0-024 fessurazione della parete – modo 6

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0-024 fessurazione della parete – modo 6
0-024 fessurazione della parete – modo 6
FESSURAZIONE DEL PARAMENTO MURARIO ESTERNO PER VARIABILITÀ DIMENSIONALE DEI BLOCCHI COSTITUENTI IL TAMPONAMENTO
Le immagini che seguono parlano da sole e non è necessario aggiungere nulla ai relativi commenti.
La parete perimetrale è stata realizzata con blocchi ad elevata variabilità dimensionale. Nello specifico, si tratta di blocchi forati in laterizio
di grandi dimensioni (normalmente utilizzati nella realizzazione di pareti interne), la cui variabilità dimensionale concentra deformazioni e,
conseguentemente, stati tensionali che si manifestano come fessurazioni, in corrispondenza dei loro giunti.
In questo caso, l’assenza di giunti di costruzione nel corpo della muratura realizzata con blocchi in calcestruzzo, particolarmente sensibili
alle variazioni idriche e termiche, causa fessure verticali passanti che richiedono l’evidente e improvvisato intervento di sigillatura per
ripristinarne la tenuta all’acqua.
Prevenzione in fase di progetto
È fondamentale che tutte le superfici, in particolar modo quelle di testata degli edifici e comunque quelle particolarmente esposte come è il caso degli edifici delle figure sopra, siano suddivise in campiture. Oltre ai giunti strutturali, la cui continuità in
corrispondenza del rivestimento è d’obbligo (vedi MdG0_018), è bene che anche nel caso di supporti particolarmente stabili
il rivestimento sia suddiviso in campiture verticali ed orizzontali separate da giunti.
È altrettanto opportuno che non vengano utilizzati materiali inadatti, quali i forati di grandi dimensioni o i blocchi in calcestruzzo alleggerito privi di trattamento idrorepellente sulla superficie esterna, per esempio, ma gli stessi forati a fori orizzontali hanno un comportamento particolarmente instabile se utilizzati su facciate fortemente esposte.
In tutte le immagini sopra, i tamponamenti murari manifestano, sul proprio rivestimento esterno, un quadro fessurativo particolarmente
casuale, ovvero non sempre facilmente riconducibili ad eterogeneità (per esempio le discontinuità causate dall’integrazione di elementi
strutturali o variazioni di spessore). È assai probabile, quindi, che la fessurazione sia causata (anche se non in maniera esclusiva)
dall’eccessiva variazione dimensionale di tali tamponamenti, che non garantiscano un supporto sufficientemente stabile al rivestimento (in
intonaco e in piastrelle ceramiche di piccole dimensioni. Si rende necessario in tutti e tre i casi, quindi, l’intervento di ripristino della continuità del rivestimento esterno al fine di garantire la tenuta della parete e di contenere il degrado che le infiltrazioni possono produrre: i segni più scuri o più chiari, in tutti e tre i casi (le prime due immagini sono relative allo stesso edificio) sono causati da sigillature realizzate a
tale scopo.