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Giuseppina Cattarulla e Fausto Presutti – IL CIRCO-SCUOLA
ESPERIENZA DI
GIUSEPPINA CATTARULLA
DIREZIONE DI
FAUSTO PRESUTTI
IL CIRCO-SCUOLA
UNA ESPERIENZA PSICOMOTORIA
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qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche). Ogni permesso deve avere il
consenso scritto dell’I.S.P.E.F. – Istituto di Scienze Psicologiche dell’Educazione e della
Formazione, Ass. no Profit.
ISBN 978-88-96887-17-2
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Copyright I.S.P.E.F. Tutti i diritti sono riservati
E’ vietata la riproduzione o la trasmissione.
PsicoMotricità nel Centro d’Infanzia
Area
PSICOMOTRICITA’ NEL CENTRO D’INFANZIA
UN ITINERARIO DIDATTICO DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
PSICOMOTORIE NEL CENTRO D’INFANZIA
Il libro espone l’esperienza educativa, effettuata nel 1988 da Giuseppina Cattarulla, insegnante di
Scuola Materna del Comune di Roma, con il supporto e la supervisione di Fausto Presutti,
riguardante una esperienza di Psicomotricità con bambini di 4-5 anni e la costruzione e realizzazione
di una Spettacol/Azione da mostrare alle loro famiglie.
L’obiettivo del libro è quello di proporre un percorso formativo, di facile attuazione, che permetta di
promuovere la creatività e di sviluppare le competenze psicomotorie dei bambini, mediante
l’utilizzo delle della metodologia del Gioco (esposti nei libri “Il Gioco Educativo” e “Animazione
Strutturata”, pubblicati nella collana Infanzia dell’I.S.P.E.F.) e dell’Animazione o RicercaAzione
come viene comunemente chiamata questa metodologia quando si utilizza nelle Scuole Secondarie
(esposta nel libro “Le Metodologie Educative” pubblicato nella collana Educazione dell’I.S.P.E.F.).
La finalità del libro è anche quella di offrire un percorso educativo, che può essere utilizzato come
modello psico-pedagogico per strutturare qualunque esperienza formativa con i bambini dei Centri
d’Infanzia, in modo che risulti realmente efficace e significativo per loro e per le loro famiglie e,
contemporaneamente, li renda protagonisti della loro educazione.
Il percorso educativo del libro è strutturato sui seguenti argomenti:
* COME È NATA L’IDEA DEL CIRCO-SCUOLA,
* I RUOLI SPONTANEI NEL GIOCO DEL CIRCO,
* LA STRUTTURAZIONE DEI PERSONAGGI DEL CIRCO-SCUOLA:
L’impostazione dell’esperienza formativa - Il Gioco della Lotta
* I GIOCHI DI EQUILIBRIO PSICOMOTORIO:
Il Gioco dell’Acrobata - Il Gioco del “Filo sospeso” - Il Gioco dell’imitare il Pagliaccio Il Gioco del “Ballo dello snodato”
* IL PROGETTO PER LA SPETTACOL/AZIONE:
La realizzazione delle“Principesse a cavallo” -Il travestimento dei Leoni – I costumi di Topolino
dei Domatori e degli “Eroi” -L’ordine degli esercizi, materiali e musiche per la Spettacol/Azione
* LE PROVE DEL CIRCO-SCUOLA:
Le prove con le “Principesse a cavallo” -con i Leoni e il Domatore -con i Superman e i Pagliacci.
L’alternanza tra la descrizione dell’esperienza dell’insegnante con i bambini (scritta con caratteri
normali) e la riflessione psico-pedagogica dell’insegnante con l’esperto (scritta con caratteri corsivi)
permette di cogliere immediatamente la “doppia lettura” che può e deve essere data ad una
esperienza formativa:
- la lettura delle attività didattiche realizzate dai bambini e dell’intervento educativo dell’insegnante;
- la lettura dello sviluppo educativo e della relazione di insegnamento/apprendimento tra i bambini,
dell’insegnante con i bambini, dell’insegnante nel rapporto con le famiglie.
© Giuseppina Cattarulla e Fausto Presutti, 1988
© I.S.P.E.F., Associazione no Profit, Roma 2010
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Giuseppina Cattarulla e Fausto Presutti – IL CIRCO-SCUOLA
Introduzione
COME È NATA L’IDEA DEL
CIRCO-SCUOLA
Giuseppina Cattarulla racconta: “Mentre facevo fare pittura in classe ad alcuni
bambini, mi rendevo conto che altri stavano giocando al “Circo” nella parte opposta
dell’aula, mentre altri ancora stavano guardando il gruppo di bambini che dipingeva.”
Per costruire l’ambiente del Circo, i bambini avevano:
a) sistemato le sedie a forma di semicerchio (Fig. 1) per il pubblico;
b) accostato i banchi alla parete in maniera che funzionassero da gabbie per i leoni;
c) scelto i ruoli dei personaggi che volevano rappresentare e giocavano a recitarne la
parte.
Giuseppina Cattarulla continua la descrizione dell’esperienza educativa: “Anche i
bambini che stavano dipingendo con me (stavano dipingendo la sagoma del loro corpo) si
sono accorti del gioco che si stava strutturando nell’altra parte dell’aula; incuriositi e
interessati a partecipare al gioco si sono affrettati a finire l’attività che stavano facendo
per poter raggiungere i compagni e, quindi, per poter partecipare anche loro al Circo.”
Un bambino ha dipinto la propria sagoma da clown (capelli arancioni, bocca
grande, viso giallo truccato) dicendo: “Questo sono io, pagliaccio”, associando
emotivamente l’attività di pittura con il gioco del Circo.
Occorre annotare che:
1) al momento della descrizione, nella classe vi erano contemporaneamente 3
situazioni educative, aventi caratteristiche molto differenti, che possono essere
identificate nella seguente maniera:
- un gruppo di bambini ha strutturato autonomamente l’attività didattica;
- un gruppo di bambini seguiva le indicazioni dell’insegnante, per realizzare le
sagome;
- un altro gruppo stava osservando gli altri bambini che giocavano.
2) l’idea di giocare al Circo è partita dai bambini.
3) i gruppi di bambini si influenzano l’un l’altro, anche se svolgono attività
differenti con modalità diverse.
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