Globalizzazione economica
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Globalizzazione economica
Globalizzazione economica Docente: Antonio Forte 1 Lezione 14 I processi di cartolarizzazione (cap 3) Lo shadow banking system (cap 3) Le agenzie di rating (cap 3) 2 I processi di cartolarizzazione - 1 Da originate to hold a originate to distribute. Oth è il modello tradizionale. Nel secondo modello (otd) il finanziamento è strutturato come un processo produttivo. Ogni step è affidato ad un soggetto specifico e specializzato. Il fine dell’otd è quello di distribuire meglio il rischio, spacchettandolo e diffondendolo nel mercato invece di lasciarlo in capo alla banca. 3 I processi di cartolarizzazione - 2 Da originate to hold a originate to distribute. Inoltre, grazie all’otd è stato possibile concedere prestiti a soggetti che con il modello tradizionale non avrebbero avuto accesso ai finanziamenti. Il problema è che l’otd non è privo di costi. In primo luogo le banche possono essere tentate dall’erogare prestiti anche a prenditori non affidabili 4 I processi di cartolarizzazione - 3 Da originate to hold a originate to distribute. Vi è poi la complessità dei titoli prodotti dal processo di cartolarizzazione. La difficoltà nel capirne il rischio ha comportato sia che le agenzie di rating commettessero errori nel giudicare la loro affidabilità e sia che molti investitori –piccoli e grandi- abbiano investito in prodotti più rischiosi di ciò che credevano. 5 I processi di cartolarizzazione - 4 Da originate to hold a originate to distribute. L’opacità di questi prodotti ha provocato la crisi sistemica. Problemi limitati alla categoria dei mutui sub-prime si sono diffusi prima a tutto il settore dei mutui, poi a tutti i crediti, poi a tutta la finanza, poi all’economia statunitense e poi a finanza ed economia internazionali. 6 I processi di cartolarizzazione - 5 Da originate to hold a originate to distribute Il processo: La banca cede i mutui all’arranger che raggruppa i mutui e li cede all’issuer che li organizza in nuovi titoli (obbligazioni) e li cede sul mercato A questi titoli viene attribuito il rating da parte delle agenzie. Il rating ne certifica il grado di robustezza. 7 I processi di cartolarizzazione - 6 Alla base del processo vi sono tre step: 1)individuazione di un insieme (pool) di crediti omogenei. 2)Cessione di questi crediti ad una entità creata ad hoc 3)Vendita da parte di questa struttura di titoli negoziabili i cui pagamenti (cedole e rimborso alla scadenza) sono rappresentati dai flussi di cassa (cash flow) generati dai mutui sottostanti 8 I processi di cartolarizzazione - 7 9 I processi di cartolarizzazione - 8 Le obbligazioni emesse dall’issuer sono di vario tipo: - Asset-backed commercial paper ABCP: carta commerciale a breve termine assistita da attività reale (sono una tipologia di ABS Asset Backed Securities:titoli garantiti da attività) - Mortgage-backed security MBS: obb. garantite da mutui immobiliari residenziali o commerciali - Collateralized debt obligation CDO: portafogli di ABS e MBS vengono nuovamente cartolarizzati e divisi in tranche. 10 I processi di cartolarizzazione - 9 In base al collaterale (cioè alla garanzia sottostante) si individuano: –Collateralized mortgage obligations CMO: cartolarizzazioni garantiti da mutui a famiglie –Collateralized loans obligations: portafogli garantiti da prestiti a imprese –CDO squared e CDO cubed (CDO garantite da CDO…) –CDO garantite da portafogli di Credit Default Swaps. La società veicolo fornisce garanzia: rimborso valore nominale in cambio di un premio. 11 I processi di cartolarizzazione - 10 12 I processi di cartolarizzazione - 11 All’interno di questo sistema, grande rilevanza assunsero Fannie Mae e Freddie Mac. Due istituzioni semipubbliche che acquistavano i mutui dalle banche e si comportavano come issuers, cioè emettevano titoli garantiti da mutui. Nel tempo, accanto a queste due istituzioni parastatali, si diffusero altri intermediari particolari come le SIV, SPE, conduits, investment banks, hedge funds che hanno dato vita al cosiddetto shadow banking (sistema bancario ombra). 13 Lo shadow banking system - 1 Definizione: settore della finanza con operatività simile al settore bancario, ma che si sottrae alla regolamentazione bancaria. Ombra, perché regolamentazione. è nascosto alla Essendo nascosto alla regolamentazione è un settore residuale?... 14 Lo shadow banking system - 2 Assolutamente no! Nel 2007, prima dello scoppio della crisi, il sistema bancario ombra gestiva 17000 miliardi di dollari, le banche statunitensi avevano un insieme di attività pari a 13000 miliardi. Come mai una così grande importanza e una rilevanza superiore al sistema bancario? 15 Lo shadow banking system - 3 Perché non devono rispettare requisiti di capitale, cioè possono operare con poco capitale mentre le banche devono detenere una quantità di capitale proporzionale alla loro attività. Perché riescono a procurarsi i fondi in modo più economico (attraverso il mercato dei capitali) rispetto a ciò che fanno le banche (i depositi sono una forma più costosa di raccolta di fondi) 16 Lo shadow banking system - 4 Come operano questi intermediari ombra? Raccolgono fondi presso le imprese che vogliono trovare una forma di investimento veloce e sicura (quindi le imprese depositano i fondi). I depositanti ottengono un rendimento sulle somme depositate e in più il loro deposito è garantito da titoli (in origine erano i titoli di stato ad essere utilizzati come garanzia, poi si cominciò ad usare i titoli frutto delle cartolarizzazioni) 17 Lo shadow banking system - 5 Le imprese depositanti possono non rinnovare il deposito alla scadenza. Queste banche ombra utilizzano tali fondi per concedere prestiti a lungo termine. Da ricordare è che i titoli cartolarizzati, utilizzati come garanzia in queste operazioni, non sono scambiati sui mercati regolamentati, ma su mercati Over the Counter, cioè mercati non regolamentati in cui c’è un soggetto che diviene il centro dello scambio. 18 Lo shadow banking system - 6 Poiché tali mercati OTC sono anch’essi opachi, l’unico modo per capire se un titolo cartolarizzato è affidabile e stabile non è il prezzo di scambio e l’andamento degli scambi, ma il rating!! Ci si affida quasi esclusivamente al voto dato dalle agenzie di rating. Le banche ombra si sono sviluppate perché: Fiducia nei mercati liberi Autorità non al passo con l’evoluzione finanziaria 19 Lo shadow banking system - 7 Eppure le banche ombra sono soggette agli stessi rischi delle banche tradizionali: Rischio sulla trasformazione delle scadenze Rischio sulla bontà dei titoli utilizzati E infatti la crisi ha dimostrato che anche questi soggetti possono avere crisi di liquidità e infettare il mercato. Tant’è che la Fed è intervenuta anche in loro aiuto. (tralasciare pag 179:asimmetrie cartolarizzazioni) 20 Le agenzie di rating - 1 Le banche sono sottoposte a regolamentazione. Ciò significa che non possono fare tutto ciò che desiderano. Un aspetto importante è quello dei requisiti patrimoniali. Questi vengono discussi e stabiliti a livello internazionale a Basilea,presso la BIS(Banca dei Regolamenti Internazionali). Poi spetta ai legislatori nazionali recepire queste indicazioni. Evoluzione nel tempo Basilea 1 > Basilea 2 > Basilea 3. Basilea 3: tutti d’accordo sulla necessità di cambiare le regole…ma tutti d’accordo anche nel rinviarne l’applicazione! Prima gli Stati Uniti hanno rimandato senza fissare una nuova data di avvio, poi seguiti21dal legislatore europeo…le lobby fanno il loro lavoro! Le agenzie di rating - 2 Le regolamentazioni sui requisiti di capitale rendono cruciale il ruolo dei rating. Le banche devono detenere, per precauzione, una quantità di capitale variabile in base al rating del soggetto cui prestano i fondi. Quindi, rating migliore del soggetto affidato = meno capitale da tenere bloccato = più possibilità operative per le banche. Si è fatto grande affidamento sulla capacità di analisi, sull’indipendenza e sulla correttezza delle agenzie di rating. Il loro ruolo è diventato cruciale nel sistema finanziario grazie alla stessa 22 regolamentazione! Le agenzie di rating - 3 La cartolarizzazione si è diffusa anche grazie ai rating. Vi era una domanda di titoli con alti rating, e il tranching dei titoli cartolarizzati permetteva di emettere titoli con voto elevato! Il 60% dei titoli strutturati in circolazione nel 2007 aveva un voto tripla A!! Basti pensare che, invece, solo l’1% delle obbligazioni emesse dalle società aveva un grado così alto di affidabilità! Con la crisi e la perdita di fiducia, i rating si sgonfiano: nel 2008 vi furono 11000 downgrade di titoli tripla A! La fiducia verso questi titoli era ormai svanita e le emissioni di nuovi titoli strutturati crollarono: MBS 23 96%, CDO -88%, ABS -82%. Le agenzie di rating - 4 La natura dei rating fu messa in discussione: Le agenzie sono pagate da chi emette i titoli. Quindi il loro giudizio potrebbe essere distorto dal pagamento che ricevono. Le società che emettono i titoli possono chiedere a più agenzie di valutare la bontà dei titoli e poi scegliere di rendere pubblico il voto migliore. Inoltre, le agenzie di rating sono spesso consulenti delle società e, quindi, organizzano insieme alla società emittente la struttura del titolo in modo tale da ottenere un voto elevato. 24 Le agenzie di rating - 5 I conflitti di interesse ci sono sempre stati, ma solo con questa crisi è emersa l’inattendibilità dei rating. Secondo alcuni ciò dipende dalla complessità di questi nuovi titoli. “su strumenti complessi i giudizi sono differenti [tra agenzie, perché difficili da giudicare] e gli incentivi allo shopping tra le diverse agenzie, per cercare il rating più alto da comunicare al mercato, sono molto alti.” La complessità di tali prodotti finanziari, inoltre, rende molto difficile la loro valutazione da parte del risparmiatore “medio”. Le stesse società emittenti preferiscono comunicare solo il rating e il suo giudizio sintetico invece di fornire dettagliate (e complicate) informazioni che potrebbero dissuadere gli investitori. Con la crisi ci si è resi conto di non avere le informazioni 25 necessarie per comprendere la natura di questi titoli!