Lo Stomaco ΠProblemi

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Lo Stomaco – Problemi
Domenica 29 Marzo 2009
Lo stomaco è un organo importante dell'apparato
digerente, situato fra l'esofago e l'intestino tenue. Grazie ai succhi gastrici
che secerne, trasforma gli alimenti solidi in liquidi. I problemi di stomaco più
ricorrenti sono le ULCERE, le GASTRITI (bruciori), le EMORRAGIE
gastriche, il CANCRO e i problemi di DIGESTIONE (vomito, indigestione,
ecc.).
Sul piano emotivo
Tutti i disturbi di stomaco hanno un legame diretto con la difficoltà di
accettare o di digerire una persona o un evento. Chi soffre di stomaco, prova
soprattutto intolleranza e paura di fronte a qualcosa che trova stomachevole.
Oppone resistenza alle idee nuove, soprattutto se non provengono da lui. Ha
difficoltà ad adattarsi a qualcuno o a qualcosa che contraddice i suoi piani, le
sue abitudini o il suo modo di vivere. Il critico “interno” è piuttosto forte,
cosa che impedisce a questa persona di mollar la presa e di lasciar parlare il
cuore, il quale non chiede altro che di poter accettare incondizionatamente.
Può darsi che questa persona si accusi di non avere abbastanza pelo sullo
stomaco, ovvero di mancare di audacia.
Sul piano mentale
Il messaggio dello stomaco è di smettere di voler controllare ogni cosa,
offrendo resistenza alle idee altrui. Invece di crederti impotente perché non
puoi cambiare gli altri o una data situazione, prendi coscienza della tua
potenza nel creare la tua vita. Dai più fiducia agli altri, proprio come puoi
fidarti del tuo stomaco circa la capacità di digerire gli alimenti.
Non hai bisogno di dire al corpo come fare il suo mestiere, e come digerire e
questo vale per le persone che ti stanno attorno: tutti abbiamo i nostri modi di
vedere la vita. Non è a caso che lo stomaco è situato nella regione del cuore:
perché non accettare tutto, ossia le differenze che ci distinguono gli uni dagli
altri, con amore? I pensieri tipo “è ingiusto” o “è sbagliato” o “è idiota”, e
così via, che alimenti non sono più di alcun beneficio per te, anzi bloccano la
tua evoluzione, proprio come lo stomaco blocca la digestione del cibo.
Ulcera allo stomaco.
L'ulcera è un buco, un'erosione più o meno profonda della parete gastrica.
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Corrisponde al ridursi della difesa naturale della parete dello stomaco nei
confronti dell'aggressione degli acidi. E' causata dalla mancanza di quella
mucosa che fodera le pareti dello stomaco, con la funzione di proteggerlo
affinché non si auto-digerisca sotto l'effetto delle proprie secrezioni. L'ulcera
dà dolori crampiformi.
Aggiungendo il fatto che la persona che ha un'ulcera si sente aggredita dagli
altri e non crede di potersi difendere da sé. Si sente impotente. Bisognerebbe
che riprendesse contatto con le sue difese naturali, sapendo che ciò può
avvenire mutando la percezione degli eventi e delle persone.
Lo squilibrio funzionale
Un iper sollecitazione dello stomaco (lo stomaco è collegato con la milza e il
pancreas) non è dovuta soltanto a un'attività troppo intensa, ma soprattutto al
modo di agire, di compiere un'azione.
Le ripercussioni di un'azione mal condotta possono colpire direttamente lo
stomaco (gastralgie, dispepsia e così via) o il pancreas (disturbi enzimatici,
endocrini e così via) oppure coinvolgere indirettamente altri tessuti legati a
questa famiglia.
I disturbi compaiono soltanto molto tempo dopo sintomi somatici o psichici
più discreti, che, pur rilevando deviazioni delle correnti di salute della
famiglia stomaco-milza/pancreas, difficilmente vengono riconosciuti durante
un esame clinico.
Sul piano comportamentale l'individuo non riesce ad agire nel rispetto di se
stesso e degli altri, né tanto meno dei propri limiti; egli è spinto da un
attivismo talvolta estremo e si lascia così dominare dal proprio lavoro.
Volendo fare più di quanto occorra, si sente sopraffatto dagli impegni e
paradossalmente diventa dispersivo. Vuole occuparsi di tutto, non sa delegare
e lasciare spazio agli altri, preferisce agire al posto loro. Non dubita di niente
poiché dal suo punto di vista tutto è razionalizzato, il suo atteggiamento è
sempre giustificato da una logica estrema.
La logica e l'orgoglio che lo dominano, lo costringono a comprendere e a
dimostrare tutto, senza lasciar spazio a repliche e chiudendo la porta
all'ispirazione e al desiderio.
La volontà di imporsi induce una tensione interna che limita il dialogo con
gli altri. Avendo la certezza di avere sempre ragione e di detenere il sapere,
l'individuo rischia di diventare autoritario, se non addirittura dispotico.
Alimentando questo comportamento, l'individuo può diventare incapace di
intraprendere azioni costruttive, rifugiandosi nell'inazione e nella depressione.
L'importanza del riequilibrio energetico dello stomaco e della milza/pancreas
I disturbi dello stomaco e del pancreas sono il riflesso di uno squilibrio
generale, indotto da una dissociazione tra i circuiti di comunicazione (o
strutturali) e la funzione degli organi. Inviando l'impulso di riequilibrio
specifico, si può ripristinare l'autoregolazione naturale, poiché l'organismo
perturbato ritrova da sé la possibilità di riorganizzarsi. Non si tratta quindi di
curarsi e di agire contro una sintomatologia, bensì più semplicemente di
stimolare le correnti vitali che hanno perduto la loro connessione.
La desincronizzazione della famiglia stomaco-milza/pancreas può avere
ripercussioni anche su altre parti dell'organismo, quali: muscoli, ossa, sangue
e midollo, utero, prostata, ginocchia, gengive, primi molari e così via.
Un'azione informativa specifica, rivolta allo stomaco e al suo meridiano,
sollecita la loro autoregolazione migliorandone la funzione.
Oggi
per
esempio,
si
conosce
il
germe
responsabile
dell'ulcera
gastroduodenale (L'Helicobacter pylori) che, non va dimenticato, può
svilupparsi soltanto su un terreno particolare; questa e la ragione per cui,
oltre a distruggerlo con una terapia antibiotica specifica, è indispensabile
apportare una nutrizione del terreno, responsabile dell'insorgenza e della
proliferazione batterica.
Nelle persone che hanno problemi di stomaco, ci si imbatte sempre nel
concetto di costrizione. In effetti, stressando l'animale in laboratorio si
provoca un'ulcera definita appunto di costrizione.
Di solito l'anamnesi, che permette di conoscere le circostanze in cui
compaiono i disturbi e soprattutto i periodi in cui sono più intensi, rivela la
presenza di un'iperattività, volontaria o imposta, giustificata spesso da una
logica eccessiva. Se l'azione è forzata e non si svolge in armonia con le
capacità dell'individuo, se supera i suoi limiti (cioè la tolleranza del suo
terreno), se è dettata da una necessità o da un obbligo, l'organo subisce una
perturbazione. I comportamenti perturbati che ne derivano sono legati alla
capacità di agire: per esempio, per le persone che vivono il proprio lavoro
come uno stress, guidati unicamente dal senso del dovere: “Bisogna che..”,
“Si deve..”, “Perché altrimenti..”, l'attività non rappresenta un'occasione per
realizzare la loro personalità.
Il riequilibrio energetico specifico dello stomaco offre la possibilità di agire
in modo armonioso, esprimendo la propria individualità senza forzature.
Soprattutto quando l'individuo vive in un contesto psicologico che non
rispetta le proprie capacità, quando non prova piacere durante l'attività
lavorativa o, al contrario, quando vive solo per lavorare, è necessario
riequilibrare la famiglia stomaco-milza/pancreas. A livello psicologico,
l'equilibrio di questi meridiani permette di agire più liberamente, non solo per
dovere ma anche per il piacere del lavoro e di non essere più dipendenti da
un attivismo eccessivo, dall'autoritarismo, dal non rispetto di sé e della libertà
degli altri.
Lise Bourbeau, 2006,“Quando il corpo ti dice di amarti”, Edizioni Amrita.
Patrick Vèret, Yvonne Parquer, 2007, Manuale di Nutripuntura Fisiologia e
informazione cellulare, Ed. Tecniche Nuove.
Le informazioni qui riportate hanno solo un fine informativo. Non sono
riferibili né a prescrizioni né a consigli medici.
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