Istituto di Istruzione Superiore

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Istituto di Istruzione Superiore
Istituto di Istruzione Superiore
Liceo Statale classico scientifico “Concetto Marchesi”
Via dei Villini, 19
95030 Mascalucia CT
CODICE MECCANOGRAFICO CTIS02600N
CODICE FISCALE
93151730871
[email protected]
Anno scolastico 2011/2012
ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEI CORSI DI STUDIO
D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE V SEZIONE D
CORSO LICEO SCIENTIFICO
Istituto di Istruzione Superiore
Liceo Statale classico scientifico “Concetto Marchesi”
Via dei Villini, 19
95030 Mascalucia CT
CODICE MECCANOGRAFICO CTIS02600N
CODICE FISCALE
93151730871
[email protected]
INDICE
Parte prima
Presentazione delle finalità dell’Istituto con riferimento al POF
Caratteri specifici dell’indirizzo di studi
pag. 3
pag. 4
Parte seconda
Elenco degli studenti della classe
Storia della classe
pag. 5
pag. 6
Parte terza
Profilo della classe
pag. 8
Parte quarta
Percorso formativo
Strategie didattiche comuni
Attività di approfondimento extracurricolare
Simulazione di Terza prova
pag. 9
pag. 9
pag. 10
pag. 11
Parte quinta
Progettazioni disciplinari: relazione finale + programmi
Italiano
Latino
Scienze
Religione
Ed. Fisica
Disegno
Inglese
Filosofia
Storia
Fisica
Matematica
pag 12
pag 18
pag 22
pag 25
pag 27
pag 29
pag 33
pag 37
pag 40
pag 43
pag 46
Parte sesta
Allegati
2
1. L’ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE:
IL LICEO “C.MARCHESI”
(POF)
Dall’anno 2008-2009 l’Istituto ha una organizzazione amministrativa e didattica autonoma
(D.A. n. 571 del 1 giugno 2007). L’obiettivo primario che l’Istituzione si pone infatti, oltre al
rispetto delle richieste di formazione, a livello nazionale ed europeo, è quello di dare risposte
concrete ai bisogni formativi di un vasto territorio che comprende, oltre che Mascalucia dove
l’Istituto sorge, molti paesi dell’hinterland etneo e catanese: in particolare gli studenti
provengono dai comuni di San Giovanni La Punta, Sant’Agata Li Battiati, Gravina,
Mascalucia, Aci S. Antonio, Tremestieri Etneo, Trecastagni, Pedara, Nicolosi, Camporotondo,
San Pietro Clarenza, Belpasso.
In relazione a tali esigenze la Provincia Regionale di Catania ha già avviato le procedure per
la realizzazione della struttura che accoglierà i due Licei con aule e laboratori adeguati alle
attività didattiche curricolari ed extracurriculari.
Tutto l’Istituto nel suo complesso ospita attualmente 35 classi, per un totale di 800 alunni. Per
soddisfare le esigenze di trasporto degli studenti sono previsti efficienti servizi pubblici, che
rendono il nostro Istituto facilmente raggiungibile. L’Istituto si propone di organizzare tutte le
attività curricolari ed extracurricolari tenendo conto in modo prioritario dei bisogni espressi
dagli alunni, dalle loro famiglie, dal territorio e
delle richieste di formazione del mondo dell’università e del lavoro. La realizzazione
programmatica degli obiettivi, nel breve, medio e lungo termine, sarà oggetto di una costante
autovalutazione d’Istituto che permetterà l’adeguamento dell’azione formativa alle esigenze
espresse dagli utenti. In questa prospettiva il primo anno scolastico dell’istituzione si è
caratterizzato per la rilevazione dei bisogni effettuata attraverso un costante dialogo e incontro
con gli enti locali, le famiglie e gli studenti utili per la definizione della progettazione
formativa che caratterizza l’ulteriore arricchimento dell’offerta formativa della nostra
istituzione nell’anno in corso.
L’Istituto di Istruzione Secondaria di Mascalucia prevede due corsi di scuola secondaria
superiore: Liceo classico e Liceo scientifico. I due Licei rispondono alle crescenti richieste
formative di qualità di tutto il territorio di Mascalucia e dei comuni viciniori. In tale ottica la
scuola è impegnata nella ricerca e definizione del proprio stile, del proprio modo di mettere in
ordine le sue finalità educative e formative. Il progetto culturale della licealità assume un
rilievo centrale ed è visto come un progetto culturale di largo respiro che si propone di
realizzare un positivo confronto tra i diversi saperi e le esigenze della società attuale. Nella
realizzazione piena della licealità la scuola si propone di fornire allo studente capacità
critiche, dominio di processi logici, possesso di linguaggi, abilità di confronto tra problemi e
situazioni diverse, agilità di utilizzazione dei canali di comunicazione, capacità di coniugare
impostazione teorica ed apertura alla prassi, così come oggi viene fortemente richiesta dal
mondo dell’Università e del lavoro.
3
PROFILO FORMATIVO LICEO SCIENTIFICO
CORSO ORDINARIO
Il Liceo scientifico ordinario si propone l’obiettivo di far acquisire un serio ed articolato
patrimonio culturale, non solo attraverso la trasmissione dei “saperi” di base, ma favorendo
anche il potenziamento delle capacità logico-critiche e di un metodo di studio pienamente
autonomo e produttivo.
Il corso ordinario coniuga, infatti, una rigorosa formazione scientifico-matematica con una
solida cultura umanistica.
Il Liceo, inoltre, offre la possibilità di far acquisire certificazioni internazionali riconosciute
per le competenze di tipo linguistico. A tal fine il MIUR ha accreditato alcuni Enti
(Cambridge University e Trinity College per l’inglese) per rilasciare certificazioni che
attestino il livello di conoscenza individuale nelle diverse lingue, utilissime per poter
successivamente operare in campo universitario e professionale.
DURATA DEGLI STUDI: CINQUE ANNI
TITOLO: DIPLOMA DI LICEO SCIENTIFICO
MATERIE
CLASSI
I
II
III
IV
V
RELIGIONE CATTOLICA
1
1
1
1
1
LINGUA E LETTERE ITALIANE
4
4
4
3
4
LINGUA E LETTERE LATINE
4
5
4
4
3
LINGUA E LETTERATURA STRANIERA
3
4
3
3
4
STORIA
3
2
2
2
3
FILOSOFIA
0
0
2
3
3
GEOGRAFIA
2
0
0
0
0
SCIENZE
0
2
3
3
2
FISICA
0
0
2
3
3
MATEMATICA
5
4
3
3
3
DISEGNO/STORIA DELL'ARTE
1
3
2
2
2
EDUCAZIONE FISICA
2
2
2
2
2
Totale ore settimanali di insegnamento
25
27
28
29
30
4
ELENCO ALUNNI
Alunno
Credito scolastico
an scol. 2009-2010
2010-2011
Alessandro Salvatore
5
4
Barbagallo Salvatore
5
6
Bellardita Deborah
5
6
Borzì Davide
6
7
Bruno Enrico
5
6
Caracciolo Federica
6
6
Caruso Giusi
6
7
Consoli Tatiana
6
7
Di Stefano Elena
4
5
Fazio Alessandro
6
7
Finocchiaro Ester
6
7
Indelicato Chiara
6
7
Lo Porto Eugenia
7
8
Lo Porto Tatiana
4
4
Magrì Salvatore
5
6
Manganaro Davide
6
7
Marrazzo Giuseppe
6
7
Maugeri Manuel
5
6
Messina Paola
6
7
5
Oliveri Marco
5
4
Pappalardo Eleonora
6
7
Puglisi Roberto
8
8
Quartarone Federica
7
7
Rapisarda Eleonora
7
7
Santonocito Ambra
6
7
Seminara Federica
6
7
Vinciguerra Luciano
5
5
STORIA DELLA CLASSE
prospetto:
PROMOSSI
PROVENIENTI
PROMNOSSI
DOPO
RESPINTI O
ALTRA
A GIUGNO SOSPENSIONE
RITIRATI
CLASSE
DEL GIUDIZIO
CLASSE
ISCRITTI
CLASSE
TERZA
26
3
25
QUARTA
27
2
24
QUINTA
28
2
1
2
1
1
6
QUADRO INDICATIVO DELLA CONTINUITÀ PER DISCIPLINA
MATERIE
CONTINUITA'
ITALIANO
III, IV, V
LATINO
III, IV, V
INGLESE
V
FILOSOFIA
IV, V
STORIA
IV, V
MATEMATICA
III,IV, V
FISICA
V
SCIENZE
V
DISEGNO E ARTE
V
ED. FISICA
III, IV, V
RELIGIONE
III, IV, V
7
PROFILO DELLA CLASSE
La classe V D appartiene all’indirizzo ordinario del Liceo Scientifico ed è oggi composta da
27 alunni fra cui due ripetenti; all’inizio del secondo quadrimestre si è invece ritirato un
alunno.
La storia della classe, nel corso del triennio ha seguito l’evolversi dei discenti verso la
conquista di una sempre maggiore maturità in fatto relazionale, affettivo e cognitivo. Mentre
la fine dell’anno scolastico 2009 – 2010 ha visto tutta la classe promossa senza alcuna
sospensione di giudizio, nell’anno scolastico 2010 - 2011 sono stai promossi a settembre , a
seguito di sospensione di giudizio in matematica due alunni.
Alla fine del corso di studi, la classe VD, si presenta come una comunità abbastanza affiatata,
dove esiste un rapporto di amicizia fra i membri che testimonia un frequentazione fra gli stessi
anche fuori dalla scuola, nel tempo libero. La comunità è stata sempre pronta ad accogliere i
nuovi arrivati con simpatia e disponibilità, atteggiamenti, del resto, che sono stati sempre
registrabili all’interno del gruppo classe e che ne ha sempre caratterizzato positivamente il
profilo.
Durante il triennio, si è assistito ad un avvicendamento di docenti in diverse discipline. Tali
cambiamenti hanno portato gli alunni a doversi adattare a figure e metodologie diverse, con
conseguente discontinuità nella crescita formativa. Per quanto riguarda le altre discipline, il
corpo docente è rimasto stabile, consentendo in tal modo una continuità didattica per tutto
l’arco del triennio.
Nonostante le diverse capacità individuali, i diversi livelli di partecipazione ed impegno ed il
diverso metodo di studio adottato, nonchè la presenza in qualche alunno di lacune pregresse ,
nel complesso i risultati raggiunti dalla classe possono essere ritenuti accettabili , seppure
diversificati : un certo numero di alunni si è mostrato particolarmente sensibile allo stimolo
educativo, partecipando in modo interessato e curioso, disponibile ai lavori di ricerca e di
approfondimento, conseguendo cospicui risultati; altri hanno mostrato un impegno più
discontinuo
ed una partecipazione più saltuaria , il che ha prodotto risultati più modesti in
diverse discipline.
Il Consiglio di classe ha cercato di curare non solo il raggiungimento degli obbiettivi cognitivi
ma anche quelli socio affettivi non solo fra gli alunni, ma anche fra alunni ed insegnanti, con
ottimi risultati. La classe appare caratterizzata da una certa sensibilità verso le tematiche della
solidarietà sociale, ed infatti diversi elementi sono parte attiva in tali attività anche fuori dalla
scuola.
8
PERCORSO FORMATIVO
All’inizio dell’anno scolastico, nelle riunioni dipartimentali e successivamente nel Consiglio
di classe, sono stati messi a punto oltre a finalità e obiettivi specifici dell’insegnamento di
ogni area culturale, anche obiettivi trasversali comuni a tutte le discipline. Obiettivi comuni
dei docenti sono stati la sollecitazione degli studenti al rispetto delle idee altrui e della verità,
alla collaborazione e alla solidarietà; sono stati, inoltre, educati al senso del dovere e della
responsabilità e alla lealtà nei confronti degli altri. Il Consiglio di classe si è altresì impegnato
a fare acquisire un metodo di lavoro autonomo e un linguaggio specifico, una corretta capacità
di rielaborazione ed esposizione personale, una conoscenza rigorosa dei contenuti specifici
delle varie discipline, la capacità di muoversi agevolmente tra materie fra loro affini. Si è
cercato anche di far acquisire agli studenti una capacità di analisi dei vari aspetti delle
discipline studiate, con l’obiettivo di fornire delle competenze più facilmente spendibili nella
società contemporanea. Tali obiettivi sono stati raggiunti con gradualità eterogenea dai vari
componenti della classe, in ragione dello stadio di sviluppo della personalità e della sensibilità
di ciascun discente ai relativi temi in oggetto.
STRATEGIE DIDATTICHE COMUNI
Per conseguire gli obiettivi precedentemente indicati, si sono adottate strategie didattiche
diversificate, in relazione sia alle specificità delle materie sia alla disponibilità di strumenti
didattici. In linea generale, si sono utilizzati i laboratori per le attività pratiche e si sono
realizzate lezioni frontali per contenuti più teorici e sono stati affidati agli studenti lavori di
approfondimento. Delle indicazioni più specifiche si trovano nelle relazioni finali dei docenti.
A supporto ed integrazione dell’attività didattica si sono utilizzati i testi in adozione,
fotocopie e sussidi vari.
Per la verifica del grado di apprendimento sono stati utilizzati tutti gli strumenti a
disposizione: verifica orale, test, relazioni, composizioni scritte, ricerche individuali e di
gruppo. Per la valutazione, i docenti hanno utilizzato l’intera gamma dei voti a disposizione,
come da allegato, e hanno chiarito alla classe i criteri utilizzati per valutare le singole prove. I
voti assegnati sono stati comunicati agli studenti e alle loro famiglie mediante informazioni
verbali e/o scritte.
9
ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO EXTRACURRICOLARE
Attività di orientamento alla scelta della facoltà universitaria; Job 2011simulazione test universitari
Incontro con Ivano Cardinali sul tema “ Colloquio coi grandi momenti
della storia “
Orientamento;
Visita guidata a Monaco;
Educazione al linguaggio filmico. Visione dei film
F. Fellini
Roma
G. Tornatore
La leggenda del pianista sull’oceano
(in lingua inglese) The importance of being Earnest
The Hours
Frankestein
Cristhmas Carol
10
SIMULAZIONI DI TERZA PROVA
Sono state programmate ed effettuate due simulazioni di terza prova, la prima il 6 marzo e la
seconda il 24 aprile, secondo la tipologia mista A e B: ovvero cinque materie, e per ogni
disciplina due quesiti a risposta singola di massimo cinque righe, più quattro quesiti a risposta
multipla, da svolgersi in 120 minuti.
La tabella di valutazione con la copia della prova somministrata si trova fra gli allegati.
INFORMAZIONI SUI PERCORSI
INDIVIDUALI DEI SINGOLI ALUNNI
In rispetto alla nuova normativa sugli Esami di Stato, gli alunni hanno liberamente scelto se
aprire il colloquio orale tramite un approfondimento di tipo pluridisciplinare o con un
argomento attinente al corso di studi. Gli insegnanti hanno di volta in volta fornito le
indicazioni e i suggerimenti bibliografici che venivano richiesti.
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DOCUMENTO DE L CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINA: Italiano
DOCENTE: Rosalba Tomasello
1. LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Barberi, Squarotti, Amoretti, Balbis, Boggione, Mercuri – Storia e antologia
della letteratura, voll. 4, 5, 6 – Atlas
2. TEMPI
Ore settimanali: 4
Ore effettive (al 15-05-08): 106
3. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
Generalmente la maggior parte della classe si è mostrata disponibile, tuttavia , si
è manifestato anche qualche momento di stanchezza in alcuni alunni che hanno
partecipato in modo discontinuo.
Attitudine alla disciplina
Buona. La classe risulta in grado di approcciarsi adeguatamente allo studio della
disciplina.
Interesse per la disciplina
Il livello d’interesse e la partecipazione alla materia non sono stati sempre
costanti in tutti gli alunni. Particolarmente negativo è stato l’effetto conseguente
alla distrazione nel corso della lezione ciò infatti ha determinato in alcuni una
reale difficoltà di riallacciarsi al programma.
Impegno nello studio
Generalmente costante in un buon numero di alunni .In altri saltuario.
4. OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenza, competenza, capacità)
Gli obbiettivi didattici hanno coinvolto due ambiti distinti:Lettura, comprensione e
decodificazione dei testi.
Gli alunni sono in grado di condurre una lettura diretta del testo, come prima
forma di interpretazione; collocarlo nel contesto storico e culturale del tempo;
cogliere, attraverso la conoscenza degli autori e dei testi rappresentativi, le linee
fondamentali del panorama letterario di riferimento
Scrittura . produzione di diversi tipi di testo: la quasi totalità degli alunni è in grado
di produrre diversi tipi di testo disponendo di adeguate tecniche compositive.
5. EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
Un contenuto numero di alunni, assentandosi ha rallentato il ritmo del loro
apprendimento e partecipazione.
12
6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
Libro di testo, saggi, riviste, giornali, sussidi multimediali.
7. SPAZI
Aula scolastica.
8. METODI D’INSEGNAMENTO
Nell’attività didattica si è utilizzata la lezione frontale per una prima esposizione
argomentativa dei contenuti, per poi attivare la partecipazione della classe
attraverso il dialogo aperto e continuo, stimolando l’interesse e sollecitando negli
alunni la curiosità intellettiva, attraverso continui raffronti con il presente e con il
loro mondo interiore
9. STRUMENTI DI VERIFICA
Sono state continue, sia attraverso le discussioni e i dibattiti in classe, sia
attraverso le prove tradizionali dei compiti in classe, in cui si è cercato di abituare
gli alunni alle varie tipologie di testo della prima prova d’esame di maturità
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LICEO CLASSICO E SCIENTIFICO “ CONCETTO MARCHESI “ MASCALUCIA CATANIA
Programma di italiano
classe V D
Giacomo Leopardi , la vita, la formazione, l’ideologia e la poetica, le opere.
“Le Operette morali” , genesi e percorsi tematici
Analisi e commento di:
“ Dialogo di Tristano ed un amico “
“I Canti “ struttura e temi della raccolta
Analisi e commento dei seguenti canti:
“ Il passero solitario “
“L’infinito “
“ La sera del dì di festa “
“A Silvia “
L’età del realismo in Europa ed in Italia
Quadro storico e culturale, il Positivismo
Il romanzo realista francese
Gustave Flaubert da “ Madame de Bovary “ , I, IX, Il ritratto di Emma
La letteratura dell’Italia postunitaria, quadro storico e sociale : Salgari, Lorenzini e
Invernizzio
La Scapigliatura , i temi, lo sperimentalismo, scelte linguistiche e rinnovamento metrico
Emilio Praga da “ Penombre “ analisi e commento di “ Preludio”
Il Verismo : diffusione del Positivismo e del Naturalismo in Italia ; caratteri del Verismo
Giovanni Verga , la vita e la formazione culturale, l’evoluzione della poetica del Verismo,
le opere, la lettera a Verdura , “Fantasticheria e l’ideale dell’ostrica” “il ciclo dei vinti”
“ Mastro don Gesualdo” genesi, lingua e stile
“ I Malavoglia “ genesi, lingua, stile, sistema dei personaggi
Analisi e commento dei seguenti brani :
“ La roba”
” Libertà “
“ La lupa
”Rosso Malpelo “
Da “ Mastro don Gesualdo” “ L’incendio in casa Trao “
“ La morte di don Gesualdo”
Da “ I Malavoglia I , 1- 42 “ l‘inizio del romanzo “
IX, 1-77
“ Il ritorno di ‘Ntoni”
14
IX, 1 – 56 “ l’abbandono della casa del nespolo “
Decadentismo e Simbolismo
L’avvento della modernità :
Charles Baudelaire e “ I fiori del Male “ scelte linguistiche e stilistiche
Analisi e commento dei seguenti brani:
da “ Les fleurs du mal “ “ L’ albatro “
“ Spleen “
“ A una passante “
“ L’emisfero dei tuoi capelli “
Giovanni Pascoli, la vita, l’uomo e la personalità , la formazione culturale , l’ideologia e la
poetica , le opere .
Analisi e commento dei seguenti brani:
da “ Myricae “
“ X Agosto “
“ L’assiuolo “
“ Lavandare”
Da “ I Canti di Castelvecchio” “ Nebbia “
“ Gelsomino notturno”
Gabriele d’Annunzio , la vita , la personalità , la formazione culturale , linee ideologiche e
poetica .
Analisi e commento dei seguenti brani :
da “ Canto novo “
“ Notturno dannunziano “
da “ Il piacere “ , 1, 1 - 43
“ L’educazione di un esteta “
da “ Notturno “ 1 – 82
“ Prima e seconda offerta “
da “ Alcione “
“ La pioggia nel pineto “
“ La sabbia del tempo”
“ I pastori “
Il Novecento
Il Futurismo: la poetica.
Filippo Tommaso Marinetti : “ Il manifesto tecnico della letteratura futurista “
da “ Zang Tumb Tumb “
“ Bombardamento di Adrianopoli “
Avanguardie storiche in Europa e in Italia :Dadaismo, Surrealismo, Espressionismo.
I Crepuscolari: poetica e poesia
Guido Gozzano, vita, pensiero e poetica
Analisi e commento dei seguenti brani :
da “ I Colloqui “ I
“ Totò Merùmeni”
II
“ La signorina Felicita ovvero la felicità “ 1- 90
Luigi Pirandello, la vita , la personalità e le scelte politiche, formazione culturale e pensiero .
Analisi e commento dei seguenti brani :
da “ L’umorismo “
“ La poetica dell’umorismo “
da “ Il fu Mattia Pascal “ XII
“ Lo strappo nel cielo di carta “
XIII
“ La filosofia del lanternino “
XV
“ Adriano Meis e la sua ombra”
15
Da “ Così è (se vi pare ) “ III , 8 – 9 “ La doppia verità della signora Ponza “
Da “ Sei personaggi in cerca d’autore “ III , 1 – 150 “ I personaggi irrompono nella scena “
Italo Svevo , la vita , la formazione culturale e il pensiero , la poetica , i romanzi , lingua e
stile .
Analisi e commento dei seguenti brani :
da “ La coscienza di Zeno “
“ Preambolo”
“ Il fumo “
“ La storia del mio matrimonio”
“ Conclusione e catastrofe finale “
La prosa europea: analisi e commento dei seguenti brani :
James Joyce da “ Ulisse “
“ Il monologo di Molly “ 1 - 32
Franz Kafka da “ La metamorfosi “ 1 – 121 “ La metamorfosi di Gregor Samsa “
Umberto Saba : la vita , personalità e formazione culturale, la poetica, le opere
Analisi e commento dei seguenti brani :
da “ Il Canzoniere “
“ A mia moglie “
“ Amai “
“ Ulisse “
“ La ritirata in piazza Aldovrandi a Bologna”
Eugenio Montale: la vita, la formazione culturale, la poetica, lingua , stile e metrica
Da “ Ossi di seppia “
“ Non chiederci la parola “
“ Meriggiare pallido e assorto “
Da “ Le occasioni “
“ Non recidere, forbice , quel volto “
Da “ Satura “
“ La storia “
Da “ Diario del 71 e del 72 “ “ Come Zaccheo “
L’Ermetismo
Giuseppe Ungaretti , vita, formazione e poetica
Analisi e commento dei seguenti brani:
da “ Porto sepolto”
“ Veglia “
“Sono una creatura “
“ San Martino del Carso “
“ Pellegrinaggio “
Salvatore Quasimodo , vita, pensiero e poetica
Analisi e commento dei seguenti brani :
da “ Acque e terre “
da “ Giorno dopo giorno “
“ Ed è subito sera “
“ Alle fronde dei salici “
“ V ento a Tindari”
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Narratori italiani fra gli anni ’30 e ‘40 :
Elio Vittorini : da “ Conversazione in Sicilia “ “ Il lamentoso suono del piffero “
Cesare Pavese da “ La luna e i falò “
“ Il ritorno di Anguilla “
Alberto Moravia da “ Gli indifferenti “
“ Il matrimonio riparatore “
Vitaliano Brancati “ Racconto degli anni difficili “ I viaggi di Vito “
Cenni sul Neorealismo.
Divina Commedia . Paradiso , canti II, III XII. XXXIII
La Docente
Carmela Rosalba Tomasello
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINA: Latino
DOCENTE: Rosalba Tomasello
1. LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Di Sacco, Serio – Odi et amo – Bruno Mondadori
2. TEMPI
Ore settimanali: 3
Ore effettive (al 15-05-08): 71
3. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
Un consistente gruppo di alunni si è mostrato sempre disponibile alle
sollecitazioni dell’insegnante, gli altri hanno talora partecipato in maniera
discontinua.
Attitudine alla disciplina
I livelli di attitudine sono diversificati, soprattutto in merito alla capacità di analisi
del testo in lingua latina.
Interesse per la disciplina
I ragazzi hanno dimostrato buona attenzione ai temi proposti. Taluni mostrano
capacità di decodificazione e transcodificazione.
Impegno nello studio
Qualche elemento ha mostrato un rendimento mediocre, conseguenza di uno
scarso impegno e di scarso interesse verso la disciplina. Altri hanno mantenuto
una certa qual costanza consolidando un discreto apprendimento.
4. OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenza, competenza, capacità)
Gli obbiettivi didattici hanno coinvolto due ambiti distinti:
Ambito linguistico:
l’alunno è in grado di interpretare semplici testi latini, riconoscendo le principalio
strutture sintattiche, lessicali e morfologiche
Ambito letterario
L’alunno è in grado di dare una corretta collocazione storica e culturale agli autori
cogliendo i caratteri salienti della letteratura latina.
5. EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
Ha inciso in modo decisivo la mancanza di una partecipazione costante da parte
di alcuni alunni
6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
Libro di testo, fotocopie e dispense.
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SPAZI
Aula scolastica.
7. METODI D’INSEGNAMENTO
I contenuti proposti sono stati introdotti sempre attraverso una lettura di testi
attinente, per stimolare in primo luogo le capacità di osservazione ed analisi degli
alunni. La lezione frontale ha seguito il primo approccio ai testi. Sono stati
prediletti frequentemente quei brani che permettono un’ attualizzazione , sui quali
si è svolto poi il dibattito in classe, ciò al fine di fare avvertire la perennità dei
valori trasmessi dal mondo classico, e la loro chiara persistenza nella tradizione
culturale europea.
8. STRUMENTI DI VERIFICA
Verifiche orali, verifiche scritte di diverse tipologie, questionari a risposta breve
aperta e a risposta chiusa multipla. Ai fini della valutazione , si è tenuto in
considerazione la conoscenza dei contenuti, il livello morfosintattico , la capacità
di analisi testuale, la capacità di contestualizzazione.
19
LICEO CLASSICO E SCIENTIFICO “ CONCETTO MARCHESI “ MASCALUCIA
CLASSE V D
PROGRAMMA DI LATINO
L’Impero nel I sec. D.C.
Gli intellettuali di fronte al potere, l’evolversi del gusto letterario, il sublime.
Seneca, la vita , il percorso delle sue opere , il pensiero filosofico
De brevitate vitae , cap 15 - Il colloquio con i grandi spirito del passato –
Epistulae morales ad Lucilium , 1 – Sii padrone del tuo tempo –
De ira , III, 5 – Evitiamo in ogni modo di farci prendere dall’ira - 1 e 2
Le forme della satira, l’allargamento del canone letterario
Fedro, il poeta degli schiavi
Fabulae I, 1 Il lupo e l’agnello
la satira come denuncia sociale
Giovenale , Saturae I, 3, vv 60 – 72 - Dove sono finiti i romani? Marziale , fra comicità e realismo
Epigrammata V, 34 – Per la piccola Eròtion –
Petronio, la vita , il Satyricon e i rapporti con la tradizione letteraria, piani narrativi e
stile
Satyricon – La vedova di Efeso - 111, 1-2-3
La prosa scientifica
La cultura scientifica nel mondo antico: Celso e la medicina, il cuoco Apicio, il trattato
sull’agricoltura di Columella
Plinio il Vecchio, vita ed opere
Naturalis Historiae , VIII- 1, 1-3 L’elefante
La Retorica nell’età del principato, il dibattito sulla decadenza della retorica
Quintiliano, la vita e le opere
Istitutiones oratoriae I, 3, 14 - 17 Contro le punizioni corporali
Plinio il Giovane tra impegno civile e mondanità
La storiografia nel I sec d.c.
Storiografi del consenso in età tiberiana , Svetonio
Tacito, la vita, le opere e l’ideologia del principato
De vita et moribus Iulii Agricole, 46 1- 4
Historiae, I, 1 - L’obiettività dello storiografo
20
Il tardo Impero, la cultura pagana e quella cristiana , gli scrittori apologetici.
Apuleio ,maestro di simbologie iniziatiche, la vita e le opere
Il romanzo di Lucio l’asino
Metamorphoses V, 24 La fiaba di Amore e Psiche.
Letture critiche
:
Seneca
“ Le troppe occupazioni ci distolgono da noi stessi”
“ La rassegna degli occupati”
“ Gli schiavi sono uomini come noi”
” Fedra rivela il proprio amore”
Marziale
“ Una morte improvvisa”
Giovenale “ Roma , città impossibile “
Petronio
“La cena di Trimalchione”
Celso
” Il buon chirurgo”
Quintiliano “ Il buon maestro”
Svetonio
“ Crudeltà di Tiberio”
Tacito
“ Il suicidio di Seneca”
“Il fallito attentato ad Agrippina”
“ Il mondo fittizio delle scuole di eloquenza”
La docente
Carmela Rosalba Tomasello
21
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE V SEZ D
DISCIPLINA
Scienze
DOCENTE
PROF.SSA : Rosalba Sorbello
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Palmieri – Parotto. Il globo terrestre e la sua evoluzione. Zanichelli
TEMPI
Ore settimanali: 2
Ore complessive: 66
Ore effettuate al 15/5/2012: 54
QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
La classe ha mostrato discreta disponibilità al dialogo educativo
Attitudine alla disciplina
Adeguata in base alle capacità di ciascun alunno
Interesse per la disciplina
Notevole per alcuni, discreto per gli altri.
Impegno nello studio
Per alcuni alunni l’impegno è stato costante, per altri saltuario.
Metodo di studio:
Valido per alcuni, accettabile per altri.
OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenza, competenza, capacità)
Gli alunni hanno acquisito conoscenze appropriate in relazione agli argomenti trattati.
Adeguate sono le capacità di analisi e sintesi, di collegamento con le altre discipline e di
rielaborazione personale. Discrete sono le competenze nell’utilizzo della terminologia
specifica della disciplina .
EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
Il programma è stato svolto con regolarità.
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (audiovisivi, multimediali etc.)
Il libro di testo, materiale audiovisivo, campioni di minerali e rocce, modellini didattici.
SPAZI (biblioteca, palestra, laboratori)
Aula, laboratorio.
METODI D’INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento
individualizzato, simulazione, etc.)
La metodologia prevalentemente usata è stata la lezione frontale, intervallata dalla discussione
guidata sugli argomenti trattati e sui principali fenomeni vulcanici, sismici e astronomici che
si sono verificati durante l’anno scolastico.
22
STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla
normative sul Nuovo Esame di Stato).
Durante l’anno sono state effettuate verifiche sia scritte che orali. Per la valutazione finale si è
tenuto conto del livello di conoscenze raggiunto, dell’impegno, della partecipazione al dialogo
educativo e all’uso adeguato dei termini specifici della disciplina
Sono state effettuate due simulazioni della terza prova di esame con tipologia mista: scelta
multipla e risposta aperta in cinque righe.
Mascalucia, 14/5/2012
Firma del docente
Rosalba Sorbello
23
Programma di Scienze
MODULO A : LA TERRA E LO SPAZIO CELESTE.
L'ambiente celeste:
La sfera celeste. Le caratteristiche delle stelle. L'evoluzione dei corpi celesti. Le galassie e la
struttura dell'universo. Origine ed evoluzione dell'universo.
II sistema solare
I corpi del sistema solare. Il Sole. L’attività solare. I pianeti e i corpi minori del
sistema solare. Origine ed evoluzione del sistema solare.
Il Pianeta Terra
La forma e le dimensioni della Terra. Le coordinate geografiche. I movimenti della
Terra. Prove e conseguenze dei moti della Terra. L'orientamento. Le unità di misura del
tempo. Il tempo vero, il tempo civile e i fusi orari.
La Luna
Le caratteristiche della luna. I movimenti della luna. Le fasi lunari . Le eclissi. Il paesaggio
lunare. L'origine e l'evoluzione della luna.
MODULO B: LA DINAMICA DELLA TERRA.
La crosta terrestre
I minerali. Le rocce. Le rocce magmatiche. Origine dei magmi. Le rocce sedimentarie. Le
rocce
metamorfiche. Il ciclo litogenetico.
I fenomeni vulcanici
Il vulcanismo. Gli edifici vulcanici, eruzioni e prodotti dell'attività vulcanica. Il
vulcanismo effusivo e vulcanismo esplosivo. Il rischio vulcanico.
I fenomeni sismici
I terremoti. Propagazione e registrazione delle onde sismiche. La “forza” di un
terremoto Gli effetti di un terremoto: I terremoti e l’interno della Terra. La distribuzione
geografica dei terremoti. La difesa dai terremoti. Il rischio sismico.
La tettonica delle placche
La struttura interna della Terra. Il calore interno della Terra. Il campo magnetico terrestre. La
struttura della crosta. L'espansione dei fondali oceanici. La tettonica delle placche. I margini
tra le placche. I moti convettivi e i punti caldi.
Mascalucia, 14/5/2012
L’Insegnante
Gli alunni
Rosalba Sorbello
24
ALLEGATO AL DOCUMENTO
DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINA
RELIGIONE
PROF.
GIUSEPPINA PENNISI
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Libro di testo:F. PAJER, RELIGIONE, SEI
Altri sussidi didattici :
A. FAMÀ, UOMINI E PROFETI , MARIETTI
F, SERENI, D. DONATI, IL DIO DELLA VITA, LDC
L.CIOTTI,NON LASCIAMOCI RUBARE IL FUTURO,SEI
Macroargomenti svolti
Macroargome
nti
Contenuti
Le radici
della morale
-
Persona e
relazione
Obiettivi
Il valore dell’uomo
Sistemi etici e
pluralismo
Crisi dei valori oggi
fissati
- Conoscenza
e analisi dei principi
dell’etica cristiana
- Acquisizione della capacità di
confrontarsi con altri sistemi di
significato
-Il
valore della vita:
eutanasia e suicidio
- La famiglia
- Il lavoro
- La fecondazione
assistita
La pena di morte
-
-
-
Comprensione del significato
della vita e della relazione con
l’altro costitutiva della persona
umana
Provocare la responsabilità di
ciascuno circa i valori della
famiglia e del lavoro
Comprendere le problematiche
etiche su cellule staminali ed
embrioni
Solidarietà e
giustizia fra i
popoli
-
Globalizzazione
Violazione dei diritti
umani nel mondo
- Solidarietà e tolleranza
nei confronti degli
extra-comunitari
-Il conflitto:la guerra giusta,
pace e
pacifismo,fondamentalismo e
terrorismo.
TEMPI
25
-
-
Conoscenza e analisi dei
problemi del Sud del Mondo
Comprensione della pluralità e
diversità dei popoli
Suscitare consapevolezza e
tolleranza nei confronti del
problema immigrazione ed
esplorare concetti come i diritti
umani, la responsabilità e la
giustizia
Ore settimanali : 1
Ore effettive (al 14-05-12): 24
QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo. La classe ha partecipato al dialogo educativo
mantenendo un comportamento corretto.
Attitudine alla disciplina. Nel suo insieme ,pur con qualche eccezione, la classe ha mostrato
una certa disponibilità e discreta attitudine alla disciplina.
Interesse e impegno. L’interesse manifestato da una buona parte degli alunni è stato proficuo
per approfondire argomenti complessi e problematiche di attualità .Il programma è stato
svolto privilegiando assieme alla riflessione sulle radici della morale cattolica ,partendo dalla
distinzione tra eros e agape, la conoscenza e l’analisi dei problemi dei paesi del Sud del mondo
nell’ottica della solidarietà e della giustizia.
Nella seconda parte dell’anno è stato sottolineato il tema della dignità della vita umana alla luce dell’
insegnamento evangelico e della tradizione del magistero della Chiesa, con particolare attenzione alla
bioetica . La classe ha mostrato nel complesso un sufficiente impegno raggiungendo buoni risultati .
OBIETTIVI REALIZZATI
Non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti dall’intera classe,soprattutto quelli relativi agli
argomenti del 2° quadrimestre
EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
Tra gli eventuali fattori possiamo annoverare la discontinuità nell’interesse e nell’ impegno da
parte di alcuni alunni.
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
Oltre al libro di testo è stato utilizzato materiale audio e audio-visivo , molti articoli
giornalistici,testi lettera
METODI D’INSEGNAMENTO
Alle lezioni frontali sono stati alternati i lavori di gruppo nel corso del 2° quadrimestre
STRUMENTI DI VERIFICA
Produzione di elaborati in forma cartacea e in forma multimediale su argomenti programmati
e a lungo dibattuti in aula
Mascalucia lì 14.05.2012
Firma del docente
Giuseppina Pennisi
26
o
DO C UM EN TO D E L C O NS I G L IO D I C L AS S E
ED UC A ZI O N E FI S IC A
PRO F. RO CCO C APO NE RA
1.
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Del Nista – Parker – Tasselli IN PERFETTO EQUILIBRIO Ed. D’Anna
2.
TEMPI
Ore settimanali: 2
Ore complessive: 60
Ore effettive (al 15-05-12): 50
3.
QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
La classe ha partecipato sempre in maniera attiva al dialogo educativo.
Attitudine alla disciplina
La maggior parte degli alunni mostra buone attitudini per la disciplina, il restante gruppo possiede normali abilità
motorie.
Interesse per la disciplina
L'interesse per la disciplina è sempre stato elevato nella maggior parte dei componenti della classe.
Impegno nello studio
Quasi tutti gli alunni hanno mostrato impegno costante, solo per qualche elemento, invece, l’impegno è stato
discontinuo.
4.
OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenza, competenza, capacità)
Affinamento delle capacità condizionali e coordinative; conoscenza e pratica di almeno uno degli sport praticati;
conoscenza dei processi di energetica muscolare; conoscenza dello storia delle attività motorie dell’uomo;
conoscenza di alcuni principi di fisiologia umana.
5.
EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO
/ APPRENDIMENTO
Gli spostamenti giornalieri al palazzetto dello sport hanno limitato il tempo spendibile per la lezione; il gruppo
classe ha sempre dovuto condividere gli spazi con altre classi.
6.
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (audiovisivi, multimediali etc.)
Piccoli attrezzi di palestra e palloni.
7.
SPAZI (biblioteca, palestra, laboratori)
Palazzetto dello sport di Mascalucia
8.
METODI D’INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro
individualizzato, simulazione, etc.)
Lezione frontale; insegnamento individualizzato;esercitazioni di gruppo.
di
gruppo,
insegnamento
9.
STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla normative sul Nuovo
Esame di Stato)
Prove pratiche; circuiti; test strutturati.
Mascalucia, 14/05/2012
Rocco Caponera
27
Materia: EDUCAZIONE FISICA
Insegnante: ROCCO CAPONERA
Classe: Quinta D
Anno Scolastico : 2011 - 2012
Programma svolto
Parte pratica:
Studio ed esercitazioni pratiche di attività in regime
aerobico ed anaerobico
Esercitazioni di atletica leggera
Conoscenza pratica ed approfondimento tecnico-teorico
dei vari sport
Pallavolo, Pallamano e Baseball (Basevolo)
Parte teorica:
“Storia” delle attività motorie dell’uomo
Scuola Svedese, Scuola Tedesca e Scuola Inglese
Olimpiadi Moderne: motivazioni di una “rinascita”.
Concetti essenziali sull’apprendimento motorio
Apparato cardio-circolatorio e adattamenti dovuti alla
pratica motoria
Apparato respiratorio e suoi adattamenti
Apparato locomotore e suoi adattamenti
Sistema muscolare, meccanismi energetici
Sistemi di leve nel corpo umano
Doping, etica sportiva e salute
Catania, 10 maggio 2012
Rocco Caponera
28
RELAZIONE FINALE CLASSE 5° D Scientifico A.S. 2011-2012
DISCIPLINA: DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
DOCENTE
AMELIA SAMBATARO
1. LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Giorgio Cricco, Francesco Paolo Di Teodoro “Itinerario nell’Arte 3 sec. ed., dall’Età
dei Lumi ai giorni nostri” editore Zanichelli
2. TEMPI
Ore settimanali: 2 h
Ore complessive: h 66
Ore effettive (al 15-05-2012): h 46
Ore da svolgere: h 7
3. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
La classe, presa in carico nel corrente anno scolastico, si è mostrata sensibile al dialogo
educativo e il rapporto alunni/docente è stato sempre aperto al dialogo e al confronto.
La maggior parte degli alunni ha partecipato con interesse all’attività didattica e si è
impegnata dimostrando senso di responsabilità e buona volontà. Diversi allievi hanno
frequentato in modo irregolare.
Interesse per la disciplina
Il livello d’interesse e la partecipazione alla materia sono stati adeguati per la maggior parte
degli alunni. Alcuni hanno dimostrato particolare attenzione e motivazione allo studio.
Impegno nello studio
L’impegno è stato adeguato e accettabile. Alcuni, grazie all’impegno profuso, hanno dato
ottimi risultati, altri, nonostante fossero in grado di dare risultati migliori, si sono applicati in
modo saltuario.
4. OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenza, competenza, capacità)
In relazione agli obiettivi programmati, in termini di acquisizione di competenze, conoscenze
e capacità, la classe ha mostrato di recepire contenuti e competenze. Più che sufficienti sono
state le abilità nella lettura delle opere d’arte.
5. EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
I fattori che hanno ostacolato il processo d’insegnamento/apprendimento sono riconducibili
all’orario delle lezioni (6° ora del martedì e 6° ora del sabato) e all’impossibilità di utilizzare
il laboratorio informatico.
29
6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (audiovisivi, multimediali etc.)
Sono stati utilizzati:
libro di testo; materiale da disegno; materiale in fotocopie; computer; supporti informatici;
lavagna per la visualizzazione grafica e la schematizzazione di immagini.
7. SPAZI (biblioteca, palestra, laboratori)
Le lezioni sono state svolte nell’aula di studio.
8. METODI D’INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo,
insegnamento
individualizzato, simulazione, etc.)
Sono stati utilizzati i seguenti metodi di insegnamento:
lezione frontale; lezione interattiva (dialogica); realizzazione di tavole grafiche; analisi
guidata di opere d’arte.
9. STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalle
normative sul Nuovo Esame di Stato)
Disegno: prova grafica svolta con completamento a casa.
Storia dell’Arte: verifiche orali, scritte e strutturate volte alla presentazione di un periodo o di
una tendenza artistica, di una singola personalità e sia all'analisi di singole immagini proposte
dall'insegnante.
Il docente
Amelia Sambataro
30
PROGRAMMA DI DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
A.S. 2011-2012
CLASSE 5° sez. D Scientifico
Docente Amelia Sambataro
DISEGNO
Rappresentazione in scala e quotatura.
* Elaborati grafici della progettazione architettonica: rilievo, planimetria, pianta, prospetti,
sezioni e particolari costruttivi.
ARTE
Richiami di argomenti dell’a.s. precedente.
NEOCLASSICISMO
Antonio Canova: Amore e Psiche; Paolina Borghese; Monumento a Maria Cristina D’Austria.
Jacques-Luis David: La morte di Marat; Il giuramento degli Orazi.
Ingres.
L’architettura neoclassica: caratteri generali.
Piranesi: il Teatro alla Scala di Milano.
ROMANTICISMO
Thèodore Gèricault: La zattera della Medusa.
Eugène Delacroix: La Libertà che guida il popolo.
Architettura in età romantica: eclettismo storicistico e teorie sul restauro architettonico.
Giuseppe Jappelli: Caffè Pedrocchi a Padova.
REALISMO
Millet: Le spigolatrici.
Daumier: Vagone di terza classe.
Courbet: L’atelier del pittore.
MACCHIAIOLI
Fattori: Rotonda Palmeri; In vedetta.
Lega: Il canto dello stornello.
IMPRESSIONISMO
Manet: La colazione sull’erba.
Monet: Impressione sole nascente; La cattedrale di Rouen.
Degas: Classe di danza.
Renoir: Ballo al Moulin de la Galette.
POSTIMPRESSIONISMO
Cezanne: I giocatori di carte; La montagna Sainte Victoire.
Seurat (puntinismo): Una domenica alla grande Jatte.
Pellizza da Volpedo: Il quarto stato.
Gauguin (sintetismo e simbolismo): Cristo giallo; Da dove veniamo? Chi siamo? Dove
andiamo?
Van Gogh: I mangiatori di patate; Autoritratto; Campo di grano con volo di corvi.
31
ART NOUVEAU
Urbanistica, Architettura, Arredamento (aspetti generali).
Paxton: Il palazzo di Cristallo.
Eiffel: Torre Eiffel.
Mengoni: Galleria Vittorio Emanuele a Milano.
Klimt: Ritratto di Adele Bloch - Bauer.
PRECURSORI DELL’ESPRESSIONISMO
Edvard Munch: L’urlo.
ESPRESSIONISMO
Fauves: Henri Matisse – Donna con cappello; La stanza rossa.
Die Brucke: Kirchner – Cinque donne per la strada.
*CUBISMO
Le fasi del cubismo;
P. Picasso: periodo blu (poveri in riva al mare); periodo rosa (Famiglia di acrobati con
scimmia); Les demoiselles d’Avignon; Guernica.
*FUTURISMO
Boccioni: Forme uniche della continuità nello spazio;
Balla: Velocità d’automobile;
Sant’Elia e la “città nuova”.
*Gli argomenti contrassegnati con l’asterisco saranno completati entro il termine delle
lezioni.
Gli alunni
Il docente
Amelia Sambataro
32
ALLEGATO
o AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINA
Inglese
PROF.SSA
Lo Bue Valeria
10.
LIBRO/I DI TESTO ADOTTATO/I
Lit &Lab
M. Tavella M. Spiazzi
Zanichelli
11.
TEMPI
Ore settimanali 4
Ore complessive 120
Ore effettive (al 15/05/2011) 100
QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Durante il corso dei cinque anni la classe ha subito il continuo cambio di docenti d’inglese e
ciò ha determinato uno sforzo di adattamento da parte degli alunni a differenti approcci
didattici. La competenza linguistico-comunicativa risulta alquanto eterogenea:
complessivamente mediocre per un gruppo ; pienamente sufficiente per alcuni alunni;
soddisfacente per pochi; in alcuni casi scarsa.
Attitudine alla disciplina: globalmente accettabile, buona per alcuni elementi.
Interesse per la disciplina: nel complesso adeguato per tutti gli allievi.
Impegno nello studio: discontinuo e non sempre accurato per molti alunni, assiduo e
puntuale per un gruppo.
Metodo di studio Per una parte della classe mnemonico, in alcuni casi efficace, personale e
critico.
12.
OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenza, competenza,
capacità)
Saper analizzare il testo letterario nelle sue componenti di base
Saper riconoscere le convenzioni di un genere letterario
Saper collocare un autore nel contesto storico, sociale e letterario
Saper comprendere le idee fondamentali di testi orali e scritti; saper produrre testi scritti ed
orali in maniera sufficientemente corretta dal punto di vista grammaticale, sintattico, fonetico
ed ortografico
33
Saper utilizzare un sufficiente patrimonio lessicale in L2
Saper comprendere un film in lingua straniera attraverso l’ausilio di sottotitoli in inglese
EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO
DI INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
Lacune di base nella preparazione linguistica, metodo di studio poco organizzato,
discontinuità nell’impegno, mancanza di continuità didattica.
13.
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (materiale audiovisivo,
multimediale etc.)
Libro di testo
Fotocopie di approfondimento
Cd audio
DVD in lingua inglese
14.
SPAZI (biblioteca, palestra, laboratori)
Classe
15.
METODI D’INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo,
insegnamento individualizzato, simulazione, etc.)
Lezione frontale
Lezione partecipata
Lavori di gruppo
Lavori a coppia
16.
STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste
dalla normative sul Nuovo Esame di Stato, vd. Relativa tabella del
Consiglio di Classe)
Verifiche orali
Verifiche scritte condotte attraverso tests oggettivi e soggettivi
Tests tipologia A, B e C terza prova con l’ausilio del dizionario bilingue e monolingue
Mascalucia, li _14/05/2012
Firma del docente
Valeria Lo Bue
34
Libro di testo: Lit&Lab
M. Spiazzi – M. Tavella
Zanichelli Editore
The Gothic Novel
L. Shelley
Life and works
Frankenstein or the Modern Prometheus
Visione del film “Frankestein” by K. Branagh
The Victorian Age
The Victorian Compromise
The Victorian Novel
The Victorian Drama
C. Dickens
Life and works
Hard Times - Extracts:
A man of realities
Coketown
Oliver Twist –
A Christmas Carol - Extract: Scrooge’s Trasformation
Visione del film “ Christmas Carol” by R. Zemeckis
R.L. Stevenson
Life and works
The strange case of Dr Jekyll and Mr Hyde –
Extracts:
Jekyll’s experiment
O. Wilde
Life and works
The Picture of Dorian Gray – Extracts:
I would give my soul for that!
The Importance of Being Earnest Visione del film: The Importance of Being Earnest by O. Parker
The Age of Modernism
Modernism and the Novel
D.H. Lawrence
Life and works
Sons and Lowers – Extracts:
What is she?
Mother and Son
35
Miriam’s Sacrifice
V. Woolf
Life and works
Mrs Dalloway - Extract:
Clarissa and Septimus
Visione del film: The Hours by Daldry
J. Joyce
Life and works
Dubliners – Extracts:
Eveline
She was fast Asleep
Visione del film: The Dead by J.Huston
Poetry in the Modern Age
T. S. Eliot
Life and works
The Waste Land – Extract:
The burial of the dead
What the thunder said
The theatre of the absurd
S. Beckett
Life and works
Waiting for Godot- Extracts:
Nothing to be done
Mascalucia, 14/05/2012
Firma del docente
_Valeria Lo Bue
36
LICEO CLASSICO E SCIENTIFICO “C. MARCHESI” MASCALUCIA
Classe: 5 D - Indirizzo Scientifico - Materia: Filosofia
RELAZIONE FINALE
DOCENTE :ADALGISA GRECO
LIBRI DI TESTO
NICOLA ABBAGNANO- GIOVANNI FORNERO, LA FILOSOFIA, ed. PARAVIA
2. TEMPI
Ore settimanali: 3
Ore effettuate al 15/05/2012: 67
3. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
La classe, nel suo complesso, pur nella normale differenziazione riguardo alle capacità, ai
livelli di partenza, alla disponibilità al dialogo e al conseguente impegno, ha raggiunto un
discreto livello di apprendimento. La partecipazione è stata favorita dalla positiva dinamica
che si è venuta a creare grazie allo spirito di collaborazione che, spesso, ha caratterizzato la
fisionomia della classe. Le relazioni sono state improntate sulla fiducia e la cooperazione,
consentendo, in tal modo, lo svolgimento del processo educativo in condizioni abbastanza
proficue.
Attitudine alla disciplina
Adeguata e per alcuni più che buona
Interesse per la disciplina
Buona, sono aumentati gradatamente i tempi di attenzione anche per i discenti meno motivati
che sono riusciti a raggiungere livelli accettabili in termini di conoscenze , capacità e
competenze.
Impegno nello studio
Una buona parte della classe si è impegnata nello studio con serietà e responsabilità. Soltanto
pochi
alunni si sono impegnati con discontinuità.
Metodo di studio
Quasi tutti hanno affinato il metodo di studio. Alcuni hanno affrontato il lavoro con personale
capacità organizzativa rielaborando i contenuti in senso critico.
OBIETTIVI REALIZZATI
- Conoscenza ed esposizione chiara delle tematiche proposte
- Riconoscere e utilizzare una terminologia appropriata e le categorie concettuali della
disciplina
- Stabilire connessioni possibili tra contesto storico-culturale e pensiero filosofico
- Potenziare le competenze logico-argomentative
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
Testo in adozione, documenti, fotocopie
METODI D’INSEGNAMENTO
La lezione frontale è stata alternata a quella dialogata, alla lettura e analisi di testi, al fine di
coinvolgere attivamente gli studenti, stimolare le loro capacità di analisi e sintesi, il confronto
di opinioni e di ipotesi interpretative e favorire lo sviluppo delle competenze logicoargomentative.
Sono stati evidenziati i nuclei fondamentali e i nodi problematici attorno a cui sviluppare il
discorso e indicati i legami e le connessioni interdisciplinari.
I temi e gli autori in esame sono stati correlati ai contesti storici in modo da inquadrare lo
sviluppo delle idee nell’evoluzione politica, sociale, economica e meglio comprendere la
genesi delle dottrine filosofiche.
37
Particolare attenzione è stata riservata, altresì, agli aspetti logico-formali e terminologici, per
educare gli studenti al rigore logico, arricchire e migliorare le loro capacità espressive e
favorire l’acquisizione di un registro linguistico ricco e appropriato.
STRUMENTI DI VERIFICA
Il raggiungimento degli obiettivi e l’acquisizione di competenze e capacità sono stati verificati
attraverso prove orali quali: interrogazioni, colloqui, discussioni guidate, simulazione terza
prova con tipologia mista.
PROGRAMMA
MODULO 1
KANT
Il criticismo
Il problema gnoseologico
La critica della ragion pura
I giudizi sintetici a priori
La “rivoluzione copernicana”
Le facoltà della conoscenza
L’ Estetica trascendentale
L’Analitica trascendentale
La Dialettica trascendentale
Il problema morale
La critica della ragion pratica
Realtà e assolutezza della legge morale
L’imperativo categorico
La formalità della legge e il dovere
La teoria dei postulati pratici e la fede morale
Il primato della ragion pratica
La critica del giudizio
Giudizi determinanti e giudizi riflettenti
L’analisi del bello e il giudizio estetico
Il sublime, le arti belle e il genio
Religione, diritto, stato
Per la pace perpetua
MODULO 2
L’IDEALISMO TEDESCO
HEGEL
I capisaldi del sistema
Il giovane Hegel
Le tesi di fondo del sistema
Idea, natura e spirito
Le partizioni della filosofia
La dialettica
LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO
Coscienza
Autocoscienza
Ragione
L’ENCICLOPEDIA DELLE SCIENZA FILOSOFICHE
L’eticità: la famiglia, la società civile, lo Stato
MODULO 3
FILOSOFIA ED ESISTENZA
SCHOPENHAUER
Il mondo della rappresentazione come “velo di Maya”
La via d’accesso alla cosa in sé
Caratteri e manifestazioni della “volontà di vivere”
Il pessimismo
La critica alle varie forme di ottimismo
38
Le vie di liberazione del dolore
KIERKEGAARD
L’esistenza come possibilità e fede
La critica all’hegelismo
Gli stadi dell’esistenza
L’angoscia
Disperazione e fede
MODULO 4
DESTRA E SINISTRA HEGELIANA
MARX
La critica al “misticismo logico “di Hegel
La critica allo Stato moderno e al liberalismo
La critica dell’economia borghese
La concezione materialistica della storia
Il Manifesto del partito comunista
Il Capitale
La rivoluzione e la dittatura del proletariato
Le fasi della futura società comunista
MODULO 5
IL POSITIVISMO
Caratteri generali e contesto storico del positivismo europeo
Positivismo, Illuminismo e Romanticismo
Le varie forme di positivismo
MODULO 6
LA CRISI DELLE CERTEZZE NELLA SCIENZA E NELLA FILOSOFIA
NIETZSCHE
Filosofia e malattia
Nazificazione e denazificazione
Caratteri del pensiero e della scrittura di Nietzsche
Il periodo giovanile: tragedia e filosofia; Storia e vita
Il periodo illuministico: la “morte di Dio” e la fine delle illusioni metafisiche
Il periodo di Zaratustra: il superuomo; l’eterno ritorno
L’ultimo Nietzsche: il crepuscolo degli idoli etico-religiosi; la volontà di potenza; il problema del
nichilismo e del suo superamento
MODULO 7
LA RIVOLUZIONE PSICOANALITICA
FREUD
Dagli studi sull’isteria alla psicoanalisi
La realtà dell’inconscio e i modi per accedervi
La scomposizione psicoanalitica della personalità
L’interpretazione dei sogni
La teoria della sessualità e il complesso edipico
La teoria psicanalitica dell’arte
La religione e la civiltà
39
LICEO CLASSICO E SCIENTIFICO “C. MARCHESI” MASCALUCIA
Classe: 5 Sez. D - Indirizzo Scientifico - Materia: STORIA
RELAZIONE FINALE
DOCENTE :ADALGISA GRECO
1. LIBRI DI TESTO
M. FOSSATI – G. LUPPI- E. ZANETTE, PARLARE DI STORIA, ed. B. MONDADORI
2 TEMPI
Ore settimanali: 3
Ore effettuate al 15/05/2010: 67
3. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
La classe, nel suo complesso, pur nella normale differenziazione riguardo alle capacità, ai
livelli di partenza, alla disponibilità al dialogo e al conseguente impegno, ha raggiunto un
discreto livello di apprendimento. La partecipazione è stata favorita dalla positiva dinamica
che si è venuta a creare grazie allo spirito di collaborazione che, spesso, ha caratterizzato la
fisionomia della classe. Le relazioni sono state improntate sulla fiducia e la cooperazione,
consentendo, in tal modo, lo svolgimento del processo educativo in condizioni abbastanza
proficue.
Attitudine alla disciplina
Generalmente buona
Interesse per la disciplina
Buona, sono aumentati gradatamente i tempi di attenzione anche per i discenti meno motivati
che sono riusciti a raggiungere livelli accettabili in termini di conoscenze , capacità e
competenze.
Impegno nello studio
Una buona parte della classe si è impegnata nello studio con serietà e responsabilità. Soltanto
pochi
alunni si sono impegnati con discontinuità.
Metodo di studio
Quasi tutti hanno affinato il metodo di studio. Alcuni hanno affrontato il lavoro con personale
capacità organizzativa rielaborando i contenuti in senso critico.
OBIETTIVI REALIZZATI
- Acquisire la conoscenza dei contesti o processi storici nelle loro interconnessioni
economico-politiche e sociali
- Acquisire la consapevolezza dello sviluppo diacronico e sincronico degli eventi e della
loro collocazione spaziale
- Usare correttamente gli strumenti concettuali specifici in rapporto al contesto
- Conoscere e utilizzare il linguaggio specifico
- Saper distinguere nelle testimonianze utilizzate fatti, ragioni, opinioni e pregiudizi
- conoscere le regole e i principi fondamentali della convivenza civile
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
Testo in adozione, documenti, fotocopie
METODI D’INSEGNAMENTO
La lezione frontale si alternerà con la discussione guidata, al fine di stimolare in classe
dibattiti, momenti di riflessione e di confronto di ipotesi interpretative. Saranno privilegiate le
occasioni di ampliamento e approfondimento dei temi trattati attraverso la ricerca, la lettura e
l’analisi di testi storiografici, individualmente e in gruppo, per abituare gli alunni alle
operazioni mentali e strumentali specifiche della disciplina. So stati evidenziati i nuclei
fondamentali e i nodi problematici attorno a cui sviluppare il discorso e indicati i legami e le
connessioni interdisciplinari.
STRUMENTI DI VERIFICA
40
Il raggiungimento degli obiettivi e l’acquisizione di competenze e capacità sono stati verificati
attraverso prove orali quali: interrogazioni, colloqui, discussioni guidate, simulazione terza
prova con tipologia mista.
PROGRAMMA
MODULO 1 SCENARI DI INIZIO SECOLO
- Guerre prima della guerra
- L’Italia giolittiana: il liberalismo incompiuto
MODULO 2 LA GRANDE GUERRA E LA RIVOLUZIONE RUSSA
- Lo scoppio della guerra e l’intervento italiano
- Lo svolgimento del conflitto e la vittoria dell’Intesa
- Le rivoluzioni russe
MODULO 3 LO SCENARIO DEL DOPOGUERRA
- Le eredità della grande guerra
- I trattati di pace
MODULO 4 L’ECONOMIA MONDIALE FRA SVILUPPO E CRISI
- Le conseguenze economiche della guerra
- Un’innovazione fondamentale: taylorismo-fordismo
- La crisi del 1929
- Dagli Stati Uniti la crisi si trasmette al mondo
MODULO 5 IL DOPOGUERRA ITALIANO
- La crisi del dopoguerra in Italia
- Il biennio rosso
- La crisi dello stato liberale
- Il significato politico della questione fiumana
MODULO 6 IL TOTALITARISMO
- Il fascismo al potere
- Il regime fascista
- La Germania di Weimar e l’ascesa del nazismo
- Il regime nazista
- Il regime staliniano
MODULO 7 L’EUROPA E IL MONDO FRA LE DUE GUERRE
- Gran Bretagna, Francia, New Deal americano
- Il risveglio dell’Asia
MODULO 8 LA CATASTROFE DELL’EUROPA
- I fascismi in Europa e la guerra civile spagnola
- Verso la guerra
- La seconda guerra mondiale
- La resistenza in Europa e in Italia
MODULO 9 BIPOLARISMO E DECOLONIZZAZIONE
- Il sistema internazionale bipolare
- I due blocchi
- La decolonizzazione
- Bipolarismo e decolonizzazione
- Crescita, crisi, nuovi sviluppi
MODULO 10
- Una crescita senza precedenti
- La società dei consumi
- il Sessantotto
- La fine dell’”età dell’oro”
- L’uscita dalla crisi
MODULO 11 L’ITALIA REPUBBLICANA
41
- La ricostruzione
- Il centrismo
- Il “miracolo economico” e il primo centro-sinistra
42
ALLEGATI
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINA: Fisica
DOCENTE: Oreste Caniglia
1. LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Caforio, Ferilli – Fisica – Vol. 3 – Le Monnier. Usato spesso anche U.
Amaldi- La fisica di Amaldi. Idee ed esperimenti – Vol. 3 – Zanichelli
2. TEMPI
Ore settimanali:3
Ore effettive (al 15-05-12): (40 I quadrimestre) + (37 II quadrimestre)
3. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Si veda il corrispondente QUADRO 3 della relazione di Matematica.
4. OBIETTIVI REALIZZATI
I discenti sanno complessivamente descrivere un fenomeno fisico studiato,
e lo inquadrano in un appropriato ambito fenomenico, pur con un
linguaggio talvolta poco specifico. Sanno fornire le formule che
quantificano le variabili descrittive e comprendono il senso generale dei
problemi posti dalla disciplina, si orientano nel continuo passaggio dal
piano descrittivo a quello formalizzato dell'apparato teorico, seppur in
maniera meno sciolta.
Sono molto meno autonomi nella risoluzioni di esercizi dove necessitano di
guida e sollecitazione per giungere a conclusione di una risoluzione
corretta. Tra le applicazioni di calcolo prediligono la risoluzione di semplici
circuiti, puramente ohmici o capacitivi, per i quali è richiesta essenzialmente
solo la gestione di un apparato matematico elementare (calcolo di
resistenze o capacità equivalenti, eq. di Kirchhoff).
5. EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
I fattori descritti nella corrispondente sezione, relativamente alla
matematica, hanno avuto pesanti conseguenze anche per la fisica,
aggravate dall'assenza di continuità nell'insegnamento per tutti e tre gli
anni: durante l'estate del penultimo anno di corso si è provveduto a
sviluppare tutta la meccanica, che era mancante dai precedenti anni(!), per
tentare di rimettere in piedi una situazione invero assai periclitante. Così la
classe ha avuto anche per la fisica un corso di studi assai accidentato,
quanto meno frammentato.
È su questa base che si è innestato il programma relativo al quinto anno di
corso.
43
Non è stato possibile curare adeguatamente gli esercizi di applicazione nel
calcolo, e arduo è stato per i ragazzi orientarsi nei percorsi di sviluppo
storico e filosofico della disciplina. Valgono anche per la fisica le
considerazioni di ordine generale e didattico già sviluppate nella
corrispondente sezione per la matematica.
6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
Libro di testo, appunti e dispense del docente, piano di ardesia e gessetti,
audiovisivi e supporti multimediali, lezioni multimediali in classe e in
laboratorio di informatica con l'utilizzo di pc, proiettore, rete didattica etc., e
gruppo-classe virtuale, arredi varî dell'istituto.
7. SPAZI
Aule, laboratorio multimediale
8. METODI D’INSEGNAMENTO
Lezione frontale, lavoro di gruppo, discussione guidata.
9. STRUMENTI DI VERIFICA
Verifiche orali, sia alla lavagna, sia dal posto, che al banco, compiti scritti,
test a risposta aperta e a scelta multipla.
44
Istituto di Istruzione Superiore
Licei Statali classico e scientifico “Concetto Marchesi” di Mascalucia - Ct
Classe 5 sez.D Corso Liceo scientifico
Docente: Oreste Caniglia
Programma di Fisica svolto entro il 15 maggio 2012
Elettrostatica
Fenomeni elettrici elementari. La carica elettrica. Corpi isolanti e conduttori. Corpi carichi e
corpi neutri. Elettrizzazione per strofinio, contatto e induzione. Conservazione della carica
elettrica. Elettroscopio ed elettrometro. Elettroforo di Volta. Polarizzazione dei dielettrici.
Legge di Coulomb. Confronto con la legge di Newton-Pitagora-Democrito della gravitazione
universale. La costante dielettrica dei materiali e suo significato fisico.
Il Decadentismo nella Scienza: il passaggio dalle interazioni a distanza tra particelle al
concetto di campo di forze. Campo elettrico. Il vettore E. Le linee di campo. Linee di campo
generate dalla carica puntiforme positiva e negativa, linee di campo generate dal dipolo
elettrico. Flusso di un vettore. “Sorgenti” e “pozzi” di linee di campo in analogia al campo
delle velocità nella fluidodinamica. Teorema di Gauss per il vettore campo elettrico E. Linee
di campo generate da una distribuzione piana, illimitata e uniforme di cariche. Campi elettrici
generati da distribuzioni simmetriche di cariche: “filo” rettilineo di cariche ferme, piano,
superficie sferica, sfera piena.
Conduttori in equilibrio elettrostatico. Il potenziale elettrico V. Linee e superfici
equipotenziali. Derivazione di E da V e viceversa. Teorema di Coulomb, il potere disperdente
delle punte, problema generale dell'elettrostatica. Capacità del conduttore in equilibrio
elettrostatico. Capacità della sfera carica, l'unità di misura della costante dielettrica. Il
condensatore. Il condensatore piano. Capacità dei condensatori e del condensatore piano.
Capacità equivalente di condensatori collegati in serie e in parallelo.
Elettrodinamica
La corrente elettrica. L'intensità di corrente. I conduttori ohmici e la prima legge di Ohm.
Generatori di tensione ideali e reali. Resistenza equivalente di resistori collegati in serie e in
parallelo. Circuiti elettrici. Le leggi di Kirchhoff e la risoluzione di circuiti. Corrente continua.
La seconda legge di Ohm. La dipendenza della resistività dalla temperatura. I superconduttori.
Letture di studio-approfondimento per gruppi: gli effetti del passaggio della corrente elettrica
nei solidi, nei liquidi, nei gas.
Magnetismo
Fenomeni magnetici fondamentali. La magnetite e le calamite. Le forze di tipo magnetico e il
campo magnetico. Il vettore campo magnetico H. Il vettore induzione magnetica B. Forze tra
magneti e correnti e legge di Faraday, forze tra correnti e legge di Ampere, campo magnetico
generato da un filo percorso da corrente e legge di Biot e Savart, campo magnetico generato
da una spira percorsa da corrente e da un solenoide rettilineo. Il principio di funzionamento
del motore elettrico.
Cenni sulla forza di Lorentz. Il flusso del campo magnetico e teorema di Gauss per il campo
magnetico (enunciato), la circuitazione del campo magnetico e Teorema di Ampere
(enunciato), e suo significato energetico. Le proprietà magnetiche dei materiali, le sostanze
ferromagnetiche, paramagnetiche e diamagnetiche. La permeabilità magnetica dei materiali.
Il ciclo di isteresi magnetica. La magnetizzazione permanente e la temperatura di Curie.
Programma da svolgere presumibilmente dopo il 15 maggio 2010:
Magnetodinamica: le correnti indotte, legge di Faraday-Neumann-Lenz, auto e mutua
induzione. Cenni alle correnti alternate e ai circuiti in c.a.
45
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINA: Matematica
DOCENTE: Oreste Caniglia
10. LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Dodero, Baroncini, Manfredi – Lineamenti di matematica – Analisi – Ghisetti
e Corvi. Utilizzato sovente anche Scaglianti – Analisi infinitesimale– Ambito
scientifico - Cedam
11. TEMPI
Ore settimanali:3
Ore effettive (al 15-05-12): (40 I quadrimestre) + (37 II quadrimestre)
12. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
Alunni complessivamente vivaci e di buono spirito, comunque dal
comportamento corretto, hanno dimostrato una partecipazione individuale
differenziata, sgranata dal passivo al recettivo, dimostrandosi molto
compatti nelle scelte comportamentali per le situazioni che si sono
presentate durante il corso del triennio.
Attitudine alla disciplina
Assai eterogenea, con picchi in entrambe le direzioni e con le varie
intensità intermedie.
Interesse per la disciplina
Pressoché nullo per alcuni elementi, che l'hanno studiata essenzialmente
per dovere, moderato-tenue e/o discontinuo per il corpo del gruppo classe,
più costante per un gruppetto di discenti.
Impegno nello studio
Generalmente incostante, i ragazzi si sono rivelati incapaci di sostenere
carichi di lavoro consistenti nel lungo periodo. Solo alcuni si sono
mantenuti costantemente volenterosi e impegnati.
I tempi di maturazione e assimilazione dei contenuti si sono
conseguentemente ampliati, rallentando vistosamente il ritmo delle attività
didattiche e lo sviluppo del programma.
Le motivazioni di quanto esposto vengono analizzate nel successivo punto
5.
46
13. OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenza, competenza, capacità)
Gli alunni sanno risolvere semplici problemi di analisi matematica se
instradati alla decodifica del testo matematico e indirizzati nello
svolgimento. Riescono a condurre lo studio completo di semplici funzioni e,
con difficoltà varie, quello di funzioni più complesse. Con tempi dilatati, e
più richiami ad argomenti di matematica propedeutici, riescono ad
inquadrare problematiche che richiedono un quadro di sintesi dei vari
argomenti svolti.
Le capacità espositive non si sono sviluppate pienamente in tutti i discenti,
che vengono dunque talora penalizzati anche nella discussione su
definizioni e proprietà.
Per alcuni poco più che abbozzata è rimasta la capacità di condurre catene
di deduzioni ed argomentazioni dimostrative.
14. EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
La classe ha visto l'alternarsi di insegnanti della disciplina durante i primi
due anni di studio, con vari avvicendamenti anche in corso d'anno, trovando
una continuità solo nel triennio del corso, quando è stato necessario
ricostruire certe basi per una salda edificazione della matematica superiore:
ciò ha causato dei rallentamenti notevoli nel naturale sviluppo dei
programmi, costringendo docente e discenti a uno sforzo supplementare
non indifferente, e al sacrificio di qualche argomento. Come è facile
comprendere, non per tutti si è rimediato disinnescando quei processi a
catena che inducono parte dei discenti a interessarsi tenuamente di una
disciplina che vedono sviluppata in modo frammentario, di cui intuiscono
solo a mala pena una visione di insieme e della quale assimilano con
difficoltà e disorganicità argomenti e problematiche. L'intensità nello studio
si è dunque limitata, non giustificatamente, ma certo in modo
comprensibile. Alcuni elementi hanno posto un argine a questa deriva nel
proprio assetto mentale di disposizione verso la disciplina, con risultati
apprezzabili.
Non stupisca dunque la presenza di insicurezze nel calcolo algebrico
elementare o nella inconsistenza delle conoscenze di parte dei contenuti di
geometria. Tutti fattori che hanno rallentato, ovviamente, lo svolgimento dei
programmi.
15. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
Libro di testo, appunti e dispense del docente, piano di ardesia e gessetti,
gruppo-classe virtuale, arredi varî dell'istituto.
47
16. SPAZI
Aule, laboratorio multimediale
17. METODI D’INSEGNAMENTO
Lezioni frontali, dialoghi motivazionali, discussioni guidate, esercitazioni
scritte su problemi di vario tipo.
18. STRUMENTI DI VERIFICA
Compiti scritti, verifiche orali, sia alla lavagna, sia dal posto, che al banco.
48
Istituto di Istruzione Superiore
Licei Statali classico e scientifico “Concetto Marchesi” di Mascalucia - Ct
Documento Finale del 15 Maggio a.s. 2011/2012 – Esame di Stato
Classe 5 sez.D Corso Liceo scientifico
Docente: Oreste Caniglia
Programma di Matematica svolto entro il 15 maggio 2012
Richiami e recupero su equazioni e disequazioni, valori assoluti, proprietà di esponenziali e
logaritmi.
Leggi di corrispondenza e funzioni. Proprietà delle funzioni. Funzioni composte e funzione
inversa.
Numeri reali. Densità e continuità. Intervalli numerici e insiemi numerici. Intorni. Punti di
accumulazione e punti isolati. Estremo inferiore e superiore degli insiemi numerici. Massimo
e minimo di un insieme di numeri reali. Teorema di Bolzano e teoremi di completezza in R
(enunciati).
Funzioni reali di variabile reale e loro classificazione. Grafico di una funzione. Funzioni pari
e dispari, monotonia delle funzioni, funzioni limitate e illimitate, punti di massimo e di
minimo. Funzione esponenziale. Funzione logaritmica. Funzioni goniometriche. Funzioni
goniometriche inverse.
Ricerca del campo di esistenza. Intersezioni del grafico di una funzione con gli assi cartesiani.
Studio del segno di una funzione. Traslazione dei grafici di funzione sull'asse x e sull'asse y.
Limiti. Definizioni. Limite destro e sinistro. Teorema dell'unicità del limite, teorema della
permanenza del segno, teorema del confronto. Altri teoremi sui limiti (Enunciati). Limiti delle
funzioni elementari. Teoremi sulle operazioni con limiti (Enunciati). Successioni. Successioni
convergenti e divergenti. Il numero e. Limiti notevoli delle funzioni reali.
Continuità. Punti di discontinuità e loro classificazione. Asintoti orizzontali, verticali ed
obliqui.
Teoremi sulle funzioni continue (enunciati), teorema di Wierstrass, teorema di DarbouxBolzano, teorema di esistenza degli zeri, continuità delle funzioni composte e delle funzioni
inverse.
Derivata di una funzione. Teorema sulla continuità di funzioni derivabili. Significato
geometrico della derivata, tangente al grafico di una curva e angolo tra due curve. Punti a
tangente verticale, punti angolosi e punti cuspidali. Funzione derivata. Derivata delle funzioni
elementari. Teoremi sulle operazioni con derivate (enunciati). Derivata delle funzioni
composte (enunciato). Derivata delle funzioni inverse (enunciato). Derivate di ordine
superiore.
Teorema di Rolle e significato geometrico, Teorema di Lagrange e significato geometrico,
conseguenze del teorema di Lagrange (enunciato solo il criterio di derivabilità), Teorema di
Cauchy (enunciato), Teorema di De l'Hospital (enunciato). Studio della monotonia di una
funzione.
Estremi di una funzione, massimi e minimi. Teorema di Fermat sulle condizioni necessarie
per i punti di max o di min, Teorema sulle condizioni sufficienti per i punti di estremo
(enunciato). Concavità. Punti di flesso. Teorema sul segno della derivata seconda (enunciato),
teorema sulla ricerca dei punti di flesso (enunciato). Flessi a tangente verticale e cuspidi.
Problemi di massimo e di minimo. Differenziale. Integrali definiti.
Programma da svolgere presumibilmente dopo il 15 maggio 2010:
Integrali indefiniti e metodi di integrazione.
49
Allegati
Criteri generali di valutazione degli apprendimenti
Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo
Simulazione di terza prova assegnata alla classe con griglia per la valutazione.
50
9CREDITO SCOLASTICO E CREDITO FORMATIVO
Istruzioni operative e fondamentali riferimenti normativi
CREDITO SCOLASTICO
A. Riferimenti normativi fondamentali
D.M. 24/02/2000 art. 1 comma 2
La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative all’interno della scuola di
appartenenza non dà luogo all’acquisizione di crediti formativi, ma concorre unicamente alla
definizione del credito scolastico in quanto parte costitutiva dell’ampliamento dell’offerta formativa
della scuola.
O.M. n. 40 2008/2009 art. 8 cc. 1, 2, 6, 7
1. I punteggi del credito scolastico sono attribuiti agli studenti del triennio sulla base della Tabella A
allegata e della nota in calce alla medesima (D.M. n. 42 del 22.5.2007) […]
La valutazione sul comportamento concorre dal corrente anno scolastico alla determinazione dei
crediti scolastici. (artt. 2 e 8)
In considerazione dell’incidenza che hanno le votazioni assegnate per le singole discipline sul
punteggio da attribuire quale credito scolastico e, di conseguenza, sul voto finale, i docenti, ai fini
dell’attribuzione dei voti […] utilizzano l’intera scala decimale di valutazione.
2. L’attribuzione del punteggio, in numeri interi, nell’ambito della banda di oscillazione, tiene conto
del complesso degli elementi valutativi di cui all’art. 11, comma 21, del DPR n. 323/1998, con il
conseguente superamento della stretta corrispondenza con la media aritmetica dei voti
attribuiti in itinere o in sede di scrutinio finale e, quindi, anche di eventuali criteri restrittivi seguiti
dai docenti.
[…]
6. L’attribuzione del credito scolastico ad ogni alunno va deliberata, motivata e verbalizzata. Il
consiglio di classe, nello scrutinio finale dell’ultimo anno di corso, può motivatamente integrare,
fermo restando il massimo di 25 punti attribuibili, a norma del comma 4 dell’art. 11 del DPR n.
323/1998, il punteggio complessivo conseguito dall’alunno, quale risulta dalla somma dei punteggi
attribuiti negli scrutini finali degli anni precedenti: Le deliberazioni, relative a tale integrazione,
opportunamente motivate, vanno verbalizzate con riferimento alle situazioni oggettivamente
rilevanti ed idoneamente documentate.
7. Il punteggio attribuito quale credito scolastico ad ogni alunno è pubblicato all’albo dell’istituto.
Il punteggio […] esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta da ciascun alunno nell’anno
scolastico in corso, con riguardo al profitto e tenendo in considerazione anche l’assiduità della frequenza scolastica, ivi
compresa, per gli istituti ove è previsto, la frequenza dell’area di progetto, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al
dialogo educativo, alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Esso è attribuito sulla base
dell'allegata tabella a) e della nota in calce alla medesima.
1
Piano dell’Offerta Formativa
TABELLA A
Candidati interni
(sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)
Credito scolastico – Punti
II anno
3–4
4–5
5–6
6–8
Media dei voti
M=6
6<M≤7
7<M≤8
8 < M ≤ 10
I anno
3–4
4–5
5–6
6–8
III anno
4–5
5–6
6–7
7–9
Nota- M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla
precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M
dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al
dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi.
All'alunno che è stato promosso alla penultima classe o all'ultima classe del corso di studi con un
debito formativo, va attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa bada di oscillazione della
tabella. In caso di accertato superamento del debito formativo riscontrato, il consiglio di classe può
integrare in sede di scrutinio finale dell'anno scolastico successivo il punteggio minimo assegnato,
51
nei limiti previsti dalla banda di oscillazione cui appartiene tale punteggio. Nei confronti degli alunni
che abbiano saldato nell'ultimo anno di corso i debiti formativi contratti nel terzultimo anno non si
procede alla eventuale integrazione del credito scolastico relativo al terzultimo anno. Gli alunni che
non abbiano saldato i debiti formativi contratti nel terzultimo e nel penultimo anno di corso non
sono ammessi a sostenere l'esame di Stato.
B. Criteri di attribuzione dei punteggi: istruzioni per l’uso
Se la Media dei voti risulta pari o superiore al decimale 0,5 si attribuisce il punteggio più alto
della banda di appartenenza;
Se la Media dei voti è inferiore al decimale 0,5 si attribuisce il punteggio più basso della
banda di appartenenza;
Il punteggio minimo previsto dalla banda può inoltre essere incrementato, nei limiti previsti
dalla banda di oscillazione di appartenenza, purché si verifichino almeno due delle seguenti
condizioni:
1. le assenze non superano il 10% dei giorni di attività scolastica (tranne i casi di assenze per
motivi di salute documentati da certificazione medica o per attività extrascolastiche qualificate e
debitamente documentate, quali partecipazione a concorsi, gare, esami, etc.)
2. lo studente ha partecipato con interesse e impegno alle attività didattiche o ad attività integrative
dell’Offerta Formativa (progetti POF, PON)
3. lo studente ha prodotto la documentazione di qualificate esperienze formative, acquisite al
di fuori della scuola di appartenenza (CREDITO FORMATIVO), e da cui derivano competenze
coerenti con le finalità didattiche ed educative previste dal POF.
Si precisa inoltre che in relazione ai crediti da attribuire agli studenti delle classi quarte e
quinte, nell’ambito della banda di oscillazione della media dei voti da 8 – 10 in ragione di punti 8
(penultima classe) o di punti 9 (ultima classe) come punteggio massimo nell’ambito della banda
di oscillazione della media dei voti da 8 – 10, si procede all’attribuzione dei crediti secondo i
seguenti parametri:
[…]
Classe Quinta
da 8,1 a 8,4 = punti 7
da 8,5 a 8,9 = punti 8
da 9 a 10 = punti 9
52
CREDITO FORMATIVO
Riferimenti normativi fondamentali
DPR n. 323 del 23.7.1998 art. 12 cc. 1, 2
1. Ai fini previsti dal presente regolamento, il credito formativo consiste in ogni qualificata
esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di
corso cui si riferisce l’esame di Stato; la coerenza, che può essere individuata nell’omogeneità
con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro
concreta attuazione, è accertata per i candidati interni e per i candidati esterni, rispettivamente,
dai consigli di classe e dalle commissioni d’esame. I consigli di classe e le commissioni
d’esame potranno avvalersi, a questo fine, del supporto fornito dall’amministrazione scolastica
e dall’ Osservatorio di cui all’articolo 14. Il Ministro della pubblica istruzione individua le tipologie di
esperienze che danno luogo al credito formativo con proprio decreto.
2. Le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono indicare l’ente a cui sono stati versati i
contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludano l’obbligo
dell’adempimento contributivo.
D.M. n. 49 del 24.2.2000
“Decreto ministeriale concernente l'individuazione delle tipologie di esperienze che danno luogo ai crediti formativi”
Art. 1
1. Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi […] sono acquisite, al di fuori
della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della
persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività
culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al
volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport.
omissis
Art. 2
1. I criteri di valutazione delle esperienze citate all'art.1 devono essere conformi a quanto previsto
all'art.12 del D.P.R. 23.7.1998, n.323 e tener conto della rilevanza qualitativa delle esperienze,
anche con riguardo a quelle relative alla formazione personale, civile e sociale dei candidati.
2. I consigli di classe procedono alla valutazione dei crediti formativi, sulla base di indicazioni e
parametri preventivamente individuati dal collegio dei docenti al fine di assicurare omogeneità nelle
decisioni dei consigli di classe medesimi, e in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri
dell'indirizzo di studi e dei corsi interessati.
Omissis
Art. 3
1. La documentazione relativa all'esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve comprendere in
ogni caso una attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni presso i quali il
candidato ha realizzato l'esperienza e contenente una sintetica descrizione dell'esperienza stessa.
Piano dell’Offerta Formativa
B. Parametri di valutazione dei crediti: istruzioni per l’uso
Le esperienze, al fine di una valutazione per il credito formativo, devono contribuire a migliorare la
preparazione dell’alunno attraverso l’acquisizione di competenze ritenute coerenti con gli obiettivi
del corso di studi seguito in relazione
all’omogeneità con i contenuti tematici del corso
alle finalità educative della scuola
al loro approfondimento
al loro ampliamento
alla loro concreta attuazione.
Perché l’esperienza sia qualificata deve avere carattere di continuità ed essere realizzata presso
enti, associazioni, istituzioni, società che siano titolate a svolgere quella tipologia di attività.
L’alunno deve partecipare all’esperienza con un ruolo attivo e non limitarsi a semplice auditore.
Le esperienze sopra indicate devono essere praticate presso ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI e
SOCIETA’ legalmente costituite, ISTITUZIONI, ENTI, SOCIETA’ SPORTIVE aderenti alle diverse
53
FEDERAZIONI riconosciute dal CONI
C. Tipologie specifiche di esperienze
Arte programma
5ds.doc
1. Attività culturali e artistiche generali
Partecipazione ad esposizioni individuali e/o collettive promosse e organizzate da Gallerie
d’arte, Enti e/o associazioni e non organizzate autonomamente e inserimento in cataloghi o
esplicita menzione (con nome e cognome) nella pubblicità dell’esposizione.
Pubblicazioni di testi, articoli, disegni, tavole o fotografie editi da Case Editrici regolarmente
registrate all’Associazione Italiana Editori
Partecipazione non occasionale a concerti, spettacoli e rassegne artistiche documentabile
mediante certificazione dell’ente o dell’associazione organizzatori (gruppi folkloristici, compagnie
teatrali, musicali)
Frequenza certificata di una scuola di recitazione legalmente riconosciuta
Studio di uno strumento musicale con certificazione di frequenza del conservatorio
Attestato di frequenza di corsi di formazione regionali nelle arti figurative (pittura, scultura,
fotografia, etc.)
2. Formazione linguistica
Certificazioni nazionali ed internazionali di enti legalmente riconosciuti dal MIUR attestanti il
livello di conoscenze e di competenze in una delle lingue comunitarie
Conoscenza certificata di una lingua straniera non comunitaria
3. Formazione informatica
Patente europea di informatica (ECDL)
Competenze informatiche certificate da enti riconosciuti
4. Formazione professionale
Partecipazione certificata a corsi di formazione professionale promossi da Enti e/o associazioni
ai sensi e nel rispetto della vigente normativa sulla formazione professionale
5. Attività sportiva
Partecipazione a gare a livello agonistico organizzate da Società aderenti alle diverse
Federazioni riconosciute dal CONI
6. Attività di volontariato
Presso Associazioni (Enti, Fondazioni, etc.) legalmente costituite con certificazione dello
svolgimento dell’attività da almeno un anno e con descrizione sintetica dei compiti e delle funzioni
7. Attività lavorative
Attestazione della tipologia dell’attività e indicazione della durata almeno semestrale continuativa;
inquadramento regolare ai sensi della vigente normativa e nel rispetto dei C.C.N.L.
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CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE FINALE (POF)
Il Collegio Docenti al fine di garantire omogeneità nelle decisioni dei Consigli di Classe
relativamente alle operazioni dello scrutinio finale delibera i seguenti criteri di valutazione:
1. Crescita personale di ciascun allievo nel percorso formativo e in rapporto al gruppo classe;
2. acquisizione da parte di ciascun allievo degli obiettivi prefissati, pur nel rispetto dei diversi
sistemi e livelli di apprendimento;
Si ribadisce che, nel processo di valutazione, si deve tenere conto:
a) dei progressi rispetto ai livelli di partenza;
b) delle capacità individuali (sa cogliere i dati essenziali, esporre adeguatamente i contenuti,
applicare le informazioni apprese, rielaborare le conoscenze, seguire un percorso di
apprendimento di recupero);
c) dell'impegno mostrato nel corso dell'anno;
d) della partecipazione al dialogo educativo;
e) della collaborazione all'interno del gruppo classe;
f) dell'acquisizione delle conoscenze e delle competenze necessarie in ciascuna disciplina.
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