Caltagirone e dintorni: obiettivo strade sicure

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Caltagirone e dintorni: obiettivo strade sicure
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VIABILITÀ
Caltagirone e dintorni:
obiettivo strade sicure
Grande impegno della Provincia per migliorare i collegamenti viari,
a cominciare da via delle Sfere
i parte da Caltagirone. Questo
l’intervento più importante
avviato a novembre e voluto
dal presidente della Provincia
di Catania, Nello Musumeci e
dall’assessore alla Viabilità, Andrea Castelli.
L’opera di rifacimento interessa le Sp 180 e
196, denominata via Sfere, importante via di
collegamento nel reticolo viario della città calatina. Per l’infrastruttura l’assessore Castelli, ha
consegnato i lavori di completamento della
S
strada, che dall’innesto con la Statale 417
giunge all’incrocio con la Sp 214.
All’appuntamento, oltre all’assessore Castelli,
erano presenti anche il deputato regionale ed
ex assessore provinciale, Gino Ioppolo; ed i
tecnici dell’Ente di Palazzo Minoriti, gli ingegneri Francesco Impellizzeri (dirigente dell’ufficio Viabilità sud e progettista dell’intervento),
Giuseppe Todaro, e Onofrio Crisafulli, ed il
geometra Claudio Catania. Oltre 1,5 milioni di
euro, il costo complessivo dell’intero intervento. Due i tratti principali in cui è stata suddivisa la strada per poter meglio intervenire. Nel
primo, che si estende per circa 350 metri sulla
Sp 196 dalla fine della provinciale 180, è prevista la realizzazione di un ponte, a campata
L’assessore Castelli e il
sindaco di Castel di
Judica Grasso durante
il sopralluogo
unica, realizzato a fianco di quello già esistente. Obiettivo, è ampliare la sede stradale per
renderla più sicura, visto l’alto transito che
ogni giorno sopporta, portandola dagli attuali
quattro metri di larghezza a nove metri circa.
Oltre alla costruzione di un nuovo ponte è prevista anche la costruzione di muri di controripa, nel tratto iniziale prima del ponte, e di sottoscarpa. Nel secondo tratto, che si sviluppa
per oltre 1,5 chilometri dalla Sp 196 all’incrocio
con la provinciale 214, si interverrà con la
costruzione di un blocco per il sostegno delle
cunette e della sede stradale, la sopraelevazione di un metro circa dei muri già esistenti, la
realizzazione di muri di controripa e di sottoscarpa e di tombini per far defluire l’acqua piovana ed, infine, il rifacimento del manto stradale e della segnaletica orizzontale e verticale.
“E’ un’opera di grande importanza per la
viabilità di Caltagirone – evidenzia l’assessore
Castelli -. Abbiamo posto particolare attenzione per questa strada visto il flusso di traffico
che ogni giorno sostiene e vista l’importanza
strategica che detiene come asse di collegamento”. Soddisfatto anche l’onorevole Ioppolo
che afferma, “grazie all’impegno profuso dal
presidente Nello Musumeci, e dall’assessore
Castelli nell’aver voluto realizzare anche quest’opera a beneficio della città di Caltagirone.
Così si rende più sicura una delle principali
strade di accesso verso il centro cittadino.”
Rimanendo nella zona del calatino, un sopralluogo dell’assessore Castelli ha interessato la
provinciale 20/III, nel comune di Raddusa. La
strada che dalla SS 288, per Aidone, giunge
sino alla statale 192, per Enna, attraversa tutto
il territorio. Due i progetti realizzati e quasi
completati. Il primo, che ha riguardato il tratto
esterno al centro cittadino, concluso negli
scorsi mesi, il secondo, che interessa la provinciale 20/III all’interno del paese, quasi ultimato. Quattordici circa i chilometri del tracciato esaminato. In dettaglio i lavori hanno riguar-
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Attendiamo ancora
dato il rifacimento del manto stradale, il ripristino dell’altezza dei marciapiedi, la messa in
sicurezza di un ponte, la segnaletica orizzontale e verticale, l’eliminazione del pericolo
frane grazie alla costruzione di muri di sostegno su pali prefabbricati, nel tratto che da
Raddusa porta alla statale 192; e la ricostruzione di muretti, cunette ed asfalto, nel tratto,
invece, che va sempre da Raddusa alla statale
288. Altro sopralluogo a Castel di Judica, dove
l’assessore Castelli ha incontrato il sindaco,
Pippo Grasso, per capire le necessità e gli interventi da realizzare lungo gli assi provinciali
delle cinque frazioni comunali, legati soprattutto, ai rischi sismici e idrogeologici, determinati della natura del territorio. A cominciare dalla
strada denominata “Carrubo”, la Sp 203, dove a
causa di una frana la percorribilità non è agevole;
per risolvere la situazione gli uffici della Protezione
Civile, sono al lavoro per la redazione di un progetto, mentre sono già stati conclusi i sondaggi
per analizzare il terreno. Per passare alla strada
Casulle-Dittaino, dove c’è già un progetto di
manutenzione straordinaria approvato, in attesa
di finanziamento, ed ancora, la Sp 25/II, arteria
che permette di accedere a Castel di Judica, dove
bisogna eliminare alcuni disagi provocati da una
frana. Intanto si sono conclusi i lavori sulla provinciale 123, importante arteria viaria, che si
estende su una lunghezza complessiva di 11 chilometri, dall’innesto sulla sp 25/II, ed attraversando la frazione di “Libertinia”, in territorio di
Ramacca, fino a giungere all’innesto con la strada
statale 192, la Catania-Enna. I lavori hanno avuto
l’obiettivo di eliminare alcuni pericoli lungo l’asse,
eroso dalla pioggia e dalle frane.
Intanto, per la città di San Gregorio, è
stato inviato dagli uffici della Viabilità nord di
Palazzo Minoriti, il progetto, studiato di concerto con l’Anas, per la costruzione di una bretella che dalla tangenziale di Catania (in corrispondenza dell’uscita per Catania centro) consenta il collegamento diretto con la circonvallazione di San Giovanni La Punta. La bretella,
di circa 300 metri, ha un costo complessivo di
600 mila euro, a carico dell’Anas.
Lo svincolo costituisce un polmone di
vitale importanza per lo sviluppo di San
Gregorio e di tutti i comuni viciniori interessati.Abbiamo,pertanto,come
cittadini,la necessità di conoscere che
cosa si intende realizzare in tempi brevi e
certi.Diverse le soluzioni prospettate,ma
nessuna fino ad ora perseguita con determinazione. Da anni aspettiamo che le
Istituzioni prendano una seria posizione
per ottenere l’apertura dello svincolo di
San Gregorio,ma tutto,è caduto,purtroppo,nelle grinfie della burocrazia che
attuando il solito metodo dilatorio ha
lasciato nei cassetti i vari progetti facendo
si che i necessari lavori non decollino.
Forse non si vuole capire da parte di tutti
che la mancata previsione di una possibilità di accesso e di collegamento con San
Gregorio e il suo interland non deve essere penalizzante per lo sviluppo di questa
zona.
In tempi assai brevi San Gregorio avrà il
suo Piano Regolatore Comunale,il piano
commerciale,il piano degli insediamenti
produttivi; si impone ,dunque, con assoluta immediatezza la risoluzione di questo
annoso problema in quanto sono in gioco
posti
di
lavoro,prospettive
economiche,sviluppo turistico,commerciale ed industriale che,in momenti oggi
tanto difficili per l’occupazione non deve
penalizzare o,cosa assai più grave, essere
lasciata nel dimenticatoio. Altro problema
è l’allargamento di Via Sgroppillo che fa
parte di un progetto più ampio denominato “Variante alla Strada Provinciale n°41”
che è in parte finanziata con i fondi della
Protezione Civile in quanto considerata
importante Via di fuga in caso di calamità
naturale. Due progetti fondamentali per
San Gregorio che hanno visto tante promesse e anche una petizione popolare con
centinaia di firme che però non hanno sortito alcun effetto.Noi attendiamo ancora!
Mary Sottile
Nino Amata
Presidente del Consiglio Comunale di San Gregorio