La Provincia di Sondrio 31 luglio
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La Provincia di Sondrio 31 luglio
LA PROVINCIA Sondrio 21 DOMENICA 31 LUGLIO 2016 L’incontro col Papa Un’esperienza indimenticabile Giornata della gioventù. Oggi l’ultimo appuntamento Preghiere, riflessioni e tanti momenti di festa Emozioni forti per i giovani valtellinesi a Cracovia ALBERTO GIANOLI Dopo la notte trascorsa all’aperto, nella spianata di Campus Misericordiae a Brzegi, nei pressi di Cracovia, i partecipanti alla Giornata Mondiale della Gioventù vivono oggi l’ultimo appuntamento dell’evento ecclesiale in terra polacca. Anche i pellegrini provenienti dalle parrocchie della nostra provincia sono tra le centinaia di migliaia che questa mattina parteciperanno alla Messa presieduta da papa Francesco. Settimana intensa Al termine di un’intensa settimana, cominciata con il viaggio verso l’est Europa la scorsa domenica, i giovani ieri hanno affrontato un pellegrinaggio a piedi dai loro luoghi di alloggio verso Campus Misericordiae. Zaino in spalla, con sacco a pelo e materassino, una volta giunti nella spianata hanno steso a terra i teli impermeabili forniti dal Servizio nazionale di Pastorale giovanile per prendere posto nei settori loro assegnati. Dopo il pranzo e la cena al sacco, ieri sera hanno incontrato papa Francesco, come già era avvenuto nei pomeriggi di giovedì e venerdì al Parco di Błonia, rispettivamente per la cerimonia di accoglienza del Santo Padre alla GMG e per la celebrazione della Via Crucis. Il Papa ha guidato una serata di preghiera e di veglia, che si è conclusa attorno alle 22,30, quando i giovani si sono preparati per trascorrere la notte sotto lo sguardo attendo di un imponente servizio di sicurezza, che per tutta la settimana ha accompagnato l’evento a Cracovia. Oggi Francesco celebrerà la Messa e, quindi, nella preghiera dell’Angelus annuncerà luogo e data in cui si svolgerà la prossima Giornata Mondiale della Gioventù. Quello che si sta per concludere non è però stato solo un evento di preghiera e riflessione. «Non è mancata la dimensione della festa, nell’incontro con giovani provenienti da diversi paesi del mondo - raccontano i ragazzi valtellinesi -. I canti o i cori scanditi per strada, i saluti, le strette di mano e i “cinque” dati a perfetti sconosciuti hanno scandito le lunghe camminate o i viaggi sui mezzi pubblici di Cracovia. Così come gli scambi di bandiere o di oggetti personali, che hanno permesso di conoscere, anche se solo per brevi istanti, le vicende personali di coetanei che condividono la stessa fede». Gli eventi collegati Dopo le mattinate dedicate alle catechesi nelle parrocchie di accoglienza, i giovani hanno trovato anche il tempo per visitare le ricchezze storico-artistiche della cittadina polacca di cui fu arcivescovo san Giovanni Paolo II prima di diventare papa. E proprio la sua figura, assieme a quella della mistica santa Faustina Kowalska sono stati al centro di diversi percorsi offerti ai pellegrini per scoprire Cracovia. Apprezzati dai giovani sono stati anche gli eventi collegati alla GMG. Mercoledì sera, dopo la Messa celebrata dal cardinal Bagnasco al Santuario della Divina Misericordia, si è svolta una festa per gli italiani in cui si sono esibiti, tra gli altri, il rapper Moreno, i Nomadi e Renzo Arbore. La musica è stata protagonista anche della serata di venerdì, quando nei pressi della piazza del Mercato si sono esibiti di The Sun. Un selfie scattato dai ragazzi dell’oratorio San Rocco di Sondrio a Cracovia Pellegrini e volontari Gli incontri nella fiumana Come già nelle passate Giornate Mondiali della Gioventù, quello degli italiani è stato uno dei gruppi più numerosi a partecipare a quella di Cracovia, secondo solo ai “padroni di casa” polacchi. Oltre centomila giovani della nostra penisola hanno partecipato all’evento ed era frequente, nei giorni scorsi, sentir risuonare per le strade della città un invito scandito come un coro da stadio: «Italiano, batti le mani!». Un modo semplice ed immediato per riconoscersi nelle fiumane di pellegrini in cammino per la città. E così, oltre a salutare gruppi di altre regioni che non sapevano nemmeno dove si trovano Valtellina e Valchiavenna, ai giovani della nostra provincia è capitato anche di incontrare altri gruppi provenienti dalla Lombardia. Venerdì, i giovani degli oratori di Sondrio, salendo su un autobus in Don Marco Zubiani nuto a conoscenza dell’iniziativa vi ha aderito di buon grado e così l’Imam Abd Al Jabbar Ceriani, in vacanza proprio nella località dell’Alta Valle, sarà in chiesa durante la Santa Messa che anche in questo caso inizierà alle 10,30. Don Alberti e l’Imam daranno vita a un breve momento di preghiera anche questo improntato al rispetto e vicinanza tra musulmani e cattolici dopo quanto accaduto a Rouen. L’iniziativa odierna toccherà altre località in tutta Italia e ha varcato le Alpi visto che è stata originariamente proposta dall’Ihei proprio in Francia (Institut Musulmani in Collegiata oggi «Gesto di rispetto e vicinanza» L’iniziativa A Sondrio e Bormio questa mattina una testimonianza di fratellanza Arriva anche in Valtellina l’iniziativa di testimonianza di fratellanza spirituale promossa dalla Coreis (Comunità religiosa islamica) dopo i tragici fatti dei giorni scorsi a Rouen, dove due giovani terroristi hanno sgozzato un sacerdote e uno dei fedeli presenti alla Santa Messa. Prima della celebrazione delle 10,30 questa mattina ne chiesa della Collegiata in piazza Campello a Sondrio un esponente della stessa Coreis e cioè l’Imam Idris Abd Al Razzaq Bergia e don Marco Zubiani, arciprete di Sondrio daranno vita a un gesto di condivisione che li ve- drà uno a fianco all’altro: «Si tratterà - ha evidenziato proprio monsignor Zubiani - di un gesto di rispetto e vicinanza verso le nostre realtà dopo quanto di tragico è avvenuto nei giorni scorsi». Sondrio non sarà l’unica località della provincia in cui si vivrà questo momento di fratellanza spirituale tra musulmani e cattolici: anche il parroco di Bormio, don Alessandro Alberti, infatti, ve- Partite in carcere, vince la solidarietà L’iniziativa La sfida tra alcuni detenuti e i ragazzi degli oratori Un’esperienza positiva per tutti i partecipanti Interessante iniziativa voluta dalla direttrice della casa circondariale di Sondrio Stefania Mussio e dal cappellano della struttura don Ferruccio Citterio: in questi pomeriggi d’estate i detenuti hanno potuto sfidare nel piccolo cortile in cemento all’interno del carcere al- cuni ragazzi del capoluogo. Sono andate in scena due sfide: nella prima i ragazzi di alcuni oratori cittadini sono riusciti a sconfiggere i detenuti, mentre nella seconda è arrivato il pronto riscatto. Ovviamente, però, gli obiettivi dell’iniziativa, resa possibile anche dall’impegno dell’educatrice Maria Antonietta Tevere Maellaro e da tutto il personale in servizio nella casa circondariale del capoluogo, andava molto al di là dell’aspetto più puramente agonistico. I detenuti hanno infatti avuto VkVSIyMjVm9sb0Vhc3lSZWFkZXJfU2VzYWFiIyMjZS5jZXJpYW5pIyMjTGEgUHJvdmluY2lhIGRpIFNvbmRyaW8jIyMzMS0wNy0yMDE2IyMjMjAxNi0wNy0zMVQwOTo1Mzo1MVojIyNWRVI= Il gruppo di ragazzi e detenuti che ha preso parte a una sfida in carcere l’opportunità di divertirsi dedicandosi a uno sport e una attività che li appassiona confrontandosi con i ragazzi. E, anche chi non è sceso in campo per giocare non è rimasto nella sua cella, ma si è accomodato a “bordo campo” per tifare e incitare i giocatori. L’esperienza è stata molto positiva anche per i ragazzi che hanno varcato la soglia del carcere per sfidare i detenuti. Dopo la partita, peraltro, le chiacchiere sono proseguite sempre nel cortile dove i giocatori si sono rifocillati con pizza e bibite prima di salutarsi con l’impegno e la speranza che altre partite possano essere giocate presto. G.Mai. periferia hanno notato un nome e un cognome che potevano essere familiari sul badge identificativo di un volontario alla GMG: Nicolò Gusmeroli. E così, per caso, hanno scoperto di avere davanti uno dei due giovani della Diocesi di Como impegnati all’evento di Cracovia. «Sto vivendo bene questa esperienza – ha confidato il giovane -, diversa dal vivere la GMG come pellegrino. Ero già stato a Madrid (nel 2011, nda), ma qui sono venuto con uno spirito diverso, più responsabile che fa sentire più parte della GMG rispetto a quando si è pellegrini». A. Gia. des Hautes Etudes Islamiques); la Coreis, gemellata proprio con l’Ihei, ha riconosciuto l’importante valore di questo gesto di fratellanza spirituale volendo dunque riproporlo anche in Italia e trovando la disponibilità di vari sacerdoti e Imam. Nei giorni scorsi, poi, la stessa Ihei aveva diramato un comunicato stampa in cui oltre ad annunciare l’iniziativa odierna aveva espresso il rifiuto di ogni forma di violenza e la volontà di impegnarsi in un processo di vera integrazione e riconoscimento reciproco con i fedeli di qualsiasi credo e con la parte laica della società. G. mai. ANNIVERSARIO Ad un anno dal tragico incidente aereo ELITELLINA ricorda i suoi Collaboratori AGOSTINO FOLINI MARCO GIANATTI STEFANO OLCELLI rivolgendo un sentito pensiero alle loro famiglie. Sondrio, 31 luglio 2016