andy warhol: l`uomo che olte aandy warhol: ll
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A ANDY NDY WARHOL: LLUOMO L’UOMO ’UOMO UOMO M CHE M MORÌ ORÌ DUE VOLTE OLTE Francesco Bonami “Non pensare di fare arte, falla e basta. Lascia che siano gli altri a decidere se è buona o cattiva, se gli piace o gli faccia schifo. Intanto mentre gli altri sono lì a decidere tu fai ancora più arte.” “Non ti preoccupare, non c’è niente che riguarda l’arte che uno non possa capire.” “ Una Coca Cola è sempre una Coca Cola e non c’è quantità di denaro che possa farti comprare una Coca Cola più buona di quella che l’ultimo dei poveracci si sta bevendo sul marciapiede sotto casa tua. Tutte le Coca Cola sono sempre uguali e tutte le Coca Cola sono buone. Lo sa Liz Taylor, lo sa il Presidente degli Stati Uniti, lo sa il barbone e lo sai anche tu.” “Dorothy Podber, un’amica del fotografo Billy Name, tirò fuori dalla cintura una piccola pistola d’argento e sparò a quattro ritratti di Marilyn Monroe appoggiati uno sopra l’altro su un muro della Factory, lo studio di Warhol sulla East 47th street. La pallottola colpì il ritratto dell’attrice esattamente in mezzo agli occhi. Warhol mostrò questi ritratti con il titolo Shot Marilyn”. “Giovedì, 22 gennaio 1987, Milano. Andato alla galleria alle 11 per la conferenza stampa, 250 persone. Spaventoso e stupido. Me la sono sbrigata velocemente. Firmato un sacco di manifesti. Poi ho avuto un po’ di tempo libero. Pranzo con Gianni Versace…” DAI DIARI DI ANDY WARHOL ANDY WARHOL “È un idiota senza talento, è un pubblicista e non un artista.” JANNIS KOUNELLIS, PARKETT 1988 “22 febbraio 1987, alle 6.31 del mattino l’artista è stato dichiarato morto.” DALL’ARTICOLO DI M.A. FARVER E LAWRENCE ALTAIAN PER IL “NEW YORK TIMES MAGAZINE” “Intervistatore: Quali vorrebbe che fossero le sue ultime parole famose? Andy Warhol: Goodbye.” L’ULTIMA INTERVISTA Andy Warhol nella Factory nel 1965. Quando una persona è la bellezza dell’anno e il suo stile è veramente di moda, anche se i tempi poi cambiano e cambiano i gusti, e passano anche dieci anni, se mantiene lo stesso identico aspetto, se non cambia una virgola e si prende cura di sé, sarà sempre una bellezza. Liquorice Marilyn // 1962 // Pittura acrilica e inchiostro serigrafico su lino // cm 50,8 x 40,6 Io vivo veramente per il futuro, perché quando mi mangio una scatola di dolci non riesco a non finirli subito. Non riesco neanche a gustarli. Ciò che voglio è finirli per buttare via la scatola e non pensarci più. Campbell’s Soup Can (Chicken With Rice) // 1962 // Vernice alla caseina e matita su lino // cm 50,8 x 40,6