La Bocconi snobbata in Brianza Due iscritti ai corsi per manager
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La Bocconi snobbata in Brianza Due iscritti ai corsi per manager
∋ΦΚ∴ΚΘΠΓ: 26/05/2010 .Κ∆ΓΤΘ .+∃ΑΟΓΤΕΘΝΓΦΚ - ΡΧΙΚΠΧ 57 - ΥςΧΟΡΧςΧ ΦΧ: ∆ΓΤςΩ∴∴Κ ΧΝΝΓ ΘΤΓ: 20.23.59 - ΕΘΝΘΤΓ 57 Mercoledì 26 maggio 2010 @ commenta su www.libero-news.it METROPOLI Rho MONZA Sgambetto Lega sul bilancio La giunta rischia Preti, modelle e calci solidali . MONZA - (l. mar.) Nazionale Sacerdoti, Vecchie Glorie di Serie A, Radio Italia Solo Musica Italiana e Associazione Medici Brianza & Milano. Queste le quattro squadre di calcio che si sfideranno, sabato alle 15 allo Stadio Brianteo nella 14esima edizione di Medicuore, evento benefico di calcio e spettacolo insieme. Nel corso della giornata ci sarà un torneo di giovani, poi la presentazione di Savi e Sara Tommasi della Nazionale Modelle. Il ricavato della manifestazione andrà a tre progetti benetti in Brasile e Africa. L’associazione Medici Brianza ha stretto poi un accordo con il Comune di Monza per potenziare gli spazi verdi negli asili nido comunali della città. [Marinaro] Monza La Bocconi snobbata in Brianza Due iscritti ai corsi per manager ΘΘΘ La Lega fa lo sgambetto al sindaco Zucchetti, non votando il bilancio, e il centrosinistra presenta una mozione di sfiducia alla giunta. Il Governo del centrodestra a rischio se entro qualche giorno non raggiunge un accordo con il Carroccio, perdendo di fatto i numeri per andare avanti. Il termine ultimo per cercare di risanare la situazione, e proseguire nel mandato amministrativo, è la metà di giugno, quando scadranno i termini per votare la mozione di sfiducia, molto probabilmente sarà quella la stessa seduta dove si procederà alla votazione del documento di previsione. Il sindaco Roberto Zucchetti, eletto nel 2007 con un voto bulgaro rispetto all’avversario di centrosinistra che si presentava per il secondo mandato, in questi tre anni ne ha dovute affrontare diverse situazioni difficili riuscendo ogni volta a riportare la maggioranza alla stabilità, e senza mai cedere a compromessi. L’ostilità leghista, a dire dei ben informati militanti nel partito, sembra sia un piano orchestrato dalla direzione milanese per ottenere maggiore potere all’interno delle giunte, anche in virtù del successo ottenuto alle regionali. Intanto fuori e dentro il Comune fervono gli incontri per discutere della crisi politica, nei giorni scorsi c’è stato il direttivo del PdL, oggi toccherà ai gruppi consiliari del centro destra, Legacompresa, mentredomani saràla volta dei coordinamenti cittadini. M. PIZ. La delusione di sindaco e aziende: «I nostri imprenditori non investono sulla formazione» ::: LAURA MARINARO MONZA ΘΘΘ La Bocconi non riesce ad attecchire in Brianza. La notizia ha dell’incredibile e a darla è Luca Rovati, amministratore delegato della Rottapharm Madaus, colosso farmaceutico brianzolo. Era stato proprio lui, nel luglio del 2009, ad avere l’idea di creare dei corsi specializzati per manager brianzoli con la collaborazione dei docenti dell’Università Bocconi di Milano. Sarebbero iniziati a settembre ma – e la notizia è solo di ieri – finora si sono contati solo due iscritti. Ma come è possibile che le imprese della ricca Brianza non abbiano colto l’occasione di poter offrire ai propri manager un corso di formazione ad altissimo livello potendo contare sul 50% di una borsa di studio? «Purtroppo sono davvero deluso per questo risultato perché i colleghi imprenditori hanno dimostrato di non comprendere quanto sia importante la formazione per la crescita della propria azienda – ha detto Rovati –. Insieme ad alcuni enti privati e pubblici, Comune compreso, avevamo messo a disposizione sei borse di studio e due le avevo riservate per noi; ma alla fine sono questi ultimi si sono iscritti!». Per realizzare il progetto, lo scorso anno era stata costituita una Fondazione detta Formab che annoverava tra i soci investi- tori, oltre a Rottapharm che dava le aule, anche il Comune di Monza e in particolare l’assessorato all’Università che aveva messo a disposizione una borsa di studio, il Centro Studi Liberi Agorà, la Provincia, l’Associazione Industriali di Monza e Brianza e la Camera di Commercio. Sarebbero poi enti istituzionali gli Artigiani e le banche a creare borse di studio per i giovani destinatari dei corsi. A questo punto tutto è fermo e ci si chiede che fine faranno le otto borse di studio da circa 3 mila euro l’una messe a disposizione per frequentare i corsi universitari. «Non sappiamo bene cosa accadrà – ha continuato Rovati – diciamo che il progetto è sospeso, e CERNUSCO SUL NAVIGLIO «Affitti doppi rispetto al contratto» Sedici famiglie sul piede di guerra CERNUSCOSULNAVIGLIO Sedici famiglie sul piede di guerra. Sono quelle che abitano negli appartamenti di piazza Brugola, costruiti nel 1999 dall’immobiliare Btk, in edilizia sovvenzionata. Ossia il canone d’affitto, che incassa la proprietà, deve essere sociale, come se si trattasse di case popolari. «Paghiamo due volte tanto», tuonano i residenti. «Sin dall’inizio non è stata rispettata la convenzione. Siamo stanchi e abbiamo fatto causa alla società». Che ci sia qualcosa di strano, in effetti, lo conferma anche il sindaco di Cernusco, Eugenio Comincini: «La vicenda si trascina da anni. Si è creata una diatriba molto forte sull’interprestazione urbanistica. La legge regionale, in tema di edilizia popolare, è cambiata. Fatto sta che la proprietà fa un po’quello che vuole. Sto aspettando in questi giorni la risposta all’ennesima lettera che il nostro avvocato ha spedito all’immobiliare Btk». Una convenzione, in buona sostanza, mai rispettata. L’affitto lo decide l’immobiliare e tanti saluti al canone sociale. Ma il rischio di finire in Tribunale potrebbe far cambiare la situazione. «Loro sono sempre stati troppo attendisti – conclude il sindaco – ma a tutto c’è un limite. Il Comune si è subito speso perché siano rispettati i termini dell’accordo in difesa dei cittadini. Se con la nostra ultima richiesta non verrà abbassato il prezzo dell’affitto, procederemo per vie legali». Una causa quella del Comune che si aggiungerebbe alle tante già avviate dei residenti con l’assistenza del sindacato degli inquilini. F. ARN. speriamo che prima o poi riparta. Devo ammettere, però, che io non ho molte speranze che accada, visto che anche la crisi economica tutt’altro che finita, distoglie gli imprenditori locali». Dispiaciuto anche il sindaco Marco Mariani, che all’Università ha dedicato un assessorato ad hoc e che sta cercando di portare avanti il progetto di un polo universitario che inglobi facoltà economiche e legate al desing, vero plus del territorio. Intanto Rottapharm che fattura oltre 600 milioni di euro l’anno, continua ad organizzarsi i suoi corsi di formazione all’interno. «Investiamo tantissimo sulla formazione dei nostri dipendenti a tutti i livelli – ha concluso Rovati – È fondamentale per la crescita dell’azienda e soprattutto per la competività su un mercato che ci vede messi a confronto con colossi che fatturano quanto uno Stato». D’accordo nella delusione, ma non nella motivazione che ha portato al fallimento del progetto è Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza. «Non è vero che gli imprenditori della Brianza non vogliono formare i propri manager – ha detto -, il problema è che sono confusi e poco uniti nella difesa del proprio territorio e dei progetti su di essa: non bisogna confonderli, però, con troppi progetti simili». Cesano Maderno Ricucita la crisi Il mini-rimpasto salva la Romanò ΘΘΘ È in via di ricomposizione la crisi nella giunta guidata dalla leghista Marina Romanò. Dopo la bufera scoppiata poco più di un mese fa, determinata dal defenestramento, da parte del sindaco, di quattro assessori del PdL, sembra che i vertici provinciali del partito abbiano trovato un compromesso. Niente è ancora ufficiale, ma parecchie sono le voci che si rincorrono in queste ore. Prima di tutto, il sindaco ha rigettato le recenti dimissioni di Marcelo Mitrano, assessore agli affari generali e ai grandi eventi e Fabrizio Bonafede, architetto con delega all’Urbanistica che dovrebbero rientrare in giunta all’80%. Dei famosi quattro assessori “cacciati” dalla pasionaria leghista perché non avevano partecipato al consiglio del 29 aprile durante il quale era prevista l’approvazione del bilancio consuntivo, sembra che due verranno ripescati su dettame dei vertici dei due partiti di maggioranza. Si tratta di Giovanni Spagnuolo (PdL), assessore alla Cultura, e Giuseppe Mazzacuva, all’Ecologia. I due nuovi nomi che entreranno nella compagine sono dunque Alessandro Soliman, uomo del PdL che dovrebbe ricoprire la delega di Ivan Romanò, ovvero Sport e Politiche giovanili, e Chiara Mornatta per il Commercio al posto di Michele Santoro. Grande sorpresa per chi andrà a ricoprire il ruolo che è stato del vicesindaco Claudio Scolari. Toccherà ad Andrea Rovelli, capogruppo del PdL in consiglio comunale. L. MAR. MONZA MERCOLEDÌ 26 MAGGIO 2010 IL GIORNO . Carlo Valli: «La colpa non è degli imprenditori» DELUSO Luca Rovati ad di Rottapharm è stato fra i primi a credere in questa Università (Rossi) IL CASO SI BLOCCA L’INIZIATIVA LANCIATA A LUGLIO PER PORTARE A MONZA LA BOCCONI Ci sono solamente 2 iscritti al corso L’Università dei manager non si farà L’UNIVERSITÀ Bocconi in Brianza per insegnare ai manager delle aziende a fare business ad alto livello. Un’idea innovativa e un’ottima opportunità per le imprese familiari della nuova provincia che hanno bisogno di rinnovarsi e crescere. Un’idea lanciata lo scorso luglio ma che è fallita miseramente. Ad oggi, infatti, sono soltanto due gli iscritti e quindi impossibile che i professori universitari del blasonato ateneo milanese si smuovano per venire qui! La notizia coch arrivata da Luca Rovati, amministratore delegato della Rottapharm-Madaus, il colosso farmaceutico monzese che aveva lanciato l’iniziativa denominata Formab e l’aveva messa in piedi insieme al sindaco Marco Mariani e all’assessore all’Universit Marco Baldoni. L’azienda pri- vata aveva messo a disposizione le aule che oggi utilizza per i propri corsi di formazione riservati ai dipendenti e i vari enti ed associazioni hanno messo a disposizione i fondi per le borse di studio. PECCATO che nessuno ha colto l’opportunità. «Quando andavamo dai colleghi imperenditori a proporre i corsi con la Bocconi ci rispondevano che avevano cose più importanti da fare e a cui pensare», ha spiegato Rovati «e questo mi è dispiaciuto davvero tantissimo, perchè vuol dire che ancora oggi le imprese del nostro territorio, tutte piccole e medie, non capiscono quanto sia importante investire in formazione per poter competere sui mercati globali». E che fine faranno adesso le otto borse di studio da circa 3 mila euro l’una messe a disposizione per frequentare i corsi universitari? «Sinceramente adesso non sappiamo bene cosa accadrà - ha continuato Rovati - diciamo che il progetto sospeso, nella speranza che si smuovono le acque, ma a dire il vero considerando che la crisi ancora ci farà patire per almeno altri due anni, non credo che si andrà avanti; sui fondi messi a disposizione, non so, anche perché non possono essere reinvestiti». Per far funzionare la Bocconi a Monza era stata addirittura messa in piedi una fondazione di cui fa parte il Centro Studi Liberi Agor, il Comune di Monza, la Provincia, l’Associazione Industriali di Monza e Brianza e la Camera di Commercio e nella quale sarebbero convogliati i fondi degli investitori privati. Sarebbero poi enti istituzionali come il Comune, ma anche gli Artigiani e le banche a creare borse di studio per i giovani ECONOMIA CONVEGNO IN CAMERA DI COMMERCIO SULLE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS La Brianza fa affari con la Slovenia VICINA E CONVENIENTE. La Slovenia si è presentata così ieri alla Camara di commercio di Monza dove si è svolto il convegno «Slovenia: opportunità commerciali, possibilità d’investimento e novità fiscali» a cui hanno partecipato, fra gli altri, Vlasta Valencic Pelikan, Console generale della Repubblica di Slovenia di Trieste, Rok Tomšic consigliere per gli Affari Economici presso l’Ambasciata della Repubblica di Slovenia a Roma Gianvico Camisasca, Console onorario della Repubblica di Slovenia a Milano Fabio Caliandro dirigente Promos Monza e Brianza. «Il flusso commerciale dalla Slovenia verso l’Italia ammonta a 17 miliardi di euro. Viceversa le esporta- •• SFRATTO «Non è vero che gli imprenditori della Brianza non sono pronti , la verità è che sono confusi e poco uniti». Ad intervenire sulla questione di Formab è Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di Commercio. «Capisco la delusione di Rovati e di chi, come anche noi, aveva partecipato a quel progetto, ma è anche vero che non bisogna fare i doppioni e anche il Comune oggi parla di Università». di LAURA MARINARO 7 zioni dall’Italia verso la Slovenia segnano una cifra pari a 16 miliardi di euro. Lo scambio avviene soprattutto nel campo della manifattura», ha spiegato il Console onorario della Repubblica Slovena, Gianvico Camisasca. «Il tessuto imprenditoriale della slovenia è simile a quello brianzolo poiché è fatto di tante piccole e medie imprese che davanti alla crisi hanno potuto far valere la loro flessibilità», ha aggiunto Camisasca che ha poi puntato l’attenzione su quelli che ritiene i punti di forza della Slovenia: «Per aprire un’impresa in Slovenia servono 7 giorni e il costo di un operaio è di 700 euro netti e quello di un operaio specializzato arriva a 1.000 euro. La vicinanza all’Italia (Milano e Lubiana, capitale slovena, sono divise da 500 chilometri, ndr) la rende interessante anche in funzione dell’Expo. Un paese che rappresenta una porta verso l’Europa dell’Est», conclude il console. Fabio Lombardi destinatari dei corsi. Anzi è stato già il Comune il promotore della prima borsa di studio. Anche le istituzioni coinvolte, ovviamente, hanno espresso il loro disappunto, ma hanno confermato che la speranza che il progetto si riprenda non è perduta. INTANTO Rottapharm che fattura oltre 600 milioni di euro l’anno, continua a organizzare i suoi corsi di formazione interni. «Ogni anno un migliaio dei nostri informatori scientifici nel mondo frequentano corsi di alto livello anche con medici e formatori interni e il 30% dei nostri dipendenti frequenta corsi d’inglese tutto l’anno due volte la settimana dopo il lavoro», ha concluso Rovati: «Li paghiamo noi, ma sono soldi spesi bene per la crescita dell’azienda e soprattutto per la competitività». Il minigolf chiede aiuto a Napolitano IL CASO del minigolf di via Foscolo arriva davanti al presidente della Repubblica. Oltre che, da fine aprile, pure al ministero delle Infrastrutture. Alle più alte istituzioni dello Stato si è rivolto il titolare dell’associazione Amici del Minigolf per far sopravvivere il piccolo impianto realizzato nel 1980 su un terreno comunale dato in concessione. L’area però è stata individuata dal Comune per ospitare le future scuole Bellani e Citterio, entrambe da ricostruire perché non a norma con le leggi antiamianto. Al minigolf non è stata trovata una sistemazione alternativa. E attraverso due ricorsi straordinari, che saranno presi in esame sia dagli organi garanti della presidenza della Repubblica sia dal tribunale del Consiglio di Stato, gli Amici del Minigolf resistono chiedendo l’annullamento delle delibere di Giunta. Ma per la Giunta i ricorsi risultano pretestuosi ed infondati e ha dato mandato all’avvocatura di difendere il Municipio. M.Ag.