Lettere di condannati a morte della resistenza europea, Torino
Transcript
Lettere di condannati a morte della resistenza europea, Torino
LE TTE R E E D IAR I Lettere di condannati a morte della resistenza europea, Torino, Einaudi, 1964, 814 p. “In queste lettere d’addio cristiani e atei si ritrovano nella fede della sopravvivenza, che rende tranquilla la loro anima…L’avvenire accoglierà e continuerà queste vite sacrificate, nell’avvenire “cresceranno e matureranno"”. Dalla prefazione di Thomas Mann Ultime lettere da Stalingrado, Torino, Einaudi, 1962, 101 p. Queste lettere furono scritte nel dicembre 1942 da soldati tedeschi assediati nella sacca di Stalingrado e partirono con l’ultimo aereo per la Germania. Non arrivarono mai alle famiglie: Hitler le fece sequestrare dalla censura militare per un sondaggio sulle truppe. Furono ritrovate dopo la fine della guerra negli archivi dell’esercito, e ne è stato tratto questo libro […]. Carlo Fruttero e Franco Lucentini (a cura di), Diario di guerra delle SS, Milano, Mondadori, 1969, 218 p. I giornali e i rapporti compresi in questo libro e recuperati alcuni anni fa nel Lago Nero, furono compilati, durante l’ultimo conflitto, dalle unità pseudo-combattenti dello Stabkommando personale del Reichsfuhrer Heinrich Himmler. Compito di tali unità, operanti tra le fitte foreste e le immense paludi nelle retrovie del fronte russo, era di procedere alla “pacificazione” di quei territori mediante la sperimentazione di sistemi che avrebbero dovuto servire “per il futuro addestramento e la futura guida delle truppe”. Dell’operazione - che costò la vita ad alcune migliaia di persone “trattate secondo l’uso di guerra” o “giustiziate” o “sottoposte a trattamento speciale” – fu redatta una cronaca scrupolosa: questi diari segreti, appunto che nella loro impassible, efferata immediatezza, costituiscono uno dei documenti più agghiaccianti della seconda guerra mondiale.