Giornale Logistica - Ferretto

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Giornale Logistica - Ferretto
IL MAGAZZINO DEL MESE
Breton – Castello di Godego (TV)
Tagliati per
la LOGISTICA
Francesca Saporiti
Una logistica completamente ridisegnata grazie all’automazione per dare
maggior spazio e miglior servizio alla produzione, innescando un circolo virtuoso di vantaggi
P
er garantire la massima qualità e progredire nel percorso
di innovazione, i reparti di
produzione chiedono spazio dove
espandersi ed installare nuove linee
all’avanguardia. Dove trovare, però,
questo spazio, in un’azienda che
ha scelto di rimanere radicata nel
territorio di origine, dove è nata e
magazzino per ottenere le migliori
performances nelle diverse funzioni
aziendali.
Breton nasce nel 1963 da un’intuizione imprenditoriale del cavalier
Marcello Toncelli: già nel nome
scelto per battezzare la nuova attività, abbreviando Brevetti Toncelli, è insito il carattere distintivo
pavimentazioni, ai pavimenti sospesi, ai rivestimenti interni ed
esterni, ai piani da bagno, nelle
grandi e piccole opere pubbliche o
private, nelle abitazioni residenziali
e commerciali.
Negli impasti si possono utilizzare
aggregati lapidei di varia natura, dal
quarzo al granito alla sabbia silicea
o al marmo, ai quali possono essere
aggiunti svariati tipi di materiali
litoidi, particolari e stravaganti
(madre perla, lapislazzuli, vetri
colorati, specchi, metalli, ecc.) che
conferiscono al prodotto finito
bellezza ed originalità.
Dal punto di vista applicativo, Bretonstone acquisisce le caratteristiche tecniche richieste dall’architetto
o dal progettista: antigraffio, resistente all’insediamento dei batteri
o antibatterico, antiscivolo, antiacido, antimacchia, resistente ai raggi
UV, antistatico per i pavimenti
sospesi; mentre esteticamente si
possono avere finiture superficiali
differenti a seconda della richiesta,
per ottenere prodotti lucidati, levigati, sabbiati, bocciardati, spazzolati con effetto “soft touch” o altro.
Ad oggi sono circa 60 gli impianti
funzionanti nel mondo per la produzione Bretonstone, lavorando su
brevetto Breton, impiegando più di
6.000 persone per la realizzazione
di oltre 20.000.000 di mq prodotti
all’anno.
La pietra rimane l’elemento fondante per l’azienda trevigiana, dalla
quale ricava a tutt’oggi i 7/8 del
proprio fatturato. La tecnologia
Breton, però, trova applicazione
anche in altri settori che richiedono
grande precisione e innovazione
spinta, come il settore automotive
e quello aeronautico e aerospaziale,
di questa azienda che ha fatto
dell’innovazione la benzina nel
motore della sua crescita, sempre
alla ricerca di una risposta efficace
e all’avanguardia alle richieste del
mercato. Negli oltre cinquant’anni
di attività, Breton ha depositato
ben 369 brevetti, tutte esclusive che
riguardano innovazioni tecniche sia
per la realizzazione di macchine di
taglio per pietra e metallo, sia per
la produzione di pietra composita.
Dall’età della pietra
al Bretonstone
I primi tentativi effettuati da Breton per la realizzazione di lastre
in pietra composita risalgono agli
esordi degli anni Settanta e nel
tempo la tecnologia si è affinata al
punto da ottenere un prodotto, il
Bretonstone, massimamente versatile e customizzabile, dal notevole
valore estetico. Le lastre di Bretonstone sono destinate agli elementi
d’arredo, ai piani da cucina, alle
Fondata nel 1963 da Marcello Toncelli,
negli oltre cinquant’anni di attività
Breton ha depositato ben 369 brevetti
cresciuta passo passo? La risposta
non poteva venire se non da quel
ramo di attività aziendale che ha
fatto della flessibilità la sua mission: la logistica. Così è successo in
casa Breton – azienda di Castello
di Godego, Treviso, specializzata
nella progettazione e produzione di
centri di lavoro verticali ad alta velocità, macchine per la lavorazione
del marmo e granito, frese a ponte
e impianti per fabbricare la pietra
composita – dove una completa
revisione della supply chain, con
l’introduzione di un’automazione
su misura, ha permesso di ridisegnare il layout di produzione e
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In foto, da sinistra, Daniele Zilio, Capo squadra operativo magazzino; Walter
Squizzato, Responsabile Tempi e Metodi e Assistente Promozione Valore e Miglioramento Continuo; Omar Mezzalira, Responsabile Magazzino; Massimo Marchioro, Direttore di Produzione; Francesco Masin, Project Manager Ferretto Group
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dà lavoro ad oltre 600 persone nei
due siti produttivi, tutti radicati
in Veneto, che con il loro impegno congiunto hanno consentito
all’azienda con sede principale a
Castello di Godego di puntare ai
165 milioni di euro di fatturato.
Quello che la produzione
chiede alla logistica
Breton è specializzata nella progettazione e produzione di centri di lavoro verticali
ad alta velocità, macchine per la lavorazione del marmo e granito, frese a ponte
e impianti per fabbricare la pietra composita
settori ai quali fornisce macchine
utensili per stampistica e taglio di
materiali quali acciaio e titanio.
Attualmente Breton è guidata dai
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figli di Marcello, Luca e Dario
Toncelli, ed è una realtà affermata
a livello mondiale, che fa della
ricerca il proprio cuore pulsante e
Un’azienda che ha braccia tanto lunghe da raggiungere con le
proprie soluzioni tutti e cinque i
continenti, deve assicurarsi di avere
una solida base.
Breton esporta il 90% della propria
produzione: il suo orizzonte spazia
dal Regno Unito, Francia, USA
e Australia per i centri di lavoro
verticali ad alta velocità, alla Cina,
Russia e India, principalmente per
la meccanica, fino a comprendere
Il parere del progettista
Il progetto Breton ha rappresentato per noi una sfida da più
punti di vista. Innanzitutto si trattava di studiare una soluzione
su misura per le peculiari necessità del Committente, ovvero
riuscire a stoccare un volume ingente di materiali occupando uno
spazio a terra davvero molto ridotto. La possibilità di superare
con i Vertimag e con l’impianto a traslo il limite dell’altezza del
fabbricato, realizzando in entrambi i casi magazzini autoportanti,
unitamente alle scelte della soluzione a doppia profondità per
i traslo e della soluzione Flex per i Vertimag, hanno consentito
di vincere questa sfida. Si trattava poi di riuscire a garantire il
numero elevato di missioni/ora necessario per il committente; le
scelte tecnologiche delle 3 baie per i traslo e della doppia baia
sovrapposta per i Vertimag hanno consentito di raggiungere anche
questo obiettivo. Per ultimo, ma probabilmente si tratta della sfida
più importante, ci siamo misurati con le esigenze qualitative di
altissimo livello di Breton, che si aspetta di trovare nel servizio
e nel prodotto offerti dal proprio partner la medesima qualità
che garantisce nei propri processi e prodotti. Come del resto
è tatuato sulla schiena di ogni operatore Breton: Quality First.
Fonte: Ferretto Group
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IL MAGAZZINO DEL MESE
Breton – Castello di Godego (TV)
Breton si racconta
Breton opera su un’area di 81.000 mq dei quali 40.000 mq coperti, ed occupa circa 600 persone. Breton
è cresciuta e si è imposta sul mercato grazie alla sua filosofia sempre rivolta alla ricerca, al miglioramento continuo, all’innovazione e alla qualità dei suoi prodotti e servizi. Una filosofia fortemente voluta
dalla proprietà e fatta propria da tutte le persone che vi lavorano all’interno, che con la loro creatività e
dedizione hanno contribuito e contribuiscono ogni giorno al successo dell’azienda.
Breton si è strutturata ed ha sempre lavorato secondo le regole della qualità sia nell’organizzazione
interna che nel processo produttivo per poter offrire un’elevata qualità di prodotto e servizio al cliente.
La Breton considera la sicurezza e la salute nell’ambiente di lavoro un traguardo irrinunciabile, un obbligo
morale e sociale. Ridurre continuamente i rischi e migliorare costantemente la salubrità dei luoghi di
lavoro è fondamentale per gestire con successo ogni attività lavorativa.
La nostra azienda è votata alla ricerca: abbiamo fatto della ricerca e sviluppo la chiave del successo.
Nel nostro laboratorio e nei dipartimenti di progettazione meccanica ed elettronica vengono sviluppate
le nuove idee di prodotti, processi e tecnologie di produzione.
Il contenuto tecnologico sempre innovativo dei nostri prodotti è ciò che da sempre ci distingue e ci
consente di conservare la leadership nei mercati, in tutti i settori di attività.
Fonte: Breton
tutto il mondo per le macchine per
la lavorazione della pietra, settore
dove sta raccogliendo le maggiori
soddisfazioni in particolare nei Paesi
Emergenti.
La logistica gioca un ruolo primario
nell’assicurare tempi di produzione
e consegna puntuali e, a monte,
nel permettere buone logiche di
gestione delle scorte. A fronte di un
aumento delle complessità operative
frutto dell’aumento della gamma offerta e dell’ampliamento dei mercati
attivi, nel 2011 Breton ha iniziato
a pensare a come ridefinire il proprio layout interno per ottimizzare
contemporaneamente sia le attività
produttive sia quelle logistiche.
“Siamo partiti da un bisogno forte
di garantire maggiori spazi alla
produzione. Volevamo però”, racconta puntualizzando Massimo
Marchioro, Direttore Produzione Breton, “che questa esigenza
di ottimizzazione di un’area core,
rappresentasse un’opportunità di
ottimizzazione per l’intera azienda
carrelli elevatori – e con efficienza
e produttività.
Fotografia del magazzino
in time-lapse
Ottimizzazione degli spazi, maggiore produttività e precisione, più
sicurezza e l’adozione di procedure
definite ed affidabili: queste le esigenze espresse da Breton e trasmesse
a Ferretto Group, partner scelto per
l’ottimizzazione dell’area e delle
attività logistiche.
Il compito affidato all’azienda vicentina – specializzata nella progetta-
zione e integrazione di scaffalature,
soppalchi e sistemi automatici di
magazzinaggio – poneva la sfida di
riuscire ad ottimizzare in un’area
ridotta un elevato numero di codici
attivi: oltre 170.000 referenze tra
materie prime e semilavorati, molto
difformi tra loro per peso (spaziando
da viti di qualche grammo a gruppi assemblati del peso di qualche
quintale - dimensioni e velocità
di rotazione. Ferretto Group non
ha, quindi, tentato di infilare alla
logistica di Breton un rigido abito
preconfezionato, ma ha sviluppato in partnership con il cliente
e abbiamo così guardato alla logistica non solo come metri quadri
da recuperare, ma come occasione
di crescita e sviluppo. Il magazzino
manuale in uso, infatti, era ormai saturo e la ristrettezza degli spazi non
ci permetteva alcuna innovazione.
Abbiamo calcolato che il 50% del
tempo dei nostri operatori di magazzino era “perso” nello spostarsi tra gli
scaffali alla ricerca della merce o alla
sua ricollocazione: un patrimonio
di tempo ed energie che volevamo
assolutamente recuperare sia per
aumentare il livello di produttività
– e con esso il livello di servizio - sia
nel rispetto del lavoro delle persone
impiegate”.
Con il medesimo obiettivo di
valorizzare l’attività delle risorse
impiegate nelle attività di magazzino, Breton ha iniziato a pensare
all’integrazione di una soluzione
di automazione che consentisse
di operare lungo la supply chain
in sicurezza – razionalizzando gli
spazi e riducendo il traffico dei
170.000
Le referenze del magazzino Breton
materie prime e semilavorati
Il magazzino automatico integrato da Ferretto Group si sviluppa su 7 e 9 livelli
con locazioni a doppia profondità che possono ospitare sia merce pallettizzata
sia box metallici, per una capacità di 2.188 UdC in soli 600 mq.
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Il Giornale della Logistica 2014
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una soluzione su misura costituita
dall’integrazione tra diverse tecnologie di automazione, combinando
un magazzino automatico con traslo
con 4 magazzini verticali a cassetti
e scaffalature cantilever per i fuori
sagoma. L’inizio dei lavori per il
montaggio del magazzino automatico è stato avviato a maggio del
2013: “il ventun agosto dello stesso
anno”, spiega Walter Squizzato,
Responsabile Tempi e Metodi e
Assistente Promozione Valore e Miglioramento Continuo, “abbiamo
inserito il primo pezzo a magazzino. La possibilità di agire con tempi
tanto rapidi, pur nella completa
customizzazione del progetto, è
stato per noi un’importante plus.
Il magazzino automatico attivato,
asservito da due trasloelevatori a
forcole in buca, si sviluppa su 7
e 9 livelli con locazioni a doppia
profondità che possono ospitare sia
merce pallettizzata sia box metallici.
Complessivamente il magazzino
ha una capacità di 2.188 UdC in
soli 600 mq. La compattezza della
soluzione, unita alla razionalizzazione portata dall’installazione
di 4 magazzini verticali Vertimag
per lo stoccaggio di minuterie e
ricambi, ci ha permesso di recuperare ben 1.500 mq da dedicare
all’estensione e al rinnovo delle
linee produttive. Abbiamo lavorato
a fabbrica aperta”, ha tenuto a
sottolineare Squizzato, “senza mai
interrompere le attività produttive,
ma soprattutto senza che queste
subissero alcuna ripercussione del
cambiamento in atto”.
Il magazzino autoportante è alimentato da tre baie di ingresso,
ciascuna dotata di monitor touch
screen e pistola di lettura barcode
e di rulliere che veicolano la merce
alla presa in carico dei traslo. È poi
Il Magazzino del Mese
visto da Giovanni Mapelli
In Breton la logistica si mette al
servizio della produzione anche
ritagliandosi un nuovo spazio operativo per ottimizzare spazi, flussi e
processi. In soli 1700 metri quadri un
magazzino automatico, 4 magazzini
verticali e una serie di scaffalature
cantilever assicurano una gestione
ottimale per materie prime, semilavorati e ricambi, perfettamente
integrata con le linee produttive.
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IL MAGAZZINO DEL MESE
Breton – Castello di Godego (TV)
Il nuovo layout
di magazzino ha
consentito un’ottimizzazione delle
risorse umane attive
nell’area: “già oggi abbiamo potuto
reimpiegare il 20%
delle persone prima occupate in attività prive di valore
aggiunto in nuove
mansioni sulle linee
produttive”,racconta
Massimo Marchioro,
“e contiamo di poter
ottenere un ulteriore
miglioramento fino
al 40%”
Carta d’identità
L’AZIENDA
r Ragione
Sociale: Breton spa
Internet: www.breton.it
Settore di riferimento: specializzata nella progettazione
e produzione di centri di lavoro verticali ad alta velocità,
macchine per la lavorazione del marmo e granito, frese
a ponte e impianti per fabbricare la pietra composita
Data di fondazione: 1963
Collaboratori: 600 circa
Fatturato: 135 milioni di euro (dato 2013)
Mercato: 180 Paesi nel mondo
Certificazioni: UNI EN ISO 9001/2000 - ISO 14001/200
IL MAGAZZINO
r Indirizzo:
Via Garibaldi, 27 - 31030 Castello di Godego (TV)
Superficie coperta complessiva: 40.000 mq
Superficie dedicata alla logistica: 1.740 mq
Altezza sotto trave: 10,5 metri
Anno entrata in esercizio attuale configurazione: 2013
Numero baie di carico: 2 input + 2 output
Volumi gestiti in entrata: 2 milioni pezzi/anno
Referenze gestite: in media 170.000 all’anno, di cui
45.000 automatizzate
MAGAZZINI VERTICALI VERTIMAG FLEX
r Numero
magazzini attivi: 4
Altezza: 14 metri
Tipo e modello di baia: baia esterna doppia sovrap-
il WMS a destinare il materiale
alla locazione ottimale in base alla
miglior saturazione del magazzino stesso. I magazzini verticali
implementati in autunno dello
scorso anno per la minuteria, invece,
occupano una superficie di soli 80
mq, ma permettono di sfruttare al
meglio l’altezza, superando con i
loro 14 metri anche l’altezza sotto
trave dell’edificio stesso. I magazzini
sono dotati di 100 cassetti ciascuno,
con una portata di 700 kg a cassetto.
Grazie alla tecnologia Flex, è possibile stoccare merci di differenti altezze
garantendo costantemente l’ottimale
occupazione degli spazi interni:
ciascun cassetto può cambiare altezza gestita ad ogni inserimento
di prodotto, è poi cura del sistema
di gestione riconoscere l’altezza e
scegliere il vano di deposito ideale.
Nuova vita alla logistica
Nella nuova configurazione il magazzino Breton prevede due distinte
zone di ingresso: nella prima entrano i materiali a disegno che dopo
esser stati verificati ed identificati,
vengono assegnati all’area traslo, ai
verticali o ai cantilever a seconda della
tipologia e dimensione. I materiali
commerciali fanno il loro ingresso
dal lato opposto, così da armonizzare
i flussi e regolare il traffico interno.
In entrambi i casi è l’azione di caricamento dei materiali in arrivo
nel gestionale a dare impulso alle
missioni di carico della merce a magazzino. L’automazione ha permesso
di assorbire al meglio l’impatto dei
picchi in entrata che si manifestano
in particolare con cicli di 15 giorni
circa, in corrispondenza dell’inizio e
della metà mese, in base anche alle
esigenze di consegna dei fornitori.
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posta con serranda automatica
Numero cassetti: 400 (100 per ogni magazzino)
Portata cassetto: 700 kg
Capacità di lavorazione: 232 cicli/ora
Picco massimo gestito: 7.424 pezzi in 8ore
MAGAZZINO AUTOMATICO AUTOPORTANTE
r Altezza:
13 metri
Capacità del magazzino: 2.188 UdC
Numero trasloelevatori: 2
Numero livelli: 7 nel blocco A e 9 nel blocco B
Numero campate: 34 a doppia profondità blocco A, 33
a doppia profondità blocco B
Unità di carico: cassoni metallici, pallet
Capacità di lavorazione: 80 cicli/ora
Picco massimo gestito: 560 pezzi in 8 ore
I FORNITORI
System Integrator: Ferretto Group
Magazzino Automatico: Ferretto Group
Magazzino Verticale: 4 forniti da Ferretto Group,
1 fornito da Zecchetti
SW- WMS: Ferretto Group
Terminali RF: Datalogic
Carrelli elevatori: Jungheinrich, Yale, Hyster, Carer
Cantilever: Rosss
Il picking, per contro, è preordinato in base alle schedulazioni della
produzione. Un articolo può essere
richiamato più volte dalla produzione
per il procedere delle differenti fasi di
lavorazione, fino al momento della
sua ultimazione. Il magazzino automatico ha una capacità in/out put
di 80 cicli/ora, mentre i magazzini
verticali lavorano con una media
oraria di 58 missioni.
Anche in questa fase l’attività è caratterizzata da picchi che sono più
accentuati nel periodo estivo, nel
mese di luglio, e a fine anno. “Prima
dal magazzino si prelevavano tutti
gli elementi utili a comporre un kit
completo per le isole di montaggio.
Oggi”, chiarisce Marchioro, “non
è più necessario impegnare subito
tutta la merce, ma è possibile farla
arrivare in linea solo al momento
del bisogno, calibrando il prelievo
alla reale esigenza del momento, in
base all’avanzamento dei lavori. Un
passo importante nel percorso di
ottimizzazione delle scorte”.
Il prelievo, inoltre, riguarda tutte le
differenti tipologie merceologiche
affidate alla logistica, che non si limitano a materie prime, semilavorati
e ricambi, ma includono anche le
diverse attrezzature per l’officina e gli
stampi, il packaging e tutto il materiale promozionale e per l’advertising.
Chi semina innovazione
raccoglie ottimizzazione
“Il nuovo layout di magazzino”,
racconta Massimo Marchioro, “ci
ha consentito una maggior produttività nelle aree automatizzate
così come in quelle mantenute a
scaffalatura tradizionale, dove abbiamo potuto riorganizzare gli spazi
e rendere più funzionali stoccaggio
e material handling. Anche le risorse
umane attive in quest’area sono
state ottimizzate: già oggi abbiamo
potuto reimpiegare il 20% delle
persone prima occupate in attività
prive di valore aggiunto in nuove
2.188
mansioni sulle linee produttive e
contiamo di poter ottenere un ulteriore miglioramento fino al 40%”.
L’adozione dell’automazione in
magazzino ha risvegliato nel personale addetto un’iniziale resistenza
culturale al progetto, frutto di un
generico timore verso il cambiamento e della convinzione che una
soluzione automatica non avrebbe
garantito la necessaria flessibilità, “ma adesso tutti riconoscono
il valore del cambiamento e mai
vorrebbero tornare a lavorare come
prima”, conferma Omar Mezzalira,
Responsabile di Magazzino, “le
stesse condizioni di lavoro sono
cambiate in meglio: oggi gli addetti
al magazzino lavorano in sicurezza,
ridotto il traffico dei carrelli elevatori ed eliminate le scale prima
indispensabili per raggiungere la
merce stoccata in quota”.
135 milioni
In euro il fatturato 2013 di Breton
L’innovazione introdotta ha risalito
la catena logistica portando benefici
e occasioni di ottimizzazione a più
livelli. “Il nuovo sistema adottato”,
sottolinea Marchioro, “offre il miglior servizio alla produzione e per
la ricambistica. In più, ci garantisce
un inventario automatico, accurato
e in tempo reale che ci ha consentito
di migliorare la gestione delle scorte
e scongiurare le rotture di stock.
L’aver introdotto procedure più
accurate, senza più il rischio di errori
o disallineamenti tra il magazzino
reale e quello informatico, ha radi-
Le locazioni
del magazzino
automatico di
Ferretto Group
per Breton
calmente cambiato il nostro modo
di lavorare. E non solo il nostro:
l’attivazione del nuovo magazzino
ha dato avvio ad alcune interessanti
sinergie con i nostri fornitori che
hanno consentito di stringere il
rapporto di partnership che ci lega
e ottimizzare le operations. Un
esempio in tal senso è che oggi la
maggior parte dei nostri fornitori ci
consegna la merce già inserita nei
cassoni che rappresentano l’UdC
del magazzino automatico”.
Il meglio deve ancora venire
“Quanto ottenuto fino ad ora”,
prosegue Marchioro, “è per noi
non un traguardo, ma un punto
di ripartenza importante e siamo
pronti a cogliere nuovi vantaggi
dal circolo virtuoso innescato con
l’investimento fatto. Il miglioramento continuo è nel dna stesso
della nostra azienda che ha fatto
dell’innovazione la sua mission”.
Sono i numeri stessi a confermarlo:
basti pensare che dal 2012 al 2013
Breton ha realizzato una crescita
a livello di fatturato del 40% (!)
e che prevede di chiudere questo
2014 con un ulteriore +15%. “Il
turn over non è la cifra che meglio
ci rappresenta: un dato per noi
ancora più importante – soprattutto in questo periodo di diffusa
crisi economica ed occupazionale
- sono le quaranta persone assunte
da inizio anno con l’incremento
costante dell’organico aziendale
che è passato dai 435 del 2009 ai
610 di giugno 2014.
Segno, questo, che l’azienda non
solo sta crescendo, ma lo sta facendo puntando su tecnologia, innovazione e, soprattutto, sulla professionalità della propria squadra e
dei propri partner”.
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