S E G N A L A Z I O N E N° 24 BONOMI, Mario AMALTEA. A
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S E G N A L A Z I O N E N° 24 BONOMI, Mario AMALTEA. A
S E G N A L A Z I O N E N° 24 BONOMI, Mario AMALTEA. A vela da Trieste al Grande Sud. Ed. Il Frangente, 2008, pp. 494, ill. €. 40,00.= AMALTEA. Circumnavigazione del Sud America. Terra del Fuoco e Canali cileni. Ed. Il Frangente, 2010, pp. 319, ill. €. 30,00.= C’è un aspetto che colpisce molto e che ci si può portare dietro nella lettura delle oltre 800 pp. di questi 2 libri pieni pure di bellissime e scelte foto. Ed è quello della preparazione del “viaggio”: prima e durante. Non tanto e solo l’organizzazione “turistica”, elettronica, tecnologica delle strumentazioni, compresa quella meteo. Al di là delle previsioni di bilancio (a borsa aperta !) quello che è ammirevole è la capacità di “previsione” e di adeguamento tranquillo alle situazioni di piccole e grandi emergenze. Quello che si dice, in termini psicologici, “il conosciuto non pensato”… Beh, l’ A. – incontrato in un bello Zaf. nella Tavola di Padova in un Castello dove si conserva il “Museo dell’Aria”- ha avuto questa grande e importante capacità, risorsa. Pensare non solo in grande: quasi 22 mt. di barca, l’AMALTEA, proprio il nome della capretta che, nel mito greco diede il latte, in Creta, a Giove. La sicurezza del “barco” è cosa fondamentale di ogni viaggio per mare: piccolo o grande e ripetuto che sia. E si può notare a p. 126 (Vol. I°): “ E’ molto cambiato il modo di navigare da quando , ragazzo, mi sono accostato alla vela”. E’ questa capacità di cogliere “il nuovo che viene avanti ha anch’esso il suo fascino”. La capacità di ricordare, ripetere e, soprattutto., di elaborare e rielaborare la propria esperienza fa dell’ A. un grande armatore, un grande navigatore ed un comunicatore eccellente anche nella scrittura. A p. 126-27 c’è la citazione della Tavola “des Fréres de la Cote” di Noumea (Nuova Caledonia-Territorio francese d’Outre-mère) che può vantare la più grande laguna del mondo e l’A. conferma che per chi non ama le grandi traversate, pur se armatore di un grande catamarano di 21mt X 9, è possibile, oggi, metterlo su un cargo e farlo trasportare, per es., in Polinesia. E’ il caso di Guido e Sabina, incontrati proprio a Noumea. E ancora gli incontri con Carlo e Lizzi Auriemma della “Barca pulita”, autori di “Mar d’Africa”, uno delle loro numerose pubblicazioni (p. 160,Vol. I°). Nella p. successiva è il caso di Piero che “un po’ commosso, dice che non aveva mai avuto tanti amici come da quando navigava da solo attorno al mondo”. E pensare che Fra’ “Francesco” fece scrivere:” Beata solitudo, sola beatitudo”. Ah ! Cosa sono (o non sono ?) le relazioni umane !!! A p. 188 “…programmato di passare di lì, ma ora gli sono venuti tanti dubbi”, “pirati…”. Che stress ! Che cerca di essere evitato da quell’equipaggio crocieristico:..”con vento largo, ammainano spesso la randa per meno noie di gestione vele, ascoltano musica, scrivono, leggono. Si può navigare anche così”. A p. 204:”Atlantico, Pacifico, Indiano li abbiamo attraversati alla latitudine degli Alisei, tre Oceani, tre distinti caratteri”… che un ottimo Armatore e A. sa leggere e descrivere. Insomma 2 libri belli, sobri che aiutano e dove dei soldi, per l’ironia di una pubblicità caffettiera, non si può proprio dire:”Che altro !”. Vengono, i soldi, ma dopo: la passione,l’esperienza,la cultura, il tempo liberato,l’età e le sue energie,l’aiuto di equipaggi coscienziosi e, non da ultimo, i soldi.