Basta inseguire decine di annunci La selezione diventa

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Basta inseguire decine di annunci La selezione diventa
20/01/2016
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«Basta inseguire decine di annunci La selezione diventa mirata in video»
MILANO NON SI INVIA solo il curriculum, ma anche tre video, in cui si risponde ad altrettante domande
scritte nella candidatura. Non è un videocurriculum, i quesiti sono mirati per la posizione alla quale ci si sta
candidando. È il sistema introdotto dalla piattaforma Spinjob, realtà nata a Milano che ha già registrato
2.500 iscritti in poche settimane. «Il nostro obiettivo è ottimizzare un processo spesso dispersivo e costoso
come quello della selezione del personale», spiega il presidente Giulio Bertazzoli. Come funziona? «I
candidati dovranno caricare sulla piattaforma www.spinjob.com dei video mirati per ogni annuncio. Devono
rispondere a tre domande specifiche in meno di un minuto ciascuna. È un modo per i selezionatori di
verificare le competenze, ma anche di avere un'idea del candidato un po' più reale di un curriculum.
L'azienda vuole essere sicura che il candidato sappia l'inglese? Potrebbe pretendere la risposta in lingua. È
anche un modo per evitare inutili spostamenti ai candidati. E chi cerca lavoro potrà monitorare
l'avanzamento della sua domanda». Come sta cambiando la selezione del personale? «La ricerca del
personale tramite annunci, così come è stata fatta finora, è un sistema che le aziende utilizzano sempre
meno. Arrivano migliaia e migliaia di candidature che, nella gran parte dei casi, non sono dotate dei requisiti
necessari. Il lavoro dei selezionatori diventa così enorme. Per cercare di risolvere la questione, le aziende
scrivono annunci con requisiti fin troppo stringenti, ma il risultato non cambia. Questo sistema non aiuta
nemmeno il candidato che si ritrova a inoltrare decine e decine di candidature, senza focalizzarsi su quelle
che, per le competenze, potrebbero fare davvero al caso suo». Che consiglio darebbe a chi cerca lavoro?
«La prima cosa che si deve fare è marketing di se stessi su tutti i mezzi disponibili, ma in modo sintetico e
mirato, senza esaltare in modo autoreferenziale le proprie esperienze. Ogni candidato dovrebbe anche farsi
conoscere da chi poi prenderà realmente le decisioni: i manager, dirigenti o comunque i responsabili del
settore dove si vuole lavorare. Chi è disposto a spostarsi è favorito». Invece, per quanto riguarda
l'approccio ad un colloquio? «A fare la differenza è quello che il candidato comunica, non solo con le
parole, al selezionatore. Consiglierei di non andare al colloquio esclusivamente con l'intento di informarsi
sul posto di lavoro e nemmeno fare un racconto autoreferenziale delle proprie esperienze. Ma il candidato
dovrebbe cercare di capire di cosa ha bisogno realmente l'azienda e convincere di essere la persona
giusta». Cosimo Firenzani
SPINJOB - Rassegna Stampa 20/01/2016
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