Quanto dura un minuto? Obiettivi educativi e
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Quanto dura un minuto? Obiettivi educativi e
Quanto dura un minuto? Obiettivi educativi e didattici: comprendere la diversità; interpretare i riferimenti a differenti scale dimensionali; imparare a osservare i dettagli e a immedesimarsi negli altri. Materiali: biglietti in cui siano riportati i nomi di animali di un’area naturale protetta ben nota dai ragazzi e, se possibile, anche la loro immagine (un disegno). Ogni biglietto dovrà contenere una specie animale. Tempo stimato per lo svolgimento: 2 ore Modalità: tutti insieme Luogo: a scuola in uno spazio sufficientemente ampio o accostando opportunamente banchi e sedie alle pareti in classe Descrizione delle attività: Fase 1. Ad ogni ragazzo verrà consegnato un biglietto. Ci si deve accertare che i ragazzi conoscano, per grandi linee, l’animale riportato nel biglietto e che possano visualizzarlo e immaginarne le capacità. Ogni ragazzo dovrà mimare la vita che l’animale riportato nel suo biglietto può fare nell’arco di un minuto. Nessuno dirà ai ragazzi la durata esatta del minuto, al contrario loro autonomamente dovranno fermarsi, smettere di mimare, quando riterranno che il minuto è finito. Nell’arco del tempo a disposizione i ragazzi dovranno calarsi nei panni dell’animale e quindi svolgere le attività quotidiane con la velocità o la lentezza caratteristiche, dovranno coprire una distanza verosimile (se l’animale è un insetto non volatore, ad es. una formica, potranno percorrere una certa distanza che non sarà mai come quella coperta da un lupo o un uccello, ecc.). Una volta che tutti i ragazzi si saranno fermati si guarderà quanto tempo è trascorso realmente. Ogni ragazzo dovrà dire agli altri se si è fermato troppo presto o troppo tardi e quante attività ha fatto in meno o in più. Fase 2. Si ripete il gioco, questa volta scambiando i biglietti tra i partecipanti in maniera tale che ogni ragazzo sperimenti direttamente la differenza delle possibilità in funzione delle caratteristiche e delle capacità tra le specie. Anche questa volta i ragazzi dovranno interpretare le attività dell’animale regolandosi autonomamente con il tempo. Fase 3. Si ripete nuovamente, ma questa volta l’operatore o il docente fermerà il gioco allo scadere del minuto. Fase 4. Fase di espressione e di discussione. I ragazzi dovranno raccontare la loro percezione del tempo nelle 3 edizioni del gioco, se li ha colti di sorpresa o no, se è migliorata man mano che andava avanti il gioco. I ragazzi dovranno esprimere soprattutto le loro sensazioni nel mimare le azioni degli animali per prendere consapevolezza che la fruizione dell’ambiente e del tempo sono entrambi in relazione con le caratteristiche, gli organi di senso, il tipo di locomozione, ecc. dell’animale in esame. Indicazioni utili: nel debriefing si suggerisce di evidenziare le differenti sensazioni di fronte alle differenti possibilità e performance dei vari organismi mimati. Quello che a noi umani sembra scontato, per altri esseri viventi può costare moltissima energia o addirittura è impossibile da realizzare. Al contrario, quello che per noi può essere impossibile per altre specie è una necessità o un comportamento naturale. Si pensi ad es. alle distanza coperte dagli uccelli migratori, alla dinamica di volo aereo, alle reazioni ai cambiamenti di temperatura o di clima, al nuotare in apnea, ecc..