Mercato software in Italia: Anticipazioni della Top 100

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Mercato software in Italia: Anticipazioni della Top 100
14/10/2014
Data Manager online
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
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Mercato software in Italia: anticipazioni della Top 100 dell'IT 2014
Chi è in cima alla 28esima edizione della Top 100 di Data Manager? Scopri i trend e le dinamiche del
mercato software in Italia nell'intervista a Giancarlo Vercellino di IDC In attesa dell'uscita della classifica più
attesa dalla business community ICT, Giancarlo Vercellino, IT Research & Consulting manager di IDC Italia,
traccia in anteprima le novità del mercato italiano software e servizi che emergono dalla classifica. IDC stima
che i dati aggregati della Top 100 vadano sostanzialmente a intercettare circa i due terzi del valore
complessivo del settore in Italia. Sebbene sia opportuno ricordare che la Classifica rappresenta una parte
importante del comparto Software e Servizi IT in Italia, di fatto copre in misura prevalente la componente
Grandi Imprese, presentando un minore grado di risoluzione sullo scenario PMI.Nel 2013, i segmenti
industriali di maggiore rilevanza per l'aggregato Top 100 sono la Finanza (28%), la Pubblica Amministrazione
(21%), l'Industria (21%), i Servizi (20%) e il Commercio (8%). Con un fatturato superiore ai 500 milioni di
euro, IBM, Accenture, HP, Microsoft, Engineering guidano le prime 5 posizioni con il 39,2% dei ricavi
complessivi della Classifica Top100. Su oltre 250 aziende, IDC rileva un rallentamento della decrescita nei
Servizi e una progressiva contrazione in termini di valore da diversi anni, ma con prospettive di ripresa al
rialzo grazie alla progressiva diffusione del cloud nei modelli di delivery dell'IT.Il comparto Software cede
poco più di mezzo punto percentuale, con un valore di 5 miliardi di euro: Applications - 1,3%, tengono i
segmenti Middleware e il software per le infrastrutture.Click To TweetAppiattimento della crescita allo 0,5%
su base annua, ma meno aziende si muovono su terreno negativo. Aumenta il numero di imprese con un
tasso di crescita annuale superiore al 15%.Grandi conferme e nuove sorprese anche nelle altre posizione
della classifica e tra le imprese followers che però sono già leaders di settore e rappresentano la parte più
dinamica del mercato. Giancarlo Vercellino: Confrontando l'aggregato Top100 dell'edizione 2014 con quella
dell'anno precedente, si evidenzia un appiattimento della crescita allo 0,5% su base annua, evidenziando che
le tensioni generali dell'economia, oltre ai processi di ristrutturazione endogeni al settore, hanno ormai
raggiunto le fasce più elevate del comparto, con risultati di segno negativo evidenziati nei bilanci anche dei
principali operatori del settore. Prosegue e accelera la tendenza a uno spostamento dei risultati dal vertice
del mercato verso la restante parte degli operatori, con una riduzione di quasi un punto e mezzo percentuale
del valore complessivo riconducibile alle prime cinque posizioni. A livello di comparti industriali si osserva una
sostanziale staticità dei principali aggregati: i comparti che esprimono il maggior livello di concentrazione
continuano a essere, in ordine, il Commercio, la Pubblica Amministrazione e Finanza. Si registra un lieve
spostamento dalla Finanza ai Servizi.Le dimensioni del comparto del software in Italia, in base agli ultimi
aggiornamenti del perimetro così come evidenziati nella IDC Software Taxonomy 2013, hanno ceduto poco
più di mezzo punto percentuale nell'ultimo anno, attestandosi attorno ai 5 miliardi di euro. Proseguono le
tendenze di apatia generale del mercato, riscontrate soprattutto in area applicativa, dove si accentuano i
processi di consolidamento, con diversi fenomeni di acquisizione, fusione e cessione di attività che si
susseguono senza posa. Il valore complessivo del segmento Applications si riduce di 1,3%, mentre
rimangono sostanzialmente stabili, in valore assoluto, i segmenti legati al Middleware e al software per le
infrastrutture.Nel 2013, il comparto dei Servizi IT, della Business Consulting e del BPO in Italia ha raggiunto
un valore complessivo che è attestato attorno ai 14,6 miliardi di euro. Nell'ultimo anno si è registrata una
contrazione di circa 0,2% rispetto al 2012, evidenziando un rallentamento nella decrescita di un comparto che
è andato incontro a una netta progressiva contrazione in termini di valore da diversi anni. A dispetto di altri
segmenti, come ad esempio quello Software, IDC ritiene che sul mercato italiano si possano attendere delle
discrete prospettive di ripresa del comparto Servizi nel medio termine, di conseguenze le stime di crescita
sono state riviste al rialzo.Indagine #Top100 di @DataManager_it e @IDCitaly :Il valore dei Servizi IT supera
i 14 miliardi di euroAmpiezza: la classifica offre un quadro abbastanza rappresentativo del settore, circa i due
terzi dei risultati del settore in Italia. Profondità: la ricerca classifica i risultati per 5 settori industriali.
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Indipendenza: IDC confronta i risultati dei vari operatori in tutta autonomia. Attendibilità: i risultati sono
confrontati con le risultanze di bilancio e dove si discostano vengono opportunamente segnalati. Visibilità: la
classifica è uno strumento guardato con grande attenzione dagli operatori del settore.Come ogni anno, la
classifica viene alimentata da una specifica attività di scouting che viene compiuta congiuntamente da IDC e
Data Manager estendendo il novero delle imprese che sono incluse nella ricerca, cercando di aggiungere le
aziende con un prevalente orientamento su Software e Servizi IT e un sostanziale apprezzamento sul
mercato italiano. Quest'anno sono state valutate oltre 250 aziende. I dati presentati in classifica derivano
dalla compilazione dei questionari trasmessi dalle aziende, puntualmente verificati attraverso le fonti di
informazione pubblicamente disponibili, oppure da valutazione indipendente di IDC basata sulle tendenze del
settore, sulle serie storiche dei singoli operatori e sulle analogie o differenze tra i vari operatori. Ciascuna
posizione in classifica ha un valore molto relativo, perché ogni anno il campione delle aziende che partecipa
alla classifica può cambiare anche in modo significativo per diversi fattori, come le attività di scouting, le
operazioni di M&A e le cessazioni.L'indagine integrale sarà pubblicata sul numero di novembre di Data
Manager. Nel frattempo, l'edizione 2013 della classifica è disponibile qui.
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