Area Comunicazione Per una didattica della Comunicazione
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Area Comunicazione Per una didattica della Comunicazione
Area Comunicazione Per una didattica della Comunicazione Obiettivi: Migliorare l’efficacia dei flussi comunicativi Sviluppare le competenze organizzative Standardizzare le modalità di dare ed acquisire informazioni Ottimizzare la qualità del prodotto/servizio offerto Durata: 4 ore per ciascun modulo Metodologia: formazione frontale interattiva con slide ed esercitazioni Articolazione: ciascun modulo può costituire un’unità didattica a sé oppure affiancarsi ad altri per percorsi formativi più specifici. 1. MODULO Come comunicare con le mail vantaggi e criticità l’oggetto è la nostra esca quanto “testo”? l’editing linguaggio informalità firma gli allegati qualche regola di “etichetta” e prima di inviare…. 2. MODULO Come presentare con le slide requisiti fondamentali le immagini quante slide più importanti le slide o il presentatore? galateo del presentatore 3. MODULO Come scrivere per il web testo versus design l’ipertesto la piramide rovesciata una bussola per pagina credibilità PROPOSTE FORMATIVE A CATALOGO Ferrara, luglio 2016 1 home page editing, interattività, internet e intranet 4. MODULO Netiquette” e cellulare: un po’ di regole SMS = Short Message Service La netiquette di Whatsapp Whatsapp e i gruppi= un po’ di galateo Il galateo all’epoca dei selfie Per un uso “civile” di facebook 5. MODULO Tecniche e strategie per una conversazione telefonica professionale le fasi della telefonata in entrata: Apertura Formule di apertura Comprensione delle esigenze Soddisfazione esigenze Chiusura Formule di chiusura le fasi della telefonata in uscita: Apertura e presentazione Capire la situazione Alcuni errori Gestire l’attesa Avvertenze generali 6. MODULO Riunioni e incontri di lavoro: convocazione, organizzazione e gestione Principi della comunicazione relazionale Quanti tipi di riunioni esistono? Quando è necessario indire una riunione? Organizzazione Convocazione Conduzione Gestione Conclusione E’ importante sapere che… Partecipanti difficili Gestire le domande Gestire le obiezioni 7. MODULO Public speaking. Stratagemmi e strategie per chi parla in pubblico tenere viva l’attenzione, farsi capire, convincere elementi da progettare e controllare nel discorso: i fattori come si organizza un discorso: linee guida PROPOSTE FORMATIVE A CATALOGO Ferrara, luglio 2016 2 o apertura o corpo centrale o conclusioni piccolo prontuario delle 12 regole prossemica e cinesica: il linguaggio non verbale linguaggio verbale e paraverbale errori e soluzioni la curva dell’attenzione distorsioni e barriere nella comunicazione 8. MODULO Cosa vuol dire comunicare Una didattica per conoscere regole e strumenti per una buona comunicazione Cosa vuol dire comunicare Contenuto e relazione Gli elementi della comunicazione: o il contesto o i livelli o i canali o i principi o le barriere o il feedback L’ascolto o 4 modi di ascoltare o Regole per l’arte di ascoltare Gli stili: passivo, aggressivo, assertivo, passivo/aggressivo Uno stile innovativo: la gentilezza 9. MODULO Comunicazione interna aziendale Elementi e caratteristiche della Comunicazione Interna Aziendale Perché è necessaria la Comunicazione Interna Aziendale? Obiettivi, Livelli, Forme, Modi, Funzioni Vantaggi e ricadute Riepilogo e Focus sui «pilastri» della Comunicazione Interna Aziendale L’impianto: azioni e procedure PROPOSTE FORMATIVE A CATALOGO Ferrara, luglio 2016 3 Area Welfare Dal welfare state al welfare organizzativo aziendale e territoriale Obiettivi: Diffondere la cultura della conciliazione vita/lavoro Incidere positivamente sulle performance individuali ed organizzative Monitorare alcune variabili del clima organizzativo Introdurre alcuni elementi base di audit interno Durata: 1 Modulo di 4 ore Metodologia: formazione frontale interattiva con slide e il coinvolgimento di testimonial di aziende che portano il loro contributo relativo a best practice attivate Articolazione: a latere, se richiesta, si propone inoltre un’analisi e una mappatura contestualizzata alla realtà in analisi, propedeutica ad un piano d’intervento relativo all’introduzione di attività di welfare Contenuti: Uno sguardo allo scenario generale: storia e attualità del welfare Il contesto italiano Welfare e ricchezza: per la Persona che lavora, per l’Organizzazione Aziendale, per il Territorio Il welfare organizzativo aziendale e territoriale come stile imprenditoriale L’emergere di un secondo welfare e lo sviluppo del welfare organizzativo aziendale Welfare aziendale e Responsabilità Sociale d’Impresa Obiettivi in tema di welfare aziendale e la coerenza con i principi di CSR Nello specifico operativo: Le aree d’intervento - Analisi dei bisogni - Mappature Strategie Le novità introdotte dal patto di stabilità 2016 Esempi e testimonianze PROPOSTE FORMATIVE A CATALOGO Ferrara, luglio 2016 4 Area Diversity e Organizzazione La valorizzazione delle differenze Obiettivi: Migliorare il senso di appartenenza attraverso il potenziamento del sensemaking Implementare i processi di integrazione tra le diverse unità organizzative Ridurre la conflittualità tra le diverse famiglie professionali nell’ottica di efficientamento dei processi Stimolare il lavoro di squadra contribuendo alla creazione di team interfunzionali Durata: 4 ore per ciascun modulo Metodologia: formazione frontale interattiva con slide ed esercitazioni Articolazione: ciascun modulo può costituire un’unità didattica a sé oppure affiancarsi ad altri per percorsi formativi più specifici. I moduli possono flessibilmente adattarsi alla valorizzazione delle differenze di genere, culture aziendali, culture geograficamente lontane, generazioni, etnie, ecc. in contesti aziendali e organizzativi in genere. 1. MODULO Differenze di genere e organizzazione aziendale Parte teorica I concetti chiave: uguaglianza, parità, pari opportunità e differenza di genere Le variabili soft ed hard dell’organizzazione e il change management Le rappresentazioni dell’organizzazione La comunicazione interna nelle strategie di cambiamento organizzativo Parte pratica Esercitazione di gruppo “La rappresentazione dell’organizzazione del lavoro ed i ruoli di donne e di uomini nel suo funzionamento”. 2. MODULO Dalle azioni positive alla valorizzazione delle risorse femminili Parte teorica La normativa italiana ed europea in materia di lavoro femminile I concetti di empowerment e mainstreaming di genere Il benessere organizzativo e le sue dimensioni Parte pratica Esercitazione individuale e di gruppo “Donne ed uomini al lavoro: differenze e simiglianze, punti di forza e aree di miglioramento” 3. MODULO Le strategie per la valorizzazione delle competenze di genere Parte teorica La conciliazione vita/lavoro: le pratiche family friendly (personalizzazione degli orari di lavoro, la gestione delle lunghe assenze, le iniziative di sostegno) PROPOSTE FORMATIVE A CATALOGO Ferrara, luglio 2016 5 La valorizzazione delle risorse femminili (diversity management, programmi di career development, promozione della leadership). Parte pratica Esercitazione di gruppo “Elaborare e gestire un’azione di conciliazione” 4. MODULO Culture: sostantivo plurale Parte teorica La definizione di cultura secondo Edward Shein La gestione e la valorizzazione delle differenze Dal concetto di autodeterminazione al concetto di empowerment La cultura come risultato del processo di apprendimento Parte pratica Analisi di casi “Mappare le differenze: riconoscerle e valorizzarle per farle diventare patrimonio comune” 5. MODULO inclusione Principi di comunicazione interculturale Parte teorica Il Modello Dinamico di Sensibilità Interculturale (MDSI) di Milton J. Bennett Contesto culturale e interazione - Adattamento interculturale Parte pratica Esercitazioni di gruppo La destrutturazione dei propri pregiudizi La valorizzazione del meticciamento Il decentramento dello sguardo(dall’etnocentrismo al relativismo) L’ascolto 6. MODULO esperienziale Autostima ed empowerment Percorso di formazione esperienziale di rafforzamento dell’autostima personale e professionale utilizzando la tecnica della narrazione biografica. Prevede da 1 a 3 moduli di 4 ore ciascuno a seconda del numero dei partecipanti al gruppo e degli obiettivi formativi (redazione di strumenti individuali di autovalutazione, di piani di self assessment e self empowerment) Parte teorica La narrazione e la biografia due modi di parlare di sé: tecniche e strumenti L’ascolto e il parlare: il tempo individuale ed il tempo collettivo La scrittura creativa come modalità di presentazione di sé Le parole, il linguaggio e la memoria del corpo Parte pratica Esercitazioni individuale e di gruppo: dalla narrazione nel gruppo alla scrittura del progetto su di sé PROPOSTE FORMATIVE A CATALOGO Ferrara, luglio 2016 6 Area manageriale nel contesto organizzativo: comunicazione, gestione conflitti, gestione persone Tre moduli formativi per l’area manageriale che si propongono di potenziare e far emergere capacità di gestione e relazione con le persone, collaboratori e responsabili gestionali. 1. Come gestire i conflitti Obiettivi: Il percorso fornisce strumenti agili e ready-to-use per comunicare efficacemente, individuare i punti di forza e di debolezza dei propri processi comunicativi, trasferire le regole per la gestione del conflitto nel ruolo di leader nei diversi contesti organizzativi, sviluppare la leadership in relazione agli obiettivi (vendere, persuadere, negoziare, fidelizzare…).di formazione esperienziale di rafforzamento dell’autostima personale e professionale utilizzando la tecnica della narrazione biografica. Durata: prevede 1 modulo di 8 ore ed è destinato a responsabili di funzione, dirigenti, addetti e responsabili marketing, figure chiave che ricoprono ruoli di responsabilità nella gestione dei principali processi aziendali. Articolazione degli argomenti: - Come comunicare da leader - Adattare la comunicazione al contesto e alla persona - Negoziare con successo: strategie per gestire il conflitto - Manipolazione semantica: no grazie! - Sostenere la comunicazione altrui: leader e facilitatore, un binomio possibile? 2. Smaschera le trappole della comunicazione! Obiettivi: Il corso ha l’obiettivo di fornire consapevolezza sulla gestione della propria comunicazione, utilizzando in particolare alcuni costrutti dell’Analisi Transazionale. Attraverso lo studio del sistema elaborato da Eric Berne si procederà ad un’analisi degli stati dell’Io dei partecipanti e all’individuazione delle relazioni disfunzionali, al fine di smascherare le trappole della comunicazione. Durata: Il corso prevede una durata di 14 ore (due giornate da 7 ore ciascuna) ed è destinato prevalentemente a responsabili di funzione, dirigenti, addetti e responsabili marketing, figure chiave che ricoprono ruoli di responsabilità nella gestione dei principali processi aziendali. Articolazione degli argomenti: - Processi comunicativi al servizio delle nostre relazioni - L’Egogramma: analisi e restituzione ai partecipanti - Le transazioni: se mi conosco mi riconosco - Le posizioni esistenziali: io voglio essere OK - Come scrivere il proprio copione - Come difendersi dai giochi psicologici - Come servirsi della forza dell’avversario PROPOSTE FORMATIVE A CATALOGO Ferrara, luglio 2016 7 3. Persone, non risorse. Gestire i collaboratori da coach Obiettivi: Il percorso si ispira alle più moderne teorie manageriali e affronta la relazione tra people management e tecniche di coaching. L’obiettivo principale è quello di far acquisire a consapevolezza del nuovo ruolo di capo e leader nei moderni contesti organizzativi. Da qui i partecipanti potranno acquisire consapevolezza per reimpostare il proprio ruolo e la relazione professionale con i collaboratori nel pieno rispetto della propria personalità. Durata: Il corso prevede una durata di 24 ore (tre giornate) ed è destinato a professionisti HR, responsabili d’area. Articolazione degli argomenti: - Il capo nella storia - Il potere del capo e la sua influenza sui risultati - Autorità e leadership - Cos'è il coaching - Applicazioni in azienda - E’ colpa tua! - Come costruire l’alleanza - Se motivo, ottengo - L'effetto Pigmalione e la psicologia positiva - La domanda, questa sconosciuta: tecniche e strumenti efficaci - Governo aziendale e autogoverno PROPOSTE FORMATIVE A CATALOGO Ferrara, luglio 2016 8 Area lingua e linguaggi simbologie ed evocatività per un uso non sessista del linguaggio Obiettivi: Aumentare le conoscenze linguistiche favorendo una migliore consapevolezza dell’appropriatezza del linguaggio Favorire il passaggio delle informazioni tra clienti interni ed esterni Migliorare l’efficacia della comunicazione del prodotto/servizio verso gli stakeholders Durata: 4 ore Metodologia: formazione frontale interattiva con slide ed esercitazioni Articolazione: il modulo può affiancare uno dei moduli precedenti relativi al genere oppure costituire una proposta a sé a) Parte teorica: Linguaggio e comunicazione di genere Linguaggio e pregiudizio: discriminazione e stereotipi Un impegno tra i sessi per un reciproco comune cambiamento Il linguaggio politically correct della comunicazione aziendale b) Parte pratica: Come si dice? Esercizi di morfologia rispettosa dei generi Esercitazione ad un uso del linguaggio rispettoso delle differenze in ambito organizzativo aziendale PROPOSTE FORMATIVE A CATALOGO Ferrara, luglio 2016 9 Area vendite e marketing relazionale: strumenti, stili, tecniche, relazioni, negoziazioni, fidelizzazioni 1.STRUMENTI PER LA VENDITA Obiettivi: - individuare e valorizzare lo stile di vendita di ogni figura commerciale - individuare le leve motivazionali di ogni figura commerciale - ridurre le trattativa sul pricing per impostare una vendita ad alto valore aggiunto; - ottimizzare il tempo a disposizione - attivare la miglior metodologia per eliminare inefficienze e puntare a “chiudere” in breve - migliorare la gestione delle criticità - sviluppare il lateral thinking per creare visioni nella mente del cliente e concludere con efficacia; - impostare correttamente il processo per lasciare aperto il campo alle politiche di customer care Articolazione: MODULO 1 – Stili di vendita Titolo: L’atteggiamento nella vendita Durata: 8 ore Contenuti: I sei elementi costitutivi dell’atteggiamento nella vendita (decisione, convinzione, iniziativa, conflitto, osservazione, informazione). Somministrazione del SALES GRID TEST e feedback a ogni venditore sul proprio stile di vendita. Individuazione delle aree di forza e delle aree di miglioramento. Focus sulle leve motivazionali di ogni venditore e somministrazione di due diagnostici. Gli elementi impliciti ed espliciti per cogliere le leve motivazionali del cliente. MODULO 2 – Tecniche di vendita Titolo: Tecniche di vendita complessa Durata: 24 ore Contenuti: Ottenere attenzione dal cliente, suscitare interesse, indurre il desiderio, impostare la call to action: tecnica AIDA. Role playing e simulazioni in aula. Situation questions, Problem Questions, Implication Questions, Need-Payoff Questions. La tecnica SPIN SELLING e i suoi limiti nella vendita consulenziale. Role playing e simulazioni. Ottimizzare il tempo nella vendita: la tecnica della piramide rovesciata. Come eseguire l’approccio, l’indagine, la stimolazione, la presentazione della soluzione, la risoluzione obiezioni e la chiusura. Role playing e simulazioni in aula. I principi della vendita strategica, della vendita collaborativa e della vendita creativa. Focus sui punti di forza e sulle aree di debolezza di ogni tecnica. Role playing e simulazioni in aula. Gestione del tempo nella vendita. Identificare gli elementi prioritari rispetto alle esigenze del cliente, pianificare e mettere in atto azioni urgenti e importanti. I criteri di redditività nelle vendite. Come identificare e stabilire i giusti KPI. Definizione di uno standard aziendale condiviso da tutta l’organizzazione. PROPOSTE FORMATIVE A CATALOGO Ferrara, luglio 2016 10 MODULO 3 – Il portafoglio clienti e i prospect Titolo: Ottimizzare portafoglio clienti e prospect Durata: 8 ore Contenuti: Portafoglio clienti e big data: come raccogliere informazioni dal cliente durante la vendita. Tecniche della PNL e del coaching per rilevare l’informazione latente dal cliente e impostare le basi per le successive azioni di customer care. Creazione di uno standard in fase di primo contatto con il cliente per impostare correttamente la raccolta di informazioni e il processo di vendita. Segmentare correttamente i prospect per una lead generation di qualità e per aumentare la redditività delle azioni di marketing, anche in un’ottica crosschannel. 2. STRUMENTI PER IL MARKETING RELAZIONALE Obiettivi: - trasferire ai partecipanti strumenti e conoscenze innovative nell’ambito del marketing per aumentare la competitività della propria impresa sul mercato; - costruire all’interno dell’organizzazione la figura del customer manager, in affiancamento al product manager; - accompagnare i partecipanti nella sperimentazione e gestione di attività che impatteranno sul posizionamento dell’azienda; - fornire competenze per attrarre, mantenere e migliorare la relazione con il cliente; - fornire competenze per anticipare i bisogni del cliente, gestire le obiezioni e costruire, assieme alla rete commerciale, uno standard condiviso per le vendite; - rafforzare, attraverso azioni di team building, la percezione che i singoli partecipanti hanno dell’azienda e la condivisione di mission e vision; - innovare i sistemi di CRM aziendale, definendo una procedura con KPI e sistemi interni di gestione della qualità. MODULO 1 – Gestione efficace della relazione per attrarre il cliente Titolo: La relazione con il cliente Durata: 12 ore Contenuti: La comunicazione verbale, non verbale e paraverbale. Principi di comunicazione e prossemica interculturale, nell’ottica di un posizionamento internazionale dell’azienda. Tecniche di ascolto attivo ed empatico. Tecniche di osservazione del linguaggio non verbale e di discernimento del paraverbale. Entrare in sintonia con il cliente: basi di PNL e focus su alcune tecniche di coaching per innovare la gestione della relazione con il cliente. Tecniche di orientamento al cliente: linguaggio assertivo e persuasivo. Come evitare la manipolazione semantica. Gli stili di comunicazione propri di ogni tipologia di cliente: analisi e creazione di una strategia efficace per creare una corretta relazione con ogni tipo di cliente. Pianificare e integrare le strategie di comunicazione. Il concetto di leadership nel processo comunicativo. Intercettare le necessità del cliente. Maslow e analisi dei bisogni. Training comportamentale individuale per ogni partecipante, al fine di individuarne punti di forza e di debolezza. Al termine, simulazioni per interpretare il linguaggio verbale, non verbale e paraverbale del cliente e per PROPOSTE FORMATIVE A CATALOGO Ferrara, luglio 2016 11 impostare la strategia più adeguata nei diversi contesti. MODULO 2 – La relazione consulenziale Titolo: Customer care e fidelizzazione del cliente Durata: 12 ore Contenuti: Il briefing con il cliente: tecniche di ascolto e tecnica della domanda per individuare il bisogno espresso e il bisogno latente del cliente. Impostare correttamente la relazione consulenziale con il cliente: simulazioni per individuare le esigenze di assistenza, consulenza e richieste future (anticipazione). Costruire un rapporto duraturo con il cliente: il contributo dell’Analisi Transazionale. Somministrazione dell’Egogramma ai partecipanti e restituzione dei risultati. Gli schemi di gioco e i copioni: come riconoscere e neutralizzare le dinamiche disfunzionali alla relazione consulenziale. Dalla cura alla fidelizzazione del cliente. Focus sulla vendita rogersiana e sulle tecniche di “emersione a soggetto”. Come sviluppare la relazione con il cliente dalla vendita alla consulenza d’acquisto. MODULO 3: La gestione del cliente difficile. Tecniche di negoziazione Titolo: Tecniche di negoziazione per gestire il conflitto e la trattativa Durata: 8 ore Contenuti: Controversia, conflitto e trattativa: analisi dei diversi schemi di gioco. Le 4 possibili posizioni del cliente nel conflitto: come individuarle per mettere in campo la strategia più efficace. Il goal setting e l’escalation. Un contributo dalle tecniche di coaching per gestire la relazione disfunzionale. Ascolto attivo e tecnica della domanda. Utilizzare la domanda di sfaldamento per bloccare l’escalation del conflitto. L’arte di riformulare: riformulazioni specchio ed esplicitanti. Ridefinire l’obiettivo assieme al cliente: come leggerne e interpretarne i bisogni al di là della dinamica del conflitto. Come uscire dall’ambito del conflitto ed entrare nella negoziazione. Tecniche efficaci di conclusione della trattativa. Role Playing e simulazioni di conflitti e trattative: come riconoscere e neutralizzare la dinamica disfunzionale messa in campo dal cliente. PROPOSTE FORMATIVE A CATALOGO Ferrara, luglio 2016 12