Campagne di stampa con gravi episodi di xenofobia e razzismo
Transcript
Campagne di stampa con gravi episodi di xenofobia e razzismo
ISC - Istituto di Studi sul Capitalismo Campagne di stampa con gravi episodi di xenofobia e razzismo negli Stati Uniti alla fine dell'800 ROLLE Andrew F., Gli emigrati vittoriosi. Gli italiani che nell'Ottocento fecero fortuna nel West americano. IL GIORNALE RCS LIBRI. MILANO. 2004 pag XXI 373 8° prefazione all'edizione americana del 1999, prefazione all'edizione itailana di Luigi BARZINI, prefazione di Ray Allen BILLINGTON introduzione note bibliografia ringraziamenti indice nomi; traduzione di Quirino MAFFI. Andrew F. Rolle è professore emerito di storia americana all'Occidental College di Los Angeles. Ha pubblicato opere storiche dedicate all'evoluzione politica e sociale degli Stati Uniti. ['Molti furono i mafiosi processati perché sospetti, ma nessuno fu condannato, cosicché nell'opinione pubblica si radicò l'idea che la corruzione avesse impedito il libero corso della giustizia. Poi ci fu qualcosa di ancora più grave: il 15 marzo 1890 il capo della polizia di New Orleans, David Hennessy, fu assassinato mentre conduceva un'inchiesta sull'attività criminosa della mafia. Due bande rivali di scaricatori del porto siciliani si scambiarono delle accuse di complicità, ma nessun testimone seppe identificare l'assassino o gli assassini fra i quaranta italiani e più arrestati il giorno stesso dell'assassinio di Hennessy. "Chiusi come arselle" scrisse il "Times-Picayune" di New Orleans. Allora, di colpo, l'impotenza della legge fece esplodere l'opinione pubblica, e a New Orleans la folla si assunse il compito di fare giustizia da sé, "al modo della frontiera". Edgar H. Farrar, uno dei caporioni del razzismo bianco, si mise a capo di un Committee of Fifty (un comitato sul modello dei comitati di vigilanza del West) con il dichiarato scopo di "sopprimere la mafia" e di scovare gli assassini di Hennessy. Questo comitato denunciò e consegnò alla giustizia nove individui; ma il 12 marzo 1891 la corte pronunciò verdetto di assoluzione per sei di essi, e di "non luogo a procedere" per gli altri tre. Al colmo dell'indignazione, il "Times Picayune" invitò "tutti i buoni cittadini" a partecipare ad una grande adunata per "prendere provvedimenti al fine di porre rimedio all'impotenza dimostrata dalla giustizia nel caso Hennessy"; esortò i lettori a recarsi all'adunata "preparati per l'azione", e pubblicò l'elenco delle personalità della Louisiana che appoggiavano il suo "appello al dovere". Per il "Times-Picayune" non v'era dubbio circa la complicità dei nove siciliani, che in quel momento stavano ancora "rimpiattati" nelle carceri cittadine, con gli autori materiali del delitto. In quell'occasione, dunque, vi fu un vero e proprio annuncio di linciaggio da parte della stampa di New Orleans. E così, il 15 marzo 1891, ad un anno dall'uccisione del capo della polizia Hennessy, la folla si impadronì di undici ignari siciliani rinchiusi nelle carceri distrettuali e li impiccò. Fra quegli undici c'erano i nove che erano stati processati e non condannati,ma ce n'erano anche due che non avevano subito alcun processo' (pag 97-98)] [ISC Newsletter N° 71] ISCNS71TEC http://www.isc-studyofcapitalism.org/jmla Realizzata con Joomla! Generata: 30 September, 2016, 00:20