ma quale vitalizio, sono 800 euro al mese

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ma quale vitalizio, sono 800 euro al mese
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Foglio
04-02-2017
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Lucrezia Ricchiuti La senatrice democratica: "Matteo sbaglia a criticare la pensione degli eletti"
"MA QUALE VITALIZIO, SONO 800 EURO AL MESE"
aro direttore,
non incontrerò il suo fa­
vore ma sono certa che il
suoamore per il pluralismo delle
opinioni farà aggio sul dissenso.
Lei mi ospiterà.Sono favorevole
a un trattamento previdenziale
per i parlamentari. Una volta si
chiamava vitalizio; dal 2 012, in
entrambe le Camere, si chiama
trattamento pensionistico ed è
soggetto al regime contributivo.
Ciascun membro delParlamen­
tovi ha dirittodopoalmenoS an­
ni di contributi, che ammonta­
no, per la quota a carico del par­
lamentare in quasi 1000 euro al
mese. La somma mensile spet­
tanteachisiguadagnaqueltrat­
tamento ammonta a poco più di
800 euro. Inoltre la pensione
maturerà al compimento dei 65
anni. Per questo dissento radi­
calmente da Matteo Renzi che
l'altraserahasostenutocheilvi­
talizio sia un'ingiustizia verso
gli italiani.
Renzi sbaglia per molti mo­
tivi. Il primo è grammaticale.
La pensione è un diritto,non un
privilegio. Chi, come me si è
sempre battuta allo spasimo
per i diritti del lavoro ( non ho
votato il Jobs Act quasi in so­
litudine, per esempio) pensa
che tutto il lavoro debba riceve-
Era nato
per garantire
l'indipendenza
del mandato,
la sua esigenza
sussiste ancora
re il giusto rico­
noscimento. La
pensione - da
Bismark a metà
'800inpoi-èun
riconoscimento
al lavoro svolto.
C h i f a s e r i a­
mente il parla­
mentare, come
si sforzano di fa­
re lagrande par­
te dei deputati e
senatori che co­
nosco, fa un la­
voro duro. Seguire i lavori dei numerosi or­
gani parlamentari; ricevere
sollecitazioni dal territorio e
dalla società civile, presentare
interrogazioni,proposte di leg­
ge ed emendamenti; tenersi in­
formati, conoscere le regole
procedurali, approfondire te­
mi complessi, ascoltare enti,
associazioni, persone singole,
conlalorodisperazioneelaloro
sofferenza: tutto ciò è lavoro.
Un bel lavoro, di passione e idealità: non mi
l a m e n t o . Ma
sempre lavoro
è.
Il secondo er­
ro re è politico.
Come fece coi
manifesti du­
rante la rovino­
sa (per lui) cam­
pagna referen­
daria (CaraIta­
Zia, vuoi meno
politici?), Renzi
insegue evellica
il peggiore degli
istinti qualunquistici di parte
del nostro elettorato. Ma sba­
glia i calcoli: quel posto è già oc­
cupato dal Movimento 5 stelle e
dalla Lega Nord.
Il terzo e più grave errore è di
cultura istituzionale. Il vitali­
zio nacque negli anni 'SO del
'900 come cassa mutua tra i
parlamentari. Quelli che veni­
vano dalle periferie del boom e­
conomico delNord o dalle cam­
pagne del Mezzogiorno, che a
stento sapevano leggere e scri­
vere e fare di conto, con lotte e
sacrifici arrivavano in Parla­
mento coi partiti di massa e,
dalloscrannoattaccavanosen­
za remore chi li aveva sfruttati
e svillaneggiati per una vita (i
poteri forti, quelli sì!).I notabili
dei territori li aspettavano
tranquilli, certi che al secondo
giro non sarebbero rientrati in
Parlamento e che li avrebbero
poiaffamati,negando aloroeai
lorofigli lavoro e opportunità.
Il vitalizio - come l'indennità era quindi un mezzo per garan­
tire l'indipendenza del manda­
to. Questa esigenza di tutela
per chi vuole fare genuinamen­
te il parlamentare sussiste an­
cora.Se n'è abusato in passato?
Sì. Se ne abusa ancora? No, le
regole sono state cambiate, in
modo rigoroso (se non si arriva
a 4 anni e sei mesi, si perdono i
contributi). Parlare in modo
sommariodel vitalizio (che non
si chiama più così) è screditare
il Parlamento nel suo comples­
so, lejùnzioni che esso svolge, il
presidio di democrazia che no­
nostante tutto esso è. Sputare
sui parlamentari in quanto tali,
che rappresentano il popolo, è
insultare il popolo stesso.Se ha
a cuore la rappresentanza,
Renzi dovrebbe invocare l'eli­
minazione dei capilista blocca­
ti,non inserirli anchealSenato!
Infine vorrei esortare il segre­
tario a smetterla di fare facile
populismo e a pensare invece ai
veri problemi, disoccupazione
giovanile su tutti. Le prediche
sono stucchevoli ma diventano
insopportabili da chi non ha ti­
tolo per farne. Tanto per capir­
ci, caroMatteo,la maggior par­
te di noi parlamentari,haun la­
voro alle spalle e un mestiere
Tu?
che