Musetti sfida la crisi e va in Cina

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Musetti sfida la crisi e va in Cina
Provincia
LIBERTÀ
Martedì 21 maggio 2013
PONTENURE -
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Gli 80 anni della torrefazione celebrati con l’espansione dello stabilimento
Musetti sfida la crisi e va in Cina
In costruzione un capannone di 2.500 metri quadrati. Fatturato: + 10%
PONTENURE - Caffè Musetti guarda al futuro: da circa un mese e
mezzo, di fronte alla sede di
Pontenure della torrefazione
piacentina, non si fermano gli
escavatori ed i lavori per la costruzione di un nuovo capannone di 2500 metri quadrati
che servirà da magazzino, in
grado di ospitare circa 2mila
bancali di prodotto finito. Ieri
mattina i titolari hanno invitato a vedere quanto sta nascendo lungo la via Emilia il direttore di Libertà Gaetano Rizzuto, la vicepresidente dell’Editoriale Libertà Enrica Prati e il direttore di Altrimedia Ernesto
Palmieri: accolti dai padroni di
casa Guido e Lucia Musetti con
il direttore generale Stefano
Rivò e la responsabile marketing Alessia Girasoli, hanno effettuato una visita guidata di
tutto lo stabilimento.
Oggi ci sono solo i piloni, ma
il nuovo magazzino - assieme
ad altri piccoli capannoni e al
già effettuato acquisto di nuove aree di espansione attorno
allo stabilimento - segnerà una vera e propria svolta nei
quasi 80 anni della torrefazione. «Realizzato da una ditta
piacentina secondo le più moderne norme antisismiche, il
magazzino servirà a separare
definitivamente la catena produttiva da quella di confezionamento e spedizione» spiega
Guido Musetti. «L’edificio va
ad occupare lo spazio antistante, lasciando comunque libera l’entrata al punto vendita
e sarà terminato alla fine dell’autunno. Così, il “vecchio”
stabilimento si svuoterà per lasciare spazio e nuovi macchinari produttivi per incrementare ancora di più i quantitativi di caffè prodotti. Ad esempio, si stanno già ultimando i
fine linea automatizzati per il
confezionamento e se, come
crediamo, nel 2013 tocchere-
Musetti si allarga:
lavori per un
nuovo capannone
di 2.500 metri
quadrati (in alto
come sarà il futuro
stabilimento).In
visita al cantiere
la vicepresidente
dell’Editoriale
Libertà Enrica
Prati,il direttore
di Libertà
Gaetano Rizzuto
e il direttore
di Altrimedia
Ernesto Palmieri
mo i 10 milioni di cialde prodotte all’anno, installeremo una seconda macchina proprio
per questo settore specifico».
L’attività di Musetti è in costante crescita: come spiega
Rivò, quest’anno si prevede un
aumento di fatturato del 10 per
cento, obiettivo sostenibile sia
per l’Italia che per l’estero. Infatti, dopo aver posto solidissime radici in diverse zone del
mondo (a Londra è uno dei
marchi più diffusi), adesso
Musetti guarda alla Cina come
possibile e formidabile mercato di espansione. «Ma il nostro
vero obiettivo - sottolinea il titolare - è raggiungere le prime
dieci torrefazioni italiane entro
cinque anni. Al momento, siamo al ventesimo posto su 800
aziende di settore».
La delegazione di Libertà e
Altrimedia ha visitato la catena produttiva del caffè, dal
chicco verde alla torrefazione
(ancora oggi effettuata, per la
pregiata miscela Grand Cru,
con affidabili macchine d’epo-
ca), fino al confezionamento e
alla produzione di cialde e di
capsule per le macchine espresso da casa. E, infine, non
poteva mancare neppure una
visita al “laboratorio” dove tuttora Lucia Musetti assaggia
quotidianamente vari tipi di
caffè per selezionare quelli migliori o un giro alla scuola di
caffetteria per baristi, dalla
quale è uscita l’ultima campionessa di “latte art” italiana
Chiara Bergonzi.
Cristian Brusamonti
Caffè e Libertà,due “vite parallele”
Una delegazione dell’Editoriale è andata in visita all’azienda
■ (crib.) L’una ha appena
compiuto 130 anni, l’altra ne
festeggerà 80 nel 2014. Ma il
quotidiano Libertà e Caffè
Musetti hanno segnato a loro
modo la storia dei piacentini,
correndo su binari paralleli o
incrociandosi ogni mattina al
bar, quando alla lettura del
quotidiano si affianca il gusto
di un buon espresso. In entrambi i casi, il modo migliore di iniziare la giornata. Così
ieri, la torrefazione ha voluto
omaggiare a suo modo Libertà in occasione dei suoi
130 anni di vita, regalando al
direttore Rizzuto, alla vicepresidente Prati e al direttore
di Altrimedia Palmieri un’edizione speciale e limitata di un
set di tazzine con un barattolo di caffè “dedicati” proprio
a Libertà: sulla ceramica e
sulla confezione, infatti, sono
riportati - oltre al logo del
giornale e alla data di anniversario - anche alcune frasi
in italiano e in dialetto che
ben sintetizzano il rapporto
di vicinanza tra queste due
importanti realtà del territorio piacentino.
Un dono molto apprezzato
che però non finisce qui: Musetti ha deciso, infatti, di omaggiare anche tutti gli altri
dipendenti di Libertà, regalando ad ognuno di loro la
MILANO - A spasso tra gli stand dove si parla anche piacentino.Fino a mercoledì i prodotti d’eccellenza in mostra
■ Consorzio Piacenza alimentare in prima fila a Tuttofood
2013 in scena fino a mercoledì al
quartiere fieristico di Milano dove, ad ogni angolo, spuntano i
cantieri dell’appuntamento clou
molto atteso: l’Esposizione universale, una vetrina aperta per
sei mesi che alzerà il sipario dal
1° maggio 2015 per chiuderlo in
ottobre dello stesso anno.
Tema centrale nutrire il pianeta e quindi i prodotti alimentari
(ma non solo) avranno un posto
di primo piano. Nello dove si catapulterà il mondo tra qualche
anno, anche Piacenza si è messa
in mostra con la fiera dell’alimentare italiano (e non, presenti anche produttori stranieri) mirata agli operatori del settore che
si presenta ogni due anni in alternanza con Cibus di Parma.
Piacentini in mostra a Milano
con uno stand che, nella forma e
nelle sagome (la merlatura) richiama il palazzo simbolo della
città: Palazzo gotico. All’interno,
in esposizione, alcune immagini
storiche sia delle bellezze architettoniche, i cavalli del Mochi e
anche un’immagine di un antico
negozio alimentare con una teoria di salumi sullo sfondo. Nello
stand di Piacenza Alimentare
due aziende Riverfrut e Molino
Dallagiovanna, in un altro segmento della fiera (suddiviso per
tipo di prodotto) che occupa sei
padiglioni ci sono Rebecchi, Pizza più e Valcolatte presente in
autonomia.
Anche per le aziende piacentine Expo 2015 è sullo sfondo e
rappresenta ovviamente una sfida grande. E’ per questa ragione
che, nelle prossime settimane, si
intende far partire un tavolo locale su cui impostare le iniziative da mettere in campo sia a Milano nella stessa esposizione sia
A Enrica Prati e
Gaetano Rizzuto
l’omaggio
dell’edizione
speciale e limitata
di tazzine e caffè
“dedicati”
a Libertà (foto
Brusamonti)
speciale tazzina celebrativa.
Tutto in attesa dei festeggiamenti del prossimo anno,
quando sarà proprio la torrefazione Musetti a compiere i
suoi primi 80 anni.
RIVERGARO - Raffinata rassegna alle cantine Bonelli
Ogni sorso,un messaggio
nella terra madre del vino
Alcuni dei piacentini presenti alla fiera Tuttofood di Milano:si riconoscono Giovanni Rebecchi,Sabrina Dallagiovanna
e il padre Pierluigi,il direttore del Consorzio Piacenza alimentare Daniele Ghezzi e la responsabile del marketing del
Consorzio e di alcune aziende piacentine Carla Moggi
Tuttofood,quattro giorni di gusto
guardando al traguardo di Expo 2015
a Piacenza che ambisce a svolgere un ruolo ed avere una ricaduta positiva anche turistica dall’occasione rappresentata da Expo. Una presenza tutta da costruire. E quindi quella di “Tuttofood” è una vetrina da cui cominciare, dicono all’unisono gli
operatori presenti, perché il problema principale è quello di far
conoscere i prodotti. Legare il
nome di Piacenza a una tipicità è
questo il punto di arrivo. Ci si sta
provando - segnala Giovanni Rebecchi presidente di Winefood
service e vicepresidente del Consorzio piacenza alimentare guidato oggi da Sante Ludovico. Il
progetto Autogrill va in questa
direzione: far conoscere a un
pubblico più vasto possibile (sulla rete autostradale passano 5
milioni di persone) le specificità
piacentine in fatto di produzioni
e di cucina. E il service - che ha
funzionato anche durante l’adu-
nata degli alpini ha proprio il
compito di raccordare, fare da
tramite tra le aziende aderenti al
Consorzio e il mercato, il grande
mercato dell’alimentare. Una dinamica di squadra da oliare, naturalmente e che al momento
muove i primi passi. Expo 2015
sarà una sfida anche per questo
nuovo braccio operativo del
Consorzio Piacenza alimentrare.
Antonella Lenti
antonella. lenti@liberta. it
RIVERGARO - È un brindisi alla
terra, madre del vino, la raffinata rassegna organizzata
dalle cantine Bonelli fondate
nel dopoguerra da Anacleto
Bonelli a Rivergaro, e arrivata
quest’anno alla settima edizione. Sabato, a partire dalle
16, una tavola rotonda si concentrerà sul tema della “comunicazione”, approfondito
da tre esperti di altrettanti linguaggi nell’intento di dare una visione globale e completa
dell’argomento: il format prevede infatti un approfondimento in forme molto diverse
tra loro, la didattica, l’immagine, il suono.
Ad aprire i lavori, coordinati dalla giornalista di Libertà
Simona Segalini, sarà il preside della facoltà di Psicologia
dell’Università Cattolica del
Sacro Cuore di Milano, Claudio Bosio, con un intervento
dal titolo “Un sorso, un messaggio: il vino come oggetto e
come strumento di comunicazione”. Seguiranno il cinefilo Vittorio Fusco, “Doc, Denominazione di Origine Cinematografica: gocce di cinema
in compagnia”, e il musicista e
direttore artistico del Piacenza Jazz Fest Gianni Azzali che
proporrà un momento dal titolo “Suoni immaginati”, accattivante titolo scelto per
presentare
un’originale
performance con sax tenore e
soprano, durante la quale la
scelta dei suoni, delle atmosfere, dei colori sonori sarà affidata solo all’emozione del
momento e da ciò che il contesto e il pubblico presente
saprà trasmettere all’artista.
Bosio si soffermerà sulla
natura edonica e polisensoriale del vino che può sostenere una costruzione ricca e
ottimale di un “marketing
dell’esperienza”, valutando la
possibilità di creare una cultura-Paese (un drink-Italy
per tenere insieme e ravvivare le molte facce del made in
Italy?).
Fusco invece proporrà sequenze filmiche scelte anche
con l’intenzione di evidenziare quanto i prodotti derivati
da un grappolo d’uva abbiano codificato negli anni i generi cinematografici e la loro
diffusione (spunti saranno offerti da film immortali come
Ladri di biciclette di De Sica
fino a Compagni di scuola di
Verdone, con le letture di
Barthes, Soldati e Pasolini).
L’appuntamento rientra in
un più ampio progetto aziendale di sostenibilità del territorio e di responsabilità sociale e ha lo scopo di sensibilizzare l’attenzione riguardo
l’argomento “terra” nelle sue
possibili accezioni. L’azienda
vinicola è diventata così negli
anni non solo una cantina ma
un luogo di approfondimento
dei concetti di terra, territorio, tipicità e identità culturale con il contributo di discipline diverse. Intento dell’azienda è infatti di promuovere una serie di eventi a carattere divulgativo che concorrano a sostenere e valorizzare
le notevoli potenzialità della
propria zona.
Elisa Malacalza