Recensione (ITA) - Hi

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Recensione (ITA) - Hi
106-108 AR379 Yamaha YSP5600 DV PROVA.qxp_006 - EDITORIALE 04/09/16 14:31 Pagina 106
prove
prove
dv
di Andrea Allegri
Oltre
Le prestazioni delle soundbar
stanno crescendo e mirano a
ricreare in tutto e per tutto le
sensazioni di completi
impianti multicanale. Il
proiettore sonoro top di
gamma Yamaha, vincitore del
premio EISA 2016-2017, apre
la strada verso l’esperienza di
ascolto multidimensionale.
CI È PIACIUTO
- Resa sonora tridimensionale
- Coinvolgimento cinematografico
- Connettività e versatilità
NON CI È PIACIUTO
- Dimensioni e forme poco adatte
all’installazione su mobile
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L’
il surround
evoluzione dell’intrattenimento cinematografico ha incrementato il numero di diffusori necessari nelle installazioni domestiche. I sistemi più sofisticati attualmente prevedono l’aggiunta di canali di presenza o di altezza
che migliorano il coinvolgimento ma complicano l’inserimento dell’impianto audio-video in casa. Le soundbar di alto livello quindi si prestano sempre più ad essere una scelta obbligata per chi vuole vivere un’esperienza home
theater soddisfacente senza grossi stravolgimenti “edilizi”.
In questa categoria Yamaha propone l’YSP-5600, la prima soundbar compatibile
con i nuovi formati audio 3D Dolby Atmos e DTS:X.
Progetto e costruzione
L’idea dell’unico diffusore frontale in grado di ricreare il coinvolgimento di un impianto surround è nata agli inizi degli anni Duemila sfruttando l’elaborazione digitale del suono e la psicoacustica. La casa di Hamamatsu, vantando una grande
esperienza in fatto di DSP, già nel 2005 realizzò il proiettore sonoro YSP-1, forse la
prima soundbar effettivamente commercializzata.
L’YSP-5600 sembra avere molte analogie concettuali e strutturali con quel capostipite. Le forme sono simili, il frontale è molto sviluppato in altezza, fuori della
norma rispetto alle barre sonore attuali che tendono ad essere molto sottili per favorire l’inserimento sotto il TV. La tecnologia del proiettore sonoro Yamaha necessita di molti altoparlanti, nelle implementazioni sofisticate sono disposti su più linee orizzontali, un’esigenza che fa alzare il profilo del componente. Effettivamente
il numero dei driver è elevato, nell’YSP-1 erano 42 ora sono 46, diversi per tipologia e disposizione sotto la rigida griglia di protezione. Tutto questo dispiegamento
di forze è al servizio della tecnologia Yamaha Sound Projector che varia progressivamente il ritardo di emissione degli altoparlanti ordinati in fila generando dei fasci sonori diretti sulle pareti della sala di ascolto per “rimbalzare” verso l’ascoltatore. In tale maniera vengono ricreate delle sorgenti virtuali disposte nei giusti
punti della stanza come in un effettivo impianto multicanale 7.1.2. L’YSP-5600 è in
grado di gestire il Dolby Atmos e DTS:X, codifiche che prevedono dei diffusori di altezza collocabili sul soffitto e per questo motivo è dotata di altoparlanti dedicati all’emissione di raggi sonori verticali.
Tornando alle caratteristiche costruttive, i materiali impiegati sono di adeguata
qualità con la struttura contenuta in un guscio di robusta plastica che dà solidità
agli oltre 11 chili di peso complessivi. In posizione centrale posteriore sono collocaAUDIOREVIEW n. 379 settembre 2016
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C a r ta d ’ i d e nt i t à
te le connessioni fisiche, decisamente abbondanti per una soundbar, affiancate dalle comunicazioni wireless, Bluetooth incluso, che
aprono alla fruizione di musica da rete internet o con dispositivi mobili. L’YSP-5600 fa
parte della famiglia MusicCast, l’ambiente multiroom wireless proprietario di Yamaha che
consente la trasmissione e le ricezione di contenuti sonori ad alta risoluzione tra apparecchi compatibili sparsi in vari spazi della casa.
L’alimentazione è interna alla struttura, ci sono i
comandi fondamentali a tasto sul limite superiore destro e il telecomando offre ampia governabilità con tanti controlli e buona leggibilità.
Note d’uso e ascolto
La conformazione alta (20 centimetri) favorisce il fissaggio della soundbar a parete rispetto all'istallazione su ripiano. Il collocamento su
superficie è naturalmente previsto e sono forniti dei supporti che aumentano la stabilità ed
evitano accidentali capovolgimenti. Non è comunque possibile poggiare semplicemente il
proiettore allo stesso livello del televisore visto che andrebbe a coprire parte dello schermo e per questa prova ho dovuto provvedere
a sollevare il TV dal mobile.
I collegamenti sono molto agevoli per cui le
operazioni di installazione durano poco. La configurazione e l’utilizzo sono abbastanza facili ed
intuitivi, è presente un display a matrice che
traspare dietro la griglia di protezione e fornisce le informazioni utili sul funzionamento ma il
controllo generale si ha attraverso l’on screen
display che è tanto completo quanto graficamente sobrio. Le regolazioni consentono varie
personalizzazioni a partire dalla gestione dei
raggi sonori in intensità e in angolatura laterale
e verticale. Conviene comunque effettuare la
taratura IntelliBeam con il microfono in dotazione; è una procedura facile e automatica che in
pochi minuti calibra perfettamente le riflessioni
dei raggi sonori per il punto di ascolto attraverso una sequenza di impulsi sonori a varie frequenze. Si possono memorizzare tre tarature
differenti relative ad altrettanti punti della stanza e selezionarle all’occorrenza tramite telecomando. Immancabile una moderna app per
smartphone e tablet dedicata alla gestione dei
dispositivi compatibili MusicCast che è risultata
molto pratica nell’uso.
Per esprimersi al meglio i proiettori sonori
hanno bisogno di ambienti mediamente riflettenti, dalle proporzioni simmetriche e senza
ostacoli lungo il cammino dei raggi sonori. La
maggior parte dei salotti normalmente arredati vanno benone, di contro stanze trattate con
AUDIOREVIEW n. 379 settembre 2016
assorbenti acustici possono ridurre l’efficacia
del sistema.
Ho già avuto modo di provare dei proiettori
sonori Yamaha nel mio salone con risultati
soddisfacenti e il modello flagship YSP-5600
ha fatto aumentare in me la stima per questa
tecnologia, impressionandomi per il fronte sonoro molto ampio che ha riempito in larghezza e soprattutto in altezza tutta la parete
frontale come mai avevo riscontrato. Gli effetti spaziali surround sono stati palesi, sono
sembrati proprio provenire da sorgenti distribuite intorno all’ascoltatore in maniera decisamente superiore rispetto agli accenni che abbozzano le soundbar economiche. Già con il
classico Dolby Surround i canali posteriori si
sono manifestati per delinearsi più nettamente con i qualitativamente superiori DTS e DTS
HD Master Audio. I dialoghi fuori campo hanno
ampliato la scena cinematografica, pioggia e
riverberi hanno ricreato una credibile atmosfera ambientale. Non esiste ancora molto
materiale Dolby Atmos e ho sperimentato alcune tracce dimostrative che con l’impostazione “Surround 3D” hanno evidenziato il movimento degli oggetti sonori in maniera abbastanza plausibile.
Oltre all’efficacia spaziale mi è sembrato particolarmente valido il bilanciamento tonale, ben
equilibrato, preciso e godibile nel lungo periodo. Nitidi e luminosi gli alti senza pungere,
chiari e naturali i dialoghi per i quali è stata
utile la funzione Dialog Lift che consente una
regolazione fine della provenienza ad altezza
schermo. La potenza è risultata congrua e soprattutto di qualità, un risultato egregio per la
categoria; il subwoofer esterno è da considerare comunque obbligatorio per estendere la
risposta in frequenza e rendere giustizia di
questo sistema. Si può preferire un’unità
Yamaha come l’NS-SW300 puntando sulla sinergia della casa oppure guardare altrove. In
ogni caso si può impiegare la connessione fisica RCA oppure sfruttare l’utile ricevitore wireless SWK-W16, fornito in dotazione, che permette di collocare il subwoofer nella stanza
senza limiti di lunghezza nel passaggio dei cavi. Il test è stato effettuato con un JL Audio
Fathom F110 che ha offerto risultati complessivi coinvolgenti e a tratti entusiasmanti.
Durante il periodo di prova non ho tralasciato
la possibilità di avere un intrattenimento musicale piacevole. L’YSP-5600 accetta flussi PCM
fino a 24 bit/192 kHz e consente la fruizione di
musica via web radio che ho gradito per la
timbrica pulita e bilanciata e il suono di spessore, seppur non all’altezza dalle prestazioni
di un impianto stereofonico di livello.
Marca: Yamaha
Modello: YSP-5600
Tipo: Front Surround System - Digital
Sound Projector
Dimensioni (LxAxP): 1.100x212x93
mm, con stand 1.100x216x122 mm
Peso: 11,7 kg
Caratteristiche principali dichiarate
Sistema: 7.1.2 canali. Potenza: 128 W
totali; 88 W altoparlanti array (1 kHz 10%
THD) + 40 W woofer (2x20 W, 100 Hz
10% THD). Altoparlanti: due array
(destra/sinistra) con 6 driver da 2,8 cm
per fasci sonori verticali; array con 32
driver da 4 cm per fasci sonori
orizzontali; 2 woofer da 11 cm. Ingressi: 4
HDMI (HDCP2.2); 2 digitale ottico, 1
digitale coassiale, 1 audio analogico
stereo. Uscite: 1 HDMI (HDCP2.2, ARC); 1
subwoofer. Formati audio: Dolby Atmos,
Dolby TrueHD, Dolby Digital Plus, Dolby
Digital, Dolby Digital EX, DTS:X (possibile
con un aggiornamento del firmware),
DTS-HD Master Audio, DTS-HD High
Resolution, DTS Digital Surround, DTSES, DTS 96/24, LPCM. Sound
technology: 3 CINEMA DSP Movie
(Fantascienza, Avventura, Spettacolo); 3
CINEMA DSP Music (video Musica,
Concerto, Jazz Club), 4 CINEMA DSP
intrattenimento (Sport, Talk Show,
Teatro, Gioco). Modo di ascolto: 3D
Surround, Surround, Stereo, TARGET, My
Surround, Compressed Music Enhancer.
Connettività: Wireless Music Streaming
(con Bluetooth), Wi-Fi (IEEE802.11b/g/n,
Radio Banda di frequenza 2,4 GHz),
AirPlay, Ethernet (100Base-T, 10Base-T).
Altre caratteristiche: HDMI ARC e CEC,
HDMI 4K pass-through (60p), x.v.Color,
3D pass-through, On-Screen Display,
Modalità ECO, App di controllo,
IntlliBeam
Distribuito da: Yamaha Music Europe
GmbH - Branch Italy, Viale Italia 88,
20020, Lainate (MI)
YAMAHA
YSP-5600
SOUNDBAR
PREZZO
€ 1.699,00
A destra e a sinistra sono collocate 6
cupole da 2,8 centimetri orientate verso
l’alto dedicate ai raggi sonori verticali, a
seguire procedendo verso il centro ci sono
due woofer da 11 centimetri mentre in
posizione centrale troviamo 32 altoparlanti
da 4 centimetri disposti su tre file a
comporre una matrice.
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dv
Ben oltre l’usuale dotazione della categoria il numero delle connessioni fisiche. Quattro ingressi e una uscita HDMI compatibili 4K, due ingressi
digitali ottici e uno coassiale e un’uscita per un subwoofer. Ormai standard su molti dispositivi audio moderni la presenza di una presa Ethernet
posteriore per fornire le comunicazioni di rete. È previsto anche un ingresso stereofonico RCA utile per ampliare le ricettività in ambiente MusicCast.
Conclusioni
L’YSP-5600 è il sistema frontale più convincente finora provato su Digital Video HT.
Costituisce una soluzione molto valida per allestire una zona di intrattenimento cinematografico di livello senza dover ricorrere alle installazioni multicanale reali. Rispetto a queste ultime
rimane una situazione di compromesso come
tutte le soundbar ma, se collocata in un ambiente adatto a sfruttare adeguatamente le riflessioni prodotte della tecnologia Yamaha
Sound Projector, ricrea virtualmente effetti sonori nella sala. È una soundbar dotata di numerosi ingressi e connettività wireless che ne ampliano la fruibilità ed esaltano il valore di una
realizzazione in grado di soddisfare anche
utenti esigenti. dv
dv
YAMAHA
YSP-5600
COMMENTO
Prestazioni
Possibilità
operative
Costruzione
Notevoli per equilibrio generale, dimensione dello stage e resa spaziale,
effetti 3D ben percepibili; con l’impiego di un subwoofer la potenza e la
dinamica vengono esaltate offrendo
uno spettacolo molto coinvolgente.
Siamo al top della attuale categoria
delle soundbar. Numerosi ingressi HDMI, digitali e analogici, funzioni di rete
e ripetitore wireless dedicato a qualsiasi subwoofer. Utile la calibrazione
tramite microfono.
I materiali impiegati sono di qualità.
L’altezza del frontale può creare qualche
difficoltà nell’installazione su ripiano.
Elevate le prestazioni e le capacità
operative, il prezzo non poteva essere
Rapporto
qualità/prezzo troppo popolare ma è comunque consono al valore del sistema. L’acquisto
di un subwoofer fa lievitare l’investimento ma vale la pena affiancargli un
compagno di pari livello.
108
VOTO
9,5
9,5
8,5
8,5
Facilmente accessibili alcuni
comandi fondamentali, disposti in
linea lungo il bordo superiore destro.
Si tratta del tasto di accensione e del
controllo del volume cui si affianca il
selettore degli ingressi. Il
telecomando (in alto a sinistra) è
completo e leggibile.
AUDIOREVIEW n. 379 settembre 2016