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Giovedì
15 dicembre 2005
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VALSASSINA
CASARGO La proposta del consigliere regionale Spreafico diretta a difendere le tradizioni gastronomiche del territorio
CORTENOVA
«La scuola alberghiera deve passare alla Provincia»
Gli zampognari della Valsassina iniziano il loro giro
Fioccano le richieste per gli zampognari della Valsassina. Alessandro Grigi di Cortenova e
Giordano Pomi di Vimogno che ha sostituito Marco Schiavetti di Cortabbio di Primaluna,
hanno aperto la serie delle presenze a manifestazioni e feste di Natale ai «Mercatini del campanil» di Prato San Pietro. Saranno all’«Airoldi e Muzzi» di Lecco, a Barzio, a Cremeno.
CASARGO Quale politica mettere
in atto per la Valsassina del dopo
apertura della Lecco-Ballabio?
Durante la riflessione stimolata
l’altra sera dalla Margherita nell’incontro di Premana, il consigliere regionale Carlo Spreafico ha
lanciato un’idea per il Centro professionale alberghiero (Cfpa) di
Piazzo di Casargo: «Bisogna usare
e difendere bene l’unica scuola
professionale che c’è in valle. – ha
affermato – Non è di Casargo ma
della Valsassina. Il problema vero
è toglierla alla gestione della Regione e passarla alla Provincia per
portarla a livello di eccellenza per
iniziative che difendano le tradizioni gastronomiche del territorio
e far sì che i cuochi che escono da
quella scuola possano
proprio da quest’anno
esserne ambasciatori del
nella sede di Piazzo è
mondo».
stato avviato il quarto
La sede potrebbe dianno che prelude ad una
ventare, secondo l’espofutura possibilità di arrinente politico, «un cenvare al diploma.
tro strategico per la ProQuello sulla scuola è
vincia dove attuare inistato solo uno dei ragioziative formative che
namenti che la Marghenessuno ha» ed un altro
rita ha messo sul tappeto
possibile impiego ponell’incontro organizzatrebbe essere legato al teto dal coordinatore della
Carlo Spreafico
lelavoro per fornire dalzona Valsassina Luca
Tenderini che ha visto la
la Valsassina servizi dopresenza di due assessori provinve necessitano.
Già ora il Cfpa è un’eccellenza ciali, Guido Agostoni e Armando Vonel settore della ristorazione, ha lontè, e del presidente del consinella storia ex alunni che sono di- glio provinciale Giovanni Fazzini.
Quest’ultimo ha ricordato che
ventati famosi aprendo locali di
prestigio in Italia e all’estero e «la valle ha bisogno di tutti per fa-
MOGGIO Locatelli ottimista sulla possibilità di trovare un gestore dell’impianto di risalita per Artavaggio
Funivia: tutto rinviato a primavera
Danni del fulmine più gravi del previsto: servono trentaduemila euro e oltre due mesi di lavori
BALLABIO
Pronta la rotonda all’uscita della nuova provinciale
La rotonda realizzata a Ballabio per il collegamento tra l’uscita delle gallerie della nuova provinciale della Valsassina e il resto della viabilità (foto Cardini)
BALLABIO (b. gro.) Eccola qui
la nuova rotonda che tutti ,
usciti dalla galleria della nuova strada Lecco-Ballabio, si
troveranno davanti lungo la
strada provinciale.
Una struttura che ha letteralmente cambiato i connotati di questa parte del paese.
Crocevia tra la Valsassina,
Lecco, Ballabio e i Piani Resinelli. Quando, le ultime assicurazioni in tal senso dell’A-
nas lo confermano, il marzo
prossimo sarà aperta la tanto
agognata nuova arteria, questa zona di Ballabio diventerà
uno snodo importantissimo
per la viabilità della provincia
lecchese. Là dove fino a non
molti mesi fa c’era un prato,
adesso passa il tratto di strada
che congiunge la galleria alla
rotonda nuova di zecca.
I lavori della rotonda non
sono ancora stati completati,
tanto che l’uscita dalla Provinciale per via Confalonieri
è ancora sbarrata al transito
dei veicoli. Un provvedimento che sembra non suscitare
più di tanto fastidio da parte
dei residenti, i quali, per tornare a casa, percorrono via
Mazzini, attraversando il centro paese.
Sui tempi per il completamento della rotonda, non si sa
ancora nulla. Il sindaco Luca
Goretti, interpellati gli enti superiori, ha riferito di non avere avuto precisi ragguagli. I
lavori sono infatti resi più difficili dalle incerte condizioni
del tempo, non da ultimo le
forti nevicate delle scorse settimane.
In ogni caso siamo davvero
alla stretta finale. Ballabio si
prepara a sostenere la mole di
traffico che arriverà da Lecco
dalla nuova arteria.
MORTERONE La firma ieri tra il presidente Brivio e il sindaco Redaelli - Villa Locatelli fornirà assistenza e collaborazione
Accordo tra la Provincia e il suo Comune più piccolo
Il presidente della Provincia Brivio, a sinistra, e il sindaco Redaelli alla firma
MORTERONE (b. gro.) Un
notevole passo in avanti
per il rilancio di Morterone.
Ieri il presidente della
Provincia di Lecco Virginio
Brivio, il sindaco del Comune di Morterone Giampietro Redaelli, accompagnato dall’assessore Antonella Invernizzi, e il presidente della Comunità Montana della Valsassina , Carlo Molteni, nella sede della
Provincia a Lecco hanno
firmato un protocollo di intesa che regola l’azione di
assistenza e di collaborazione della Provincia a favore del piccolissimo centro valsassinese abitato da
trentasei residenti. I temi
sull’accordo raggiunto ri-
guardano la pianificazione
territoriale, l’ambiente e
l’ecologia, la viabilità, il
turismo, l’agricoltura, la
protezione civile nonché
l’ambito culturale.
«La Provincia - ha commentato il presidente Brivio - ha a cuore la sopravvivenza dignitosa dei piccoli
Comuni, che rappresentano la quasi totalità di quelli presenti sul territorio, e
in particolare quella di
Morterone, che date le sue
particolari caratteristiche,
affronta quotidianamente
criticità e difficoltà nella
gestione dell’attività amministrativa e nel reperimento di risorse economiche in
grado di soddisfare le necessità dei cittadini».
«Un accordo - ha detto a
sua volta il sindaco Redaelli - che sancisce la collaborazione tra il Comune più
piccolo del territorio e la
Provincia di Lecco. Un rapporto iniziato quando abbiamo deciso di adeguare il
Piano Regolatore, che verrà
approvato dal Consiglio comunale domenica prossima. La Provincia ci ha messo a disposizione i suoi uffici e i suoi tecnici, che ci
hanno fornito indicazioni
preziose. Ora, con questo
Protocollo, potremo affrontare in maniera condivisa
le necessità tipiche del nostro Comune, alleviando il
disagio e la sofferenza nella risoluzione di varie problematiche».
Mega travi del ponte
in strada a Premana
Il traffico va in tilt
PREMANA (m. vas.) Ha preso forma ieri il nuovo ponte Ciudrin che servirà la
zona artigianale di Giabbio.
Le cinque travi di venti
metri e mezzo l’una della
ditta valtellinese Zecca
Prefabbricati hanno risalito nella mattinata la valle,
attraverso la Lecco-Ballabio.
Solo l’abilità degli autisti
dei cinque trasporti eccezionali ha evitato ulteriori
complicazioni al traffico,
specialmente nel tratto da
Casargo a Premana.
I camion hanno dovuto
affrontare uno dopo l’altro
in retromarcia i trecento
metri del raccordo tra la Sp
67 e la circonvallazione di
Casargo. In quel frangente
il traffico è stato deviato attraverso il centro del paese.
I più impegnativi sono
stati però i due tornanti in
discesa da Piazzo per i
quali si era ipotizzato il trasbordo da un camion all’altro nell’impossibilità di affrontare soprattutto il primo di essi, sinistrorso. Non
c’è stato però bisogno, proprio perché le manovre
millimetriche degli autisti
hanno permesso il tragitto
fino al ponte di Premana.
Qualche disagio al traffico è stato comunque registrato per un paio d’ore, a
partire dalle 9.30. Alle 14
tutte e cinque le travi erano
state montate, dopo essere
state scaricate da due grosse gru poste ai due estremi
del vecchio ponte Ciudrin.
Ora la F.lli Locatelli di
Introbio in associazione
temporanea con la Cidieffe
di Colico è pronta per gettare la soletta di calcestruzzo che sarà eseguita non
appena cesserà il gelo.
Tempo permettendo, entro un paio di mesi il ponte
dovrebbe essere pronto: è
un’opera che costerà 284
mila euro, somma per la
gran parte finanziata dal
Cipe che permetterà l’accesso all’area di Giabbio ai
mezzi di tutte le dimensioni che oggi sono impossibilitati.
IN BREVE
BALLABIO
AL VIA IL NATALE
DELLA PRO LOCO
A Ballabio si festeggia Natale con la Pro loco. Si
parte sabato 17 dicembre
alle 9 in piazza San Lorenzo con la manifestazione
pro-Telethon organizzata
dagli alpini, e si prosegue
domenica 18 alle 15 con
il concerto natalizio
«Duets» e lunedì 19 alle
20 con la fiaccolata dei
bambini. Giovedì 22 alle
15 è la volta della «Festa
di Natale per gli Anziani»
in palestra,
FIACCOLATA
DEGLI ALUNNI
Anche quest’anno la scuola primaria statale «Fantasia» organizza una fiaccolata per le vie del paese e
una serie di canti presso il
plesso scolastico. La fiaccolata è programmata per
lunedì 19 dicembre alle
20 (in caso di maltempo,
il 20 dicembre) con partenza dalla scuola e percorso in via Confalonieri,
passaggio all’interno del
nucleo di Ballabio Superiore per discendere poi in
via Fiume, piazza San Lorenzo, municipio e ancora
la scuola. In programma
anche canti degli alunni e
brani eseguiti dal corpo
musicale «Risveglio». Al
termine rinfresco.
FESTA DI FINE ANNO
NELLA PALESTRA
Il Comune, il Gruppo sportivo Ballabio e il Pianeta
dei Sogni vi invitano alla
festa di fine anno «Millenium ball 6» in palestra.
Musica dal vivo, tombolata cena per golosi (menù
all’iscrizione), animazione
per i bambini (fino ai 12
anni) nel Paese dei Balocchi e menù bambini. Quota adulti 35 euro, bambini
20 euro. Per prenotazioni
e iscrizioni rivolgersi in Comune (ufficio anagrafe)
entro il 24 dicembre (telefono 0341.530111).
305436/5
MOGGIO È grave il danno provocato da un
fulmine al cavo di soccorso della funivia
per i Piani di Artavaggio di cui riferivamo
l’altro giorno.
Per sostituirlo occorrono ben dieci settimane e la tanto attesa riapertura dell’impianto chiuso dal 2000, slitta ancora. Altro
che funivia entro le feste di Natale, se va bene si va quasi a primavera. E intanto il Comune ha scucito altri trentaduemila euro
per riparare il danno.
Una brutta grana. Ma tale è la soddisfazione del sindaco, Umberto Locatelli, per come
stanno procedendo le trattative con l’Itb (le
Imprese turistiche barziesi, proprietarie degli impianti dei Piani di Bobbio-Valtorta),
per affidare a questa società l’avviamento
dell’impianto, da fargli dimenticare il
guaio. E se andrà come il sindaco spera vada, non è escluso l’affidamento a tempo indeterminato
all’Itb
della funivia per Artavaggio.
Insomma, una brutta notizia compensata
da una bella che fa di
nuovo parlare della funivia moggese, clamorosamente chiusa dalla società proprietaria
per cessazione dell’atUmberto Locatelli
tività cinque anni fa.
«Purtroppo - commenta il primo cittadino -, quel fulmine ci è
costato trentaduemila euro per questo cavo
di soccorso della funivia danneggiato. Per
riparare il danno, per di più ci vorranno
dieci settimane». Dopodiché, l’impianto
dovrà essere collaudato dagli enti competenti. Un passaggio necessario per consentire alla funivia di essere attivata. La condizione senza la quale non si potrà procedere a questa operazione, è che lo stesso impianto sia già ufficialmente in mano ad un
gestore.
A questo proposito Locatelli annuncia:
«Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma sono
nelle condizioni di poter affermare che sul
progetto per cui l’avviamento della funivia
sarà affidato alle Imprese turistiche barziesi, sono molto ottimista. A breve incontrerò
l’amministratore delegato di questa società,
Massimo Fossati, per studiare le modalità affinché si possa di ufficializzare il tutto».
Tanto ottimismo, dunque. Ma non solo
per l’immediato futuro. «Le intenzioni - dice sempre Locatelli - sono inoltre quelle di
discutere anche l’eventuale affidamento
della gestione della funivia in maniera definitiva all’Itb».
Così, nonostante la iella continui ad accanirsi contro la tanto agognata riapertura della funivia per i Piani di Artavaggio, la giunta di Moggio continua ad essere fiduciosa.
Beppe Grossi
re lo sforzo di cercare di risolvere
i suoi problemi» e contrastare «il
fenomeno di litigiosità tra istituzioni che in valle trova punte incredibili».
Monito che qualcosa si può fare
per superare gli schieramenti è
l’accordo di intenti sottoscritto
con il consigliere di minoranza
Giandomenico Beri per cercare soluzioni uniche per la valle.
Agostoni nel campo della sanità
ha ricordato che «si devono riconnettere le reti spezzate attraverso
la solidarietà» mentre Volontè assessore ai lavori pubblici è tornato sul concetto del «condividere
le priorità» per risolvere i problemi.
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