Scarica - Liceo Duca d`Aosta

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PINK PREUD
Anno 1 Numero 1
SOMMARIO
3 L'editoriale
4 In bocca al lupo “Pink Feud” di Nov
Lo pseudonimo del numero: B.B.B.B.
5 #11OTTOBRE di B.B.B.B.
7 Le ultime dal Gramsci di Giulia Boscaro 3A
8 ANCHE DIFENDERE LA FAMIGLIA TRADIZIONALE E’
OMOFOBIA? di
9 LE MIGLIORI CANZONI PER TRASFORMARSI IN GUERRIERI
ED AFFRONTARE LO STUDIO CON
DIGNITA’ di Andra Vettore 5H
10 Un po di IPSE DIXIT
11 PASSIONI VISTE COME TABÙ O SPREGIUDICATEZZA di
Sailormoon & Sailormercury
IL DOLORE È TUTTO di Jules
13 IPSE DIXIT
14 SUDOKU!!
15 RINGRAZIAMENTI
L'editoriale
PINK PREUD
Appello a chiunque voglia ascoltare, a
chiunque sia stanco, a chiunque abbia bisogno
di una motivazione.
La vita è vostra, siate vivi. E con vivi intendo
svegli, attivi, pronti. Accettate le sfide,
buttatevi, lottate. Non dobbiamo arrenderci.
Ribellatevi a ciò che non va bene, a ciò che è
ingiusto.
Non dobbiamo essere filosofi, grandi idealisti,
per capire che gli adulti, quelli che governano e
quelli che prendono anche la più piccola
decisione, stanno smantellando il loro futuro. E
il loro futuro siamo noi, non dimentichiamolo.
Aprite gli occhi, le orecchie, tutti i recettori di
cui il vostro corpo è dotato. Poi aprite la bocca
e fatevi valere.
La scuola è una prova. In mezzo a tanto
ciarpame di nozioni che mai ci serviranno in
vita, qualcosa di buono c’è.
Nella scuola si consolidano valori e ideali.
Troverete almeno un insegnante
che vi ispiri. Le menti aperte non
sono solo le menti giovani.
Captate quanto più potete,
inebriatevi di ciò che è buono.
Conformatevi a voi stessi, siate
unici come se fosse una moda. Il
mondo è nostro e ognuno di noi
può contribuire. Non
arrendiamoci.
Dopo tutto ciò che hanno fatto e
fanno per distruggere il nostro
avvenire, ancora andiamo avanti.
Un po’ passivi, arrancanti, ma avanziamo. E se
qualche speranza c’è ancora, allora c’è anche
forza. La forza di rialzarci e farci ascoltare, di
protestare, di crearci un futuro che non ci
faccia paura. E se non ascolteranno, se non
capiranno, troveremo un altro modo di farcela.
Abbiamo così tanto potenziale nelle nostre
menti, che dovrebbero aver paura loro di una
nostra ribellione, non noi di ribellarci.
Anno 1 Numero 1
Quindi restiamo attivi, restiamo svegli e pronti.
Viviamo. Siamo stati messi al mondo per
questo. Diamoci un senso.
Ho voluto iniziare questo primo numero con
una mia riflessione, scritta di getto durante
un’ora di scuola (…guardate a cosa porta la
noia!).
È il mio pensiero, ma il nostro giornalino, che
appartiene ad ogni studente di questa scuola,
raccoglie tante idee diverse. Tutti possono
partecipare e vi invito a farlo!
Prendete queste pagine come un luogo
d’incontro; ci manca, come scuola, uno spazio
fisico per incontrarci, conoscerci, confrontarci.
Noi del Duca, mezzi sfollati, mezzi dislocati,
abbiamo bisogno di conoscerci e di crearci
un’identità che ci definisca come studenti dello
stesso istituto, che dai loro banchi odiano e
amano ogni giorno le stesse materie e gli
stessi professori. E se non
possiamo fisicamente trovarci
nello stesso posto, facciamo
in modo che il giornalino
diventi il “nostro posto”.
Spero che ognuno di voi
legga queste pagine – non
solo i titoli degli articoli, per
poi passare alle ipse dixit! – e
decida di partecipare con
qualcosa di suo, con un
commento ad un articolo già
scritto, con un disegno, con
qualsiasi cosa.
Facciamo di questa carta stampata il nostro
cortile.
Buona lettura! =)
Janitor
PINK PREUD
In bocca al lupo
“Pink freud”
Nel 1992 naque “Il Megafono” ,giornalino
d'istituo del Liceo E.Curiel battezzato così
perchè durante un’ accesa assemblea
scolastica d’inizio anno, i candidati a
rappresentanti d’istituto si trovarono i microfoni
dell’Aula Magna rotti e cosi dovettero lanciare
le proprie liste attraverso il megafono della
scuola.
Il Megafono, si pensò, era proprio ciò che
poteva amplificare la voce degli studenti dando
a tutti la possibilità di impugnare un
altoparlante per rivolgersi ai propri coetanei, e
non solo.
Penna e blocchetto e si iniziò a scrivere. I primi
argomenti trattati riguardarono i fatti avvenuti
proprio a scuola in quei primi giorni;
l’allagamento della palestra durante la
Giornata delle Matricole, la costruzione di un
campetto da calcio nell'istituo e così via..
Alle riunioni iniziarono ad accorparsi studenti e
studentesse che non formarono solo una
redazione, ma anche un gruppo che discuteva,
scambiava idee politiche ed esperienze e si
muoveva assieme, condividendo le ideologie.
Tutto questo ovviamente "protetti" da
pseudonimi, che garantiscono l'anonimato alle
persone esterne alla redazione per evitare
ripercussioni sugli studenti.
Per concludere questo articolo non posso fare
altro che farvi un sincero augurio per la
rinascita del vostro giornalino, a nome mio,
della
redazion
e e di
tutto
il
Curiel .
Spero di
riscriver
e per voi
in futuro!
Nov
Lo pseudonimo
del giorno:
Anno 1 Numero 1
B.B.B.B.
(Balbettante
Bambocciona
Banda
di Babuini)
Se avete capito il riferimento è proprio quello,
Harry Potter!
La Balbettante Bambocciona Banda di
Babbuini sono quattro simpatici primati un po
diversi da loro, ma amanti del giornalismo,
insieme scrivono di attualità, ma scriveranno
anche seperati.
Berry: un gran lettore, è colui che ha ideato il
nome dei quattro, quando scriverà da solo
parlerà di libri o curiosità su di essi.
Rigorosamente “Grifondoro”
benjy: il cannato della situazione, un babbuini
molto simpatico come il nostro Civetta (5G) i
suoi articoli da “solista” sono dei viaggi al limite
del possibile. Un “serpeverde” particolare
Bob: il braccio della banda, colui che scrive, se
c'è qualcosa da fare... fa lui. Li piace parlare
dei diritti e guai se qualcuno li viola quelli altrui.
Naturalmente “Tassorosso”
Bernald: il pensatore, ogni tanto rimane nei
suoi mondi per non uscirne più, però se inizia
con i suoi discorsi mezzi filosofici.... buona
notte a tutti. Un vero e proprio “Corvonero”
PINK PREUD
#11 OTTOBRE
“SCRIVI SCUOLA LEGGI FUTURO” questo è
stato lo slogan con il quale la Rete degli
Studenti Medi è scesa in piazza venerdì 11
Ottobre, noi Duca abbiamo deciso di scendere
in piazza con un nostro striscione che recitava
“investiti dai Tagli”. Tagli che in questi anni
hanno investito senza ritegno la scuola
Italiana, una scuola che ormai non prepara più
noi studenti, che siamo il futuro di questo
paese.
Anno 1 Numero 1
partire si è dovuto aspettare solamente il
Curiel con i suoi 250 studenti.
Appena partiti il corteo si è fermato, per
onorare, con il minuto di silenzio, i 300
immigrati morti nella tragedia di Lampedusa,
un minuto di silenzio che non solo a Padova
c'è stato, ma in tutte le città d'Italia, come
sottolinea Marco Marin, Studente dell'Einaudi­
Gramsci: “L'estrema destra europea ci preoccupa e
chiediamo un'Europa più sensibile e attenta al tema dei
Lo spezzone del Duca, guidato da Virginia diritti umani”
Libero e Alessandro Toso, arrivato in Piazza
delle Erbe alle 8:30 non ha dovuto aspettare Il coloratissimo corteo ha proseguito verso la
molto i compagni delle altre scuole. Insieme a meta finale Prato della Valle , fermandosi solo
varie scuole (Severi, Modigliani, Marchesi­ per ascoltare gli interventi che si sono
Fusinato, e tutte le altre scuole di Padova) susseguiti, la prima a parlare è stata Beatrice
sono arrivati anche i ragazzi della succursale di Padua, studentessa del Marchesi­Fusinato
guidati da Sofia Boaretto e Anna Morbiato. Per nonché coordinatrice della Rete degli Studenti
PINK PREUD
Anno 1 Numero 1
Medi
di
Padova
“Chiediamo
dei
finanziamenti sostanziosi e
che la Scuola Pubblica
torni al centro del dibattito
pubblico del nostro Paese,
perchè
solamente
investendo nell'istruzione
gratuita e accessibile a tutti
si potrà leggere un futuro
migliore”
Virginia
Libero,
studentessa
della
nostra scuola che ha
parlato
dell'edilizia
scolastica: ”Crolli, scuole
instabili, edilizia scolastica
in sospeso e ragazzi stanchi di sostenere questa
situazione.” Tutti voi sapete la storia del Duca, il
motivo per cui siamo divisi in 3 sedi, ma non
tutti sanno che a Padova sono 19 gli istituti
inagibili, ma ugualmente utilizzati, e che i tagli
sul sociale impediscono la ristrutturazione degli
edifici. Il suo intervento si è concluso con un
urlo “C'é bisogno di investimenti prima che i ragazzi
restino lesi dalle macerie! “
Un altro grosso problema per che lede il diritto
allo studio di noi studenti, il trasporto pubblico,
è stato il soggetto del 3 intervento, di Sara
Mazzarotto, studentessa Marchesi­Fusinato, “Il
sovraffollamento dei mezzi mette a rischio la
nostra sicurezza.” ha fatto notare Sara, per poi
ricordare “Tutti abbiamo fatto sentire la nostra
voce grazie alla campagna Fuori Servizio e non ci hanno
ascoltati. Ma noi non molliamo!"
Durante il quarto intervento si è parlato di
didattica
alternativa,
digitalizzazione
e
valutazione: "Non è possibile che noi studiamo con gli
stessi programmi e metodi dei nostri genitori" ha
esordito Antonio Alaia,
curie;
mentre
Alessandro Toso, rappresentate d'istituto della
nostra
scuola,ha
lato
da
camioncino
rappresentate d'istituto della nostra scuola, ha
urlato dal camioncino: “Vogliamo una didattica
chiara, non siamo numeri, vogliamo noi contare”
Arrivati in Prato il corteo è entrato in Isola
Memmia per proseguire la giornata con una
partecipate e molto interessante assemblea
aperta, nella quale il principale argomento è
stata l'edilizia scolastica che in tutte le scuole
di Padova e provincia è il primo problema che
gli studenti incontrano, vivendo molte volte
nella paura, paura di stare in classe perchè
potrebbe cadete un pezzo di soffitto o respirare
dell'amianto.
B.B.B.B.
Balbettante Bambocciona Banda di Babbuini
Le ultime dal Gramsci
PINK PREUD
Anno 1 Numero 1
È passato solo un mese dall’inizio della scuola
e già si respirano incomprensioni e malumori
tra gli studenti; le cause sono molteplici, ma
una in particolare suscita l’attenzione della
scuola.
Sono di sicuro noti a tutti voi i cambiamenti che
il nostro Istituto ha dovuto adottare per
garantire a ciascuna classe “un tetto sicuro
sopra la testa” ; per questo cinque classi del
Duca sono state provvisoriamente trasferite
all’Istituto Gramsci.
L’allontanamento dalla sede centrale non è
stato accolto di buon grado dai ragazzi,
facilitando così il sorgere di incomprensioni tra
gli studenti delle due scuole ­ incomprensioni
“favorite” anche dalla pubblicazione di un
articolo sul quotidiano “Il Mattino di Padova”
(vedi ed. del 25­09­
13).
collocati erano le peggiori, infatti vi erano
perdite d’acqua”.
Abbiamo intervistato
alcuni studenti
dell’Istituto Gramsci
indagando su quale
fosse il loro pensiero
riguardo la
situazione venutasi a
creare dopo la
pubblicazione
dell’articolo. Ecco
alcune impressioni:
“.. condividono il
bagno anche con i loro professori e gli stessi
docenti non possono usufruire della sala
insegnanti…”, “.. a me personalmente non
hanno recato problemi e non ho sentito
nessuno lamentarsi della situazione.”, “.. io
sono dalla parte del duca per il 90% delle cose
che si sono dette, ma potevano parlarcene
prima di lamentarsi facendo pubblicare
l’articolo”, “..prima di “sputtanarci” potevano
parlare”, “..sapevo che le classi dove gli hanno
Questa insensibilità
suscita discussioni,
anche animate, fra le
collaboratrici scolastiche
delle due "fazioni"
animando l’intervallo con
scontri verbali e
attirando, così,
l’attenzione generale.
Partendo dal
presupposto che il nostro
amato preside ha
augurato a tutti un buon anno scolastico, noi
della succursale Gramsci confidiamo che lo
possa diventare.
Secondo i nostri studenti invece, i problemi
sorti riguardano soprattutto i mezzi di trasporto
e il costo del doppio – abbonamento. Per altri,
invece: “gli spazi a nostra disposizione sono
molto ridotti rispetto a quelli più ampi offerti
dall’Istituto”. . “Non posso usufruire della
biblioteca, degli attrezzi ginnici e dei
laboratori”. . “Abbiamo il diritto di utilizzare i
loro laboratori perché la scuola è pubblica e di
tutti”.
Dal nostro punto di vista, gli insegnanti e gli
stessi collaboratori ospitanti sembrano voler
tenere le distanze affrontando la situazione
con evidente indifferenza, ignorando il loro
primo compito di
educatori.
Giulia Boscaro 3A
PINK PREUD
Anno 1 Numero 1
ANCHE DIFENDERE LA FAMIGLIA
TRADIZIONALE E’ OMOFOBIA?
“Mai spot con una famiglia gay,
sono per la famiglia tradizionale”.
Queste le dichiarazioni
recentemente rilasciate da Guido
Barilla a “La Zanzara”; la notizia
ha ovviamente sollevato un
polverone sullo stesso presidente
della multinazionale italiana.
Avrebbe anche aggiunto:“ Non
per mancanza di rispetto ma
perché ma perché non la penso
come loro; la nostra è una
famiglia classica in cui la donna
ha un ruolo fondamentale “.
E allora lo scandalo dov’è? Gli
omosessuali sono una minoranza da sempre
discriminata che oggi attacca prepotentemente
chiunque non sia in linea con le sue idee.
Eppure i gay oggi ricoprono posizioni rilevanti:
dalla moda alla politica, alcuni hanno anche
proposto di ”boicottare la Barilla”.
L’apertura verso la diversità ha portato ad una
situazione inversa.
E’ normale che non ci si possa esprimere a
favore della famiglia tradizionale senza
divenire bersaglio di insulti ed intimidazioni?
Per citare Massimo Fini (giornalista):”Se
andiamo avanti di questo passo sul piano del
politically correct1 finirà che non potremo dire
più nulla. In ogni caso chi non appartiene a
qualche minoranza
protetta ma fa
parte di quei
quattro gatti della
maggioranza è
spacciato?”
1­Politically
Correct.
L'espressione
politicamente
corretto (traduzione letterale dell'inglese
politically correct) designa una linea di
opinione e un atteggiamento sociale di
estrema attenzione al rispetto generale,
soprattutto nel rifuggire l'offesa verso
determinate categorie di persone.
Qualsiasi idea o condotta in deroga più o meno
aperta a tale indirizzo appare quindi, per
contro, politicamente scorretta. L'opinione,
comunque espressa, che voglia aspirare alla
correttezza politica dovrà perciò apparire
chiaramente libera, nella forma e nella
sostanza, da ogni tipo di pregiudizio razziale,
etnico, religioso, di genere, di età, di
orientamento sessuale, o relativo a disabilità
fisiche o psichiche della persona.
Andrea
Vettore, IV H
PINK PREUD
Anno 1 Numero 1
LE MIGLIORI CANZONI PER
TRASFORMARSI IN GUERRIERI
ED AFFRONTARE LO STUDIO CON DIGNITA’
L’estate è finita . Col tempo ve ne state
facendo una ragione. Se a settembre avevate
qualche possibilità di far conquiste grazie
all’abbronzatura e all’aspetto rilassato, ora
dovete mettervela via. Puntate sulla simpatia
perché la prima cosa che si noterà di voi
saranno le occhiaie da studente insonne. E’
chiaro che i vostri amici, i simpaticoni che su
Facebook persistono ancora con la foto profilo
in costume, non vi aiutano a superare il
trauma. Lo stesso si può dire del pazzerello
clima autunnale, che vi costringe ad ardue
scelte la mattina, davanti all’armadio, che
spesso si concludono con abbinamenti
improbabili stile “Ugly Betty”. Chi è in coppia,
poi, sarà molto impegnato a fingere di essere
una bella persona, nascondendo la follia che
si sta impadronendo della sua mente o la
crescente fame isterica da studio, che finirà
per trasformarvi in mongolfiere, anche perché
“non avete più tempo per lo sport”. Rimane il
fatto che siete giovani e pieni di energia. Non
vi potete arrendere. Solo che, ciliegina sulla
torta, arriva la prima metà d’ottobre. Il fato vi si
accanisce contro e spinge tutti i professori a
“verificare le conoscenze”con una valanga di
interrogazioni che, ironia della sorte, sono
concentrate nel giro di due settimane. Ecco, lì
ha inizio la vostra trasformazione in zombie
che si concluderà a maggio, quando sarete
finalmente contattati dalla produzione di “The
Walking dead” come comparse nel telefilm.
Ormai la vostra vita sta andando in rovina e
avete capito che la colpa è dello studio. Con
quale coraggio, allora, prendere un libro in
mano? Perché farsi del male? Perché è il
nostro dovere e i veri guerrieri sanno che il
sacrificio, alla fine,paga! Ecco perché, invece
di lasciarvi navigare in un mare di vittimismo,
voglio aiutarvi ad affrontare a testa alta questi
mesi di fuoco. Tutti sappiamo come la giusta
musica possa influenzare il nostro umore. Qui,
allora, vi propongo alcune canzoni per
fronteggiare al meglio lo studio “matto e
disperatissimo”.Vi avviso che i brani scelti
sono stati sottoposti a scrupolosi test
scientifici, come si usa fare per spazzolini ,
omogeneizzati e assorbenti. Io e i ricercatori
Mellin abbiamo rapito un campione studenti
stanchi e frustrati , li abbiamo dotati di tuta
mimetica ed elmetto, li abbiamo segnato le
guance con due linee rosso porpora (come i
veri duri) e infine abbiamo fatto ascoltare loro
i brani sotto elencati. Il 25% delle cavie ha
avuto una trasformazione in Super­sayan
mentre il restante 75% era pronto per
affrontare qualsiasi sfida! Pronto anche per
fiondarsi sui libri! Evviva! Ricordatevi che
mentre ascoltate le “canzoni motivanti”
dovrete tenere a mente che siete dei soldati
coraggiosi, pronti a sudare e niente può farvi
paura!Ed ora vai tigre, dimostra chi sei, non
riusciranno mai ad abbatterti!
Per le rockstar:
1. The eye of the tiger­ Survivor
2. Immigrant song – Led Zeppelin
3. We're not gonna take it ­ Twisted Sister
4. Hit me with your best shot – Pat benatar
5. Highway to hell ­ ACDC
6. Living on a prayer­ Bon Jovi
7. Nobody’s wife­ Anouk
8. Song 2­ Blur
9. King of cydonia­ Muse
10. You Are the Best – Joe Esposito
Per le regine del pop:
1. Fighter ­Christina Auguilera
2. Survivor ­ destiny's child
3. Stronger­ Kelly Clarkson
4. Some nights ­ Fun
5. Don’t stop me now –Queen
6. Sing­ My Chemical Romance
7. U+ Ur Hand – Pink
8. Roar – Katy Perry
THE NUMBER ONE:
Chumbawamba ­Tubthumper
RAVIVA
UN PO DI IPSE DIXIT
PINK PREUD
­Prima della verifica di storia, il prof: se trovo
qualcuno che fa il piccione viaggiatore lo
prendo e gli do una nota di classe (non si può
dare una nota di classe a una sola persona).
­Durante l’appello, l’alunno: prof non sono
assente, sono presente!
prof: si si, va bene sei assente!
.Durante educazione fisica, prof: B. non puoi
essere e anche ultimo!
alunno: ma prof se gareggio da solo sì!
­(M. fa il verso del piccione in classe)
prof: sento un miagolio o un fischio, che
abbiano aperto un canile??
Anno 1 Numero 1
­Durante matematica, prof: M. finché guardi il
libro e non scrivi, tu li sai fare i conti?
alunno: si certo con la calcolatrice!
­Non vorrei sentire ululare alla luna così
fastidiosa.
­Durante l’ora di chimica, il prof: eh si ragazzi,
tutto è fatto di atomi, anche noi siamo fatti di
atomi, la nostra anima, il nostro spirito no!
PINK PREUD
PASSIONI VISTE
COME TABÙ O
SPREGIUDICATEZZA
È grazie alla trilogia del romanzo erotico scritto
da E. L. James, di ‘’50 sfumature’’, pubblicata
nel 2012 dalla casa editrice Mondadori, che
nascono queste riflessioni..
E se fossimo tutti dominati dalle passioni? Se
la nostra consapevolezza di ciò nascesse
soltanto perché risvegliata dal piacere che ci
provoca qualcun altro? Perché consideriamo
tabù ciò che ci provoca piacere?
È una situazione insolita quella nella quale si
trova protagonista Anastasia Steele, graziosa
ed ingenua studentessa americana
ventunenne. Una situazione per la prima volta
la costringerà ad abbandonare la razionalità,
cosa alla quale è abituata, e ad ascoltare le
passioni ­ o il cuore, per i più romantici.
Christian Grey, invece, giovane imprenditore
miliardario e maniaco del controllo con gusti
erotici singolari, sarà disposto a rivelarsi per
com’è veramente nel momento in cui
capirà che ha davanti a sé la cosiddetta
anima gemella.
Le loro diversità li porteranno ad un
cambiamento del loro stile di vita, fino a
trovare un equilibrio invidiabile dominato
da tensioni erotiche travolgenti, da forti
sensazioni e dall’amore romantico.
Dobbiamo forse dar ragione allora a chi
dice che siamo destinati ad amare e di
conseguenza a cambiare e tollerare?
Questi due ragazzi sono la dimostrazione
di come siamo impossibilitati a rinunciare
a ciò che ci fa star bene anche se può
implicare adattamenti e piccole
sofferenze. Siamo allora veramente
schiavi delle nostre passioni?
Sailormoon & Sailormercury
Anno 1 Numero 1
IL DOLORE È
TUTTO
Il dolore è solo un altra forma di piacere.
Sembra una contraddizione, ma in realtà è
così. L'ho provato molto volte e l'ho visto
provare molte volte. Del resto non è difficile
mettere a confronto l'espressione di un uomo
che sta facendo l'amore e una donna che nel
dolore più forte sta dando la vita a un figlio.
Stessi tratti, stesso volto. Nulla cambia.
Quando ho a che fare con il mio ragazzo inizio
subito con alcune cose semplici, per farlo
abituare. Gli chiedo di mordermi il collo, e
mentre gli bisbiglio all'orecchio di premere più
forte sento che anche lui si eccita. E così inizia
anche lui ad apprezzare il dolore. In quel
momento vuole solo dare la sofferenza, ma
presto imparerà anche a riceverla. Mentre ci
baciamo lo stringo forte, incomincio a infilare le
mani sotto la maglietta, e rigo con le unghie la
pelle tesa della schiena. All'inizio c'è sempre la
sorpresa, io così docile
all'apparenza: nessuno
se lo aspetta. Non
devo neppure
chiedere, si lascia
spontaneamente fare
del male. Non premo
mai abbastanza forte
da aprire delle ferite,
ma il segno rimane
sempre rosso e
dolorante sulla pelle. Il
respiro e interrotto
quando incido su di lui
il mio marchio. A volte
manda un grido
strozzato, e questo mi
fa provare ancora più
desiderio. Il tono è sempre quello di un amante
che sta per venire dopo l'amore stancante, è il
PINK PREUD
sollievo dopo una tensione
trattenuta troppo a lungo.
Questo almeno le prime volte, ma
restano sempre tutti. Una volta
provato non può più staccarsi,
vuole tornare per vedere quanto
lontano può andare, dove arriva
questo nuovo piacere. Non sempre
però accetto di continuare, dipende
dal periodo: a volte preferisco
essere passiva, voglio che siano
loro a picchiarmi e umiliarmi. Più
spesso però godo nell'assumere il
controllo, nel dominarlo e piegarlo a
ciò che voglio, deve essere il mio
strumento e nulla di più. Altrimenti
può anche scordarsi di avermi
ancora.
Spesso i miei genitori viaggiano per lavoro,
lasciandomi da sola. O meglio, non proprio da
sola.
In questi giorni lo invito da me, e quando entra
in camera mia lo faccio stendere sul mio letto.
Gli tolgo i vestiti e lo costringo a restare lì
fermo, leggermente sorpreso. Anche io mi
tolgo i vestiti, mi avvicino e incomincio a
toccarlo. Anche lui si da da fare, ma non gli
lascio abbastanza tempo per arrivare al
dunque, deve aspettare, non sarà così facile.
Lo graffio e lo stringo forte, e dopo poco mi
alzo e mi metto dalla parte opposta del letto.
Lo lascio da solo mentre mi tocco e mi
accarezzo davanti a lui. Quando prova ad
avvicinarsi gli do uno schiaffo forte, di quelli
che lasciano il segno. Deve rimanere fermo,
deve restare in silenzio incapace di esprimere
il suo desiderio, odiandomi perché non può
avermi. Dopo qualche minuto, quando capisce
chi ha il potere e che non deve essere niente
più che il mio schiavo e che solo io sono la sua
padrona, lo lascio avvicinare. Deve fare solo
quello che gli dico, deve leccare e baciare e
Anno 1 Numero 1
accarezzare e toccare solo come e dove glie lo
ordino. Se prova a toccarmi da un'altra parte lo
insulto, lo provoco e minaccio di cacciarlo via.
Non si deve dimenticare chi comanda. Si
spaventa subito, si sottomette e smette di
lamentarsi. Le prime volte mi fermo qui, e non
lo lascio mai venire: deve staccarsi dal piacere
perché solo dopo può comprendere fino in
fondo la dolcezza del dolore.
Quando ha imparato ed è ormai del tutto
sottomesso, non oppone più resistenze. Si
lascia manipolare, obbedisce a qualsiasi cosa
gli chieda. Mentre facciamo l'amore gli passo
le mani sul collo fino a quando quasi non
respira. Neppure mi guarda negli occhi, ha
quasi paura. Gli do un altro schiaffo e lo
costringo ad alzare la testa: voglio che sappia
sempre chi ha il potere.
Potrei anche usare qualcosa di più esotico per
divertirmi: della cera calda, corda, tacchi a
spillo. Ma devo dire che usare qualche oggetto
mi fa sentire un po' impotente: non ho bisogno
di nulla per dominarlo, basto io sola. E poi è
così docile, farebbe di tutto per avere ciò che
gli concedo. Il piacere e il dolore sono le sue
uniche ambizioni ormai.
PINK PREUD
IPSE DIXIT
1. Prof: Avete presente quelli..quelli che
esistevano una volta?
Alunna: I collegi, prof?
Prof: No, i dinosauri!!
2. Prof: Io sono gelatina fusa!!
3. Prof: Anche nel deserto trovi gente, perché
hanno fatto un centro commerciale!
4. Prof riferita ad un’alunna: È SULLA testa
DELLE nuvole.
5. Prof: Se non vuoi perdere sangue a vita
impari a pattinare!
6. Prof: Noi donne abbiamo un difettuccio che
è un pregio ma anche un difetto!
7. Prof: Sono trattata come uno zerbino!
8. Prof: Mi sento uno scarafaggio con quattro
lire!
9. Prof: Risolvere un problema di matematica
vi fa acquisire come fare la pasta al sugo!
10. Prof: È un po’ sfrontato: non so il
significato, ma dovrebbe essere senza fronte!
11. Prof: I giovani sono scansafatiche e
mangia­pane a tradimento.
12. Prof: Ma Ulisse non è quello che ha ucciso
Polifemo?
Alunna: No l’ha accecato!
Prof: Ma secondo me gli ha ficcato
nell’occhio la trave, gli ha infilzato il cervello e
è morto!
13. Prof: Lo sapete, vero, che le badanti alla
domenica si trovano a ballare sugli argini?!
Anno 1 Numero 1
14. Prof: Chi ha problemi con la moglie dice di
essere invasato dallo spirito della prozia.
15. Prof: Lì lo psicologo è più ascoltato, qui gli
farebbero le pernacchie dietro!
16. Prof: Il mio idraulico sembrava un manager
da come rispondeva al telefono: aveva
chiamate di lavoro in continuazione!! Tu cosa
vuoi fare da grande?
Alunna 1: Beh, l’idraulico!
Prof: E tu?
Alunna 2: L’astronauta!
*suona la campanella, la prof si alza per
andarsene*
Prof: E allora ci vediamo sulla luna!
17. Prof: Di solito nel paesaggio “villaggistico”
ci sono il biondo, il moro e lo scemo!
18: Prof: Pinocchio è un patatone ingenuo che
si impippa la fatina!
19:prof di scienze umane: "Il pianoforte è la
base di tutti gli strumenti; chi non sa suonare il
pianoforte non può imparare gli altri strumenti"
20:Lezione di scienze umane. Si parla di
istituzioni e burocrazia.... "Qual è l'obiettivo del
Duca d'Aosta?? Formare le giovani marmotte"
(è la prof che lo dice)
21:prof di sociologia: "Noi siamo una società
STRA che organizzata"
22:Prof: "L'hai letto questo testo?"
Alunna: "Sì che l'ho letto!"
Prof: "L'hai letto solo con gli occhi o anche con
la testa?"
Alunna: "Sì l'ho letto con gli occhi maa....(viene
interrotta)"
Prof: "Eh ma devi leggerlo con la testa....(viene
interrotta)"
Alunna: "Sì ma l'ho letto un po'......scazzata"
PINK PREUD
SUDOKU!!
Anno 1 Numero 1
PINK PREUD
Anno 1 Numero 1
HANNO PARTECIPATO A QUESTO NUMERO:
Laura Mazzucato 1L
Sofia Candeo 1G
Giorgia Vettore 3A
Silvia Bosello 3A
Francesca Mazzucco 3A
Jenny Quaglio 3A
Giulia Comito 3A
MichelaGaleazzo
Alessia Chiarini 3B
Celeste Giacometti
Marta Chiarato 3G
Alessandro Toso 4G
Tamara Zancato 5A
Chiara Bagarello 5A
Sofia Levorato 5A
Marta Marcato 5A
Andrea Vettore 5H
Caporedattore:
Marta Marcato 5A
Vice capodirettore:
Tamara Zancato
Ha impaginato:
Alessandro Toso
e con la speciale
partecipazione di:
­Jelus
­Nov
­ e tutta la redazione del "Il megafono"
del Liceo Curiel
vi aspettiamo alla riunione
giornalino: Lunedi alla 7° ora!!!!!!
AL PROSSIMO NUMEROOOOOO!!!!

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