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Primo piano 9 Eolico Avviso di garanzia per un imprenditore di Vallefiorita Avrebbe preso parte al tentativo di estorsione ai danni della “Brulli” Le ’ndrine dietro l’affare Nell’inchiesta sul parco di Girifalco spunta il nome di Bruno (ucciso nella faida) | A BORGIA | Nuovo rinvio per la Conferenza dei servizi, avanza l’indagine del pm Carlo Villani di STEFANIA PAPALEO CATANZARO - Eolico e 'ndrangheta. Nuovi scenari si aprono nell'inchiesta della Dda di Catanzaro sulle pale installate nel catanzarese. E, nelle carte messe insieme dal sostituto procuratore antimafia Vincenzo Capomolla, spuntano i nomi di diversi imprenditori legati all'affaire del secolo nella zona di Girifalco. Tentata estorsione in concorso, aggravata dal metodo mafioso, l'ipotesi di reato confluita in un avviso di garanzia spedito all'indirizzo di un imprenditore di Vallefiorita, Rocco Mungo, tirato in ballo da un collaboratore di giustizia che, nel contribuire a far luce sulla faida che ha già lasciato sul campo decine di morti ammazzati, ha riferito nuovi particolari circa l'interesse dei clan sul redditizio business dell'energia, accostando il nome di Mungo a quello di un altro imprenditore della zona, Giovanni Bruno, caduto a maggio sotto i colpi del braccio armato delle cosche. Entrambi, stando agli elementi raccolti dagli investigatori, avrebbero avuto un ruolo attivo nel circuito delle tangenti richieste alla “Brulli Energia”, la società impegnata a realizzare il parco eolico a Girifalco. Nello specifico, secondo l'ipotesi accusatoria intorno alla quale ruota il nuovo capitolo aperto dal magistrato, si parla di un incontro ravvicinato avuto da Bruno con il rappresentante della “Brulli”, a maggio del 2009, in seguito all'intermediazione di un altro imprenditore che, per l'occasione, avrebbe anche messo a disposizione dei due un proprio terreno ubicato sulla strada provinciale che porta ad Amaroni, poco distante da Girifalco. Un terreno sul quale Bruno avrebbe raggiunto la vittima predestinata a bordo di un fuoristrada, guidato da Mungo, per poi avanzare la richiesta di una mazzetta di circa 2000 euro quale prezzo per garantire la tranquillità sui cantieri della società. Una sorta di «contributo per aiutare il territorio», avrebbe detto Bruno al rappresentante della Brulli, prospettandogli, in caso di mancato pagamento, il rischio di subìre danneggiamenti sui cantieri. Questo, almeno, secondo il teorema accusatorio costruito dal sostituto procuratore Vincenzo Capomolla, sulla scia delle conclusioni investigative tratte dai carabinieri della Compagnia di di BRUNETTO APICELLA Il parco eolico di Girifalco Girifalco che, alla guida del neo cadere sotto i colpi di un revolver comandante Vito Antonio Sisto, mentre aspettava un amico dastanno lavorando a pieno ritmo vanti casa. Lo stesso amico che lo sullo spinoso fascicolo. Al mo- ha trovato morto, verso mezzamento, infatti, si tratta solo di notte, all'arrivo all'appuntamenuna fase embrionale dell'inchie- to nella villa, all'inizio del paese, sta che, nei prossimi giorni, po- nella quale la vittima viveva con l'anziana madre. trebbe portare a Imprenditore, socio nuovi eclatanti sviin alcune attività luppi e dalla quale, commerciali del invece, Mungo pocomprensorio. Giotrebbe anche uscire vanni Bruno, seindenne qualora ai condo gli inquirensospetti mossi non ti, aveva “ereditato” dovessero seguire i il comando della zonecessari riscontri na dopo la morte di per incriminarlo. Vito Tolone, preIl ruolo dell'imsunto boss della Loprenditore di Vallecale ucciso in un agfiorita, del resto, apguato mafioso il 31 pare marginale rigennaio 2008 daspetto all'episodio vanti la casa di ripocontestato, essendo so di Vallefiorita stato indicato dagli “Ginestra Hospiinquirenti solo cotal”. me colui che avrebUn omicidio, be accompagnato dunque, da inquaBruno all'incontro Il pm Vincenzo Capomolla drarsi nella riapercon il rappresentante della società Brulli, consape- ta guerra di mafia tra le cosche volmente o meno saranno le inda- operanti a cavallo delle quattro gini a stabilirlo, anche alla luce province confinanti, ovvero tra delle dichiarazioni che lo stesso Reggio Calabria, Vibo Valentia, indagato potrebbe essere chia- Catanzaro e Crotone. Una faida mato a fornire nei prossimi gior- nella quale trova posto anche il capitolo dedicato all'eolico, partini. Non potrà farlo, invece, Gio- colarmente attenzionato dalla vanni Bruno, essendo rimasto Dda, con continui scambi di notivittima della cruenta faida che, lo zie tra le diverse Procure compescorso mese di maggio, lo ha visto tenti. Girifalco. In mano al pm Paolo Petrolo le denunce del docente universitario La battaglia solitaria di Tolone CATANZARO - Mappe false, case “sparite”, documentazione scomparsa. A sentire Salvatore Tolone, docente universitario di Girifalco, quelle pale nel suo paese natìo non avrebbero dovuto essere mai installate. E le sue accuse contro il parco eolico realizzatodalla società“Brulli energia”, Tolone le ha fatto confluire prima in un ricorso al Tar e poi in un esposto alla Procura, dando lo start a un'indagine finita nelle mani del sostituto procuratore Paolo Petrolo. Il cui fascicolo, tuttavia, potrebbe ben presto passare alla Dda, per connessione con gli sviluppi registrati nell'inchiesta del sostituto procuratore distrettuale Vincenzo Capomolla (ne riferiamo in alto, ndr). Nel fascicolo in questione, tuttavia, non si parla di mafia, ma di una serie di presunte illegittimità ravvisate nell'iter seguito per ottenere la concessione a realizzare le 12 torri nei terreni dello stesso Tolone, la cui battaglia ingaggiata per difenderli dall'assalto del progetto approvato a grandi voti dal Consiglio comunale, prima, e dalla Regione, poi, alla fine era risultata vana. «Un progetto pieno di irregolarità», aveva tuonato in tutte le sedi Tolone, che, pronto a sfidare l'ira delle cosche, dopo i rilievi amministrativi era passato a quelli penali, inducendo appunto la Procura ad accendere i riflettori sulla vicenda e su una bomba che a giugno del 2007 era stata fatta esplodere a fianco della sua auto, parcheggiata davanti la stazione di Lamezia Terme,con successivainvasione delsuo terreno da parte di una delle ditte che lavorava al parco eolico. Quindi, nel novembre del 2008 nuova invasione di autocarri, che avevano danneggiato alberi e terreno, con l'incendio, nel marzo 2009, del trattore di un vicino («scambiato permio», denunciò Tolone), che si trovava all'interno di un deposito di gasolio, col rischio di una tremenda esplosione. «Invasioni rimaste puntualmente impunite», aveva denunciato il docente, parlando poi di 90 immobili regolarmente presenti nelle mappe catastali e fatte sparire da quelle prodotte, con molte abitazioni a meno dei 500 metri previsti dalla legge e torri «proliferate dalle 16 del progetto originario alle 21 indicate nella convenzione e infine ridotte a 11». Accuse rispetto alle quali la Brulli aveva precisato di non avere mai avuto «contezza di stranezze evidenti e cointeressenze inquietanti relative al parco eolico», esprimendo fiducia verso la magistratura, con l'auspicio che la stessa «indaghi sull'operato della società, dei relativi assetti proprietari e sui risultati conseguiti fin dalla sua costituzione». s. p. che lavorano al caso stanno anche effettuando verifiche su alcuni CATANZARO - Ancora un rinvio. nomi che compaiono nel fascicolo Questa volta a data da destinarsi. principale proveniente da Paola La conferenza dei servizi convo- sull’affaire eolico in Calabria e cata per la giornata di ieri nella se- che contra tra gli indagati già 34 de del dipartimento delle attività persone. Dunque nomi e responproduttive della Regione Cala- sabilità che si rincoronno in inbria e nel corso della quale si sa- chieste diverse ma collegate da rebbe dovuto discutere della rea- un unico filo: ciò che si cela dietro lizzazione del parco eolico nel ter- la realizzazione dei parchi eolici ritorio di Borgia, è stata rinviata in Calabria. Il progetto che ha in mente la sonuovamente. Era stato lo stesso responsabile del dipartimento ad cietà “Borgia wind” srl è quello di inviare nei giorni scorsi a tutti i coinvolgere non solo il comune di soggetti interessati all'edifica- Borgia ma ad essere interessati zione del parco eolico nel territo- dalle torri saranno anche altri rio della provincia catanzarese quattro comuni: Girifalco, San una missiva, nel corso della quale Floro, Squillace, Cortale e Maida. E per fare questo spiegava le ragioni sarebbero diversi i del rinvio. Alla base milioni di euro che di tutto, infatti, l'inla società è pronta gegnere Ilario De ad investire per l'eMarco sottolineava dificazione di quei la mancanza di per«36 aerogeneratosonale negli uffici ri eolici ricadenti della Regione. Non nel comune di Borc'era personale gia - ed ancora - un quindi per rendere elettrodotto interpossibili i lavori rato in media tendella conferenza sione a 30 kV attradei servizi prelimiversante i comuni nare al rilascio deldi Borgia, Girifalle concessioni relaco, San Floro, Cortive al progetto eolitale e Maida, di una co “Borgia 1”. E se sottostazione di dalla Regione è artrasformazione rivato un nuovo 30/150kV (opera rinvio alla decisioutente) da ubicarsi ne di rilasciare o nel comune di Maimeno le autorizzada, che verrà collezioni per la realizgata in antenna zazione delle trencon la sezione 150 tasei torri, non si kV della limitrofa ferma l'attività delcostruenda staziola Procura di Cane elettrica tanzaro. Che per 380/150 kV di Termano del sostituto na S.p.A., nonché procuratore titolare del fascicolo, Il sostituto procuratore Villani di strade di collegamento e di opere Carlo Villani, ha avviato un'indagine per capire di ampliamento della viabilità esiquali eventuali interessi si possa- stente; che il numero delle ditte no nascondere dietro la realizza- catastali coinvolte è superiore a zione dell'impianto. Un impianto cinquanta (50)». Centrali saranche dovrà sorgere in un'area che no quindi i pareri rilasciati e bisoda sempre subisce gli influssi del- gnerà soprattutto capire quale la criminalità organizzata. Tutto sarà la posizione della Provincia questo ricordando che lo stesso di Catanzaro a cui spetta l'ok deficomune di Borgia, il 18 giugno nitivo per il rilascio del vincolo scorso, è stato sciolto dal Consi- paesaggistico. E se in un primo glio dei ministri per presunte in- momento i tecnici dell'Ente interfiltrazioni mafiose. L'inchiesta medio avevano fatto sapere che della Procura, in ogni caso, è par- non avrebbero dato parere favotita prima della decisione della revole prima dell'approvazione scioglimento del Consiglio comu- delle Linee guida in materia da nale, quando, già nel giugno parte dei ministeri competenti. scorso e prima dell'avvio dei lavo- Ed in particolare quelli richiesti ri della prima conferenza dei ser- dal ministero dell'Ambiente, dal vizi che si è svolta il 14 giugno ministero dell'Attività produttiscorso, erano state diverse le se- ve e dal ministero dei Beni cultugnalazioni giunte negli uffici del rali. Adesso, le Linee guida, richieste sono state approvate ed Palazzo di Giustizia. Dopo l'apertura del fascicolo, entreranno in vigore il prossimo che presto si potrebbe arricchire 3 ottobre, quasi sicuramente, pridi nuovi elementi utili alle indagi- ma della nuova convocazione delni, il pm Villani, ha delegato i ca- la Conferenza dei servizi. Ma da rabinieri del nucleo di polizia giu- indiscrezioni pare che le stesse Lidiziaria della stessa Procura a nee guida attese da sette anni non cercare tutti i riscontri necessari. abbiano più di tanto soddisfatto i Ogni particolare viene passato al tecnici chiamati a rilasciare il pasetaccio. E soprattutto la lente de- rere. Anche per questo motivo gli investigatori è tutta concen- l'ok della Provincia alla realizzatrata sulle seicento particelle ca- zione dell'impianto non è ancora tastali interessate dai lavori e che scontato. Anzi. Comunque in se concretizzate subiranno uno questo contesto continuano gli stravolgimento non solo dal pun- accertamenti della Procura per to di vista ambientale. Ma non è fi- cercare di risalire a possibili illenita qui. Il pm e gli investigatori citi nella gestione dell’affare. Investigatori a caccia dei riscontri con il filone principale E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro Giovedì 30 settembre 2010