ATTACCO INFORMATICO DEGLI HACKER DI ANONYMOUS ALLA
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ATTACCO INFORMATICO DEGLI HACKER DI ANONYMOUS ALLA
Notiziario della Segreteria Generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Via Trionfale, 79/a – 00136 Roma – ( 06.3975901 – fax 06.39733669 – Email: [email protected] Direttore Responsabile Donato Capece – Vice Direttore Roberto Martinelli Reg. Trib. Roma n.104 del 28-2-1995 SAPPEInforma N. 31 – lunedì, 24 novembre 2014 ATTACCO INFORMATICO DEGLI HACKER DI ANONYMOUS ALLA POLIZIA PENITENZIARIA DEFACCIATO IL SITO INTERNET DEL SAPPE. "CHI HA DAVVERO PAURA DELLA VERITA'?" Attacco informatico, nella notte di sabato, al sito internet del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri. Gli hacker di Anonymous hanno ‘defacciato’ il sito del Sindacato, inserendo al posto dell’originale versione una lunga lettera aperta contro le ‘morti di Stato’. Un attacco assurdo e ingiustificato, un lungo sproloquio su eventi drammatici che vengono strumentalizzati per fini tutt’altro che di verità, giustizia e trasparenza. Gli hacker parlano di cose che non sanno, soprattutto senza conoscere i fatti e i dati oggettivi: si guardano bene dal dire che negli ultimi vent’anni le donne e e gli uomini hanno sventato oltre 17mila suicidi di detenuti in carcere e sono intervenuti tempestivamente negli oltre 125mila atti di autolesionismo di altrettanti detenuti…, Non saranno questi attacchi anonimi e vigliacchi a fermare la nostra attività per rendere il carcere una casa di vetro trasparente, perché noi non abbiamo nulla da nascondere. Certo, è significativo che abbiano colpito noi e non altri. E' evidente che, se ti schieri, vai incontro a dei rischi. Noi siamo impegnati per rivendicare la dignità e la valorizzazione sociale della Polizia Penitenziaria e non ci spaventano questi attacchi informatici… Il SAPPE si aspettava di essere l’obiettivo di un attacco informatico condotto dal movimento Anonymous Italia a seguito dei noti avvenimenti riguardanti il caso Cucchi. E sul blog poliziapenitenziaria.it aveva scritto nei giorni scorsi una lettera aperta proprio ad Anonymous. “Prima di subire queste “attenzioni” vorremmo, però, avere la possibilità di dire tre cose”, scrisse il SAPPE mercoledì 19 novembre nella lettera aperta pubblicata sul blog poliziapenitenziaria.it. “La prima è che i nostri colleghi finiti sul banco degli imputati, prima, e sulla gogna mediatica, poi, sono innocenti sotto qualunque profilo si voglia inquadrare la vicenda: quello giudiziario, quello sociale o quello morale”. “La seconda” proseguiva la lettera “è che siamo consapevoli che prima o poi riuscirete di nuovo a manomettere i nostri siti web e a sospendere temporaneamente la nostra “voce” sul web. Su questa partita ci dichiariamo già “sconfitti”. La terza, infine, è che nessun atto dimostrativo e nessun sabotaggio riuscirà a fiaccare la nostra determinazione a parlare, discutere ed informare di carcere, di società, di giustizia e di sicurezza, in modo obiettivo e al solo fine di rendere l’istituzione penitenziaria una “casa di vetro”, così che la gente riesca davvero a farsi un’opinione senza essere condizionata dai filtri e dalle interpretazioni di chicchessia”. Ribadiamo ancora una volta che il nostro scopo principale è quello di far conoscere a tutti il lavoro di migliaia di persone normali che ogni giorno indossano l’Uniforme della Polizia Penitenziaria e diventano persone speciali disposte al sacrificio personale e delle proprie famiglie pur di compiere il proprio dovere al servizio del Paese. E alla comunità di Anonymous vogliamo dire, ancora una volta: la Vostra è una battaglia che non ci interessa perché, a nostro parere, i problemi dell’esecuzione penale non si risolvono con dimostrazioni tanto eclatanti quanto simboliche, ma con il lavoro quotidiano e determinato, per ora svolto solo dal Corpo di Polizia Penitenziaria e pochi altri. E il nostro impegno è tutelare l’immagine di chi lo svolge. TRASFERIMENTI LEGGE 104: NOTA DAP Con una nota disponibile integralmente nel nostro sito internet www.sappe.it, la Direzione Generale del Personale e della Formazione del DAP ha inteso fornire alcune importanti notizie e comunicazioni rispetto alla mobilità per Legge 104/92 – assistenza familiari disabili -. Tra le altre cose, il DAP richiamo l’obbligo delle Direzioni di verificare annualmente la sussistenza o meno dei presupposti che hanno legittimato il trasferimento e l’onere del richiedente il trasferimento a produrre l’idonea documentazione, in particolare quella riferita al nucleo familiare, circa l’impossibilità di assicurare l’assistenza al familiare invalido. Invitiamo, per tanto, tutte le colleghe ed i colleghi a leggerla con attenzione. ESITI COMMISSIONE PER LE RICOMPENSE Mercoledì 19 novembre si è riunita la Commissione per le Ricompense del Personale di Polizia Penitenziaria. Nell’area riservata del nostro sito internet è disponibile l’elenco nominativo delle pratiche esaminate. Sono stati deliberati n. 6 encomi e n. 23 lodi ad altrettante unità di Polizia Penitenziaria mentre 2 sono state le pratiche rispetto alle quali la Commissione non ha attribuito alcun riconoscimento. Prossima seduta prevista a metà dicembre. COMMISSIONE FORMAZIONE Come detto in precedenza, il 9 dicembre prossimo avrà inizio 169° corso Agenti che interesserà 486 unità (370 uominin e 116 donne). Giovedì scorso, 20 novembre, si è tenuta la riunione della commissione paritetica che interessa il 169° corso per allievi Agenti in partenza il prossimo 9 dicembre. Il SAPPe ha posto in evidenza che alcune Scuole sono prive di Direttore e Comandante, figure che rivestono un ruolo importante e delicato per la gestione dei corsi specialmente quando il loro parere è richiesto per la valutazione finale. Quindi è preferibile una loro assidua presenza e non, come avviene in qualche caso, solo per un giorno alla settimana. Anche per i c.d. Tutor necessita un maggior loro coinvolgimento specialmente individuati tra coloro che hanno effettuato specifica formazione. Il SAPPe ha lamentato che non vi è una omogenea organizzazione delle scuole quindi è indispensabile che, così come disciplina il D.M. 27.9.2007, ART. 4 (par. settore della formazione del personale della Polizia Penitenziaria) il quale imputa in capo all’ufficio della formazione la parte relativa all’organizzazione dei corsi, che il predetto uffici dirami precise disposizioni sui compiti e competenze delle figure legittimate alla gestione dei corsi. Oggi in tale ambito vige confusione anche in virtù del fatto che le figure del Coordinatore del corso, oggi attribuite al Comandante di reparto e del Direttore del corso, oggi attribuite al Direttore della Scuola, non sono state ancora statuite. Passando invece all’impianto formativo del corso, il SAPPe nuovamente solleva la necessità di rivedere la progettazione dei corsi adeguandoli alle nuove e future attività del personale del Corpo. Corsi che ormai sono datati e ricalcano una obsoleta attività formativa. Anche in tale corso si nota una modifica delle ore d’insegnamento che non trovano una plausibile motivazione e il SAPPe ha nuovamente ribadito che ad un aumento o di munizione di ore in una determinata materia deve per forza corrispondere una modifica del programma trattato. Benchè l’ufficio della formazione abbia riportato una sintesi del precedente corso ossia il 168°, nulla è stato chiarito se le ore e le materie d’insegnamento sono state effettuate. Per entrare nello specifico e adeguare i corsi ai veri compiti del poliziotto penitenziario, il SAPPe ha chiesto di prevedere la trattazione dei compiti eseguibili all’agente in attività esterne, quindi doveri della vigilanza esterna, tribunali, sentinelle a presidi esterni, ecc. Particolare attenzione il SAPPe ha chiesto sull’uso dello sfollagente: Il modello organizzativo operativo delle traduzioni prevede che l’equipaggiamento di un veicolo di norma prevede la presenza dello sfollagente. Per il suo impiego è necessario dotarsi di determinati requisiti. Riteniamo, come O.S. che lo sfollagente sia un’arma speciale di reparto così come recita il D.P.R. 551/92 art.9) “l’impiego di dette armi è consentito al personale che abbia conseguito un’attestazione specifica di idoneità” Il SAPPe ha proposto che siano destinate a tale argomento, uso dello sfollagente, una parte delle ore riservate all’uso delle armi per abilitare il personale al suo uso. Questo sia perché il primo livello di utilizzo è comune a tutte le forze di polizia e sia perché una più approfondita conoscenza ha un effetto psicologico nel momento in cui se ne richiede il suo uso, quindi anche il saper resistere alle provocazioni. Tale proposta non ha trovato l’unanime consenso anche di altra parte sindacale ed, ovviamente, della parte pubblica in quanto l’uso dello sfollagente la si reputa argomento delle tecniche di autodifesa piuttosto che dell’uso legittimo delle armi. Il SAPPe ha anche rinnovato che ai corsisti vengano impartite nozioni sull’uso del defibrillatore con rilascio dell’attestato BLSD così come maggiore attenzione deve essere riservata alle tecniche antincendio proveniente dall’uso delle bombolette di gas, e tecniche operative da porsi in caso di situazioni d’emergenza. Attendiamo e auspichiamo che l’Amministrazione recepisca le nostre osservazioni.