Preghiera dell`11 maggio 2012 - Piccole Suore della Sacra Famiglia

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Preghiera dell`11 maggio 2012 - Piccole Suore della Sacra Famiglia
CHIESA S.ANTONIO GIANELLI – FABIANO B.
ASSOCIAZIONE FAMIGLIA DI NAZARETH
La testimonianza della Parola nel MESE
dedicato alla MADRE CELESTE
“..MARIA, DONNA FERIALE..”
CANTO A TE, MARIA
RIT. Nella casa Tua io canto a Te Maria prendi tra le mani Tu la vita mia
accompagna il mio cammino verso Lui sulla strada che hai percorso Tu Maria.
Tu che hai vissuto nella verità, Tu vera donna della libertà,
dal cuore Tuo l'amore imparerò e nel mondo io lo porterò. RIT. Nella casa...
Resta vicino a me Madre di Dio, del Tuo coraggio riempi il cuore mio,
solo l'amore allora mi guiderà sarò luce per l'umanità. RIT. Nella casa...
Gv 15, 9-17
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato
voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore,
come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto
perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha
un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò
che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone;
ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il
vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve l o conceda.
Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri”.
(Le seguenti riflessioni sono tratte da “Maria donna dei nostri giorni” Mons. Tonino Bello- ed. S.
Paolo)
Chissà quante volte l'ho letta senza provare emozioni. L'altra sera però quella frase del Concilio,
riportata sotto un'immagine della Madonna, mi è parsa così audace, che sono andato alla fonte per
controllarne l'autenticità. Proprio così. Al quarto paragrafo del decreto del Concilio Vaticano II
sull'Apostolato dei Laici c'è scritto testualmente: “Maria viveva sulla terra una vita comune a tutti, piena
di sollecitudini familiari e di lavoro”.Intanto, “Maria viveva sulla terra”. Non sulle nuvole. I suoi
pensieri non erano campati in aria. I suoi gesti avevano come soggiorno obbligato i perimetri delle cose
concrete. Anche se l'estasi era l'esperienza a cui Dio spesso la chiamava, non si sentiva dispensata dalla
fatica di stare con i piedi per terra. Lontana dalle astrattezze dei visionari, come dalle evasioni degli
scontenti o dalle fughe degli illusionisti,conservava caparbiamente il domicilio nel terribile quotidiano.
Ma c'è di più: “Viveva una vita comune a tutti”. Simile cioè alla vita della vicina di casa. Beveva l'acqua
dello stesso pozzo. Pestava il grano nello stesso mortaio. Si sedeva al fresco dello stesso cortile. Anche
lei arrivava stanca alla sera, dopo una giornata di lavoro. Anche a lei un giorno dissero: “Maria stai
facendo i capelli bianchi”. Si specchiò allora alla fontana e provò anche lei la struggente nostalgia di
tutte le donne, quando si accorgono che la giovinezza sta sfiorendo. Le sorprese però non sono finite,
perché venire a sapere che la vita di Maria fu “piena di sollecitudini familiari e di lavoro” come la
nostra, ci rende questa creatura così inquilina con le fatiche umane, da farci sospettare che la nostra
penosa ferialità non debba essere poi così banale come noi pensiamo. Anche lei ha avuto problemi di
salute, di economia, di rapporti, di adattamento. Chissà quante volte è tornata dal lavatoio con il mal di
testa, o sopra pensiero perché Giuseppe da più giorni in bottega non aveva molto lavoro. Chissà a
quante porte ha bussato chiedendo qualche giornata di lavoro per il suo Gesù nella stagione dei frantoi.
Chissà quanti pomeriggi ha malinconicamente consumato a rivoltare il pastrano già logoro di Giuseppe
e ricavarne un mantello perché suo figlio non sfigurasse tra i compagni di Nazareth. Come tutte le
mogli avrà avuto anche lei dei momenti di crisi nel rapporto con il marito, del quale, taciturno com'era,
non sempre avrà capito i silenzi. Come tutte le madri, ha spiato pure lei, tra timori e speranze nelle
pieghe tumultuose dell'adolescenza di suo figlio. Come tutte le donne ha provato pure lei la sofferenza
di non sentirsi compresa neppure dai due amori più grandi che avesse sulla terra. E avrà temuto di
deluderli. O di non essere all'altezza del ruolo. E, dopo aver stemperato nelle lacrime il travaglio di una
solitudine immensa, avrà ritrovato finalmente nella preghiera, fatta insieme, il gaudio di una comunione
sovrumana.
Santa Maria, donna feriale, forse tu sola puoi capire che questa nostra follia di ricondurti entro i confini dell'esperienza
terra terra, che noi pure viviamo, non è il segno di mode dissacratorie. Se per un attimo osiamo toglierti l'aureola è perché
vogliamo vedere quanto sei bella a capo scoperto...AVE MARIA
Se spegniamo i riflettori puntati su di te è perché ci sembra di misurare meglio l'onnipotenza di Dio, che dietro le ombre
della tua carne ha nascosto le sorgenti della luce...AVE MARIA
Sappiamo bene che sei stata destinata a navigazioni di alto mare. Ma se ti costringiamo a veleggiare sotto costa, non è
perché vogliamo ridurti ai livelli del nostro piccolo cabotaggio. E' perché, vedendoti così vicina alle spiagge del nostro
scoraggiamento, ci possa afferrare la coscienza di essere chiamati pure noi ad avventurarci come te negli oceani della
libertà...AVE MARIA
Santa Maria, donna feriale, aiutaci a comprendere che il capitolo più fecondo della teologia non è quello che ti pone
all'interno della Bibbia, della spiritualità o della liturgia, dei dogmi o dell'arte. Ma è quello che ti colloca all'interno della
casa di Nazareth, dove tra pentole e telai, tra lacrime e preghiere, tra gomitoli di lana e rotoli della Scrittura, hai
sperimentato, in tutto lo spessore della tua naturale femminilità, gioie senza malizia, amarezze senza disperazioni,
partenze senza ritorni..AVE MARIA
Santa Maria, donna feriale, insegnaci a considerare la vita quotidiana come il cantiere dove si costruisce la storia della
salvezza...AVE MARIA
Allenta gli ormeggi delle nostre paure, perché possiamo sperimentare come te l'abbandono alla volontà di Dio nelle pieghe
prosaiche del tempo e nelle agonie lente delle ore...AVE MARIA
Torna a camminare discretamente con noi, o creatura straordinaria, innamorata di normalità, che prima di essere
incoronata Regina del cielo hai ingoiato la polvere della nostra povera terra...AVE MARIA
AVE MARIA
AVE MARIA , A--A--VE AVE MARIA A---A --- VE
Donna dell'attesa e madre di speranza ora pro nobis
donna del sorriso e madre del silenzio ora pro nobis
donna di frontiera e madre dell'ardore ora pro nobis
donna del riposo e madre del sentiero ora pro nobis rit. AVE MARIA
Donna del deserto madre del respiro ora pro nobis
donna della sera e madre del ricordo ora pro nobis
donna del presente e madre del ritorno ora pro nobis
donna della terra e madre dell'amore ora pro nobis rit. AVE MARIA
Se dovessimo riformulare le nostre preghiere a Maria in termini più umani, il primo appellativo da
darle dovrebbe essere questo: donna senza retorica. Donna vera prima di tutto. Come Antonella, la
ragazza di Beppe, che ancora non può sposarsi perché disoccupata e anche lui è senza lavoro. Come
Angela, la parrucchiera della città vecchia che vive felice con suo marito. Coma Isabella la vedova
di Leo che il mese scorso è morto in un naufragio lasciando la con tre figli sulle spalle. Cme
Rosanna, la suora che lavora tra i tossicodipendenti della casa di accoglienza di Rovo. Maria donna
vera, perché senza trucchi spirituali. Perché pur benedetta fra tutte le donne passerebbe
irriconoscibile in mezzo a loro se non fosse per quell'abbigliamento che Dio ha voluto confezionarle
su misura: “vestita di sole e coronata di stelle”. Maria donna vera, ma soprattutto donna di poche
parole. Non perché timida come Rossella che tace sempre per paura di sbagliare. Non perché
irrisoluta come Daniela che si arrende sistematicamente ai soprusi del marito, al punto che tronca
ogni discussione dandogli sempre ragione. Non perché arida di sentimenti o incapace di esprimerli
coma Lalla, che pure di sentimenti ne ha da vendere, ma non sa mai dove cominciare e rimane
sempre zitta. Maria è donna di poche parole, perché afferrata dalla Parola,dalla sua essenzialità,dal
saper distinguere senza molta fatica il genuino tra mille surrogati ...perché in lei tutto è preghiera.
Per questo vogliamo farci accompagnare da lei lungo i tornanti della nostra povera vita, in un
digiuno che sia , soprattutto, di parole.....
Santa Maria donna senza retorica, prega per noi che, abili nell'usare la parola per nascondere i
pensieri più che per rivelarli, abbiamo perso il gusto della semplicità....AVE MARIA
Prega per noi che siamo convinti che per affermarsi nella vita bisogna saper parlare anche quando
non si ha nulla da dire....AVE MARIA
Santa Maria prega per noi sulle cui labbra la parola si sfalda, si sfarina, si fa voce , senza farsi mai
carne, ci dà l'illusione della comunione , ma non raggiunge neanche la dignità del soliloquio...AVE
MARIA
Aiutaci a non essere come i mascheroni di certe fontane che non danno più acqua e sul cui volto è
rimasta solo la contrazione del ghigno....AVE MARIA
Fa che le nostre voci ridotte all'essenziale, partano sempre dai recinti del mistero ,rechino il
profumo del silenzio...AVE MARIA
Rendici come Te sacramento della trasparenza e nella brevità di un “sì” detto a Dio ci sia dolce
naufragare in un mare sterminato....AVE MARIA
L'amore “non è una cosa che s'impara e tuttavia non c'è cosa che sia così necessario imparare”
scriveva Giovanni Paolo II. Queste parole mi sono tornate in mente quando un papà di una bimba di
sei anni, qualche giorno fa, davanti ad una pizza, mi confidava di essere un padre che non sa mai
cosa sia giusto fare. Quello sguardo e quelle parole mi hanno fatto riflettere. Educare richiede una
continua creatività e capacità di invenzione nella mutevolezza del reale, delle persone, delle
situazioni, ma nello stesso tempo la necessità di conoscere, come si fa nel jazz, quegli accordi di
base su cui costruire l'improvvisazione non improvvisata a cui costringe ogni “sessione”: quella
conoscenza irrinunciabile della natura umana alla quale improntare le concrete scelte educative...ci
siamo illusi che l'amore si improvvisi e che non ci sia bisogno di studio e preparazione. Invece
proprio l'amore richiede continue messe a punto a partire da qualcosa che rimane fermo:la volontà
di amare....Un ingrediente indispensabile per l'amore sono i difetti. Tanti sono i ragazzi schiacciati
dall'incapacità loro e dei loro genitori di accettare il fatto di avere difetti. Una cultura che rimuove
Dio, non può permettersi il lusso della debolezza e vuole che gli uomini siano dei...la coppia ha
tutte le risorse per reggere alle tempeste che tentano di spazzare una casa, le cui fondamenta sono la
coppia stessa , paradossalmente con le annesse debolezze. Incontrare Dio andando in un monastero
può essere cosa abbastanza ovvia. Incontrare Dio andando verso Valentina che ha appena bruciato
l'arrosto, ecco una cosa alquanto inesplicabile. (Tratto da “Noi genitori e figli” - Alessandro
D'Avenia)
Perché riusciamo ad “imparare l'amore” Santa Maria ti preghiamo ... AVE MARIA
Per i disorientamenti degli adolescenti e delle famiglie, ….AVE MARIA
Per tutte le persone alla disperata ricerca di un lavoro....AVE MARIA
Per le persone sole imprigionate in giornate tutte uguali.....AVE MARIA
Per le famiglie che si preparano a vivere il congresso mondiale di Milano con il Santo Padre...AVE
MARIA
Per tutti coloro che lottano in un letto di ospedale sperando nella guarigione, specialmente per i
più piccoli …..AVE MARIA
Perché riusciamo a imparare la gioia della ferialità come Tu ci hai insegnato....AVE MARIA
Perché impariamo a percorrere vie di santità nel quotidiano del nostro lavoro, delle nostre
famiglie, del nostro essere “famiglia di famiglie”...AVE MARIA
Perché i nostri sacerdoti più giovani e i nostri seminaristi trovino la forza di una testimonianza
coraggiosa all'interno della società anche a costo di “sporcarsi un po' le mani”....AVE MARIA
Perché le nostre comunità si aprano sempre più alla Parola e all'Amore testimoniato con unità e
accoglienza, ...AVE MARIA
MAGNIFICAT (2)
Magnifica l'anima mia la grandezza del Signore ed esulta ed esulta in Lui mio Salvatore.
Ha posato lo sguardo - o sulla mia umiltà - à e sarò bea - a - ta
Grandi sono le cose che egli ha fatto per me senza fine senza fine senza fine é la sua potenza.
la sua misericordia - a non abbandonerà - à quelli che lo a - ma - no.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio
come ora e come sempre.Così si – a – a. Così si – a – a. Così si – a. – a.