, indirizzo e un
recapito telefonico).
I VINCITORI DEL QUIZ DI GIOVEDÌ 18 OTTOBRE:
Giovanni Pincelli (Milano); Lauro Primucci (Pollenza); Manuela
Guidetti (Montecavolo di Quattro Castella). La soluzione era “D, G”.
Potete inviare la soluzione dei giochi anche via email, all’indirizzo
[email protected]. Oppure potete utilizzare il cellulare e
inviare un SMS al 3351829613. Naturalmente, potete continuare a
scriverci con i sistemi più classici, usando la posta tradizionale o il fax.
I
l Rio delle Amazzoni, il
fiume più grande del
mondo che scorre in
Sudamerica, ha un fratello
gemello. Che però è stato
scoperto solo ora dai
ricercatori brasiliani. Come
ha fatto a rimanere
invisibile, pur essendo lungo
più di seimila chilometri
(dieci volte il nostro Po) e
ampio centinaia di volte più
del suo celebre vicino?
Semplice: scorre sotto terra.
È stato battezzato Rio
Hamza e si trova anche lui
nel bacino dell’Amazzonia, la
più grande foresta del
mondo, a circa quattro
chilometri in profondità
rispetto al Rio delle
Amazzoni; il corso d’acqua
nasce nella regione di Acre,
ai piedi delle Ande, per
sfociare direttamente nelle
profondità dell’Oceano
Atlantico. Il Rio Hamza è
stato chiamato così dal
nome del capo del gruppo
che ha condotto la ricerca.
er stabilire se un fungo raccolto nel bosco è
buono da mangiare c’è una sola regola: farlo
valutare dagli esperti delle Asl che esistono e operano
gratuitamente in ogni comune d’Italia. La semplice
verità fa parte di una serie di consigli che in questi
giorni i centri antiveleni degli ospedali e il personale del
Corpo forestale – chiamato spesso a intervenire in
soccorso di cercatori sprovveduti – non si stancano di
ripetere. Le insidie per chi s’improvvisa con leggerezza
conoscitore e poi buongustaio sono tante e, come la
cronaca degli avvelenamenti di questi giorni insegna,
spesso mortali. Di funghi si può morire, se ci si affida
superficialmente al proprio fiuto o a quello di presunti
esperti vicini di casa o bottegai che vantano esperienza
sul campo. Ma anche andar per boschi presuppone che
si prendano alcune precauzioni. Per esempio
andrebbero evitati percorsi accidentati, ignoti e non
adeguati alle proprie capacità. Sarebbe buona regola
andare in compagnia perché, in caso di incidente,
qualcuno può cercare soccorso. Chi apprezza la
solitudine dovrebbe sempre lasciar detto dove va.
Anche con il bosco non si scherza.
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P
Scarpe comode
occhi aperti
S
carpe comode,
abbigliamento
adeguato e un occhio alle
condizioni meteorologiche.
Perché una gita piacevole
non si trasformi in tragedia,
occorre non essere
superficiali e considerare
che in montagna il tempo
cambia rapidamente e che
il terreno dopo una pioggia
può diventare scivoloso e a
rischio cadute. In caso di
necessità non si devono
dimenticare i numeri
telefonici del soccorso: il
118 o il 1515.
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L
a curiosità l’ha
accompagnata per
tutta la vita. Carattere
indomito, stravagante,
imprevedibile, un
rapporto difficile con la
madre che l’avrebbe voluta più
espansiva, affettuosa e anche un po’
frivola, amante dei bei vestiti. Ma a
Barbara piacevano altre cose: correre
per ore, concentrarsi, imparare,
studiare matematica e scienze. In
questo fu ostacolata; far studiare una
figlia, nei primi anni del secolo scorso,
poteva dire non riuscire a farla
sposare. Una vita come un romanzo
quella dell’americana Barbara
McClintock, solitaria e indipendente,
spesso incompresa, tutta assorbita
dagli studi sul dna del mais. Prima
scienziata a vincere il Premio Nobel
per la medicina (1983) senza dividerlo
con un uomo, come racconta questa
bella biografia firmata da Cristiana
Pulcinelli per Editoriale Scienza,
Pannocchie da Nobel (12 euro).
Età di lettura: dai 9 anni.
Illustrazioni a tutta pagina – gli
acquerelli dell’australiana Freya
Blackwood – e un testo brevissimo
per un racconto indirizzato ai più
piccoli. Due bambini trovano per caso
un libro dalla copertina rossa, che una
vecchia signora ha perso per strada.
Siamo in una baraccopoli in una parte
del Sud del mondo, tra catapecchie e
discariche. Cosa potrebbero mai fare i
due piccoli di quel volume? È a questo
punto che una voce fuori campo
raccomanda di averne cura, di
protegerlo come un tesoro. Perché
un libro, grazie alla fantasia permette
di volare alto, di
evadere. E può salvare
la vita di chi si trova in
balia di povertà e
bruttezza. Guarda,
un libro! è pubblicato
da LO edizioni (12 euro). Età di
lettura: dai 4 anni.
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