Valutazione dei Rischi - "E. Mattei"

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Valutazione dei Rischi - "E. Mattei"
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
ISTITUTO TECNICO STATALE
Economico e Tecnologico
“Enrico Mattei”
Sede: Via Ugo Foscolo, 48 - Tel 070.9660257 Fax 070.961324
09033 Decimomannu (CA)
DOCUMENTO SULLA VALUTAZIONE DEI RISCHI
(Art. 17 comma 1 lettera a – Art. 28 lettera a D.Lgs 81/2008)
Anno scolastico 2013/2014
Aggiornamento: settembre 2013
Il presente documento unico è costituito da 55 pagine e viene depositato agli atti
in data 20 gennaio 2014
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Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
INDICE
1. Premessa e Scopi del documento
1.1) Dati di identificazione dell'Istituto.
1.2) Organizzazione del Servizio di prevenzione e Protezione
1.3) Organi di controllo
1.4) Attività svolte dall'Istituto
1.5) Macchine / attrezzature
2. Modalità e criteri seguiti per la valutazione del rischio
2.1) Criterio utilizzato per la valutazione dei rischi.
2.2) Definizione delle modalità di valutazione dei rischi
2.3) Individuazione delle norme e delle leggi e da applicare
2.4) Elaborazione delle schede di valutazione
2.5) Prestazioni fornite dai consulenti
3. Individuazione delle attività omogenee
4. Identificazione dei pericoli - Fattori di rischio
5. Valutazione dei Rischi
SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Scheda Rischio Antincendio
Scheda Norme di esercizio
6. Programma delle misure per il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza
7. Valutazione dei rischi da stress correlato al lavoro
Allegati:
All.1 Registro e Stampati verifiche periodiche
All.2 Registro delle attività di formazione
All.3 Nomina del Responsabile del Servizio
7. Conclusioni
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1. PREMESSA E SCOPI DEL DOCUMENTO
Il presente documento è stato elaborato nella forma prevista dal D.M. 5/12/96 e contiene gli
adempimenti documentali ai sensi degli articoli 28 e 29 del D. Lgs. 81/2008 (Testo Unico della
Sicurezza). Esso costituisce il rapporto per l'identificazione delle potenziali sorgenti di rischio,
ed espone quanto emerso a seguito di ispezioni e consultazioni di dati effettuate dal R.S.P.P.
Il servizio nella attuale struttura ha verificato quanto nelle competenze professionali in suo
possesso, e si riserva di apportare tutte le modifiche e proposte che in seguito ad esperienze,
segnalazioni o più accurate indagine possa essere evidenziato quale potenziale fonte di
rischio.
Il rapporto sintetizza la situazione esistente, dal punto di vista dei rischi associati alle attività
lavorative e presenta le proposte di un piano operativo per adeguare e migliorare le
condizioni di sicurezza secondo lo spirito del D.lgs. 81/2008, che sarà presentato agli Enti
cointeressati per verificarne la fattibilità tecnico economico.
Il documento si sviluppa nei seguenti punti principali, in cui si riportano:
• l'identificazione dell'Istituto
• l'identificazione delle figure responsabili della sicurezza,
• l'identificazione delle attività principali nei luoghi di lavoro,
• la metodologia e i criteri adottati per effettuare la valutazione dei rischi,
• l'individuazione dei lavoratori in gruppi omogenei,
• l'individuazione dei pericoli e la valutazione dei rischi associati,
• il programma delle misure per il miglioramento nel tempo del livello di
sicurezza.
Nota Bene:
Questo documento dovrà essere integrato con quanto previsto da:
Decreto Ministeriale 26 Agosto 1992 "Norme di Prevenzione Incendi per L'edilizia Scolastica",
Decreto Ministeriale 10 Marzo 1998 "Criteri generali di sicurezza antincendio e per la
gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro" (limitatamente alle parti applicabili).
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1.1)
Dati di identificazione dell'Istituto.
ISTITUTO TECNICO STATALE
Economico e Tecnologico
“Enrico Mattei”- DECIMOMANNU - (CA)
Sede Via Ugo Foscolo 48
1.2) Organizzazione gerarchica ai fini del rispetto della normativa in materia
di prevenzione degli infortuni ed igiene del lavoro
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE A. S. 2013 / 2014
Dirigente
Datore di lavoro
Responsabile S.P.P
Consulente del servizio
di sicurezza
Verificatore Sistemi di
sicurezza
Verificatore Sistemi di
Sicurezza
Riferimento per il
Pronto soccorso
Riferimento per il
Pronto soccorso
Dirigente
Scolastico
Designazione
Prot. n.86/C1
10.1.2014
Designazione
Prot. n.87/C1
10.1.2014
Designazione
Prot. n.87/C1
10.1.2014
Designazione
Prot. n.88/C1
10.1.2014
Designazione
Prot. n.88/C1
10.1.2014
Docente
Prof. Gian Pietro Demurtas
Prof. Andrea Deplano
Assistente
Tecnico
Sig. Giorgio Cuccu
Assistente
tecnico
Sig. Mario Bianco
Collaboratore
Scolastico
Sig.ra Giuseppina Serra
Collaboratore
Scolastico
Sig.ra Bettina Pisano
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ADDETTI
EMERGENZA INCENDIO
nomine
Bianco Mario
Cuccu Giorgio
Hanno frequentato i corsi presso i VV.F
e sostenuto con esito positivo l’esame
finale e pertanto sono in possesso dei
requisiti di legge
Prot.n°89/C1
Prot n°89/C1
10.1.2014
1.3) Organi di controllo
A.S.L. competente : n. 8
Servizio Prevenzione e Sicurezza del lavoro Via Peretti 2/c Cagliari
Ispettorato Provinciale del lavoro CAGLIARI
Comando Provinciale VV.F. di Cagliari
1.4) Attività svolte dall'Istituto
L'Istituto scolastico ITS E.Mattei svolge attività didattiche rivolte a studenti delle scuole
secondarie, che si possono classificare nelle seguenti tipologie:
docenza in aula
docenza in laboratorio ( laboratori di: informatica - linguistico- disegno tecnico al tavolo
e al Computer, tecnologia e disegno –chimica e fisica scienze naturali costruzioni e
topografia).
docenza ginnico – sportiva in spazi aperti, campi da gioco e palestra coperta
docenza in spazi aperti : topografa e rilievi
attività amministrative
attività di pulizia
Servizi vari di supporto all’attività didattica e amministrativa
La natura delle specifiche attività è sintetizzata nelle schede allegate.
Inoltre si deve tener conto, agli effetti delle esposizioni a rischio, della presenza di persone
non facenti parte della Scuola che per le ragioni sotto indicate frequentano anche se
occasionalmente l’Istituto:
• genitori degli allievi
• partecipanti e docenti esterni a corsi di formazione ed aggiornamento
• partecipanti a convegni, mostre, manifestazioni culturali
• Società sportive che usufruiscono delle strutture ed attrezzature scolastiche
• ditte terze per l'esecuzione dei seguenti tipi d'intervento:
manutenzione manufatti e arredi
manutenzione ascensori
manutenzione impianto elettrico e telefonico
manutenzione fotocopiatrici
manutenzione attrezzature informatiche
manutenzione impianti termici di riscaldamento e condizionamento
manutenzione di impianti idraulici sanitari
manutenzione e di attrezzature specifiche ad uso didattico
manutenzione di infissi
consegna materiale
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1.5) Macchine / attrezzature
L'Istituto ha in dotazione le seguenti macchine / attrezzature:
Per didattica e amministrazione
Fax
Fotocopiatrice
Stampanti
Personal Computer
Modem
Plotter
Scanner
Strumenti ottici di topografia
Pressa per laboratori
Forni per laboratorio
Piccoli trapani
Copyprinter
Macchina lava pavimenti
Aspirapolvere
Saldatore ad arco
Trapani portatili a batteria
Trapani portatili
Attrezzi ginnici
Carrello da trasporto
Strumentazione di laboratorio chimico, fisico, scienze naturali.
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2. MODALITA’ E CRITERI SEGUITI PER LA VALUTAZIONE
DEL RISCHIO
2.1) Criterio utilizzato per la valutazione dei rischi.
L'attività della Scuola consiste, come detto al punto 1.4), in lavori che possono essere
equiparati sia a quelli del settore amministrativo (uffici) sia a lavori di tipo manifatturiero,
essendo presenti laboratori d’Informatica, Fisica, Chimica, Multimediali, Tecnologia e Disegno,
Costruzioni e Topografia, entrambi con caratteristiche tutte proprie per le specificità della
popolazione cui si rivolge.
Attività di questo tipo mostrano alcune difficoltà e rischi specifici, dovuti a:
- continuo rinnovo dei soggetti di riferimento.
- presenza del corpo docente sul luogo di lavoro con orari ad intervalli e
con frequenze diverse.
- notevole affollamento.
dei quali si è tenuto conto del processo di valutazione dei rischi.
2.2) Definizione delle modalità di valutazione dei rischi
La valutazione dei rischi e la definizione delle conseguenti misure di prevenzione e/o
protezione sono state eseguite a partire dall'analisi delle attività svolte, dall'identificazione dei
gruppi omogenei di lavoratori, dalla specificità di destinazione d'uso del luogo di lavoro.
2.3) Individuazione delle norme e delle leggi e da applicare
Nella valutazione dei rischi gli elementi presi in considerazione sono:
le richieste specifiche della normativa in vigore, principalmente:
- D.Lgs 09/04/2008 n. 81
- D.Lgs 19/3/96 n. 242
- D.P.R. 19/3/56 n. 303 (abrogato con il D.Lgs. 81/2008 – tranne l’Art. 64)
- D.Lgs 6/12/91 n. 277
- D.M. 26/08/92
- D.M. 10/03/98
- gli standard internazionali di buona tecnica (CEI, UNI)
- la rispondenza al "buon senso ingegneristico".
2.4) Elaborazione delle schede di valutazione
Gli elementi di cui ai punti precedenti hanno consentito l'elaborazione di:
a) schede di valutazione per gruppi omogenei di lavoratori dove sono riportati:
•
le attività lavorative
•
l'identificazione dei pericoli
•
la valutazione dei rischi
b) schede d'analisi dei diversi fattori di rischio realizzate mediante specifiche check list.
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3. INDIVIDUAZIONE DELLE ATTIVITA’ OMOGENEE
L'analisi per mansioni svolte dai singoli lavoratori , le condizioni e l’ambiente di operatività
definiscono i rischi e le misure di sicurezza da adottare ogni qualvolta le stesse sono
esercitate nei luoghi di lavoro (ufficio, aula, laboratori, spazi esterni, palestra, magazzini).
Nell'ambito delle attività svolte dall'Azienda s'individuano le seguenti figure professionali che
si identificano in distinti gruppi omogenei dal punto di vista del fattore di rischio :
• Personale Docente e Assistente di cattedra
• Personale Amministrativo
• Personale Tecnico
• Personale Ausiliario
• Allievi e partecipanti esterni a corsi organizzati all’interno della struttura scolastica
(equiparati ai lavoratori subordinati limitatamente agli aspetti inerenti la
sicurezza)
4. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
I pericoli presenti negli ambienti di lavoro possono essere suddivisisi in due
categorie:
Pericoli per la sicurezza di natura infortunistica:
conseguenti ad impatto fisico - traumatico di diverso tipo (meccanici
elettrici, chimici, termici, ecc.). Normalmente le cause dei pericoli di
tipo infortunistico dipendono dall'ambiente di lavoro, dalle macchine
o apparecchiature utilizzate, dai modi operativi, dall'organizzazione
del lavoro.
Con riferimento a quanto disposto dal decreto ministeriale 10 marzo
1998 si inserisce benché non conseguente all’attività svolta anche il
pericolo derivante dal rischio specifico d’incendio.
Pericoli per la salute di natura igienica ambientale:
conseguenti alle non idonee condizioni igienico - ambientali.
Per l'individuazione delle fonti di potenziale pericolo sono state
utilizzate le linee guida riprese dal documento approvato in data
5/7/94 dal Comitato Consultivo per la Sicurezza, l'Igiene e la tutela
della salute sul luogo di lavoro dell'Unione Europea.
Operativamente, è stato utilizzato il seguente elenco di fattori di rischio, ad ognuno dei quali è
correlata una specifica lista di controllo, per ciascuno dei quali l'Istituto E. Mattei ha verificato
l'applicabilità al proprio caso.
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FATTORI DI RISCHIO
Argomento
Amianto
Antincendio
Apparecchi di sollevamento
Ascensori – Montacarichi
Attrezzi manuali
Attrezzi manuali elettrici
Campi da gioco esterni
Centrale termica
Cucine - Refettori
Depositi - Archivi
10
Emergenza - Evacuazione
Estintori
Formazione - Informazione
Gas compressi in bombole
Idranti
Illuminazione naturale
Illuminazione artificiale
Illuminazione di Emergenza
Impianto di allarme
Impianti di spegnimento,
Rilevazione, allarme incendio
Impianti elettrici
Impianto elettrico di sicurezza
Laboratorio di biologia
Laboratorio chimico
Laboratorio di elettrotecnica
Laboratorio di fisica
Laboratorio di informatica
Laboratorio di meccanica
Locali di lavoro
Macchine
Microclima
Mov. manuale dei carichi
Palestra
Porte
Pronto soccorso
Rifiuti
Rumore
Scale
Scale fisse a pioli
40
Scale portatili
Segnaletica
Servizi igienici
Sostanze pericolose
Videoterminali
Vie di transito
Verifiche per lavori in appalto
Scheda
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Applicabile
No
Si
No
Si
Si
Si
Si
Si
No
Si
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Si
Si
Si
No
Si
Si
Si
Si
Si
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
37
38
39
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
No
Si
No
Si
Si
Si
Si
Si
No
No
Si
No
41
42
43
44
45
46
47
Si
Si
Si
Si
Si
Si
No
9
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Altri Rischi Specifici valutati nell’Istituto
Trasferimenti stradali cittadini 48
Cancelli automatici
49
Scale esterne
50
Balconi
51
Terrazze
52
Traffico Veicolare interno
53
Campi da gioco
54
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
10
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5. VALUTAZIONE DEI RISCHI
La valutazione dei rischi rilevati è stata eseguita attraverso la determinazione dell’indice di
rischio (RSC) in funzione dei seguenti parametri:
probabilità o frequenza che si manifesti l’evento dannoso (Pr)
gravità o magnitudo dell’evento dannoso (Grv)
attraverso la relazione:
RSC = Prb x Grv
(1)
Per ogni "Punto di verifica" ai due parametri Prb e Grv è stato attribuito un valore numerico in
funzione della magnitudo del danno e della probabilità che lo stesso si verifichi. Nelle tabelle
1 e 2 seguenti sono descritte le scale della probabilità_ Prb e del danno Grv ed i criteri adottati
per l'attribuzione dei valori.
TABELLA 1- SCALA DELLE PROBABILITA’
LIVELLO
MISURATORI DELLA PROBABILITA'
Esiste una correlazione diretta tra le carenze rilevate ed il verificarsi del
danno.Si sono già verificati danni in situazioni operative simili. Il verificarsi
ALTAMENTE PROBABILE
del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcun stupore
Prb=1
in azienda .Il verificarsi dell'evento è generalmente atteso stante le
macroscopiche carenze di tipo strutturale ed organizzativo
MEDIA Prb = 0,25
Le carenze rilevate non provocano necessariamente l'evento, infatti si ha
notizia che in qualche episodio alla carenza non è seguito il danno.Il
verificarsi dell'evento susciterebbe una moderata sorpresa.Gli eventi si
verificano frequentemente.Il verificarsi del fatto viene considerato come
"annunciato"
Eventi che si presentano casualmente ma con regolarità nellà normale
attività.Il verificarsi del fatto genera una moderata sorpresa.
BASSA Prb = 0,10
Evento che raramente si è verificato nella scuola in esame o in altre strutture
similari. Il verificarsi del fatto genera sorpresa per gli addetti.
BASSISSIMA Prb = 0,05
Evento mai verificatosi nella scuola ma di cui esiste menzione nella casistica
di attività similari
PROBABILE Prb = 0,5
IMPROBABILE Prb = 0,01
Le carenze rilevate possono determinare un danno solo in seguito alla
concomitanza di eventi sfavorevoli fra loro indipendenti. Evento stimato
impossibile. .Non sono noti altri episodi simili.
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TABELLA 2- SCALA DELLA ENTITA’ DEL DANNO
DESCRIZIONE
LIVELLO
DANNO LIEVE
INABILITA'
TEMPORANEA
1
2
L'evento può comportare la momentanea inabilità della persona coinvolta.Effetti
reversibili nell'arco di 48 ore
L'evento può causare la reversibile temporanea inabilità della persona senza però
comprometterne definitivamente la capacità lavorativa.
LIEVE
INVALIDITA'
3
L'evento può determinare la perdita funzionale di un organo o di un arto ( o parte
di esso) con conseguente lieve invalidità permanente
GRANDE
INVALIDITA'
4
L'evento può causare alla persona una grave invalidità permanente (perdita fisica
di un arto, perdita funzionale di un organo)
MORTE CERTA
5
L'evento può causare la morte della persona coinvolta nell'evento
STRAGE
6
L'evento può causare la morte di più persone presenti nello stesso ambiente
DISASTRO
7
L'evento può causare la morte certa di più persone anche estranee alla Scuola
La definizione della scala delle probabilità fa riferimento principalmente all'esistenza di una
correlazione quasi diretta tra la carenza riscontrata ed il danno ipotizzato, alla sussistenza di
dati statistici noti a livello d'istituto o di comparto d'attività; infine, un criterio di notevole
importanza, è rappresentato dal giudizio soggettivo di chi è direttamente coinvolto nella
realtà lavorativa. Tale giudizio può essere misurato indirettamente attraverso il livello di
sorpresa che l'evento provocherebbe, secondo una prassi adottata in alcuni paesi
anglosassoni.
La scala di gravità del danno chiama invece in causa la competenza di tipo sanitario e fa
riferimento principalmente alla reversibilità o meno della lesione, distinguendo tra infortunio
ed esposizione acuta o cronica.
Mediante la relazione (1) s'individuano quattro LIVELLI DI RISCHIO evidenziati dalla seguente
tabella:
Prob.
1,00
0,50
0,25
0,10
0,05
0,01
1
1
0,5
0,25
0,1
0,05
0,01
2
2
1
0,5
0,2
0,1
0,02
GRAVITA' DEL DANNO
3
4
5
3
4
5
1,5
2
2,5
0,75
1
1,25
0,3
0,4
0,5
0,15
0,2
0,25
0,03
0,04
0,05
6
6
3
1,5
0,6
0,3
0,06
7
7
3,5
1,75
0,7
0,35
0,07
LIVELLO ROSSO : sospendere l’attività in attesa di intervento di bonifica o ripristino
LIVELLO GIALLO : Necessità di intervento immediato Adottare misure di sicurezza
LIVELLO AZZURRO : Necessità di intervento nel medio periodo, Informare gli utenti
LIVELLO VERDE : Eseguire se possibile interventi migliorativi
Gli elementi conoscitivi necessari per l'analisi condotta sono stati acquisiti:
•
durante le operazioni di censimento per quanto riguarda ad esempio gli
ambienti di lavoro, o le macchine.
12
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•
con il ricorso in primo luogo all'integrazione ed approfondimento della
conoscenza diretta delle situazioni mediante l'attività di un gruppo di lavoro.
Più in dettaglio, la procedura operativa adottata con la presente analisi e valutazione del
rischio si è sviluppata nelle seguenti fasi ed azioni:
ricognizione della situazione esistente
verifica delle persone coinvolte
integrazione dei dati acquisiti
individuazione e valutazione dei fattori di rischio.
attribuzione di classi quali - quantitative (punteggi) alle probabilità ed
entità dei possibili danni individuati si sono utilizzate le scale a 4 classi,
riportate nelle due tabelle seguenti.
Il risultato della valutazione dei Rischi è contenuto nelle
schede allegate dove
all'individuazione della specifica situazione è¨ associato il valore stimato del rischio ed il tipo
di intervento proposto seguendo la classificazione :
CODICE
Tipo di Intervento proposto
O = organizzativo E' necessario
E' necessario
F = formativo
coinvolte
T = tecnico
E' necessario
S = strutturale
E' necessario
riprogrammare l'attuale organizzazione della attività
avviare o migliorare il livello di formazione delle persone
un intervento di riparazione o controllo
prevedere interventi di modifica o di ristrutturazione
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SCHEDA VALUTAZIONE DEI
RISCHI
I.T.S. ENRICO MATTEI
DECIMOMANNU
RILEVAZIONE DEL
LOCALE/REPARTO
AULE DIDATTICHE
Settembre 2013
SCHEDA N°01
Descrizione:
Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti
richiesti dalla legge sull'igiene del Lavoro.Gli ambienti in oggetto consistono di aule per lo
svolgimento di attività didattica. Le aule dell’Istituto sono in totale 33 di cui 13 al piano terra e
20 al piano primo oltre le Aule con destinazioni speciali.. La maggior parte delle aule ha una
superficie di circa 50 mq ed è pertanto idonea ad ospitare circa 25 alunni. Le aule sono di recente
realizzazione e sono arredate generalmente con tavolini a due posti con ripiano porta borsa e
gancio per zaino, le sedie hanno sedile e schienale in compensato sagomato a pressione e
rivettato alla struttura tubolare in acciaio.
Completano l'arredamento di ogni aula una cattedra con due cassetti, una lavagna appesa alla
parete con ganci ad espansione, ed attaccapanni alle pareti. Le pareti sono intonacate a
frattazzo fine e tinteggiate con tempera lavabile di colore bianco come pure i soffitti. I pavimenti
ed i battiscopa sono realizzati con piastrelle in gres ceramico di colore unico chiaro non
scivolose: facilitano le operazioni di pulizia ed hanno un modesto grado di polverosità. Il
riscaldamento invernale del locale è ottenuto con radiatori a parete (sotto le finestre) e presa
per il ricambio d'aria costituita da una griglia sulla parete esterna alle spalle dei radiatori.
L'impianto elettrico, interamente sotto traccia, alimenta plafoniere a soffitto e prese bipasso
disposte a parete alle spalle del docente. Non sono previsti impianti di comunicazione interna. Le
porte realizzate in pannelli ciechi con anima alveolare sono del tipo a due ante asimmetriche ed
aprono verso l'esterno con maniglia a leva di tipo tradizionale. Benché provviste di serratura a
chiave queste vengono custodite in altra sede. Le superfici finestrate sono corredate di infissi in
acciaio preverniciato del tipo ad ante scorrevoli ed avvolgibili in PVC.
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Intervento
SCHEDA 01 Fabbricato : via U.Foscolo
AULE
I luoghi di lavoro posseggono una sufficiente illuminazione naturale,
in ogni caso sono previsti dispositivi che consentano un adeguato
sistema di illuminazione per salvaguardare la sicurezza e la salute
durante le ore di attività?
DPR 303/56 art.11 comma 5
I corpi illuminanti sono installati e verificati in modo da non costituire
rischio di infortunio?
DPR 303/56 art.11 comma 2
Le finestre, i lucernai e/o le pareti vetrate sono tali da non creare un
soleggiamento eccessivo in relazione all’attività svolta?
DPR 303/56 art.11 comma 4
La temperatura dei locali di lavoro è adeguata in relazione al tipo di
attività svolta ed al tempo di permanenza ?
DPR 303/56 art.11 comma 1
I ricambi di aria sono garantiti dalle superfici finestrate apribili?
DPR 303/56 art.11 comma 1
Sono assicurati gli indici massimi di affollamento?
Valutazione Rischio / NOTE
O-F-S-T
SI
SI
VERIFICARE I SISTEMI DI
FISSAGGIO
T
Richiesta
inoltrata
Adeguamento di alcune
linee elettriche
S
Urgente
In parte è stato
ripristinato.
T
Da
completare
NO In alcune aule , in relazione
all’esposizione sono necessari
dei teli frangisole
SI
SI
SI
Linee e componenti dell’impianto elettrico sono in buono stato di
conservazione e non esistono pericoli per contatti diretti?
Gli arredi sono disposti in modo tale da non costituire intralcio alle
vie di circolazione ed in particolare di uscita?
Si
Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale può
causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…)?
Esiste l’impianto di illuminazione di sicurezza e viene verificato
periodicamente?
SI
Esiste un interruttore locale magnetotermico differenziale e viene
verificato periodicamente?
I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali
sono privi di discontinuità?
SI
SI
Incerti punti si notano
cedimenti
T
In parte
eseguiti
Sono presenti tracce di fessure o lesioni sulle pareti e sui solai
attribuibili a cedimenti o della struttura dell’edificio?
SI
Chiesta la verifica alla
amm.prov.
T
Richiesta
inoltrata
E’ presente la segnaletica relativa alle procedure di evacuazione e
antincendio?
SI
E’ stata aggiornata
Le finestre possono essere lavate e manutenzionate periodicamente
senza rischi per gli addetti?
Le porte del locale hanno caratteristiche e dimensioni conformi alle
norme?
DPR547 art.14 e 626/94 art 33
I pavimenti ed in genere i percorsi orizzontali sono privi di
discontinuità?
Esiste un cartello con l'indicazione DIVIETO DI FUMARE ?
NO E’ necessario operare
sempre in coppia
SI
Sono presenti prolunghe di collegamenti elettrici e di comunicazione
disposte nei normali percorsi di circolazione?
Esistono elementi o composti utilizzanti Amianto quali : Pannelli di
separazione, Controsofitti, Pannelli fonoassorbenti, Vernici, lastre in
cemento amianto, coperture impermeabilizzanti, serbatoi idrici,
tubazioni?
Sono assicurati gli indici massimi di affollamento pari a 1,96
mq/alunno per le aule normali e 0,97 per quelle speciali (2,29 per Sala
disegno Geometri)? L'altezza minima è >= 300 cm?
NO
SI
SI
SI
SI
NO
SI
15
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
SCHEDA VALUTAZIONE DEI
RISCHI
I.T.S. ENRICO MATTEI
DECIMOMANNU
RILEVAZIONE DEL
LOCALE/REPARTO
AULA VIDEO E CONFERENZE
PIANO TERRA
Settembre 2013
SCHEDA N° 02
Descrizione:
Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti
richiesti dalla legge sull'igiene del Lavoro.Il locale in oggetto si trova al piano terra e consiste di
un’aula speciale utilizzata prevalentemente per conferenze. Dispone di banchi a gradinate per un
totale di 48 presenze con una superficie di 32 mq.
Le pareti sono intonacate a frattazzo fine e tinteggiate con tempera lavabile di colore bianco
come pure i soffitti. I pavimenti ed i battiscopa sono realizzati con piastrelle in gres ceramico di
colore unico chiaro non scivolose: I posti a sedere sono posizionati su una struttura a gradinate in
elementi metallici e piani in truciolare Il riscaldamento invernale del locale è ottenuto con
radiatori a parete (sotto le finestre) e presa per il ricambio d'aria costituita da una griglia sulla
parete esterna alle spalle dei radiatori. L'impianto elettrico, interamente sotto traccia, alimenta
plafoniere a soffitto e prese bipasso disposte a parete alle spalle del docente. Non sono previsti
impianti di comunicazione interna. Le porte realizzate in pannelli ciechi con anima alveolare sono
del tipo a due ante asimmetriche ed aprono verso l'esterno con maniglia a leva di tipo
tradizionale. Benché provviste di serratura a chiave queste vengono custodite in altra sede. Le
superfici finestrate sono corredate di infissi in acciaio preverniciato del tipo ad ante scorrevoli ed
avvolgibili in PVC. Si consiglia una presenza massima di 30 persone. In caso di presenza superiore
tenere le due ante della porta aperte
16
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
Intervento
SCHEDA 02 Fabbricato : via U.Foscolo
AULETTA VIDEO E CONFERENZE PIANO TERRA
I luoghi di lavoro posseggono una sufficiente illuminazione
naturale, in ogni caso sono previsti dispositivi che consentano
un adeguato sistema di illuminazione per salvaguardare la
sicurezza e la salute durante le ore di attività?
DPR 303/56 art.11 comma 5
I corpi illuminanti sono installati e verificati in modo da non costituire
rischio di infortunio?
DPR 303/56 art.11 comma 2
Valutazione Rischio / NOTE
O-F-S-T
SI
SI
VERIFICARE I SISTEMI DI
FISSAGGIO
T
Richiesta
inoltrata
Adeguamento linea
elettrica
S
Urgente
Da ripristinare
T
Le finestre, i lucernai e/o le pareti vetrate sono tali da non creare un
soleggiamento eccessivo in relazione all’attività svolta?
DPR 303/56 art.11 comma 4
La temperatura dei locali di lavoro è adeguata in relazione al tipo di
attività svolta ed al tempo di permanenza ?
DPR 303/56 art.11 comma 1
I ricambi di aria sono garantiti dalle superfici finestrate apribili?
DPR 303/56 art.11 comma 1
SI
Linee e componenti dell’impianto elettrico sono in buono stato di
conservazione e non esistono pericoli per contatti diretti?
Gli arredi sono disposti in modo tale da non costituire intralcio alle
vie di circolazione ed in particolare di uscita?
SI
Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale può
causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…)?
Esiste l’impianto di illuminazione di sicurezza e viene verificato
periodicamente?
Esiste un interruttore locale magnetotermico differenziale e viene
verificato periodicamente?
I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali
sono privi di discontinuità?
SI
Sono presenti tracce di fessure o lesioni sulle pareti e sui solai
attribuibili a cedimenti o della struttura dell’edificio?
E’ presente la segnaletica relativa alle procedure di evacuazione e
antincendio?
N0
Le finestre possono essere lavate e manutenzionate periodicamente
senza rischi per gli addetti?
Le porte del locale hanno caratteristiche e dimensioni conformi alle
norme?
DPR547 art.14 e 626/94 art 33
I pavimenti ed in genere i percorsi orizzontali sono privi di
discontinuità?
Esiste un cartello con l'indicazione DIVIETO DI FUMARE ?
NO E’ necessario operare
sempre in coppia
SI
Sono presenti prolunghe di collegamenti elettrici e di comunicazione
disposte nei normali percorsi di circolazione?
Esistono elementi o composti utilizzanti Amianto quali : Pannelli di
separazione, Controssoffitti, Pannelli fonoassorbenti, Vernici, lastre in
cemento amianto, coperture impermeabilizzanti, serbatoi idrici,
tubazioni?
Sono assicurati gli indici massimi di affollamento pari a 1,96
mq/alunno per le aule normali e 0,97 per quelle speciali (2,29 per Sala
disegno Geometri)? L'altezza minima è >= 300 cm?
NO
SI
SI
SI
SI
NO
SI
SI
SI
SI
NO
SI
Si deve limitare il numero dei
presenti a 30 lasciando libero il
corridoio centrale e le prime file
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Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
SCHEDA VALUTAZIONE
DEI RISCHI
I.T.S. ENRICO MATTEI
DECIMOMANNU
RILEVAZIONE DEL
LOCALE/REPARTO
CORRIDOI – SCALE - ASCENSORI
Settembre 2013
SCHEDA N° 03
Descrizione:
Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti
richiesti dalla legge sull'igiene del Lavoro.Gli ambienti in oggetto consistono in corridoi di
collegamento dei vari ambienti posizionati al piano terra e primo. Le scale considerate nella
presente scheda sono solo quelle interne. I corridoi sono generalmente privi di arredi ad
eccezione di bacheche per comunicazioni agli allievi appese alle pareti e di qualche armadio in
corrispondenza agli uffici.Le pareti sono intonacate a frattazzo fine e tinteggiate con tempera
lavabile di colore bianco come pure i soffitti. I pavimenti ed i battiscopa sono realizzati con
piastrelle in grès ceramico di colore unico chiaro non scivolose se asciutte. In corrispondenza
agli ingressi, è necessario installare degli zerbini di dimensioni ampie per evitare
l’imbrattamento dei corridoi e ridurre il pericolo di cadute.
Il riscaldamento invernale è ottenuto con radiatori a parete. L'impianto elettrico, interamente
sotto traccia, alimenta plafoniere a soffitto e prese bipasso disposte a parete. Le porte verso
l’esterno sono tutte a doppia anta vetrata munite di maniglione antipanico e necessitano di
un’intervento di manutenzione, mentre quelle interne, al fine di garantire la
compartimentazione sono REI . Le scale sono provviste di corrimano e i gradini sono in gomma
che per usura possono essere pericolose durante il calpestio.
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Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
Intervento
SCHEDA 03 Fabbricato : via U.FOSCOLO
CORRIDOI - SCALE - ASCENSORI
Valutazione Rischio / NOTE
O-F-S-T
I luoghi di lavoro posseggono una sufficiente illuminazione naturale,
in ogni caso sono previsti dispositivi che consentano un adeguato
sistema di illuminazione per salvaguardare la sicurezza e la salute
durante le ore di attività?
DPR 303/56 art.11 comma 5
I corpi illuminanti sono installati e verificati in modo da non costituire
rischio di infortunio?
DPR 303/56 art.11 comma 2
Le vie e le uscite di emergenza sono dotate di segnaletica di
sicurezza?
DPR 547/55 art 13
I livelli di illuminazione sono adeguati alla destinazione degli
ambienti?
I ricambi di aria sono garantiti dalle superfici finestrate apribili?
DPR 303/56 art.11 comma 1
Linee e componenti dell’impianto elettrico sono in buono stato di
conservazione e non esistono pericoli per contatti diretti?
Gli arredi sono disposti in modo tale da non costituire intralcio alle
vie di circolazione ed in particolare di uscita?
SI
Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale non può
causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…)
Esiste l’impianto di illuminazione di sicurezza e viene verificato
periodicamente?
Esiste un interruttore locale magnetotermico differenziale e viene
verificato periodicamente?
I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali
sono privi di discontinuità?
SI
Sono presenti tracce di fessure o lesioni sulle pareti e sui solai
attribuibili a cedimenti o della struttura dell’edificio?
SI
E’ presente la segnaletica relativa alle procedure di evacuazione e
antincendio? Esistono le frecce direzionali verso le vie di esodo?
SI
T
Le finestre possono essere lavate e manutenzionate periodicamente
senza rischi per gli addetti?
Le rampe di scale con più di tre gradini dispongono di parapetto non
inferiore ad un metro?
DPR 547/55 art 16 - DPR 384/78 art 9
NO E’ necessario operare in coppia
O
Le rampe di scale con più di tre gradini dispongono di un corrimano
per larghezze fino a 180 cm e di due se maggiori?
DPR 547/55 art 16 - DPR 384/78 art 9
Eventuali finestre o vetrate sono provviste di parapetto di altezza
non inferiore a 90 cm?
DPR 547/55 art 26
Le porte del locale hanno caratteristiche e dimensioni conformi alle
norme?
DPR547 art.14 e 626/94 art 33
Tutti i gradini sono uniformi ed antiscivolo?
SI
Esistono elementi o composti utilizzanti Amianto quali : Pannelli di
separazione, Controssoffitti, Pannelli fonoassorbenti, Vernici, lastre
in cemento amianto, coperture impermeabilizzanti, serbatoi idrici,
tubazioni canne fumarie?
Circ. Min. sanità 10 lug 86
Esistono le indicazioni relative alla Cassetta di Pronto Soccorso?
NO
SI
VERIFICARE I SISTEMI DI FISSAGGIO
T
Richiesta
inoltrata
Adeguamento di alcune linee
elettriche.
S
Urgente
SI
SI
SI
SI
SI
SI
T
SI
Chiesto l’intervento
adeguamento
SI
In certi punti si notano
cedimenti
In certi punti si notano
cedimenti
S
T
In parte
eseguito
In parte
eseguito
SI
SI
SI
SI
SI
Intervento
SCHEDA 03 Fabbricato : via U.FOSCOLO
ASCENSORI
Valutazione Rischio / NOTE
O-F-S-T
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Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
Esiste una ditta convenzionata che esegue i controlli periodici mensili
?
L.1415/42
Le chiavi del locale macchina sono custodite in un punto custodito e
presidiato ?
Vi è sempre un addetto in grado di effettuare la manovra di
emergenza?
Il pulsante di allarme funziona e la sirena è percepibile dal personale
addetto?
Esiste una targa con i valori di carico massimo?
SI
Esiste una targa con l’indicazione da seguire in caso di blocco
dell’ascensore?
SI
SI
Sollecitare i verbali dei controlli
e di eventuali interventi di
manutenzione.
Locale fotocopiatore
SI
SI
Si
20
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
SCHEDA VALUTAZIONE
DEI RISCHI
I.T.S. ENRICO MATTEI
DECIMOMANNU
RILEVAZIONE DEL
LOCALE/REPARTO AULE INFORMATICA
Lab. Multimediali Lab.Linguistici
Settembre 2013
SCHEDA N° 04
Descrizione
Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti
richiesti dalla legge sull'igiene del Lavoro.
Gli ambienti in oggetto consistono di aule per lo svolgimento di attività didattica con utilizzo di
strumentazione multimediale: rientrano in questa categoria dal punto di vista dei fattori di
rischio anche i laboratori linguistici. Nella sede di Via Foscolo esiste attualmente un laboratorio
al piano terra utilizzato prevalentemente dal corso per geometri e 3 aule al piano primo.
Valutando i posti di lavoro presenti si verifica che le condizioni di esodo sono sempre rispettate.
Le aule sono di recente realizzazione e sono arredate generalmente con piani di lavoro di legno
melaminizzato di colore chiaro. I posti di lavoro sono affiancati su uno o più file in modo da
ridurre i percorsi e l’ingombro dei cavi di alimentazione che generalmente sono alloggiati
all’interno dei banchi stessi. Le sedie sono del tipo a poltroncina in tessuto imbottito, regolabile
in altezza e nella inclinazione dello schienale.Completano gli arredi uno o più armadi metallici e
in qualche caso un tavolo per consultazione di elaborati.
Le pareti sono intonacate a frattazzo fine e tinteggiate con tempera lavabile di colore bianco
come pure i soffitti. I pavimenti ed i battiscopa sono realizzati con piastrelle in grès ceramico di
colore unico chiaro non scivolose: facilitano le operazioni di pulizia ed hanno un modesto grado
di polverosità. Il riscaldamento invernale del locale è ottenuto con due radiatori a parete (sotto
le finestre) e presa per il ricambio d'aria costituito da una griglia sulla parete esterna alle spalle
dei radiatori. L'impianto elettrico, interamente sotto traccia, alimenta plafoniere a soffitto e
prese del tipo bipasso disposte sulla parete alle spalle del docente.Eventuali prolunghe per
l’alimentazione di apparecchiature potranno essere montate se correttamente collegate ed in
ogni caso in modo da non ingombrare i normali percorsi.
Non sono previsti impianti di comunicazione interna. Le porte realizzate in pannelli ciechi di
legno con anima alveolare sono del tipo a due ante ed aprono verso l'esterno con maniglia a
leva di tipo tradizionale.In qualche caso sono montate porte con serratura di sicurezza apribili
sempre verso l’esterno. Nel caso in cui siano presenti più di 26 persone si dovranno tenere
aperte le porte. In nessun caso le chiavi verranno lasciate nella toppa ma custodite in altra sede.
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Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
Intervento
SCHEDA 4 Fabbricato : via U. Foscolo
LABORATORI INFORMATICA E MULTIMEDIALI
I luoghi di lavoro posseggono una sufficiente illuminazione naturale,
in ogni caso sono previsti dispositivi che consentano un adeguato
sistema di illuminazione per salvaguardare la sicurezza e la salute
durante le ore di attività?
DPR 303/56 art.11 comma 5
Valutazione Rischio / NOTE
O-F-S-T
VERIFICARE I SISTEMI DI
FISSAGGIO
Richiesta
inoltrata
SI
I corpi illuminanti sono installati e verificati in modo da non costituire
rischio di infortunio?
DPR 303/56 art.11 comma 2
Le finestre, i lucernai e/o le pareti vetrate sono tali da non creare un
soleggiamento eccessivo in relazione all’attività svolta?
DPR 303/56 art.11 comma 4
NO Nei laboratori maggiormente
La temperatura dei locali di lavoro è adeguata in relazione al tipo di
attività svolta ed al tempo di permanenza?
DPR 303/56 art.11 comma 1
NO In alcuni laboratori, in
relazione all’esposizione si
riscontrano temperature
elevate oltre i limiti
consentiti
SI
I ricambi di aria sono garantiti dalle superfici finestrate apribili?
DPR 303/56 art.11 comma 1
esposti si riscontra un
eccessivo soleggiamento
Sono assicurati gli indici massimi di affollamento? 0.97mq/alunno
per aule speciali e 2.29 per aule da disegno per geometri)
SI
Linee e componenti dell’impianto elettrico sono in buono stato di
conservazione e non esistono pericoli per contatti diretti?
SI
Gli arredi sono disposti in modo tale da non costituire intralcio alle
vie di circolazione ed in particolare di uscita?
SI
Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale può
causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…)?
No
Esiste l’impianto di illuminazione di sicurezza e viene verificato
periodicamente?
SI
In parte è stato ripristinato.
Esiste un interruttore locale magnetotermico differenziale e viene
verificato periodicamente?
SI
Sottodimensionati
I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali
sono privi di discontinuità?
SI
Sono presenti tracce di fessure o lesioni sulle pareti, sui solai e sui
pavimenti attribuibili a cedimenti o della struttura dell’edificio?
SI
In certi punti si notano
cedimenti
E’ presente la segnaletica relativa alle procedure di evacuazione e
antincendio?
SI
E’ necessario integrare la
segnaletica
Le finestre possono essere lavate e manutenzionate periodicamente
senza rischi per gli addetti?
NO E’ necessario operare in
coppia
Gli apparati video sono correttamente posizionati ad
distanza dagli operatori?
SI
idonea
T
Esiste un'indicazione che ricorda di effettuare una pausa di 15'
almeno ogni due ore di attività al VDT?
D.Lgs 626/94 art.54
SI
Eventuali prolunghe elettriche sono montate correttamente e non
ingombrano le vie di normale circolazione?
SI
S
Urgente
Richiesta
inoltrata
installazione
condizionatori
T
Da
completare
Urgente
Già avviata
richiesta
T
In parte
eseguito
O
Da verificare
22
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
SCHEDA VALUTAZIONE
DEI RISCHI
I.T.S. ENRICO MATTEI
DECIMOMANNU
RILEVAZIONE DEL
LOCALE/REPARTO
AULA DISEGNO 2
Settembre 2013
SCHEDA N° 05
Descrizione:
Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti
richiesti dalla legge sull'igiene del Lavoro.Gli ambienti in oggetto consistono di aule per lo
svolgimento di attività didattica di discipline che implicano il disegno su tavoli muniti di
tecnigrafo. Le aule dotate di tali attrezzature nella Sede di via Foscolo sono in totale due al
piano terra. Le aule sono di recente realizzazione e sono arredate generalmente con tavoli per
singola postazione con o senza tecnigrafo. Ogni banco regolabile in inclinazione ed altezza è
provvisto di sgabello con regolazione in altezza a vite.
Completano l'arredamento di ogni aula una cattedra con due cassetti, una lavagna appesa alla
parete con ganci ad espansione, ed attaccapanni alle pareti. Le pareti sono intonacate a
frattazzo fine e tinteggiate con tempera lavabile di colore bianco come pure i soffitti. I
pavimenti ed i battiscopa sono realizzati con piastrelle in grès ceramico di colore unico chiaro
non scivolose: facilitano le operazioni di pulizia ed hanno un modesto grado di polverosità. Gli
impianti tecnologici sono costituiti da radiatori a parete (sotto le finestre) e presa per il
ricambio d'aria costituito da una griglia sulla parete esterna alle spalle dei radiatori. L'impianto
elettrico, interamente sotto traccia, alimenta plafoniere a soffitto e prese a parete. Le porte
sono del tipo a due ante ed aprono verso l'esterno con maniglia a leva di tipo tradizionale.
Benché provviste di serratura a chiave queste vengono custodite in altra sede.Le aule sono
inoltre dotate di aperture verso l’esterno di dimensioni adeguate al numero di presenze (26+2)
utilizzabili quali vie di esodo. Segnaletica da completare.
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Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
SCHEDA 5 Fabbricato: via U. Foscolo AULA DISEGNO 2
Intervento
Valutazione Rischio / NOTE
I luoghi di lavoro posseggono una sufficiente illuminazione naturale,
in ogni caso sono previsti dispositivi che consentano un adeguato
sistema di illuminazione per salvaguardare la sicurezza e la salute
durante le ore di attività?
DPR 303/56 art.11 comma 5
SI
I corpi illuminanti sono installati e verificati in modo da non costituire
rischio di infortunio?
DPR 303/56 art.11 comma 2
SI
Le finestre, i lucernai e/o le pareti vetrate sono tali da non creare un
soleggiamento eccessivo in relazione all’attività svolta?
DPR 303/56 art.11 comma 4
SI
La temperatura dei locali di lavoro è adeguata in relazione al tipo di
attività svolta ed al tempo di permanenza ?
DPR 303/56 art.11 comma 1
SI
I ricambi di aria sono garantiti dalle superfici finestrate apribili?
DPR 303/56 art.11 comma 1
NO Ricambio d’aria limitato
Sono assicurati gli indici massimi di affollamento? (0.97mq/alunno
per aule speciali e 2.29 per aule da disegno per geometri)
SI
Linee e componenti dell’impianto elettrico sono in buono stato di
conservazione e non esistono pericoli per contatti diretti?
SI
Gli arredi sono disposti in modo tale da non costituire intralcio alle
vie di circolazione ed in particolare di uscita?
SI
Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale può
causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…)?
NO
Esiste l’impianto di illuminazione di sicurezza e viene verificato
periodicamente?
SI
Esiste un interruttore locale magnetotermico differenziale e viene
verificato periodicamente?
SI
I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali
sono privi di discontinuità?
SI
Sono presenti tracce di fessure o lesioni sulle pareti e sui solai
attribuibili a cedimenti della struttura dell’edificio?
SI
E’ presente la segnaletica relativa alle procedure di evacuazione e
antincendio?
VERIFICARE I SISTEMI DI
FISSAGGIO
O-F-S-T
T
Richiesta
inoltrata
Da controllare
Segnalato amm.Prov.
U
Urgente
Alcune LAMPADE DI
EMERGENZA NON
FUNZIONANO
T
Da
completare
Si, richiesta verifica
Segnalato Amm.Prov.
T
Urgente.
Già avviata
richiesta
NO
U
Urgente
Le finestre possono essere lavate e manutenzionate periodicamente
senza rischi per gli addetti?
NO E’ necessario operare in
coppia 0.1
O
Eventuali prolunghe elettriche sono montate correttamente e non
ingombrano le vie di normale circolazione?
SI
Il sistema di regolazione dei tavoli può essere causa di infortuni?
NO
24
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
SCHEDA VALUTAZIONE
DEI RISCHI
I.T.S. ENRICO MATTEI
DECIMOMANNU
RILEVAZIONE DEL
LOCALE/REPARTO
LAB. COSTRUZIONI
LAB. TOPOGRAFIA
Settembre 2013
SCHEDA N° 06
Descrizione:
Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti
richiesti dalla legge sull'igiene del Lavoro. Gli ambienti in oggetto consistono di aule per lo
svolgimento di attività di supporto alla disciplina di topografia e di sperimentazione per la
disciplina Tecnologie delle Costruzioni.
a) LAB. TOPOGRAFIA. L’aula è ampia sufficientemente illuminata ed areata. Gli arredi
consistono in tavoli, con sedie a poltroncina, armadi metallici ad ante scorrevoli per la custodia
di strumentazione. E’utilizzata prevalentemente dal personale tecnico e dai docenti della
materia, le attrezzature consistono in : Personal computer con stampante e plotter, strumenti
topografici ed accessori per gli stessi.
b) LAB COSTRUZIONI. Utilizzata per le esercitazioni collegate all’attività didattica dei docenti,
tecnici di laboratorio ed alunni. Le attrezzature consistono in : Pressa per rottura di provini in
cls, Vasca termostatica, Tavolo vibrante e betoniera da 25 litri e altri.
Le pareti sono intonacate a frattazzo fine e tinteggiate con tempera lavabile di colore bianco
come pure i soffitti. I pavimenti ed i battiscopa sono realizzati con piastrelle in grès ceramico di
colore unico chiaro non scivolose: facilitano le operazioni di pulizia ed hanno un modesto grado
di polverosità. Gli impianti tecnologici sono costituiti da radiatori a parete (sotto le finestre) e
presa per il ricambio d'aria costituito da una griglia sulla parete esterna alle spalle dei radiatori.
L'impianto elettrico, interamente sotto traccia, alimenta plafoniere a soffitto e prese a parete.Le
superfici finestrate sono corredate di infissi in acciaio preverniciato del tipo vasistas avvolgibili
in PVC.
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Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
Intervento
SCHEDA 6 Fabbricato : via U. Foscolo
LABORATORI TOPOGRAFIA E COSTRUZIONI
I luoghi di lavoro posseggono una sufficiente illuminazione naturale,
in ogni caso sono previsti dispositivi che consentano un adeguato
sistema di illuminazione per salvaguardare la sicurezza e la salute
durante le ore di attività
DPR 303/56 art.11 comma 5
Valutazione Rischio / NOTE
O-F-S-T
SI
I corpi illuminanti sono installati e verificati in modo da non costituire
rischio di infortunio
DPR 303/56 art.11 comma 2
SI
Le finestre, i lucernai e/o le pareti vetrate sono tali da non creare un
soleggiamento eccessivo in relazione all’attività svolta?
DPR 303/56 art.11 comma 4
NO
La temperatura dei locali di lavoro è adeguata in relazione al tipo di
attività svolta ed al tempo di permanenza .
DPR 303/56 art.11 comma 1
SI
I ricambi di aria sono garantiti dalle superfici finestrate apribili?
DPR 303/56 art.11 comma 1
SI
Sono assicurati gli indici massimi di affollamento? 0.97mq/alunno
per aule speciali e 2.29 per aule da disegno per geometri)
SI
Linee e componenti dell’impianto elettrico sono in buono stato di
conservazione e non esistono pericoli per contatti diretti?
SI
Gli arredi sono disposti in modo tale da non costituire intralcio alle
vie di circolazione ed in particolare di uscita?
SI
Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale può
causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…)
SI
Esiste l’impianto di illuminazione di sicurezza e viene verificato
periodicamente?
SI
Esiste un interruttore locale magnetotermico differenziale e viene
verificato periodicamente?
SI
I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali
sono privi di discontinuità?
SI
Sono presenti tracce di fessure o lesioni sulle pareti e sui solai
attribuibili a cedimenti o della struttura dell’edificio?
NO
E’ presente la segnaletica relativa alle procedure di evacuazione e
antincendio?
SI
Le finestre possono essere lavate e manutenzionate periodicamente
senza rischi per gli addetti?
NO
I video sono correttamente posizionati ad idonea distanza dagli
operatori?
SI
Esiste un'indicazione che ricorda di effettuare una pausa di 15'
almeno ogni due ore di attività al VDT?
D.Lgs 626/94 art.54
SI
Eventuali prolunghe elettriche sono montate correttamente e non
ingombrano le vie di normale circolazione?
SI
VERIFICARE I SISTEMI DI
FISSAGGIO
0.5
T
Urgente
di
T
Urgente
E’ necessario operare in
coppia 0.1
O
Areazione insuficente
Sostituire lampade
emergenza, segnalato
Mancano cartelli di
pericolo
Farne
richiesta
26
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
SCHEDA VALUTAZIONE
DEI RISCHI
I.T.S. ENRICO MATTEI
DECIMOMANNU
RILEVAZIONE DEL
LOCALE/REPARTO
LAB. SCIENZE 1
LAB. SCIENZE 2
Settembre 2013
SCHEDA N° 07
Descrizione:
Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai
requisiti richiesti dalla legge sull’igiene del lavoro.Le informazioni sono state raccolte e le
proposte esaminate insieme al responsabili dei laboratori prof.sse Valentina Devoto e Daniela
Brau
I locali in oggetto sono destinati ad attività di laboratorio per discipline quali scienze naturali,
fisica, chimica. Il laboratorio scienze 1 possiede una superficie lorda di circa 106mq occupata
rivolta all’ingresso da banchi da laboratorio fissi e da 32 posti a gradinata nella parte
posteriore.Annesso al locale vi è un magazzino per la custodia di strumentazione. Viene
utilizzato di norma da una classe per volta e pertanto si può considerare una presenza
contemporanea non superiore a 30 unità Nell’ipotesi di presenze superiore a 32 alunni
dovranno essere tenute aperte entrambe le ante della porta per migliorare il deflusso verso
l’esterno.
Il laboratorio di scienze 2 possiede una superficie di 80 mq con 30 posti fissi a gradinata.Gli
unici accessi indipendenti sono costituiti da due ante di luce totale pari a cm 120 .Gli infissi
sono realizzati in profilati di acciaio su una parete e in alluminio a due ante scorrevoli. I vetri
sono semplici semidoppi non rinforzati.Si consiglia la presenza come per il lab. 1
L’illuminazione naturale è adeguata e quella artificiale è assicurata da 12 plafoniere a soffitto
del tipo a due tubi fluorescenti. L’impianto elettrico è del tipo sottotraccia ed in parte in
canaletta. E’ parzializzato in linea luce, 2 linee prese e illuminazione. E’ prevista inoltre una
linea di alimentazione ai banchi che deve essere disinserita se non utilizzata durante l’attività
didattica.
Per gli studenti sono previsti sgabelli regolabili in altezza con piede a cinque razze. I percorsi
verso la via di esodo sono percorribili a patto che non vengano posizionate sedie o sgabelli in
corrispondenza alle estremità del banchi.
Attrezzature ed arredi:
Armadi metallici ed un armadio blindato - 2 forni termostatici - 1 episcopio e 14
microscopi, Tv color con VRC - Vetreria varia
I reagenti chimici vengono custoditi in parte nell’armadio dotato di aspiratore e in parte
nell’armadio blindato
Magazzino annesso: di dimensioni 13 mq, è collegato con la sala attraverso porta. Viene
custodito materiale cartaceo, videocassette ed attrezzature per le sperimentazioni. Nessun
prodotto combustibile o reagente chimico.
Provvedimenti:
Si consiglia di arieggiare periodicamente gli armadi presenti e disporre separatamente acidi
e basi.
antiacido. I rifiuti dei materiali utilizzati per l’attività didattica nelle esercitazioni di
laboratorio devono essere conferiti a ditta autorizzata trattandosi di rifiuti speciali
altamente tossici E’ necessario acquistare occhiali, guanti in lattice, guanti per sostanze
27
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
acide, mascherine per le polveri preformate e camici bianchi per il personale.
.
Intervento
SCHEDA 7 Fabbricato : via U. Foscolo
LABORATORIO SCIENZE 1- 2
I luoghi di lavoro posseggono una sufficiente illuminazione naturale,
in ogni caso sono previsti dispositivi che consentano un adeguato
sistema di illuminazione per salvaguardare la sicurezza e la salute
durante le ore di attività
DPR 303/56 art.11 comma 5
Valutazione Rischio / NOTE
O-F-S-T
SI
I corpi illuminanti sono installati e verificati in modo da non costituire
rischio di infortunio
DPR 303/56 art.11 comma 2
0.5
VERIFICARE I SISTEMI DI FISSAGGIO
T
Urgente
Le finestre, i lucernai e/o le pareti vetrate sono tali da non creare un
soleggiamento eccessivo in relazione all’attività svolta?
DPR 303/56 art.11 comma 4
NO
La temperatura dei locali di lavoro è adeguata in relazione al tipo di
attività svolta ed al tempo di permanenza .
DPR 303/56 art.11 comma 1
SI
I ricambi di aria sono garantiti dalle superfici finestrate apribili?
DPR 303/56 art.11 comma 1
SI
Sono assicurati gli indici massimi di affollamento? 0.97mq/alunno
per aule speciali e 2.29 per aule da disegno per geometri)
SI
Linee e componenti dell’impianto elettrico sono in buono stato di
conservazione e non esistono pericoli per contatti diretti?
SI
Gli arredi sono disposti in modo tale da non costituire intralcio alle
vie di circolazione ed in particolare di uscita?
SI
Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale può
causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…)
NO
Esiste l’impianto di illuminazione di sicurezza e viene verificato
periodicamente?
SI
Esiste un interruttore locale magnetotermico differenziale e viene
verificato periodicamente?
SI
I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali
sono privi di discontinuità?
SI
Sono presenti tracce di fessure o lesioni sulle pareti e sui solai
attribuibili a cedimenti o della struttura dell’edificio?
NO
E’ presente la segnaletica relativa alle procedure di evacuazione e
antincendio?
SI
Le finestre possono essere lavate e manutenzionate periodicamente
senza rischi per gli addetti?
NO 0.1
E’ necessario operare in
coppia
SI
O
NO 0.2
BANCHI DI LAVORO
SI
T
Sostituire
prese
Le porte del locale hanno caratteristiche e dimensioni conformi alle
norme?
DPR547 art.14 e 626/94 art 33
NO 0.3
LIMITARE LE PRESENZE A 25
O
Tenere le
porte aperte
Il personale possiede DPI adeguato e ne conosce l’uso?
NO 1.5
Mancano occhiali, camici
L
O
Acquistare
E’ presente la segnaletica relativa ai rischi propiri del laboratorio?
I collegamenti elettrici delle apparecchiature a spina sono conformi
alle norme di sicurezza?
Eventuali prolunghe elettriche sono montate correttamente e non
ingombrano le vie di normale circolazione?
28
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
Esiste una procedura per lo smaltimento di rifiuti speciali?
Rimettere nell’armadio speciale le sostanze chimiche
pericolose
SCHEDA VALUTAZIONE
DEI RISCHI
I.T.S. ENRICO MATTEI
DECIMOMANNU
RILEVAZIONE DEL
SI
Smaltire i rifiuti presso
ditte autorizzate.
U
Urgente
Provvedere alla
fine dell’anno
scolastico
LOCALE/REPARTO
PIAZZALI, VIE DI CIRCOLAZIONE INTERNA
CANCELLI E RCINZIONI
Settembre 2013
SCHEDA N° 09
Descrizione:
Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti
richiesti dalla legge sull'igiene del Lavoro.
La scheda si riferisce all'esame dei possibili rischi derivanti dal traffico automobilistico e
motociclistico all'interno dell'area della Scuola: pur essendo elevato solo in coincidenza dell'
inizio e del termine delle lezioni, è da considerarsi con particolare attenzione sia per l'elevata
densità , sia per la mancanza poco chiari di percorsi distinti per il traffico pedonale e veicolare. Il
cancello di ingresso e del tipo a scorrere con funzionamento manuale telecomandato ed è
provvisto ai lati di costola sensibile che interviene sul blocco del motore. La recinzione
perimetrale è realizzata con pannelli di grigliato elettrosaldato opportunamente fissati a
montanti metallici.
La pavimentazione delle aree scoperte è costituita da tappetino bituminoso per le aree
destinate al traffico veicolare e parcheggi, e da mattonelle in cemento per i marciapiedi. Ampie
zone, destinate a verde, sono mantenute libere da vegetazione con sfalciamenti stagionali.
Inoltre in alcuni punti i percorsi verso le aree di attività ginnico e sportiva sono sconnessi e
richiedono un intervento di ripristino. Tali fenomeni si riscontrano nella maggior aree dei
percorsi pedonali con possibili danni alle persone. Particolarmente carente è la segnaletica
rivolta ai veicoli in ingresso in modo particolare quando il cancello è aperto.L’illuminazione
notturna è garantita da una serie di fari fissati nel parapetto del terrazzo . Una particolare
attenzione va rivolta alla pavimentazione gommata degli ingressi ai locali della scuola che in
caso di pioggia sono sdrucciolevoli e quindi pericolosi per l’equilibrio delle persone.
29
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
Intervento
SCHEDA 9 Fabbricato : via U. Foscolo
PIAZZALI, PERCORSI, CANCELLI
Esistono percorsi differenziati per veicoli e pedoni?
DPR 547/55 art.8
Si
Le vie di circolazione destinate ai veicoli sono distanti da porte,
portoni e scale?
DPR 547/55 art.8 comma 4
SI
I parcheggi dei veicoli intralciano le vie di fuga?
NO
Esistono cartelli indicanti il divieto di ingresso per i non autorizzati e
l’obbligo di circolare a passo d’uomo?
SI
Il cancello motorizzato è provvisto di costole antischiacciamento?
SI
Il cancello motorizzato è provvisto di rete con maglia inferiore a 12
mm?
NO
Esiste la segnaletica relativa al cancello motorizzato?
SI
Gli spazi di manovra del cancello sono stati resi inaccessibili?
NO
Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale può
causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…)
SI
Esistono gradini o altre irregolarità lungo i percorsi di fuga ?
SI
Sulle porte dei locali tecnologici esistono cartelli con l’indicazione dei
luoghi in cui si custodiscono le chiavi?
SI
I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali
sono privi di discontinuità?
SI
Durante le operazioni di sfalcio con mezzi meccanci viene individuata
con fettucce un’area di sicurezza?
SI
In prossimità degli ascensori è indicata la procedura da seguire in
caso di blocco?
SI
Negli atri e negli spazi esterni vi sono le indicazioni relative ad
un’emergenza?
SI
Esiste la possibilità di accesso separato per veicoli e pedoni?
SI
Esiste una segnaletica direzionale per gli uffici, la palestra ed altri
servizi?
NO
Esiste una sufficiente illuminazione dei piazzali
normalmente utilizzati?
SI
e dei percorsi
Valutazione Rischio / NOTE
O-F-S-T
2
Adeguare segnaletica
Installare
In parte
0.05
U Segnalato
O
Amm. Prv.
Aggiungere
segnaletica
30
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SCHEDA VALUTAZIONE
DEI RISCHI
I.T.S. ENRICO MATTEI
DECIMOMANNU
RILEVAZIONE DEL
LOCALE/REPARTO
UFFICI
Settembre 2013
SCHEDA N° 10
Descrizione:
Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti
richiesti dalla legge sull'igiene del Lavoro.
La scheda si riferisce all'esame dei possibili rischi derivanti dall’attività svolta negli uffici
amministrativi dell’Istituto Scolastico. In considerazione della strumentazione e degli arredi
presenti negli uffici, l’attività si svolge prevalentemente al tavolo in posizione seduta con utilizzo
di apparecchi quali calcolatrici, sistemi di videoscrittura, apparecchiature di comunicazione voce
e trasmissione dati.
I locali di recente costruzione appaiono in buone condizioni in relazione alla qualità dei
rivestimenti murari, dei soffitti e dei pavimenti. Gli arredi interni consistono essenzialmente in
scrivanie e tavoli da lavoro con cassettiere, consolle porta PC e armadi chiusi e vetrati. Il livello di
illuminamento sul piano di lavoro appare sufficiente con luce naturale e artificiale mentre il
posizionamento dei videoterminali in rapporto alle fonti di illuminazione può essere migliorato.
Gli impianti elettrici sono separati tra linea luce e Forza motrice e sono interamente incassati a
parete.
31
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
Intervento
SCHEDA 10 Fabbricato : via U. Foscolo
UFFICI AMMINISTRATIVI
I luoghi di lavoro posseggono una sufficiente illuminazione naturale,
in ogni caso sono previsti dispositivi che consentano un adeguato
sistema di illuminazione per salvaguardare la sicurezza e la salute
durante le ore di attività
DPR 303/56 art.11 comma 5
Valutazione Rischio / NOTE
SI
I corpi illuminanti sono installati e verificati in modo da non costituire
rischio di infortunio
DPR 303/56 art.11 comma 2
0.5
VERIFICARE I SISTEMI DI
FISSAGGIO
T
U
Le finestre, i lucernai e/o le pareti vetrate sono tali da non creare un
soleggiamento eccessivo in relazione all’attività svolta?
DPR 303/56 art.11 comma 4
SI
La temperatura dei locali di lavoro è adeguata in relazione al tipo di
attività svolta ed al tempo di permanenza .
DPR 303/56 art.11 comma 1
SI
I ricambi di aria sono garantiti dalle superfici finestrate apribili?
DPR 303/56 art.11 comma 1
SI
Sono assicurati gli indici massimi di affollamento?
SI
Linee e componenti dell’impianto elettrico sono in buono stato di
conservazione e non esistono pericoli per contatti diretti?
SI
Gli arredi sono disposti in modo tale da non costituire intralcio alle
vie di circolazione ed in particolare di uscita?
SI
Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale può
causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…)
SI
Intervenire sui fissaggi
Esiste l’impianto di illuminazione di sicurezza e viene verificato
periodicamente?
SI
Sostituire
lampade
emergenza
Esiste un interruttore locale magnetotermico differenziale e viene
verificato periodicamente?
SI
I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali
sono privi di discontinuità?
SI
E’ presente la segnaletica relativa alle procedure di evacuazione e
antincendio?
SI
Le finestre possono essere lavate e manutenzionate periodicamente
senza rischi per gli addetti?
NO 0.1 E’ necessario operare in
coppia
SI
I collegamenti elettrici delle apparecchiature a spina sono conformi
alle norme di sicurezza?
SI
Eventuali prolunghe elettriche sono montate correttamente e non
ingombrano le vie di normale circolazione?
NO
Le porte del locale hanno caratteristiche e dimensioni conformi alle
norme?
DPR547 art.14 e 626/94 art 33
SI
Esiste una procedura per lo smaltimento di rifiuti speciali?
Si
Il sedile di lavoro possiede una base a cinque razze ed è regolabile in
altezza ed inclinazione?
SI
I tavoli hanno una struttura che consente una posizione comoda per
le gambe ed i piedi?
SI
Urgente
Urgente
di
Riparate
Bagno presidenza, archivio,
deposito carta. Segnalati
Sono presenti tracce di fessure o lesioni sulle pareti e sui solai
attribuibili a cedimenti o della struttura dell’edificio?
Lo spazio sul piano di lavoro consente una postura idonea?
O-F-S-T
O
0,5 Provvedere
32
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
Lo schermo ha riflessi o riverberi che possano causare molestia all’
utilizzatore?
NO
L'immagine sullo schermo è stabile ed è esente da sfarfallamento o
altre forme di instabilità?
SI
L'operatore è in grado di regolare autonomamente le dimensioni dei
caratteri, la brillanza ed il contrasto quando il software utilizzato lo
consente?
SI
Lo schermo è inclinabile ed è posizionato frontalmente rispetto
all'operatore?
SI
Esiste uno spazio sufficiente per il posizionamento della tastiera di
fronte all'operatore e lo spazio per poggiare le mani e gli avanbracci?
SI
Il rumore emesso dalle stampanti è tale da non consentire
comunicazioni verbali a voce normale?
Esiste un cartello con l'indicazione DIVIETO DI FUMARE .
NO
Sono presenti prolunghe di collegamenti elettrici e di comunicazione
disposte nei normali percorsi di circolazione?
Esiste un cartello indicante gli obblighi per il personale operante su
videoterminali?
SI
SI
NO
Adeguare
O
INSTALLARE
33
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
LOCALE/REPARTO
SCHEDA VALUTAZIONE
DEI RISCHI
I.T.S. ENRICO MATTEI
DECIMOMANNU
RILEVAZIONE DEL
PALESTRA E CAMPI
DA GIOCO
Settembre 2013
SCHEDA N° 11
Descrizione:
Questa scheda è dedicata alla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro in relazione ai requisiti
richiesti dalla legge sull'igiene del Lavoro.
La scheda si riferisce all'esame dei possibili rischi derivanti dall’attività didattica di educazione
fisica in relazione alle strutture, impianti ed organizzazione dell’attività stessa. L’attività in
esame viene praticata sia al coperto all’interno di palestra attrezzata che all’esterno
prevalentemente in un campo con pavimentazione bitumato e recintato. Le attività sportive
prevalentemente praticate sono : pallavolo, pallacanestro, pallamano ed esercizi agli attrezzi ed
a corpo libero.
Le attrezzature presenti sono di tipo statico e consistono in pertiche, funi, quadro e spalliera
svedese, scale orizzontale e verticale, piatta e curva, cavallo, cavallina e trave.
Le attrezzature appaiono in buono stato ma necessitano di controlli periodici in particolare per
quanto riguarda le attrezzature fissate a parete ed a soffitto con tasselli ad espansione. Il
soffitto ricoperto in elementi fonoassorbenti è interamente protetto da una rete anticaduta,
mentre appaiono non protette plafoniere delle luci di sicurezza, aerotermi finestre e porte. I
pavimenti sono continui e ad aderenza accettabile.Il rivestimento del campo esterno si
presenta irregolare ed è verniciato con un prodotto che se bagnato diventa eccessivamente
sdrucciolevole.
All’interno della palestra esistono servizi igienici separati per alunni, alunne e docenti ed una
saletta dotata di attrezzi per pesistica da manutenzionare. Le chiavi del reparto sono custodite
in bidelleria
Gli impianti elettrici sono interamente sotto traccia e protetti da apposito quadro.
Le aperture esterne sono tutte da controllare. Richiedere intervento di manutenzione.
Vedasi il registro dei controlli periodici
34
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
Intervento
SCHEDA 11 Fabbricato : via U. Foscolo
PALESTRA E CAMPI DA GIOCO
Valutazione Rischio / NOTE
I luoghi di lavoro al coperto posseggono una sufficiente illuminazione
naturale, in ogni caso sono previsti dispositivi che consentano un
adeguato sistema di illuminazione per salvaguardare la sicurezza e la
salute durante le ore di attività
DPR 303/56 art.11 comma 5
SI
I corpi illuminanti sono installati e verificati in modo da non costituire
rischio di infortunio
DPR 303/56 art.11 comma 2
SI
Le finestre, i lucernai e/o le pareti vetrate sono tali da non creare un
soleggiamento eccessivo in relazione all’attività svolta?
DPR 303/56 art.11 comma 4
SI
La temperatura dei locali di lavoro è adeguata in relazione al tipo di
attività svolta ed al tempo di permanenza .
DPR 303/56 art.11 comma 1
NO
I ricambi di aria sono garantiti dalle superfici finestrate apribili?
DPR 303/56 art.11 comma 1
NO
Sono assicurati gli indici massimi di affollamento?
SI
Linee e componenti dell’impianto elettrico sono in buono stato di
conservazione e non esistono pericoli per contatti diretti?
SI
Gli arredi sono disposti in modo tale da non costituire intralcio alle
vie di circolazione ed in particolare di uscita?
SI
Gli infissi esterni sono in buono stato ed il loro uso normale può
causare infortuni (perni, cerniere, maniglie, cinghie…)
NO
0,5
Richiedere
l’intervento
Esiste l’impianto di illuminazione di sicurezza e viene verificato
periodicamente?
SI
Sostituire tutte le lampade e
posizionarne di nuove
Esiste un interruttore locale magnetotermico differenziale e viene
verificato periodicamente?
SI
I pavimenti, le soglie di ingresso ed in genere i percorsi orizzontali
sono privi di discontinuità?
SI
Sono presenti tracce di fessure o lesioni sulle pareti e sui solai
attribuibili a cedimenti o della struttura dell’edificio?
NO
E’ presente la segnaletica relativa alle procedure di evacuazione e
antincendio?
SI
Le finestre possono essere lavate e manutenzionate periodicamente
senza rischi per gli addetti?
NO 0.1 E’ necessario operare in
coppia
SI
L'impianto di illuminazione artificiale è adeguato alla destinazione
d'uso del locale?Sono previsti dispositivi anticaduta?
I collegamenti elettrici delle apparecchiature a spina sono conformi
alle norme di sicurezza?
SI
Esistono cartelli relativi al comportamento da assumere all’interno
della palestra?
NO
Le porte del locale hanno caratteristiche e dimensioni conformi alle
norme?
DPR547 art.14 e 626/94 art 33
SI
Le vie di esodo sono sgombre ed i percorsi privi di discontinuità?
NO
O-F-S-T
Sarebbe
opportuno
installare dei filtri per gli
aereatori
T
Installare
O
O
Regolarizzare
marciapiedi
35
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
Esistono spogliatoi servizi igienici, sanitari e docce?
SI
Esistono cartelli, transenne nastri di segnalazione che delimitino
un'area di sicurezza per gli studenti durante interventi di sfalcio,
potature degli alberi mediante decespugliatori da parte di ditte?
NO Allontanarsi
Esiste un locale per la custodia ed il deposito delle attrezzature per la
manutenzione delle stesse?
Sono periodicamente verificati gli ancoraggi di impianti ed
attrezzature sospese ed il corretto e sicuro funzionamento degli
attrezzi?
NO
Esiste un cartello con l'indicazione DIVIETO DI FUMARE .
SI
NO
Sono presenti prolunghe di collegamenti elettrici e di comunicazione
disposte nei normali percorsi di circolazione?
Da ristrutturare
interessata
SI
dalla
zona
O
O
Effettuare
controlli
36
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
SCHEDA VALUTAZIONE
DEI RISCHI
I.T.S. ENRICO MATTEI
DECIMOMANNU
RILEVAZIONE DEL
PREVENZIONE INCENDI
Provvedimenti in sede
Settembre 2013
SCHEDA N° 12
Descrizione:
Questa scheda rappresenta il riepilogo degli adempimenti svolti e degli obblighi del
datore di lavoro in relazione al RISCHIO SPECIFICO DI INCENDIO.
Poiché l’attività scolastica rientra fra le attività soggette a controllo periodico da parte
dei VV. F. e in tal senso trattasi di attività considerata a medio rischio di incendio si è
provveduto ad avviare le seguenti attività
•
VERIFICHE PERIODICHE
SEDE : E’ previsto un controllo con cadenza mensile degli estintori, e dei
dispositivi di estinzione compreso il gruppo di pressurizzazione e degli idranti.Lo
stesso dicasi sulla funzionalità delle vie di esodo, sulla presenza di carichi di
incendio anomali, sullo stato di carica delle lampade di sicurezza e sulla efficienza
degli interruttori differenziali e qualsiasi altra anomalia che possa pregiudicare
l’incolumità e la salute delle persone che per vari motivi si trovano all’interno
dell’edificio scolastico. Si accerta la presenza nei locali della segnaletica di
sicurezza a riferisce al RSL ed al RSSP su apposito registro
•
Addetti antincendio. Due assistenti tecnici nel caseggiato scolastico costituiscono
l’unico presidio permanente qualunque sia l’attività in corso nell’Istituto e hanno
svolto la formazione multimediale di addetti antincendio e superato l’esame
d’idoneità. presso il comando prov. Dei V.V.F.
PIANO DI EVACUAZIONE: è in corso alla data del presente documento la
preparazione della seconda prova di evacuazione con attività di formazione e
informazione agli alunni sul comportamento da assumere in caso di evacuazione
dei fabbricati. Sono stati individuati i luoghi sicuri ed apposta la cartellonistica
relativa.
•
37
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
DOCUMENTAZIONE E ATTIVITA’
DI CONTROLLO
E’ stato rilasciato il C.P.I. dal competente
comando pro.Quando scade?
RSC
NOTE
Intervento
O/F/S/T
SI
In assenza del C.P:I. è stato acquisito
Il N.O.P
T
Esiste il piano di sfollamento rapido
Del fabbricato?
SI
Si eseguono almeno due prove all’anno
SI
Esiste una convenzione con una ditta per il
controllo degli estintori?
SI
La centrale antincendio viene avviata
periodicamente?
SI
Tutto il personale conosce le procedure
Di emergenza?
SI
Esiste un registro dei controlli periodici
su:Sistemi di estinzione,lampade di
sicurezza,vie di esodo?
SI
Esistono sistemi automatici per la rivelazione e
segnalazione dei fumi?
NO
Esiste un presidio sanitario debitamente
segnalato?
SI
E’ presente la segnaletica relativa alle
Procedure di evacuazione?
SI
Il datore di lavoro ha designato gli addetti
all’emergenza ?
SI
Esiste un controllo periodico su eventuali
carichi d’incendio anche se
temporanei
SI
Verranno calendarizzate nel
presente a.s
38
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
NORME DI ESERCIZIO DI CARATTERE GENERALE
Scheda 13
NORME DI ESERCIZIO
NOTE
Esiste registro dei controlli periodici degli
impianti elettrici quali interruttori differenziali
,lampade di sicurezza,impianto di terra?
SI
Esiste un registro periodico dei controlli relativi
al rischio incendio?
SI
Esiste un addetto per ogni turno in grado di
intervenire in caso di blocco di ascensore?
NO
Esiste una segnaletica relativa al
comportamento da assumere in caso di blocco
dell’ascensore
SI
Verifiche impianto protezione scariche
atmosferiche
Non esiste in quanto asportato
illegalmente
Verifiche periodiche impianto di messa a terra
Si presume che non siano state mai
eseguite
Esiste il libretto matricola dell’ascensore e le
ricevute delle verifiche periodiche?
SI
Esiste registro infortuni
SI
Gli attestati relativi ai corsi degli addetti
all’antincendio sono custoditi?
SI
Esiste una procedura per lo smaltimento di
rifiuti tossici nocivi?
SI
Esiste una segnaletica con i numeri telefonici di
primo soccorso
SI
I verbali delle prove di evacuazione sono
custoditi
SI
39
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
6. PROGRAMMA DELLE MISURE PER IL MIGLIORAMENTO NEL TEMPO
DEI LIVELLI DI SICUREZZA
Fatto il punto sulle sorgenti potenziali di rischio, ed individuate le misure di sicurezza da
attuare è possibile procedere alla preparazione di una scala delle priorità.
Sulla base dei dati ottenuti, desunti e misurati si è proceduto alla definizione del programma di
prevenzione integrata - organizzativo (O), formativo (F), tecnico (T) e strutturale (S) secondo
quanto indicato dal D.Lgs. 81/2008.
I provvedimenti per la prevenzione e protezione saranno realizzati secondo la seguente
scala:
•
Priorità alta: Intervento da realizzare con tempestività, nei tempi tecnici
strettamente necessari, non appena approvato il budget degli investimenti previsto
per sostenere l'onere dell'intervento stesso.
•
Priorità media: Intervento da realizzare anche dopo a quelli stimati con priorità alta,
qualora l'entità delle spese fosse modesta potrà essere attuato in tempi
relativamente brevi.
•
Priorità bassa: Intervento da inserire in un programma anche poliennale, ma da realizzare
anche in tempi inferiori qualora l'opera fosse di rilevante efficacia.
Dall’esame di quanto sopra si può realizzare il seguente ordine di priorità di interventi di prima
fase:
TECNICO STRUTTURALE
• Adeguamento alle norme cancello elettrico scorrevole
• Segnaletica accesso esterni
•
• Verifica fissaggio plafoniere
• Verifica e sostituzione accumulatori lampade di sicurezza
• Verifica fissaggio attrezzature palestre
•
•
Segnaletica nei laboratori di scienze
Completamento segnaletica relativa al piano di evacuazione
Segnaletica relativa all’uso dei video terminali
ORGANIZZATIVO
• Avviamento del servizio di primo intervento (designazione addetti)
• Avviamento del servizio antincendio (Superamento del corso)
• Fornitura dei dispositivi di protezione per gli operatori dei laboratori
FORMATIVO
• Frequenza del corso antincendio
• Formazione al personale sulla gestione emergenza ascensore
• Prove di evacuazione
40
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Enrico Mattei” - A.S. 2013/2014
7. VALUTAZIONE DEI RISCHI DA STRESS CORRELATO AL LAVORO
INTRODUZIONE
Lo stress correlato al lavoro è stato individuato a livello internazionale, europeo e
nazionale come oggetto di preoccupazione sia per i datori di lavoro che per i lavoratori.
La definizione della Commissione Europea stabilisce che lo stress legato al lavoro è
uno “schema di reazione emotiva, cognitiva, comportamentale e psicologica agli aspetti
conflittuali e nocivi dei contenuti del lavoro, dell’organizzazione del lavoro, dell’ambiente di
lavoro. Lo stress è causato da una scarsa corrispondenza tra il nostro ruolo al lavoro e fuori
dal lavoro e dal non avere un ragionevole grado di controllo sul nostro lavoro e sulla nostra
vita”.
Potenzialmente lo stress può riguardare ogni luogo di lavoro ed ogni lavoratore,
indipendentemente dalle mansioni svolte. Ciò non significa che tutti i luoghi di lavoro e tutti
i lavoratori ne sono necessariamente interessati.
Affrontare la questione dello stress correlato al lavoro può condurre ad una maggiore
efficienza e ad un miglioramento della salute e sicurezza dei lavoratori, con conseguenti
benefici economici e sociali per imprese, lavoratori e società nel suo complesso. Quando si
affrontano i problemi dello stress correlato al lavoro è essenziale tener conto delle diverse
caratteristiche dei lavoratori.
E’ fondamentale accrescere la consapevolezza e la comprensione dello stress correlato
al lavoro da parte dei datori di lavoro, dei lavoratori e dei loro rappresentanti, e attirare la
loro attenzione sui segnali che potrebbero denotare problemi di stress correlato al lavoro. E’
importante che i datori di lavoro ed i lavoratori dispongano di un quadro di riferimento per
individuare e prevenire o gestire problemi di stress correlato al lavoro.
La direttiva europea del 12 giugno 1998 si occupa del settore educativo e pone in
essere la struttura per prevenire lo stress da lavoro. La direttiva, che è stata convertita in
legge in tutti gli stati membri, presenta un certo numero di requisiti chiave:
i datori di lavoro devono valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Alla luce dei risultati ottenuti con la valutazione, i datori di lavoro devono assumere i
provvedimenti necessari a prevenire il rischio occupazionale;
ogni datore di lavoro deve garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori in ogni
aspetto relativo al loro lavoro, inclusi gli aspetti psicologici;
i lavoratori hanno diritto di essere consultati dal datore di lavoro;
i lavoratori hanno diritto di essere addestrati in materia di salute e sicurezza;
i lavoratori sono anche tenuti alla cooperazione in materia di salute e sicurezza e
all’osservanza delle misure preventive.
Nel 2004 le parti sociali europee hanno firmato un accordo di massima sullo stress
legato al lavoro e nel 2007 hanno siglato un altro accordo sulla prevaricazione e la violenza
sul lavoro, con l’obiettivo di incrementare il livello di consapevolezza e di comprensione da
parte dei datori di lavoro, dei lavoratori e dei loro rappresentanti ed hanno prodotto un
quadro di riferimento per occuparsi di questi aspetti psicologici, persecuzione sul posto di
lavoro e violenza. L’accordo fornisce le linee essenziali per identificare, prevenire e gestire i
problemi della prepotenza e della violenza sul lavoro.
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Responsabilità dei datori di lavoro e dei lavoratori
Secondo la direttiva-quadro 89/391, tutti i datori di lavoro hanno l’obbligo giuridico
di tutelare la salute e sicurezza sul lavoro dei lavoratori. Questo dovere si applica anche in
presenza di problemi di stress correlato al lavoro in quanto essi incidano su un fattore di
rischio lavorativo rilevante ai fini della tutela della salute e della sicurezza.
Tutti i lavoratori hanno un generale dovere di rispettare le misure di protezione
determinate dal datore di lavoro.
La gestione dei problemi di stress correlato al lavoro può essere condotta sulla
scorta del generale processo di valutazione dei rischi ovvero attraverso l’adozione di una
separata politica sullo stress e/o con specifiche misure volte a identificare i fattori di
stress.
Cosa è lo stress
Lo stress è una reazione tipica di adattamento del corpo ad un generico
cambiamento fisico o psichico. L'uomo segue i seguenti cicli : rilassamento, stato di
allarme, tensione e reazione alla situazione di allarme. E' negativo soffermarsi troppo su
una di queste quattro fasi.
Si può dire che lo stress legato al lavoro si verifica quando le richieste provenienti
dall’ambiente di lavoro eccedono le capacità dei lavoratori di affrontarle e controllarle.
Non è una malattia, ma può indurre cattiva salute fisica e mentale.
L’individuo è assolutamente in grado di sostenere una esposizione di breve durata
alla tensione, che può essere considerata positiva, ma ha maggiori difficoltà a sostenere
una esposizione prolungata ad una pressione intensa. Inoltre, individui diversi possono
reagire differentemente a situazioni simili e lo stesso individuo può reagire diversamente
di fronte a situazioni simili in momenti diversi della propria vita.
Lo stress è influenzato dall'intervento dei pensieri di ciascuno. Ogni persona, in
presenza di una situazione stressante, ha pensieri differenti e quindi emozioni e
comportamenti differenti.
Lo stress, pertanto, può essere aggravato anche da propri stimoli stressanti interni.
Lo stress è una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di
natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si
sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro.
Lo stress non è una malattia ma una situazione di prolungata tensione che può
ridurre l’efficienza sul lavoro.
Lo stress che ha origine fuori dall’ambito di lavoro può condurre a cambiamenti nel
comportamento e ad una ridotta efficienza sul lavoro. Non tutte le manifestazioni di stress
sul lavoro possono essere considerate come stress correlato al lavoro.
Lo stress legato al lavoro è un problema che presenta varie sfaccettature. E’
necessario, pertanto, valutare tutti gli aspetti del lavoro che possono condurre allo stress,
incluso l’equipaggiamento e l’ambiente fisico e sociale. Nel settore educativo, lo stress da
lavoro è spesso legato a violenza, bullismo (comportamento prepotente), persecuzione e
comportamento inaccettabile degli studenti.
Lo stress è comunemente associato al concetto di negatività. Questo concetto non è
corretto.
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Lo stress di per sé consiste nella risposta (sia comportamentale sia organica) che il
nostro organismo attua di fronte a qualsiasi sollecitazione per meglio adattarsi ad essa;
può quindi essere considerato come un evento “positivo”.
Diventa “negativo” quando, per il suo perdurare e per l’impossibilità di essere
pareggiato da altri eventi positivi, richiede al nostro organismo anche un alto consumo
energetico.
In questo modo viene a crearsi un logorio progressivo che porta alla rottura delle
difese psico-fisiche.
Lo stress negativo o “distress” è tanto più invasivo quanto più l’essere umano è
vulnerabile e si discosta dal preservare la propria unitarietà psicofisica. Il rispetto di tale
unitarietà propria e degli altri contribuisce a costruire e mantenere gli equilibri funzionali
alla vita lavorativa, alla vita aziendale e a quella relazionale.
Principali cause e stimoli dello stress nell’ambiente di lavoro
Si elencano di seguito le principali cause e stimoli normalmente identificati come
fattori di stress negli ambienti di lavoro:
sono affidati, improvvisamente senza spiegazioni, incarichi inferiori alla qualifica del
lavoratore o estranei alle sue competenze;
il lavoratore si sente sorvegliato nei minimi dettagli: orari di entrata e uscita,
telefonate, tempo passato ai servizi, macchinetta del caffè, ecc.;
il lavoratore è rimproverato eccessivamente per delle piccolezze;
capi o colleghi provocano il lavoratore per indurlo a reagire in modo incontrollato;
quando il lavoratore entra in una stanza i presenti interrompono di colpo la
conversazione;
i litigi o i dissidi con i colleghi sono più frequenti del solito;
improvvisamente spariscono o si “rompono”, senza che vengano sostituiti, strumenti
di lavoro come telefoni, computer, lampadine;
si viene tagliati fuori da notizie e comunicazioni importanti per il lavoro;
girano pettegolezzi infondati sul conto del lavoratore;
si viene esclusi dalle feste aziendali o altre attività sociali;
tutte le proposte del lavoratore riguardanti il lavoro vengono rifiutate;
il clima di gruppo è ostile, le comunicazioni interpersonali interrotte e
strumentalizzanti e la soddisfazione individuale sempre più ridotta;
ci sono ambiguità di ruoli;
il carico di lavoro è eccessivo o molto ridotto;
c’è monotonia o frammentarietà del lavoro;
c’è incertezza;
esiste mancanza di attenzioni;
gli ambienti di lavoro sono sporchi, vi è mancanza di pulizia, i servizi igienici non sono
idonei.
Le fonti dello stress da lavoro per gli insegnanti
Gli insegnanti non sono gli unici lavoratori del settore educativo, ma sono forse i più
visibili e sono disponibili informazioni su ciò che causa in loro stress da lavoro.
Tra i diversi gruppi occupazionali, quello degli insegnanti è tra i maggiormente
soggetti a stress. Uno studio ha consentito di evidenziare che il principale e quasi unico
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motivo di stress è la mancanza di disciplina ed il comportamento di disturbo da parte degli
alunni. Sono state identificate varie fonti di stress degli insegnanti. Tra esse le più
comunemente citate sono conseguenza di problemi sorti dall’organizzazione della scuola e
del lavoro, mancanza di cooperazione e supporto, mancanza di addestramento e di
opportunità di carriera e la natura del lavoro, inclusa la situazione nella classe, pesante
superlavoro e alunni irresponsabili.
Un’indagine ha trovato i seguenti cinque principali motivi di stress per gli insegnanti:
carico di lavoro/intensità del lavoro;
sovraccarico del ruolo;
aumento del numero di alunni per insegnante;
inaccettabile comportamento degli alunni;
cattiva conduzione della scuola/ mancanza di supporto da parte della dirigenza.
Alcuni sintomi dello stress - Individuazione di problemi di stress correlato al lavoro
L'organismo reagisce allo stress aumentando la secrezione di certi ormoni e inibendone
altri.
I sintomi caratteristici sono una frequente sensazione di stanchezza generale,
accelerazione del battito cardiaco, difficoltà di concentrazione, attacchi di panico, crisi di
pianto, depressione, attacchi di ansia, disturbi del sonno, dolori muscolari, ulcera dello
stomaco, diarrea, crampi allo stomaco, colite, malfunzionamento della tiroide, pressione
sanguigna alta, facilità ad avere malattie, difficoltà ad esprimersi ed a trovare un vocabolo
conosciutissimo, sensazione di noia nei confronti di ogni situazione, frequente bisogno di
urinare, cambio della voce, iperattività, confusione mentale, irritabilità.
Alcuni dei segnali che possono denotare un problema di stress correlato al lavoro sono un
alto tasso di assenteismo o una elevata rotazione del personale, frequenti conflitti
interpersonali o lamentele da parte dei lavoratori.
L’individuazione di un eventuale problema di stress correlato al lavoro può implicare una
analisi su fattori quali l’eventuale inadeguatezza nella gestione dell’organizzazione e dei
processi di lavoro (disciplina dell’orario di lavoro, grado di autonomia, corrispondenza tra
le competenze dei lavoratori ed i requisiti professionali richiesti, carichi di lavoro, etc.),
condizioni di lavoro e ambientali (esposizione a comportamenti illeciti, rumore, calore,
sostanze pericolose, etc.), comunicazione (incertezza in ordine alle prestazioni richieste,
alle prospettive di impiego o ai possibili cambiamenti, etc.) e fattori soggettivi (tensioni
emotive e sociali, sensazione di non poter far fronte alla situazione, percezione di
mancanza di attenzione nei propri confronti, etc.).
Qualora si individui un problema di stress correlato al lavoro, occorre adottare misure per
prevenirlo, eliminarlo o ridurlo. Il compito di stabilire le misure appropriate spetta al
datore di lavoro. Queste misure saranno adottate con la partecipazione e la collaborazione
dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti.
E’ importante stabilire l’impatto dei fattori di stress identificati sulla salute dei lavoratori e
sull’organizzazione. Per le scuole questi possono includere frequenti conflitti interpersonali
ed un frequente cambiamento del personale; per gli individui tale impatto include:
• burnout, depressione, esaurimento;
• elevato assenteismo;
• problemi legati al sonno (insonnia);
• disturbi cardiovascolari con tutti i loro sintomi;
• emicranie;
• ipertensione (elevata pressione sanguigna);
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• disturbi gastrointestinali;
• dipendenze(alcool, tabagismo, droghe).
Come gestire lo stress legato al lavoro
Tutte le persone coinvolte nel processo educativo, inclusi insegnanti, alunni e genitori,
hanno un ruolo da rivestire nel contrastare lo stress da lavoro. Gestire lo stress legato al
lavoro richiede un approccio sistematico, che include una continua valutazione dei rischi.
L’azione contro lo stress legato al lavoro dovrebbe consistere in:
• mirare alla prevenzione dello stress da lavoro;
• valutare i rischi dello stress da lavoro;
• prendere iniziative atte a prevenire il danno;
• porre in essere sistemi per occuparsi delle questioni legate allo stress.
Dovrebbero essere introdotti mutamenti organizzativi ed istituzionali per affrontare lo
stress legato al lavoro, seguendo i successivi sette gradini:
• portare a termine l’analisi del rischio;
• intraprendere una pianificazione completa di azioni preventive;
• combinare le misure tese al miglioramento del lavoro con quelle intese a migliorare la
situazione dei lavoratori;
• introdurre le soluzioni adatte allo specifico contesto;
• usare un appropriato aiuto esterno di esperti;
• stabilire un dialogo sociale efficace, di collaborazione e coinvolgimento dei lavoratori;
• prendere consistenti misure preventive ed assicurarsi il supporto di dirigenti di grado
superiore.
Una gestione difettosa ed insufficiente dei fattori di rischio nello stress da lavoro può avere
importanti conseguenze sulla qualità del servizio fornito agli studenti, nonché sulla salute
dei lavoratori. La guida della dirigenza, una buona organizzazione del lavoro, un clima di
lavoro positivo che incoraggi il rispetto e la dignità, una comunicazione chiara tra lavoratori
e supervisori/colleghi sono essenziali per ridurre il rischio di stress legato al lavoro.
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Lista di controllo sullo stress legato al lavoro La valutazione dei rischi è stata
SI
effettuata con l’ausilio della lista di controllo riportata di seguito.
C’è un clima di collaborazione ed un’atmosfera che non tollera comportamenti inaccettabili
come la violenza e la persecuzione?
X
C’è un rapporto di collaborazione con studenti e genitori?
X
La violenza, il bullismo, la persecuzione sono considerati una questione di salute e sicurezza?
X
La violenza, il bullismo e la persecuzione da parte di alunni, colleghi o non lavoratori sono
considerati nella valutazione del rischio?
Si provvede all’addestramento sulla prevenzione dello stress, della violenza e della
persecuzione per tutto il personale, compresi dirigenti, insegnanti ed altri?
X
X
E’ disponibile un addestramento sulla gestione delle classi per chi lavora con gli alunni?
X
I lavoratori sono coinvolti nel procedimento di valutazione dei rischi e nella sua gestione?
X
Le famiglie sono coinvolte nel processo di riduzione dei rischi, per esempio nello stabilire degli
standard di comportamento per gli alunni?
Si insegna agli studenti la dignità ed il rispetto per gli altri e viene premiato il corrispondente
comportamento?
L’ambiente educativo e gli strumenti di lavoro vengono tenuti in efficienza e monitorati; per
esempio l’aria condizionata, l’illuminazione, gli ambienti dedicati al riposo?
Vengono monitorati le richieste eccessive, i carichi di lavoro, il frequente bisogno di lavoro
straordinario; per esempio i lavoratori lavorano spesso a tarda ora o nel fine settimana?
NO
X
X
X
X
Tutti i lavoratori possono ottenere regolarmente brevi momenti di riposo in apposite aree?
X
I lavoratori possono scegliere i propri metodi ed il proprio ritmo di lavoro?
X
I lavoratori possono variare il loro lavoro?
X
Esistono risorse o procedure per aiutare i lavoratori a gestire i ruoli competitivi nel loro
lavoro?
X
Esiste una politica relativa allo stress legato al lavoro?
X
Esiste una politica per sostenere e rafforzare un ambiente di lavoro positivo?
X
La valutazione dei rischi e le misure preventive vengono riviste regolarmente?
X
La direzione controlla il funzionamento della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro(
includendo quelle legate allo stress da lavoro ed altri fattori psicologici)?
Esiste un monitoraggio degli indicatori organizzativi dello stress da lavoro, come i dati
sull’assenza per malattia, sugli intervalli tra i permessi o sulle prestazioni?
X
X
Si dà luogo a provvedimenti per migliorare il bilancio della vita lavorativa?
X
Vi sono sistemi di comunicazione e di denuncia?
X
Vi è consultazione dei lavoratori prima di cambiamenti di grossa entità relative al luogo di
lavoro o all’organizzazione del lavoro?
X
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Fattori di rischio e obiettivi specifici per il miglioramento della salute e sicurezza dei
lavoratori
Nel seguito sono elencati i diversi fattori di rischio individuati e per ciascuno di essi sono
riportate sia le condizioni di lavoro estremamente negative, che devono essere evitate, sia,
per contro, le situazioni ottimali che costituiscono altrettanti obiettivi per il miglioramento
della Salute e Sicurezza dei lavoratori.
PERSONALE ATA
RISCHIO "STRESS"
SITUAZIONE
ESTREMAMENTE
NEGATIVA
Valutazione
del rischio
SITUAZIONE
OTTIMALE
ORARIO DI
LAVORO
ELEVATA
DISUNIFORMITA'
DELL'ATTIVITA' LUNGO
L'ORARIO DI LAVORO –
SONO PRESENTI TURNI
PARTICOLARI
Basso
UNIFORME
DISTRIBUZIONE
DELL'ATTIVITA' LUNGO
L'ORARIO DI LAVORO –
NON SONO PRESENTI
TURNI PARTICOLARI
CARICO DI
LAVORO
COMPITI RIPARTITI IN
MODO DISUNIFORME –
ALCUNI SONO
“PRIVILEGIATI”
Basso
COMPITI RIPARTITI IN
MODO UNIFORME –
TUTTI FANNO DI
TUTTO
CONDIZIONI
AMBIENTALI
TROPPO/POCO:
SILENZIO/CALDO/FREDD
O/LUCE
Basso
AMBIENTE
CONFORTEVOLE
ERGONOMIA
MACCHINE,
ATTREZZATURE,
LABORATORI NON
CONFORTEVOLI
Basso
MACCHINE,
ATTREZZATURE,
LABORATORI
CONFORTEVOLI
RELAZIONI
GERARCHICHE
BASATE
SULL'AUTORITARISMO/
PAURA
Basso
BASATE SULL'
AUTOREVOLEZZA /
RISPETTO
RELAZIONI NON
GERARCHICHE
"FREDDE"
Basso
AMICHEVOLI
SODDISFAZIONE
PERSONALE
BASSA
Media
ALTA
PRECARIATO
PIU' DEL 90%
Basso
SOTTO IL 10%
INTEGRAZIONE
DELLE DIVERSITA'
I DIVERSI SONO
EMARGINATI
Basso
NESSUNA OSTILITA'
PARI
OPPORTUNITA'
LE PERSONE VENGONO
VALUTATE SU
PARAMETRI DIVERSI
DALLE COMPETENZE
Basso
LE PERSONE VENGONO
VALUTATE PER I
MERITI
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COMUNICAZIONE
BUROCRAZIA
COMUNICAZIONI
IMPARTITE E NON
CONDIVISE
Basso
FACCIAMO SENTIRE IL
DIPENDENTE “SUDDITO”
Basso
FACCIAMO SENTIRE IL
DIPENDENTE PARTE DELLA
STRUTTURA
Basso
NESSUNA PERSONA CON
PROBLEMI PREGRESSI –
NESSUNA ASSENZA PER
MALATTIA RICONDUCIBILE A
“SOFFERENZA” SUL LAVORO
CAMPANELLI D'ALLARME PERSONE CON PROBLEMI
PREGRESSI – ASSENZE PER
MALATTIA RICONDUCIBILI A
“SOFFERENZA” SUL LAVORO
COMUNICAZIONI
ESPLICATE E
CONDIVISE
PERSONALE DOCENTE
RISCHIO "STRESS"
ORARIO DI LAVORO
CARICO DI LAVORO
SITUAZIONE ESTREMAMENTE
NEGATIVA
ELEVATA DISUNIFORMITA'
BASSO
DELLA DISTRIBUZIONE
SETTIMANALE DELLA PRIMA E
ULTIMA ORA – SONO PRESENTI
TURNI PARTICOLARI – MOLTE
ORE “BUCHE” - NESSUNO
“SCONTO” AI PENDOLARI
SITUAZIONE OTTIMALE
UNIFORME DISTRIBUZIONE
SETTIMANALE DELLA PRIMA E
ULTIMA ORA – NON SONO
PRESENTI TURNI PARTICOLARI
– POCHE ORE “BUCHE” - SI
TIENE CONTO DELLE
ESIGENZE DEI PENDOLARI
ALCUNI DOCENTI HANNO PIU' BASSO
CLASSI TERMINALI E “DIFFICILI”
LA DISTRIBUZIONE DELLE
CLASSI PIU' IMPEGNATIVE
NON INCIDE IN MANIERA
DIVERSA SUI DOCENTI
CONDIZIONI AMBIENTALI TROPPO/POCO:
MEDIO
SILENZIO/CALDO/FREDDO/LUC
E
AMBIENTE CONFORTEVOLE
ERGONOMIA
MACCHINE, ATTREZZATURE,
LABORATORI CONFORTEVOLI
MACCHINE, ATTREZZATURE,
LABORATORI NON
CONFORTEVOLI
MEDIO
RELAZIONI GERARCHICHE BASATE
SULL'AUTORITARISMO/PAURA
Basso
BASATE
SULL'AUTOREVOLEZZA /
RISPETTO
RELAZIONI NON
GERARCHICHE
"FREDDE"
BASSO
AMICHEVOLI
SODDISFAZIONE
PERSONALE
BASSA
MEDIO
ALTA
PRECARIATO
PIU' DEL 90%
BASSO
SOTTO IL 10%
INTEGRAZIONE DELLE
DIVERSITA'
I DIVERSI SONO EMARGINATI
Medio
NESSUNA OSTILITA'
PARI OPPORTUNITA'
LE PERSONE VENGONO
VALUTATE SU PARAMETRI
DIVERSI DALLE COMPETENZE
MEDIO
LE PERSONE VENGONO
VALUTATE PER I MERITI
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COMUNICAZIONE
COMUNICAZIONI IMPARTITE E
NON CONDIVISE
MEDIO
COMUNICAZIONI ESPLICATE E
CONDIVISE
BUROCRAZIA
FACCIAMO SENTIRE IL
DIPENDENTE “SUDDITO”
MEDIO
FACCIAMO SENTIRE IL
DIPENDENTE PARTE DELLA
STRUTTURA
MEDIO
NESSUNA PERSONA CON
PROBLEMI PREGRESSI –
NESSUNA ASSENZA PER
MALATTIA RICONDUCIBILE A
“SOFFERENZA” SUL LAVORO
CAMPANELLI D'ALLARME PERSONE CON PROBLEMI
PREGRESSI – ASSENZE PER
MALATTIA RICONDUCIBILI A
“SOFFERENZA” SUL LAVORO
TUTTO IL PERSONALE
RISCHIO "MOBBING"
DOCENTI /
COLLABORATORI
RISCHIO "BURN OUT"
SITUAZIONE ESTREMAMENTE
NEGATIVA
ESISTONO
PERSONE DEMANSIONATE
PERSONE EMARGINATE
PERSONE VESSATE
PERSONE NON ASCOLTATE
PERSONE “MENO UGUALI”
SITUAZIONE OTTIMALE
BASSO
BASSO
BASSO
Basso
Basso
SITUAZIONE ESTREMAMENTE
NEGATIVA
I NEOASSUNTI SONO LASCIATI
A SE' STESSI
GLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO
NON HANNO AIUTI
SITUAZIONE OTTIMALE
Basso
Basso
IL PERSONALE CHE ASSISTE
Basso
FISICAMENTE I DISABILI NON E'
FORMATO NE' MOTIVATO
GLI INSEGNANTI CON CLASSI
Basso
DIFFICILI NON SONO CAPITI NE'
AIUTATI DAGLI ALTRI COLLEGHI
E DAL DIRIGENTE
L'INSUCCESSO SCOLASTICO
Basso
DEGLI ALUNNI E' SEMPRE
"COLPA DEL DOCENTE"
SI TENDE A CHIEDERE AI
DOCENTI DI SOSTEGNO
“L'IMPOSSIBILE”
NON ESISTONO:
PERSONE DEMANSIONATE
PERSONE EMARGINATE
PERSONE VESSATE
PERSONE NON ASCOLTATE
PERSONE “MENO UGUALI”
Basso
I NEOASSUNTI SONO ASSISTITI
ADEGUATAMENTE
I DOCENTI DI SOSTEGNO
SONO CAPITI ED AIUTATI DAI
COLLEGHI E DAL DIRIGENTE
IL PERSONALE CHE ASSISTE
FISICAMENTE I DISABILI E'
FORMATO E MOTIVATO
GLI INSEGNANTI CON CLASSI
DIFFICILI SONO CAPITI ED
AIUTATI DAGLI ALTRI
COLLEGHI E DAL DIRIGENTE
L'INSUCCESSO SCOLASTICO
DEGLI ALUNNI NON VIENE
ATTRIBUITO AL DOCENTE SE
NON SULLA BASE DI
RISCONTRI OGGETTIVI
I DOCENTI DI SOSTEGNO
VENGONO INFORMATI
CORRETTAMENTE SULLE
REALI POSSIBILITA' DEL
PROPRIO ALUNNO
Prevenire, eliminare o ridurre i problemi di stress correlato al lavoro
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La prevenzione, l’eliminazione o la riduzione dei problemi di stress correlato al lavoro può
comportare l’adozione di varie misure. Queste misure possono essere collettive,
individuali o di entrambi i tipi. Possono essere introdotte sotto forma di specifiche misure
mirate ai fattori di stress individuati o quale parte di una politica integrata sullo stress che
includa misure sia preventive che di risposta.
Sono stati individuati i seguenti accorgimenti per prevenire lo stress da lavoro:
• ottimizzazione degli ambienti e dell’orario di lavoro, nei limiti delle esigenze del servizio;
• promozione di una cultura, nell’ambito della scuola, che favorisca il rispetto della
dignità umana e scoraggi ogni forma di violenza psicologica;
• attuazione di condizioni di lavoro trasparenti;
• adozione di misure che favoriscano la partecipazione e la condivisione degli obiettivi
della scuola da parte dei dipendenti;
• attivazione di un processo continuo di informazione e scambio a due vie (dal basso
verso l’alto e viceversa);
• valorizzazione delle risorse umane, attraverso percorsi di formazione adeguati;
• progettazione di compiti lavorativi a misura d’uomo;
• informazione e formazione sulla sicurezza sul lavoro e sullo stress;
Queste sono alcune strategie individuate per impedire o limitare l’insorgenza delle
patologie da stress.
Una volta adottate, le misure anti-stress saranno regolarmente riviste per valutare se sono
efficaci, se consentono un uso ottimale delle risorse e se sono ancora idonee o necessarie.
Tali misure potranno includere, per esempio:
• misure di gestione e comunicazione, chiarendo, ad esempio, gli obiettivi aziendali ed il
ruolo di ciascun lavoratore ovvero assicurando un adeguato sostegno da parte della
dirigenza ai singoli lavoratori ed ai gruppi o conciliando responsabilità e potere di controllo
sul lavoro o, infine, migliorando la gestione dell’organizzazione e dei processi di lavoro, le
condizioni lavorative e l’ambiente di lavoro;
• la formazione dei dirigenti e dei lavoratori per accrescere la loro consapevolezza e
conoscenza dello stress, delle sue possibili cause e di come affrontarlo e/o adattarsi al
cambiamento;
• l’informazione e la consultazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti, secondo la
legislazione europea e nazionale, gli accordi collettivi e la prassi.
Azioni per migliorare l’ambiente E LE CONDIZIONI di lavoro
Ai fini del miglioramento dell’ambiente di lavoro si ritiene che possa essere utile:
• stabilire un sistema di guida ed addestramento per tutto il personale;
• stabilire un sistema di guida ed addestramento per i neo assunti, organizzato per tipo di
lavoro;
• sviluppare un programma per l’informazione e la presa di coscienza per esempio
produrre opuscoli informativi e poster;
• rinforzare e ricompensare i buoni standard comportamentali;
• incoraggiare un atteggiamento collaborativo nella soluzione dei problemi e “la buona
comunicazione”;
• creare opportunità di confronto, per esempio elogiare ovvero criticare in maniera
costruttiva i comportamenti;
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• impegnare tutta l’organizzazione, dimostrando il supporto del dirigente
nell’incrementare la conoscenza e consapevolezza dei problemi e promuovendo le
pratiche positive;
• assicurarsi che tutto il personale sappia dello stress legato al lavoro e addestrare i
collaboratori ad identificarne i sintomi;
• formare il personale sulla gestione dello stress;
• sviluppare ed incoraggiare l’apprendimento del personale, per permettere il
miglioramento delle prestazioni lavorative;
• addestrare il personale, specialmente gli insegnanti, nella gestione del comportamento
e nell’abilità di insegnare in situazioni di alunni con comportamento difficile;
• ricompensare gli atteggiamenti positivi e promuovere positivi modelli di ruolo (sia per i
lavoratori che per gli alunni);
• per il personale docente, insegnare e rinforzare il rispetto ed il buon comportamento;
• coinvolgere i collaboratori nella valutazione dei rischi, per esempio nell’individuazione
dei fattori di rischio e nel suggerimento di soluzioni;
• coinvolgere i lavoratori nei processi di cambiamento gestionale;
• controllare e mantenere la qualità dell’ambiente di lavoro e delle attrezzature.
Azioni per migliorare l’organizzazione del lavoro ed il carico di lavoro
Per il miglioramento dell’organizzazione del lavoro e del carico di lavoro, si ritiene utile:
• aumentare il livello di consapevolezza dei collaboratori sulle cause e le soluzioni dello
stress legato al lavoro;
• ottenere un impegno diffuso ad ogni livello dell’organizzazione per affrontare i
problemi legati allo stress da lavoro;
• rivedere spesso i carichi di lavoro, le richieste al personale, gli straordinari;
• esaminare i modelli di lavoro del personale e coinvolgerlo nella scelta dei metodi di
lavoro;
• se necessario, ridistribuire i carichi di lavoro e le scadenze;
• revisionare i procedimenti di gestione del personale per assicurare che i lavoratori non
siano sovraccarichi, come può succedere quando vengono loro assegnati ruoli multipli.
Azioni per porre in essere politiche e supporti
• Sviluppare politiche di supporto ad un ambiente di lavoro positivo;
• sviluppare procedure e strategie per prevenire lo stress e valutare tali politiche con
regolarità;
• sviluppare azioni con alunni e genitori per migliorare il comportamento, per esempio
creando frequenti intervalli e programmi di ricompense;
• produrre una periodica valutazione dello stress legato al lavoro e del suo impatto;
• valutare il progresso dei programmi di gestione dei rischi;
• focalizzare l’azione sul processo a lunga scadenza dell’apprendimento organizzativo,
oltre che sui benefici a breve termine degli eventi ad alta visibilità e dell’addestramento;
• usare fatti e cifre per monitorare e valutare ogni cambiamento di programma;
• operare regolari controlli dello stress, attraverso i suoi sintomi organizzativi, quali
elevato assenteismo, frequenti cambi di personale e scarsa produttività;
• procedere a controlli sulla violenza ed il bullismo;
• valutare le comunicazioni formali ed informali e verificare le comunicazioni di denuncia;
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• stabilire un sistema di aperta consultazione, prima di operare mutamenti importanti;
• rendere la gestione dello stress parte integrante della normale pratica di gestione.
CONTROLLO DELL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA E RIESAME
DELL’EFFICIENZA DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
PERIODICO
La realizzazione del programma attuativo di dettaglio emesso in corrispondenza delle
priorità di intervento sarà oggetto di verifica periodica.
Si prevede di effettuare la prima verifica della realizzazione delle misure programmate e
della loro efficienza mediante cicli di audit interno a partire dal secondo mese dall’entrata
in vigore del programma di attuazione di dettaglio.
Le successive verifiche dell’efficienza delle misure in essere e di realizzazione di quelle
programmate saranno svolte con cadenza almeno annuale, in occasione della riunione del
servizio di Prevenzione e Protezione.
L’organizzazione delle suddette verifiche sarà attuata con la collaborazione del Servizio di
Prevenzione e Protezione e ci si potrà avvalere, se necessario, di apporti professionali
specifici esterni all’Amministrazione.
n°
misura da adottare
verifica
si/no
in data
motivo per cui non è stata
adottata
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All.1
REGISTRO DEI CONTROLLI PERIODICI
(D.M. 26/08/92.
Individuazione della periodicità dei
designazione degli addetti.
controlli
e
Data ………………………
Sede Via Foscolo.
Con riferimento agli adempimenti previsti dal D.M. 26/08/92, vengono confermati anche
per l’anno in corso gli stampati di seguito allegati per consentire un’agevole ricognizione
all’interno del fabbricato. I punti di verifica sono connessi prevalentemente al rischio
incendio, al piano di evacuazione ed alle procedure di primo soccorso.
Si richiede la designazione degli addetti ai controlli periodici per la necessaria formazione.
Sede via Foscolo:
• 2 addetti per controlli periodici con cadenza mensile(Dispositivi antincendio)
• 2 per controlli periodici mensili delle vie di esodo, carichi d’incendio, lampade di
sicurezza, interruttori differenziali e cartellonistica)
• 2 addetti al primo soccorso con compiti di verifica del contenuto della Cassetta
sanitaria uno per piano
Copia del presente verbale viene allegato al piano di sicurezza dell’A.S. 2013/14
Il RSSP
Prof. Gian Pietro Demurtas
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All.2
REGISTRO DEI
FORMAZIONE
VERBALI
DELLE
ATTIVITA’
DI
Data ………………
Sede Via Foscolo
Oggetto : DESIGNAZIONE ADDETTI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE A.S. 2013/14
Si sono riuniti in data odierna il Dirigente Scolastico prof. Gian Pietro Demurtas, Responsabile del Servizio di
Prevenzione e protezione, il prof. Carlo Manovella, responsabile Lavoratori per la sicurezza ed il prof. Andrea
Deplano nominato consulente del Responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione.
Al fine di poter avviare il Servizio per l’A.S. in corso si stabilisce che in relazione alle caratteristiche degli
edifici, al tipo ed alle modalità di svolgimento delle attività scolastiche ed a quanto emerso dal Piano di
valutazione dei rischi già predisposto nell’anno precedente dovranno essere presenti le seguenti figure i cui
compiti all’interno del servizio vengono dettagliati come di seguito:
Sede
Gruppo Antincendio:
Numero 2 addetti per Piano e per turno
Compiti: in caso di allarme incendio intervengono sul luogo, coordinano le attività di spegnimento in stretta
collaborazione con il dirigente scolastico. Attualmente solo due figure hanno i requisiti per essere “Addetti
antincendio”.
a) Numero 2 Verificatori. Con cadenza mensile eseguono il controllo di tutti i sistemi si sicurezza e
prevenzione. I controlli dovranno essere effettuati sia all’interno dell’edificio scolastico che all’esterno
secondo i blocchi a loro assegnati dal RSPP,segnalando sull’apposito stampato ogni mancanza o anomalia.
Oltre ai controlli i verificatori dovranno eseguire delle prove pratiche per verificare l’efficienza degli stessi.
Riferiscono al D.S. Le verifiche debitamente firmate e datate con relative note verranno inserite in apposito
registro ( DM 26/08/92)
Gruppo Primo Soccorso:
b) Numero 2 addetti:Verificano periodicamente la integrità e validità dei materiali contenuti nel pacchetto di
medicazione. In caso di mancanza ne fanno richiesta immediata all’ufficio competente.
Conosce i numeri telefonici della guardia medica di turno e dei Servizi di pronto intervento.Deve essere
facilmente reperibile ed individuabile anche attraverso tesserino di riconoscimento. In caso di infortunio
avvicina la cassetta di pronto soccorso all’infortunato e presta la prima assistenza nei limiti delle proprie
competenze. Attende, se necessario, l’arrivo del personale sanitario, mettendosi a loro disposizione.
RSPP
Prof. Gian Pietro Demurtas
Il consulente per la sicurezza
Prof. Andrea Deplano
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CONCLUSIONI
Il presente documento, costituito da 55 pagine, viene consegnato al dirigente scolastico
dott. Prof. Gian Pietro Demurtas in unica copia in data 20.1.2014, è stato redatto sulla base
di osservazioni dirette, e sentiti i responsabili dei singoli reparti. Le osservazioni riportate
dovranno essere poste a disposizione degli addetti al sevizio antincendio, dei responsabili
del primo intervento e del Medico Competente. Inoltre ogni operatore dovrà essere
informato sulla valutazione del rischio relativamente alla propria attività e formato sulla
relativa prevenzione e protezione.
Il contenuto e la struttura del documento potranno variare in qualsiasi momento in seguito
a nuovi rilevi e considerazioni.
Il dirigente Scolastico
Responsabile dei servizi di prevenzione e protezione
Prof. Gian Pietro Demurtas
Il consulente per la Sicurezza
Prof. Andrea Deplano
R.L S .
Prof. Carlo Manovella
Decimomannu, 20 GENNAIO 2014
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