Le domande più frequenti (FAQ) sulle vaccinazioni

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Le domande più frequenti (FAQ) sulle vaccinazioni
COSA SONO E COME FUNZIONANO LE VACCINAZIONI?
I vaccini sono dei farmaci sicuri e subiscono rigorosi controlli sia prima sia dopo l’immissione in
commercio, come tali però hanno anch’essi delle precise controindicazioni e delle precauzioni alla
somministrazione e in alcuni casi possono provocare degli effetti collaterali.
I vaccini sono costituiti da microrganismi uccisi o attenuati nella loro virulenza, o da una parte di
essi; essi stimolano il sistema immunitario, il naturale meccanismo di difesa che il nostro
organismo attiva contro le infezioni, favorendo la produzione di anticorpi diretti contro questi
antigeni che impediscono poi a virus e batteri di causare la malattia.
L’organismo dopo la vaccinazione mantiene memoria delle sostanze estranee, per cui il germe
viene riconosciuto immediatamente e debellato dal sistema immunitario prima che possa causare
danni. La vaccinazione quindi protegge dall’attacco di alcuni microrganismi presenti nell’ambiente
e nelle persone della nostra comunità senza che si sviluppino i sintomi e le complicanze della
malattia.
Perché vaccinare?
Le vaccinazioni sono importanti non solo per il singolo individuo, ma anche per la collettività,
infatti soggetti che non possono ricevere vaccini a causa di controindicazioni specifiche o che non
rispondono in modo adeguato alle vaccinazioni, hanno come unica possibilità di protezione quello
di vivere in un contesto di persone immuni.
Contro quali malattie ci si può vaccinare?
I vaccini pediatrici attualmente disponibili sono quelli contro: difterite, tetano, poliomielite,
epatite B, pertosse acellulare, Haemophilus influenzae B (disponibili in una formulazione
combinata, nota come vaccino esavalente), morbillo, rosolia, parotite (disponibili come vaccino
combinato trivalente o quadrivalente se associata la varicella), più il vaccino contro l’influenza,
previsto per alcune categorie di persone, e il vaccino contro l’HPV (Human Papilloma Virus),
gratuito per le ragazzine di 12 anni. Accanto a questi vaccini sono stati considerati anche quelli
antipneumococcico coniugato (PCV), antimeningococco C coniugato e antivaricella.
Altre vaccinazioni disponibili sono i vaccini contro le seguenti malattie: epatite A, tifo (febbre
tifoide), febbre gialla, rabbia, l’encefalite da zecche, meningite ACWY.
Quando bisogna vaccinare i bambini?
In Italia le vaccinazioni vanno iniziate nel terzo mese di vita, dai 60 giorni di vita compiuti del
bambino, e seguono il Calendario vaccinale redatto dal Ministero della salute e perfezionato dal
Servizio Sanitario Regionale.
E’ importante rispettare il calendario per ottimizzare la risposta immunitaria, facilitare la
somministrazione del vaccino e assicurare il più precocemente possibile una copertura
immunitaria. Il calendario è uno strumento flessibile in continuo aggiornamento sia per la
disponibilità di nuovi vaccini, sia per l’eradicazione di malattie per le quali non è più necessario
praticare la vaccinazione.
Come deve essere somministrato il vaccino?
Perché la vaccinazione sia efficace è importante:
- rispettare il calendario di vaccinazione;
- garantire la vaccinazione nei tempi stabiliti dal calendario anche ai bambini nati pre termine;
- effettuare l’iniezione con materiale da iniezione sterile e monouso;
- somministrare il vaccino nelle sedi corporee e secondo le vie di somministrazione indicate per il
vaccino.
Prima di procedere con la somministrazione il pediatra farà alcune domande al genitore per
verificare che non vi siano condizioni particolari che possono controindicare (in modo temporaneo
o permanente) la vaccinazione. Non esistono invece esami di laboratorio che riescano a stabilire se
il bambino ha un rischio aumentato di reazioni avverse.
Controindicazioni e Precauzioni
Per controindicazione s’intende la presenza nel ricevente di una condizione che aumenta il rischio
di una grave reazione avversa, per tale motivo un vaccino non può essere somministrato.
Controindicazioni vere permanenti sono:
• Grave reazione allergica (anafilassi) ad una precedente dose di vaccino o ad un suo
componente
• Soggetti gravemente immunocompromessi, in linea di massima, non debbono ricevere
vaccini vivi attenuati
• Malattie neurologiche gravi, non stabilizzate
• Grave reazioni a precedenti dosi di vaccino
False controindicazioni:
• Malattie acute lievi (anche febbrili < 38°C)
• Recente esposizione a malattia infettiva
• Uso recente di steroidi a basso dosaggio
• Allergia ad antibiotici non contenuti nel vaccino
• Terapia antibiotica in corso
• Convalescenza da una malattia
• Reazione locale o febbre moderata dopo una precedente vaccinazione
• Gravidanza di un familiare convivente
• Storia familiare e personale di convulsioni e malattie neurologiche
• Prematurità
• Storia familiare di SIDS
• Sindrome di Down
• Storia personale o familiare di allergie
• Storia familiare di grave reazione a vaccino
• Malattia neurologica stabilizzata
• Presenza di dermatite infettiva, dermatite atopica o dermatosi
• Malattie croniche cardiache, polmonari, epatiche
• Malattia acuta lieve in atto (ad es. alte vie respiratorie ecc)
• Asma in trattamento con steroidi inalatori
Precauzioni
Per precauzione si intende la presenza nel ricevente di una situazione che può aumentare il rischio
di una reazione avversa o che può compromettere la capacità del vaccino di indurre l’immunità.
Il rischio che il soggetto corre se viene vaccinato, pur in presenza di una precauzione, è minore di
quello che corre per la presenza di una controindicazione.
In generale in presenza di una precauzione la vaccinazione deve essere rimandata o (se i benefici
superano i rischi di una reazione avversa) deve essere effettuata in ambiente protetto.
Precauzioni:
• Malattie acute moderate o gravi con o senza febbre
• Trombocitopenia dopo precedente vaccinazione MPR
• Recente somministrazione di emoderivati (solo in caso siano somministrati i vaccini MPR
e varicella)
• Sindrome di Guillain-Barrè nelle 6 settimane precedenti (solo in caso siano somministrati
i vaccini DT, HBV)
• Stato di gravidanza (solo in caso siano somministrati i vaccini IPV, epatite A)
• Malattia autoimmune in corso
• TBC in corso non trattata
• Effettuazione di test tubercolinico per vaccino MPR (posporlo di 4/6 settimane)
• Stato di malnutrizione
Terapia con corticosteroidi:
In corso di terapia con dose immunosopressiva >2 mg/kg/die o 20 mg/die prednisone
equivalente:
Trattamento di durata < 2 settimane: si può vaccinare alla sospensione del trattamento
Trattamento di durata > 2 settimane: si può vaccinare dopo 1 mese dalla sospensione.
E' opportuno vaccinare in ambiente protetto i soggetti che abbiano avuto reazioni
anafilattiche gravi verso qualsiasi sostanza.
Quali sono gli effetti avversi delle vaccinazioni?
Generalmente i vaccini sono tollerati molto bene e non causano alcun disturbo; tuttavia possono
provocare talvolta reazioni fastidiose ma temporanee come: rossore e gonfiore nel punto di
inoculo, reazioni generali come febbre, agitazione o sonnolenza. Gli effetti collaterali più gravi
come lo shock o alcune manifestazioni neurologiche, sono assolutamente eccezionali e
certamente molto meno frequenti delle complicanze provocate dalla malattia stessa. Si riporta di
seguito una tabella nella quale sono indicati i principali effetti indesiderati per ciascun vaccino. Se
il bambino dovesse presentare effetti avversi particolari non indicati in elenco è bene chiamare il
medico per valutare il da farsi e segnalare l’evento avverso al sistema di sorveglianza nazionale
degli eventi avversi ai farmaci.
Effetti collaterali lievi, locali o regionali:
Compaiono entro 24 ore – hanno una rapida evoluzione spontanea – sono abbastanza
frequenti (10-40%).
• Dolore
• Eritema
• Tumefazione
• Indurimento (nodulo)
• Impotenza funzionale
• Tumefazione della linfoghiandola regionale
Effetti collaterali lievi generali
Compaiono dopo qualche ora fino a 7-10 gg. – sono frequenti (5 - 20%)
• Temperatura > 38° e <39,5
• Anoressia, cefalea
• Vomito, diarrea, stipsi
• Esantemi
• Pallore
• Irritabilità
• MPR (Morbillo - Parotite - Rosolia)= tumefazione parotidea; dolori articolari (insorgono di
solito entro 1-3 settimane dalla vaccinazione e generalmente durano per 1–3 settimane in
particolare nelle femmine adulte).
Effetti collaterali gravi locali (Percentuali calcolate su un 1.000.000 di iniezioni)
Compaiono a diverso intervallo di tempo – sono legati a componenti del vaccino - sono
abbastanza rari.
• Eritema, edema, indurimento estesi
• Contrattura muscolare
• Sanguinamento endomuscolare
• Pigmentazione cutanea
• Ulcerazioni
• Ascessi batterici o sterili (0,001%)
• Periostite
• Anestesia – parestesia
Effetti collaterali gravi generali (Percentuali calcolate su un 1.000.000 di iniezioni)
Compaiono a varia distanza di tempo (da pochi minuti a 45 giorni) – nella maggior parte dei
casi regrediscono – sono rari o eccezionali.
• Temperatura > 39,5
• Pianto persistente >3 ore (0.1% - 6%)
• Convulsioni (0.057%)
• Ipotonia/iporesponsività (0.057%)
• Paralisi flaccida (0.00014% - 0.00034%)
• Anafilassi (0.0001%)
• Skock (0.0001% - 0.0005%)
• Trombocitopenia (0.0033%)
• Meningite abatterica - encefalite (0.0005%)
• Artrite cronica (molto rara)
• Sindrome di Guillain Barrè (0.0005%)
• Neurite brachiale (0.0005% - 0.0010%)
Come si può tranquillizzare il bambino che deve fare la vaccinazione?
Attaccare il piccolo al seno è il metodo migliore per tranquillizzare e distrarre il bambino prima e/o
durante la procedura, oppure per calmare il suo pianto appena fatta una vaccinazione. Se la
mamma non allatta, si può tranquillizzare il piccolo prendendolo in braccio, abbracciandolo,
cullandolo e somministrandogli il ciuccio. Quando si accompagnano bambini più grandi è bene che
il genitore informi il bambino su che cosa andrà a fare, si mostri sicuro e abbia un atteggiamento
rassicurante e aiuti il bambino a distrarsi.
Dopo la somministrazione delle vaccinazioni è opportuno restare in attesa nel centro vaccinale per
circa 15 minuti, poi il bambino potrà tranquillamente ritornare a casa.