Valutazione dei Rischi - "E. Mattei"
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Valutazione dei Rischi - "E. Mattei"
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 ISTITUTO TECNICO STATALE Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” Sede: Via Ugo Foscolo, 48 - Tel 070.9660257 Fax 070.961324 09033 Decimomannu (CA) DOCUMENTO SULLA VALUTAZIONE DEI RISCHI (Art. 17 comma 1 lettera a – Art. 28 lettera a D.Lgs 81/2008) Anno scolastico 2013/2014 Aggiornamento: settembre 2013 Il presente documento unico è costituito da 55 pagine e viene depositato agli atti in data 20 gennaio 2014 1 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 INDICE 1. Premessa e Scopi del documento 1.1) Dati di identificazione dell'Istituto. 1.2) Organizzazione del Servizio di prevenzione e Protezione 1.3) Organi di controllo 1.4) Attività svolte dall'Istituto 1.5) Macchine / attrezzature 2. Modalità e criteri seguiti per la valutazione del rischio 2.1) Criterio utilizzato per la valutazione dei rischi. 2.2) Definizione delle modalità di valutazione dei rischi 2.3) Individuazione delle norme e delle leggi e da applicare 2.4) Elaborazione delle schede di valutazione 2.5) Prestazioni fornite dai consulenti 3. Individuazione delle attività omogenee 4. Identificazione dei pericoli - Fattori di rischio 5. Valutazione dei Rischi SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Scheda Rischio Antincendio Scheda Norme di esercizio 6. Programma delle misure per il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza 7. Valutazione dei rischi da stress correlato al lavoro Allegati: All.1 Registro e Stampati verifiche periodiche All.2 Registro delle attività di formazione All.3 Nomina del Responsabile del Servizio 7. Conclusioni 2 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 1. PREMESSA E SCOPI DEL DOCUMENTO Il presente documento è stato elaborato nella forma prevista dal D.M. 5/12/96 e contiene gli adempimenti documentali ai sensi degli articoli 28 e 29 del D. Lgs. 81/2008 (Testo Unico della Sicurezza). Esso costituisce il rapporto per l'identificazione delle potenziali sorgenti di rischio, ed espone quanto emerso a seguito di ispezioni e consultazioni di dati effettuate dal R.S.P.P. Il servizio nella attuale struttura ha verificato quanto nelle competenze professionali in suo possesso, e si riserva di apportare tutte le modifiche e proposte che in seguito ad esperienze, segnalazioni o più accurate indagine possa essere evidenziato quale potenziale fonte di rischio. Il rapporto sintetizza la situazione esistente, dal punto di vista dei rischi associati alle attività lavorative e presenta le proposte di un piano operativo per adeguare e migliorare le condizioni di sicurezza secondo lo spirito del D.lgs. 81/2008, che sarà presentato agli Enti cointeressati per verificarne la fattibilità tecnico economico. Il documento si sviluppa nei seguenti punti principali, in cui si riportano: • l'identificazione dell'Istituto • l'identificazione delle figure responsabili della sicurezza, • l'identificazione delle attività principali nei luoghi di lavoro, • la metodologia e i criteri adottati per effettuare la valutazione dei rischi, • l'individuazione dei lavoratori in gruppi omogenei, • l'individuazione dei pericoli e la valutazione dei rischi associati, • il programma delle misure per il miglioramento nel tempo del livello di sicurezza. Nota Bene: Questo documento dovrà essere integrato con quanto previsto da: Decreto Ministeriale 26 Agosto 1992 "Norme di Prevenzione Incendi per L'edilizia Scolastica", Decreto Ministeriale 10 Marzo 1998 "Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro" (limitatamente alle parti applicabili). 3 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 1.1) Dati di identificazione dell'Istituto. ISTITUTO TECNICO STATALE Economico e Tecnologico “Enrico Mattei”- DECIMOMANNU - (CA) Sede Via Ugo Foscolo 48 1.2) Organizzazione gerarchica ai fini del rispetto della normativa in materia di prevenzione degli infortuni ed igiene del lavoro SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE A. S. 2013 / 2014 Dirigente Datore di lavoro Responsabile S.P.P Consulente del servizio di sicurezza Verificatore Sistemi di sicurezza Verificatore Sistemi di Sicurezza Riferimento per il Pronto soccorso Riferimento per il Pronto soccorso Dirigente Scolastico Designazione Prot. n.86/C1 10.1.2014 Designazione Prot. n.87/C1 10.1.2014 Designazione Prot. n.87/C1 10.1.2014 Designazione Prot. n.88/C1 10.1.2014 Designazione Prot. n.88/C1 10.1.2014 Docente Prof. Gian Pietro Demurtas Prof. Andrea Deplano Assistente Tecnico Sig. Giorgio Cuccu Assistente tecnico Sig. Mario Bianco Collaboratore Scolastico Sig.ra Giuseppina Serra Collaboratore Scolastico Sig.ra Bettina Pisano 4 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 ADDETTI EMERGENZA INCENDIO nomine Bianco Mario Cuccu Giorgio Hanno frequentato i corsi presso i VV.F e sostenuto con esito positivo l’esame finale e pertanto sono in possesso dei requisiti di legge Prot.n°89/C1 Prot n°89/C1 10.1.2014 1.3) Organi di controllo A.S.L. competente : n. 8 Servizio Prevenzione e Sicurezza del lavoro Via Peretti 2/c Cagliari Ispettorato Provinciale del lavoro CAGLIARI Comando Provinciale VV.F. di Cagliari 1.4) Attività svolte dall'Istituto L'Istituto scolastico ITS E.Mattei svolge attività didattiche rivolte a studenti delle scuole secondarie, che si possono classificare nelle seguenti tipologie: docenza in aula docenza in laboratorio ( laboratori di: informatica - linguistico- disegno tecnico al tavolo e al Computer, tecnologia e disegno –chimica e fisica scienze naturali costruzioni e topografia). docenza ginnico – sportiva in spazi aperti, campi da gioco e palestra coperta docenza in spazi aperti : topografa e rilievi attività amministrative attività di pulizia Servizi vari di supporto all’attività didattica e amministrativa La natura delle specifiche attività è sintetizzata nelle schede allegate. Inoltre si deve tener conto, agli effetti delle esposizioni a rischio, della presenza di persone non facenti parte della Scuola che per le ragioni sotto indicate frequentano anche se occasionalmente l’Istituto: • genitori degli allievi • partecipanti e docenti esterni a corsi di formazione ed aggiornamento • partecipanti a convegni, mostre, manifestazioni culturali • Società sportive che usufruiscono delle strutture ed attrezzature scolastiche • ditte terze per l'esecuzione dei seguenti tipi d'intervento: manutenzione manufatti e arredi manutenzione ascensori manutenzione impianto elettrico e telefonico manutenzione fotocopiatrici manutenzione attrezzature informatiche manutenzione impianti termici di riscaldamento e condizionamento manutenzione di impianti idraulici sanitari manutenzione e di attrezzature specifiche ad uso didattico manutenzione di infissi consegna materiale 5 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 1.5) Macchine / attrezzature L'Istituto ha in dotazione le seguenti macchine / attrezzature: Per didattica e amministrazione Fax Fotocopiatrice Stampanti Personal Computer Modem Plotter Scanner Strumenti ottici di topografia Pressa per laboratori Forni per laboratorio Piccoli trapani Copyprinter Macchina lava pavimenti Aspirapolvere Saldatore ad arco Trapani portatili a batteria Trapani portatili Attrezzi ginnici Carrello da trasporto Strumentazione di laboratorio chimico, fisico, scienze naturali. 6 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 2. MODALITA’ E CRITERI SEGUITI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO 2.1) Criterio utilizzato per la valutazione dei rischi. L'attività della Scuola consiste, come detto al punto 1.4), in lavori che possono essere equiparati sia a quelli del settore amministrativo (uffici) sia a lavori di tipo manifatturiero, essendo presenti laboratori d’Informatica, Fisica, Chimica, Multimediali, Tecnologia e Disegno, Costruzioni e Topografia, entrambi con caratteristiche tutte proprie per le specificità della popolazione cui si rivolge. Attività di questo tipo mostrano alcune difficoltà e rischi specifici, dovuti a: - continuo rinnovo dei soggetti di riferimento. - presenza del corpo docente sul luogo di lavoro con orari ad intervalli e con frequenze diverse. - notevole affollamento. dei quali si è tenuto conto del processo di valutazione dei rischi. 2.2) Definizione delle modalità di valutazione dei rischi La valutazione dei rischi e la definizione delle conseguenti misure di prevenzione e/o protezione sono state eseguite a partire dall'analisi delle attività svolte, dall'identificazione dei gruppi omogenei di lavoratori, dalla specificità di destinazione d'uso del luogo di lavoro. 2.3) Individuazione delle norme e delle leggi e da applicare Nella valutazione dei rischi gli elementi presi in considerazione sono: le richieste specifiche della normativa in vigore, principalmente: - D.Lgs 09/04/2008 n. 81 - D.Lgs 19/3/96 n. 242 - D.P.R. 19/3/56 n. 303 (abrogato con il D.Lgs. 81/2008 – tranne l’Art. 64) - D.Lgs 6/12/91 n. 277 - D.M. 26/08/92 - D.M. 10/03/98 - gli standard internazionali di buona tecnica (CEI, UNI) - la rispondenza al "buon senso ingegneristico". 2.4) Elaborazione delle schede di valutazione Gli elementi di cui ai punti precedenti hanno consentito l'elaborazione di: a) schede di valutazione per gruppi omogenei di lavoratori dove sono riportati: • le attività lavorative • l'identificazione dei pericoli • la valutazione dei rischi b) schede d'analisi dei diversi fattori di rischio realizzate mediante specifiche check list. 7 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 3. INDIVIDUAZIONE DELLE ATTIVITA’ OMOGENEE L'analisi per mansioni svolte dai singoli lavoratori , le condizioni e l’ambiente di operatività definiscono i rischi e le misure di sicurezza da adottare ogni qualvolta le stesse sono esercitate nei luoghi di lavoro (ufficio, aula, laboratori, spazi esterni, palestra, magazzini). Nell'ambito delle attività svolte dall'Azienda s'individuano le seguenti figure professionali che si identificano in distinti gruppi omogenei dal punto di vista del fattore di rischio : • Personale Docente e Assistente di cattedra • Personale Amministrativo • Personale Tecnico • Personale Ausiliario • Allievi e partecipanti esterni a corsi organizzati all’interno della struttura scolastica (equiparati ai lavoratori subordinati limitatamente agli aspetti inerenti la sicurezza) 4. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI I pericoli presenti negli ambienti di lavoro possono essere suddivisisi in due categorie: Pericoli per la sicurezza di natura infortunistica: conseguenti ad impatto fisico - traumatico di diverso tipo (meccanici elettrici, chimici, termici, ecc.). Normalmente le cause dei pericoli di tipo infortunistico dipendono dall'ambiente di lavoro, dalle macchine o apparecchiature utilizzate, dai modi operativi, dall'organizzazione del lavoro. Con riferimento a quanto disposto dal decreto ministeriale 10 marzo 1998 si inserisce benché non conseguente all’attività svolta anche il pericolo derivante dal rischio specifico d’incendio. Pericoli per la salute di natura igienica ambientale: conseguenti alle non idonee condizioni igienico - ambientali. Per l'individuazione delle fonti di potenziale pericolo sono state utilizzate le linee guida riprese dal documento approvato in data 5/7/94 dal Comitato Consultivo per la Sicurezza, l'Igiene e la tutela della salute sul luogo di lavoro dell'Unione Europea. Operativamente, è stato utilizzato il seguente elenco di fattori di rischio, ad ognuno dei quali è correlata una specifica lista di controllo, per ciascuno dei quali l'Istituto E. Mattei ha verificato l'applicabilità al proprio caso. 8 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 FATTORI DI RISCHIO Argomento Amianto Antincendio Apparecchi di sollevamento Ascensori – Montacarichi Attrezzi manuali Attrezzi manuali elettrici Campi da gioco esterni Centrale termica Cucine - Refettori Depositi - Archivi 10 Emergenza - Evacuazione Estintori Formazione - Informazione Gas compressi in bombole Idranti Illuminazione naturale Illuminazione artificiale Illuminazione di Emergenza Impianto di allarme Impianti di spegnimento, Rilevazione, allarme incendio Impianti elettrici Impianto elettrico di sicurezza Laboratorio di biologia Laboratorio chimico Laboratorio di elettrotecnica Laboratorio di fisica Laboratorio di informatica Laboratorio di meccanica Locali di lavoro Macchine Microclima Mov. manuale dei carichi Palestra Porte Pronto soccorso Rifiuti Rumore Scale Scale fisse a pioli 40 Scale portatili Segnaletica Servizi igienici Sostanze pericolose Videoterminali Vie di transito Verifiche per lavori in appalto Scheda 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Applicabile No Si No Si Si Si Si Si No Si 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Si Si Si No Si Si Si Si Si 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 37 38 39 Si Si Si Si Si Si Si Si No Si No Si Si Si Si Si No No Si No 41 42 43 44 45 46 47 Si Si Si Si Si Si No 9 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 Altri Rischi Specifici valutati nell’Istituto Trasferimenti stradali cittadini 48 Cancelli automatici 49 Scale esterne 50 Balconi 51 Terrazze 52 Traffico Veicolare interno 53 Campi da gioco 54 Si Si Si Si Si Si Si 10 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 5. VALUTAZIONE DEI RISCHI La valutazione dei rischi rilevati è stata eseguita attraverso la determinazione dell’indice di rischio (RSC) in funzione dei seguenti parametri: probabilità o frequenza che si manifesti l’evento dannoso (Pr) gravità o magnitudo dell’evento dannoso (Grv) attraverso la relazione: RSC = Prb x Grv (1) Per ogni "Punto di verifica" ai due parametri Prb e Grv è stato attribuito un valore numerico in funzione della magnitudo del danno e della probabilità che lo stesso si verifichi. Nelle tabelle 1 e 2 seguenti sono descritte le scale della probabilità_ Prb e del danno Grv ed i criteri adottati per l'attribuzione dei valori. TABELLA 1- SCALA DELLE PROBABILITA’ LIVELLO MISURATORI DELLA PROBABILITA' Esiste una correlazione diretta tra le carenze rilevate ed il verificarsi del danno.Si sono già verificati danni in situazioni operative simili. Il verificarsi ALTAMENTE PROBABILE del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcun stupore Prb=1 in azienda .Il verificarsi dell'evento è generalmente atteso stante le macroscopiche carenze di tipo strutturale ed organizzativo MEDIA Prb = 0,25 Le carenze rilevate non provocano necessariamente l'evento, infatti si ha notizia che in qualche episodio alla carenza non è seguito il danno.Il verificarsi dell'evento susciterebbe una moderata sorpresa.Gli eventi si verificano frequentemente.Il verificarsi del fatto viene considerato come "annunciato" Eventi che si presentano casualmente ma con regolarità nellà normale attività.Il verificarsi del fatto genera una moderata sorpresa. BASSA Prb = 0,10 Evento che raramente si è verificato nella scuola in esame o in altre strutture similari. Il verificarsi del fatto genera sorpresa per gli addetti. BASSISSIMA Prb = 0,05 Evento mai verificatosi nella scuola ma di cui esiste menzione nella casistica di attività similari PROBABILE Prb = 0,5 IMPROBABILE Prb = 0,01 Le carenze rilevate possono determinare un danno solo in seguito alla concomitanza di eventi sfavorevoli fra loro indipendenti. Evento stimato impossibile. .Non sono noti altri episodi simili. 11 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 TABELLA 2- SCALA DELLA ENTITA’ DEL DANNO DESCRIZIONE LIVELLO DANNO LIEVE INABILITA' TEMPORANEA 1 2 L'evento può comportare la momentanea inabilità della persona coinvolta.Effetti reversibili nell'arco di 48 ore L'evento può causare la reversibile temporanea inabilità della persona senza però comprometterne definitivamente la capacità lavorativa. LIEVE INVALIDITA' 3 L'evento può determinare la perdita funzionale di un organo o di un arto ( o parte di esso) con conseguente lieve invalidità permanente GRANDE INVALIDITA' 4 L'evento può causare alla persona una grave invalidità permanente (perdita fisica di un arto, perdita funzionale di un organo) MORTE CERTA 5 L'evento può causare la morte della persona coinvolta nell'evento STRAGE 6 L'evento può causare la morte di più persone presenti nello stesso ambiente DISASTRO 7 L'evento può causare la morte certa di più persone anche estranee alla Scuola La definizione della scala delle probabilità fa riferimento principalmente all'esistenza di una correlazione quasi diretta tra la carenza riscontrata ed il danno ipotizzato, alla sussistenza di dati statistici noti a livello d'istituto o di comparto d'attività; infine, un criterio di notevole importanza, è rappresentato dal giudizio soggettivo di chi è direttamente coinvolto nella realtà lavorativa. Tale giudizio può essere misurato indirettamente attraverso il livello di sorpresa che l'evento provocherebbe, secondo una prassi adottata in alcuni paesi anglosassoni. La scala di gravità del danno chiama invece in causa la competenza di tipo sanitario e fa riferimento principalmente alla reversibilità o meno della lesione, distinguendo tra infortunio ed esposizione acuta o cronica. Mediante la relazione (1) s'individuano quattro LIVELLI DI RISCHIO evidenziati dalla seguente tabella: Prob. 1,00 0,50 0,25 0,10 0,05 0,01 1 1 0,5 0,25 0,1 0,05 0,01 2 2 1 0,5 0,2 0,1 0,02 GRAVITA' DEL DANNO 3 4 5 3 4 5 1,5 2 2,5 0,75 1 1,25 0,3 0,4 0,5 0,15 0,2 0,25 0,03 0,04 0,05 6 6 3 1,5 0,6 0,3 0,06 7 7 3,5 1,75 0,7 0,35 0,07 LIVELLO ROSSO : sospendere l’attività in attesa di intervento di bonifica o ripristino LIVELLO GIALLO : Necessità di intervento immediato Adottare misure di sicurezza LIVELLO AZZURRO : Necessità di intervento nel medio periodo, Informare gli utenti LIVELLO VERDE : Eseguire se possibile interventi migliorativi Gli elementi conoscitivi necessari per l'analisi condotta sono stati acquisiti: • durante le operazioni di censimento per quanto riguarda ad esempio gli ambienti di lavoro, o le macchine. 12 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 • con il ricorso in primo luogo all'integrazione ed approfondimento della conoscenza diretta delle situazioni mediante l'attività di un gruppo di lavoro. Più in dettaglio, la procedura operativa adottata con la presente analisi e valutazione del rischio si è sviluppata nelle seguenti fasi ed azioni: ricognizione della situazione esistente verifica delle persone coinvolte integrazione dei dati acquisiti individuazione e valutazione dei fattori di rischio. attribuzione di classi quali - quantitative (punteggi) alle probabilità ed entità dei possibili danni individuati si sono utilizzate le scale a 4 classi, riportate nelle due tabelle seguenti. Il risultato della valutazione dei Rischi è contenuto nelle schede allegate dove all'individuazione della specifica situazione è¨ associato il valore stimato del rischio ed il tipo di intervento proposto seguendo la classificazione : CODICE Tipo di Intervento proposto O = organizzativo E' necessario E' necessario F = formativo coinvolte T = tecnico E' necessario S = strutturale E' necessario riprogrammare l'attuale organizzazione della attività avviare o migliorare il livello di formazione delle persone un intervento di riparazione o controllo prevedere interventi di modifica o di ristrutturazione 13 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 SCHEDA VALUTAZIONE DEI RISCHI I.T.S. ENRICO MATTEI DECIMOMANNU RILEVAZIONE DEL LOCALE/REPARTO AULE DIDATTICHE Settembre 2013 SCHEDA N°01 Descrizione: Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti richiesti dalla legge sull'igiene del Lavoro.Gli ambienti in oggetto consistono di aule per lo svolgimento di attività didattica. Le aule dell’Istituto sono in totale 33 di cui 13 al piano terra e 20 al piano primo oltre le Aule con destinazioni speciali.. La maggior parte delle aule ha una superficie di circa 50 mq ed è pertanto idonea ad ospitare circa 25 alunni. Le aule sono di recente realizzazione e sono arredate generalmente con tavolini a due posti con ripiano porta borsa e gancio per zaino, le sedie hanno sedile e schienale in compensato sagomato a pressione e rivettato alla struttura tubolare in acciaio. Completano l'arredamento di ogni aula una cattedra con due cassetti, una lavagna appesa alla parete con ganci ad espansione, ed attaccapanni alle pareti. Le pareti sono intonacate a frattazzo fine e tinteggiate con tempera lavabile di colore bianco come pure i soffitti. I pavimenti ed i battiscopa sono realizzati con piastrelle in gres ceramico di colore unico chiaro non scivolose: facilitano le operazioni di pulizia ed hanno un modesto grado di polverosità. Il riscaldamento invernale del locale è ottenuto con radiatori a parete (sotto le finestre) e presa per il ricambio d'aria costituita da una griglia sulla parete esterna alle spalle dei radiatori. L'impianto elettrico, interamente sotto traccia, alimenta plafoniere a soffitto e prese bipasso disposte a parete alle spalle del docente. Non sono previsti impianti di comunicazione interna. Le porte realizzate in pannelli ciechi con anima alveolare sono del tipo a due ante asimmetriche ed aprono verso l'esterno con maniglia a leva di tipo tradizionale. Benché provviste di serratura a chiave queste vengono custodite in altra sede. Le superfici finestrate sono corredate di infissi in acciaio preverniciato del tipo ad ante scorrevoli ed avvolgibili in PVC. 14 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 Intervento SCHEDA 01 Fabbricato : via U.Foscolo AULE I luoghi di lavoro posseggono una sufficiente illuminazione naturale, in ogni caso sono previsti dispositivi che consentano un adeguato sistema di illuminazione per salvaguardare la sicurezza e la salute durante le ore di attività? DPR 303/56 art.11 comma 5 I corpi illuminanti sono installati e verificati in modo da non costituire rischio di infortunio? DPR 303/56 art.11 comma 2 Le finestre, i lucernai e/o le pareti vetrate sono tali da non creare un soleggiamento eccessivo in relazione all’attività svolta? DPR 303/56 art.11 comma 4 La temperatura dei locali di lavoro è adeguata in relazione al tipo di attività svolta ed al tempo di permanenza ? DPR 303/56 art.11 comma 1 I ricambi di aria sono garantiti dalle superfici finestrate apribili? DPR 303/56 art.11 comma 1 Sono assicurati gli indici massimi di affollamento? Valutazione Rischio / NOTE O-F-S-T SI SI VERIFICARE I SISTEMI DI FISSAGGIO T Richiesta inoltrata Adeguamento di alcune linee elettriche S Urgente In parte è stato ripristinato. T Da completare NO In alcune aule , in relazione all’esposizione sono necessari dei teli frangisole SI SI SI Linee e componenti dell’impianto elettrico sono in buono stato di conservazione e non esistono pericoli per contatti diretti? Gli arredi sono disposti in modo tale da non costituire intralcio alle vie di circolazione ed in particolare di uscita? Si Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale può causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…)? Esiste l’impianto di illuminazione di sicurezza e viene verificato periodicamente? SI Esiste un interruttore locale magnetotermico differenziale e viene verificato periodicamente? I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali sono privi di discontinuità? SI SI Incerti punti si notano cedimenti T In parte eseguiti Sono presenti tracce di fessure o lesioni sulle pareti e sui solai attribuibili a cedimenti o della struttura dell’edificio? SI Chiesta la verifica alla amm.prov. T Richiesta inoltrata E’ presente la segnaletica relativa alle procedure di evacuazione e antincendio? SI E’ stata aggiornata Le finestre possono essere lavate e manutenzionate periodicamente senza rischi per gli addetti? Le porte del locale hanno caratteristiche e dimensioni conformi alle norme? DPR547 art.14 e 626/94 art 33 I pavimenti ed in genere i percorsi orizzontali sono privi di discontinuità? Esiste un cartello con l'indicazione DIVIETO DI FUMARE ? NO E’ necessario operare sempre in coppia SI Sono presenti prolunghe di collegamenti elettrici e di comunicazione disposte nei normali percorsi di circolazione? Esistono elementi o composti utilizzanti Amianto quali : Pannelli di separazione, Controsofitti, Pannelli fonoassorbenti, Vernici, lastre in cemento amianto, coperture impermeabilizzanti, serbatoi idrici, tubazioni? Sono assicurati gli indici massimi di affollamento pari a 1,96 mq/alunno per le aule normali e 0,97 per quelle speciali (2,29 per Sala disegno Geometri)? L'altezza minima è >= 300 cm? NO SI SI SI SI NO SI 15 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 SCHEDA VALUTAZIONE DEI RISCHI I.T.S. ENRICO MATTEI DECIMOMANNU RILEVAZIONE DEL LOCALE/REPARTO AULA VIDEO E CONFERENZE PIANO TERRA Settembre 2013 SCHEDA N° 02 Descrizione: Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti richiesti dalla legge sull'igiene del Lavoro.Il locale in oggetto si trova al piano terra e consiste di un’aula speciale utilizzata prevalentemente per conferenze. Dispone di banchi a gradinate per un totale di 48 presenze con una superficie di 32 mq. Le pareti sono intonacate a frattazzo fine e tinteggiate con tempera lavabile di colore bianco come pure i soffitti. I pavimenti ed i battiscopa sono realizzati con piastrelle in gres ceramico di colore unico chiaro non scivolose: I posti a sedere sono posizionati su una struttura a gradinate in elementi metallici e piani in truciolare Il riscaldamento invernale del locale è ottenuto con radiatori a parete (sotto le finestre) e presa per il ricambio d'aria costituita da una griglia sulla parete esterna alle spalle dei radiatori. L'impianto elettrico, interamente sotto traccia, alimenta plafoniere a soffitto e prese bipasso disposte a parete alle spalle del docente. Non sono previsti impianti di comunicazione interna. Le porte realizzate in pannelli ciechi con anima alveolare sono del tipo a due ante asimmetriche ed aprono verso l'esterno con maniglia a leva di tipo tradizionale. Benché provviste di serratura a chiave queste vengono custodite in altra sede. Le superfici finestrate sono corredate di infissi in acciaio preverniciato del tipo ad ante scorrevoli ed avvolgibili in PVC. Si consiglia una presenza massima di 30 persone. In caso di presenza superiore tenere le due ante della porta aperte 16 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 Intervento SCHEDA 02 Fabbricato : via U.Foscolo AULETTA VIDEO E CONFERENZE PIANO TERRA I luoghi di lavoro posseggono una sufficiente illuminazione naturale, in ogni caso sono previsti dispositivi che consentano un adeguato sistema di illuminazione per salvaguardare la sicurezza e la salute durante le ore di attività? DPR 303/56 art.11 comma 5 I corpi illuminanti sono installati e verificati in modo da non costituire rischio di infortunio? DPR 303/56 art.11 comma 2 Valutazione Rischio / NOTE O-F-S-T SI SI VERIFICARE I SISTEMI DI FISSAGGIO T Richiesta inoltrata Adeguamento linea elettrica S Urgente Da ripristinare T Le finestre, i lucernai e/o le pareti vetrate sono tali da non creare un soleggiamento eccessivo in relazione all’attività svolta? DPR 303/56 art.11 comma 4 La temperatura dei locali di lavoro è adeguata in relazione al tipo di attività svolta ed al tempo di permanenza ? DPR 303/56 art.11 comma 1 I ricambi di aria sono garantiti dalle superfici finestrate apribili? DPR 303/56 art.11 comma 1 SI Linee e componenti dell’impianto elettrico sono in buono stato di conservazione e non esistono pericoli per contatti diretti? Gli arredi sono disposti in modo tale da non costituire intralcio alle vie di circolazione ed in particolare di uscita? SI Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale può causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…)? Esiste l’impianto di illuminazione di sicurezza e viene verificato periodicamente? Esiste un interruttore locale magnetotermico differenziale e viene verificato periodicamente? I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali sono privi di discontinuità? SI Sono presenti tracce di fessure o lesioni sulle pareti e sui solai attribuibili a cedimenti o della struttura dell’edificio? E’ presente la segnaletica relativa alle procedure di evacuazione e antincendio? N0 Le finestre possono essere lavate e manutenzionate periodicamente senza rischi per gli addetti? Le porte del locale hanno caratteristiche e dimensioni conformi alle norme? DPR547 art.14 e 626/94 art 33 I pavimenti ed in genere i percorsi orizzontali sono privi di discontinuità? Esiste un cartello con l'indicazione DIVIETO DI FUMARE ? NO E’ necessario operare sempre in coppia SI Sono presenti prolunghe di collegamenti elettrici e di comunicazione disposte nei normali percorsi di circolazione? Esistono elementi o composti utilizzanti Amianto quali : Pannelli di separazione, Controssoffitti, Pannelli fonoassorbenti, Vernici, lastre in cemento amianto, coperture impermeabilizzanti, serbatoi idrici, tubazioni? Sono assicurati gli indici massimi di affollamento pari a 1,96 mq/alunno per le aule normali e 0,97 per quelle speciali (2,29 per Sala disegno Geometri)? L'altezza minima è >= 300 cm? NO SI SI SI SI NO SI SI SI SI NO SI Si deve limitare il numero dei presenti a 30 lasciando libero il corridoio centrale e le prime file 17 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 SCHEDA VALUTAZIONE DEI RISCHI I.T.S. ENRICO MATTEI DECIMOMANNU RILEVAZIONE DEL LOCALE/REPARTO CORRIDOI – SCALE - ASCENSORI Settembre 2013 SCHEDA N° 03 Descrizione: Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti richiesti dalla legge sull'igiene del Lavoro.Gli ambienti in oggetto consistono in corridoi di collegamento dei vari ambienti posizionati al piano terra e primo. Le scale considerate nella presente scheda sono solo quelle interne. I corridoi sono generalmente privi di arredi ad eccezione di bacheche per comunicazioni agli allievi appese alle pareti e di qualche armadio in corrispondenza agli uffici.Le pareti sono intonacate a frattazzo fine e tinteggiate con tempera lavabile di colore bianco come pure i soffitti. I pavimenti ed i battiscopa sono realizzati con piastrelle in grès ceramico di colore unico chiaro non scivolose se asciutte. In corrispondenza agli ingressi, è necessario installare degli zerbini di dimensioni ampie per evitare l’imbrattamento dei corridoi e ridurre il pericolo di cadute. Il riscaldamento invernale è ottenuto con radiatori a parete. L'impianto elettrico, interamente sotto traccia, alimenta plafoniere a soffitto e prese bipasso disposte a parete. Le porte verso l’esterno sono tutte a doppia anta vetrata munite di maniglione antipanico e necessitano di un’intervento di manutenzione, mentre quelle interne, al fine di garantire la compartimentazione sono REI . Le scale sono provviste di corrimano e i gradini sono in gomma che per usura possono essere pericolose durante il calpestio. 18 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 Intervento SCHEDA 03 Fabbricato : via U.FOSCOLO CORRIDOI - SCALE - ASCENSORI Valutazione Rischio / NOTE O-F-S-T I luoghi di lavoro posseggono una sufficiente illuminazione naturale, in ogni caso sono previsti dispositivi che consentano un adeguato sistema di illuminazione per salvaguardare la sicurezza e la salute durante le ore di attività? DPR 303/56 art.11 comma 5 I corpi illuminanti sono installati e verificati in modo da non costituire rischio di infortunio? DPR 303/56 art.11 comma 2 Le vie e le uscite di emergenza sono dotate di segnaletica di sicurezza? DPR 547/55 art 13 I livelli di illuminazione sono adeguati alla destinazione degli ambienti? I ricambi di aria sono garantiti dalle superfici finestrate apribili? DPR 303/56 art.11 comma 1 Linee e componenti dell’impianto elettrico sono in buono stato di conservazione e non esistono pericoli per contatti diretti? Gli arredi sono disposti in modo tale da non costituire intralcio alle vie di circolazione ed in particolare di uscita? SI Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale non può causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…) Esiste l’impianto di illuminazione di sicurezza e viene verificato periodicamente? Esiste un interruttore locale magnetotermico differenziale e viene verificato periodicamente? I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali sono privi di discontinuità? SI Sono presenti tracce di fessure o lesioni sulle pareti e sui solai attribuibili a cedimenti o della struttura dell’edificio? SI E’ presente la segnaletica relativa alle procedure di evacuazione e antincendio? Esistono le frecce direzionali verso le vie di esodo? SI T Le finestre possono essere lavate e manutenzionate periodicamente senza rischi per gli addetti? Le rampe di scale con più di tre gradini dispongono di parapetto non inferiore ad un metro? DPR 547/55 art 16 - DPR 384/78 art 9 NO E’ necessario operare in coppia O Le rampe di scale con più di tre gradini dispongono di un corrimano per larghezze fino a 180 cm e di due se maggiori? DPR 547/55 art 16 - DPR 384/78 art 9 Eventuali finestre o vetrate sono provviste di parapetto di altezza non inferiore a 90 cm? DPR 547/55 art 26 Le porte del locale hanno caratteristiche e dimensioni conformi alle norme? DPR547 art.14 e 626/94 art 33 Tutti i gradini sono uniformi ed antiscivolo? SI Esistono elementi o composti utilizzanti Amianto quali : Pannelli di separazione, Controssoffitti, Pannelli fonoassorbenti, Vernici, lastre in cemento amianto, coperture impermeabilizzanti, serbatoi idrici, tubazioni canne fumarie? Circ. Min. sanità 10 lug 86 Esistono le indicazioni relative alla Cassetta di Pronto Soccorso? NO SI VERIFICARE I SISTEMI DI FISSAGGIO T Richiesta inoltrata Adeguamento di alcune linee elettriche. S Urgente SI SI SI SI SI SI T SI Chiesto l’intervento adeguamento SI In certi punti si notano cedimenti In certi punti si notano cedimenti S T In parte eseguito In parte eseguito SI SI SI SI SI Intervento SCHEDA 03 Fabbricato : via U.FOSCOLO ASCENSORI Valutazione Rischio / NOTE O-F-S-T 19 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 Esiste una ditta convenzionata che esegue i controlli periodici mensili ? L.1415/42 Le chiavi del locale macchina sono custodite in un punto custodito e presidiato ? Vi è sempre un addetto in grado di effettuare la manovra di emergenza? Il pulsante di allarme funziona e la sirena è percepibile dal personale addetto? Esiste una targa con i valori di carico massimo? SI Esiste una targa con l’indicazione da seguire in caso di blocco dell’ascensore? SI SI Sollecitare i verbali dei controlli e di eventuali interventi di manutenzione. Locale fotocopiatore SI SI Si 20 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 SCHEDA VALUTAZIONE DEI RISCHI I.T.S. ENRICO MATTEI DECIMOMANNU RILEVAZIONE DEL LOCALE/REPARTO AULE INFORMATICA Lab. Multimediali Lab.Linguistici Settembre 2013 SCHEDA N° 04 Descrizione Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti richiesti dalla legge sull'igiene del Lavoro. Gli ambienti in oggetto consistono di aule per lo svolgimento di attività didattica con utilizzo di strumentazione multimediale: rientrano in questa categoria dal punto di vista dei fattori di rischio anche i laboratori linguistici. Nella sede di Via Foscolo esiste attualmente un laboratorio al piano terra utilizzato prevalentemente dal corso per geometri e 3 aule al piano primo. Valutando i posti di lavoro presenti si verifica che le condizioni di esodo sono sempre rispettate. Le aule sono di recente realizzazione e sono arredate generalmente con piani di lavoro di legno melaminizzato di colore chiaro. I posti di lavoro sono affiancati su uno o più file in modo da ridurre i percorsi e l’ingombro dei cavi di alimentazione che generalmente sono alloggiati all’interno dei banchi stessi. Le sedie sono del tipo a poltroncina in tessuto imbottito, regolabile in altezza e nella inclinazione dello schienale.Completano gli arredi uno o più armadi metallici e in qualche caso un tavolo per consultazione di elaborati. Le pareti sono intonacate a frattazzo fine e tinteggiate con tempera lavabile di colore bianco come pure i soffitti. I pavimenti ed i battiscopa sono realizzati con piastrelle in grès ceramico di colore unico chiaro non scivolose: facilitano le operazioni di pulizia ed hanno un modesto grado di polverosità. Il riscaldamento invernale del locale è ottenuto con due radiatori a parete (sotto le finestre) e presa per il ricambio d'aria costituito da una griglia sulla parete esterna alle spalle dei radiatori. L'impianto elettrico, interamente sotto traccia, alimenta plafoniere a soffitto e prese del tipo bipasso disposte sulla parete alle spalle del docente.Eventuali prolunghe per l’alimentazione di apparecchiature potranno essere montate se correttamente collegate ed in ogni caso in modo da non ingombrare i normali percorsi. Non sono previsti impianti di comunicazione interna. Le porte realizzate in pannelli ciechi di legno con anima alveolare sono del tipo a due ante ed aprono verso l'esterno con maniglia a leva di tipo tradizionale.In qualche caso sono montate porte con serratura di sicurezza apribili sempre verso l’esterno. Nel caso in cui siano presenti più di 26 persone si dovranno tenere aperte le porte. In nessun caso le chiavi verranno lasciate nella toppa ma custodite in altra sede. 21 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 Intervento SCHEDA 4 Fabbricato : via U. Foscolo LABORATORI INFORMATICA E MULTIMEDIALI I luoghi di lavoro posseggono una sufficiente illuminazione naturale, in ogni caso sono previsti dispositivi che consentano un adeguato sistema di illuminazione per salvaguardare la sicurezza e la salute durante le ore di attività? DPR 303/56 art.11 comma 5 Valutazione Rischio / NOTE O-F-S-T VERIFICARE I SISTEMI DI FISSAGGIO Richiesta inoltrata SI I corpi illuminanti sono installati e verificati in modo da non costituire rischio di infortunio? DPR 303/56 art.11 comma 2 Le finestre, i lucernai e/o le pareti vetrate sono tali da non creare un soleggiamento eccessivo in relazione all’attività svolta? DPR 303/56 art.11 comma 4 NO Nei laboratori maggiormente La temperatura dei locali di lavoro è adeguata in relazione al tipo di attività svolta ed al tempo di permanenza? DPR 303/56 art.11 comma 1 NO In alcuni laboratori, in relazione all’esposizione si riscontrano temperature elevate oltre i limiti consentiti SI I ricambi di aria sono garantiti dalle superfici finestrate apribili? DPR 303/56 art.11 comma 1 esposti si riscontra un eccessivo soleggiamento Sono assicurati gli indici massimi di affollamento? 0.97mq/alunno per aule speciali e 2.29 per aule da disegno per geometri) SI Linee e componenti dell’impianto elettrico sono in buono stato di conservazione e non esistono pericoli per contatti diretti? SI Gli arredi sono disposti in modo tale da non costituire intralcio alle vie di circolazione ed in particolare di uscita? SI Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale può causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…)? No Esiste l’impianto di illuminazione di sicurezza e viene verificato periodicamente? SI In parte è stato ripristinato. Esiste un interruttore locale magnetotermico differenziale e viene verificato periodicamente? SI Sottodimensionati I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali sono privi di discontinuità? SI Sono presenti tracce di fessure o lesioni sulle pareti, sui solai e sui pavimenti attribuibili a cedimenti o della struttura dell’edificio? SI In certi punti si notano cedimenti E’ presente la segnaletica relativa alle procedure di evacuazione e antincendio? SI E’ necessario integrare la segnaletica Le finestre possono essere lavate e manutenzionate periodicamente senza rischi per gli addetti? NO E’ necessario operare in coppia Gli apparati video sono correttamente posizionati ad distanza dagli operatori? SI idonea T Esiste un'indicazione che ricorda di effettuare una pausa di 15' almeno ogni due ore di attività al VDT? D.Lgs 626/94 art.54 SI Eventuali prolunghe elettriche sono montate correttamente e non ingombrano le vie di normale circolazione? SI S Urgente Richiesta inoltrata installazione condizionatori T Da completare Urgente Già avviata richiesta T In parte eseguito O Da verificare 22 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 SCHEDA VALUTAZIONE DEI RISCHI I.T.S. ENRICO MATTEI DECIMOMANNU RILEVAZIONE DEL LOCALE/REPARTO AULA DISEGNO 2 Settembre 2013 SCHEDA N° 05 Descrizione: Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti richiesti dalla legge sull'igiene del Lavoro.Gli ambienti in oggetto consistono di aule per lo svolgimento di attività didattica di discipline che implicano il disegno su tavoli muniti di tecnigrafo. Le aule dotate di tali attrezzature nella Sede di via Foscolo sono in totale due al piano terra. Le aule sono di recente realizzazione e sono arredate generalmente con tavoli per singola postazione con o senza tecnigrafo. Ogni banco regolabile in inclinazione ed altezza è provvisto di sgabello con regolazione in altezza a vite. Completano l'arredamento di ogni aula una cattedra con due cassetti, una lavagna appesa alla parete con ganci ad espansione, ed attaccapanni alle pareti. Le pareti sono intonacate a frattazzo fine e tinteggiate con tempera lavabile di colore bianco come pure i soffitti. I pavimenti ed i battiscopa sono realizzati con piastrelle in grès ceramico di colore unico chiaro non scivolose: facilitano le operazioni di pulizia ed hanno un modesto grado di polverosità. Gli impianti tecnologici sono costituiti da radiatori a parete (sotto le finestre) e presa per il ricambio d'aria costituito da una griglia sulla parete esterna alle spalle dei radiatori. L'impianto elettrico, interamente sotto traccia, alimenta plafoniere a soffitto e prese a parete. Le porte sono del tipo a due ante ed aprono verso l'esterno con maniglia a leva di tipo tradizionale. Benché provviste di serratura a chiave queste vengono custodite in altra sede.Le aule sono inoltre dotate di aperture verso l’esterno di dimensioni adeguate al numero di presenze (26+2) utilizzabili quali vie di esodo. Segnaletica da completare. 23 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 SCHEDA 5 Fabbricato: via U. Foscolo AULA DISEGNO 2 Intervento Valutazione Rischio / NOTE I luoghi di lavoro posseggono una sufficiente illuminazione naturale, in ogni caso sono previsti dispositivi che consentano un adeguato sistema di illuminazione per salvaguardare la sicurezza e la salute durante le ore di attività? DPR 303/56 art.11 comma 5 SI I corpi illuminanti sono installati e verificati in modo da non costituire rischio di infortunio? DPR 303/56 art.11 comma 2 SI Le finestre, i lucernai e/o le pareti vetrate sono tali da non creare un soleggiamento eccessivo in relazione all’attività svolta? DPR 303/56 art.11 comma 4 SI La temperatura dei locali di lavoro è adeguata in relazione al tipo di attività svolta ed al tempo di permanenza ? DPR 303/56 art.11 comma 1 SI I ricambi di aria sono garantiti dalle superfici finestrate apribili? DPR 303/56 art.11 comma 1 NO Ricambio d’aria limitato Sono assicurati gli indici massimi di affollamento? (0.97mq/alunno per aule speciali e 2.29 per aule da disegno per geometri) SI Linee e componenti dell’impianto elettrico sono in buono stato di conservazione e non esistono pericoli per contatti diretti? SI Gli arredi sono disposti in modo tale da non costituire intralcio alle vie di circolazione ed in particolare di uscita? SI Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale può causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…)? NO Esiste l’impianto di illuminazione di sicurezza e viene verificato periodicamente? SI Esiste un interruttore locale magnetotermico differenziale e viene verificato periodicamente? SI I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali sono privi di discontinuità? SI Sono presenti tracce di fessure o lesioni sulle pareti e sui solai attribuibili a cedimenti della struttura dell’edificio? SI E’ presente la segnaletica relativa alle procedure di evacuazione e antincendio? VERIFICARE I SISTEMI DI FISSAGGIO O-F-S-T T Richiesta inoltrata Da controllare Segnalato amm.Prov. U Urgente Alcune LAMPADE DI EMERGENZA NON FUNZIONANO T Da completare Si, richiesta verifica Segnalato Amm.Prov. T Urgente. Già avviata richiesta NO U Urgente Le finestre possono essere lavate e manutenzionate periodicamente senza rischi per gli addetti? NO E’ necessario operare in coppia 0.1 O Eventuali prolunghe elettriche sono montate correttamente e non ingombrano le vie di normale circolazione? SI Il sistema di regolazione dei tavoli può essere causa di infortuni? NO 24 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 SCHEDA VALUTAZIONE DEI RISCHI I.T.S. ENRICO MATTEI DECIMOMANNU RILEVAZIONE DEL LOCALE/REPARTO LAB. COSTRUZIONI LAB. TOPOGRAFIA Settembre 2013 SCHEDA N° 06 Descrizione: Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti richiesti dalla legge sull'igiene del Lavoro. Gli ambienti in oggetto consistono di aule per lo svolgimento di attività di supporto alla disciplina di topografia e di sperimentazione per la disciplina Tecnologie delle Costruzioni. a) LAB. TOPOGRAFIA. L’aula è ampia sufficientemente illuminata ed areata. Gli arredi consistono in tavoli, con sedie a poltroncina, armadi metallici ad ante scorrevoli per la custodia di strumentazione. E’utilizzata prevalentemente dal personale tecnico e dai docenti della materia, le attrezzature consistono in : Personal computer con stampante e plotter, strumenti topografici ed accessori per gli stessi. b) LAB COSTRUZIONI. Utilizzata per le esercitazioni collegate all’attività didattica dei docenti, tecnici di laboratorio ed alunni. Le attrezzature consistono in : Pressa per rottura di provini in cls, Vasca termostatica, Tavolo vibrante e betoniera da 25 litri e altri. Le pareti sono intonacate a frattazzo fine e tinteggiate con tempera lavabile di colore bianco come pure i soffitti. I pavimenti ed i battiscopa sono realizzati con piastrelle in grès ceramico di colore unico chiaro non scivolose: facilitano le operazioni di pulizia ed hanno un modesto grado di polverosità. Gli impianti tecnologici sono costituiti da radiatori a parete (sotto le finestre) e presa per il ricambio d'aria costituito da una griglia sulla parete esterna alle spalle dei radiatori. L'impianto elettrico, interamente sotto traccia, alimenta plafoniere a soffitto e prese a parete.Le superfici finestrate sono corredate di infissi in acciaio preverniciato del tipo vasistas avvolgibili in PVC. 25 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 Intervento SCHEDA 6 Fabbricato : via U. Foscolo LABORATORI TOPOGRAFIA E COSTRUZIONI I luoghi di lavoro posseggono una sufficiente illuminazione naturale, in ogni caso sono previsti dispositivi che consentano un adeguato sistema di illuminazione per salvaguardare la sicurezza e la salute durante le ore di attività DPR 303/56 art.11 comma 5 Valutazione Rischio / NOTE O-F-S-T SI I corpi illuminanti sono installati e verificati in modo da non costituire rischio di infortunio DPR 303/56 art.11 comma 2 SI Le finestre, i lucernai e/o le pareti vetrate sono tali da non creare un soleggiamento eccessivo in relazione all’attività svolta? DPR 303/56 art.11 comma 4 NO La temperatura dei locali di lavoro è adeguata in relazione al tipo di attività svolta ed al tempo di permanenza . DPR 303/56 art.11 comma 1 SI I ricambi di aria sono garantiti dalle superfici finestrate apribili? DPR 303/56 art.11 comma 1 SI Sono assicurati gli indici massimi di affollamento? 0.97mq/alunno per aule speciali e 2.29 per aule da disegno per geometri) SI Linee e componenti dell’impianto elettrico sono in buono stato di conservazione e non esistono pericoli per contatti diretti? SI Gli arredi sono disposti in modo tale da non costituire intralcio alle vie di circolazione ed in particolare di uscita? SI Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale può causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…) SI Esiste l’impianto di illuminazione di sicurezza e viene verificato periodicamente? SI Esiste un interruttore locale magnetotermico differenziale e viene verificato periodicamente? SI I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali sono privi di discontinuità? SI Sono presenti tracce di fessure o lesioni sulle pareti e sui solai attribuibili a cedimenti o della struttura dell’edificio? NO E’ presente la segnaletica relativa alle procedure di evacuazione e antincendio? SI Le finestre possono essere lavate e manutenzionate periodicamente senza rischi per gli addetti? NO I video sono correttamente posizionati ad idonea distanza dagli operatori? SI Esiste un'indicazione che ricorda di effettuare una pausa di 15' almeno ogni due ore di attività al VDT? D.Lgs 626/94 art.54 SI Eventuali prolunghe elettriche sono montate correttamente e non ingombrano le vie di normale circolazione? SI VERIFICARE I SISTEMI DI FISSAGGIO 0.5 T Urgente di T Urgente E’ necessario operare in coppia 0.1 O Areazione insuficente Sostituire lampade emergenza, segnalato Mancano cartelli di pericolo Farne richiesta 26 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 SCHEDA VALUTAZIONE DEI RISCHI I.T.S. ENRICO MATTEI DECIMOMANNU RILEVAZIONE DEL LOCALE/REPARTO LAB. SCIENZE 1 LAB. SCIENZE 2 Settembre 2013 SCHEDA N° 07 Descrizione: Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti richiesti dalla legge sull’igiene del lavoro.Le informazioni sono state raccolte e le proposte esaminate insieme al responsabili dei laboratori prof.sse Valentina Devoto e Daniela Brau I locali in oggetto sono destinati ad attività di laboratorio per discipline quali scienze naturali, fisica, chimica. Il laboratorio scienze 1 possiede una superficie lorda di circa 106mq occupata rivolta all’ingresso da banchi da laboratorio fissi e da 32 posti a gradinata nella parte posteriore.Annesso al locale vi è un magazzino per la custodia di strumentazione. Viene utilizzato di norma da una classe per volta e pertanto si può considerare una presenza contemporanea non superiore a 30 unità Nell’ipotesi di presenze superiore a 32 alunni dovranno essere tenute aperte entrambe le ante della porta per migliorare il deflusso verso l’esterno. Il laboratorio di scienze 2 possiede una superficie di 80 mq con 30 posti fissi a gradinata.Gli unici accessi indipendenti sono costituiti da due ante di luce totale pari a cm 120 .Gli infissi sono realizzati in profilati di acciaio su una parete e in alluminio a due ante scorrevoli. I vetri sono semplici semidoppi non rinforzati.Si consiglia la presenza come per il lab. 1 L’illuminazione naturale è adeguata e quella artificiale è assicurata da 12 plafoniere a soffitto del tipo a due tubi fluorescenti. L’impianto elettrico è del tipo sottotraccia ed in parte in canaletta. E’ parzializzato in linea luce, 2 linee prese e illuminazione. E’ prevista inoltre una linea di alimentazione ai banchi che deve essere disinserita se non utilizzata durante l’attività didattica. Per gli studenti sono previsti sgabelli regolabili in altezza con piede a cinque razze. I percorsi verso la via di esodo sono percorribili a patto che non vengano posizionate sedie o sgabelli in corrispondenza alle estremità del banchi. Attrezzature ed arredi: Armadi metallici ed un armadio blindato - 2 forni termostatici - 1 episcopio e 14 microscopi, Tv color con VRC - Vetreria varia I reagenti chimici vengono custoditi in parte nell’armadio dotato di aspiratore e in parte nell’armadio blindato Magazzino annesso: di dimensioni 13 mq, è collegato con la sala attraverso porta. Viene custodito materiale cartaceo, videocassette ed attrezzature per le sperimentazioni. Nessun prodotto combustibile o reagente chimico. Provvedimenti: Si consiglia di arieggiare periodicamente gli armadi presenti e disporre separatamente acidi e basi. antiacido. I rifiuti dei materiali utilizzati per l’attività didattica nelle esercitazioni di laboratorio devono essere conferiti a ditta autorizzata trattandosi di rifiuti speciali altamente tossici E’ necessario acquistare occhiali, guanti in lattice, guanti per sostanze 27 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 acide, mascherine per le polveri preformate e camici bianchi per il personale. . Intervento SCHEDA 7 Fabbricato : via U. Foscolo LABORATORIO SCIENZE 1- 2 I luoghi di lavoro posseggono una sufficiente illuminazione naturale, in ogni caso sono previsti dispositivi che consentano un adeguato sistema di illuminazione per salvaguardare la sicurezza e la salute durante le ore di attività DPR 303/56 art.11 comma 5 Valutazione Rischio / NOTE O-F-S-T SI I corpi illuminanti sono installati e verificati in modo da non costituire rischio di infortunio DPR 303/56 art.11 comma 2 0.5 VERIFICARE I SISTEMI DI FISSAGGIO T Urgente Le finestre, i lucernai e/o le pareti vetrate sono tali da non creare un soleggiamento eccessivo in relazione all’attività svolta? DPR 303/56 art.11 comma 4 NO La temperatura dei locali di lavoro è adeguata in relazione al tipo di attività svolta ed al tempo di permanenza . DPR 303/56 art.11 comma 1 SI I ricambi di aria sono garantiti dalle superfici finestrate apribili? DPR 303/56 art.11 comma 1 SI Sono assicurati gli indici massimi di affollamento? 0.97mq/alunno per aule speciali e 2.29 per aule da disegno per geometri) SI Linee e componenti dell’impianto elettrico sono in buono stato di conservazione e non esistono pericoli per contatti diretti? SI Gli arredi sono disposti in modo tale da non costituire intralcio alle vie di circolazione ed in particolare di uscita? SI Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale può causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…) NO Esiste l’impianto di illuminazione di sicurezza e viene verificato periodicamente? SI Esiste un interruttore locale magnetotermico differenziale e viene verificato periodicamente? SI I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali sono privi di discontinuità? SI Sono presenti tracce di fessure o lesioni sulle pareti e sui solai attribuibili a cedimenti o della struttura dell’edificio? NO E’ presente la segnaletica relativa alle procedure di evacuazione e antincendio? SI Le finestre possono essere lavate e manutenzionate periodicamente senza rischi per gli addetti? NO 0.1 E’ necessario operare in coppia SI O NO 0.2 BANCHI DI LAVORO SI T Sostituire prese Le porte del locale hanno caratteristiche e dimensioni conformi alle norme? DPR547 art.14 e 626/94 art 33 NO 0.3 LIMITARE LE PRESENZE A 25 O Tenere le porte aperte Il personale possiede DPI adeguato e ne conosce l’uso? NO 1.5 Mancano occhiali, camici L O Acquistare E’ presente la segnaletica relativa ai rischi propiri del laboratorio? I collegamenti elettrici delle apparecchiature a spina sono conformi alle norme di sicurezza? Eventuali prolunghe elettriche sono montate correttamente e non ingombrano le vie di normale circolazione? 28 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 Esiste una procedura per lo smaltimento di rifiuti speciali? Rimettere nell’armadio speciale le sostanze chimiche pericolose SCHEDA VALUTAZIONE DEI RISCHI I.T.S. ENRICO MATTEI DECIMOMANNU RILEVAZIONE DEL SI Smaltire i rifiuti presso ditte autorizzate. U Urgente Provvedere alla fine dell’anno scolastico LOCALE/REPARTO PIAZZALI, VIE DI CIRCOLAZIONE INTERNA CANCELLI E RCINZIONI Settembre 2013 SCHEDA N° 09 Descrizione: Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti richiesti dalla legge sull'igiene del Lavoro. La scheda si riferisce all'esame dei possibili rischi derivanti dal traffico automobilistico e motociclistico all'interno dell'area della Scuola: pur essendo elevato solo in coincidenza dell' inizio e del termine delle lezioni, è da considerarsi con particolare attenzione sia per l'elevata densità , sia per la mancanza poco chiari di percorsi distinti per il traffico pedonale e veicolare. Il cancello di ingresso e del tipo a scorrere con funzionamento manuale telecomandato ed è provvisto ai lati di costola sensibile che interviene sul blocco del motore. La recinzione perimetrale è realizzata con pannelli di grigliato elettrosaldato opportunamente fissati a montanti metallici. La pavimentazione delle aree scoperte è costituita da tappetino bituminoso per le aree destinate al traffico veicolare e parcheggi, e da mattonelle in cemento per i marciapiedi. Ampie zone, destinate a verde, sono mantenute libere da vegetazione con sfalciamenti stagionali. Inoltre in alcuni punti i percorsi verso le aree di attività ginnico e sportiva sono sconnessi e richiedono un intervento di ripristino. Tali fenomeni si riscontrano nella maggior aree dei percorsi pedonali con possibili danni alle persone. Particolarmente carente è la segnaletica rivolta ai veicoli in ingresso in modo particolare quando il cancello è aperto.L’illuminazione notturna è garantita da una serie di fari fissati nel parapetto del terrazzo . Una particolare attenzione va rivolta alla pavimentazione gommata degli ingressi ai locali della scuola che in caso di pioggia sono sdrucciolevoli e quindi pericolosi per l’equilibrio delle persone. 29 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 Intervento SCHEDA 9 Fabbricato : via U. Foscolo PIAZZALI, PERCORSI, CANCELLI Esistono percorsi differenziati per veicoli e pedoni? DPR 547/55 art.8 Si Le vie di circolazione destinate ai veicoli sono distanti da porte, portoni e scale? DPR 547/55 art.8 comma 4 SI I parcheggi dei veicoli intralciano le vie di fuga? NO Esistono cartelli indicanti il divieto di ingresso per i non autorizzati e l’obbligo di circolare a passo d’uomo? SI Il cancello motorizzato è provvisto di costole antischiacciamento? SI Il cancello motorizzato è provvisto di rete con maglia inferiore a 12 mm? NO Esiste la segnaletica relativa al cancello motorizzato? SI Gli spazi di manovra del cancello sono stati resi inaccessibili? NO Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale può causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…) SI Esistono gradini o altre irregolarità lungo i percorsi di fuga ? SI Sulle porte dei locali tecnologici esistono cartelli con l’indicazione dei luoghi in cui si custodiscono le chiavi? SI I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali sono privi di discontinuità? SI Durante le operazioni di sfalcio con mezzi meccanci viene individuata con fettucce un’area di sicurezza? SI In prossimità degli ascensori è indicata la procedura da seguire in caso di blocco? SI Negli atri e negli spazi esterni vi sono le indicazioni relative ad un’emergenza? SI Esiste la possibilità di accesso separato per veicoli e pedoni? SI Esiste una segnaletica direzionale per gli uffici, la palestra ed altri servizi? NO Esiste una sufficiente illuminazione dei piazzali normalmente utilizzati? SI e dei percorsi Valutazione Rischio / NOTE O-F-S-T 2 Adeguare segnaletica Installare In parte 0.05 U Segnalato O Amm. Prv. Aggiungere segnaletica 30 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 SCHEDA VALUTAZIONE DEI RISCHI I.T.S. ENRICO MATTEI DECIMOMANNU RILEVAZIONE DEL LOCALE/REPARTO UFFICI Settembre 2013 SCHEDA N° 10 Descrizione: Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti richiesti dalla legge sull'igiene del Lavoro. La scheda si riferisce all'esame dei possibili rischi derivanti dall’attività svolta negli uffici amministrativi dell’Istituto Scolastico. In considerazione della strumentazione e degli arredi presenti negli uffici, l’attività si svolge prevalentemente al tavolo in posizione seduta con utilizzo di apparecchi quali calcolatrici, sistemi di videoscrittura, apparecchiature di comunicazione voce e trasmissione dati. I locali di recente costruzione appaiono in buone condizioni in relazione alla qualità dei rivestimenti murari, dei soffitti e dei pavimenti. Gli arredi interni consistono essenzialmente in scrivanie e tavoli da lavoro con cassettiere, consolle porta PC e armadi chiusi e vetrati. Il livello di illuminamento sul piano di lavoro appare sufficiente con luce naturale e artificiale mentre il posizionamento dei videoterminali in rapporto alle fonti di illuminazione può essere migliorato. Gli impianti elettrici sono separati tra linea luce e Forza motrice e sono interamente incassati a parete. 31 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 Intervento SCHEDA 10 Fabbricato : via U. Foscolo UFFICI AMMINISTRATIVI I luoghi di lavoro posseggono una sufficiente illuminazione naturale, in ogni caso sono previsti dispositivi che consentano un adeguato sistema di illuminazione per salvaguardare la sicurezza e la salute durante le ore di attività DPR 303/56 art.11 comma 5 Valutazione Rischio / NOTE SI I corpi illuminanti sono installati e verificati in modo da non costituire rischio di infortunio DPR 303/56 art.11 comma 2 0.5 VERIFICARE I SISTEMI DI FISSAGGIO T U Le finestre, i lucernai e/o le pareti vetrate sono tali da non creare un soleggiamento eccessivo in relazione all’attività svolta? DPR 303/56 art.11 comma 4 SI La temperatura dei locali di lavoro è adeguata in relazione al tipo di attività svolta ed al tempo di permanenza . DPR 303/56 art.11 comma 1 SI I ricambi di aria sono garantiti dalle superfici finestrate apribili? DPR 303/56 art.11 comma 1 SI Sono assicurati gli indici massimi di affollamento? SI Linee e componenti dell’impianto elettrico sono in buono stato di conservazione e non esistono pericoli per contatti diretti? SI Gli arredi sono disposti in modo tale da non costituire intralcio alle vie di circolazione ed in particolare di uscita? SI Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale può causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…) SI Intervenire sui fissaggi Esiste l’impianto di illuminazione di sicurezza e viene verificato periodicamente? SI Sostituire lampade emergenza Esiste un interruttore locale magnetotermico differenziale e viene verificato periodicamente? SI I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali sono privi di discontinuità? SI E’ presente la segnaletica relativa alle procedure di evacuazione e antincendio? SI Le finestre possono essere lavate e manutenzionate periodicamente senza rischi per gli addetti? NO 0.1 E’ necessario operare in coppia SI I collegamenti elettrici delle apparecchiature a spina sono conformi alle norme di sicurezza? SI Eventuali prolunghe elettriche sono montate correttamente e non ingombrano le vie di normale circolazione? NO Le porte del locale hanno caratteristiche e dimensioni conformi alle norme? DPR547 art.14 e 626/94 art 33 SI Esiste una procedura per lo smaltimento di rifiuti speciali? Si Il sedile di lavoro possiede una base a cinque razze ed è regolabile in altezza ed inclinazione? SI I tavoli hanno una struttura che consente una posizione comoda per le gambe ed i piedi? SI Urgente Urgente di Riparate Bagno presidenza, archivio, deposito carta. Segnalati Sono presenti tracce di fessure o lesioni sulle pareti e sui solai attribuibili a cedimenti o della struttura dell’edificio? Lo spazio sul piano di lavoro consente una postura idonea? O-F-S-T O 0,5 Provvedere 32 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 Lo schermo ha riflessi o riverberi che possano causare molestia all’ utilizzatore? NO L'immagine sullo schermo è stabile ed è esente da sfarfallamento o altre forme di instabilità? SI L'operatore è in grado di regolare autonomamente le dimensioni dei caratteri, la brillanza ed il contrasto quando il software utilizzato lo consente? SI Lo schermo è inclinabile ed è posizionato frontalmente rispetto all'operatore? SI Esiste uno spazio sufficiente per il posizionamento della tastiera di fronte all'operatore e lo spazio per poggiare le mani e gli avanbracci? SI Il rumore emesso dalle stampanti è tale da non consentire comunicazioni verbali a voce normale? Esiste un cartello con l'indicazione DIVIETO DI FUMARE . NO Sono presenti prolunghe di collegamenti elettrici e di comunicazione disposte nei normali percorsi di circolazione? Esiste un cartello indicante gli obblighi per il personale operante su videoterminali? SI SI NO Adeguare O INSTALLARE 33 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 LOCALE/REPARTO SCHEDA VALUTAZIONE DEI RISCHI I.T.S. ENRICO MATTEI DECIMOMANNU RILEVAZIONE DEL PALESTRA E CAMPI DA GIOCO Settembre 2013 SCHEDA N° 11 Descrizione: Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti richiesti dalla legge sull'igiene del Lavoro. La scheda si riferisce all'esame dei possibili rischi derivanti dall’attività didattica di educazione fisica in relazione alle strutture, impianti ed organizzazione dell’attività stessa. L’attività in esame viene praticata sia al coperto all’interno di palestra attrezzata che all’esterno prevalentemente in un campo con pavimentazione bitumato e recintato. Le attività sportive prevalentemente praticate sono : pallavolo, pallacanestro, pallamano ed esercizi agli attrezzi ed a corpo libero. Le attrezzature presenti sono di tipo statico e consistono in pertiche, funi, quadro e spalliera svedese, scale orizzontale e verticale, piatta e curva, cavallo, cavallina e trave. Le attrezzature appaiono in buono stato ma necessitano di controlli periodici in particolare per quanto riguarda le attrezzature fissate a parete ed a soffitto con tasselli ad espansione. Il soffitto ricoperto in elementi fonoassorbenti è interamente protetto da una rete anticaduta, mentre appaiono non protette plafoniere delle luci di sicurezza, aerotermi finestre e porte. I pavimenti sono continui e ad aderenza accettabile.Il rivestimento del campo esterno si presenta irregolare ed è verniciato con un prodotto che se bagnato diventa eccessivamente sdrucciolevole. All’interno della palestra esistono servizi igienici separati per alunni, alunne e docenti ed una saletta dotata di attrezzi per pesistica da manutenzionare. Le chiavi del reparto sono custodite in bidelleria Gli impianti elettrici sono interamente sotto traccia e protetti da apposito quadro. Le aperture esterne sono tutte da controllare. Richiedere intervento di manutenzione. Vedasi il registro dei controlli periodici 34 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 Intervento SCHEDA 11 Fabbricato : via U. Foscolo PALESTRA E CAMPI DA GIOCO Valutazione Rischio / NOTE I luoghi di lavoro al coperto posseggono una sufficiente illuminazione naturale, in ogni caso sono previsti dispositivi che consentano un adeguato sistema di illuminazione per salvaguardare la sicurezza e la salute durante le ore di attività DPR 303/56 art.11 comma 5 SI I corpi illuminanti sono installati e verificati in modo da non costituire rischio di infortunio DPR 303/56 art.11 comma 2 SI Le finestre, i lucernai e/o le pareti vetrate sono tali da non creare un soleggiamento eccessivo in relazione all’attività svolta? DPR 303/56 art.11 comma 4 SI La temperatura dei locali di lavoro è adeguata in relazione al tipo di attività svolta ed al tempo di permanenza . DPR 303/56 art.11 comma 1 NO I ricambi di aria sono garantiti dalle superfici finestrate apribili? DPR 303/56 art.11 comma 1 NO Sono assicurati gli indici massimi di affollamento? SI Linee e componenti dell’impianto elettrico sono in buono stato di conservazione e non esistono pericoli per contatti diretti? SI Gli arredi sono disposti in modo tale da non costituire intralcio alle vie di circolazione ed in particolare di uscita? SI Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale può causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…) NO 0,5 Richiedere l’intervento Esiste l’impianto di illuminazione di sicurezza e viene verificato periodicamente? SI Sostituire tutte le lampade e posizionarne di nuove Esiste un interruttore locale magnetotermico differenziale e viene verificato periodicamente? SI I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali sono privi di discontinuità? SI Sono presenti tracce di fessure o lesioni sulle pareti e sui solai attribuibili a cedimenti o della struttura dell’edificio? NO E’ presente la segnaletica relativa alle procedure di evacuazione e antincendio? SI Le finestre possono essere lavate e manutenzionate periodicamente senza rischi per gli addetti? NO 0.1 E’ necessario operare in coppia SI L'impianto di illuminazione artificiale è adeguato alla destinazione d'uso del locale?Sono previsti dispositivi anticaduta? I collegamenti elettrici delle apparecchiature a spina sono conformi alle norme di sicurezza? SI Esistono cartelli relativi al comportamento da assumere all’interno della palestra? NO Le porte del locale hanno caratteristiche e dimensioni conformi alle norme? DPR547 art.14 e 626/94 art 33 SI Le vie di esodo sono sgombre ed i percorsi privi di discontinuità? NO O-F-S-T Sarebbe opportuno installare dei filtri per gli aereatori T Installare O O Regolarizzare marciapiedi 35 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 Esistono spogliatoi servizi igienici, sanitari e docce? SI Esistono cartelli, transenne nastri di segnalazione che delimitino un'area di sicurezza per gli studenti durante interventi di sfalcio, potature degli alberi mediante decespugliatori da parte di ditte? NO Allontanarsi Esiste un locale per la custodia ed il deposito delle attrezzature per la manutenzione delle stesse? Sono periodicamente verificati gli ancoraggi di impianti ed attrezzature sospese ed il corretto e sicuro funzionamento degli attrezzi? NO Esiste un cartello con l'indicazione DIVIETO DI FUMARE . SI NO Sono presenti prolunghe di collegamenti elettrici e di comunicazione disposte nei normali percorsi di circolazione? Da ristrutturare interessata SI dalla zona O O Effettuare controlli 36 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 SCHEDA VALUTAZIONE DEI RISCHI I.T.S. ENRICO MATTEI DECIMOMANNU RILEVAZIONE DEL PREVENZIONE INCENDI Provvedimenti in sede Settembre 2013 SCHEDA N° 12 Descrizione: Questa scheda rappresenta il riepilogo degli adempimenti svolti e degli obblighi del datore di lavoro in relazione al RISCHIO SPECIFICO DI INCENDIO. Poiché l’attività scolastica rientra fra le attività soggette a controllo periodico da parte dei VV. F. e in tal senso trattasi di attività considerata a medio rischio di incendio si è provveduto ad avviare le seguenti attività • VERIFICHE PERIODICHE SEDE : E’ previsto un controllo con cadenza mensile degli estintori, e dei dispositivi di estinzione compreso il gruppo di pressurizzazione e degli idranti.Lo stesso dicasi sulla funzionalità delle vie di esodo, sulla presenza di carichi di incendio anomali, sullo stato di carica delle lampade di sicurezza e sulla efficienza degli interruttori differenziali e qualsiasi altra anomalia che possa pregiudicare l’incolumità e la salute delle persone che per vari motivi si trovano all’interno dell’edificio scolastico. Si accerta la presenza nei locali della segnaletica di sicurezza a riferisce al RSL ed al RSSP su apposito registro • Addetti antincendio. Due assistenti tecnici nel caseggiato scolastico costituiscono l’unico presidio permanente qualunque sia l’attività in corso nell’Istituto e hanno svolto la formazione multimediale di addetti antincendio e superato l’esame d’idoneità. presso il comando prov. Dei V.V.F. PIANO DI EVACUAZIONE: è in corso alla data del presente documento la preparazione della seconda prova di evacuazione con attività di formazione e informazione agli alunni sul comportamento da assumere in caso di evacuazione dei fabbricati. Sono stati individuati i luoghi sicuri ed apposta la cartellonistica relativa. • 37 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 DOCUMENTAZIONE E ATTIVITA’ DI CONTROLLO E’ stato rilasciato il C.P.I. dal competente comando pro.Quando scade? RSC NOTE Intervento O/F/S/T SI In assenza del C.P:I. è stato acquisito Il N.O.P T Esiste il piano di sfollamento rapido Del fabbricato? SI Si eseguono almeno due prove all’anno SI Esiste una convenzione con una ditta per il controllo degli estintori? SI La centrale antincendio viene avviata periodicamente? SI Tutto il personale conosce le procedure Di emergenza? SI Esiste un registro dei controlli periodici su:Sistemi di estinzione,lampade di sicurezza,vie di esodo? SI Esistono sistemi automatici per la rivelazione e segnalazione dei fumi? NO Esiste un presidio sanitario debitamente segnalato? SI E’ presente la segnaletica relativa alle Procedure di evacuazione? SI Il datore di lavoro ha designato gli addetti all’emergenza ? SI Esiste un controllo periodico su eventuali carichi d’incendio anche se temporanei SI Verranno calendarizzate nel presente a.s 38 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 NORME DI ESERCIZIO DI CARATTERE GENERALE Scheda 13 NORME DI ESERCIZIO NOTE Esiste registro dei controlli periodici degli impianti elettrici quali interruttori differenziali ,lampade di sicurezza,impianto di terra? SI Esiste un registro periodico dei controlli relativi al rischio incendio? SI Esiste un addetto per ogni turno in grado di intervenire in caso di blocco di ascensore? NO Esiste una segnaletica relativa al comportamento da assumere in caso di blocco dell’ascensore SI Verifiche impianto protezione scariche atmosferiche Non esiste in quanto asportato illegalmente Verifiche periodiche impianto di messa a terra Si presume che non siano state mai eseguite Esiste il libretto matricola dell’ascensore e le ricevute delle verifiche periodiche? SI Esiste registro infortuni SI Gli attestati relativi ai corsi degli addetti all’antincendio sono custoditi? SI Esiste una procedura per lo smaltimento di rifiuti tossici nocivi? SI Esiste una segnaletica con i numeri telefonici di primo soccorso SI I verbali delle prove di evacuazione sono custoditi SI 39 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 6. PROGRAMMA DELLE MISURE PER IL MIGLIORAMENTO NEL TEMPO DEI LIVELLI DI SICUREZZA Fatto il punto sulle sorgenti potenziali di rischio, ed individuate le misure di sicurezza da attuare è possibile procedere alla preparazione di una scala delle priorità. Sulla base dei dati ottenuti, desunti e misurati si è proceduto alla definizione del programma di prevenzione integrata - organizzativo (O), formativo (F), tecnico (T) e strutturale (S) secondo quanto indicato dal D.Lgs. 81/2008. I provvedimenti per la prevenzione e protezione saranno realizzati secondo la seguente scala: • Priorità alta: Intervento da realizzare con tempestività, nei tempi tecnici strettamente necessari, non appena approvato il budget degli investimenti previsto per sostenere l'onere dell'intervento stesso. • Priorità media: Intervento da realizzare anche dopo a quelli stimati con priorità alta, qualora l'entità delle spese fosse modesta potrà essere attuato in tempi relativamente brevi. • Priorità bassa: Intervento da inserire in un programma anche poliennale, ma da realizzare anche in tempi inferiori qualora l'opera fosse di rilevante efficacia. Dall’esame di quanto sopra si può realizzare il seguente ordine di priorità di interventi di prima fase: TECNICO STRUTTURALE • Adeguamento alle norme cancello elettrico scorrevole • Segnaletica accesso esterni • • Verifica fissaggio plafoniere • Verifica e sostituzione accumulatori lampade di sicurezza • Verifica fissaggio attrezzature palestre • • Segnaletica nei laboratori di scienze Completamento segnaletica relativa al piano di evacuazione Segnaletica relativa all’uso dei video terminali ORGANIZZATIVO • Avviamento del servizio di primo intervento (designazione addetti) • Avviamento del servizio antincendio (Superamento del corso) • Fornitura dei dispositivi di protezione per gli operatori dei laboratori FORMATIVO • Frequenza del corso antincendio • Formazione al personale sulla gestione emergenza ascensore • Prove di evacuazione 40 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 7. VALUTAZIONE DEI RISCHI DA STRESS CORRELATO AL LAVORO INTRODUZIONE Lo stress correlato al lavoro è stato individuato a livello internazionale, europeo e nazionale come oggetto di preoccupazione sia per i datori di lavoro che per i lavoratori. La definizione della Commissione Europea stabilisce che lo stress legato al lavoro è uno “schema di reazione emotiva, cognitiva, comportamentale e psicologica agli aspetti conflittuali e nocivi dei contenuti del lavoro, dell’organizzazione del lavoro, dell’ambiente di lavoro. Lo stress è causato da una scarsa corrispondenza tra il nostro ruolo al lavoro e fuori dal lavoro e dal non avere un ragionevole grado di controllo sul nostro lavoro e sulla nostra vita”. Potenzialmente lo stress può riguardare ogni luogo di lavoro ed ogni lavoratore, indipendentemente dalle mansioni svolte. Ciò non significa che tutti i luoghi di lavoro e tutti i lavoratori ne sono necessariamente interessati. Affrontare la questione dello stress correlato al lavoro può condurre ad una maggiore efficienza e ad un miglioramento della salute e sicurezza dei lavoratori, con conseguenti benefici economici e sociali per imprese, lavoratori e società nel suo complesso. Quando si affrontano i problemi dello stress correlato al lavoro è essenziale tener conto delle diverse caratteristiche dei lavoratori. E’ fondamentale accrescere la consapevolezza e la comprensione dello stress correlato al lavoro da parte dei datori di lavoro, dei lavoratori e dei loro rappresentanti, e attirare la loro attenzione sui segnali che potrebbero denotare problemi di stress correlato al lavoro. E’ importante che i datori di lavoro ed i lavoratori dispongano di un quadro di riferimento per individuare e prevenire o gestire problemi di stress correlato al lavoro. La direttiva europea del 12 giugno 1998 si occupa del settore educativo e pone in essere la struttura per prevenire lo stress da lavoro. La direttiva, che è stata convertita in legge in tutti gli stati membri, presenta un certo numero di requisiti chiave: i datori di lavoro devono valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Alla luce dei risultati ottenuti con la valutazione, i datori di lavoro devono assumere i provvedimenti necessari a prevenire il rischio occupazionale; ogni datore di lavoro deve garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori in ogni aspetto relativo al loro lavoro, inclusi gli aspetti psicologici; i lavoratori hanno diritto di essere consultati dal datore di lavoro; i lavoratori hanno diritto di essere addestrati in materia di salute e sicurezza; i lavoratori sono anche tenuti alla cooperazione in materia di salute e sicurezza e all’osservanza delle misure preventive. Nel 2004 le parti sociali europee hanno firmato un accordo di massima sullo stress legato al lavoro e nel 2007 hanno siglato un altro accordo sulla prevaricazione e la violenza sul lavoro, con l’obiettivo di incrementare il livello di consapevolezza e di comprensione da parte dei datori di lavoro, dei lavoratori e dei loro rappresentanti ed hanno prodotto un quadro di riferimento per occuparsi di questi aspetti psicologici, persecuzione sul posto di lavoro e violenza. L’accordo fornisce le linee essenziali per identificare, prevenire e gestire i problemi della prepotenza e della violenza sul lavoro. 41 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 Responsabilità dei datori di lavoro e dei lavoratori Secondo la direttiva-quadro 89/391, tutti i datori di lavoro hanno l’obbligo giuridico di tutelare la salute e sicurezza sul lavoro dei lavoratori. Questo dovere si applica anche in presenza di problemi di stress correlato al lavoro in quanto essi incidano su un fattore di rischio lavorativo rilevante ai fini della tutela della salute e della sicurezza. Tutti i lavoratori hanno un generale dovere di rispettare le misure di protezione determinate dal datore di lavoro. La gestione dei problemi di stress correlato al lavoro può essere condotta sulla scorta del generale processo di valutazione dei rischi ovvero attraverso l’adozione di una separata politica sullo stress e/o con specifiche misure volte a identificare i fattori di stress. Cosa è lo stress Lo stress è una reazione tipica di adattamento del corpo ad un generico cambiamento fisico o psichico. L'uomo segue i seguenti cicli : rilassamento, stato di allarme, tensione e reazione alla situazione di allarme. E' negativo soffermarsi troppo su una di queste quattro fasi. Si può dire che lo stress legato al lavoro si verifica quando le richieste provenienti dall’ambiente di lavoro eccedono le capacità dei lavoratori di affrontarle e controllarle. Non è una malattia, ma può indurre cattiva salute fisica e mentale. L’individuo è assolutamente in grado di sostenere una esposizione di breve durata alla tensione, che può essere considerata positiva, ma ha maggiori difficoltà a sostenere una esposizione prolungata ad una pressione intensa. Inoltre, individui diversi possono reagire differentemente a situazioni simili e lo stesso individuo può reagire diversamente di fronte a situazioni simili in momenti diversi della propria vita. Lo stress è influenzato dall'intervento dei pensieri di ciascuno. Ogni persona, in presenza di una situazione stressante, ha pensieri differenti e quindi emozioni e comportamenti differenti. Lo stress, pertanto, può essere aggravato anche da propri stimoli stressanti interni. Lo stress è una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro. Lo stress non è una malattia ma una situazione di prolungata tensione che può ridurre l’efficienza sul lavoro. Lo stress che ha origine fuori dall’ambito di lavoro può condurre a cambiamenti nel comportamento e ad una ridotta efficienza sul lavoro. Non tutte le manifestazioni di stress sul lavoro possono essere considerate come stress correlato al lavoro. Lo stress legato al lavoro è un problema che presenta varie sfaccettature. E’ necessario, pertanto, valutare tutti gli aspetti del lavoro che possono condurre allo stress, incluso l’equipaggiamento e l’ambiente fisico e sociale. Nel settore educativo, lo stress da lavoro è spesso legato a violenza, bullismo (comportamento prepotente), persecuzione e comportamento inaccettabile degli studenti. Lo stress è comunemente associato al concetto di negatività. Questo concetto non è corretto. 42 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 Lo stress di per sé consiste nella risposta (sia comportamentale sia organica) che il nostro organismo attua di fronte a qualsiasi sollecitazione per meglio adattarsi ad essa; può quindi essere considerato come un evento “positivo”. Diventa “negativo” quando, per il suo perdurare e per l’impossibilità di essere pareggiato da altri eventi positivi, richiede al nostro organismo anche un alto consumo energetico. In questo modo viene a crearsi un logorio progressivo che porta alla rottura delle difese psico-fisiche. Lo stress negativo o “distress” è tanto più invasivo quanto più l’essere umano è vulnerabile e si discosta dal preservare la propria unitarietà psicofisica. Il rispetto di tale unitarietà propria e degli altri contribuisce a costruire e mantenere gli equilibri funzionali alla vita lavorativa, alla vita aziendale e a quella relazionale. Principali cause e stimoli dello stress nell’ambiente di lavoro Si elencano di seguito le principali cause e stimoli normalmente identificati come fattori di stress negli ambienti di lavoro: sono affidati, improvvisamente senza spiegazioni, incarichi inferiori alla qualifica del lavoratore o estranei alle sue competenze; il lavoratore si sente sorvegliato nei minimi dettagli: orari di entrata e uscita, telefonate, tempo passato ai servizi, macchinetta del caffè, ecc.; il lavoratore è rimproverato eccessivamente per delle piccolezze; capi o colleghi provocano il lavoratore per indurlo a reagire in modo incontrollato; quando il lavoratore entra in una stanza i presenti interrompono di colpo la conversazione; i litigi o i dissidi con i colleghi sono più frequenti del solito; improvvisamente spariscono o si “rompono”, senza che vengano sostituiti, strumenti di lavoro come telefoni, computer, lampadine; si viene tagliati fuori da notizie e comunicazioni importanti per il lavoro; girano pettegolezzi infondati sul conto del lavoratore; si viene esclusi dalle feste aziendali o altre attività sociali; tutte le proposte del lavoratore riguardanti il lavoro vengono rifiutate; il clima di gruppo è ostile, le comunicazioni interpersonali interrotte e strumentalizzanti e la soddisfazione individuale sempre più ridotta; ci sono ambiguità di ruoli; il carico di lavoro è eccessivo o molto ridotto; c’è monotonia o frammentarietà del lavoro; c’è incertezza; esiste mancanza di attenzioni; gli ambienti di lavoro sono sporchi, vi è mancanza di pulizia, i servizi igienici non sono idonei. Le fonti dello stress da lavoro per gli insegnanti Gli insegnanti non sono gli unici lavoratori del settore educativo, ma sono forse i più visibili e sono disponibili informazioni su ciò che causa in loro stress da lavoro. Tra i diversi gruppi occupazionali, quello degli insegnanti è tra i maggiormente soggetti a stress. Uno studio ha consentito di evidenziare che il principale e quasi unico 43 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 motivo di stress è la mancanza di disciplina ed il comportamento di disturbo da parte degli alunni. Sono state identificate varie fonti di stress degli insegnanti. Tra esse le più comunemente citate sono conseguenza di problemi sorti dall’organizzazione della scuola e del lavoro, mancanza di cooperazione e supporto, mancanza di addestramento e di opportunità di carriera e la natura del lavoro, inclusa la situazione nella classe, pesante superlavoro e alunni irresponsabili. Un’indagine ha trovato i seguenti cinque principali motivi di stress per gli insegnanti: carico di lavoro/intensità del lavoro; sovraccarico del ruolo; aumento del numero di alunni per insegnante; inaccettabile comportamento degli alunni; cattiva conduzione della scuola/ mancanza di supporto da parte della dirigenza. Alcuni sintomi dello stress - Individuazione di problemi di stress correlato al lavoro L'organismo reagisce allo stress aumentando la secrezione di certi ormoni e inibendone altri. I sintomi caratteristici sono una frequente sensazione di stanchezza generale, accelerazione del battito cardiaco, difficoltà di concentrazione, attacchi di panico, crisi di pianto, depressione, attacchi di ansia, disturbi del sonno, dolori muscolari, ulcera dello stomaco, diarrea, crampi allo stomaco, colite, malfunzionamento della tiroide, pressione sanguigna alta, facilità ad avere malattie, difficoltà ad esprimersi ed a trovare un vocabolo conosciutissimo, sensazione di noia nei confronti di ogni situazione, frequente bisogno di urinare, cambio della voce, iperattività, confusione mentale, irritabilità. Alcuni dei segnali che possono denotare un problema di stress correlato al lavoro sono un alto tasso di assenteismo o una elevata rotazione del personale, frequenti conflitti interpersonali o lamentele da parte dei lavoratori. L’individuazione di un eventuale problema di stress correlato al lavoro può implicare una analisi su fattori quali l’eventuale inadeguatezza nella gestione dell’organizzazione e dei processi di lavoro (disciplina dell’orario di lavoro, grado di autonomia, corrispondenza tra le competenze dei lavoratori ed i requisiti professionali richiesti, carichi di lavoro, etc.), condizioni di lavoro e ambientali (esposizione a comportamenti illeciti, rumore, calore, sostanze pericolose, etc.), comunicazione (incertezza in ordine alle prestazioni richieste, alle prospettive di impiego o ai possibili cambiamenti, etc.) e fattori soggettivi (tensioni emotive e sociali, sensazione di non poter far fronte alla situazione, percezione di mancanza di attenzione nei propri confronti, etc.). Qualora si individui un problema di stress correlato al lavoro, occorre adottare misure per prevenirlo, eliminarlo o ridurlo. Il compito di stabilire le misure appropriate spetta al datore di lavoro. Queste misure saranno adottate con la partecipazione e la collaborazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti. E’ importante stabilire l’impatto dei fattori di stress identificati sulla salute dei lavoratori e sull’organizzazione. Per le scuole questi possono includere frequenti conflitti interpersonali ed un frequente cambiamento del personale; per gli individui tale impatto include: • burnout, depressione, esaurimento; • elevato assenteismo; • problemi legati al sonno (insonnia); • disturbi cardiovascolari con tutti i loro sintomi; • emicranie; • ipertensione (elevata pressione sanguigna); 44 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 • disturbi gastrointestinali; • dipendenze(alcool, tabagismo, droghe). Come gestire lo stress legato al lavoro Tutte le persone coinvolte nel processo educativo, inclusi insegnanti, alunni e genitori, hanno un ruolo da rivestire nel contrastare lo stress da lavoro. Gestire lo stress legato al lavoro richiede un approccio sistematico, che include una continua valutazione dei rischi. L’azione contro lo stress legato al lavoro dovrebbe consistere in: • mirare alla prevenzione dello stress da lavoro; • valutare i rischi dello stress da lavoro; • prendere iniziative atte a prevenire il danno; • porre in essere sistemi per occuparsi delle questioni legate allo stress. Dovrebbero essere introdotti mutamenti organizzativi ed istituzionali per affrontare lo stress legato al lavoro, seguendo i successivi sette gradini: • portare a termine l’analisi del rischio; • intraprendere una pianificazione completa di azioni preventive; • combinare le misure tese al miglioramento del lavoro con quelle intese a migliorare la situazione dei lavoratori; • introdurre le soluzioni adatte allo specifico contesto; • usare un appropriato aiuto esterno di esperti; • stabilire un dialogo sociale efficace, di collaborazione e coinvolgimento dei lavoratori; • prendere consistenti misure preventive ed assicurarsi il supporto di dirigenti di grado superiore. Una gestione difettosa ed insufficiente dei fattori di rischio nello stress da lavoro può avere importanti conseguenze sulla qualità del servizio fornito agli studenti, nonché sulla salute dei lavoratori. La guida della dirigenza, una buona organizzazione del lavoro, un clima di lavoro positivo che incoraggi il rispetto e la dignità, una comunicazione chiara tra lavoratori e supervisori/colleghi sono essenziali per ridurre il rischio di stress legato al lavoro. 45 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 Lista di controllo sullo stress legato al lavoro La valutazione dei rischi è stata SI effettuata con l’ausilio della lista di controllo riportata di seguito. C’è un clima di collaborazione ed un’atmosfera che non tollera comportamenti inaccettabili come la violenza e la persecuzione? X C’è un rapporto di collaborazione con studenti e genitori? X La violenza, il bullismo, la persecuzione sono considerati una questione di salute e sicurezza? X La violenza, il bullismo e la persecuzione da parte di alunni, colleghi o non lavoratori sono considerati nella valutazione del rischio? Si provvede all’addestramento sulla prevenzione dello stress, della violenza e della persecuzione per tutto il personale, compresi dirigenti, insegnanti ed altri? X X E’ disponibile un addestramento sulla gestione delle classi per chi lavora con gli alunni? X I lavoratori sono coinvolti nel procedimento di valutazione dei rischi e nella sua gestione? X Le famiglie sono coinvolte nel processo di riduzione dei rischi, per esempio nello stabilire degli standard di comportamento per gli alunni? Si insegna agli studenti la dignità ed il rispetto per gli altri e viene premiato il corrispondente comportamento? L’ambiente educativo e gli strumenti di lavoro vengono tenuti in efficienza e monitorati; per esempio l’aria condizionata, l’illuminazione, gli ambienti dedicati al riposo? Vengono monitorati le richieste eccessive, i carichi di lavoro, il frequente bisogno di lavoro straordinario; per esempio i lavoratori lavorano spesso a tarda ora o nel fine settimana? NO X X X X Tutti i lavoratori possono ottenere regolarmente brevi momenti di riposo in apposite aree? X I lavoratori possono scegliere i propri metodi ed il proprio ritmo di lavoro? X I lavoratori possono variare il loro lavoro? X Esistono risorse o procedure per aiutare i lavoratori a gestire i ruoli competitivi nel loro lavoro? X Esiste una politica relativa allo stress legato al lavoro? X Esiste una politica per sostenere e rafforzare un ambiente di lavoro positivo? X La valutazione dei rischi e le misure preventive vengono riviste regolarmente? X La direzione controlla il funzionamento della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro( includendo quelle legate allo stress da lavoro ed altri fattori psicologici)? Esiste un monitoraggio degli indicatori organizzativi dello stress da lavoro, come i dati sull’assenza per malattia, sugli intervalli tra i permessi o sulle prestazioni? X X Si dà luogo a provvedimenti per migliorare il bilancio della vita lavorativa? X Vi sono sistemi di comunicazione e di denuncia? X Vi è consultazione dei lavoratori prima di cambiamenti di grossa entità relative al luogo di lavoro o all’organizzazione del lavoro? X 46 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 Fattori di rischio e obiettivi specifici per il miglioramento della salute e sicurezza dei lavoratori Nel seguito sono elencati i diversi fattori di rischio individuati e per ciascuno di essi sono riportate sia le condizioni di lavoro estremamente negative, che devono essere evitate, sia, per contro, le situazioni ottimali che costituiscono altrettanti obiettivi per il miglioramento della Salute e Sicurezza dei lavoratori. PERSONALE ATA RISCHIO "STRESS" SITUAZIONE ESTREMAMENTE NEGATIVA Valutazione del rischio SITUAZIONE OTTIMALE ORARIO DI LAVORO ELEVATA DISUNIFORMITA' DELL'ATTIVITA' LUNGO L'ORARIO DI LAVORO – SONO PRESENTI TURNI PARTICOLARI Basso UNIFORME DISTRIBUZIONE DELL'ATTIVITA' LUNGO L'ORARIO DI LAVORO – NON SONO PRESENTI TURNI PARTICOLARI CARICO DI LAVORO COMPITI RIPARTITI IN MODO DISUNIFORME – ALCUNI SONO “PRIVILEGIATI” Basso COMPITI RIPARTITI IN MODO UNIFORME – TUTTI FANNO DI TUTTO CONDIZIONI AMBIENTALI TROPPO/POCO: SILENZIO/CALDO/FREDD O/LUCE Basso AMBIENTE CONFORTEVOLE ERGONOMIA MACCHINE, ATTREZZATURE, LABORATORI NON CONFORTEVOLI Basso MACCHINE, ATTREZZATURE, LABORATORI CONFORTEVOLI RELAZIONI GERARCHICHE BASATE SULL'AUTORITARISMO/ PAURA Basso BASATE SULL' AUTOREVOLEZZA / RISPETTO RELAZIONI NON GERARCHICHE "FREDDE" Basso AMICHEVOLI SODDISFAZIONE PERSONALE BASSA Media ALTA PRECARIATO PIU' DEL 90% Basso SOTTO IL 10% INTEGRAZIONE DELLE DIVERSITA' I DIVERSI SONO EMARGINATI Basso NESSUNA OSTILITA' PARI OPPORTUNITA' LE PERSONE VENGONO VALUTATE SU PARAMETRI DIVERSI DALLE COMPETENZE Basso LE PERSONE VENGONO VALUTATE PER I MERITI 47 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 COMUNICAZIONE BUROCRAZIA COMUNICAZIONI IMPARTITE E NON CONDIVISE Basso FACCIAMO SENTIRE IL DIPENDENTE “SUDDITO” Basso FACCIAMO SENTIRE IL DIPENDENTE PARTE DELLA STRUTTURA Basso NESSUNA PERSONA CON PROBLEMI PREGRESSI – NESSUNA ASSENZA PER MALATTIA RICONDUCIBILE A “SOFFERENZA” SUL LAVORO CAMPANELLI D'ALLARME PERSONE CON PROBLEMI PREGRESSI – ASSENZE PER MALATTIA RICONDUCIBILI A “SOFFERENZA” SUL LAVORO COMUNICAZIONI ESPLICATE E CONDIVISE PERSONALE DOCENTE RISCHIO "STRESS" ORARIO DI LAVORO CARICO DI LAVORO SITUAZIONE ESTREMAMENTE NEGATIVA ELEVATA DISUNIFORMITA' BASSO DELLA DISTRIBUZIONE SETTIMANALE DELLA PRIMA E ULTIMA ORA – SONO PRESENTI TURNI PARTICOLARI – MOLTE ORE “BUCHE” - NESSUNO “SCONTO” AI PENDOLARI SITUAZIONE OTTIMALE UNIFORME DISTRIBUZIONE SETTIMANALE DELLA PRIMA E ULTIMA ORA – NON SONO PRESENTI TURNI PARTICOLARI – POCHE ORE “BUCHE” - SI TIENE CONTO DELLE ESIGENZE DEI PENDOLARI ALCUNI DOCENTI HANNO PIU' BASSO CLASSI TERMINALI E “DIFFICILI” LA DISTRIBUZIONE DELLE CLASSI PIU' IMPEGNATIVE NON INCIDE IN MANIERA DIVERSA SUI DOCENTI CONDIZIONI AMBIENTALI TROPPO/POCO: MEDIO SILENZIO/CALDO/FREDDO/LUC E AMBIENTE CONFORTEVOLE ERGONOMIA MACCHINE, ATTREZZATURE, LABORATORI CONFORTEVOLI MACCHINE, ATTREZZATURE, LABORATORI NON CONFORTEVOLI MEDIO RELAZIONI GERARCHICHE BASATE SULL'AUTORITARISMO/PAURA Basso BASATE SULL'AUTOREVOLEZZA / RISPETTO RELAZIONI NON GERARCHICHE "FREDDE" BASSO AMICHEVOLI SODDISFAZIONE PERSONALE BASSA MEDIO ALTA PRECARIATO PIU' DEL 90% BASSO SOTTO IL 10% INTEGRAZIONE DELLE DIVERSITA' I DIVERSI SONO EMARGINATI Medio NESSUNA OSTILITA' PARI OPPORTUNITA' LE PERSONE VENGONO VALUTATE SU PARAMETRI DIVERSI DALLE COMPETENZE MEDIO LE PERSONE VENGONO VALUTATE PER I MERITI 48 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 COMUNICAZIONE COMUNICAZIONI IMPARTITE E NON CONDIVISE MEDIO COMUNICAZIONI ESPLICATE E CONDIVISE BUROCRAZIA FACCIAMO SENTIRE IL DIPENDENTE “SUDDITO” MEDIO FACCIAMO SENTIRE IL DIPENDENTE PARTE DELLA STRUTTURA MEDIO NESSUNA PERSONA CON PROBLEMI PREGRESSI – NESSUNA ASSENZA PER MALATTIA RICONDUCIBILE A “SOFFERENZA” SUL LAVORO CAMPANELLI D'ALLARME PERSONE CON PROBLEMI PREGRESSI – ASSENZE PER MALATTIA RICONDUCIBILI A “SOFFERENZA” SUL LAVORO TUTTO IL PERSONALE RISCHIO "MOBBING" DOCENTI / COLLABORATORI RISCHIO "BURN OUT" SITUAZIONE ESTREMAMENTE NEGATIVA ESISTONO PERSONE DEMANSIONATE PERSONE EMARGINATE PERSONE VESSATE PERSONE NON ASCOLTATE PERSONE “MENO UGUALI” SITUAZIONE OTTIMALE BASSO BASSO BASSO Basso Basso SITUAZIONE ESTREMAMENTE NEGATIVA I NEOASSUNTI SONO LASCIATI A SE' STESSI GLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO NON HANNO AIUTI SITUAZIONE OTTIMALE Basso Basso IL PERSONALE CHE ASSISTE Basso FISICAMENTE I DISABILI NON E' FORMATO NE' MOTIVATO GLI INSEGNANTI CON CLASSI Basso DIFFICILI NON SONO CAPITI NE' AIUTATI DAGLI ALTRI COLLEGHI E DAL DIRIGENTE L'INSUCCESSO SCOLASTICO Basso DEGLI ALUNNI E' SEMPRE "COLPA DEL DOCENTE" SI TENDE A CHIEDERE AI DOCENTI DI SOSTEGNO “L'IMPOSSIBILE” NON ESISTONO: PERSONE DEMANSIONATE PERSONE EMARGINATE PERSONE VESSATE PERSONE NON ASCOLTATE PERSONE “MENO UGUALI” Basso I NEOASSUNTI SONO ASSISTITI ADEGUATAMENTE I DOCENTI DI SOSTEGNO SONO CAPITI ED AIUTATI DAI COLLEGHI E DAL DIRIGENTE IL PERSONALE CHE ASSISTE FISICAMENTE I DISABILI E' FORMATO E MOTIVATO GLI INSEGNANTI CON CLASSI DIFFICILI SONO CAPITI ED AIUTATI DAGLI ALTRI COLLEGHI E DAL DIRIGENTE L'INSUCCESSO SCOLASTICO DEGLI ALUNNI NON VIENE ATTRIBUITO AL DOCENTE SE NON SULLA BASE DI RISCONTRI OGGETTIVI I DOCENTI DI SOSTEGNO VENGONO INFORMATI CORRETTAMENTE SULLE REALI POSSIBILITA' DEL PROPRIO ALUNNO Prevenire, eliminare o ridurre i problemi di stress correlato al lavoro 49 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 La prevenzione, l’eliminazione o la riduzione dei problemi di stress correlato al lavoro può comportare l’adozione di varie misure. Queste misure possono essere collettive, individuali o di entrambi i tipi. Possono essere introdotte sotto forma di specifiche misure mirate ai fattori di stress individuati o quale parte di una politica integrata sullo stress che includa misure sia preventive che di risposta. Sono stati individuati i seguenti accorgimenti per prevenire lo stress da lavoro: • ottimizzazione degli ambienti e dell’orario di lavoro, nei limiti delle esigenze del servizio; • promozione di una cultura, nell’ambito della scuola, che favorisca il rispetto della dignità umana e scoraggi ogni forma di violenza psicologica; • attuazione di condizioni di lavoro trasparenti; • adozione di misure che favoriscano la partecipazione e la condivisione degli obiettivi della scuola da parte dei dipendenti; • attivazione di un processo continuo di informazione e scambio a due vie (dal basso verso l’alto e viceversa); • valorizzazione delle risorse umane, attraverso percorsi di formazione adeguati; • progettazione di compiti lavorativi a misura d’uomo; • informazione e formazione sulla sicurezza sul lavoro e sullo stress; Queste sono alcune strategie individuate per impedire o limitare l’insorgenza delle patologie da stress. Una volta adottate, le misure anti-stress saranno regolarmente riviste per valutare se sono efficaci, se consentono un uso ottimale delle risorse e se sono ancora idonee o necessarie. Tali misure potranno includere, per esempio: • misure di gestione e comunicazione, chiarendo, ad esempio, gli obiettivi aziendali ed il ruolo di ciascun lavoratore ovvero assicurando un adeguato sostegno da parte della dirigenza ai singoli lavoratori ed ai gruppi o conciliando responsabilità e potere di controllo sul lavoro o, infine, migliorando la gestione dell’organizzazione e dei processi di lavoro, le condizioni lavorative e l’ambiente di lavoro; • la formazione dei dirigenti e dei lavoratori per accrescere la loro consapevolezza e conoscenza dello stress, delle sue possibili cause e di come affrontarlo e/o adattarsi al cambiamento; • l’informazione e la consultazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti, secondo la legislazione europea e nazionale, gli accordi collettivi e la prassi. Azioni per migliorare l’ambiente E LE CONDIZIONI di lavoro Ai fini del miglioramento dell’ambiente di lavoro si ritiene che possa essere utile: • stabilire un sistema di guida ed addestramento per tutto il personale; • stabilire un sistema di guida ed addestramento per i neo assunti, organizzato per tipo di lavoro; • sviluppare un programma per l’informazione e la presa di coscienza per esempio produrre opuscoli informativi e poster; • rinforzare e ricompensare i buoni standard comportamentali; • incoraggiare un atteggiamento collaborativo nella soluzione dei problemi e “la buona comunicazione”; • creare opportunità di confronto, per esempio elogiare ovvero criticare in maniera costruttiva i comportamenti; 50 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 • impegnare tutta l’organizzazione, dimostrando il supporto del dirigente nell’incrementare la conoscenza e consapevolezza dei problemi e promuovendo le pratiche positive; • assicurarsi che tutto il personale sappia dello stress legato al lavoro e addestrare i collaboratori ad identificarne i sintomi; • formare il personale sulla gestione dello stress; • sviluppare ed incoraggiare l’apprendimento del personale, per permettere il miglioramento delle prestazioni lavorative; • addestrare il personale, specialmente gli insegnanti, nella gestione del comportamento e nell’abilità di insegnare in situazioni di alunni con comportamento difficile; • ricompensare gli atteggiamenti positivi e promuovere positivi modelli di ruolo (sia per i lavoratori che per gli alunni); • per il personale docente, insegnare e rinforzare il rispetto ed il buon comportamento; • coinvolgere i collaboratori nella valutazione dei rischi, per esempio nell’individuazione dei fattori di rischio e nel suggerimento di soluzioni; • coinvolgere i lavoratori nei processi di cambiamento gestionale; • controllare e mantenere la qualità dell’ambiente di lavoro e delle attrezzature. Azioni per migliorare l’organizzazione del lavoro ed il carico di lavoro Per il miglioramento dell’organizzazione del lavoro e del carico di lavoro, si ritiene utile: • aumentare il livello di consapevolezza dei collaboratori sulle cause e le soluzioni dello stress legato al lavoro; • ottenere un impegno diffuso ad ogni livello dell’organizzazione per affrontare i problemi legati allo stress da lavoro; • rivedere spesso i carichi di lavoro, le richieste al personale, gli straordinari; • esaminare i modelli di lavoro del personale e coinvolgerlo nella scelta dei metodi di lavoro; • se necessario, ridistribuire i carichi di lavoro e le scadenze; • revisionare i procedimenti di gestione del personale per assicurare che i lavoratori non siano sovraccarichi, come può succedere quando vengono loro assegnati ruoli multipli. Azioni per porre in essere politiche e supporti • Sviluppare politiche di supporto ad un ambiente di lavoro positivo; • sviluppare procedure e strategie per prevenire lo stress e valutare tali politiche con regolarità; • sviluppare azioni con alunni e genitori per migliorare il comportamento, per esempio creando frequenti intervalli e programmi di ricompense; • produrre una periodica valutazione dello stress legato al lavoro e del suo impatto; • valutare il progresso dei programmi di gestione dei rischi; • focalizzare l’azione sul processo a lunga scadenza dell’apprendimento organizzativo, oltre che sui benefici a breve termine degli eventi ad alta visibilità e dell’addestramento; • usare fatti e cifre per monitorare e valutare ogni cambiamento di programma; • operare regolari controlli dello stress, attraverso i suoi sintomi organizzativi, quali elevato assenteismo, frequenti cambi di personale e scarsa produttività; • procedere a controlli sulla violenza ed il bullismo; • valutare le comunicazioni formali ed informali e verificare le comunicazioni di denuncia; 51 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 • stabilire un sistema di aperta consultazione, prima di operare mutamenti importanti; • rendere la gestione dello stress parte integrante della normale pratica di gestione. CONTROLLO DELL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA E RIESAME DELL’EFFICIENZA DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PERIODICO La realizzazione del programma attuativo di dettaglio emesso in corrispondenza delle priorità di intervento sarà oggetto di verifica periodica. Si prevede di effettuare la prima verifica della realizzazione delle misure programmate e della loro efficienza mediante cicli di audit interno a partire dal secondo mese dall’entrata in vigore del programma di attuazione di dettaglio. Le successive verifiche dell’efficienza delle misure in essere e di realizzazione di quelle programmate saranno svolte con cadenza almeno annuale, in occasione della riunione del servizio di Prevenzione e Protezione. L’organizzazione delle suddette verifiche sarà attuata con la collaborazione del Servizio di Prevenzione e Protezione e ci si potrà avvalere, se necessario, di apporti professionali specifici esterni all’Amministrazione. n° misura da adottare verifica si/no in data motivo per cui non è stata adottata 52 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 All.1 REGISTRO DEI CONTROLLI PERIODICI (D.M. 26/08/92. Individuazione della periodicità dei designazione degli addetti. controlli e Data ……………………… Sede Via Foscolo. Con riferimento agli adempimenti previsti dal D.M. 26/08/92, vengono confermati anche per l’anno in corso gli stampati di seguito allegati per consentire un’agevole ricognizione all’interno del fabbricato. I punti di verifica sono connessi prevalentemente al rischio incendio, al piano di evacuazione ed alle procedure di primo soccorso. Si richiede la designazione degli addetti ai controlli periodici per la necessaria formazione. Sede via Foscolo: • 2 addetti per controlli periodici con cadenza mensile(Dispositivi antincendio) • 2 per controlli periodici mensili delle vie di esodo, carichi d’incendio, lampade di sicurezza, interruttori differenziali e cartellonistica) • 2 addetti al primo soccorso con compiti di verifica del contenuto della Cassetta sanitaria uno per piano Copia del presente verbale viene allegato al piano di sicurezza dell’A.S. 2013/14 Il RSSP Prof. Gian Pietro Demurtas 53 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 All.2 REGISTRO DEI FORMAZIONE VERBALI DELLE ATTIVITA’ DI Data ……………… Sede Via Foscolo Oggetto : DESIGNAZIONE ADDETTI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE A.S. 2013/14 Si sono riuniti in data odierna il Dirigente Scolastico prof. Gian Pietro Demurtas, Responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione, il prof. Carlo Manovella, responsabile Lavoratori per la sicurezza ed il prof. Andrea Deplano nominato consulente del Responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione. Al fine di poter avviare il Servizio per l’A.S. in corso si stabilisce che in relazione alle caratteristiche degli edifici, al tipo ed alle modalità di svolgimento delle attività scolastiche ed a quanto emerso dal Piano di valutazione dei rischi già predisposto nell’anno precedente dovranno essere presenti le seguenti figure i cui compiti all’interno del servizio vengono dettagliati come di seguito: Sede Gruppo Antincendio: Numero 2 addetti per Piano e per turno Compiti: in caso di allarme incendio intervengono sul luogo, coordinano le attività di spegnimento in stretta collaborazione con il dirigente scolastico. Attualmente solo due figure hanno i requisiti per essere “Addetti antincendio”. a) Numero 2 Verificatori. Con cadenza mensile eseguono il controllo di tutti i sistemi si sicurezza e prevenzione. I controlli dovranno essere effettuati sia all’interno dell’edificio scolastico che all’esterno secondo i blocchi a loro assegnati dal RSPP,segnalando sull’apposito stampato ogni mancanza o anomalia. Oltre ai controlli i verificatori dovranno eseguire delle prove pratiche per verificare l’efficienza degli stessi. Riferiscono al D.S. Le verifiche debitamente firmate e datate con relative note verranno inserite in apposito registro ( DM 26/08/92) Gruppo Primo Soccorso: b) Numero 2 addetti:Verificano periodicamente la integrità e validità dei materiali contenuti nel pacchetto di medicazione. In caso di mancanza ne fanno richiesta immediata all’ufficio competente. Conosce i numeri telefonici della guardia medica di turno e dei Servizi di pronto intervento.Deve essere facilmente reperibile ed individuabile anche attraverso tesserino di riconoscimento. In caso di infortunio avvicina la cassetta di pronto soccorso all’infortunato e presta la prima assistenza nei limiti delle proprie competenze. Attende, se necessario, l’arrivo del personale sanitario, mettendosi a loro disposizione. RSPP Prof. Gian Pietro Demurtas Il consulente per la sicurezza Prof. Andrea Deplano 54 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014 CONCLUSIONI Il presente documento, costituito da 55 pagine, viene consegnato al dirigente scolastico dott. Prof. Gian Pietro Demurtas in unica copia in data 20.1.2014, è stato redatto sulla base di osservazioni dirette, e sentiti i responsabili dei singoli reparti. Le osservazioni riportate dovranno essere poste a disposizione degli addetti al sevizio antincendio, dei responsabili del primo intervento e del Medico Competente. Inoltre ogni operatore dovrà essere informato sulla valutazione del rischio relativamente alla propria attività e formato sulla relativa prevenzione e protezione. Il contenuto e la struttura del documento potranno variare in qualsiasi momento in seguito a nuovi rilevi e considerazioni. Il dirigente Scolastico Responsabile dei servizi di prevenzione e protezione Prof. Gian Pietro Demurtas Il consulente per la Sicurezza Prof. Andrea Deplano R.L S . Prof. Carlo Manovella Decimomannu, 20 GENNAIO 2014 55