Guadagni online e fisco

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Guadagni online e fisco
Guadagni online e fisco
Scritto da Stefano
Giovedì 09 Agosto 2012 02:00 - Ultimo aggiornamento Sabato 30 Novembre 2013 20:41
Con questo lungo e noioso articolo affrontiamo un argomento che farà storcere il naso a molti,
ma anche questa è realtà dalla quale non ci si può sottrarre e prima o poi interesserà tutti quelli
che si sono avvicinati al web con l’intenzione di monetizzare ed hanno avuto successo.
E’ mai possibile che nessuno affronti quest’importante tema?
Da qui si possono trarre molte conclusioni, la prima fra tutte è che chi promette rendite
milionarie, future pensioni di indipendenza economica e ricchezze web da favola e non sfiora
minimamente questo argomento, vuol dire che neanche lui lo conosce e se non lo conosce è
perché il problema non lo ha mai sfiorato, quindi quello che riesce a racimolare sono solo
noccioline e significa anche che quello che propone sono un mare di inutili ciance ed espedienti
per arruffare mezza pagnotta alle gente malcapitata e male informata…
Chi propone serietà e professionalità deve per forza toccare questo delicato argomento, perché
se è veramente valido il progetto che illustra vuol dire che prima o poi ti farà guadagnare delle
cifre importanti e per non rimanere nell’illegalità bisogna fare la dichiarazione di queste entrate,
quindi è meglio essere preparati…e poi è sempre meglio dare una parte dei tuoi guadagni ed
essere in regola che non guadagnare mai nulla, non credete?
Online si trova di tutto scritto da tutti, ma neanche una riga scritta da chi effettivamente ha un
guadagno online e come si comporta col fisco. Realtà Web affronta l’argomento e lo fa come
affronta tutte le altre tematiche della rete: in modo serio ed imparziale, le tasse si devono
pagare e la dichiarazione dei redditi la dobbiamo fare tutti.
State pur certi che quando lo Stato arriva non ti chiede quanto gli devi, ma quanto gli dovevi più
gli interessi dovuti e accumulati nel tempo in cui eri un furbetto…i furbi verranno sgretolati dalla
morsa del fisco e tutto quello che avevano accumulato si perde in un sol botto, per carità ci
saranno sempre persone che sentendosi al di sopra di tutti credono o sperano di farla franca e
più passa il tempo e maggiore diventa questa loro “convinzione”, ma non ci sarà mai nessuno a
garantire questa loro tesi e state tranquilli che prima o poi un “toc..toc” alla porta lo sentiranno
ed allora saranno solo grane…
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Essenzialmente qual è il problema? Che non esiste ancora una regolamentazione per i
guadagni online, perché ancora il nostro Stato non si è accorto che c'è tutta una giovane classe
economica che ricava profitti da siti “non e-commerce”, pensate che gli introiti derivanti da
pubblicità, investimenti di hyip e forex si aggirano intorno ai 600 miliardi di dollari l’anno in
tutto il mondo, attenzione non sto menzionando e non ho intenzione di farlo i vari casinò online
che sono un mondo a parte. Il pianeta web non si ferma mai: 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, il
tramonto del sole in questo continente equivale all’alba in un altro e l’economia informatica è
sempre in fermento ed a differenza delle borse finanziarie “tradizionali”, qui si cresce sempre e
la parola “crisi” viene soppiantata in maniera esponenziale dalla parola “espansione”…
QUANTO GUADAGNI?
Punto essenziale per optare ad un metodo di tassazione, quindi schematizziamo:
SOTTO I 5000 EURO ANNUI: dobbiamo nulla o pochissimo allo Stato, ma si devono pur
sempre dichiarare.
Per dichiarare questi guadagni basterà inserirli nel modello unico quadro RN sotto "altri redditi"
per lavoratori non dipendenti
o nel 730 come "altri redditi"
se siamo lavoratori dipendenti.
SOPRA I 5000 EURO ANNUI: è obbligatorio iscriversi all'INPS, che corrisponde ad un 27% del
guadagno intero, non dell'eccedenza sui 5000. In più se superiamo i 7500 annui è anche
obbligatorio pagare il 21% di IVA: 21+27=48 e quasi metà dei nostri guadagni sono andati.
Come sopra, per dichiarare questi guadagni basterà inserirli nel modello unico quadro RN sotto
"altri redditi" se non siamo dipendenti o nel 730 come "altri redditi" se siamo dipendenti.
Come vedete sotto i 5000 euro conviene starsene con le mani in tasca piuttosto che dare via la
metà dei propri guadagni, vi ricordo che per guadagnare 5000 annui basta percepire più di 416
euro al mese, ma comunque bisogna sempre dichiarare tutto per essere in regola, se poi
si deve pagare e quanto lo lasceremo calcolare al nostro commercialista.
Una soluzione più conveniente sarebbe quella di aprire una partiva iva nel regime dei minimi:
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PARTITA IVA REGIME DEI MINIMI (ENTRO I 30000 EURO ANNUI): se optiamo per questa
soluzione paghiamo IL FATTURATO, ossia paghi tanto di più a seconda della tua onestà. Nel
caso di Adsense si emette fattura ogni mese sull'effettivo guadagno versato sul conto corrente,
anche spese di software originale, cancelleria e antivirus professionali a pagamento con
abbonamento, hosting e pacchetti di abbonamento per servizi del nostro sito web, insomma
tutto quello che è supportato da fattura ed è in tema a quello che svolgiamo per guadagnare, in
pratica ci saranno spese e ci saranno guadagni, come in qualsiasi altra normale attività…
Alla fine ciò che esce dai nostri guadagni sarà: il 5% di IRPEF ed il 26,71% di INPS, ossia un
buon 31,71%, che negli anni si sa già che crescerà progressivamente. Non dimentichiamoci
però una cosa: le detrazioni. Abbiamo 15000 euro in un triennio detraibili come beni strumentali,
quindi se guadagnassimo 30000 euro spendendo 5000 euro l’anno di attrezzature utili alla
nostra attività e durevoli (come avevo indicato prima), pagheremmo il 31,71% su 25000 euro
per tre anni.
Questo che io illustro è solo un consiglio e sommariamente sunto da informazioni qua e
là, per essere certi al 100% di come ci si deve comportare e personalizzare caso per
caso, ci vuole la consulenza di un commercialista e tutti noi abbiamo il nostro a me
interessa solo dare delle informazioni giuste e non far cadere nessuno dalle nuvole, una
caduta da simile altezza sarebbe molto rovinosa…
Come sempre sono aperto a commenti e consigli e l’eventuale lettura di questo articolo da parte
di addetti ai lavori i quali accorgendosi di qualche mia citazione errata o errore, possono
segnalarlo usando l’area dei commenti in basso, non può che farmi piacere e provvederei
subito all’eventuale correzione. Io nel mio piccolo mi preoccupo di fornire un servizio di pubblica
utilità, ma l’aiuto di chiunque è ben accetto…grazie a tutti!
Inserisco anche un link utile a tema, perché la materia della dichiarazione dei guadagni online è
ancora oscura a molti e tutto il materiale trovato in rete e censito da professionisti è sempre
bene visionarlo, non è un mio articolo ma del Dott. Fabio Pauselli che è un esperto in questo
settore e vi invito a visitare il suo sito...
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Giovedì 09 Agosto 2012 02:00 - Ultimo aggiornamento Sabato 30 Novembre 2013 20:41
Attenzione!{jcomments off}
Per questo articolo ho volutamente disabilitato la chat dei commenti, perché stava diventando
un’ossessione rispondere sempre alle stesse domande, sarebbe bastato leggere i 100 o più
commenti e le risposte precedenti per capire che il quesito che vi assilla ha già avuto una
risposta.
Io non sono un commercialista né tantomeno un impiegato dell’agenzia delle entrate (per
fortuna), ho scritto questo articolo attingendo alla mia esperienza personale…e nel corso degli
anni mi sono recato più volte all’agenzia delle entrate per fare luce su questo argomento, ma
visto gli innumerevoli cavilli legali e mutazioni costanti su questo tema, ho deciso di non
rispondere più alle vostre domande, perché qualcuno potrebbe interpretare male…e lungi da
me provocare involontariamente danno alcuno a chicchessia, perciò ognuno pensi per sé ed il
fisco per tutti...amen!
Da questo momento in poi arrangiatevi…
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