Materiali Naturali
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Percorsi Abilitanti Specifici A033| Materiali e nuove tecnologie di materiali MATERIALI NATURALI 15 marzo 2014 Arch. Laura Ridolfi [email protected] - Arch. Irene [email protected] vetro Vetro Vecchie finestre e pannelli in VETRO sono stati utilizzati dall’artista Tom Fruin per realizzare un’abitazione, la KOLONIHAVEHUS, che è una vera e propria opera d’arte e che potrà costituire un’ottima fonte d’ispirazione per i costruttori del futuro, anche se non appare molto funzionale. RECUPERO FINESTRE http://www.greenme.it La casa di finestre. Nel 2012, Nick Olson e Lilah Horwitz hanno lasciato il lavoro per dedicarsi alla realizzazione del loro sogno: costruire una baita in montagna, nel West Virginia. Oggi, la loro scommessa sembra aver dato i suoi frutti: la casa si trova nel punto esatto in cui avevano deciso di realizzarla. L’abitazione è costruita con materiali di recupero salvati dalla discarica. L’originalissima facciata è realizzata interamente con vecchie finestre riciclate che attraverso i loro vetri offrono scorci meravigliosi di albe e tramonti nel bosco. L’intervento è stato pensato nel rispetto dell’ambiente, volto ad un risparmio di risorse ed energie. RECUPERO FINESTRE http://www.greenme.it Materiali ceramici Prodotti Sono compresi nella tipologia di rifiuti inerti i seguenti prodotti: 1.rifiuti costituiti da laterizi, intonaci, conglomerati cementizi, rivestimenti stradali etc., purché privi di sostanze tossiche; 2. scarti di prodotti ceramici crudi, smaltati e cotti; 3.rifiuti di rocce da cave autorizzate; 4.argilla espansa; 5.conglomerati bituminosi; 6.pietrisco tolto d'opera; 7.pannelli in gesso Il trattamento delle macerie edilizie ai fini del riciclo può essere suddiviso in tre fasi: 1_ Fase di demolizione e raccolta materiali; 2_ Fase di trattamento; 3_ Fase di reimpiego. PRODOTTI RICICLATI 1_ Opere edili stradali 2_ Produzione materiale 3_ Recuperi ambientali Gli inerti RECUPERO MATERIALI CERAMICI Le materie prime seconde sono costituite da scarti di lavorazione delle materie prime oppure da materiali derivati dal recupero e dal riciclaggio dei rifiuti. Le materie prime seconde sono in senso tecnologico tutt’altro che “scarti” e anzi dimostrano di essere un interessante complemento al catalogo di prodotti di normale interesse ceramico. A causa della loro natura e dei processi che hanno subito, dispongono di composizioni chimiche e mineralogiche spesso inusuali presentando di conseguenza comportamenti ceramici altrimenti difficilmente riscontrabili. l recupero degli scarti ceramici è un problema molto sentito nel settore e la soluzione più idonea, visto gli alti costi di smaltimento e l’impatto ambientale che ne risulta, è la possibilità di riciclarli nel sistema produttivo per mezzo di una tecnologia estremamente efficiente che ha come obbiettivo finale dei vantaggi oggettivi in termini economici (costo materie prime), tecnologici (utilizzo della Chamotte nell’impasto senza allungare i cicli di macinazione) ed ambientali. tipologie di impianti per il recupero dei seguenti tipi di scarti ceramici: •Scarto cotto pressato •Scarto cotto estruso •Scarto crudo pressato Materiali Ceramici RECUPERO MATERIALI CERAMICI Lo SCARTO CERAMICO COTTO sia smaltato che non smaltato, si può riciclare per mezzo di un impianto avente come macchine CARELLO principali il ESTRATTORE A DOPPIA ed il MULINO A BIELLA MARTELLI tipo PIG. Il carrello estrattore grazie alla sua particolare forma è stato progettato appositamente per frantumare lo scarto ceramico anche con dimensioni in entrata fino a 300mm consentendo una perfetta alimentazione al mulino per la fase successiva di macinazione. Il Mulino PIG invece, grazie alla sua grande efficienza (fino a 15 t/h < 1mm) è in grado di ridurre gli scarti ceramici in polvere con una curva granolumetrica caratterizzata da una elevata percentuale di materiale ultrafine. Materiali Ceramici L’impianto per il recupero di SCARTI CERAMICI CRUDI pressati (smaltati e non smaltati) si basa principalmente nell’utilizzo di un MULINO A MARTELLI MSF1 completo di griglia calibratrice che grazie ad un sistema di aspirazione installato a valle del mulino stesso ed un dispositivo di dosaggio è in grado di alimentare in maniera accurata il nastro di trasporto del materiale atomizzato senza creare problemi alla fase successiva di pressatura. ll Mulino a martelli MSF1 viene solitamente utilizzato per la macinazione di argille, caolini e scarti di prodotti ceramici (chamotte). La finezza del prodotto macinato è inferiore a 0,5 mm con alta percentuale di dimensioni inferiori a 0,1 mm. Le caratteristiche principali sono la possibilità di sostituzione della griglia con conseguente variazione del grado di finezza del prodotto macinato e la facile accessibilità per la manutenzione. http://www.manfredinieschianchi.com/ Riuso laterizi ristrutturazione di Mattatoio 8b a Madrid, Arturo Franco, Madrid, spagna, 2009 Riuso laterizi ristrutturazione di Mattatoio 8b a Madrid, Arturo Franco, Madrid, spagna, 2009 L'artista Tsuyoshi Hayashi ha scelto le tegole di scarto come materiale di partenza per le proprie creazioni. Le sedie in materiali riciclati si trasformano così in oggetti di design e permettono di ridurre la quantità di rifiuti diretta verso le discariche essendo la ceramica un materiale non riciclabile. I materiali ricavati dalle tegole sono stati installati su semplici strutture di legno per realizzare sedute comode e funzionali, con un evidente occhio di riguardo verso il lato estetico. La creazione delle sedie e degli sgabelli sfrutta le naturali linee curve delle tegole e sceglie colori sgargianti, in linea con il design contemporaneo. Riuso laterizi www.greenme.it Le pareti sono costituite da elementi in terracotta in tre diversi formati, infilate su una struttura metallica in modo da creare un disegno che sintetizza le forme spontanee del territorio e ricorda la trama delle pavimentazioni in pietra del centro storico della città. Il materiale lavorato artigianalmente ha grandi potenzialità tattili: si è pensato così che i mattoni giuntati sul loro centro possano ruotare, così da attrarre i passeggeri in attesa ad interagire con il materiale costruttivo. L’intento non è solo di coinvolgere nella sensazione data dal toccare la grana grezza del cotto ma anche quella di dare una mutevolezza continua alle pareti. I lati dei mattoni sono smaltati con le tonalità che ricordano gli aspetti cromatici del mare, delle saline e degli agrumeti: il variare dei colori, in relazione all’inclinazione che le persone danno ai mattoni, rende lo spazio vivo e carico di suggestioni”, spiegano i progettisti Giovanni Traverso e Paola Vighy, entrambi classe 1969. Riuso laterizi traverso-vighy Architetti, Palermo Airport Retail, Palermo, Italia, 2099 Riuso laterizi traverso-vighy Architetti, Palermo Airport Retail, Palermo, Italia, 2099 Pietra e laterizi Peter Zumthor, Kolumba Museum, Cologne Germania, 2001-2007 Pietra e laterizi Peter Zumthor, Kolumba Museum, Cologne Germania, 2001-2007 Vaso per il giardino Materiali ceramici Decorazioni per il giardino http://www.greenme.it Paper Carta Carta Dratz&Dratz Unveil Office Made From Recycled Paper in Essen, Germany Carta RURAL STUDIO, Corrugated costruction, Newber, Alabama, USA 2001 Carta Sumer Erek, News paper house, London Carta Sumer Erek, News paper house, London Carta http://www.architetturaecosostenibile.it/ Questo letto in cartone è formato da quattro moduli identici che hanno una configurazione interna già predisposta per il montaggio rapido e semplice. Carta http://www.architetturaecosostenibile.it/ Leafbed non è però solo letto; infatti in alternativa questo brevetto può essere utilizzato come oggetto per l’arredo interno e diventare un tavolino doppio formato da 2 moduli, uno sgabello utilizzando un solo modulo o anche essere usato a mo’ di cavalletto per sorreggere il piano di un tavolo. Carta http://www.architetturaecosostenibile.it/ cavalletto per dipingere realizzato con un cartone della pizza. Esso risulta richiudibile e permette la creazione di un supporto su cui appoggiare i fogli necessari per dipingere e per disegnare, oltre ai contenitori per gli acquarelli ed i colori a tempera. A partire dai cartoni della pizza è possibile ottenere dei supporti per la realizzazione di quadretti decorativi da appendere alle pareti. Potranno essere rivestiti con della carta colorata, con le pagine di vecchie riviste a fumetti, oppure dipinti a mano, a seconda della propria creatività. Il CARTONE DELLA PIZZA, rappresenta uno degli errori più comuni quando si fa la raccolta differenziata. Esso, infatti, non va gettato interamente nel bidone del cartone, almeno nella porzioni di esso che risultano unte e sporche di residui alimentari. Carta www.greenme.it Carta SHIGERU BAN, Paper log houses, Kobe, Japan, 1994 - Kaynasli, Turkey, 2000 - Bhuj, India, 2001 Carta Carta Shigeru Ban, Library Of A Poet, Zushi, Kanagawa, Japan, 1990 - 91 Carta Dratz&Dratz Unveil Office Made From Recycled Paper in Essen, Germany Carta Shigeru Ban, Paper Tea House, Legno RECUPERO E RECICLO DEL LEGNO Il legno è un materiale organico in grado di riprodursi naturalmente. Il legno non è tutto uguale; ogni albero ha proprietà fisiche che lo rendono diverso per aspetto ed utilizzo. Esistono 44.000 specie diverse di legni che si differenziano per l'odore, il colore, il disegno delle venature, la massa volumetrica. Cambiano anche le proprietà meccaniche come l'elasticità e la durezza, la resistenza alla compressione, alla trazione, alla flessione. E’ un materiale biodegradabile al 100%, infatti può essere recuperato facilmente ed è una materia prima di fondamentale importanza, oltre che per generare calore, per la costruzione di edifici, di arredi, di mezzi di trasporto e per proteggere materiali ed oggetti delicati; da esso si ottiene anche la carta Il riciclo del legno è una scelta razionale e importante: 1) Contribuisce alla salvaguardia del patrimonio forestale 2) Riduce i volumi destinati alla discarica 3) Determina un minor impatto ambientale 4) Riduce le emissioni di gas serra LEGNO Rifiuti di legno riciclabili: - Bancali - Cassette per la frutta - Casse da imballaggio - Travi da demolizione - Assi - Pallets - Mobili vecchi - Bobine cavi elettrici - Potature RECUPERO E RECICLO DEL LEGNO Processo di riciclo Il materiale di rifiuto di legno viene raccolto presso le apposite piattaforme per poi essere avviato agli impianti di riciclaggio. Tutto il legno può essere riciclato e il materiale ottenuto è di ottima qualità. Presso i centri di raccolta il legno subisce una prima riduzione di volume per ragioni logistiche, poi viene avviato agli impianti di riciclaggio dove subisce le operazioni di pulizia, e successivamente ridotto in scaglie, cioè frantumato meccanicamente in piccoli pezzi detti chips. Successivamente dei "pulitori" ne eliminano i corpi estranei minori (chiodi, sassolini, ecc...) mentre altri, detti mulini, lo raffinano ulteriormente, rendendo le fibre ancora più piccole. Il legno passa poi ad un essiccatoio e successivamente avviato ai pulitori pneumatici a secco. 1 3 2 4 LEGNO http://gestione-rifiuti.it/ RECUPERO E RICICLAGGIO DEGLI IMBALLAGGI IN LEGNO I rifiuti legnosi raccolti in modo differenziato sul territorio nazionale vengono prevalentemente utilizzati per la realizzazione di agglomerati lignei: è il cosiddetto riciclo meccanico. LEGNO http://www.rilegno.org RECUPERO E RICICLAGGIO DEGLI IMBALLAGGI IN LEGNO Riciclo meccanico Altri impieghi dei rifiuti legnosi: -produzione di pasta cellulosica per le cartiere, dove il legno proveniente dal circuito del recupero è utilizzato in sostituzione della fibra vergine, senza per questo che la pasta cellulosica perda in qualità. - materia prima per la realizzazione di blocchi in legno cemento per applicazioni nella bioedilizia. LEGNO Inizialmente il materiale proveniente dalle piattaforme viene selezionato e ripulito da corpi estranei (metalli, carta, plastiche varie, inerti). Dopo questa prima fase di pulitura il legno viene triturato in piccole scaglie pronte all’uso (chips), la cui qualità è garantita dall'alto livello tecnologico raggiunto dai processi di lavorazione industriale e dalla bontà della materia prima. Queste scaglie, dopo un processo di essiccazione necessario per contenere i livelli di umidità, vengono poi pressate, assieme a colle a bassissimo contenuto di formaldeide, per realizzare dei pannelli truciolari utilizzabili esattamente come una tavola di legno nuova di zecca, quindi impiegati nella produzione di mobili e complementi d’arredo e rivestimenti per interni ed esterni di abitazioni e uffici. Oggi il 95% dei rifiuti legnosi postconsumo è avviato a impianti per la produzione di agglomerati lignei per l’industria del mobile. http://www.rilegno.org/ RECUPERO E RICICLAGGIO DEGLI IMBALLAGGI IN LEGNO Realizzazione di un pannello truciolare Per realizzare pannelli a base legno si utilizzano chips, o particelle legnose e ligneocellulosiche, addizionate di resine sintetiche adesive e termoindurenti. I chips sono particelle di varia grandezza ottenute attraverso operazioni progressive di pulizia e lavorazione, e si possono anche definire schegge (il più possibile prive di impurità). Solitamente i flussi di provenienza industriale si presentano più omogenei e quasi completamente privi di impurità: la componente legnosa proveniente dalle raccolte differenziate comunali, o da selezione di rifiuti misti industriali, può invece contenere maggiori quantità di residui non legnosi e necessita in questo caso di una maggiore attenzione nella fase di cernita. Per la realizzazione dei pannelli truciolari, le particelle ripulite vengono ridotte alla granulometria desiderata, e sono essiccate fino al raggiungimento di un’umidità compresa tra il 3% e il 6%. Nella fase successiva della lavorazione si mescola alle particelle, tramite nebulizzazione o strisciamento, il collante scelto e si passa alla formazione del “materasso”, grazie alla distribuzione regolare delle particelle su una superficie. La pressatura a caldo del materasso incolla indissolubilmente le particelle fra loro: in ultima istanza si effettuano la rifinitura e la levigatura del pannello e lo si immagazzina per la climatizzazione. LEGNO http://www.rilegno.org/ PANNELLI TRUCIOLARI I pannelli a base legno possono essere: - con granulometria uniforme (omogenei); - con granulometria progressiva, (all’interno del pannello si trovano le particelle più grossolane, all’esterno le più fini per rendere lisce le facce del pannello stesso); - di tipo stratificato (ovvero composti da più strati di pannelli di particelle omogenei) - nobilitati (rivestibili con carte melamminiche, con laminati plastici o con impiallacciati di legno) e sottoposti a trattamento idrofugo e ignifugo. . LEGNO http://www.rilegno.org/ PANNELLI TRUCIOLARI I principali impieghi dei pannelli sono nell’industria del mobile, che assorbe circa il 65% dell’offerta di pannelli truciolari e nell’industria delle costruzioni (30% per il truciolare), in particolare negli allestimenti interni di cinema e teatri, negozi, stand fieristici, oltre che nella produzione di porte per interni e di parquet (ma in questo caso soprattutto Mdf). Tra gli altri settori di impiego secondario rientrano gli imballaggi industriali (pareti delle casse) ed ortofrutticoli (fondi di cassette), le carrozzerie interne degli autoveicoli e dei vagoni ferroviari, l’allestimento di parti interne di veicoli (in particolare di camper e caravan) ed altre destinazioni ancor più di nicchia. LEGNO http://www.rilegno.org/ RECUPERO E RICICLAGGIO DEGLI IMBALLAGGI IN LEGNO Oltre alle forme di impiego più tradizionali, l’imballaggio di legno post consumo può essere utilizzato presso impianti di compostaggio per la produzione di compost o terriccio (concime) per il commercio su vasta scala. Si tratta di un utilizzo di nicchia, residuale rispetto all'uso primario: infatti oggi il 95% dei rifiuti legnosi post-consumo è avviato a impianti per la produzione di agglomerati lignei per l’industria del mobile. LEGNO http://www.rilegno.org/ RECUPERO E RICICLAGGIO DEGLI IMBALLAGGI IN LEGNO Riveste infine particolare rilevanza nella filiera del legno la rigenerazione degli imballaggi. Questo processo riguarda i pallet, che, una volta esclusi a fine impiego dal circuito degli utilizzatori, possono essere sottoposti a un processo di riparazione, che consiste principalmente nella sostituzione degli elementi rotti (tavole e tappi o blocchetti). LEGNO http://www.rilegno.org/ Pallet Pallet: caratteristiche dimensionali Pallet Pallet MICHAEL HOENES, Tin-can house, Lesotho, Sud Africa, 1991 Pallet Stephane Malka, AME-LOT, casa per studenti, Francia , 2011 Pallet Manolo Benvenuti, Pallet Design – Stand Palm – SANA 2008; ECOMONDO 2008 Pallet “Think Global, Buils Social! Architecture for a Better World”,mostra curata da Andres Lepik Pallet AAA, Eco BOX, Quartiere La Chapelle, Parigi, 2004 Pallet forniture Pallet Manolo Benvenuti, Pallet Design – Stand Palm – SANA 2008; ECOMONDO 2008 Arredi con cassette di legno Cassette di legno Arredi_ recupero oggetti in legno Valeria Cifarelli, Matteo Prudenziati, Davide Rampanelli, Alessia Zema, hanno ideato Controprogetto Cassette di legno Arredi in legno recuperato Sughero Sughero Arquitectos Anonimos, Casa di Sughero, Esposende, Portugal, 2007 Sughero Arquitectos Anonimos, Casa di Sughero, Esposende, Portugal, 2007 Sughero furniture Sughero furniture Bamboo PARTI sistema sotterraneo di radici (rizomi) fusto (culmo) rami DIMENSIONI altezza > da pochi cm a 30 m diametro > da pochi mm a 30 cm CARATTERISTICHE sempre verde fioritura > da 10 a più di 100 anni Famiglia > graminacee Generi > 70 Specie > 1200-1500 BAMBÙ = ERBA PREGI DIFETTI rapida crescita durabilità limitata elevato accumulo di CO2 irregolarità dei culmi buona lavorabilità attaccabile da insetti e funghi leggerezza ottime proprietà meccaniche Bamboo * Le informazioni relative al bamboo ed alle tecniche costruttive sono state tratte da una lezione dell’arch. Irene Caltabaiano Il CULMO è la parte che fuoriesce dal terreno ed è caratterizzato da: - un sistema di nodi internodi - crescita telescopi Una costruzione in terra cruda non solo può possedere delle caratteristiche antisismiche inaspettate, ma possiede un senso di organicità che non troviamo in altri generi di costruzioni. Molti sono gli esempi al mondo che ci permettono di verificarne le capacità strutturali, ma anche l’espressività che ogni persona che realizza può imprimire. Bamboo BAMBOO: PRODOTTI STRISCE pannelli multistrato parquet impiallacciatura per arredi travi in bambù lamellare utensili FRAMMENTI LINEARI pannelli travi portanti FIBRE tessuti carta GERMOGLI uso alimentare ESTRATTO prodotti cosmetici birra the Bamboo fibra culmo striscia Bamboo Modalità costruttive in bamboo splittatura culmo Bamboo striscia fibra Tecniche costruttive in bamboo culmo Bamboo culmo aperto strisce Tecniche costruttive in bamboo fibra Bamboo Tecniche costruttive in bamboo: struttura puntiforme a telaio Bamboo Il bamboo dalla tradizione ad oggi Bamboo Bamboo Colombia Bamboo Kengo Kuma , Great (Bamboo) Wall house, Pechino, Cina, 2002 Bamboo Markus Heinsdorff, Temporary Bamboo Pavillons, Munch, 2007 Bamboo Markus Heinsdorff, Temporary Bamboo Pavillons, Munch, 2007 Bamboo Hentrich – Petschnigg & Partner GmbH, Parcheggio a Lipsia, Germania Bamboo Markus Heinsdorff, Temporary Bamboo Pavillons, Munch, 2007 Bamboo FOA Foreign Office Architects, Farshid Moussai, Alejandro Zaera Polo,Carbanchel social housing, Madrid, Spagna, 2007 Bamboo Orfanotrofio Tailandese Bamboo Orfanotrofio Tailandese Bamboo furniture Bamboo Bamboo furniture Bamboo Bamboo furniture Designed by Niclas Waldorf Slot, the 3-in-1 Table also focuses on the environment. It is made out of bamboo and requires little packaging. What I particularly like about this desk/table is the fact that it is like a blank slate and can be customized to individual tastes and decor. Bamboo Bamboo furniture Bamboo Paglia La paglia (dal latino palea) è quel prodotto agricolo costituito dai culmi (i fusti dei cereali) alla fine della maturazione della pianta. Può essere considerata come un sottoprodotto dell'agricoltura, perché è ciò che rimane dei cereali dopo la trebbiatura, una volta che la granella è stata raccolta. I principali cereali cosiddetti "a paglia" sono: grano tenero, grano duro, orzo, avena, riso, miglio, segale e farro. È formata da cellulosa, lignina, cere, minerali e silicati, per questo motivo si decompone lentamente, ma è comunque necessario tenerla al riparo della pioggia, possibilmente in luogo aerato, per evitare lo sviluppo di muffe. Paglia http://it.wikipedia.org/ Produzione delle balle di paglia Normalmente la paglia, se viene raccolta, viene compressa e imballata da appositi macchinari in ballette prismatiche (parallelepipedi lunghi circa 90 - 120 cm) o in rotoballe cilindriche (con diametro variabile dai 120 ai 200 cm), con densità di compressione da circa 90 kg/m3 a 180 kg/m3. Paglia http://it.wikipedia.org/ La tecnica costruttiva più conosciuta, detta “del Nebraska”, consiste nel costruire una fondazione in calcestruzzo, pietra, mattoni o legno, dove verranno poi inserite verticalmente delle barre d’acciaio di opportuna lunghezza, ad una certa distanza l’una dall’altra, di modo che le balle infilzate in queste barre non possano più muoversi. Le barre d’acciaio possono essere sostituite da pali di legno o di bambù, anche i controtelai per porte e finestre devono essere fissati bene alle fondazioni. Bisogna prestare particolare attenzione anche agli angoli della struttura che devono essere ancorati alla fondazione tramite barre d’acciaio filettate alle due estremità. I muri che, applicando questa tecnica devono essere ad un solo piano, verranno poi coperti da un cordolo di legno (vedi fig.1) sul quale poggerà il tetto, questo verrà poi avvitato alle barre d’acciaio filettate che si trovano agli angoli della casa. Le superfici dei muri dovranno poi essere ricoperte con una leggera rete metallica che farà da supporto all’applicazione dell’intonaco da parte del muratore o chi per lui. Per evitare l’umidità di risalita dal terreno è bene collocare sotto il primo filare di balle di paglia una striscia di cartone bitumato. Per proteggersi poi da eventuali attacchi dei roditori prima di posare il tetto e sotto il cordolo collocare una rete metallica a maglia stretta (vedi fig.1). Paglia VANTAGGI Quanto all’infiammabilità delle balle di paglia, bisogna dire che queste soddisfano i requisiti richiesti, solo se ben pressate, solo in questo caso sono definite: “difficilmente infiammabili”. Sembra si stiano mettendo a punto anche in Italia dei parametri di qualità e compressione che possano certificare con sicurezza il loro uso edilizio e permettere una regolamentazione per le approvazioni , che sia meno burocratica e più voltata alla sperimentazione sicura e ecocompatibile. Quando poi le pareti sono intonacate su ambedue le facce, con 5 cm di argilla, o con un intonaco di terra cruda e calce, questa parete rientrerà nella categoria F90, ossia resistente al fuoco per 90 minuti, stessa categoria di una parete in calcestruzzo dello spessore di 20 cm. La Paglia inoltre è un ottimo materiale termoisolante soprattutto quando intonacato come dicevamo con argilla all’interno e intonaco di calce all’esterno (vedi Le Malte) Questo fatto permette al vapore interno di uscire facilmente e all’umidità esterna di essere assorbita rapidamente dalla calce, oltre che semplificare l’individuazione di eventuali punti di umidità costanti, sia per la troppa esposizione alle intemperie che per altri motivi derivanti dalla messa in opera in se. Quando poi le balle di paglia sono imballate a norma, resistono anche all’attacco di muffe e funghi. La loro densità deve essere compresa tra 80 e 210 kg/m3. Altro vantaggio delle costruzioni in paglia è la resistenza alle scosse telluriche, soprattutto se montate su fondazioni fatte di vecchi pneumatici riempiti di ghiaia (tecnica interessante ancora in fase di studio), e comunque relativamente pericolose in caso di crollo. Paglia Paglia Arjen Reas, Casa “Living on the edge”, Zoetermeer, Netherlands, 2010 Paglia Kengo Kuma & Associates, Yusuhara Market/albergo, Koch, Giappone, 2010 Paglia Kengo Kuma & Associates, Yusuhara Market/albergo, Koch, Giappone, 2010 Paglia Hornowsky Design, boutique di cosmetici, cracovia, , Giappone, 2010 terra cruda La terra cruda VANTAGGI •Economicità del processo e dei materiali •Facile accessibilità della materia prima •semplicità della lavorazione (autocostruzione) •compatibilità ambientale (possibilità di recupero a fine vita, non tossicità della materia prima e delle sue lavorazione) •grande potere termoisolante •Riciclabilità del materiale Attualmente, circa il 40% della popolazione mondiale vive in abitazioni fatte di terra cruda e si pensa che questa percentuale sia destinata ad aumentare nel prossimo futuro. Interessante è anche il dato che mostra come circa il 60% delle costruzioni in terra cruda si trovi in zone a sismicità medio – alta. Oggi l’aspetto ambientale, legato al risparmio energetico, è sempre più importante nel mondo dell’edilizia e della costruzione in generale. In questo senso è stato dimostrato come un mattone in terra cruda consenta un risparmio energetico del 85% – 90% rispetto ad uno stesso mattone in terra cotta, agendo benevolmente sul microclima interno agli edifici. L’approfondimento e la riscoperta di queste tecniche e di questi materiali potrebbe diventare (in futuro) una vera e propria necessità. Per ora rappresentano una risorsa interessante che vale sicuramente la pena approfondire e tenere in considerazione. Terra cruda http://www.urbanocreativonews.it Tecniche di lavorazione della terra cruda Prima di poter essere utilizzata per le costruzioni, la terra cruda deve essere essiccata, e successivamente impastata in modo che tutti gli elementi che la compongono siano amalgamati uniformemente; a seconda della consistenza desiderata, possono essere aggiunte argilla grassa, sabbia o paglia. Estratta direttamente sul posto in cui deve essere eretta la costruzione, la materia prima può essere lavorata attraverso quattro tecniche: -Adobe -Pisè -Bauge -Torchis Terra cruda http://www.architetturaecosostenibile.it/ Tecniche costruttive in muratura Adobe: mattoni formati con pasta molle disposta in armature di legno ad essiccare al sole che vengono successivamente posizionati per formare murature attraverso la posa di legante costituito con lo stesso impasto. Terra cruda Tecniche costruttive in conglomerato Pisè: l’impasto molle viene disposto ad essiccare entro armature con larghezza pari a quella del muro da eseguire e con altezza di circa 50cm per volta; una volta essiccato il primo strato si può dunque procedere con la disposizione del filare superiore; Terra cruda Tecniche costruttive in conglomerato Bauge: l’impasto molle viene mescolato a paglia o ad altre fibre vegetali e lavorato in loco senza la disposizione di casseforme; successivamente vengono rimosse le parti irregolari o in eccesso. Terra cruda Tecniche costruttive in conglomerato Torchis: realizzazioni con struttura in legno e tompagnatura in terra cruda. Terra cruda Terra cruda Moschea del venerdì a Djenné, Mali, 1907_ XXII sec. Terra cruda Moschea del venerdì a Djenné, Mali, 1907_ XXII sec. Terra cruda Terra cruda Diebedo Francis Kerè Gando, Education Facilitties and Woman’s Center, Burkina faso, 1999 Plastica e terra Luyanda Mpahiwa, design indaba 10x10, cape town, south africa, 2008-2009 Plastica e terra Luyanda Mpahiwa, design indaba 10x10, cape town, south africa, 2008-2009 fibre naturali fibre naturali FIBRE TESSILI NATURALI Le Fibre Tessili Naturali sono quelle fibre già esistenti in natura, che vengono lavorate per ottenere tessuti di diverse tipologie, tra questi i più noti sono la lana, il cotone e la viscosa. La fibra tessile naturale è l'insieme dei prodotti fibrosi che, per la loro struttura, lunghezza, resistenza ed elasticità, hanno la proprietà di unirsi, attraverso la filatura, in fili sottili, tenaci e flessibili che vengono utilizzati nell'industria tessile per la fabbricazione di filati, i quali, a loro volta, mediante la lavorazione di tessitura, vengono trasformati in tessuti. cotone fibre naturali lana Fibra di cocco Juta Proprio come avviene per la produzione di altre fibre tessili vegetali come il lino e la canapa, i fusti della pianta della iuta, giunti a maturazione, vengono tagliati e messi in ammollo nell'acqua. Dopo circa tre settimane, la corteccia macerata è staccata e lavata, fatta asciugare e assemblata in balle pronte per la vendita. L'interno legnoso del fusto, invece, viene impiegato per costruire recinzioni provvisorie e come materiale combustibile. La iuta è una fibra molto resistente all'usura. È inoltre biodegradabile al 100% e inattaccabile da funghi e muffe. La fibra tessile è bianca, tendente al giallognolo o al grigio argento; ha un aspetto lucente e serico ma è piuttosto grossolana; è composta di cellulosa (64%), emicellulose (12%), lignina (12%), oltre a sostanze pectiche e grassi. fibre naturali http://www.treccani.it - http://www.juteco.it Juta: processo di lavorazione Il ciclo di lavorazione nella filatura della juta è simile a quello della canapa. Le fibre, dopo la cernita, passano alle ammorbidatrici, macchine costituite da una serie di coppie di rulli scanalati a elica attraverso cui passano i fasci filamentosi, che contemporaneamente ricevono una pioggia di un’emulsione di sostanze grasse in acqua. Le fibre così trattate sono lasciate in riposo per circa 48 ore nell’emulsione; nello stesso tempo avviene un principio di fermentazione che favorisce lo scioglimento delle sostanze collanti. Seguono le operazioni di filatura, cardatura, pettinatura, stiramento, affinatura nei banchi a fusi, alla cui uscita il nastro subisce una leggera torsione, che ne fa uno stoppino, il quale va ad avvolgersi sui rocchettoni. fibre naturali http://www.treccani.it - http://www.juteco.it juta La juta è al 100% biodegradabile, riciclabile ed è la più economica fibra vegetale ricavata dalla fibra di tiglio o dalla scorza del fusto delle piante. La maggior parte della produzione mondiale di juta è concentrata nel delta del Gange ed i principali paesi produttori sono Bangladesh e India, seguiti da Cina, Thailandia, Myanmar (ex Birmania) Pakistan, Nepal e Bhutan. Le fibre sono ruvide e forti, il filato risulta anch'esso ruvido, rigido, molto resistente con un’alta traspirazione del tessuto. Queste caratteristiche la rendono la seconda fibra vegetale più importante dopo il cotone, in termini di utilizzo, consumo globale, produzione, e disponibilità. Può essere usata per creare filati, tessuti, reti e sacchi di ottima qualità industriale. È una delle fibre naturali più versatili mai usate come materiale grezzo nei settori dell'imballaggio, del tessile, dell'edilizia e dell'agricoltura. La juta può essere lavorata con estrema facilità e riciclata per rinnovare vecchi arredi come poltrone e divani, si possono inoltre realizzare diversi oggetti che spaziano dalle borse alle cinture, abiti, tende, cuscini e molto altro ancora. fibre naturali www.greenme.it juta fibre naturali www.greenme.it cotone La fibra di cotone si ricava dalla bambagia che avvolge i semi delle piante del genere Gossypium. Il tessuto di cotone si ricava tessendo filati di cotone ricavati dalla peluria che ricopre i semi di una pianta della specie GOSSYPIUM proprietà La fibra di cotone ha comportamento anelastico. La resistenza meccanica è influenzata dalla presenza dell'acqua: le fibre umide sono più tenaci di quelle secche. All'aria presenta buona stabilità A contatto con la fiamma brucia molto facilmente lasciando della cenere bianca. Lascia sulla pelle una sensazione di freschezza fibre naturali http://it.wikipedia.org cotone L'etichettatura di manutenzione è una norma che regola mediante dei simboli le indicazioni sui prodotti tessili per fornire indicazioni al consumatore all'uso. L'etichetta è composta da cinque simboli che sintetizzano i trattamenti a cui un tessuto può o non può essere sottoposto: lavaggio ad umido, candeggio con cloro, stiratura, lavaggio a secco, asciugatura. fibre naturali http://it.wikipedia.org/ Reciclo cascami di cotone l risultato della lavorazione dei materiali di cotone. è una materia prima secondaria di ottima fattura, imballata con una pressa idraulica e stoccata in magazzino, pronta per la vendita. Uno staff altamente specializzato, è in grado di recuperare con mezzi propri i cascami tessili di cotone provenienti da aziende tessili quali calzifici, tessiture, filature o laboratori tessili. La prima operazione che viene effettuata dopo il recupero degli scarti tessili è la suddivisione degli stessi in tipologia: a seconda che i cascami tessili siano di fibra naturale o di fibra sintetica vengono infatti effettuate operazioni e lavorazioni differenti. Nel caso dei cascami tessili di origine naturale, come i tessuti di cotone, la materia raccolta viene imballata con pressa idraulica per ottenerne una materia prima secondaria di ottima qualità. Successivamente, la materia prima secondaria tessile ottenuta dai cascami tessili di cotone recuperati viene stoccata a magazzino per essere pronta per la vendita. fibre naturali http://www.treccani.it - http://www.juteco.it La T-shirt Chair non è una semplice sedia frutto dell’estro creativo, ma è il risultato di un’attenta riflessione sulle responsabilità nei confronti dell’ambiente e sulla produzione di scarti. Il progetto nasce dal desiderio di riutilizzare oggetti esistenti ormai obsoleti o logorati e dalla necessità di minimizzare gli sprechi di materiale, così la designer finlandese MARIA WESTERBERGER ha chiesto a 40 amici le loro vecchie magliette e ha realizzato il progetto vincitore del “Green Furniture Sweden Award 2011”. Tessuti naturali http://www.architetturaecosostenibile.it/