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G Ital Med Lav Erg 2007; 29:3
www.gimle.fsm.it
SESSIONE
ERGONOMIA
COM-01
IL SOVRACCARICO BIOMECCANICO DEGLI ARTI SUPERIORI
NEL COMPARTO ACCONCIATORI: DALL’ANALISI DEI COMPITI
ALLA MATRICE MANSIONE-ESPOSIZIONE
E. Mastrominico1, C. Breschi1, G. Corbizzi Fattori2, F. Pini1,
F. Carnevale2
1Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione, INAIL
Direzione Regionale Toscana
2U.F. PISLL “G. Pieraccini” ASL 10 di Firenze
RIASSUNTO. L’analisi dei dati relativi alle malattie professionali
nel comparto acconciatori in Italia e in Toscana mette in evidenza una riduzione delle malattie “tradizionalmente” associate alle lavorazioni tipiche del mestiere (dermatiti, asma, ecc.) ed un parallelo aumento delle malattie da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori.
È intuitivo che la valutazione dell’esposizione al rischio per gli arti
superiori nelle mansioni caratteristiche del comparto in esame comporta
notevoli difficoltà, in quanto il ciclo lavorativo si compone di compiti fra
loro diversificati (shampoo, taglio, tintura, ecc.) che si possono combinare nelle modalità più svariate nell’arco di una giornata lavorativa.
Il lavoro illustra i primi risultati di un progetto avviato lo scorso anno
dalla Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione dell’INAIL Direzione Regionale Toscana e dall’U.F. PISLL “G. Pieraccini” ASL 10 di
Firenze,’INAIL - Direzione Regionale Toscana e dall’ASL 10 di Firenze.
Attraverso uno studio condotto utilizzando il metodo OCRA nella
sua versione Check List su un campione costituito da 12 addetti di cinque
saloni della provincia di Firenze, si è arrivati alla stesura di una matrice
mansione-esposizione che consente di ricavare un indice di esposizione
al rischio specifico per mansione, tenendo conto dei contributi dei singoli compiti ripetitivi eseguiti dall’operatore.
Parole chiave: parrucchiere, arti superiori, valutazione del rischio,
OCRA
BOMECHANICAL
OVERCHARGE OF THE UPPER LIMBS IN HAIRDRESSERS:
FROM THE TASK ANALYSIS TO THE JOB/EXPOSITION MATRIX
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lo più piccolissime. Infatti, il numero medio di addetti risulta in media pari a 1,68. Il 7,2% di tali imprese ha sede in Toscana, dove il comparto occupa 14.149 addetti (pari all’8,5% degli addetti in Italia).
L’analisi dei dati relativi alle malattie professionali denunciate all’INAIL nel comparto acconciatori in Italia e in Toscana mette in evidenza
una riduzione delle malattie “tradizionalmente” associate alle lavorazioni tipiche del mestiere (dermatiti, asma, ecc.) ed un parallelo aumento
delle malattie da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, ovvero
di malattie di tipo multifattoriale per le quali non è sempre facile stabilire l’origine professionale. Tuttavia, mentre in letteratura è presente un
gran numero di studi riguardanti l’insorgenza di malattie a carico della
cute e dell’apparato respiratorio nell’attività di acconciatore, molto meno
numerosi sono gli studi relativi all’analisi dei rischi da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori.
È intuitivo che la valutazione dell’esposizione al rischio per gli arti
superiori nelle mansioni caratteristiche del comparto in esame comporta
notevoli difficoltà, in quanto il ciclo lavorativo si compone di compiti fra
loro diversificati (shampoo, taglio, tintura,, ecc.) che, a seconda delle richieste della clientela, si possono combinare nelle modalità più svariate
nell’arco di una giornata lavorativa.
Il lavoro illustra i primi risultati di un progetto avviato lo scorso anno dalla Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione della
Direzione Regionale Toscana e dall’U.F. PISLL “G. Pieraccini” ASL 10
di Firenze, finalizzato alla individuazione di un criterio valutativo per la
costruzione di una matrice mansione-esposizione al rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nelle imprese di acconciatura. Ciò,
accanto ad una analisi degli elementi caratterizzanti il binomio attrezzature-attività, ha consentito al gruppo di lavoro di mettere a punto una serie di indicazioni che datori di lavoro, medici competenti e lavoratori possono utilizzare quale supporto per affrontare alcune questioni riguardanti
la salute e la sicurezza sul lavoro.
Lo studio, quindi, ha consentito agli Enti coinvolti la creazione di
uno strumento interno di lavoro per l’analisi di alcune patologie di probabile origine professionale, utilizzabile anche nell’ambito delle attività
di tipo prevenzionale che la vigente normativa assegna loro.
MATERIALI E METODI
L’indagine tecnica è stata preceduta da un’analisi di primo livello,
durante la quale sono state raccolte, attraverso un questionario appositamente costruito, informazioni generali sulle modalità organizzative ed
operative e sono stati identificati i compiti caratteristici delle mansioni.
Successivamente sono stati realizzati filmati delle lavorazioni svolte nel
corso della giornata lavorativa e, per ciascun compito, è stato definito un
indice OCRA Check List medio. Più in dettaglio, per ognuno dei compiti osservati, sono stati attribuiti i rispettivi punteggi ai singoli fattori definiti dalla Check List OCRA; per ognuno dei fattori di rischio caratteristici di uno specifico compito è stato definito un punteggio medio, ottenuto
come media statistica dei punteggi attribuiti a quello specifico fattore attraverso l’osservazione di più compiti di uno stesso tipo.
L’indice sintetico di ciascun compito è stato calcolato facendo riferimento a tali valori medi.
ABSTRACT. The analysis of professional diseases denounced from
hairdressers in Italy and in Tuscany shows among these workers a
reduction of some “typical” work related diseases, like dermatitis,
asthma, etc. and a raise of upper limbs disorders.
The upper limbs risk assessment process is very tough for the
hairdresser’s activity, because the working cycle includes different tasks
(shampoo, cut, dyeing, etc.) and their combination in a working day is
related to customers requests.
RISULTATI
The job illustrates the first results of a project started last year from
In questa prima fase hanno aderito al progetto 5 saloni di acconciathe Tuscany Technical Advisory Department for Risk Assessment and.
tura per un totale di 12 operatori (5 maschi e 7 femmine).
Prevention (CONTARP) of the Italian Workers’ Compensation Authority
La tabella I riassume i valori degli indici medi di esposizione OCRA
(INAIL) and PISLL “G. Pieraccini” - ASL 10 of Florence.
Check List per l’arto destro ottenuti nella valutazione dei compiti di
Through a study conducted with the OCRA Check List method on a
shampoo, taglio, messa in piega e tintura attraverso le osservazioni consample constituted by 12 employees of five shops of the Florentine
dotte dal gruppo di lavoro secondo le modalità descritte in precedenza.
territory, we have arrived to a job-exposure matrix that allows to draw an
Tali valori sono stati ponderati rispetto alla durata del compito nel turno
index of exposure to the specific risk for every task, keeping in mind the
di lavoro.
contributions of the single repetitive assignment performed by the
operator during the working day.
Tabella I. Indice OCRA Check List medio per tempo di adibizione
Key words: hairdresser, upper limbs,
al singolo compito ripetitivo - Arto destro
risk assessment, OCRA
INTRODUZIONE
In Italia la distribuzione degli acconciatori è tra le più elevate tra i Paesi dell’Unione Europea: si contano più di
100.000 imprese (un’impresa ogni 580
abitanti) per un totale di 170.892 addetti.
Si tratta tuttavia di imprese artigiane per
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La somma degli indici ponderati di tutti i compiti che compongono
ciascuna mansione consentirà di associare alla stessa un valore medio di
esposizione.
Il valore dell’indice finale andrà confrontato con le fasce di rischio
individuate dalla Check List OCRA1, tenendo conto anche della durata
del lavoro ripetitivo nell’intero turno.
Se si confrontano i dati ricavati dalle osservazioni con quelli ottenuti attraverso la somministrazione del questionario utilizzato per lo studio
preliminare, si evince una scarsa consapevolezza dei lavoratori relativamente ai fattori che possono incidere sul rischio posturale. È vero che un
posto preminente nella classifica dei rischi percepiti appare occupato dal
rischio da stress, seguito dal rischio posturale. Tuttavia, gli operatori, pur
percependo un malessere legato alla qualità del proprio lavoro che può ripercuotersi sulla salute personale, attribuiscono in linea generale punteggi complessivamente molto alti al proprio ambiente di lavoro e non riscontrano deficienze rilevanti nell’organizzazione interna dell’attività lavorativa.
DISCUSSIONE
Per la valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nel comparto acconciatori, attraverso uno studio condotto su
un campione costituito da 12 addetti di cinque saloni della provincia di
Firenze, si è arrivati ad una prima stesura di una matrice mansione-esposizione al rischio specifico, che consente di ricavare un indice di esposizione per mansione, tenendo conto dei contributi dei singoli compiti ripetitivi eseguiti dall’operatore durante la giornata lavorativa.
Tale matrice può rappresentare un utile supporto per il datore di lavoro, al fine di individuare soluzioni di tipo organizzativo per ridurre l’esposizione dei lavoratori al rischio, che non devono comunque prescindere da una corretta impostazione del layout della postazione di lavoro.
BIBLIOGRAFIA
1) C. Breschi, E. Mastrominico, F. Pini Acconciatore: un mestiere a rischio?, in: Quaderni di Ergonomia: L’ergonomia tra innovazione e
progetto, Moretti&Vitali, 2006.
2) D. Colombini, E. Occhipinti, M. Fanti Il metodo OCRA per l’analisi
e la prevenzione del rischio da movimenti ripetuti, Franco Angeli,
Milano, 2005.
1 [1]
Gli autori individuano le seguenti fasce di rischio
Valore OCRA
CHECK LIST
AREA
RISCHIO
<7,5
VERDE
ACCETTABILE
7,6 - 11
GIALLO
BORDERLINE O
MOLTO LIEVE
11,1 - 14.0
14,1 - 22,5
ROSSO LIEVE
ROSSO MEDIO
LIEVE
MEDIO
> 22,6
ROSSO INTENSO O VIOLA
ALTO
COM-02
LA ADOZIONE DEL LETTO ELETTRICO NEI REPARTI DI DEGENZA
OSPEDALIERA: VALUTAZIONE DELL’IMPATTO PREVENTIVO
SULLE PATOLOGIE DEL RACHIDE DEGLI OPERATORI SANITARI
M.I. D’Orso1, L. Zoppini2, M. Dell’Acqua2, C. Toso3, G.C. Cesana1
1Dipartimento
di Medicina Clinica e Prevenzione - Università di Milano
Bicocca
2Azienda Ospedaliera di Legnano (Mi)
3Consorzio per lo Sviluppo della Medicina Occupazionale ed Ambientale
- Monza
Corrispondenza: Claudia Toso - Per riferimenti organizzativi la mail di
servizio è [email protected]
RIASSUNTO. Al fine di ridurre gli infortuni professionali e le idoneità limitate negli infermieri addetti a movimentazione di pazienti non
autosufficienti si è attivato nella A.O. di Legnano un progetto di sostituzione dei letti di degenza tradizionali con letti elettrici.
Si descrivono l’articolazione e l’evoluzione del progetto di inserimento dei letti elettrici nonché le ricadute positive sulla salute dei lavoratori addetti a movimentazione manuale di pazienti e sui possibili infortuni nei pazienti stessi
Parole chiave: infortunio sul lavoro, letto elettrico, lombo-sciatalgia
THE
ADOPTION OF ELECTRICAL BEDS IN HOSPITAL CLINIC UNITS:
EVALUATION OF THE IMPACT ON WORKERS’ LOW BACK PATHOLOGIES
ABSTRACT. With the aim of reducing the number of occupational
accidents and of judgements of limited work ability among the nurses having as work task the movement of not self-sufficient patients, the Legnano Hospital has defined a project of substitution of the traditional hospital beds with electrical beds.
We describe the project of substitution of the beds and the positive results both on the health status of the workers using electrical beds and on
the reduction of the falls occurred to the patients.
Key words: work accident, electrical bed, low back pain
INTRODUZIONE
Le patologie cronico degenerative del rachide costituiscono ormai da
anni nei paesi industrializzati la seconda causa di malattia nella popolazione generale.
Nella popolazione lavorativa di tali paesi la elevata prevalenza di patologie cronico degenerative del rachide costituisce causa di frequenti limitazioni della idoneità lavorativa od addirittura di non idoneità completa a compiti lavorativi che prevedano necessariamente o la movimentazione manuale di carichi od attività che comportino fasi di trazione o
spinta di carichi.
Una rilevante percentuale di tali patologie viene correlata nella sua
eziopatogenesi a livello causale o concausale proprio con i compiti lavorativi svolti dai lavoratori che manifestano i quadri clinici.
Ove ciò sia, queste patologie si configurano quindi come malattie
professionali o comunque come malattie correlate con il lavoro. I quadri
clinici di patologia acuta o cronica del rachide a causa o concausa professionale sono numericamente correlati con la entità della movimentazione manuale di carichi insita nella attività lavorativa.
Una tipologia di lavoratori la cui attività professionale prevede intrinsecamente la necessità di movimentare manualmente e frequentemente carichi rilevanti è quella degli infermieri, con particolare riguardo a
quelli che prestano servizio nei reparti di degenza di pazienti non completamente autosufficienti.
Per tali lavoratori si rendono necessari interventi preventivi volti a ridurre l’impegno del rachide, soprattutto della sua porzione lombosacrale,
nelle varie fasi di lavoro.
Tra questi interventi particolare rilevanza ha l’introduzione di ausili
meccanici che consentano di non movimentare manualmente i pazienti
non autosufficienti.
La ricerca si propone di valutare gli effetti indotti sulla salute dei lavoratori operanti in alcuni reparti ospedalieri della A.O. di Legnano dalla introduzione di particolari ausili (letti elettrici) in quattro presidi ospedalieri che in precedenza ne erano sprovvisti.
MATERIALI E METODI
La ricerca è stata condotta presso la Azienda Ospedaliera di Legnano, Ente che risulta articolato in quattro presidi (Legnano, Magenta, Abbiategrasso e Cuggiono).
In tali presidi, si sono valutati gli infortuni professionali segnalati a
carico del personale dipendente ed interessanti il rachide nel periodo
compreso tra il gennaio 2000 ed il giugno 2007.
Si sono inoltre valutate le idoneità al lavoro specifico formulate
dal servizio di Medicina del Lavoro dell’Ente nello stesso intervallo di
tempo.
Particolare attenzione è stata posta nella valutazione di quei giudizi
di idoneità limitata, condizionata o non idoneità, formulati per patologie
acute o croniche del rachide dei lavoratori soggetti a sorveglianza sanitaria ai sensi del titolo V del D.Lgs. 626/94.
Al fine di ridurre gli infortuni professionali tra i lavoratori nonché le
loro limitazioni della idoneità specifica al lavoro, la Direzione della