Verbale_riunione_MO_secondo_incontro
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Verbale_riunione_MO_secondo_incontro
PROVINCIA DI SONDRIO SETTORE AGRICOLTURA, AMBIENTE, CACCIA E PESCA Servizio Caccia, Pesca e Strutture Agrarie VERBALE di RIUNIONE PER LA REVISIONE DEL PIANO FAUNISTICO-VENATORIO PROVINCIALE COMPRENSORIO ALPINO di MORBEGNO 2° INCONTRO Il giorno 13 giugno 2011 alle ore 14.30, in seguito agli accordi diretti intercorsi, si svolge un secondo incontro per la discussione e approfondimento di alcune problematiche specifiche nell’ambito della revisione del piano faunistico-venatorio provinciale, relativa al Comprensorio Alpino di Morbegno (di seguito nominato CA) e in particolar modo alle aree di competenza del Parco Orobie Valtellinesi. Sono presenti i signori: -MARCHESINI ENRICO, TONELLI FRANCO E GAMBETTA LUCA: rispettivamente presidente del CA di Morbegno e cacciatori della specializzazione tipica alpina; -FERLONI MARIA: tecnico faunistico incaricato della revisione del PFV; -BERNARDARA ENOS, RONCONI ANTONIO e LUCIANI FAUSTO: agenti del Corpo di Polizia Provinciale del mandamento di Morbegno -LA RAGIONE CLAUDIO: direttore del Parco delle Orobie Valtellinesi. E’ stato invitato anche il sindaco del comune di Rogolo, che non è presente. La discussione verte principalmente sui due punti seguenti: 1-richiesta di modifica della zona a Parco Naturale “Alpi Tagliate-Alpe Culino” da parte del CA; 2-richiesta di chiusura dell’area “Alpe Piazza” da parte del comune di Rogolo. Il direttore La Ragione evidenzia la necessità che la proposta presentata abbia una validità tecnica e che ci sia accordo tra tutte le parti in causa per apportare eventuali modifiche. Sottolinea che il Parco sta lavorando in modo particolare sulla tutela del Gallo cedrone e pertanto vuole salvaguardare le zone in cui è stata riscontrata la presenza certa della specie, almeno in tempi recenti. Riguardo le due proposte prevenute e inserite nella bozza della revisione del Piano faunistico venatorio, non ci sono problemi per la prima zona (Valle della Lesina), in quanto si tratta di una modifica minima e anche sensata. Per quanto riguarda invece la zona a Parco Naturale “Alpi Tagliate-Alpe Culino”, il direttore del Parco segnala che è stato appena inaugurato un itinerario ornitologico che passa proprio nell’area che si verrebbe ad aprire; pertanto questo potrebbe essere un elemento di contrarietà. I cacciatori aggiungono che non ritengono utile la proposta di aprire la Val Mala, come da nuova proposta della Provincia, in quanto non potrerebbe vantaggi nella caccia alla tipica alpina. Inoltre segnalano la presenza di una femmina di cedrone con la covata proprio nella parte della zona che si vorrebbe riaprire. 23100 Sondrio – Via XXV Aprile – Tel. 0342/531282 – Fax 0342/531340 – C.F. 80002950147 Indirizzi Internet: http://www.provincia.so.it E-mail: informazioni @provincia.so.it Ronconi ricorda che le aree a Parco naturale delle Orobie sono state proposte dal dott. Scherini parecchi anni fa, per tutelare il cedrone; se si vuole modificarle in modo sostanziale (come da proposta dei cacciatori) bisogna stabilire con chiarezza quali altri obiettivi si vuole raggiungere. Segnala inoltre che diverse arene di canto si sono alzate di quota, rispetto ad un tempo, forse per motivi climatici e l’apertura proposta dai cacciatori creerebbe un danno alla specie. Luciani sottolinea che la proposta dei cacciatori, di aprire una striscia sul Monte Olano e andare a cacciare in una zona molto stretta non ha senso; Ferloni precisa che i confini devono sempre essere chiari e ben individuati e non si può avvallare una proposta che difficilmente sarebbe poi possibile far rispettare ai cani e ai cacciatori, oltre a creare un disturbo incontrollabile per il Cedrone. Inoltre La Ragione segnala che un’area con i confini proposti avrebbe un altissimo rapporto tra perimetro e superficie, cosa che non è ben vista in Regione Lombardia, dove chiedono di aumentare le aree protette e comunque mantenere una forma delle zone con basso rapporto tra perimetro e superficie. I presenti discutono ancora delle varie possibilità di modifica della zona. Infine si individua una proposta che potrebbe rivelarsi più accettabile, almeno dal punto di vista cartografico e del disegno dei confini: togliere una parte dell’area nel confine settentrionale (Val Giotta), indicativamente fino all’altezza della linea che passa tra Pizzo dei Galli e Baita del Barico; tra l’altro nella zona da aprire dovrebbe essere costruita una nuova strada a breve, che porterebbe ulteriore disturbo. Vengono individuati dei confini di massima, messi anche per iscritti. La vigilanza provinciale ritiene che questa proposta non abbia le stesse controindicazioni della precedente e sia più chiara e ben definita. Ferloni aggiunge però che la valutazione relativa alla modifica di una zona classificata come SIC, ZPS e Parco naturale, resta comunque di competenza dell’ente gestore e non può essere effettuata dalla Provincia nell’ambito del proprio Piano faunistico venatorio. Pertanto quando la proposta verrà inoltrata da parte del Comitato di gestione, la Provincia la trasmetterà al Parco delle Orobie con parere di massima positivo, fatte salve le questioni riguardanti Natura 2000 e le relative valutazioni di incidenza. La Ragione precisa che una modifica di queste dimensioni è comunque significativa e dovrà essere valutata in modo mirato dal Parco delle Orobie e anche dal gruppo di lavoro che attualmente sta lavorando alla pianificazione territoriale. Il problema è però che il Parco delle Orobie ha una percentuale di aree protette limtata, inferiore al 15% del totale, e già la Regione Lombardia chiede di aumentarla, quindi sarà difficile poterla ridurre ulteriormente e farla approvare sia all’Assemblea del Parco sia alla Regione, se non ci sarà almeno una qualche forma di compensazione di questa apertura. Inoltre gli studi di pianificazione su SIC e ZPS sono stati completati e non sarà semplice trovare le risorse per riaprirli. Riguardo la chiusura dell’Alpe Piazza, i cacciatori esprimono parere di massima negativo. La polizia provinciale segnala invece che non vede la necessità di proteggere la zona, in quanto non presenta un particolare valore faunistico nel periodo autunnale quando si svolgerebbe la caccia, poiché si tratta solo di un’area a pascolo, di limitata estenzione e tra l’altro già molto frequentata. Significativamente maggiore è invece l’importanza dell’area in periodo primaverile, in quanto sede di un’arena di canto del gallo forcello. Ferloni precisa che la zona proposta è molto piccola e non è facile trovare un sistema per inserirla nella pianificazione provinciale come Oasi di Protezione o Zona Ripopolamento e Cattura, anche perché a Morbegno il totale delle aree protette già supera il 20% del territorio del comprensorio alpino. Eventualmente ritiene che questa modifica potrebbe essere inserita dal Parco delle Orobie nella propria pianificazione, ad esempio come compensazione della zona di Olano che si toglierebbe. Si dovrà eventualmente valutare una soluzione per unire la parte da tutelare all’area a Parco Naturale esistente. La riunione si conclude verso le 17.00. 23100 Sondrio – Via XXV Aprile – Tel. 0342/531282 – Fax 0342/531340 – C.F. 80002950147 Indirizzi Internet: http://www.provincia.so.it E-mail: informazioni @provincia.so.it