Istituto di Istruzione Superiore
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Istituto di Istruzione Superiore Liceo Statale classico scientifico “Concetto Marchesi” Via dei Villini, 19 95030 Mascalucia CT CODICE MECCANOGRAFICO CTIS02600N CODICE FISCALE 93151730871 [email protected] Anno scolastico 2011/2012 ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEI CORSI DI STUDIO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V SEZIONE D CORSO LICEO SCIENTIFICO Istituto di Istruzione Superiore Liceo Statale classico scientifico “Concetto Marchesi” Via dei Villini, 19 95030 Mascalucia CT CODICE MECCANOGRAFICO CTIS02600N CODICE FISCALE 93151730871 [email protected] INDICE Parte prima Presentazione delle finalità dell’Istituto con riferimento al POF Caratteri specifici dell’indirizzo di studi pag. 3 pag. 4 Parte seconda Elenco degli studenti della classe Storia della classe pag. 5 pag. 6 Parte terza Profilo della classe pag. 8 Parte quarta Percorso formativo Strategie didattiche comuni Attività di approfondimento extracurricolare Simulazione di Terza prova pag. 9 pag. 9 pag. 10 pag. 11 Parte quinta Progettazioni disciplinari: relazione finale + programmi Italiano Latino Scienze Religione Ed. Fisica Disegno Inglese Filosofia Storia Fisica Matematica pag 12 pag 18 pag 22 pag 25 pag 27 pag 29 pag 33 pag 37 pag 40 pag 43 pag 46 Parte sesta Allegati 2 1. L’ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE: IL LICEO “C.MARCHESI” (POF) Dall’anno 2008-2009 l’Istituto ha una organizzazione amministrativa e didattica autonoma (D.A. n. 571 del 1 giugno 2007). L’obiettivo primario che l’Istituzione si pone infatti, oltre al rispetto delle richieste di formazione, a livello nazionale ed europeo, è quello di dare risposte concrete ai bisogni formativi di un vasto territorio che comprende, oltre che Mascalucia dove l’Istituto sorge, molti paesi dell’hinterland etneo e catanese: in particolare gli studenti provengono dai comuni di San Giovanni La Punta, Sant’Agata Li Battiati, Gravina, Mascalucia, Aci S. Antonio, Tremestieri Etneo, Trecastagni, Pedara, Nicolosi, Camporotondo, San Pietro Clarenza, Belpasso. In relazione a tali esigenze la Provincia Regionale di Catania ha già avviato le procedure per la realizzazione della struttura che accoglierà i due Licei con aule e laboratori adeguati alle attività didattiche curricolari ed extracurriculari. Tutto l’Istituto nel suo complesso ospita attualmente 35 classi, per un totale di 800 alunni. Per soddisfare le esigenze di trasporto degli studenti sono previsti efficienti servizi pubblici, che rendono il nostro Istituto facilmente raggiungibile. L’Istituto si propone di organizzare tutte le attività curricolari ed extracurricolari tenendo conto in modo prioritario dei bisogni espressi dagli alunni, dalle loro famiglie, dal territorio e delle richieste di formazione del mondo dell’università e del lavoro. La realizzazione programmatica degli obiettivi, nel breve, medio e lungo termine, sarà oggetto di una costante autovalutazione d’Istituto che permetterà l’adeguamento dell’azione formativa alle esigenze espresse dagli utenti. In questa prospettiva il primo anno scolastico dell’istituzione si è caratterizzato per la rilevazione dei bisogni effettuata attraverso un costante dialogo e incontro con gli enti locali, le famiglie e gli studenti utili per la definizione della progettazione formativa che caratterizza l’ulteriore arricchimento dell’offerta formativa della nostra istituzione nell’anno in corso. L’Istituto di Istruzione Secondaria di Mascalucia prevede due corsi di scuola secondaria superiore: Liceo classico e Liceo scientifico. I due Licei rispondono alle crescenti richieste formative di qualità di tutto il territorio di Mascalucia e dei comuni viciniori. In tale ottica la scuola è impegnata nella ricerca e definizione del proprio stile, del proprio modo di mettere in ordine le sue finalità educative e formative. Il progetto culturale della licealità assume un rilievo centrale ed è visto come un progetto culturale di largo respiro che si propone di realizzare un positivo confronto tra i diversi saperi e le esigenze della società attuale. Nella realizzazione piena della licealità la scuola si propone di fornire allo studente capacità critiche, dominio di processi logici, possesso di linguaggi, abilità di confronto tra problemi e situazioni diverse, agilità di utilizzazione dei canali di comunicazione, capacità di coniugare impostazione teorica ed apertura alla prassi, così come oggi viene fortemente richiesta dal mondo dell’Università e del lavoro. 3 PROFILO FORMATIVO LICEO SCIENTIFICO CORSO ORDINARIO Il Liceo scientifico ordinario si propone l’obiettivo di far acquisire un serio ed articolato patrimonio culturale, non solo attraverso la trasmissione dei “saperi” di base, ma favorendo anche il potenziamento delle capacità logico-critiche e di un metodo di studio pienamente autonomo e produttivo. Il corso ordinario coniuga, infatti, una rigorosa formazione scientifico-matematica con una solida cultura umanistica. Il Liceo, inoltre, offre la possibilità di far acquisire certificazioni internazionali riconosciute per le competenze di tipo linguistico. A tal fine il MIUR ha accreditato alcuni Enti (Cambridge University e Trinity College per l’inglese) per rilasciare certificazioni che attestino il livello di conoscenza individuale nelle diverse lingue, utilissime per poter successivamente operare in campo universitario e professionale. DURATA DEGLI STUDI: CINQUE ANNI TITOLO: DIPLOMA DI LICEO SCIENTIFICO MATERIE CLASSI I II III IV V RELIGIONE CATTOLICA 1 1 1 1 1 LINGUA E LETTERE ITALIANE 4 4 4 3 4 LINGUA E LETTERE LATINE 4 5 4 4 3 LINGUA E LETTERATURA STRANIERA 3 4 3 3 4 STORIA 3 2 2 2 3 FILOSOFIA 0 0 2 3 3 GEOGRAFIA 2 0 0 0 0 SCIENZE 0 2 3 3 2 FISICA 0 0 2 3 3 MATEMATICA 5 4 3 3 3 DISEGNO/STORIA DELL'ARTE 1 3 2 2 2 EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2 2 Totale ore settimanali di insegnamento 25 27 28 29 30 4 ELENCO ALUNNI Alunno Credito scolastico an scol. 2009-2010 2010-2011 Alessandro Salvatore 5 4 Barbagallo Salvatore 5 6 Bellardita Deborah 5 6 Borzì Davide 6 7 Bruno Enrico 5 6 Caracciolo Federica 6 6 Caruso Giusi 6 7 Consoli Tatiana 6 7 Di Stefano Elena 4 5 Fazio Alessandro 6 7 Finocchiaro Ester 6 7 Indelicato Chiara 6 7 Lo Porto Eugenia 7 8 Lo Porto Tatiana 4 4 Magrì Salvatore 5 6 Manganaro Davide 6 7 Marrazzo Giuseppe 6 7 Maugeri Manuel 5 6 Messina Paola 6 7 5 Oliveri Marco 5 4 Pappalardo Eleonora 6 7 Puglisi Roberto 8 8 Quartarone Federica 7 7 Rapisarda Eleonora 7 7 Santonocito Ambra 6 7 Seminara Federica 6 7 Vinciguerra Luciano 5 5 STORIA DELLA CLASSE prospetto: PROMOSSI PROVENIENTI PROMNOSSI DOPO RESPINTI O ALTRA A GIUGNO SOSPENSIONE RITIRATI CLASSE DEL GIUDIZIO CLASSE ISCRITTI CLASSE TERZA 26 3 25 QUARTA 27 2 24 QUINTA 28 2 1 2 1 1 6 QUADRO INDICATIVO DELLA CONTINUITÀ PER DISCIPLINA MATERIE CONTINUITA' ITALIANO III, IV, V LATINO III, IV, V INGLESE V FILOSOFIA IV, V STORIA IV, V MATEMATICA III,IV, V FISICA V SCIENZE V DISEGNO E ARTE V ED. FISICA III, IV, V RELIGIONE III, IV, V 7 PROFILO DELLA CLASSE La classe V D appartiene all’indirizzo ordinario del Liceo Scientifico ed è oggi composta da 27 alunni fra cui due ripetenti; all’inizio del secondo quadrimestre si è invece ritirato un alunno. La storia della classe, nel corso del triennio ha seguito l’evolversi dei discenti verso la conquista di una sempre maggiore maturità in fatto relazionale, affettivo e cognitivo. Mentre la fine dell’anno scolastico 2009 – 2010 ha visto tutta la classe promossa senza alcuna sospensione di giudizio, nell’anno scolastico 2010 - 2011 sono stai promossi a settembre , a seguito di sospensione di giudizio in matematica due alunni. Alla fine del corso di studi, la classe VD, si presenta come una comunità abbastanza affiatata, dove esiste un rapporto di amicizia fra i membri che testimonia un frequentazione fra gli stessi anche fuori dalla scuola, nel tempo libero. La comunità è stata sempre pronta ad accogliere i nuovi arrivati con simpatia e disponibilità, atteggiamenti, del resto, che sono stati sempre registrabili all’interno del gruppo classe e che ne ha sempre caratterizzato positivamente il profilo. Durante il triennio, si è assistito ad un avvicendamento di docenti in diverse discipline. Tali cambiamenti hanno portato gli alunni a doversi adattare a figure e metodologie diverse, con conseguente discontinuità nella crescita formativa. Per quanto riguarda le altre discipline, il corpo docente è rimasto stabile, consentendo in tal modo una continuità didattica per tutto l’arco del triennio. Nonostante le diverse capacità individuali, i diversi livelli di partecipazione ed impegno ed il diverso metodo di studio adottato, nonchè la presenza in qualche alunno di lacune pregresse , nel complesso i risultati raggiunti dalla classe possono essere ritenuti accettabili , seppure diversificati : un certo numero di alunni si è mostrato particolarmente sensibile allo stimolo educativo, partecipando in modo interessato e curioso, disponibile ai lavori di ricerca e di approfondimento, conseguendo cospicui risultati; altri hanno mostrato un impegno più discontinuo ed una partecipazione più saltuaria , il che ha prodotto risultati più modesti in diverse discipline. Il Consiglio di classe ha cercato di curare non solo il raggiungimento degli obbiettivi cognitivi ma anche quelli socio affettivi non solo fra gli alunni, ma anche fra alunni ed insegnanti, con ottimi risultati. La classe appare caratterizzata da una certa sensibilità verso le tematiche della solidarietà sociale, ed infatti diversi elementi sono parte attiva in tali attività anche fuori dalla scuola. 8 PERCORSO FORMATIVO All’inizio dell’anno scolastico, nelle riunioni dipartimentali e successivamente nel Consiglio di classe, sono stati messi a punto oltre a finalità e obiettivi specifici dell’insegnamento di ogni area culturale, anche obiettivi trasversali comuni a tutte le discipline. Obiettivi comuni dei docenti sono stati la sollecitazione degli studenti al rispetto delle idee altrui e della verità, alla collaborazione e alla solidarietà; sono stati, inoltre, educati al senso del dovere e della responsabilità e alla lealtà nei confronti degli altri. Il Consiglio di classe si è altresì impegnato a fare acquisire un metodo di lavoro autonomo e un linguaggio specifico, una corretta capacità di rielaborazione ed esposizione personale, una conoscenza rigorosa dei contenuti specifici delle varie discipline, la capacità di muoversi agevolmente tra materie fra loro affini. Si è cercato anche di far acquisire agli studenti una capacità di analisi dei vari aspetti delle discipline studiate, con l’obiettivo di fornire delle competenze più facilmente spendibili nella società contemporanea. Tali obiettivi sono stati raggiunti con gradualità eterogenea dai vari componenti della classe, in ragione dello stadio di sviluppo della personalità e della sensibilità di ciascun discente ai relativi temi in oggetto. STRATEGIE DIDATTICHE COMUNI Per conseguire gli obiettivi precedentemente indicati, si sono adottate strategie didattiche diversificate, in relazione sia alle specificità delle materie sia alla disponibilità di strumenti didattici. In linea generale, si sono utilizzati i laboratori per le attività pratiche e si sono realizzate lezioni frontali per contenuti più teorici e sono stati affidati agli studenti lavori di approfondimento. Delle indicazioni più specifiche si trovano nelle relazioni finali dei docenti. A supporto ed integrazione dell’attività didattica si sono utilizzati i testi in adozione, fotocopie e sussidi vari. Per la verifica del grado di apprendimento sono stati utilizzati tutti gli strumenti a disposizione: verifica orale, test, relazioni, composizioni scritte, ricerche individuali e di gruppo. Per la valutazione, i docenti hanno utilizzato l’intera gamma dei voti a disposizione, come da allegato, e hanno chiarito alla classe i criteri utilizzati per valutare le singole prove. I voti assegnati sono stati comunicati agli studenti e alle loro famiglie mediante informazioni verbali e/o scritte. 9 ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO EXTRACURRICOLARE Attività di orientamento alla scelta della facoltà universitaria; Job 2011simulazione test universitari Incontro con Ivano Cardinali sul tema “ Colloquio coi grandi momenti della storia “ Orientamento; Visita guidata a Monaco; Educazione al linguaggio filmico. Visione dei film F. Fellini Roma G. Tornatore La leggenda del pianista sull’oceano (in lingua inglese) The importance of being Earnest The Hours Frankestein Cristhmas Carol 10 SIMULAZIONI DI TERZA PROVA Sono state programmate ed effettuate due simulazioni di terza prova, la prima il 6 marzo e la seconda il 24 aprile, secondo la tipologia mista A e B: ovvero cinque materie, e per ogni disciplina due quesiti a risposta singola di massimo cinque righe, più quattro quesiti a risposta multipla, da svolgersi in 120 minuti. La tabella di valutazione con la copia della prova somministrata si trova fra gli allegati. INFORMAZIONI SUI PERCORSI INDIVIDUALI DEI SINGOLI ALUNNI In rispetto alla nuova normativa sugli Esami di Stato, gli alunni hanno liberamente scelto se aprire il colloquio orale tramite un approfondimento di tipo pluridisciplinare o con un argomento attinente al corso di studi. Gli insegnanti hanno di volta in volta fornito le indicazioni e i suggerimenti bibliografici che venivano richiesti. 11 DOCUMENTO DE L CONSIGLIO DI CLASSE DISCIPLINA: Italiano DOCENTE: Rosalba Tomasello 1. LIBRO DI TESTO ADOTTATO Barberi, Squarotti, Amoretti, Balbis, Boggione, Mercuri – Storia e antologia della letteratura, voll. 4, 5, 6 – Atlas 2. TEMPI Ore settimanali: 4 Ore effettive (al 15-05-08): 106 3. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE Partecipazione al dialogo educativo Generalmente la maggior parte della classe si è mostrata disponibile, tuttavia , si è manifestato anche qualche momento di stanchezza in alcuni alunni che hanno partecipato in modo discontinuo. Attitudine alla disciplina Buona. La classe risulta in grado di approcciarsi adeguatamente allo studio della disciplina. Interesse per la disciplina Il livello d’interesse e la partecipazione alla materia non sono stati sempre costanti in tutti gli alunni. Particolarmente negativo è stato l’effetto conseguente alla distrazione nel corso della lezione ciò infatti ha determinato in alcuni una reale difficoltà di riallacciarsi al programma. Impegno nello studio Generalmente costante in un buon numero di alunni .In altri saltuario. 4. OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenza, competenza, capacità) Gli obbiettivi didattici hanno coinvolto due ambiti distinti:Lettura, comprensione e decodificazione dei testi. Gli alunni sono in grado di condurre una lettura diretta del testo, come prima forma di interpretazione; collocarlo nel contesto storico e culturale del tempo; cogliere, attraverso la conoscenza degli autori e dei testi rappresentativi, le linee fondamentali del panorama letterario di riferimento Scrittura . produzione di diversi tipi di testo: la quasi totalità degli alunni è in grado di produrre diversi tipi di testo disponendo di adeguate tecniche compositive. 5. EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO Un contenuto numero di alunni, assentandosi ha rallentato il ritmo del loro apprendimento e partecipazione. 12 6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO Libro di testo, saggi, riviste, giornali, sussidi multimediali. 7. SPAZI Aula scolastica. 8. METODI D’INSEGNAMENTO Nell’attività didattica si è utilizzata la lezione frontale per una prima esposizione argomentativa dei contenuti, per poi attivare la partecipazione della classe attraverso il dialogo aperto e continuo, stimolando l’interesse e sollecitando negli alunni la curiosità intellettiva, attraverso continui raffronti con il presente e con il loro mondo interiore 9. STRUMENTI DI VERIFICA Sono state continue, sia attraverso le discussioni e i dibattiti in classe, sia attraverso le prove tradizionali dei compiti in classe, in cui si è cercato di abituare gli alunni alle varie tipologie di testo della prima prova d’esame di maturità 13 LICEO CLASSICO E SCIENTIFICO “ CONCETTO MARCHESI “ MASCALUCIA CATANIA Programma di italiano classe V D Giacomo Leopardi , la vita, la formazione, l’ideologia e la poetica, le opere. “Le Operette morali” , genesi e percorsi tematici Analisi e commento di: “ Dialogo di Tristano ed un amico “ “I Canti “ struttura e temi della raccolta Analisi e commento dei seguenti canti: “ Il passero solitario “ “L’infinito “ “ La sera del dì di festa “ “A Silvia “ L’età del realismo in Europa ed in Italia Quadro storico e culturale, il Positivismo Il romanzo realista francese Gustave Flaubert da “ Madame de Bovary “ , I, IX, Il ritratto di Emma La letteratura dell’Italia postunitaria, quadro storico e sociale : Salgari, Lorenzini e Invernizzio La Scapigliatura , i temi, lo sperimentalismo, scelte linguistiche e rinnovamento metrico Emilio Praga da “ Penombre “ analisi e commento di “ Preludio” Il Verismo : diffusione del Positivismo e del Naturalismo in Italia ; caratteri del Verismo Giovanni Verga , la vita e la formazione culturale, l’evoluzione della poetica del Verismo, le opere, la lettera a Verdura , “Fantasticheria e l’ideale dell’ostrica” “il ciclo dei vinti” “ Mastro don Gesualdo” genesi, lingua e stile “ I Malavoglia “ genesi, lingua, stile, sistema dei personaggi Analisi e commento dei seguenti brani : “ La roba” ” Libertà “ “ La lupa ”Rosso Malpelo “ Da “ Mastro don Gesualdo” “ L’incendio in casa Trao “ “ La morte di don Gesualdo” Da “ I Malavoglia I , 1- 42 “ l‘inizio del romanzo “ IX, 1-77 “ Il ritorno di ‘Ntoni” 14 IX, 1 – 56 “ l’abbandono della casa del nespolo “ Decadentismo e Simbolismo L’avvento della modernità : Charles Baudelaire e “ I fiori del Male “ scelte linguistiche e stilistiche Analisi e commento dei seguenti brani: da “ Les fleurs du mal “ “ L’ albatro “ “ Spleen “ “ A una passante “ “ L’emisfero dei tuoi capelli “ Giovanni Pascoli, la vita, l’uomo e la personalità , la formazione culturale , l’ideologia e la poetica , le opere . Analisi e commento dei seguenti brani: da “ Myricae “ “ X Agosto “ “ L’assiuolo “ “ Lavandare” Da “ I Canti di Castelvecchio” “ Nebbia “ “ Gelsomino notturno” Gabriele d’Annunzio , la vita , la personalità , la formazione culturale , linee ideologiche e poetica . Analisi e commento dei seguenti brani : da “ Canto novo “ “ Notturno dannunziano “ da “ Il piacere “ , 1, 1 - 43 “ L’educazione di un esteta “ da “ Notturno “ 1 – 82 “ Prima e seconda offerta “ da “ Alcione “ “ La pioggia nel pineto “ “ La sabbia del tempo” “ I pastori “ Il Novecento Il Futurismo: la poetica. Filippo Tommaso Marinetti : “ Il manifesto tecnico della letteratura futurista “ da “ Zang Tumb Tumb “ “ Bombardamento di Adrianopoli “ Avanguardie storiche in Europa e in Italia :Dadaismo, Surrealismo, Espressionismo. I Crepuscolari: poetica e poesia Guido Gozzano, vita, pensiero e poetica Analisi e commento dei seguenti brani : da “ I Colloqui “ I “ Totò Merùmeni” II “ La signorina Felicita ovvero la felicità “ 1- 90 Luigi Pirandello, la vita , la personalità e le scelte politiche, formazione culturale e pensiero . Analisi e commento dei seguenti brani : da “ L’umorismo “ “ La poetica dell’umorismo “ da “ Il fu Mattia Pascal “ XII “ Lo strappo nel cielo di carta “ XIII “ La filosofia del lanternino “ XV “ Adriano Meis e la sua ombra” 15 Da “ Così è (se vi pare ) “ III , 8 – 9 “ La doppia verità della signora Ponza “ Da “ Sei personaggi in cerca d’autore “ III , 1 – 150 “ I personaggi irrompono nella scena “ Italo Svevo , la vita , la formazione culturale e il pensiero , la poetica , i romanzi , lingua e stile . Analisi e commento dei seguenti brani : da “ La coscienza di Zeno “ “ Preambolo” “ Il fumo “ “ La storia del mio matrimonio” “ Conclusione e catastrofe finale “ La prosa europea: analisi e commento dei seguenti brani : James Joyce da “ Ulisse “ “ Il monologo di Molly “ 1 - 32 Franz Kafka da “ La metamorfosi “ 1 – 121 “ La metamorfosi di Gregor Samsa “ Umberto Saba : la vita , personalità e formazione culturale, la poetica, le opere Analisi e commento dei seguenti brani : da “ Il Canzoniere “ “ A mia moglie “ “ Amai “ “ Ulisse “ “ La ritirata in piazza Aldovrandi a Bologna” Eugenio Montale: la vita, la formazione culturale, la poetica, lingua , stile e metrica Da “ Ossi di seppia “ “ Non chiederci la parola “ “ Meriggiare pallido e assorto “ Da “ Le occasioni “ “ Non recidere, forbice , quel volto “ Da “ Satura “ “ La storia “ Da “ Diario del 71 e del 72 “ “ Come Zaccheo “ L’Ermetismo Giuseppe Ungaretti , vita, formazione e poetica Analisi e commento dei seguenti brani: da “ Porto sepolto” “ Veglia “ “Sono una creatura “ “ San Martino del Carso “ “ Pellegrinaggio “ Salvatore Quasimodo , vita, pensiero e poetica Analisi e commento dei seguenti brani : da “ Acque e terre “ da “ Giorno dopo giorno “ “ Ed è subito sera “ “ Alle fronde dei salici “ “ V ento a Tindari” 16 Narratori italiani fra gli anni ’30 e ‘40 : Elio Vittorini : da “ Conversazione in Sicilia “ “ Il lamentoso suono del piffero “ Cesare Pavese da “ La luna e i falò “ “ Il ritorno di Anguilla “ Alberto Moravia da “ Gli indifferenti “ “ Il matrimonio riparatore “ Vitaliano Brancati “ Racconto degli anni difficili “ I viaggi di Vito “ Cenni sul Neorealismo. Divina Commedia . Paradiso , canti II, III XII. XXXIII La Docente Carmela Rosalba Tomasello 17 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DISCIPLINA: Latino DOCENTE: Rosalba Tomasello 1. LIBRO DI TESTO ADOTTATO Di Sacco, Serio – Odi et amo – Bruno Mondadori 2. TEMPI Ore settimanali: 3 Ore effettive (al 15-05-08): 71 3. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE Partecipazione al dialogo educativo Un consistente gruppo di alunni si è mostrato sempre disponibile alle sollecitazioni dell’insegnante, gli altri hanno talora partecipato in maniera discontinua. Attitudine alla disciplina I livelli di attitudine sono diversificati, soprattutto in merito alla capacità di analisi del testo in lingua latina. Interesse per la disciplina I ragazzi hanno dimostrato buona attenzione ai temi proposti. Taluni mostrano capacità di decodificazione e transcodificazione. Impegno nello studio Qualche elemento ha mostrato un rendimento mediocre, conseguenza di uno scarso impegno e di scarso interesse verso la disciplina. Altri hanno mantenuto una certa qual costanza consolidando un discreto apprendimento. 4. OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenza, competenza, capacità) Gli obbiettivi didattici hanno coinvolto due ambiti distinti: Ambito linguistico: l’alunno è in grado di interpretare semplici testi latini, riconoscendo le principalio strutture sintattiche, lessicali e morfologiche Ambito letterario L’alunno è in grado di dare una corretta collocazione storica e culturale agli autori cogliendo i caratteri salienti della letteratura latina. 5. EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO Ha inciso in modo decisivo la mancanza di una partecipazione costante da parte di alcuni alunni 6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO Libro di testo, fotocopie e dispense. 18 SPAZI Aula scolastica. 7. METODI D’INSEGNAMENTO I contenuti proposti sono stati introdotti sempre attraverso una lettura di testi attinente, per stimolare in primo luogo le capacità di osservazione ed analisi degli alunni. La lezione frontale ha seguito il primo approccio ai testi. Sono stati prediletti frequentemente quei brani che permettono un’ attualizzazione , sui quali si è svolto poi il dibattito in classe, ciò al fine di fare avvertire la perennità dei valori trasmessi dal mondo classico, e la loro chiara persistenza nella tradizione culturale europea. 8. STRUMENTI DI VERIFICA Verifiche orali, verifiche scritte di diverse tipologie, questionari a risposta breve aperta e a risposta chiusa multipla. Ai fini della valutazione , si è tenuto in considerazione la conoscenza dei contenuti, il livello morfosintattico , la capacità di analisi testuale, la capacità di contestualizzazione. 19 LICEO CLASSICO E SCIENTIFICO “ CONCETTO MARCHESI “ MASCALUCIA CLASSE V D PROGRAMMA DI LATINO L’Impero nel I sec. D.C. Gli intellettuali di fronte al potere, l’evolversi del gusto letterario, il sublime. Seneca, la vita , il percorso delle sue opere , il pensiero filosofico De brevitate vitae , cap 15 - Il colloquio con i grandi spirito del passato – Epistulae morales ad Lucilium , 1 – Sii padrone del tuo tempo – De ira , III, 5 – Evitiamo in ogni modo di farci prendere dall’ira - 1 e 2 Le forme della satira, l’allargamento del canone letterario Fedro, il poeta degli schiavi Fabulae I, 1 Il lupo e l’agnello la satira come denuncia sociale Giovenale , Saturae I, 3, vv 60 – 72 - Dove sono finiti i romani? Marziale , fra comicità e realismo Epigrammata V, 34 – Per la piccola Eròtion – Petronio, la vita , il Satyricon e i rapporti con la tradizione letteraria, piani narrativi e stile Satyricon – La vedova di Efeso - 111, 1-2-3 La prosa scientifica La cultura scientifica nel mondo antico: Celso e la medicina, il cuoco Apicio, il trattato sull’agricoltura di Columella Plinio il Vecchio, vita ed opere Naturalis Historiae , VIII- 1, 1-3 L’elefante La Retorica nell’età del principato, il dibattito sulla decadenza della retorica Quintiliano, la vita e le opere Istitutiones oratoriae I, 3, 14 - 17 Contro le punizioni corporali Plinio il Giovane tra impegno civile e mondanità La storiografia nel I sec d.c. Storiografi del consenso in età tiberiana , Svetonio Tacito, la vita, le opere e l’ideologia del principato De vita et moribus Iulii Agricole, 46 1- 4 Historiae, I, 1 - L’obiettività dello storiografo 20 Il tardo Impero, la cultura pagana e quella cristiana , gli scrittori apologetici. Apuleio ,maestro di simbologie iniziatiche, la vita e le opere Il romanzo di Lucio l’asino Metamorphoses V, 24 La fiaba di Amore e Psiche. Letture critiche : Seneca “ Le troppe occupazioni ci distolgono da noi stessi” “ La rassegna degli occupati” “ Gli schiavi sono uomini come noi” ” Fedra rivela il proprio amore” Marziale “ Una morte improvvisa” Giovenale “ Roma , città impossibile “ Petronio “La cena di Trimalchione” Celso ” Il buon chirurgo” Quintiliano “ Il buon maestro” Svetonio “ Crudeltà di Tiberio” Tacito “ Il suicidio di Seneca” “Il fallito attentato ad Agrippina” “ Il mondo fittizio delle scuole di eloquenza” La docente Carmela Rosalba Tomasello 21 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V SEZ D DISCIPLINA Scienze DOCENTE PROF.SSA : Rosalba Sorbello LIBRO DI TESTO ADOTTATO Palmieri – Parotto. Il globo terrestre e la sua evoluzione. Zanichelli TEMPI Ore settimanali: 2 Ore complessive: 66 Ore effettuate al 15/5/2012: 54 QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE Partecipazione al dialogo educativo La classe ha mostrato discreta disponibilità al dialogo educativo Attitudine alla disciplina Adeguata in base alle capacità di ciascun alunno Interesse per la disciplina Notevole per alcuni, discreto per gli altri. Impegno nello studio Per alcuni alunni l’impegno è stato costante, per altri saltuario. Metodo di studio: Valido per alcuni, accettabile per altri. OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenza, competenza, capacità) Gli alunni hanno acquisito conoscenze appropriate in relazione agli argomenti trattati. Adeguate sono le capacità di analisi e sintesi, di collegamento con le altre discipline e di rielaborazione personale. Discrete sono le competenze nell’utilizzo della terminologia specifica della disciplina . EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO Il programma è stato svolto con regolarità. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (audiovisivi, multimediali etc.) Il libro di testo, materiale audiovisivo, campioni di minerali e rocce, modellini didattici. SPAZI (biblioteca, palestra, laboratori) Aula, laboratorio. METODI D’INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato, simulazione, etc.) La metodologia prevalentemente usata è stata la lezione frontale, intervallata dalla discussione guidata sugli argomenti trattati e sui principali fenomeni vulcanici, sismici e astronomici che si sono verificati durante l’anno scolastico. 22 STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla normative sul Nuovo Esame di Stato). Durante l’anno sono state effettuate verifiche sia scritte che orali. Per la valutazione finale si è tenuto conto del livello di conoscenze raggiunto, dell’impegno, della partecipazione al dialogo educativo e all’uso adeguato dei termini specifici della disciplina Sono state effettuate due simulazioni della terza prova di esame con tipologia mista: scelta multipla e risposta aperta in cinque righe. Mascalucia, 14/5/2012 Firma del docente Rosalba Sorbello 23 Programma di Scienze MODULO A : LA TERRA E LO SPAZIO CELESTE. L'ambiente celeste: La sfera celeste. Le caratteristiche delle stelle. L'evoluzione dei corpi celesti. Le galassie e la struttura dell'universo. Origine ed evoluzione dell'universo. II sistema solare I corpi del sistema solare. Il Sole. L’attività solare. I pianeti e i corpi minori del sistema solare. Origine ed evoluzione del sistema solare. Il Pianeta Terra La forma e le dimensioni della Terra. Le coordinate geografiche. I movimenti della Terra. Prove e conseguenze dei moti della Terra. L'orientamento. Le unità di misura del tempo. Il tempo vero, il tempo civile e i fusi orari. La Luna Le caratteristiche della luna. I movimenti della luna. Le fasi lunari . Le eclissi. Il paesaggio lunare. L'origine e l'evoluzione della luna. MODULO B: LA DINAMICA DELLA TERRA. La crosta terrestre I minerali. Le rocce. Le rocce magmatiche. Origine dei magmi. Le rocce sedimentarie. Le rocce metamorfiche. Il ciclo litogenetico. I fenomeni vulcanici Il vulcanismo. Gli edifici vulcanici, eruzioni e prodotti dell'attività vulcanica. Il vulcanismo effusivo e vulcanismo esplosivo. Il rischio vulcanico. I fenomeni sismici I terremoti. Propagazione e registrazione delle onde sismiche. La “forza” di un terremoto Gli effetti di un terremoto: I terremoti e l’interno della Terra. La distribuzione geografica dei terremoti. La difesa dai terremoti. Il rischio sismico. La tettonica delle placche La struttura interna della Terra. Il calore interno della Terra. Il campo magnetico terrestre. La struttura della crosta. L'espansione dei fondali oceanici. La tettonica delle placche. I margini tra le placche. I moti convettivi e i punti caldi. Mascalucia, 14/5/2012 L’Insegnante Gli alunni Rosalba Sorbello 24 ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DISCIPLINA RELIGIONE PROF. GIUSEPPINA PENNISI LIBRO DI TESTO ADOTTATO Libro di testo:F. PAJER, RELIGIONE, SEI Altri sussidi didattici : A. FAMÀ, UOMINI E PROFETI , MARIETTI F, SERENI, D. DONATI, IL DIO DELLA VITA, LDC L.CIOTTI,NON LASCIAMOCI RUBARE IL FUTURO,SEI Macroargomenti svolti Macroargome nti Contenuti Le radici della morale - Persona e relazione Obiettivi Il valore dell’uomo Sistemi etici e pluralismo Crisi dei valori oggi fissati - Conoscenza e analisi dei principi dell’etica cristiana - Acquisizione della capacità di confrontarsi con altri sistemi di significato -Il valore della vita: eutanasia e suicidio - La famiglia - Il lavoro - La fecondazione assistita La pena di morte - - - Comprensione del significato della vita e della relazione con l’altro costitutiva della persona umana Provocare la responsabilità di ciascuno circa i valori della famiglia e del lavoro Comprendere le problematiche etiche su cellule staminali ed embrioni Solidarietà e giustizia fra i popoli - Globalizzazione Violazione dei diritti umani nel mondo - Solidarietà e tolleranza nei confronti degli extra-comunitari -Il conflitto:la guerra giusta, pace e pacifismo,fondamentalismo e terrorismo. TEMPI 25 - - Conoscenza e analisi dei problemi del Sud del Mondo Comprensione della pluralità e diversità dei popoli Suscitare consapevolezza e tolleranza nei confronti del problema immigrazione ed esplorare concetti come i diritti umani, la responsabilità e la giustizia Ore settimanali : 1 Ore effettive (al 14-05-12): 24 QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE Partecipazione al dialogo educativo. La classe ha partecipato al dialogo educativo mantenendo un comportamento corretto. Attitudine alla disciplina. Nel suo insieme ,pur con qualche eccezione, la classe ha mostrato una certa disponibilità e discreta attitudine alla disciplina. Interesse e impegno. L’interesse manifestato da una buona parte degli alunni è stato proficuo per approfondire argomenti complessi e problematiche di attualità .Il programma è stato svolto privilegiando assieme alla riflessione sulle radici della morale cattolica ,partendo dalla distinzione tra eros e agape, la conoscenza e l’analisi dei problemi dei paesi del Sud del mondo nell’ottica della solidarietà e della giustizia. Nella seconda parte dell’anno è stato sottolineato il tema della dignità della vita umana alla luce dell’ insegnamento evangelico e della tradizione del magistero della Chiesa, con particolare attenzione alla bioetica . La classe ha mostrato nel complesso un sufficiente impegno raggiungendo buoni risultati . OBIETTIVI REALIZZATI Non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti dall’intera classe,soprattutto quelli relativi agli argomenti del 2° quadrimestre EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO Tra gli eventuali fattori possiamo annoverare la discontinuità nell’interesse e nell’ impegno da parte di alcuni alunni. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO Oltre al libro di testo è stato utilizzato materiale audio e audio-visivo , molti articoli giornalistici,testi lettera METODI D’INSEGNAMENTO Alle lezioni frontali sono stati alternati i lavori di gruppo nel corso del 2° quadrimestre STRUMENTI DI VERIFICA Produzione di elaborati in forma cartacea e in forma multimediale su argomenti programmati e a lungo dibattuti in aula Mascalucia lì 14.05.2012 Firma del docente Giuseppina Pennisi 26 o DO C UM EN TO D E L C O NS I G L IO D I C L AS S E ED UC A ZI O N E FI S IC A PRO F. RO CCO C APO NE RA 1. LIBRO DI TESTO ADOTTATO Del Nista – Parker – Tasselli IN PERFETTO EQUILIBRIO Ed. D’Anna 2. TEMPI Ore settimanali: 2 Ore complessive: 60 Ore effettive (al 15-05-12): 50 3. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE Partecipazione al dialogo educativo La classe ha partecipato sempre in maniera attiva al dialogo educativo. Attitudine alla disciplina La maggior parte degli alunni mostra buone attitudini per la disciplina, il restante gruppo possiede normali abilità motorie. Interesse per la disciplina L'interesse per la disciplina è sempre stato elevato nella maggior parte dei componenti della classe. Impegno nello studio Quasi tutti gli alunni hanno mostrato impegno costante, solo per qualche elemento, invece, l’impegno è stato discontinuo. 4. OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenza, competenza, capacità) Affinamento delle capacità condizionali e coordinative; conoscenza e pratica di almeno uno degli sport praticati; conoscenza dei processi di energetica muscolare; conoscenza dello storia delle attività motorie dell’uomo; conoscenza di alcuni principi di fisiologia umana. 5. EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO Gli spostamenti giornalieri al palazzetto dello sport hanno limitato il tempo spendibile per la lezione; il gruppo classe ha sempre dovuto condividere gli spazi con altre classi. 6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (audiovisivi, multimediali etc.) Piccoli attrezzi di palestra e palloni. 7. SPAZI (biblioteca, palestra, laboratori) Palazzetto dello sport di Mascalucia 8. METODI D’INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro individualizzato, simulazione, etc.) Lezione frontale; insegnamento individualizzato;esercitazioni di gruppo. di gruppo, insegnamento 9. STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla normative sul Nuovo Esame di Stato) Prove pratiche; circuiti; test strutturati. Mascalucia, 14/05/2012 Rocco Caponera 27 Materia: EDUCAZIONE FISICA Insegnante: ROCCO CAPONERA Classe: Quinta D Anno Scolastico : 2011 - 2012 Programma svolto Parte pratica: Studio ed esercitazioni pratiche di attività in regime aerobico ed anaerobico Esercitazioni di atletica leggera Conoscenza pratica ed approfondimento tecnico-teorico dei vari sport Pallavolo, Pallamano e Baseball (Basevolo) Parte teorica: “Storia” delle attività motorie dell’uomo Scuola Svedese, Scuola Tedesca e Scuola Inglese Olimpiadi Moderne: motivazioni di una “rinascita”. Concetti essenziali sull’apprendimento motorio Apparato cardio-circolatorio e adattamenti dovuti alla pratica motoria Apparato respiratorio e suoi adattamenti Apparato locomotore e suoi adattamenti Sistema muscolare, meccanismi energetici Sistemi di leve nel corpo umano Doping, etica sportiva e salute Catania, 10 maggio 2012 Rocco Caponera 28 RELAZIONE FINALE CLASSE 5° D Scientifico A.S. 2011-2012 DISCIPLINA: DISEGNO E STORIA DELL’ARTE DOCENTE AMELIA SAMBATARO 1. LIBRO DI TESTO ADOTTATO Giorgio Cricco, Francesco Paolo Di Teodoro “Itinerario nell’Arte 3 sec. ed., dall’Età dei Lumi ai giorni nostri” editore Zanichelli 2. TEMPI Ore settimanali: 2 h Ore complessive: h 66 Ore effettive (al 15-05-2012): h 46 Ore da svolgere: h 7 3. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE Partecipazione al dialogo educativo La classe, presa in carico nel corrente anno scolastico, si è mostrata sensibile al dialogo educativo e il rapporto alunni/docente è stato sempre aperto al dialogo e al confronto. La maggior parte degli alunni ha partecipato con interesse all’attività didattica e si è impegnata dimostrando senso di responsabilità e buona volontà. Diversi allievi hanno frequentato in modo irregolare. Interesse per la disciplina Il livello d’interesse e la partecipazione alla materia sono stati adeguati per la maggior parte degli alunni. Alcuni hanno dimostrato particolare attenzione e motivazione allo studio. Impegno nello studio L’impegno è stato adeguato e accettabile. Alcuni, grazie all’impegno profuso, hanno dato ottimi risultati, altri, nonostante fossero in grado di dare risultati migliori, si sono applicati in modo saltuario. 4. OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenza, competenza, capacità) In relazione agli obiettivi programmati, in termini di acquisizione di competenze, conoscenze e capacità, la classe ha mostrato di recepire contenuti e competenze. Più che sufficienti sono state le abilità nella lettura delle opere d’arte. 5. EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO I fattori che hanno ostacolato il processo d’insegnamento/apprendimento sono riconducibili all’orario delle lezioni (6° ora del martedì e 6° ora del sabato) e all’impossibilità di utilizzare il laboratorio informatico. 29 6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (audiovisivi, multimediali etc.) Sono stati utilizzati: libro di testo; materiale da disegno; materiale in fotocopie; computer; supporti informatici; lavagna per la visualizzazione grafica e la schematizzazione di immagini. 7. SPAZI (biblioteca, palestra, laboratori) Le lezioni sono state svolte nell’aula di studio. 8. METODI D’INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato, simulazione, etc.) Sono stati utilizzati i seguenti metodi di insegnamento: lezione frontale; lezione interattiva (dialogica); realizzazione di tavole grafiche; analisi guidata di opere d’arte. 9. STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalle normative sul Nuovo Esame di Stato) Disegno: prova grafica svolta con completamento a casa. Storia dell’Arte: verifiche orali, scritte e strutturate volte alla presentazione di un periodo o di una tendenza artistica, di una singola personalità e sia all'analisi di singole immagini proposte dall'insegnante. Il docente Amelia Sambataro 30 PROGRAMMA DI DISEGNO E STORIA DELL’ARTE A.S. 2011-2012 CLASSE 5° sez. D Scientifico Docente Amelia Sambataro DISEGNO Rappresentazione in scala e quotatura. * Elaborati grafici della progettazione architettonica: rilievo, planimetria, pianta, prospetti, sezioni e particolari costruttivi. ARTE Richiami di argomenti dell’a.s. precedente. NEOCLASSICISMO Antonio Canova: Amore e Psiche; Paolina Borghese; Monumento a Maria Cristina D’Austria. Jacques-Luis David: La morte di Marat; Il giuramento degli Orazi. Ingres. L’architettura neoclassica: caratteri generali. Piranesi: il Teatro alla Scala di Milano. ROMANTICISMO Thèodore Gèricault: La zattera della Medusa. Eugène Delacroix: La Libertà che guida il popolo. Architettura in età romantica: eclettismo storicistico e teorie sul restauro architettonico. Giuseppe Jappelli: Caffè Pedrocchi a Padova. REALISMO Millet: Le spigolatrici. Daumier: Vagone di terza classe. Courbet: L’atelier del pittore. MACCHIAIOLI Fattori: Rotonda Palmeri; In vedetta. Lega: Il canto dello stornello. IMPRESSIONISMO Manet: La colazione sull’erba. Monet: Impressione sole nascente; La cattedrale di Rouen. Degas: Classe di danza. Renoir: Ballo al Moulin de la Galette. POSTIMPRESSIONISMO Cezanne: I giocatori di carte; La montagna Sainte Victoire. Seurat (puntinismo): Una domenica alla grande Jatte. Pellizza da Volpedo: Il quarto stato. Gauguin (sintetismo e simbolismo): Cristo giallo; Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? Van Gogh: I mangiatori di patate; Autoritratto; Campo di grano con volo di corvi. 31 ART NOUVEAU Urbanistica, Architettura, Arredamento (aspetti generali). Paxton: Il palazzo di Cristallo. Eiffel: Torre Eiffel. Mengoni: Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Klimt: Ritratto di Adele Bloch - Bauer. PRECURSORI DELL’ESPRESSIONISMO Edvard Munch: L’urlo. ESPRESSIONISMO Fauves: Henri Matisse – Donna con cappello; La stanza rossa. Die Brucke: Kirchner – Cinque donne per la strada. *CUBISMO Le fasi del cubismo; P. Picasso: periodo blu (poveri in riva al mare); periodo rosa (Famiglia di acrobati con scimmia); Les demoiselles d’Avignon; Guernica. *FUTURISMO Boccioni: Forme uniche della continuità nello spazio; Balla: Velocità d’automobile; Sant’Elia e la “città nuova”. *Gli argomenti contrassegnati con l’asterisco saranno completati entro il termine delle lezioni. Gli alunni Il docente Amelia Sambataro 32 ALLEGATO o AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DISCIPLINA Inglese PROF.SSA Lo Bue Valeria 10. LIBRO/I DI TESTO ADOTTATO/I Lit &Lab M. Tavella M. Spiazzi Zanichelli 11. TEMPI Ore settimanali 4 Ore complessive 120 Ore effettive (al 15/05/2011) 100 QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE Durante il corso dei cinque anni la classe ha subito il continuo cambio di docenti d’inglese e ciò ha determinato uno sforzo di adattamento da parte degli alunni a differenti approcci didattici. La competenza linguistico-comunicativa risulta alquanto eterogenea: complessivamente mediocre per un gruppo ; pienamente sufficiente per alcuni alunni; soddisfacente per pochi; in alcuni casi scarsa. Attitudine alla disciplina: globalmente accettabile, buona per alcuni elementi. Interesse per la disciplina: nel complesso adeguato per tutti gli allievi. Impegno nello studio: discontinuo e non sempre accurato per molti alunni, assiduo e puntuale per un gruppo. Metodo di studio Per una parte della classe mnemonico, in alcuni casi efficace, personale e critico. 12. OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenza, competenza, capacità) Saper analizzare il testo letterario nelle sue componenti di base Saper riconoscere le convenzioni di un genere letterario Saper collocare un autore nel contesto storico, sociale e letterario Saper comprendere le idee fondamentali di testi orali e scritti; saper produrre testi scritti ed orali in maniera sufficientemente corretta dal punto di vista grammaticale, sintattico, fonetico ed ortografico 33 Saper utilizzare un sufficiente patrimonio lessicale in L2 Saper comprendere un film in lingua straniera attraverso l’ausilio di sottotitoli in inglese EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO Lacune di base nella preparazione linguistica, metodo di studio poco organizzato, discontinuità nell’impegno, mancanza di continuità didattica. 13. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (materiale audiovisivo, multimediale etc.) Libro di testo Fotocopie di approfondimento Cd audio DVD in lingua inglese 14. SPAZI (biblioteca, palestra, laboratori) Classe 15. METODI D’INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato, simulazione, etc.) Lezione frontale Lezione partecipata Lavori di gruppo Lavori a coppia 16. STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla normative sul Nuovo Esame di Stato, vd. Relativa tabella del Consiglio di Classe) Verifiche orali Verifiche scritte condotte attraverso tests oggettivi e soggettivi Tests tipologia A, B e C terza prova con l’ausilio del dizionario bilingue e monolingue Mascalucia, li _14/05/2012 Firma del docente Valeria Lo Bue 34 Libro di testo: Lit&Lab M. Spiazzi – M. Tavella Zanichelli Editore The Gothic Novel L. Shelley Life and works Frankenstein or the Modern Prometheus Visione del film “Frankestein” by K. Branagh The Victorian Age The Victorian Compromise The Victorian Novel The Victorian Drama C. Dickens Life and works Hard Times - Extracts: A man of realities Coketown Oliver Twist – A Christmas Carol - Extract: Scrooge’s Trasformation Visione del film “ Christmas Carol” by R. Zemeckis R.L. Stevenson Life and works The strange case of Dr Jekyll and Mr Hyde – Extracts: Jekyll’s experiment O. Wilde Life and works The Picture of Dorian Gray – Extracts: I would give my soul for that! The Importance of Being Earnest Visione del film: The Importance of Being Earnest by O. Parker The Age of Modernism Modernism and the Novel D.H. Lawrence Life and works Sons and Lowers – Extracts: What is she? Mother and Son 35 Miriam’s Sacrifice V. Woolf Life and works Mrs Dalloway - Extract: Clarissa and Septimus Visione del film: The Hours by Daldry J. Joyce Life and works Dubliners – Extracts: Eveline She was fast Asleep Visione del film: The Dead by J.Huston Poetry in the Modern Age T. S. Eliot Life and works The Waste Land – Extract: The burial of the dead What the thunder said The theatre of the absurd S. Beckett Life and works Waiting for Godot- Extracts: Nothing to be done Mascalucia, 14/05/2012 Firma del docente _Valeria Lo Bue 36 LICEO CLASSICO E SCIENTIFICO “C. MARCHESI” MASCALUCIA Classe: 5 D - Indirizzo Scientifico - Materia: Filosofia RELAZIONE FINALE DOCENTE :ADALGISA GRECO LIBRI DI TESTO NICOLA ABBAGNANO- GIOVANNI FORNERO, LA FILOSOFIA, ed. PARAVIA 2. TEMPI Ore settimanali: 3 Ore effettuate al 15/05/2012: 67 3. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE Partecipazione al dialogo educativo La classe, nel suo complesso, pur nella normale differenziazione riguardo alle capacità, ai livelli di partenza, alla disponibilità al dialogo e al conseguente impegno, ha raggiunto un discreto livello di apprendimento. La partecipazione è stata favorita dalla positiva dinamica che si è venuta a creare grazie allo spirito di collaborazione che, spesso, ha caratterizzato la fisionomia della classe. Le relazioni sono state improntate sulla fiducia e la cooperazione, consentendo, in tal modo, lo svolgimento del processo educativo in condizioni abbastanza proficue. Attitudine alla disciplina Adeguata e per alcuni più che buona Interesse per la disciplina Buona, sono aumentati gradatamente i tempi di attenzione anche per i discenti meno motivati che sono riusciti a raggiungere livelli accettabili in termini di conoscenze , capacità e competenze. Impegno nello studio Una buona parte della classe si è impegnata nello studio con serietà e responsabilità. Soltanto pochi alunni si sono impegnati con discontinuità. Metodo di studio Quasi tutti hanno affinato il metodo di studio. Alcuni hanno affrontato il lavoro con personale capacità organizzativa rielaborando i contenuti in senso critico. OBIETTIVI REALIZZATI - Conoscenza ed esposizione chiara delle tematiche proposte - Riconoscere e utilizzare una terminologia appropriata e le categorie concettuali della disciplina - Stabilire connessioni possibili tra contesto storico-culturale e pensiero filosofico - Potenziare le competenze logico-argomentative MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO Testo in adozione, documenti, fotocopie METODI D’INSEGNAMENTO La lezione frontale è stata alternata a quella dialogata, alla lettura e analisi di testi, al fine di coinvolgere attivamente gli studenti, stimolare le loro capacità di analisi e sintesi, il confronto di opinioni e di ipotesi interpretative e favorire lo sviluppo delle competenze logicoargomentative. Sono stati evidenziati i nuclei fondamentali e i nodi problematici attorno a cui sviluppare il discorso e indicati i legami e le connessioni interdisciplinari. I temi e gli autori in esame sono stati correlati ai contesti storici in modo da inquadrare lo sviluppo delle idee nell’evoluzione politica, sociale, economica e meglio comprendere la genesi delle dottrine filosofiche. 37 Particolare attenzione è stata riservata, altresì, agli aspetti logico-formali e terminologici, per educare gli studenti al rigore logico, arricchire e migliorare le loro capacità espressive e favorire l’acquisizione di un registro linguistico ricco e appropriato. STRUMENTI DI VERIFICA Il raggiungimento degli obiettivi e l’acquisizione di competenze e capacità sono stati verificati attraverso prove orali quali: interrogazioni, colloqui, discussioni guidate, simulazione terza prova con tipologia mista. PROGRAMMA MODULO 1 KANT Il criticismo Il problema gnoseologico La critica della ragion pura I giudizi sintetici a priori La “rivoluzione copernicana” Le facoltà della conoscenza L’ Estetica trascendentale L’Analitica trascendentale La Dialettica trascendentale Il problema morale La critica della ragion pratica Realtà e assolutezza della legge morale L’imperativo categorico La formalità della legge e il dovere La teoria dei postulati pratici e la fede morale Il primato della ragion pratica La critica del giudizio Giudizi determinanti e giudizi riflettenti L’analisi del bello e il giudizio estetico Il sublime, le arti belle e il genio Religione, diritto, stato Per la pace perpetua MODULO 2 L’IDEALISMO TEDESCO HEGEL I capisaldi del sistema Il giovane Hegel Le tesi di fondo del sistema Idea, natura e spirito Le partizioni della filosofia La dialettica LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO Coscienza Autocoscienza Ragione L’ENCICLOPEDIA DELLE SCIENZA FILOSOFICHE L’eticità: la famiglia, la società civile, lo Stato MODULO 3 FILOSOFIA ED ESISTENZA SCHOPENHAUER Il mondo della rappresentazione come “velo di Maya” La via d’accesso alla cosa in sé Caratteri e manifestazioni della “volontà di vivere” Il pessimismo La critica alle varie forme di ottimismo 38 Le vie di liberazione del dolore KIERKEGAARD L’esistenza come possibilità e fede La critica all’hegelismo Gli stadi dell’esistenza L’angoscia Disperazione e fede MODULO 4 DESTRA E SINISTRA HEGELIANA MARX La critica al “misticismo logico “di Hegel La critica allo Stato moderno e al liberalismo La critica dell’economia borghese La concezione materialistica della storia Il Manifesto del partito comunista Il Capitale La rivoluzione e la dittatura del proletariato Le fasi della futura società comunista MODULO 5 IL POSITIVISMO Caratteri generali e contesto storico del positivismo europeo Positivismo, Illuminismo e Romanticismo Le varie forme di positivismo MODULO 6 LA CRISI DELLE CERTEZZE NELLA SCIENZA E NELLA FILOSOFIA NIETZSCHE Filosofia e malattia Nazificazione e denazificazione Caratteri del pensiero e della scrittura di Nietzsche Il periodo giovanile: tragedia e filosofia; Storia e vita Il periodo illuministico: la “morte di Dio” e la fine delle illusioni metafisiche Il periodo di Zaratustra: il superuomo; l’eterno ritorno L’ultimo Nietzsche: il crepuscolo degli idoli etico-religiosi; la volontà di potenza; il problema del nichilismo e del suo superamento MODULO 7 LA RIVOLUZIONE PSICOANALITICA FREUD Dagli studi sull’isteria alla psicoanalisi La realtà dell’inconscio e i modi per accedervi La scomposizione psicoanalitica della personalità L’interpretazione dei sogni La teoria della sessualità e il complesso edipico La teoria psicanalitica dell’arte La religione e la civiltà 39 LICEO CLASSICO E SCIENTIFICO “C. MARCHESI” MASCALUCIA Classe: 5 Sez. D - Indirizzo Scientifico - Materia: STORIA RELAZIONE FINALE DOCENTE :ADALGISA GRECO 1. LIBRI DI TESTO M. FOSSATI – G. LUPPI- E. ZANETTE, PARLARE DI STORIA, ed. B. MONDADORI 2 TEMPI Ore settimanali: 3 Ore effettuate al 15/05/2010: 67 3. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE Partecipazione al dialogo educativo La classe, nel suo complesso, pur nella normale differenziazione riguardo alle capacità, ai livelli di partenza, alla disponibilità al dialogo e al conseguente impegno, ha raggiunto un discreto livello di apprendimento. La partecipazione è stata favorita dalla positiva dinamica che si è venuta a creare grazie allo spirito di collaborazione che, spesso, ha caratterizzato la fisionomia della classe. Le relazioni sono state improntate sulla fiducia e la cooperazione, consentendo, in tal modo, lo svolgimento del processo educativo in condizioni abbastanza proficue. Attitudine alla disciplina Generalmente buona Interesse per la disciplina Buona, sono aumentati gradatamente i tempi di attenzione anche per i discenti meno motivati che sono riusciti a raggiungere livelli accettabili in termini di conoscenze , capacità e competenze. Impegno nello studio Una buona parte della classe si è impegnata nello studio con serietà e responsabilità. Soltanto pochi alunni si sono impegnati con discontinuità. Metodo di studio Quasi tutti hanno affinato il metodo di studio. Alcuni hanno affrontato il lavoro con personale capacità organizzativa rielaborando i contenuti in senso critico. OBIETTIVI REALIZZATI - Acquisire la conoscenza dei contesti o processi storici nelle loro interconnessioni economico-politiche e sociali - Acquisire la consapevolezza dello sviluppo diacronico e sincronico degli eventi e della loro collocazione spaziale - Usare correttamente gli strumenti concettuali specifici in rapporto al contesto - Conoscere e utilizzare il linguaggio specifico - Saper distinguere nelle testimonianze utilizzate fatti, ragioni, opinioni e pregiudizi - conoscere le regole e i principi fondamentali della convivenza civile MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO Testo in adozione, documenti, fotocopie METODI D’INSEGNAMENTO La lezione frontale si alternerà con la discussione guidata, al fine di stimolare in classe dibattiti, momenti di riflessione e di confronto di ipotesi interpretative. Saranno privilegiate le occasioni di ampliamento e approfondimento dei temi trattati attraverso la ricerca, la lettura e l’analisi di testi storiografici, individualmente e in gruppo, per abituare gli alunni alle operazioni mentali e strumentali specifiche della disciplina. So stati evidenziati i nuclei fondamentali e i nodi problematici attorno a cui sviluppare il discorso e indicati i legami e le connessioni interdisciplinari. STRUMENTI DI VERIFICA 40 Il raggiungimento degli obiettivi e l’acquisizione di competenze e capacità sono stati verificati attraverso prove orali quali: interrogazioni, colloqui, discussioni guidate, simulazione terza prova con tipologia mista. PROGRAMMA MODULO 1 SCENARI DI INIZIO SECOLO - Guerre prima della guerra - L’Italia giolittiana: il liberalismo incompiuto MODULO 2 LA GRANDE GUERRA E LA RIVOLUZIONE RUSSA - Lo scoppio della guerra e l’intervento italiano - Lo svolgimento del conflitto e la vittoria dell’Intesa - Le rivoluzioni russe MODULO 3 LO SCENARIO DEL DOPOGUERRA - Le eredità della grande guerra - I trattati di pace MODULO 4 L’ECONOMIA MONDIALE FRA SVILUPPO E CRISI - Le conseguenze economiche della guerra - Un’innovazione fondamentale: taylorismo-fordismo - La crisi del 1929 - Dagli Stati Uniti la crisi si trasmette al mondo MODULO 5 IL DOPOGUERRA ITALIANO - La crisi del dopoguerra in Italia - Il biennio rosso - La crisi dello stato liberale - Il significato politico della questione fiumana MODULO 6 IL TOTALITARISMO - Il fascismo al potere - Il regime fascista - La Germania di Weimar e l’ascesa del nazismo - Il regime nazista - Il regime staliniano MODULO 7 L’EUROPA E IL MONDO FRA LE DUE GUERRE - Gran Bretagna, Francia, New Deal americano - Il risveglio dell’Asia MODULO 8 LA CATASTROFE DELL’EUROPA - I fascismi in Europa e la guerra civile spagnola - Verso la guerra - La seconda guerra mondiale - La resistenza in Europa e in Italia MODULO 9 BIPOLARISMO E DECOLONIZZAZIONE - Il sistema internazionale bipolare - I due blocchi - La decolonizzazione - Bipolarismo e decolonizzazione - Crescita, crisi, nuovi sviluppi MODULO 10 - Una crescita senza precedenti - La società dei consumi - il Sessantotto - La fine dell’”età dell’oro” - L’uscita dalla crisi MODULO 11 L’ITALIA REPUBBLICANA 41 - La ricostruzione - Il centrismo - Il “miracolo economico” e il primo centro-sinistra 42 ALLEGATI DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DISCIPLINA: Fisica DOCENTE: Oreste Caniglia 1. LIBRO DI TESTO ADOTTATO Caforio, Ferilli – Fisica – Vol. 3 – Le Monnier. Usato spesso anche U. Amaldi- La fisica di Amaldi. Idee ed esperimenti – Vol. 3 – Zanichelli 2. TEMPI Ore settimanali:3 Ore effettive (al 15-05-12): (40 I quadrimestre) + (37 II quadrimestre) 3. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE Si veda il corrispondente QUADRO 3 della relazione di Matematica. 4. OBIETTIVI REALIZZATI I discenti sanno complessivamente descrivere un fenomeno fisico studiato, e lo inquadrano in un appropriato ambito fenomenico, pur con un linguaggio talvolta poco specifico. Sanno fornire le formule che quantificano le variabili descrittive e comprendono il senso generale dei problemi posti dalla disciplina, si orientano nel continuo passaggio dal piano descrittivo a quello formalizzato dell'apparato teorico, seppur in maniera meno sciolta. Sono molto meno autonomi nella risoluzioni di esercizi dove necessitano di guida e sollecitazione per giungere a conclusione di una risoluzione corretta. Tra le applicazioni di calcolo prediligono la risoluzione di semplici circuiti, puramente ohmici o capacitivi, per i quali è richiesta essenzialmente solo la gestione di un apparato matematico elementare (calcolo di resistenze o capacità equivalenti, eq. di Kirchhoff). 5. EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO I fattori descritti nella corrispondente sezione, relativamente alla matematica, hanno avuto pesanti conseguenze anche per la fisica, aggravate dall'assenza di continuità nell'insegnamento per tutti e tre gli anni: durante l'estate del penultimo anno di corso si è provveduto a sviluppare tutta la meccanica, che era mancante dai precedenti anni(!), per tentare di rimettere in piedi una situazione invero assai periclitante. Così la classe ha avuto anche per la fisica un corso di studi assai accidentato, quanto meno frammentato. È su questa base che si è innestato il programma relativo al quinto anno di corso. 43 Non è stato possibile curare adeguatamente gli esercizi di applicazione nel calcolo, e arduo è stato per i ragazzi orientarsi nei percorsi di sviluppo storico e filosofico della disciplina. Valgono anche per la fisica le considerazioni di ordine generale e didattico già sviluppate nella corrispondente sezione per la matematica. 6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO Libro di testo, appunti e dispense del docente, piano di ardesia e gessetti, audiovisivi e supporti multimediali, lezioni multimediali in classe e in laboratorio di informatica con l'utilizzo di pc, proiettore, rete didattica etc., e gruppo-classe virtuale, arredi varî dell'istituto. 7. SPAZI Aule, laboratorio multimediale 8. METODI D’INSEGNAMENTO Lezione frontale, lavoro di gruppo, discussione guidata. 9. STRUMENTI DI VERIFICA Verifiche orali, sia alla lavagna, sia dal posto, che al banco, compiti scritti, test a risposta aperta e a scelta multipla. 44 Istituto di Istruzione Superiore Licei Statali classico e scientifico “Concetto Marchesi” di Mascalucia - Ct Classe 5 sez.D Corso Liceo scientifico Docente: Oreste Caniglia Programma di Fisica svolto entro il 15 maggio 2012 Elettrostatica Fenomeni elettrici elementari. La carica elettrica. Corpi isolanti e conduttori. Corpi carichi e corpi neutri. Elettrizzazione per strofinio, contatto e induzione. Conservazione della carica elettrica. Elettroscopio ed elettrometro. Elettroforo di Volta. Polarizzazione dei dielettrici. Legge di Coulomb. Confronto con la legge di Newton-Pitagora-Democrito della gravitazione universale. La costante dielettrica dei materiali e suo significato fisico. Il Decadentismo nella Scienza: il passaggio dalle interazioni a distanza tra particelle al concetto di campo di forze. Campo elettrico. Il vettore E. Le linee di campo. Linee di campo generate dalla carica puntiforme positiva e negativa, linee di campo generate dal dipolo elettrico. Flusso di un vettore. “Sorgenti” e “pozzi” di linee di campo in analogia al campo delle velocità nella fluidodinamica. Teorema di Gauss per il vettore campo elettrico E. Linee di campo generate da una distribuzione piana, illimitata e uniforme di cariche. Campi elettrici generati da distribuzioni simmetriche di cariche: “filo” rettilineo di cariche ferme, piano, superficie sferica, sfera piena. Conduttori in equilibrio elettrostatico. Il potenziale elettrico V. Linee e superfici equipotenziali. Derivazione di E da V e viceversa. Teorema di Coulomb, il potere disperdente delle punte, problema generale dell'elettrostatica. Capacità del conduttore in equilibrio elettrostatico. Capacità della sfera carica, l'unità di misura della costante dielettrica. Il condensatore. Il condensatore piano. Capacità dei condensatori e del condensatore piano. Capacità equivalente di condensatori collegati in serie e in parallelo. Elettrodinamica La corrente elettrica. L'intensità di corrente. I conduttori ohmici e la prima legge di Ohm. Generatori di tensione ideali e reali. Resistenza equivalente di resistori collegati in serie e in parallelo. Circuiti elettrici. Le leggi di Kirchhoff e la risoluzione di circuiti. Corrente continua. La seconda legge di Ohm. La dipendenza della resistività dalla temperatura. I superconduttori. Letture di studio-approfondimento per gruppi: gli effetti del passaggio della corrente elettrica nei solidi, nei liquidi, nei gas. Magnetismo Fenomeni magnetici fondamentali. La magnetite e le calamite. Le forze di tipo magnetico e il campo magnetico. Il vettore campo magnetico H. Il vettore induzione magnetica B. Forze tra magneti e correnti e legge di Faraday, forze tra correnti e legge di Ampere, campo magnetico generato da un filo percorso da corrente e legge di Biot e Savart, campo magnetico generato da una spira percorsa da corrente e da un solenoide rettilineo. Il principio di funzionamento del motore elettrico. Cenni sulla forza di Lorentz. Il flusso del campo magnetico e teorema di Gauss per il campo magnetico (enunciato), la circuitazione del campo magnetico e Teorema di Ampere (enunciato), e suo significato energetico. Le proprietà magnetiche dei materiali, le sostanze ferromagnetiche, paramagnetiche e diamagnetiche. La permeabilità magnetica dei materiali. Il ciclo di isteresi magnetica. La magnetizzazione permanente e la temperatura di Curie. Programma da svolgere presumibilmente dopo il 15 maggio 2010: Magnetodinamica: le correnti indotte, legge di Faraday-Neumann-Lenz, auto e mutua induzione. Cenni alle correnti alternate e ai circuiti in c.a. 45 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DISCIPLINA: Matematica DOCENTE: Oreste Caniglia 10. LIBRO DI TESTO ADOTTATO Dodero, Baroncini, Manfredi – Lineamenti di matematica – Analisi – Ghisetti e Corvi. Utilizzato sovente anche Scaglianti – Analisi infinitesimale– Ambito scientifico - Cedam 11. TEMPI Ore settimanali:3 Ore effettive (al 15-05-12): (40 I quadrimestre) + (37 II quadrimestre) 12. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE Partecipazione al dialogo educativo Alunni complessivamente vivaci e di buono spirito, comunque dal comportamento corretto, hanno dimostrato una partecipazione individuale differenziata, sgranata dal passivo al recettivo, dimostrandosi molto compatti nelle scelte comportamentali per le situazioni che si sono presentate durante il corso del triennio. Attitudine alla disciplina Assai eterogenea, con picchi in entrambe le direzioni e con le varie intensità intermedie. Interesse per la disciplina Pressoché nullo per alcuni elementi, che l'hanno studiata essenzialmente per dovere, moderato-tenue e/o discontinuo per il corpo del gruppo classe, più costante per un gruppetto di discenti. Impegno nello studio Generalmente incostante, i ragazzi si sono rivelati incapaci di sostenere carichi di lavoro consistenti nel lungo periodo. Solo alcuni si sono mantenuti costantemente volenterosi e impegnati. I tempi di maturazione e assimilazione dei contenuti si sono conseguentemente ampliati, rallentando vistosamente il ritmo delle attività didattiche e lo sviluppo del programma. Le motivazioni di quanto esposto vengono analizzate nel successivo punto 5. 46 13. OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenza, competenza, capacità) Gli alunni sanno risolvere semplici problemi di analisi matematica se instradati alla decodifica del testo matematico e indirizzati nello svolgimento. Riescono a condurre lo studio completo di semplici funzioni e, con difficoltà varie, quello di funzioni più complesse. Con tempi dilatati, e più richiami ad argomenti di matematica propedeutici, riescono ad inquadrare problematiche che richiedono un quadro di sintesi dei vari argomenti svolti. Le capacità espositive non si sono sviluppate pienamente in tutti i discenti, che vengono dunque talora penalizzati anche nella discussione su definizioni e proprietà. Per alcuni poco più che abbozzata è rimasta la capacità di condurre catene di deduzioni ed argomentazioni dimostrative. 14. EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO La classe ha visto l'alternarsi di insegnanti della disciplina durante i primi due anni di studio, con vari avvicendamenti anche in corso d'anno, trovando una continuità solo nel triennio del corso, quando è stato necessario ricostruire certe basi per una salda edificazione della matematica superiore: ciò ha causato dei rallentamenti notevoli nel naturale sviluppo dei programmi, costringendo docente e discenti a uno sforzo supplementare non indifferente, e al sacrificio di qualche argomento. Come è facile comprendere, non per tutti si è rimediato disinnescando quei processi a catena che inducono parte dei discenti a interessarsi tenuamente di una disciplina che vedono sviluppata in modo frammentario, di cui intuiscono solo a mala pena una visione di insieme e della quale assimilano con difficoltà e disorganicità argomenti e problematiche. L'intensità nello studio si è dunque limitata, non giustificatamente, ma certo in modo comprensibile. Alcuni elementi hanno posto un argine a questa deriva nel proprio assetto mentale di disposizione verso la disciplina, con risultati apprezzabili. Non stupisca dunque la presenza di insicurezze nel calcolo algebrico elementare o nella inconsistenza delle conoscenze di parte dei contenuti di geometria. Tutti fattori che hanno rallentato, ovviamente, lo svolgimento dei programmi. 15. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO Libro di testo, appunti e dispense del docente, piano di ardesia e gessetti, gruppo-classe virtuale, arredi varî dell'istituto. 47 16. SPAZI Aule, laboratorio multimediale 17. METODI D’INSEGNAMENTO Lezioni frontali, dialoghi motivazionali, discussioni guidate, esercitazioni scritte su problemi di vario tipo. 18. STRUMENTI DI VERIFICA Compiti scritti, verifiche orali, sia alla lavagna, sia dal posto, che al banco. 48 Istituto di Istruzione Superiore Licei Statali classico e scientifico “Concetto Marchesi” di Mascalucia - Ct Documento Finale del 15 Maggio a.s. 2011/2012 – Esame di Stato Classe 5 sez.D Corso Liceo scientifico Docente: Oreste Caniglia Programma di Matematica svolto entro il 15 maggio 2012 Richiami e recupero su equazioni e disequazioni, valori assoluti, proprietà di esponenziali e logaritmi. Leggi di corrispondenza e funzioni. Proprietà delle funzioni. Funzioni composte e funzione inversa. Numeri reali. Densità e continuità. Intervalli numerici e insiemi numerici. Intorni. Punti di accumulazione e punti isolati. Estremo inferiore e superiore degli insiemi numerici. Massimo e minimo di un insieme di numeri reali. Teorema di Bolzano e teoremi di completezza in R (enunciati). Funzioni reali di variabile reale e loro classificazione. Grafico di una funzione. Funzioni pari e dispari, monotonia delle funzioni, funzioni limitate e illimitate, punti di massimo e di minimo. Funzione esponenziale. Funzione logaritmica. Funzioni goniometriche. Funzioni goniometriche inverse. Ricerca del campo di esistenza. Intersezioni del grafico di una funzione con gli assi cartesiani. Studio del segno di una funzione. Traslazione dei grafici di funzione sull'asse x e sull'asse y. Limiti. Definizioni. Limite destro e sinistro. Teorema dell'unicità del limite, teorema della permanenza del segno, teorema del confronto. Altri teoremi sui limiti (Enunciati). Limiti delle funzioni elementari. Teoremi sulle operazioni con limiti (Enunciati). Successioni. Successioni convergenti e divergenti. Il numero e. Limiti notevoli delle funzioni reali. Continuità. Punti di discontinuità e loro classificazione. Asintoti orizzontali, verticali ed obliqui. Teoremi sulle funzioni continue (enunciati), teorema di Wierstrass, teorema di DarbouxBolzano, teorema di esistenza degli zeri, continuità delle funzioni composte e delle funzioni inverse. Derivata di una funzione. Teorema sulla continuità di funzioni derivabili. Significato geometrico della derivata, tangente al grafico di una curva e angolo tra due curve. Punti a tangente verticale, punti angolosi e punti cuspidali. Funzione derivata. Derivata delle funzioni elementari. Teoremi sulle operazioni con derivate (enunciati). Derivata delle funzioni composte (enunciato). Derivata delle funzioni inverse (enunciato). Derivate di ordine superiore. Teorema di Rolle e significato geometrico, Teorema di Lagrange e significato geometrico, conseguenze del teorema di Lagrange (enunciato solo il criterio di derivabilità), Teorema di Cauchy (enunciato), Teorema di De l'Hospital (enunciato). Studio della monotonia di una funzione. Estremi di una funzione, massimi e minimi. Teorema di Fermat sulle condizioni necessarie per i punti di max o di min, Teorema sulle condizioni sufficienti per i punti di estremo (enunciato). Concavità. Punti di flesso. Teorema sul segno della derivata seconda (enunciato), teorema sulla ricerca dei punti di flesso (enunciato). Flessi a tangente verticale e cuspidi. Problemi di massimo e di minimo. Differenziale. Integrali definiti. Programma da svolgere presumibilmente dopo il 15 maggio 2010: Integrali indefiniti e metodi di integrazione. 49 Allegati Criteri generali di valutazione degli apprendimenti Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo Simulazione di terza prova assegnata alla classe con griglia per la valutazione. 50 9CREDITO SCOLASTICO E CREDITO FORMATIVO Istruzioni operative e fondamentali riferimenti normativi CREDITO SCOLASTICO A. Riferimenti normativi fondamentali D.M. 24/02/2000 art. 1 comma 2 La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative all’interno della scuola di appartenenza non dà luogo all’acquisizione di crediti formativi, ma concorre unicamente alla definizione del credito scolastico in quanto parte costitutiva dell’ampliamento dell’offerta formativa della scuola. O.M. n. 40 2008/2009 art. 8 cc. 1, 2, 6, 7 1. I punteggi del credito scolastico sono attribuiti agli studenti del triennio sulla base della Tabella A allegata e della nota in calce alla medesima (D.M. n. 42 del 22.5.2007) […] La valutazione sul comportamento concorre dal corrente anno scolastico alla determinazione dei crediti scolastici. (artt. 2 e 8) In considerazione dell’incidenza che hanno le votazioni assegnate per le singole discipline sul punteggio da attribuire quale credito scolastico e, di conseguenza, sul voto finale, i docenti, ai fini dell’attribuzione dei voti […] utilizzano l’intera scala decimale di valutazione. 2. L’attribuzione del punteggio, in numeri interi, nell’ambito della banda di oscillazione, tiene conto del complesso degli elementi valutativi di cui all’art. 11, comma 21, del DPR n. 323/1998, con il conseguente superamento della stretta corrispondenza con la media aritmetica dei voti attribuiti in itinere o in sede di scrutinio finale e, quindi, anche di eventuali criteri restrittivi seguiti dai docenti. […] 6. L’attribuzione del credito scolastico ad ogni alunno va deliberata, motivata e verbalizzata. Il consiglio di classe, nello scrutinio finale dell’ultimo anno di corso, può motivatamente integrare, fermo restando il massimo di 25 punti attribuibili, a norma del comma 4 dell’art. 11 del DPR n. 323/1998, il punteggio complessivo conseguito dall’alunno, quale risulta dalla somma dei punteggi attribuiti negli scrutini finali degli anni precedenti: Le deliberazioni, relative a tale integrazione, opportunamente motivate, vanno verbalizzate con riferimento alle situazioni oggettivamente rilevanti ed idoneamente documentate. 7. Il punteggio attribuito quale credito scolastico ad ogni alunno è pubblicato all’albo dell’istituto. Il punteggio […] esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta da ciascun alunno nell’anno scolastico in corso, con riguardo al profitto e tenendo in considerazione anche l’assiduità della frequenza scolastica, ivi compresa, per gli istituti ove è previsto, la frequenza dell’area di progetto, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Esso è attribuito sulla base dell'allegata tabella a) e della nota in calce alla medesima. 1 Piano dell’Offerta Formativa TABELLA A Candidati interni (sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323) Credito scolastico – Punti II anno 3–4 4–5 5–6 6–8 Media dei voti M=6 6<M≤7 7<M≤8 8 < M ≤ 10 I anno 3–4 4–5 5–6 6–8 III anno 4–5 5–6 6–7 7–9 Nota- M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. All'alunno che è stato promosso alla penultima classe o all'ultima classe del corso di studi con un debito formativo, va attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa bada di oscillazione della tabella. In caso di accertato superamento del debito formativo riscontrato, il consiglio di classe può integrare in sede di scrutinio finale dell'anno scolastico successivo il punteggio minimo assegnato, 51 nei limiti previsti dalla banda di oscillazione cui appartiene tale punteggio. Nei confronti degli alunni che abbiano saldato nell'ultimo anno di corso i debiti formativi contratti nel terzultimo anno non si procede alla eventuale integrazione del credito scolastico relativo al terzultimo anno. Gli alunni che non abbiano saldato i debiti formativi contratti nel terzultimo e nel penultimo anno di corso non sono ammessi a sostenere l'esame di Stato. B. Criteri di attribuzione dei punteggi: istruzioni per l’uso Se la Media dei voti risulta pari o superiore al decimale 0,5 si attribuisce il punteggio più alto della banda di appartenenza; Se la Media dei voti è inferiore al decimale 0,5 si attribuisce il punteggio più basso della banda di appartenenza; Il punteggio minimo previsto dalla banda può inoltre essere incrementato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione di appartenenza, purché si verifichino almeno due delle seguenti condizioni: 1. le assenze non superano il 10% dei giorni di attività scolastica (tranne i casi di assenze per motivi di salute documentati da certificazione medica o per attività extrascolastiche qualificate e debitamente documentate, quali partecipazione a concorsi, gare, esami, etc.) 2. lo studente ha partecipato con interesse e impegno alle attività didattiche o ad attività integrative dell’Offerta Formativa (progetti POF, PON) 3. lo studente ha prodotto la documentazione di qualificate esperienze formative, acquisite al di fuori della scuola di appartenenza (CREDITO FORMATIVO), e da cui derivano competenze coerenti con le finalità didattiche ed educative previste dal POF. Si precisa inoltre che in relazione ai crediti da attribuire agli studenti delle classi quarte e quinte, nell’ambito della banda di oscillazione della media dei voti da 8 – 10 in ragione di punti 8 (penultima classe) o di punti 9 (ultima classe) come punteggio massimo nell’ambito della banda di oscillazione della media dei voti da 8 – 10, si procede all’attribuzione dei crediti secondo i seguenti parametri: […] Classe Quinta da 8,1 a 8,4 = punti 7 da 8,5 a 8,9 = punti 8 da 9 a 10 = punti 9 52 CREDITO FORMATIVO Riferimenti normativi fondamentali DPR n. 323 del 23.7.1998 art. 12 cc. 1, 2 1. Ai fini previsti dal presente regolamento, il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato; la coerenza, che può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione, è accertata per i candidati interni e per i candidati esterni, rispettivamente, dai consigli di classe e dalle commissioni d’esame. I consigli di classe e le commissioni d’esame potranno avvalersi, a questo fine, del supporto fornito dall’amministrazione scolastica e dall’ Osservatorio di cui all’articolo 14. Il Ministro della pubblica istruzione individua le tipologie di esperienze che danno luogo al credito formativo con proprio decreto. 2. Le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono indicare l’ente a cui sono stati versati i contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludano l’obbligo dell’adempimento contributivo. D.M. n. 49 del 24.2.2000 “Decreto ministeriale concernente l'individuazione delle tipologie di esperienze che danno luogo ai crediti formativi” Art. 1 1. Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi […] sono acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport. omissis Art. 2 1. I criteri di valutazione delle esperienze citate all'art.1 devono essere conformi a quanto previsto all'art.12 del D.P.R. 23.7.1998, n.323 e tener conto della rilevanza qualitativa delle esperienze, anche con riguardo a quelle relative alla formazione personale, civile e sociale dei candidati. 2. I consigli di classe procedono alla valutazione dei crediti formativi, sulla base di indicazioni e parametri preventivamente individuati dal collegio dei docenti al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei consigli di classe medesimi, e in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi e dei corsi interessati. Omissis Art. 3 1. La documentazione relativa all'esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve comprendere in ogni caso una attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni presso i quali il candidato ha realizzato l'esperienza e contenente una sintetica descrizione dell'esperienza stessa. Piano dell’Offerta Formativa B. Parametri di valutazione dei crediti: istruzioni per l’uso Le esperienze, al fine di una valutazione per il credito formativo, devono contribuire a migliorare la preparazione dell’alunno attraverso l’acquisizione di competenze ritenute coerenti con gli obiettivi del corso di studi seguito in relazione all’omogeneità con i contenuti tematici del corso alle finalità educative della scuola al loro approfondimento al loro ampliamento alla loro concreta attuazione. Perché l’esperienza sia qualificata deve avere carattere di continuità ed essere realizzata presso enti, associazioni, istituzioni, società che siano titolate a svolgere quella tipologia di attività. L’alunno deve partecipare all’esperienza con un ruolo attivo e non limitarsi a semplice auditore. Le esperienze sopra indicate devono essere praticate presso ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI e SOCIETA’ legalmente costituite, ISTITUZIONI, ENTI, SOCIETA’ SPORTIVE aderenti alle diverse 53 FEDERAZIONI riconosciute dal CONI C. Tipologie specifiche di esperienze Arte programma 5ds.doc 1. Attività culturali e artistiche generali Partecipazione ad esposizioni individuali e/o collettive promosse e organizzate da Gallerie d’arte, Enti e/o associazioni e non organizzate autonomamente e inserimento in cataloghi o esplicita menzione (con nome e cognome) nella pubblicità dell’esposizione. Pubblicazioni di testi, articoli, disegni, tavole o fotografie editi da Case Editrici regolarmente registrate all’Associazione Italiana Editori Partecipazione non occasionale a concerti, spettacoli e rassegne artistiche documentabile mediante certificazione dell’ente o dell’associazione organizzatori (gruppi folkloristici, compagnie teatrali, musicali) Frequenza certificata di una scuola di recitazione legalmente riconosciuta Studio di uno strumento musicale con certificazione di frequenza del conservatorio Attestato di frequenza di corsi di formazione regionali nelle arti figurative (pittura, scultura, fotografia, etc.) 2. Formazione linguistica Certificazioni nazionali ed internazionali di enti legalmente riconosciuti dal MIUR attestanti il livello di conoscenze e di competenze in una delle lingue comunitarie Conoscenza certificata di una lingua straniera non comunitaria 3. Formazione informatica Patente europea di informatica (ECDL) Competenze informatiche certificate da enti riconosciuti 4. Formazione professionale Partecipazione certificata a corsi di formazione professionale promossi da Enti e/o associazioni ai sensi e nel rispetto della vigente normativa sulla formazione professionale 5. Attività sportiva Partecipazione a gare a livello agonistico organizzate da Società aderenti alle diverse Federazioni riconosciute dal CONI 6. Attività di volontariato Presso Associazioni (Enti, Fondazioni, etc.) legalmente costituite con certificazione dello svolgimento dell’attività da almeno un anno e con descrizione sintetica dei compiti e delle funzioni 7. Attività lavorative Attestazione della tipologia dell’attività e indicazione della durata almeno semestrale continuativa; inquadramento regolare ai sensi della vigente normativa e nel rispetto dei C.C.N.L. 54 CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE FINALE (POF) Il Collegio Docenti al fine di garantire omogeneità nelle decisioni dei Consigli di Classe relativamente alle operazioni dello scrutinio finale delibera i seguenti criteri di valutazione: 1. Crescita personale di ciascun allievo nel percorso formativo e in rapporto al gruppo classe; 2. acquisizione da parte di ciascun allievo degli obiettivi prefissati, pur nel rispetto dei diversi sistemi e livelli di apprendimento; Si ribadisce che, nel processo di valutazione, si deve tenere conto: a) dei progressi rispetto ai livelli di partenza; b) delle capacità individuali (sa cogliere i dati essenziali, esporre adeguatamente i contenuti, applicare le informazioni apprese, rielaborare le conoscenze, seguire un percorso di apprendimento di recupero); c) dell'impegno mostrato nel corso dell'anno; d) della partecipazione al dialogo educativo; e) della collaborazione all'interno del gruppo classe; f) dell'acquisizione delle conoscenze e delle competenze necessarie in ciascuna disciplina. 55