MUNICIPIO DELLA CITTÀ DI CALTANISSETTA

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MUNICIPIO DELLA CITTÀ DI CALTANISSETTA
MUNICIPIO DELLA CITTÀ DI CALTANISSETTA
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PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Numero 44
Del 01-07-2016
Oggetto: Legge Regionale n°13 del 10/07/2015 "Norme per favorire il
recupero del patrimonio edilizio di base dei centri storici" - articoli 2 e 3.
Approvazione studio di dettaglio con definizione tipologie edilizie.
L’anno ________, il giorno ________ del mese di ________ alle ore ________, nel Palazzo
Municipale di Caltanissetta e nella Sala delle Adunanze Consiliari, il Consiglio Comunale
convocato dal Presidente del Consiglio, ai sensi della vigente normativa, si è riunito in sessione
________ ed in seduta _______ con le modalità di cui alla L.R. 9/86 art. 30 nelle persone dei sigg.:
Consiglieri Comunali
P/A
Consiglieri Comunali
Adornetto Calogero
Aiello Oscar
Licata Salvatore
Failla Angelo
Calafato Salvatore
Dorato Walter
Petitto Annalisa Maria
Tumminelli Giuseppe
Campione Carlo
Tesauro Walter Calogero
Ricotta Filomena Adriana Maria
Mazza Salvatore
Margherita Manuela
Alaimo Valeria Raimonda
Montagnino Leyla Salvina
Bellavia Calogero
Bruzzaniti Gianluca
Favata Antonio
Romano Luigi Silvio Domenico
Maira Alessandro Salvatore Stefano
Dolce Francesco Giovanni Maria
Riggi Maria Grazia Giovanna
Daniele Rita Vincenza Maria
Mannella Oriana Catena
Scalia Angelo Antonio
La Rocca Lorenzo
Delpopolo Carciopolo Giudo
Magri' Giovanni
Talluto Rosalinda
Petrantoni Salvatore
P/A
Assume la Presidenza il ******* ******* ******* del Consiglio Comunale;
Assiste e partecipa il ******* del Comune ******* ******* *******;
Il Presidente, accertato il n. di ******* presenti, ai sensi dell’art. 21 L.R. 26/93 DICHIARA
valida la seduta;
Sono designati scrutatori i sig.ri consiglieri:
Preliminarmente il Presidente fa dare lettura della proposta di deliberazione predisposta
dall’Ufficio responsabile su iniziativa dell’A.C. e del seguente tenore sulla quale sono stati espressi
i pareri previsti dalla L.R. 48/91;
Proposta
Il Responsabile del Procedimento
Premesso che

è stata emanata la Legge Regionale n°13 del 10/07/2015 "Norme per favorire il recupero del
patrimonio edilizio di base dei centri storici", pubblicata sulla GURS n° 29 del 17/07/2015,
volta a valorizzare e tutelare centri storici, oltre che a favorire la loro rivitalizzazione sociale
ed economica, definendo gli adempimenti posti a carico dei Comuni;

l’art.1 della legge, che di seguito si riporta, indica i principi generali:
”La presente legge persegue le seguenti finalità:
favorire la tutela, la valorizzazione e la rivitalizzazione economica e sociale dei
1)
centri storici ubicati nella Regione, attraverso norme semplificate, anche con
riferimento alle procedure, riguardanti il recupero del relativo patrimonio edilizio
esistente;
incentivare la rigenerazione delle aree urbane degradate nelle caratteristiche e
2)
peculiarità originarie.
Restano salve le previsioni della pianificazione attuativa vigente alla data di entrata in
vigore della presente legge nei centri storici e nelle ZTO “A” nonché le previsioni delle
varianti generali relative ai centri storici che prevedono l’intervento diretto ai sensi della
normativa vigente”.

l'art.2 della legge definisce le "tipologie edilizie dei centri storici" secondo le caratteristiche
dimensionali, architettoniche e strutturali, individuando nove classificazioni, di seguito
riportate:
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edilizia di base non qualificata: unità edilizie con caratteri dimensionali planimetrici,
originari o modificati, con scarsa valenza o prive di caratteri architettonici tipici;
edilizia di base parzialmente qualificata: unità edilizie con caratteri dimensionali
planimetrici, originari o modificati, e permanenza di caratteri architettonici tipici, che
hanno subito alterazioni ovvero addizioni di volumi;
edilizia di base qualificata: unità edilizie con caratteri dimensionali planimetrici,
originari o modificati, e permanenza totale di caratteri architettonici tipici;
edilizia di base qualificata speciale (palazzetti): unità edilizie di base aventi caratteri
dimensionali e prospettici che le rendono simili ad un palazzo seppure derivati dalla
sommatoria di moduli dell’edilizia di base;
edilizia monumentale residenziale (palazzi dell’edilizia storica): edifici monumentali
residenziali del centro storico, anche derivanti da operazioni di demolizione di
preesistenti tessuti della città storica, aventi i caratteri monumentali e di qualità
architettonica tipici del periodo di esecuzione;
edilizia monumentale specialistica: monumenti non residenziali (religiosi, civili,
militari, produttivi ed altri);
edilizia residenziale moderna non qualificata: edifici residenziali sorti a partire dagli
anni cinquanta del ventesimo secolo, ex novo ovvero su aree libere, anche attraverso la
demolizione di preesistente edilizia;
edilizia specialistica moderna non qualificata: edifici a destinazione specialistica
sorti a partire dagli anni cinquanta del ventesimo secolo o in sostituzione di edifici
preesistenti o ex novo, aventi caratteri di edificato contemporaneo, in prevalenza in
cemento armato;
altre o diverse tipologie, non riconducibili a quelle di cui al presente
articolo, possono essere definite con le procedure di cui all’articolo 3, comma 1.
l'art. 3 della stessa legge - "Studio di dettaglio", stabilisce che l'individuazione delle suddette
tipologie edilizie vada individuata dal Comune, entro 240 giorni dalla data di entrata in vigore
della legge, su proposta dell'Ufficio Tecnico Comunale, con uno studio con effetti costitutivi,
composto da una relazione esplicativa, e da una planimetria in scala 1:500.
Tale studio deve essere approvato con delibera consiliare, previo parere reso in conferenza dei
servizi, a cui partecipano la Soprintendenza BB.CC.AA. e l'Ufficio del Genio Civile.
La delibera del Consiglio Comunale va approvata entro e non oltre 180 giorni dal deposito del
suddetto studio di dettaglio. In mancanza di tale approvazione consiliare, interviene
l'A.R.T.A.,
che dispone apposito intervento sostituitivo, previa diffida con assegnazione di un termine non
superiore a trenta giorni.
Il verbale della conferenza di servizi, unitamente allo studio di dettaglio, è pubblicato per trenta
giorni all’albo pretorio e nel sito internet del comune per eventuali osservazioni ovvero
opposizioni.
Nel caso in cui non pervengano osservazioni ovvero opposizioni, il procedimento di
approvazione dello studio di dettaglio è definito con delibera del Consiglio Comunale da
convocarsi entro i successivi trenta giorni. È fatto obbligo, a conclusione della procedura, di
trasmettere la delibera all’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente, per l’attività di
controllo. Decorsi trenta giorni, senza possibilità di interruzione o sospensione per richiesta di
chiarimenti, il parere si intende espresso favorevolmente.


Per ottemperare a quanto sopra sono state svolte pertanto apposite Conferenze di Servizi, con
la Soprintendenza BB.CC.AA. e l'Ufficio del Genio Civile, in data 20/10/2015, 02/03/2016, e
12/04/2016, al fine di pervenire alla definizione delle modalità di individuazione della
classificazione suddetta; è stato, infatti, prescritto dalla Soprintendenza BB.CC.AA., nella
seduta del 02/03/2016, di fare riferimento, per tale classificazione, alla perimetrazione
individuata nel Piano Paesaggistico, approvato con D.A. n° 1858 del 02/07/2015.

Il gruppo di progettazione composto da Ing. G. Dell’Utri, Arch. A Pirrera, Istr. Arch. R.
Gambino, Istr. Geom. Luigi Dell‘Utri ha redatto, in data 15/03/2016, lo studio di dettaglio di
cui all'art. 3 della L.R. n°13/2015, individuando le tipologie edilizie, di cui all'art.2 della stessa
legge.

Con Conferenza dei Servizi del 12/04/2016, sono stati acquisiti i pareri, con prescrizioni, da
parte della Soprintendenza BB.CC.AA. e l'Ufficio del Genio Civile, di cui all'allegato verbale.

Successivamente, gli elaborati e la documentazione, relativi alla classificazione suddetta, per
come prescritto, sono stati pubblicati all'Albo Pretorio dal giorno 02/05/2016 al giorno
02/06/2016, per 30 giorni consecutivi. Inoltre sono stati pubblicati nel sito istituzionale
dell'Ente, nella Sezione Amministrazione Trasparente e con "banner" nella homepage
"Recupero Centro Storico".

Sono state svolte, altresì, in data 03/05/2016, una conferenza stampa, presso la Sala Gialla
Comunale, in data 19/05/2016, una conferenza con gli iscritti agli ordini professionali,
rappresentanti dei comitati di quartiere e cittadini e, in data 07/06/2016, un incontro con i
rappresentanti degli Ordini Professionali.

Preso atto che a seguito della fase di pubblicazione non sono state prodotte opposizioni, giusto
Attestati di pubblicazione n° 1252/2016 e n° 1312/2016.

che l'art.4 della legge individua gli interventi ammissibili nei centri storici, specificandone le
modalità in relazione alla classificazione dell’art.2; il 2 comma dell’articolo precisa che per gli
interventi di ristrutturazione urbanistica: “… i comuni delimitano aree di tutela e
valorizzazione all’interno dei centri storici ricomprendenti uno o più isolati che
presentano caratteri di degrado edilizio, urbanistico, ambientale, economico e sociale. La
suddetta delimitazione può interessare anche aree aventi i medesimi caratteri di degrado
adiacenti al centro storico, purché non prevalenti in termini di superficie”.

Rilevato come l’art.14 delle Norme di Attuazione della Variante generale del P.R.G. preveda
che: ”Per lo stato di degrado che connota gran parte del patrimonio edilizio in esse ricadente,
tutte le zone A1, A3 ed A5 possono essere definite "zone di recupero", ai sensi e per gli effetti
dell'art.27 della L. 457/1978 ed in esse si applicano le norme e le agevolazioni previste dalla
L. 457/78, L. 179/1992, L.R. 25/1993 e successive modificazioni nazionali e regionali”, si
ritiene conseguentemente di individuare tutta la zona A1 quale area oggetto di interventi di
ristrutturazione urbanistica;

Dato atto che lo schema del presente provvedimento è stato pubblicato all‘Albo Pretorio e sul
sito istituzionale del Comune di Caltanissetta, nella pagina: “Amministrazione trasparente“,
sottosezione di I livello “Pianificazione e Governo del Territorio“, ai sensi dell’art.45 della
L.R. 17/3/2016 n.3, dal _____ al _________, e non sono pervenute osservazioni;

Vista la lr n.13/2015;
Tutto quanto sopra premesso
PROPONE
Di
1.
Approvare l’allegato studio di dettaglio, costituito dai seguenti elaborati:
-
Relazione;
Tav A: Quadro d'unione – scala 1:2.000
Tav A1 – scala 1:500
Tav A2 – scala 1:500
Tav A3 – scala 1:500
Tav A4 – scala 1:500
Tav A5 – scala 1:500
Tav A6 – scala 1:500
Tav A7 – scala 1:500
Elenco unità catalogate con riferimento al censimento catastale
redatto ai sensi dell'art. 3 della Legge Regionale n°13 del 10/07/2015 "Norme per favorire il
recupero del patrimonio edilizio di base dei centri storici", con l'individuazione delle tipologie
edilizie, di cui all'art.2 della stessa legge, alle seguenti condizioni prescritte dalla Soprintendenza ai
BB.CC.AA. e dal Genio Civile, in sede di Conferenza di Servizi:

Genio Civile: ".......esprime parere favorevole alla proposta catalogazione
specificando che per la fase successiva di attuazione soprattutto per il quartiere
Santa Venera – Saccara dovrà essere redatto un specifico studio quale sito
ritenuto di attenzione come pure per parte del quartiere Angeli (per effetto del
richiamo vallivo già indicato in precedenti atti oggi non più aggiornati). A tal
proposito si allega agli atti per fare parte integrante del presente verbale copia del
parere dell'Ufficio Genio Civile specificando che in detto parere a pag. 4 dopo la
parola “debba” si concorda di inserire l'inciso: <<provvedere ad avviare le
procedure utili ad assoggettare l'area definita di salvaguardia quale zona “R4>>.
Il Genio Civile quali raccomandazioni attuative ritiene necessario che per le fasi
successive ci si debba riferire alle prescrizioni del PAI ed aggiornare le
valutazioni di rischio e le analisi d'ambito con aggiornamento dello studio
geologico e geotecnico in atti“.

Soprintendenza BB.CC.AA.".......... preliminarmente ribadisce che all'interno della
perimetrazione in oggetto valgono tutte le norme del piano paesaggistico e
pertanto la classificazione non sostituisce l'attuazione delle suddette norme. A tal
uopo il Presidente fa presente che la legge prevede, sia che si tratti di interventi in
Centro Storico che possano attuarsi con comunicazione inizio lavori ed ancor di
più per quelli soggetti a concessione edilizia, che è necessaria l'acquisizione del
nulla osta della Soprintendenza BB.CC.AA.
La Soprintendenza nello specifico della catalogazione proposta rilascia parere
favorevole con la condizione che per i due immobili già adibiti a cine-teatro, il
Bellini (censito al foglio catastale n.302 part.73) ed il Supercinema (censito al
foglio catastale n.302 part. 238) classificati come tipologia “h) edilizia
specialistica moderna non qualificata” considerata la loro valenza storica legata
alla identità locale non siano consentiti interventi di demolizione e ricostruzione
ma solo interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria restauro e
risanamento conservativo.
La Soprintendenza indica che per tutti gli immobili classificati nella catalogazione
con le tipologie di cui alla lettera h) e g), è opportuno che venga accertata l’epoca
di realizzazione al fine di individuarne l’inquadramento temporale in fase
antecedente o successiva al 1946. Il Dirigente III Direzione del Comune fa
presente che dette categorie di immobili verosimilmente rientrano in epoca post
bellica, e pertanto con realizzazione successiva al 1946 (70 anni). A tal proposito
la Soprintendenza evidenzia che qualunque sia la classificazione di catalogazione
della tipologia edilizia gli immobili di cui all’art. 10 del Dlgs 42/2004 sono
soggetti a tutela da parte della Soprintendenza analogamente a quelli di cui all’art.
13 della stessa legge.
2. Individuare, in coerenza con l’art.14 delle Norme di Attuazione del vigente P.R.G., il centro
storico – zona A1, sensi dell’art.4, comma 2 della Legge Regionale n°13 del 10/07/2015, quale
area di tutela e valorizzazione, presentante caratteri di degrado edilizio, urbanistico,
ambientale, economico e sociale, nella quale ammettere interventi di ristrutturazione
urbanistica, come precisati al comma 3 dello stesso articolo 4.
3. Dare atto che, per quanto attiene gli interventi di cui al punto 2, giusta prescrizione del
Genio Civile, per il quartiere S.Venera e per le altre zone dello studio di dettaglio,
individuate nel P.A.I. come siti di attenzione e aree a rischio, gli interventi devono essere
preceduti da studio geologico e geotecnico conoscitivo, da sottoporre al parere del Genio
Civile, in ordine alla eventuale realizzazione preventiva di interventi di sistemazione
idrogeologica.
4.
Dare atto che ai sensi del 2° comma dell’art.1 della lr n.13/2015 restano salve le
previsioni della pianificazione attuativa ( Piano Provvidenza) vigente alla data di entrata in
vigore della legge nei centri storici e nelle ZTO “A” nonché le previsioni delle varianti
generali relative ai centri storici che prevedono l’intervento diretto ai sensi della normativa
vigente.
5. Pubblicare la presente deliberazione sul sito istituzionale del Comune di Caltanissetta, nella
pagina: “Amministrazione trasparente“, sottosezione di I livello “Pianificazione e Governo del
Territorio“.
6.
Dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio dell'Ente.
7.
Attestare che in merito al presente atto non vi è conflitto di interessi ai sensi dell’art.6 bis L.
241/90 e dell’art. 6 D.P.R. n.62/2013;
Il Responsabile del Procedimento
Arch. Alessio Bellomo
PARERE TECNICO DIRIGENTE
Sulla presente proposta di deliberazione si esprime, ai sensi degli artt. 49, comma 1 e 147 bis, comma 1, D.
Lgs. 267/2000 parere parere di Regolarita' Tecnica di regolarità tecnica, attestante la regolarità e la
correttezza dell’azione amministrativa”, per la motivazione di seguito indicata
Il Dirigente del Servizio
D.S. 51/15 Ing. Giuseppe Tomasella
PARERE CONTABILE
Il Dirigente del Servizio finanziario, escludendo ogni valutazione in ordine alla regolarità amministrativa
dell’atto, attesta che la proposta non necessita di parere contabile poichè l'atto non comporta riflessi diretti o
indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell’Ente in quanto mero atto di indirizzo.
Caltanissetta, lì
Allegati per l’esame:
Il Dirigente dei Servizi Finanziari
D.S.10/15 Dott. Claudio Carmelo Bennardo
Allegati per parte integrante:
-
1)
-
2)
-
3)
Visto: l’Assessore
Dott. Ing. Falci Amedeo Alberto
Il Redattore
Arch. Pirrera Antonietta
Il
Il Consigliere Anziano
Il *******
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si attesta che la pubblicazione della presente deliberazione avviene dal ________ al ________ per gg. 15
consecutivi.
Caltanissetta, lì ___________
Ufficio di Ragioneria
Bilancio 20__

Tit.
Serv.
Int.
Oggetto dello Stanziamento:
Tit.
Serv.
Int.
Somma Agg. €
Somma Ded. €
Somma Defin. €
Pagamenti Fatti €
Imp. Preced. €

Spesa Delib. €
Rimanenza Disponibile . . . . . .. . .€
Il Ragioniere
Atto esecutivo per decorrenza termini di pubblicazione
Caltanissetta, lì
Il responsabile
ALLEGATO ATTI (deliberazioni, determinazioni ecc.) per gli adempimenti di
cui al D.lgs. 33/2013

Atto relativo a consulenze ed incarichi esterni per i quali è previsto un compenso SI
NO

Atto relativo a consulenze ed incarichi a personale interno con compenso
SI
NO
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Autorizzazione o concessione
SI
NO
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Scelta del contraente per affidamento di lavori, forniture e servizi
SI
NO

Concorsi, prove selettive per assunzioni di personale, progressioni di carriera
SI
NO
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Accordi stipulati dall’amministrazione con altri enti o soggetti privati
SI
NO
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Concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici
SI
NO

Atto di governo del territorio (PRG, atti di programmazione, …)
SI
NO

Altro (specificare) ………………………………………………………….
BENIFICIARIO
DATI FISCALI BENEFICIARIO
MODALITÀ APPALTO/AFFIDAMENTO – NORMA DI RIFERIMENTO
DURATA
IMPORTO /VALORE/COMPENSO
UFFICIO RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Firma del responsabile del procedimento
________________________________
Firma autografa sostituita con firma a stampa ai
Sensi dell’art.3 co.2 del D.Lgs.39/1993 e s.m. e i.
N.B. nel caso in cui i beneficiari dell’atto siano più di uno devono essere trasmesse e compilate le
schede relative ad ogni beneficiario