ISTITUTO PROFESSIONALE PERISERVIZI SOCIOSANITARI
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ISTITUTO PROFESSIONALE PERISERVIZI SOCIOSANITARI
ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI SOCIO SANITARI “PASSARELLI” SCUOLA PARITARIA (Decreto n. 36/S2 del 21-09-2009) ANNO SCOLASTICO 2011/2012 Istituto Professionale per i Servizi Socio Sanitari “Passarelli” Via Don Peppino Passarelli ,12 84048 San Marco di Castellabate – Salerno Tel. e fax 0974/966048 1 PREMESSA Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) rappresenta la carta d'identità di ciascuna istituzione scolastica in quanto rispecchia, motivandole, le decisioni e gli impegni assunti dalla scuola per rendere concreto, nel proprio contesto specifico, quel passaggio dal "diritto allo studio" al "diritto all'apprendimento" che dà significato e valore all'intero processo di trasformazione del nostro sistema scolastico. Nella predisposizione del Piano dell’Offerta Formativa e del relativo curricolo didattico, secondo quanto stabilito dal Titolo I, cap. III del DPR n. 275/99 (“Curricolo nell’autonomia”), si manifesta completamente l’autonomia progettuale, didattica, organizzativa, di ricerca e sviluppo propria dell’istituzione scolastica, un’autonomia funzionale alla piena valorizzazione e realizzazione della persona umana, con le sue relazioni, così come richiamato dalla normativa sull’autonomia e dalla successiva legge n. 53/03: “Il principio educativo della scuola è dato dalla centralità del soggetto che apprende, con la sua individualità e con la rete di relazioni, che lo legano alla famiglia e ai diversi ambiti sociali, regionali ed etnici. È la persona che apprende, la persona nella sua identità, con i suoi ritmi e le sue peculiarità, ciò a cui la scuola deve sempre guardare per farsi capace di portarla il più vicino possibile alla piena acquisizione delle competenze”. Il P.O.F. dell’Istituto “Passarelli” è il risultato del lavoro di un gruppo di insegnanti individuati dal Collegio dei docenti che compongono la Commissione POF, del Dirigente scolastico, dei suoi Collaboratori. Il POF è uno strumento flessibile soggetto ad aggiornamento annuale che tiene conto degli obiettivi raggiunti, della verifica e della loro validità. 2 L’ ISTITUTO Note storiche L’ Istituto Professionale “Passarelli” di San Marco di C/te (SA), sorto inizialmente con lo scopo di formare futuri tecnici dei Servizi Alberghieri e della Ristorazione ha ottenuto a decorrere dall’ anno scolastico 2009/2010 il riconoscimento di SCUOLA PARITARIA (Decreto n. 36/S2 del 21-09-2009) per un nuovo indirizzo di studi: Tecnico dei servizi sociali. L’Istituto professionale Passarelli, negli ultimi dieci anni, ha avuto un forte incremento nelle iscrizioni, intercettando le aspettative di un numero crescente di adolescenti dell’area di influenza, dimostrando così una buona corrispondenza tra la sua offerta formativa e il fabbisogno del contesto socio-economico . In pochi anni, l’Istituto è diventato una struttura articolata su più indirizzi, capace di offrire ai ragazzi, nella complessa e mutevole realtà moderna, una formazione culturale e professionale pienamente aggiornata e concreti sbocchi professionali. La necessità di aderire alle esigenze del territorio e alla realtà locale, in cui è forte l’ esigenza di competenze tecniche specifiche e sempre aggiornate, ha spinto la gestione della scuola a diversificare l’offerta formativa. L’utenza: analisi socio-economica e culturale L'utenza in questi ultimi anni è molto cambiata dal momento che si rivolge ad una scuola più volte riformata e resa duttile e flessibile per rispondere meglio alla domanda d'istruzione differenziata posta da un futuro sempre più prossimo. Analizzando la popolazione scolastica in entrata dalla scuola media, si evidenzia nella maggioranza degli alunni l'esigenza di conseguire, nel minor tempo possibile, un titolo di studio subito spendibile nel mondo del lavoro. Tuttavia, nel corso del triennio, accade che la quasi totalità degli alunni iscritti riesca a trovare, nella scuola, quegli stimoli e quei supporti culturali che non avevano ricevuto dall'ambiente circostante. Grazie a questa crescita interiore, gli alunni "qualificati", si iscrivono al biennio post - qualifica in cui trovano una gratificante offerta di professionalizzazione. Unico dato di rilievo che condiziona, in parte, lo sviluppo di attività pomeridiane è il pendolarismo, dal momento che l'istituto accoglie studenti anche da centri molto distanti. Il contesto sociale, povero di centri di aggregazione per i giovani, è nel complesso ricco di iniziative culturali che tuttavia non sempre riescono a trovare forme organizzative e canali di comunicazione tali da rendersi fruibili dagli adolescenti. Il territorio presenta, per le caratteristiche della sua struttura economico-sociale e per la sua collocazione geografica, interessanti prospettive occupazionali nel settore della piccola impresa, del turismo e nel settore dei servizi sociali espressione quest’ ultimo di una società complessa e articolata che richiede sempre più il supporto di servizi esterni qualificati. Nella presentazione del suo Piano di Offerta Formativa, l’Istituto “Passarelli ” conferma le sue finalità: consolidare la funzione della scuola come sede privilegiata della formazione dei cittadini;offrire percorsi di formazione specifica sempre più funzionali ad un positivo inserimento dei diplomati e diplomate nel mondo del lavoro; accrescere la flessibilità dei percorsi interni agli indirizzi per tenere il passo con l’evoluzione del mercato del lavoro e della realtà socio-economica dell’ area di influenza. Rispetto dunque al contesto socio-economico-culturale l'Istituto "Passarelli" si pone i seguenti traguardi formativi: Polivalenza formativa: acquisizione di competenze culturali e professionali che attraversano la pluralità dei saperi. Flessibilità: acquisizione di una mentalità basata sulla capacità di interpretare con tempestività il cambiamento delle procedure, delle tecniche e del metodo. Specializzazione professionale: acquisizione di competenze professionali operative, spendibili direttamente nel mondo del lavoro. 3 PRINCIPI FONDAMENTALI I principi formativi dell’ Istituto professionale Passarelli hanno come riferimento fondamentale gli articoli 3, 30, 33 e 34 della Costituzione italiana. Ogni alunno, italiano o straniero, è accolto ed accettato e accompagnato nella sua crescita indipendentemente dalla sua condizione sociale, familiare, individuale Il principio dell'uguaglianza, inteso come offerta a tutti delle stesse opportunità formative, viene integrato e personalizzato mediante il principio di equità, inteso come offerta a ciascuno delle opportunità formative adeguate alle proprie personali potenzialità. Nell'erogazione del servizio scolastico non può essere compiuta alcuna discriminazione per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, condizioni psicofisiche o socio-economiche. L’Istituto attraverso tutte le sue componenti e con l'impegno delle Istituzioni collegate, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative e, in caso di agitazioni sindacali, assicura la tempestiva informazione alle famiglie nel rispetto delle norme di legge e delle disposizioni contrattuali in materia. L’Istituto s’impegna a favorire l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione degli alunni, con particolare attenzione nella fase d’ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di necessità. Particolare impegno è volto alla soluzione delle problematiche relative agli studenti stranieri e a quelli in situazione di handicap. Il diritto all’apprendimento e la promozione delle potenzialità degli allievi vengono garantiti da tutti i docenti. La programmazione didattico-educativa assicura il rispetto della libertà d’insegnamento, promuove la formazione dell’alunno, ne valorizza le potenzialità evolutive e contribuisce ad uno sviluppo armonico della sua personalità. La continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell’istruzione viene assicurata. Nella scelta dei libri e delle strumentazioni didattiche, l’Istituto assume come criteri di riferimento la validità culturale e l’aspetto economico. Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente tiene presente la necessità di rispettare razionali tempi di studio degli studenti. L’aggiornamento professionale rappresenta un dovere per tutto il personale scolastico. L’incolumità degli alunni durante le attività di laboratorio è attentamente tutelata, così come sono garantite le condizioni ambientali di igiene e sicurezza dell’Istituto. L’Istituto si impegna a rendere note le sue scelte educative e organizzative attraverso il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) che viene redatto, discusso e approvato dal Collegio dei docenti all’inizio di ogni anno scolastico. L’Istituto si impegna a lottare contro la dispersione scolastica e a limitare il tasso di abbandono nel rispetto della normativa vigente. L’Istituto favorisce le attività che realizzano la funzione della scuola come centro di formazione culturale, sociale e civile, consentendo a richiesta e nel rispetto delle norme l’uso dell’edificio e delle attrezzature in orario extrascolastico. 4 IL PERCORSO SCOLASTICO SERVIZI SOCIO SANITARI Dal settembre 2010 gli alunni iscritti al primo anno di questo indirizzo seguono un piano di studi in parte diverso per contenuti, ore disciplinari e metodologie rispetto a quello degli studenti che li hanno preceduti come previsto dalla Riforma dell’istruzione secondaria superiore e in particolare dal D.P.R. 87/2010 che norma il Riordino per gli Istituti professionali. Le caratteristiche fondamentali del nuovo percorso sono: l’integrazione dei saperi; il ricorso ai laboratori come didattica ordinaria per promuovere il saper fare e l’apprendimento induttivo; la prassi dei tirocini, degli stages e dell’alternanza per promuovere un incontro significativo con la realtà economica; la strutturazione della didattica per competenze; la certificazione dei risultati di apprendimento, utile al riconoscimento di quanto acquisito anche in ambito europeo. TITOLO DI STUDIO Tecnico dei servizi socio sanitari E’ un corso quinquennale strutturato in due bienni e un quinto anno, con esame di Stato conclusivo e conseguimento del relativo diploma. I corsi triennali dell’Istituto attualmente erogati e che danno luogo al conseguimento della qualifica probabilmente continueranno ad essere offerti, anche se al momento è necessario attendere per precisazioni e conferme le determinazioni dell’Ente Regione per le sue competenze esclusive in merito alla formazione professionale e al conseguente rilascio delle qualifiche. Per poter flettere i curricoli in modo da sostenere competenze professionali già spendibili sul mercato del lavoro al termine della classe terza, la riforma prevede oltre al 20% del monte ore disponibile nell’ambito dell’autonomia didattica, un’ ulteriore quota, detta della flessibilità, per il 25% nel primo biennio e per il 35% al terzo anno. Validità dei titoli. La qualifica triennale, rilasciabile nell’ambito dei soli percorsi determinati dall’Ente Regione e secondo le modalità di coinvolgimento dell’I.P.S.S. dallo stesso Ente definite, assolve l’obbligo formativo e consente pertanto la partecipazione a pubblici concorsi, l’inserimento nel mondo del lavoro, nonché la prosecuzioni degli studi nelle classi successive alla terza. Si precisa che la Regione, oltre alla qualifica triennale, può operare per il rilascio del diploma quadriennale. Il diploma quinquennale di esclusiva competenza dell’Istituto è titolo idoneo alla partecipazione a pubblici concorsi, all’inserimento nel mondo del lavoro e alla prosecuzione degli studi sia in ambito post-secondario, in particolare nella formazione tecnica superiore, I.F.T.S. e I.T.S., che presso qualunque facoltà universitaria. IL BIENNIO Nei primi due anni del corso di studi per i servizi sociali si svolge un percorso scolastico in cui le discipline dell’area comune sono a carattere formativo e con esse si punta ad una elevazione del livello culturale e ad una formazione globale. Le materie dell’area comune sono finalizzate a sviluppare le capacità di lettura critica e propositiva, a rafforzare le competenze e le capacità di mettersi in relazione con altri, a progettare interventi adatti alle particolari problematiche. Gli insegnamenti sono articolati nel seguente modo: Un’area comune nella quale rientrano le materie di base a carattere formativo con le quali si punta ad una elevazione del livello culturale e ad una formazione globale. Un’area di indirizzo in cui rientrano le materie più specificatamente professionali destinata all’acquisizione di una professionalità di base polivalente. 5 Un’area di integrazione nella quale si prevedono interventi didattici particolari, interdisciplinari, di recupero per eventuali difficoltà di apprendimento e di integrazione e conoscenza del territorio. Quadro orario Biennio Disciplina prima seconda Italiano 4 4 Storia 2 2 Inglese 3 3 Scienze della Terra / Biologia 2 2 Matematica ed informatica 4 4 Diritto ed Economia 2 2 Fisica 2 Area comune Chimica 2 Scienze motorie e sportive 2 2 Religione/Alternativa 1 1 Area indirizzo Elementi di storia dell’ arte ed espressioni grafiche 2 Scienze umane e sociali 4 Educazione musicale 4 2 Seconda lingua - francese 2 2 Metodologie Operative (Met.Op) 2 2 32 32 TOTALE ORE SETTIMANALI VECCHIO ORDINAMENTO1 TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI Gli alunni iscritti a classi successive alla prima proseguiranno il percorso di studi intrapreso con alcune modifiche previste dal riordino, assolvendo l’obbligo scolastico a sedici anni. Alla fine della seconda classe è prevista la predisposizione del <<Certificato delle competenze di base>> ai sensi del D.M. 9/2010. Il vecchio ordinamento ribadisce come finalità generali del percorso la crescita armonica della persona, sia sotto il profilo educativo che culturale, e l’acquisizione di specifiche capacità professionali legate al settore sociale, supportate però da una buona dimensione formativa, assicurata dal contributo di componenti disciplinari culturali quali l’area linguistica, matematica, scientifico-tecnologica e storico-sociale. Questi contenuti costituiscono il valore aggiunto grazie al quale, al termine del corso di studi, lo studente potrà inserirsi più proficuamente in ambito lavorativo, sapendo declinare in modo flessibile la sua preparazione nelle varie tipologie occupazionali dei variegati settori del sociale, oppure proseguire la propria formazione attraverso gli studi post-secondari. 1 Vecchio Ordinamento in vigore fino all’entrata a regime della Riforma. 6 TERZO ANNO: QUALIFICA OPERATORE DEI SERVIZI SOCIALI PROFILO PROFESSIONALE Ha una specifica formazione professionale di carattere teorico e tecnico-pratico. Nell'ambito dei servizi socioeducativo-cuiturali, svolge la propria attività nei riguardi di soggetti di diversa età, per promuovere e contribuire allo sviluppo delle potenzialità di crescita personale e all’inserimento e partecipazione sociale. Egli si inserisce in maniera articolata in istituzioni pubbliche e private, dovunque sorga e si sviluppi un momento di vita comunitaria. Sbocchi professionali dell'Operatore dei Servizi Sociali: Educatore nei servizi educativi per la prima infanzia: asili nido, centri gioco, spazi per bambini, centri ricreativi estivi diurni, soggiorni di vacanze (dopo il raggiungimento del 18° anno di età); Educatore Scuole materne comunali (se previsto dal Bando di concorso); Educatore presso famiglie con figli in età 0-3 anni; Assistenza domiciliare anziani; Operatore tecnico per la cura e l'assistenza ad anziani e disabili presso cooperative sociali, case di riposo, centri diurni, centri sociali. Classe Terza Disciplina ore lezione Area comune Italiano 3 Storia 2 Inglese 3 Matematica 2 Educazione fisica 2 Religione/Alternativa 1 Area indirizzo Psicologia e Scienze dell'Educazione 5 Diritto Legislazione sociale ed economica 4 Anatomia, Fisiologia e igiene 6 Metodologie Operative (Met.Op) 4 TOTALE ORE SETTIMANALI 30 Validità del titolo triennale La qualifica rilasciata al termine del terzo anno assolve l’obbligo formativo ed è valida per l’accesso a pubblici concorsi, per l’inserimento lavorativo, per il proseguimento degli studi in ambito secondario, iscrivendosi alla classe IV dello stesso Istituto. 7 TITOLO DI STUDIO QUINQUENNALE A conclusione del quinto anno lo studente conseguirà, come esito dell’Esame di Stato conclusivo dei corsi di istruzione secondaria superiore, un diploma quinquennale di tecnico dei servizi sociali. IL TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI PROFILO PROFESSIONALE Il tecnico dei servizi sociali svolge la sua attività nei riguardi di soggetti di diversa età, per promuovere e contribuire allo sviluppo delle potenzialità di crescita personale e/o di inserimento e partecipazione sociale. Egli si inserisce in maniera articolata in istituzioni pubbliche e private , dovunque sorga e si sviluppi un momento di vita comunitaria. Classi quarte e quinte Disciplina ore lezione Area comune Italiano 4 s/o Storia 2 Inglese 3 s/o Matematica 3 s/o Educazione fisica 2 Religione/Alternativa 1 Area indirizzo Psicologia generale e applicata Diritto ed economia 5 s/o 3 Cultura medico sanitaria 4 s/o Tecnica amministrativa 3 s/o TOTALE ORE SETTIMANALI 30 LA PROGETTAZIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA PROGETTAZIONE MODULARE Rispetto all’obiettivo generale del corso, le discipline devono garantire una preparazione polivalente, atta a fornire conoscenze tecnico-scientifiche, a migliorare le capacità espressive e le abilità professionali, a favorire l’acquisizione di atteggiamenti generali, come l’autonomia nell’affrontare i problemi, l’iniziativa e la creatività, che costituiscono tratti di professionalità. Tutte le discipline concorrono allo scopo, attraverso una programmazione modulare. La trattazione dei blocchi tematici non ha pretesa di esaustività, ma è tale da fornire comunque le conoscenze e sviluppare le competenze e le capacità fondamentali che consentano una buona esemplificazione e un approccio operativo ai problemi, all’interno di un chiaro quadro concettuale. Ogni docente presenterà agli alunni gli obiettivi che intende raggiungere e il tipo di percorso didattico utilizzato, dichiarando gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione. La progettazione modulare viene attuata per tutte le classi. La programmazione disciplinare indica gli obiettivi minimi e il Consiglio di Classe adatta la programmazione sulla base di particolari difficoltà del singolo studente qualora ci fossero certificazioni rilasciate in tal senso dagli organi territoriali competenti. 8 AREA DISABILITA’ In riferimento alla normativa vigente, l’Offerta Formativa del nostro Istituto propone, agli studenti con diversa abilità, un progetto educativo e didattico teso all’individuazione e realizzazione delle autonomie necessarie a sostenere il “Progetto di vita” e si propone l’obiettivo di applicare metodologie didattico educative volte all’incremento e al rafforzamento delle abilità, degli interessi, delle motivazioni verificate ed espresse dall’alunno, osservando il suo comportamento positivo e inserendolo nel cammino scolastico della classe. Particolare attenzione è riservata all’inserimento degli studenti nelle attività di laboratorio di sala e di cucina che hanno lo scopo di verificare, anche attraverso la pratica professionale, le loro potenzialità. Le figure di riferimento per lo studente diversamente abile sono il docente di sostegno e il docente curricolare che insieme al consiglio di classe e all’ unità multidisciplinare dell’ ASL, elaborano il PEI e l’attività didattica nel suo complesso. Dopo il colloquio iniziale con il Dirigente Scolastico, durante il quale la famiglia presenta tutta la documentazione a corredo della domanda di iscrizione, lo studente viene inserito in classe e osservato per il primo periodo dell’anno scolastico, tenendo costantemente presenti le indicazione emerse dalla diagnosi funzionale dell’autorità competente. Sentita la famiglia e il consiglio di classe, si procede quindi alla stesura del PEI con l’indicazione delle competenze riconducibili all’ambito professionale che si intendono perseguire e degli strumenti che si intendono utilizzare al fine del loro raggiungimento. A questo scopo e se ritenuto necessario, si richiederà un colloquio con il servizio psichiatrico e/o con lo specialista di riferimento per la famiglia. Anche nel caso in cui si rendesse necessaria la stesura di un PEI nel corso dell’anno scolastico, si seguirà la medesima procedura. Lo studente parteciperà a tutte le attività per le quali la scuola non evidenzierà ostacoli tali da non consentire la realizzazione concreta di quanto progettato e si attiveranno iniziative volte anche all’inserimento mirato in aziende del settore tramite incontri con i referenti del collocamento disabili e altre risorse del territorio quali le cooperative sociali, al fine di garantire una continuità al processo di integrazione e di maturazione anche oltre la fine della frequenza scolastica. Particolare cura è dedicata dal consiglio di classe al fine di creare un clima accogliente di socializzazione e di supporto all’interno del gruppo-classe. Ai fini della valutazione del percorso scolastico ed in relazione al conseguimento di titoli, si procederà nello scrutinio finale all’indicazione delle specifiche competenze raggiunte in relazione alle aree cognitiva, motoria, professionale, relazionale e delle autonomie con gli specifici indicatori. Le situazioni che possono concretizzarsi sono le seguenti: a. se l’alunno partecipa alle attività scolastiche con programmazione individualizzata, il PEI sarà articolato all’interno della programmazione di classe. L’alunno dovrà raggiungere gli obiettivi della propria programmazione attraverso metodologie e strumenti funzionali alle sue esigenze; le verifiche saranno le stesse proposte alla classe o ad esse equipollenti, tenuto conto di quanto stabilito nel PEI e la valutazione sarà espressa rispetto a quanto stabilito in sede di programmazione e comunque coerente con la griglia di valutazione prevista dal POF di Istituto. b. Se l’alunno partecipa alle attività scolastiche secondo obiettivi educativi e cognitivi differenziati e articolati nel rispetto delle abilità accertate e progettate all’interno del PEI, le verifiche proposte saranno differenziate rispetto a quelle proposte alla classe, così come la valutazione. Alla conclusione degli studi a questi ultimi studenti sarà rilasciato un attestato di frequenza con l’indicazione delle competenze raggiunte. Nel caso in cui l’alunno con programmazione individualizzata o differenziata raggiungesse livelli di preparazione conformi a quanto previsto dalle indicazioni ministeriali, a norma di quanto stabilito dalla vigente normativa, il consiglio di classe può modificare il tipo di programmazione. L’attività didattica può svolgersi secondo diverse modalità quali: - presenza dell’allievo in classe impegnato nell’attività didattica collettiva o in attività individuale assegnata dall’insegnante di sostegno - affiancamento dello studente in classe da parte dell’insegnante di sostegno con attività che seguono le indicazione dell’insegnante disciplinare - affiancamento dello studente in classe da parte dell’insegnante di sostegno con attività proposte dallo stesso - affiancamento del docente tutor in classe che svolge funzione di stimolo alla concentrazione per favorire la partecipazione al lavoro proposto dall’insegnante disciplinare. 9 - affiancamento del docente tutor di laboratorio che personalizza le indicazioni ed i compiti assegnati alla classe dal docente di laboratorio con ulteriori precisazioni - lezione individuale con l’insegnante di sostegno o tutor didattico volta a puntualizzare e sistematizzare singoli aspetti della progettazione prevista dal PEI LA VALUTAZIONE Premessa Verificare e valutare gli apprendimenti ed i comportamenti è un compito irrinunciabile per la nostra scuola che intende promuovere negli studenti cultura e professionalità. Per questo i docenti predispongono molteplici occasioni di verifica secondo le più attuali e diversificate metodologie di docimologia ed aiutano gli studenti e le famiglie a comprendere il significato delle valutazioni come parte integrante del percorso formativo ed elemento di guida in relazione al percorso di apprendimento. Il risultato finale del percorso di apprendimento è l’acquisizione delle competenze specifiche maturate attraverso l’appropriarsi di conoscenze e l’esercizio di abilità connesse. Conoscenze, abilità e competenze sono, dunque, l’oggetto delle valutazioni degli insegnanti. 1. COMPETENZE certificabili che indicano la comprovata capacità di usare conoscenze e abilità, mettendo in gioco anche capacità personali, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Le competenze attese al termine del modulo sono descritte in termini di responsabilità e di autonomia. 2. ABILITA’ che indicano la capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità cognitive sono descritte come uso del pensiero logico, creativo, intuitivo e abilità pratiche, che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali e strumenti. 3. CONOSCENZE che indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi,teorie e pratiche, relative ad un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. In questo contesto le valutazioni sono da intendersi come monitoraggi degli apprendimenti e della maturazione progressiva delle competenze frutto di conoscenze ed abilità sviluppate e attese in itinere e a fine modulo, a fine anno scolastico, all’esame di Qualifica e di Stato La valutazione è impostata in modo che agli studenti: Siano chiare le modalità e la data per le prove scritte sommative calendarizzate dai docenti Siano chiare e coerenti le richieste rispetto al percorso didattico cui si riferiscono Siano evidenti i criteri e le griglie di valutazione sia per le prove scritte sia per quelle orali o pratiche Sia data la possibilità di recuperare l'insuccesso anche grave per quegli studenti che mostrino interesse a questo obiettivo anche allo scopo di evitare atteggiamenti di resa o convinzioni di irrecuperabilità da parte degli studenti Sia favorita l’acquisizione di un atteggiamento professionale, che deve dimostrare impegno e serietà nei confronti dell’opportunità valutativa che gli viene offerta così da evitare assenze mirate a sfuggire le valutazioni orali, scritte, pratiche Per garantire tutto questo Ogni disciplina: in sede di riunione definisce gli standard di competenze attese a fine modulo indicando anche le corrispettive conoscenze e abilità, specificando anche gli standard minimi. Ogni docente: definisce scopo, criteri e strumenti della valutazione nei diversi momenti del suo lavoro didattico e periodizza i momenti della valutazione sommativa opportunamente preceduta da valutazioni formative, in accordo con il suo Consiglio di classe. Tipologia delle verifiche in uso in Istituto: a) Formative (scritte/pratiche/orali) che segnano il percorso di apprendimento dello studente e della classe. b) A feed back (scritte/pratiche/orali)per verificare quanto gli studenti stiano seguendo lo svolgersi progressivo degli argomenti c) Relative ai compiti assegnati a casa per verificare l’impegno nello studio e la comprensione degli argomenti 10 d) Sommative finali (scritte/pratiche/orali) Il numero delle verifiche è definito in sede di programmazione disciplinare e fissato a verbale della stessa riunione e, se necessario, riprogrammato dopo la fine del primo periodo. Il numero delle verifiche formative e sommative deve comunque essere tale da consentire al singolo insegnante di desumere con ragionevole certezza la proposta di voto in sede di scrutinio intermedio e finale. Nelle verifiche di feed back, formative ed in relazione ai compiti assegnati a casa, sono ammessi i punteggi intermedi. Le verifiche avranno luogo: a) all’inizio del percorso scolastico ( test di ingresso) per rilevare la preparazione di partenza su cui l’insegnante progetterà i propri interventi didattici per poter così valutare il progresso compiuto dallo studente b) in itinere, attraverso le verifiche di feed back, formative ed in relazione ai compiti assegnati per verificarne l'andamento e guidare le scelte dell’insegnante c) al termine del modulo con le verifiche sommative per valutare il livello delle competenze raggiunte. Strumenti delle verifiche a) Interrogazioni orali b) esercitazioni di pratica professionale c) esercitazioni scritte a casa o in classe d) scritte di tipo tradizionale (compiti in classe) e) scritte secondo le tipologie proposte per l’esame di Stato f) strutturate g) semistrutturate In caso di insuccesso si attivano i seguenti interventi mirati: Gli interventi sono lasciati alla professionalità del singolo docente. L’elenco che segue è solo una esemplificazione dei più frequenti interventi adottati nell’Istituto - correzione in classe della prova ed eventuali spiegazioni aggiuntive sulle parti non svolte correttamente dalla gran parte degli alunni della classe; - proposta di un piano di recupero in itinere, oppure a livello di C.d.C. pianificazione di corsi di recupero pomeridiano e/o sportelli help; - nei casi più gravi si procede ad avvisare anche le famiglie per coinvolgerle nel processo di recupero e rimotivazione; - nuova verifica sommativa o formativa che può essere somministrata ai soli alunni individuati; - qualora gli sviluppi delle attività pianificate e degli interventi predisposti non dessero alcun risultato, si procede ad una ulteriore ricognizione delle cause e ad una eventuale successiva riprogettazione delle competenze attese. In caso di assenza gli alunni recupereranno la verifica secondo modalità decise dall’insegnante. La revisione dei compiti scritti con relativa riconsegna sarà compiuta entro due settimane dallo svolgimento della prova. SCALA DI VALUTAZIONE Le valutazioni saranno formulate utilizzando solo voti netti, senza il ricorso a frazioni di voto. La scala di valutazione che segue rappresenta il punto di riferimento comune a tutte le discipline e per tutti gli insegnanti. Prova nulla 1~2 Totale mancanza di elementi significativi per la valutazione Molto negativo 3 L'allievo mostra conoscenze e competenze molto limitate e non le sa usare in maniera integrata e adeguata. Non riesce a far interagire i suoi saperi pregressi con le nuove conoscenze. Gravemente insufficiente 4 L'allievo svolge le attività di apprendimento in maniera frazionata, mostrando di possedere conoscenze frammentarie e superficiali e di saper fare in modo impreciso e approssimato. Ha una forte difficoltà di organizzazione dei dati e non usa i linguaggi specifici. Insufficiente 5 L'allievo è impreciso rispetto a quanto sa e sa fare, necessita di sollecitazioni e di 11 indicazioni dell'insegnante per perseguire l'obiettivo di apprendimento, non è capace di ricostruire l'intero percorso seguito, ma solo parte di esso. Comunica i risultati dell'apprendimento con limitata puntualità e poca proprietà lessicale. 6 L'allievo possiede conoscenze e competenze indispensabili a raggiungere l'obiettivo. Si muove solo in contesti noti, ovvero riproduce situazioni che già conosce, necessita di indicazioni per affrontare situazioni parzialmente variate.Comunica i risultati dell'apprendimento in modo semplice, con un linguaggio corretto e comprensibile. Discreto 7 L'allievo si mostra competente e sa utilizzare le proprie conoscenze in modo adeguato allorché affronta situazioni d'apprendimento simili tra loro o solo parzialmente variate; è capace di spiegare e rivedere il proprio percorso d'apprendimento, comunicandone i risultati con un linguaggio specifico e corretto. Procede con sufficiente autonomia nell'organizzazione dello studio. Buono/ottimo L'allievo dimostra conoscenze, competenze e capacità grazie alle quali affronta variamente situazioni nuove, procede con autonomia; è capace di spiegare con un linguaggio specifico 8~9 e appropriato processo e prodotto dell'apprendimento e di prefigurarne l'utilizzazione in altre situazioni formative. Eccellente L'allievo sa e sa fare, è in grado di spiegare come ha proceduto e perché ha scelto un determinato percorso, perciò verifica e valuta anche il proprio operato. Comunica con 10 proprietà terminologica e sviluppa quanto ha appreso con ulteriori ricerche, rielaborandolo criticamente per raggiungere nuove mete formative. Sufficiente I criteri di valutazione applicati nelle singole discipline, contenuti nei documenti di programmazione depositati agli atti della scuola, vengono illustrati agli alunni. Le famiglie potranno essere tempestivamente informate sulle valutazioni, su tutte le attività della scuola e comunicare direttamente con l’Istituto attraverso il libretto scolastico consegnato all’inizio dell’a.s. La famiglia potrà, inoltre, prendere visione delle prove durante il colloquio con gli insegnanti o richiederne la visione attraverso l’apposito modulo. Il D.M. 80 del 3 ottobre 2007 e l’O.M. 92 del 5/11/2007 impongono alle scuole di organizzare, subito dopo gli scrutini intermedi, interventi didattico – educativi di sostegno per gli studenti che in quella sede abbiano presentato insufficienze in una o più discipline, al fine di un tempestivo recupero delle carenze rilevate (art.1 D.M. 80 del 3/10/2007). Il Collegio dei Docenti ha recepito le finalità delle predette norme e ritiene che le attività di sostegno e di recupero costituiscano parte integrante e permanente dell’offerta formativa, che abbiano lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso formativo, e che si debbano, pertanto, realizzare in ogni periodo dell’anno scolastico secondo modalità organizzative e di realizzazione coerenti con la diversa natura dei fabbisogni prevalenti e nel limite della disponibilità delle risorse assegnate. Il Collegio dei Docenti chiamato ad elaborare interventi di sostegno per prevenire l’insuccesso scolastico ha individuato le seguenti tipologie di interventi: - durante tutto l’anno saranno previsti interventi di recupero in itinere, nell’ambito della flessibilità del 20%, anche attraverso lavoro individuale monitorato assegnato dall’insegnante all’alunno durante l’attività curricolare; - al termine del primo quadrimestre e sulla base degli esiti rilevati in quella sede potranno essere predisposti corsi di recupero intensivi , con modifica dell’orario didattico delle lezioni, per quegli studenti che risultassero carenti in determinate discipline. Il Consiglio di classe, al termine dello scrutinio, individuerà le materie oggetto di recupero, i docenti disponibili ad effettuare il corso, gli alunni destinatari e le carenze da colmare. Il calendario di tali interventi sarà comunicato alle famiglie che potranno anche decidere, previa richiesta scritta, di non volersene avvalere; 12 - ulteriori momenti di recupero potranno essere attivati anche con modalità diverse (sportello) nei limiti delle risorse finanziarie disponibili. A conclusione di ogni intervento saranno programmati momenti di verifica per accertare il superamento delle lacune. Al termine delle lezioni (mese di giugno), sulla base dei criteri stabiliti nella riunione del 4/03/2008 e che qui di seguito si riportano, il consiglio di classe propone il rinvio della formulazione del giudizio finale per quegli alunni che presentino non più di tre insufficienze non gravi ed abbiano dimostrato durante l’anno scolastico capacità di apprendimento tali da far ritenere possibile un proficuo recupero attraverso gli interventi didattici che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico. Il Consiglio di Classe può deliberare la sospensione del giudizio anche, in presenza di non più di tre insufficienze gravi, considerato che si ritenga possibile il raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate mediante lo studio personale svolto autonomamente e la partecipazione agli appositi interventi di recupero che saranno attuati tra la fine del mese di giugno e la prima decade di luglio. Il calendario di tali interventi sarà comunicato alle famiglie che potranno anche decidere, previa richiesta scritta, di non volersene avvalere. Le verifiche finali e l’integrazione dello scrutinio, con ammissione o non ammissione, saranno effettuate non oltre la prima settimana di settembre. Criteri di valutazione Il Collegio dei docenti,dopo la consultazione dei Consigli di Classe, delibera i criteri e parametri di valutazione che seguono, da utilizzare nello svolgimento degli scrutini intermedi e finali, al fine di assicurare omogeneità di comportamenti nelle decisioni dei Consigli medesimi. 1. Le proposte di voto devono scaturire da un congruo numero di interrogazioni e di esercizi scritti e pratici svolti all’interno delle ore di lezione e a casa, corretti e classificati nel corso dell’anno scolastico, così da poter accertare il raggiungimento degli obbiettivi propri di ciascuna disciplina. 2. In sede di scrutinio finale il Consiglio di Classe delibererà: 2.1 la promozione per merito degli alunni che risultino sufficienti in tutte le materie; 2.2 il rinvio della formulazione del giudizio finale per quegli alunni degli alunni che presentino non più di tre insufficienze non gravi ed abbiano dimostrato durante l’anno scolastico capacità di apprendimento tali da far ritenere possibile un proficuo recupero attraverso gli interventi didattici che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico. Il C.d.C. può deliberare il rinvio del giudizio anche, in presenza di non più di tre insufficienze gravi, considerato che si ritenga possibile il raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate mediante lo studio personale svolto autonomamente e la partecipazione agli appositi interventi di recupero. In questi casi la deliberazione sarà assunta con riferimento ai seguenti criteri: - una positività complessiva nelle competenze, capacità e conoscenze nelle rimanenti discipline; - un miglioramento rispetto alla situazione di partenza od ai risultati del primo quadrimestre ottenuto anche mediante la partecipazione ad attività di sostegno e/o a corsi di recupero, come documentato dalle relazioni dei corsi stessi, e tenendo conto del curricolo complessivo dell’alunno; - una progressione in ordine ai livelli di apprendimento, e il raggiungimento di un livello che garantisca il recupero delle carenze, nelle discipline insufficienti, entro la fine dell’anno la presenza di altri elementi positivi di giudizio quali: - la costanza e la qualità dell’impegno - l’interesse per le discipline e per il percorso formativo - la cooperazione al lavoro didattico ed il positivo comportamento dei propri doveri - un metodo di studio sufficientemente organizzato (in previsione di un recupero personale) - un curricolo di studi generalmente positivo; Per gli alunni delle classi prime il Consiglio di Classe porrà particolare attenzione alla possibilità di una maturazione delle capacità ed al conseguente recupero delle lacune nell’arco del biennio. 2.3 Il Consiglio delibera la non promozione, in presenza di insufficienze nelle conoscenze, capacità e competenze necessarie per affrontare la classe successiva in modo proficuo; carenze non recuperabili in tempi brevi né in modo autonomo da parte dell’alunno, né mediante appositi interventi didattici integrativi, tenuto conto: 13 - di diffuse insufficienze gravi e non gravi o di numerose insufficienze non gravi; - della mancata progressione dell’allievo in ordine a conoscenze e capacità vedendo confermate le lacune evidenziate nella fase di partenza o durante l’anno scolastico, pur in presenza di attività di recupero in qualsiasi modo a suo tempo deliberate dal C.d.C.; - del rifiuto sistematico di ogni impegno nello studio di una o più discipline, ripetuto nel corso degli anni; - del mancato recupero del debito formativo degli anni precedenti; - uno scarso e discontinuo impegno di studio - la mancata partecipazione al lavoro di classe - un metodo di studio inefficace 2.4 Per gli alunni stranieri inseriti nelle diverse classi, per la valutazione diventa fondamentale conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate, le abilità e le competenze essenziali acquisite. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella “certificativa” si prendono in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell’alunno. CRITERI DI SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI FINALI Per assicurare omogeneità e coerenza di comportamento nello svolgimento degli scrutini finali, il Collegio dei Docenti ha stabilito i seguenti criteri: - Le proposte di voto che ogni insegnante presenta al Consiglio di Classe devono essere espresse da un numero intero. Tale numero sarà il risultato di un’analisi che tenga conto della valutazione sommativa scaturita da un congruo numero di prove finalizzate all’accertamento del raggiungimento degli obiettivi educativi e cognitivi propri di ogni disciplina e anche da altri elementi di valutazione come l’impegno, l’interesse, la partecipazione, i progressi rispetto ai livelli di partenza. - I voti sono espressi in decimi secondo la scala di corrispondenza tra voto e giudizio espressa dalla griglia di valutazione delle competenze approvata. - Qualora lo studente presenti carenze in una o più discipline il Consiglio di Classe, prima dell’approvazione dei voti, tiene conto: - della possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi e i contenuti propri della disciplina interessata nel corso dell’anno scolastico successivo; - della possibilità di seguire proficuamente il programma di studi nell’anno scolastico successivo; - dell’attitudine dell’allievo ad organizzare autonomamente il proprio lavoro; - della propensione dell’allievo per il tipo di indirizzo scelto. - Nel caso di sospensione del giudizio ( art.6 O.M. 92 del 5/11/2007), il Coordinatore di Classe comunica per iscritto alla famiglia le motivazioni delle decisioni assunte dal Consiglio di classe, la/le materia/e insufficienti e le modalità di recupero. Sul tabelloni apparirà la dicitura “Sospensione del giudizio” - Nei casi di non ammissione alla classe successiva il Coordinatore di Classe comunica alla famiglia le motivazioni delle decisioni assunte dal Consiglio di classe. - Nel caso di esito negativo degli scrutini finali e/o degli esami sul tabellone dell’istituto l’indicazione dei voti è sostituita con il riferimento al risultato negativo riportato (“non ammesso”, “non qualificato”). - La frequenza assidua e la partecipazione attiva alla vita della scuola sono elementi positivi che concorrono alla valutazione favorevole del profitto dell’alunno in sede di scrutinio finale. Pertanto il numero delle assenze, pur non essendo di per se stesso preclusivo della valutazione del profitto, incide tuttavia negativamente sul giudizio complessivo, a meno che da un congruo numero di verifiche, svolte a casa o a scuola, corrette e classificate, si possa comunque accertare il raggiungimento degli obiettivi propri di ciascuna disciplina. - Il Consiglio di Classe procede alla valutazione dei crediti formativi sulla base delle norme ministeriali e delle indicazioni generali approvate dal Collegio dei Docenti. 14 LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI La Legge 30 ott.2008 n.169 art.2 regola la valutazione del comportamento degli studenti. Tale articolo precisa che : “ fin dalla prima valutazione periodica il Consiglio di classe valuta- mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in decimi- il comportamento degli allievi durante l’intero periodo di permanenza nella sede scolastica, anche con riferimento alle iniziative e alle attività con rilievo educativo realizzate al di fuori di essa. Tale valutazione deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero periodo scolastico cui si riferisce la valutazione. In tale contesto vanno collocati anche singoli episodi che abbiano dato luogo a sanzioni disciplinari ”. CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA In ottemperanza a quanto previsto dal D.L. 137 del 01.09.2008 e successivo regolamento D.M. n.5 del 16.01.2009, mentre si recepisce in toto quanto definito in quei testi, a norma dell’art.5 del citato D.M. l’istituto definisce i seguenti ulteriori criteri per l’attribuzione del voto di condotta e stabilisce apposita corrispondenza tra indicatori e voto: 1. grado di raggiungimento degli obiettivi educativi definiti nel documento di programmazione del Consiglio di classe 2. grado di rispondenza consapevole alle indicazioni regolamentari 3. rispettosa cortesia e atteggiamento collaborativi nei confronti dei docenti 4. correttezza e lealtà nelle comunicazioni di quanto la scuola vuole far sapere alle famiglie (libretto scolastico, valutazioni, circolari…) 5. socialità positiva e rispettosa nei confronti dei compagni 6. protagonismo positivo e grado di rispondenza alle diverse attività previste nella scuola (impegni extrascolastici, visite guidate e viaggi, tirocini interni, attività aggiuntive…) 7. assunzioni di responsabilità nell’ambito della scuola 8. presenza di note disciplinari, richiami, ammonizioni, provvedimenti disciplinari. La valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli apprendimenti nelle diverse discipline, alla complessiva valutazione dello studente. La valutazione del comportamento corrispondente ad una votazione inferiore a sei decimi, in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione dell’alunno all’anno successivo e all’esame conclusivo del ciclo. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA Voto 10 : frequenza regolare con risposta completa dello studente ai requisiti previsti di seguito riportati : Rispetto delle regole Essere puntuali all’inizio di ciascuna lezione; Presentare regolarmente le giustificazioni delle assenze; Consegnare e far firmare regolarmente le comunicazioni ai genitori; Mantenere un comportamento corretto e responsabile rispettando i compagni, gli insegnanti, il personale della scuola e l’ambiente scolastico; Comprendere che il processo di costruzione della conoscenza richiede il confronto,il negoziato, la condivisione. Impegno / Partecipazione Impegnarsi in modo costante nelle attività di apprendimento; Ascoltare con attenzione reale gli insegnanti e gli interventi dei compagni;; Consolidare una partecipazione alle attività didattiche propositiva e motivata, mantenendo l’interesse costante e generalizzato. Essere disponibili alla collaborazione. Voto 9 : frequenza generalmente regolare; comportamento generalmente corretto. Voto 8 : comportamento non sempre corretto e/o assenze e/o ritardi (non dovuti a motivi di salute) oltre il 10% 15 Voto 7 : comportamenti scorretti con disturbo delle lezioni e/o una o più note disciplinari e/o assenze e/o ritardi (non dovuti a motivi di salute) superiori al 20% e/o l’allievo talvolta non fa firmare le comunicazioni sul libretto e/o l’allievo talvolta non giustifica tempestivamente assenze e ritardi Voto 6 : comportamenti scorretti, maleducati, aggressivi e/o numero significativo di note disciplinari e/o provvedimenti di sospensione dalle lezioni e/o assenze e/o ritardi (non dovuti a motivi di salute) superiori al 30% e/o l’allievo frequentemente non fa firmare le comunicazioni sul libretto e/o l’allievo frequentemente non giustifica tempestivamente assenze e ritardi Voto 5: i criteri di riferimento sono in fase di determinazione con apposito decreto ministeriale (comportamenti che configurano reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana; provvedimenti di sospensione di almeno 15 giorni oppure fino alla fine dell’attività didattica con conseguente non ammissione allo scrutinio finale). La valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli apprendimenti nelle diverse discipline, alla complessiva valutazione dello studente. La valutazione del comportamento corrispondente ad una votazione inferiore a sei decimi, in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione dell’alunno all’anno successivo e all’esame conclusivo del ciclo. LE SCELTE ORGANIZZATIVE Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa Per contribuire alla realizzazione delle finalità della scuola dell’autonomia e per valorizzare la professionalità e l’impegno aggiuntivo degli insegnanti nascono le figure di docenti con funzione strumentali al P.O.F. Ogni anno il Collegio docenti, oltre a definire le aree di competenza delle funzioni strumentali, designa, fra coloro che ne fanno domanda, i docenti cui assegnare tali funzioni. Considerata la specificità dell’Istituto, per il corrente anno scolastico, il Collegio dei Docenti ha identificato le seguenti funzioni strumentali con i rispettivi docenti: Gestione del Piano dell’Offerta Formativa Coordinamento delle attività del Piano dell’ offerta formativa, cura delle attività di verifica del Piano, collaborazione nella progettazione delle attività extracurricolari. Sostegno al lavoro dei docenti Analisi dei bisogni formativi e gestione del piano di formazione e aggiornamento, sostegno ai docenti nella produzione di materiale didattico e cura della documentazione educativa. Interventi e servizi per studenti Coordinamento e gestione delle attività di continuità, di orientamento e tutoraggio, coordinamento delle attività di integrazione e recupero; coordinamento delle attività di educazione alla salute. Dispersione, obbligo scolastico, integrazione degli studenti, monitoraggio Problemi relativi alla dispersione, all’obbligo scolastico, all’integrazione di alunni diversamente abili e di alunni stranieri; collaborazione con le attività della terza area; monitoraggio delle attività del Piano dell’Offerta formativa. 16 L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Fatta salva la priorità delle attività curricolari, si promuoveranno per l’anno scolastico 2011/12 i seguenti progetti: Quotidiano in classe ll progetto vedrà impegnati gli studenti appartenenti alle classi del biennio e del biennio post-qualifica. Con esso la scuola si propone di sensibilizzare gli alunni rispetto al diritto ad una informazione trasparente e pluralistica, fonte di crescita democratica e civile. La lettura critica del giornale in classe, in orario prefissato e condotto da insegnanti di diverse discipline, ha quali obiettivi specifici l’acquisizione di capacità linguistiche generali e specifiche e di successiva produzione di articoli di vario tipo; l’acquisizione e il potenziamento delle capacità di analisi e di confronto critico; la capacità di maneggiare un giornale anche nelle sue strutture formali fino a risalire la filiera del processo di formazione ed elaborazione della notizia; l’acquisizione di capacità di distinzione dei diversi tipi di articoli schematizzandone la struttura. Integrare i giovani nella società in cui viviamo e favorire la formazione di una coscienza critica Avvicinare i giovani alla lettura del giornale e metterli in condizione di avere una loro opinione sui fatti della realtà che li circonda. Educazione alla legalità Il progetto patrocinato dal comune di Castellabate ha come obiettivo prioritario quello di coinvolgere tutti gli allievi dell’Istituto nell’Educazione alla legalità-rispetto delle regole nonché al rispetto di sé e degli altri. La scuola si impegna ad ospitare e a partecipare ad incontri riguardanti la tematica in questione per la promozione dei valori portanti del progetto. Giornale d’ istituto Verificato il successo dell’iniziativa negli anni scorsi si continuerà l’attività del giornale d’Istituto, Il foglio dell’ alberghiero. Il progetto è rivolto a tutti gli alunni dell’Istituto che vogliono aderire all’iniziativa, offrendo il loro contributo attraverso componimenti autonomi (poesie, racconti, relazioni su avvenimenti ed occasioni formative eccezionali, lettere aperte, dibattiti su problematiche giovanili e scolastiche, epistolario tra alunni e docenti, tra alunni e Preside, ecc.).Le motivazioni del progetto sono le seguenti - Essere informati sulla realtà circostante - Abituarsi allo spirito critico e alla varietà delle notizie - Conoscere gli elementi fondamentali dell’impaginazione di un giornale - Potenziare l’abilità di base della scrittura cimentandosi nella stesura di articoli di vario genere - Educazione alla comunicazione - Potenziamento delle abilità di scrittura e di lettura - Sviluppo della capacità di lavorare in gruppo - Organizzare le idee imparando ad esprimersi e a comunicare con scioltezza, rispettando la struttura dell’articolo giornalistico e soffermandosi sulle sue caratteristiche sintattiche e lessicali L’attività del giornale d’Istituto è un’occasione particolare di esercitazione, approfondimento, ricerca, sperimentazione, svago, applicazione di competenze (comunicative, espressive, critiche, autocritiche, rappresentative, grafiche, ecc.) che man mano si vanno conquistando nel percorso curricolare. Manifestazioni esterne e marketing di Istituto Nella consapevolezza dell’importanza dell’interazione scuola-mondo del lavoro, il progetto si propone di rendere la scuola (con i suoi utenti) sempre partecipe delle innovazioni che si avvicendano nel mercato. Strumenti fondamentali risulteranno le visite tecniche presso moderne e aggiornate strutture ricettive, la partecipazione a manifestazioni esterne, presso Enti Pubblici e Associazioni con scopi morali, e a quelle manifestazioni che, in attinenza all’indirizzo formativo, risulteranno utili anche per evidenziare i cambiamenti avvenuti nei settori professionali, le novità e le specializzazioni introdotte nei servizi e nelle strutture ristorative e alberghiere. Il secondo segmento (marketing di Istituto) si prefigge di comunicare all’esterno l’identità della Scuola, di ampliare il numero degli iscritti soprattutto dal bacino di utenza dell’area cilentana, di contribuire al 17 miglioramento dell’offerta formativa in funzione delle esigenze degli utenti, del mercato del lavoro e dei servizi. Verranno proseguiti i contatti con le Scuole Medie dei dintorni, per visite dimostrative e informazioni di orientamento rivolte ai potenziali utenti e in giorni prestabiliti la scuola rimarrà aperta per dare alle famiglie la possibilità di visitare l’ istituto e i laboratori. Orientamento scolastico L’ attività affronta le problematiche dell’orientamento inteso come parte essenziale di un processo generale di crescita e formazione che ogni discente deve compiere per conoscere e consolidare le proprie attitudini ed interessi e per acquisire strumenti culturali e competenze professionali adeguate; offre,inoltre, aiuto e sostegno, mediante un’azione di orientamento interno, agli alunni in procinto di effettuare la scelta del corso di qualifica professionale al termine del primo biennio di studio. Visite di istruzione Le visite di istruzione sono organizzate con obiettivi specifici, individuati dai docenti promotori, che tengono conto di eventuali preferenze motivate dagli alunni. Nel promuovere e organizzare tali visite di istruzione si terranno nel dovuto conto le esigenze di carattere formativo degli alunni, con particolare riguardo a quelle culturali ed alla necessità di offrire adeguati stimoli all’educazione del gusto estetico, sia in ordine agli aspetti, artistici che a quelli naturali e paesaggistici. Partecipazione a concorsi Nell’ottica dell’integrazione specialistica della preparazione degli studenti, l’Istituto propone la partecipazione a Concorsi di valore locale e/o nazionale, che sono qualificanti per la verifica della professionalità acquisita dagli allievi. Saranno,altresì,organizzati incontri periodici con rappresentanti delle associazioni di categoria operanti nel settore della ristorazione e del turismo, con la Camera di Commercio, con l’Azienda Provinciale del Turismo, con le organizzazioni a carattere economico e culturale del settore. Rapporti Scuola Famiglia Al fine di realizzare un continuo e proficuo rapporto scuola-famiglia l’Istituto si è organizzato per consentire il maggior flusso d’informazioni possibili: 1. Nella fase d’orientamento 2. Nella fase d’iscrizione 3. ll Dirigente scolastico, i suoi Collaboratori e gli Insegnanti incontrano le famiglie più volte durante l’’anno scolastico 4. Il Dirigente scolastico e gli Insegnanti, durante l’orario di servizio e previa comunicazione, sono a disposizione delle famiglie per qualsiasi informazione sull’andamento didattico-disciplinare degli alunni 5. A fine anno scolastico agli alunni non ammessi a frequentare la classe successiva e a quelli ammessi con debito formativo si invia lettera scritta con riportati il profitto e le strategie-attività che l’Istituto mette in atto per favorire il recupero del debito Relazioni Esterne L’Istituto intrattiene rapporti di proficua collaborazione con l’Amministrazione comunale e provinciale, la Comunità Montana, le associazioni socio-culturali e le categorie imprenditoriali del territorio. Essa si concretizza in: Attività progettuali scuola-lavoro (stage, pranzi, manifestazioni, ecc.) Attività progettuali relative all’handicap Visite guidate Accoglienza e ristorazione in occasione d’eventi e most re. 18 VALUTAZIONE DEL POF La valutazione è un momento fondamentale dell’Offerta Formativa, poiché misura il grado di successo ottenuto da una istituzione scolastica nell’erogazione dei propri servizi. Pertanto essa, investendo tutte le attività programmate, si pone come un’indagine in relazione alle quattro dimensioni del pensato, dichiarato, agito e percepito, che mette in evidenza elementi di pregio e aree da migliorare. La valutazione del Piano dell’offerta formativa avviene attraverso una fase interna all’istituto. Fase interna all’istituto Essendo la valutazione un processo complesso, che non si risolve in un’unica procedura, è opportuno articolarlo in varie indagini, che tengano conto della specificità delle diverse aree in cui è strutturato il Piano dell’Offerta Formativa. Valutazione Sistema qualità L’Istituto pianifica e attua i processi di monitoraggio, di misurazione, di analisi e di miglioramento necessari a: dimostrare la conformità dei servizi erogati assicurare la conformità del sistema di gestione per la qualità migliorare in modo continuo l’efficacia del sistema di gestione per la qualità La valutazione del sistema qualità avviene attraverso le seguenti fasi: verifiche ispettive interne, al fine di accertare la corretta applicazione, il funzionamento, l’aggiornamento e l’efficacia del Sistema di gestione per la qualità monitoraggio e misurazione dei processi tenuta sottocontrollo dei prodotti non conformi analisi dei dati miglioramento Queste fasi sono definite in modo dettagliato nel manuale della qualità. Valutazione attività area curricolare ed educativa La valutazione, periodica e annuale, degli apprendimenti e del comportamento degli studenti e la certificazione delle competenze da essi acquisite, sono affidate ai docenti; agli stessi docenti è affidata la valutazione dei periodi didattici ai fini del passaggio al periodo successivo e il miglioramento dei processi di apprendimento. Per i dettagli di tale valutazione, anche quella riguardante gli alunni con abilità differenti, si rimanda alle sezioni precedentemente esposte nelle relative aree. Valutazione area attività complementari La attività di approfondimento vengono valutate all’interno della valutazione individuale dei singoli docenti, sottoposta all’approvazione del Consiglio di classe. In definitiva la valutazione generale circa l’efficacia dell’Offerta Formativa e dell’organizzazione dell’Istituto viene svolta dal Dirigente scolastico e dagli organi collegiali (Consiglio di classe, Collegio docenti, Consiglio d’Istituto) garanzia di un’azione partecipata e dialettica tra tutte le componenti della scuola. Essa si configura come autovalutazione di tutti i processi messi in atto con il Piano dell’Offerta Formativa. 19