ISTITUTO PROFESSIONALE PERISERVIZI SOCIOSANITARI

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ISTITUTO PROFESSIONALE PERISERVIZI SOCIOSANITARI
ISTITUTO PROFESSIONALE
PER I SERVIZI SOCIO SANITARI
“PASSARELLI”
SCUOLA PARITARIA (Decreto n. 36/S2 del 21-09-2009)
ANNO SCOLASTICO 2011/2012
Istituto Professionale per i Servizi Socio Sanitari “Passarelli”
Via Don Peppino Passarelli ,12
84048 San Marco di Castellabate – Salerno
Tel. e fax 0974/966048
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PREMESSA
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) rappresenta la carta d'identità di ciascuna istituzione scolastica in quanto
rispecchia, motivandole, le decisioni e gli impegni assunti dalla scuola per rendere concreto, nel proprio
contesto specifico, quel passaggio dal "diritto allo studio" al "diritto all'apprendimento" che dà significato e
valore all'intero processo di trasformazione del nostro sistema scolastico.
Nella predisposizione del Piano dell’Offerta Formativa e del relativo curricolo didattico, secondo quanto
stabilito dal Titolo I, cap. III del DPR n. 275/99 (“Curricolo nell’autonomia”), si manifesta completamente
l’autonomia progettuale, didattica, organizzativa, di ricerca e sviluppo propria dell’istituzione scolastica,
un’autonomia funzionale alla piena valorizzazione e realizzazione della persona umana, con le sue relazioni,
così come richiamato dalla normativa sull’autonomia e dalla successiva legge n. 53/03: “Il principio educativo
della scuola è dato dalla centralità del soggetto che apprende, con la sua individualità e con la rete di relazioni,
che lo legano alla famiglia e ai diversi ambiti sociali, regionali ed etnici. È la persona che apprende, la persona
nella sua identità, con i suoi ritmi e le sue peculiarità, ciò a cui la scuola deve sempre guardare per farsi
capace di portarla il più vicino possibile alla piena acquisizione delle competenze”.
Il P.O.F. dell’Istituto “Passarelli” è il risultato del lavoro di un gruppo di insegnanti individuati dal Collegio dei
docenti che compongono la Commissione POF, del Dirigente scolastico, dei suoi Collaboratori. Il POF è uno
strumento flessibile soggetto ad aggiornamento annuale che tiene conto degli obiettivi raggiunti, della verifica
e della loro validità.
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L’ ISTITUTO
Note storiche
L’ Istituto Professionale “Passarelli” di San Marco di C/te (SA), sorto inizialmente con lo scopo di formare futuri
tecnici dei Servizi Alberghieri e della Ristorazione ha ottenuto a decorrere dall’ anno scolastico 2009/2010 il
riconoscimento di SCUOLA PARITARIA (Decreto n. 36/S2 del 21-09-2009) per un nuovo indirizzo di studi: Tecnico
dei servizi sociali.
L’Istituto professionale Passarelli, negli ultimi dieci anni, ha avuto un forte incremento nelle iscrizioni,
intercettando le aspettative di un numero crescente di adolescenti dell’area di influenza, dimostrando così una
buona corrispondenza tra la sua offerta formativa e il fabbisogno del contesto socio-economico .
In pochi anni, l’Istituto è diventato una struttura articolata su più indirizzi, capace di offrire ai ragazzi, nella
complessa e mutevole realtà moderna, una formazione culturale e professionale pienamente aggiornata e
concreti sbocchi professionali. La necessità di aderire alle esigenze del territorio e alla realtà locale, in cui è
forte l’ esigenza di competenze tecniche specifiche e sempre aggiornate, ha spinto la gestione della scuola a
diversificare l’offerta formativa.
L’utenza: analisi socio-economica e culturale
L'utenza in questi ultimi anni è molto cambiata dal momento che si rivolge ad una scuola più volte riformata e
resa duttile e flessibile per rispondere meglio alla domanda d'istruzione differenziata posta da un futuro
sempre più prossimo. Analizzando la popolazione scolastica in entrata dalla scuola media, si evidenzia nella
maggioranza degli alunni l'esigenza di conseguire, nel minor tempo possibile, un titolo di studio subito
spendibile nel mondo del lavoro.
Tuttavia, nel corso del triennio, accade che la quasi totalità degli alunni iscritti riesca a trovare, nella scuola,
quegli stimoli e quei supporti culturali che non avevano ricevuto dall'ambiente circostante.
Grazie a questa crescita interiore, gli alunni "qualificati", si iscrivono al biennio post - qualifica in cui trovano
una gratificante offerta di professionalizzazione.
Unico dato di rilievo che condiziona, in parte, lo sviluppo di attività pomeridiane è il pendolarismo, dal
momento che l'istituto accoglie studenti anche da centri molto distanti.
Il contesto sociale, povero di centri di aggregazione per i giovani, è nel complesso ricco di iniziative culturali
che tuttavia non sempre riescono a trovare forme organizzative e canali di comunicazione tali da rendersi
fruibili dagli adolescenti.
Il territorio presenta, per le caratteristiche della sua struttura economico-sociale e per la sua collocazione
geografica, interessanti prospettive occupazionali nel settore della piccola impresa, del turismo e nel settore
dei servizi sociali espressione quest’ ultimo di una società complessa e articolata che richiede sempre più il
supporto di servizi esterni qualificati.
Nella presentazione del suo Piano di Offerta Formativa, l’Istituto “Passarelli ” conferma le sue finalità:
consolidare la funzione della scuola come sede privilegiata della formazione dei cittadini;offrire percorsi di
formazione specifica sempre più funzionali ad un positivo inserimento dei diplomati e diplomate nel mondo del
lavoro; accrescere la flessibilità dei percorsi interni agli indirizzi per tenere il passo con l’evoluzione del
mercato del lavoro e della realtà socio-economica dell’ area di influenza.
Rispetto dunque al contesto socio-economico-culturale l'Istituto "Passarelli" si pone i seguenti traguardi
formativi:
Polivalenza formativa: acquisizione di competenze culturali e professionali che attraversano la pluralità dei
saperi.
Flessibilità: acquisizione di una mentalità basata sulla capacità di interpretare con tempestività il
cambiamento delle procedure, delle tecniche e del metodo.
Specializzazione professionale: acquisizione di competenze professionali operative, spendibili direttamente
nel mondo del lavoro.
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PRINCIPI FONDAMENTALI
I principi formativi dell’ Istituto professionale Passarelli hanno come riferimento fondamentale gli articoli 3, 30,
33 e 34 della Costituzione italiana.
 Ogni alunno, italiano o straniero, è accolto ed accettato e accompagnato nella sua crescita
indipendentemente dalla sua condizione sociale, familiare, individuale
 Il principio dell'uguaglianza, inteso come offerta a tutti delle stesse opportunità formative, viene
integrato e personalizzato mediante il principio di equità, inteso come offerta a ciascuno delle
opportunità formative adeguate alle proprie personali potenzialità.
 Nell'erogazione del servizio scolastico non può essere compiuta alcuna discriminazione per motivi
riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, condizioni psicofisiche o socio-economiche.
 L’Istituto attraverso tutte le sue componenti e con l'impegno delle Istituzioni collegate, garantisce la
regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative e, in caso di agitazioni sindacali,
assicura la tempestiva informazione alle famiglie nel rispetto delle norme di legge e delle disposizioni
contrattuali in materia.
 L’Istituto s’impegna a favorire l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione degli alunni, con particolare
attenzione nella fase d’ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di necessità. Particolare impegno è
volto alla soluzione delle problematiche relative agli studenti stranieri e a quelli in situazione di
handicap. Il diritto all’apprendimento e la promozione delle potenzialità degli allievi vengono garantiti
da tutti i docenti.
 La programmazione didattico-educativa assicura il rispetto della libertà d’insegnamento, promuove la
formazione dell’alunno, ne valorizza le potenzialità evolutive e contribuisce ad uno sviluppo armonico
della sua personalità.
 La continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell’istruzione viene assicurata.
 Nella scelta dei libri e delle strumentazioni didattiche, l’Istituto assume come criteri di riferimento la
validità culturale e l’aspetto economico.
 Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente tiene presente la necessità di rispettare
razionali tempi di studio degli studenti.
 L’aggiornamento professionale rappresenta un dovere per tutto il personale scolastico.
 L’incolumità degli alunni durante le attività di laboratorio è attentamente tutelata, così come sono
garantite le condizioni ambientali di igiene e sicurezza dell’Istituto.
 L’Istituto si impegna a rendere note le sue scelte educative e organizzative attraverso il Piano
dell’Offerta Formativa (P.O.F.) che viene redatto, discusso e approvato dal Collegio dei docenti
all’inizio di ogni anno scolastico.
 L’Istituto si impegna a lottare contro la dispersione scolastica e a limitare il tasso di abbandono nel
rispetto della normativa vigente.
 L’Istituto favorisce le attività che realizzano la funzione della scuola come centro di formazione
culturale, sociale e civile, consentendo a richiesta e nel rispetto delle norme l’uso dell’edificio e delle
attrezzature in orario extrascolastico.
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IL PERCORSO SCOLASTICO
SERVIZI SOCIO SANITARI
Dal settembre 2010 gli alunni iscritti al primo anno di questo indirizzo seguono un piano di studi in parte
diverso per contenuti, ore disciplinari e metodologie rispetto a quello degli studenti che li hanno preceduti
come previsto dalla Riforma dell’istruzione secondaria superiore e in particolare dal D.P.R. 87/2010 che
norma il Riordino per gli Istituti professionali.
Le caratteristiche fondamentali del nuovo percorso sono:
 l’integrazione dei saperi;
 il ricorso ai laboratori come didattica ordinaria per promuovere il saper fare e l’apprendimento induttivo;
 la prassi dei tirocini, degli stages e dell’alternanza per promuovere un incontro significativo con la realtà
economica;
 la strutturazione della didattica per competenze;
 la certificazione dei risultati di apprendimento, utile al riconoscimento di quanto acquisito anche in ambito
europeo.
TITOLO DI STUDIO
Tecnico dei servizi socio sanitari
E’ un corso quinquennale strutturato in due bienni e un quinto anno, con esame di Stato conclusivo e
conseguimento del relativo diploma.
I corsi triennali dell’Istituto attualmente erogati e che danno luogo al conseguimento della qualifica
probabilmente continueranno ad essere offerti, anche se al momento è necessario attendere per precisazioni
e conferme le determinazioni dell’Ente Regione per le sue competenze esclusive in merito alla formazione
professionale e al conseguente rilascio delle qualifiche. Per poter flettere i curricoli in modo da sostenere
competenze professionali già spendibili sul mercato del lavoro al termine della classe terza, la riforma prevede
oltre al 20% del monte ore disponibile nell’ambito dell’autonomia didattica, un’ ulteriore quota, detta della
flessibilità, per il 25% nel primo biennio e per il 35% al terzo anno.
Validità dei titoli.
La qualifica triennale, rilasciabile nell’ambito dei soli percorsi determinati dall’Ente Regione e secondo le
modalità di coinvolgimento dell’I.P.S.S. dallo stesso Ente definite, assolve l’obbligo formativo e consente
pertanto la partecipazione a pubblici concorsi, l’inserimento nel mondo del lavoro, nonché la prosecuzioni
degli studi nelle classi successive alla terza. Si precisa che la Regione, oltre alla qualifica triennale, può
operare per il rilascio del diploma quadriennale.
Il diploma quinquennale di esclusiva competenza dell’Istituto è titolo idoneo alla partecipazione a pubblici
concorsi, all’inserimento nel mondo del lavoro e alla prosecuzione degli studi sia in ambito post-secondario, in
particolare nella formazione tecnica superiore, I.F.T.S. e I.T.S., che presso qualunque facoltà universitaria.
IL BIENNIO
Nei primi due anni del corso di studi per i servizi sociali si svolge un percorso scolastico in cui le discipline
dell’area comune sono a carattere formativo e con esse si punta ad una elevazione del livello culturale e ad
una formazione globale. Le materie dell’area comune sono finalizzate a sviluppare le capacità di lettura
critica e propositiva, a rafforzare le competenze e le capacità di mettersi in relazione con altri, a progettare
interventi adatti alle particolari problematiche.
Gli insegnamenti sono articolati nel seguente modo:
 Un’area comune nella quale rientrano le materie di base a carattere formativo con le quali si punta
ad una elevazione del livello culturale e ad una formazione globale.
 Un’area di indirizzo in cui rientrano le materie più specificatamente professionali destinata
all’acquisizione di una professionalità di base polivalente.
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
Un’area di integrazione nella quale si prevedono interventi didattici particolari, interdisciplinari, di
recupero per eventuali difficoltà di apprendimento e di integrazione e conoscenza del territorio.
Quadro orario
Biennio
Disciplina
prima
seconda
Italiano
4
4
Storia
2
2
Inglese
3
3
Scienze della Terra / Biologia
2
2
Matematica ed informatica
4
4
Diritto ed Economia
2
2
Fisica
2
Area comune
Chimica
2
Scienze motorie e sportive
2
2
Religione/Alternativa
1
1
Area indirizzo
Elementi di storia dell’ arte ed espressioni grafiche
2
Scienze umane e sociali
4
Educazione musicale
4
2
Seconda lingua - francese
2
2
Metodologie Operative (Met.Op)
2
2
32
32
TOTALE ORE SETTIMANALI
VECCHIO ORDINAMENTO1
TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI
Gli alunni iscritti a classi successive alla prima proseguiranno il percorso di studi intrapreso con alcune
modifiche previste dal riordino, assolvendo l’obbligo scolastico a sedici anni. Alla fine della seconda classe è
prevista la predisposizione del <<Certificato delle competenze di base>> ai sensi del D.M. 9/2010.
Il vecchio ordinamento ribadisce come finalità generali del percorso la crescita armonica della persona, sia
sotto il profilo educativo che culturale, e l’acquisizione di specifiche capacità professionali legate al settore
sociale, supportate però da una buona dimensione formativa, assicurata dal contributo di componenti
disciplinari culturali quali l’area linguistica, matematica, scientifico-tecnologica e storico-sociale. Questi
contenuti costituiscono il valore aggiunto grazie al quale, al termine del corso di studi, lo studente potrà
inserirsi più proficuamente in ambito lavorativo, sapendo declinare in modo flessibile la sua preparazione
nelle varie tipologie occupazionali dei variegati settori del sociale, oppure proseguire la propria formazione
attraverso gli studi post-secondari.
1
Vecchio Ordinamento in vigore fino all’entrata a regime della Riforma.
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TERZO ANNO: QUALIFICA OPERATORE DEI SERVIZI SOCIALI
PROFILO PROFESSIONALE
Ha una specifica formazione professionale di carattere teorico e tecnico-pratico. Nell'ambito dei servizi socioeducativo-cuiturali, svolge la propria attività nei riguardi di soggetti di diversa età, per promuovere e
contribuire allo sviluppo delle potenzialità di crescita personale e all’inserimento e partecipazione sociale.
Egli si inserisce in maniera articolata in istituzioni pubbliche e private, dovunque sorga e si sviluppi un
momento di vita comunitaria.
Sbocchi professionali dell'Operatore dei Servizi Sociali:
 Educatore nei servizi educativi per la prima infanzia: asili nido, centri gioco, spazi per bambini, centri
ricreativi estivi diurni, soggiorni di vacanze (dopo il raggiungimento del 18° anno di età);
 Educatore Scuole materne comunali (se previsto dal Bando di concorso);
 Educatore presso famiglie con figli in età 0-3 anni;
 Assistenza domiciliare anziani;
Operatore tecnico per la cura e l'assistenza ad anziani e disabili presso cooperative sociali, case di riposo,
centri diurni, centri sociali.
Classe Terza
Disciplina
ore lezione
Area comune
Italiano
3
Storia
2
Inglese
3
Matematica
2
Educazione fisica
2
Religione/Alternativa
1
Area indirizzo
Psicologia e Scienze dell'Educazione
5
Diritto Legislazione sociale ed economica
4
Anatomia, Fisiologia e igiene
6
Metodologie Operative (Met.Op)
4
TOTALE ORE SETTIMANALI
30
Validità del titolo triennale La qualifica rilasciata al termine del terzo anno assolve l’obbligo formativo ed è
valida per l’accesso a pubblici concorsi, per l’inserimento lavorativo, per il proseguimento degli studi in ambito
secondario, iscrivendosi alla classe IV dello stesso Istituto.
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TITOLO DI STUDIO QUINQUENNALE
A conclusione del quinto anno lo studente conseguirà, come esito dell’Esame di Stato conclusivo dei corsi di istruzione
secondaria superiore, un diploma quinquennale di tecnico dei servizi sociali.
IL TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI
PROFILO PROFESSIONALE
Il tecnico dei servizi sociali svolge la sua attività nei riguardi di soggetti di diversa età, per promuovere e contribuire allo
sviluppo delle potenzialità di crescita personale e/o di inserimento e partecipazione sociale. Egli si inserisce in maniera
articolata in istituzioni pubbliche e private , dovunque sorga e si sviluppi un momento di vita comunitaria.
Classi quarte e quinte
Disciplina
ore lezione
Area comune
Italiano
4 s/o
Storia
2
Inglese
3 s/o
Matematica
3 s/o
Educazione fisica
2
Religione/Alternativa
1
Area indirizzo
Psicologia generale e applicata
Diritto ed economia
5 s/o
3
Cultura medico sanitaria
4 s/o
Tecnica amministrativa
3 s/o
TOTALE ORE SETTIMANALI
30
LA PROGETTAZIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA
PROGETTAZIONE MODULARE
Rispetto all’obiettivo generale del corso, le discipline devono garantire una preparazione polivalente, atta a
fornire conoscenze tecnico-scientifiche, a migliorare le capacità espressive e le abilità professionali, a favorire
l’acquisizione di atteggiamenti generali, come l’autonomia nell’affrontare i problemi, l’iniziativa e la creatività,
che costituiscono tratti di professionalità.
Tutte le discipline concorrono allo scopo, attraverso una programmazione modulare. La trattazione dei blocchi
tematici non ha pretesa di esaustività, ma è tale da fornire comunque le conoscenze e sviluppare le
competenze e le capacità fondamentali che consentano una buona esemplificazione e un approccio operativo
ai problemi, all’interno di un chiaro quadro concettuale.
Ogni docente presenterà agli alunni gli obiettivi che intende raggiungere e il tipo di percorso didattico utilizzato,
dichiarando gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione.
La progettazione modulare viene attuata per tutte le classi.
La programmazione disciplinare indica gli obiettivi minimi e il Consiglio di Classe adatta la programmazione
sulla base di particolari difficoltà del singolo studente qualora ci fossero certificazioni rilasciate in tal senso
dagli organi territoriali competenti.
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AREA DISABILITA’
In riferimento alla normativa vigente, l’Offerta Formativa del nostro Istituto propone, agli studenti con diversa
abilità, un progetto educativo e didattico teso all’individuazione e realizzazione delle autonomie necessarie a
sostenere il “Progetto di vita” e si propone l’obiettivo di applicare metodologie didattico educative volte
all’incremento e al rafforzamento delle abilità, degli interessi, delle motivazioni verificate ed espresse
dall’alunno, osservando il suo comportamento positivo e inserendolo nel cammino scolastico della classe.
Particolare attenzione è riservata all’inserimento degli studenti nelle attività di laboratorio di sala e di cucina
che hanno lo scopo di verificare, anche attraverso la pratica professionale, le loro potenzialità.
Le figure di riferimento per lo studente diversamente abile sono il docente di sostegno e il docente curricolare
che insieme al consiglio di classe e all’ unità multidisciplinare dell’ ASL, elaborano il PEI e l’attività didattica nel
suo complesso.
Dopo il colloquio iniziale con il Dirigente Scolastico, durante il quale la famiglia presenta tutta la
documentazione a corredo della domanda di iscrizione, lo studente viene inserito in classe e osservato per il
primo periodo dell’anno scolastico, tenendo costantemente presenti le indicazione emerse dalla diagnosi
funzionale dell’autorità competente. Sentita la famiglia e il consiglio di classe, si procede quindi alla stesura del
PEI con l’indicazione delle competenze riconducibili all’ambito professionale che si intendono perseguire e
degli strumenti che si intendono utilizzare al fine del loro raggiungimento. A questo scopo e se ritenuto
necessario, si richiederà un colloquio con il servizio psichiatrico e/o con lo specialista di riferimento per la
famiglia. Anche nel caso in cui si rendesse necessaria la stesura di un PEI nel corso dell’anno scolastico, si
seguirà la medesima procedura.
Lo studente parteciperà a tutte le attività per le quali la scuola non evidenzierà ostacoli tali da non consentire
la realizzazione concreta di quanto progettato e si attiveranno iniziative volte anche all’inserimento mirato in
aziende del settore tramite incontri con i referenti del collocamento disabili e altre risorse del territorio quali le
cooperative sociali, al fine di garantire una continuità al processo di integrazione e di maturazione anche oltre
la fine della frequenza scolastica. Particolare cura è dedicata dal consiglio di classe al fine di creare un clima
accogliente di socializzazione e di supporto all’interno del gruppo-classe.
Ai fini della valutazione del percorso scolastico ed in relazione al conseguimento di titoli, si procederà nello
scrutinio finale all’indicazione delle specifiche competenze raggiunte in relazione alle aree cognitiva, motoria,
professionale, relazionale e delle autonomie con gli specifici indicatori.
Le situazioni che possono concretizzarsi sono le seguenti:
a. se l’alunno partecipa alle attività scolastiche con programmazione individualizzata, il PEI sarà articolato
all’interno della programmazione di classe. L’alunno dovrà raggiungere gli obiettivi della propria
programmazione attraverso metodologie e strumenti funzionali alle sue esigenze; le verifiche saranno le
stesse proposte alla classe o ad esse equipollenti, tenuto conto di quanto stabilito nel PEI e la valutazione
sarà espressa rispetto a quanto stabilito in sede di programmazione e comunque coerente con la griglia di
valutazione prevista dal POF di Istituto.
b. Se l’alunno partecipa alle attività scolastiche secondo obiettivi educativi e cognitivi differenziati e articolati
nel rispetto delle abilità accertate e progettate all’interno del PEI, le verifiche proposte saranno differenziate
rispetto a quelle proposte alla classe, così come la valutazione. Alla conclusione degli studi a questi ultimi
studenti sarà rilasciato un attestato di frequenza con l’indicazione delle competenze raggiunte.
Nel caso in cui l’alunno con programmazione individualizzata o differenziata raggiungesse livelli di
preparazione conformi a quanto previsto dalle indicazioni ministeriali, a norma di quanto stabilito dalla vigente
normativa, il consiglio di classe può modificare il tipo di programmazione.
L’attività didattica può svolgersi secondo diverse modalità quali:
- presenza dell’allievo in classe impegnato nell’attività didattica collettiva o in attività individuale assegnata
dall’insegnante di sostegno
- affiancamento dello studente in classe da parte dell’insegnante di sostegno con attività che seguono le
indicazione dell’insegnante disciplinare
- affiancamento dello studente in classe da parte dell’insegnante di sostegno con attività proposte dallo stesso
- affiancamento del docente tutor in classe che svolge funzione di stimolo alla concentrazione per favorire la
partecipazione al lavoro proposto dall’insegnante disciplinare.
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- affiancamento del docente tutor di laboratorio che personalizza le indicazioni ed i compiti assegnati alla
classe dal docente di laboratorio con ulteriori precisazioni
- lezione individuale con l’insegnante di sostegno o tutor didattico volta a puntualizzare e sistematizzare singoli
aspetti della progettazione prevista dal PEI
LA VALUTAZIONE
Premessa
Verificare e valutare gli apprendimenti ed i comportamenti è un compito irrinunciabile per la nostra scuola che
intende promuovere negli studenti cultura e professionalità.
Per questo i docenti predispongono molteplici occasioni di verifica secondo le più attuali e diversificate
metodologie di docimologia ed aiutano gli studenti e le famiglie a comprendere il significato delle valutazioni
come parte integrante del percorso formativo ed elemento di guida in relazione al percorso di apprendimento.
Il risultato finale del percorso di apprendimento è l’acquisizione delle competenze specifiche maturate
attraverso l’appropriarsi di conoscenze e l’esercizio di abilità connesse. Conoscenze, abilità e competenze
sono, dunque, l’oggetto delle valutazioni degli insegnanti.
1. COMPETENZE certificabili che indicano la comprovata capacità di usare conoscenze e abilità, mettendo
in gioco anche capacità personali, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale.
Le competenze attese al termine del modulo sono descritte in termini di responsabilità e di autonomia.
2. ABILITA’ che indicano la capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine
compiti e risolvere problemi; le abilità cognitive sono descritte come uso del pensiero logico, creativo, intuitivo
e abilità pratiche, che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali e strumenti.
3. CONOSCENZE che indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le
conoscenze sono l’insieme di fatti, principi,teorie e pratiche, relative ad un settore di studio o di lavoro; le
conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. In questo contesto le valutazioni sono da intendersi
come monitoraggi degli apprendimenti e della maturazione progressiva delle competenze frutto di conoscenze
ed abilità sviluppate e attese in itinere e a fine modulo, a fine anno scolastico, all’esame di Qualifica e di Stato
La valutazione è impostata in modo che agli studenti:
 Siano chiare le modalità e la data per le prove scritte sommative calendarizzate dai docenti
 Siano chiare e coerenti le richieste rispetto al percorso didattico cui si riferiscono
 Siano evidenti i criteri e le griglie di valutazione sia per le prove scritte sia per quelle orali o pratiche
 Sia data la possibilità di recuperare l'insuccesso anche grave per quegli studenti che mostrino
interesse a questo obiettivo anche allo scopo di evitare atteggiamenti di resa o convinzioni di
irrecuperabilità da parte degli studenti
 Sia favorita l’acquisizione di un atteggiamento professionale, che deve dimostrare impegno e serietà
nei confronti dell’opportunità valutativa che gli viene offerta così da evitare assenze mirate a sfuggire
le valutazioni orali, scritte, pratiche Per garantire tutto questo
Ogni disciplina: in sede di riunione definisce gli standard di competenze attese a fine modulo indicando anche
le corrispettive conoscenze e abilità, specificando anche gli standard minimi.
Ogni docente: definisce scopo, criteri e strumenti della valutazione nei diversi momenti del suo lavoro didattico
e periodizza i momenti della valutazione sommativa opportunamente preceduta da valutazioni formative, in
accordo con il suo Consiglio di classe.
Tipologia delle verifiche in uso in Istituto:
a) Formative (scritte/pratiche/orali) che segnano il percorso di apprendimento dello studente e della classe.
b) A feed back (scritte/pratiche/orali)per verificare quanto gli studenti stiano seguendo lo svolgersi progressivo
degli argomenti
c) Relative ai compiti assegnati a casa per verificare l’impegno nello studio e la comprensione degli
argomenti
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d) Sommative finali (scritte/pratiche/orali)
Il numero delle verifiche è definito in sede di programmazione disciplinare e fissato a verbale della stessa
riunione e, se necessario, riprogrammato dopo la fine del primo periodo. Il numero delle verifiche formative e
sommative deve comunque essere tale da consentire al singolo insegnante di desumere con ragionevole
certezza la proposta di voto in sede di scrutinio intermedio e finale.
Nelle verifiche di feed back, formative ed in relazione ai compiti assegnati a casa, sono ammessi i punteggi
intermedi.
Le verifiche avranno luogo:
a) all’inizio del percorso scolastico ( test di ingresso) per rilevare la preparazione di partenza su cui
l’insegnante progetterà i propri interventi didattici per poter così valutare il progresso compiuto dallo studente
b) in itinere, attraverso le verifiche di feed back, formative ed in relazione ai compiti assegnati per verificarne
l'andamento e guidare le scelte dell’insegnante
c) al termine del modulo con le verifiche sommative per valutare il livello delle competenze raggiunte.
Strumenti delle verifiche
a) Interrogazioni orali
b) esercitazioni di pratica professionale
c) esercitazioni scritte a casa o in classe
d) scritte di tipo tradizionale (compiti in classe)
e) scritte secondo le tipologie proposte per l’esame di Stato
f) strutturate
g) semistrutturate
In caso di insuccesso si attivano i seguenti interventi mirati:
Gli interventi sono lasciati alla professionalità del singolo docente. L’elenco che segue è solo una
esemplificazione dei più frequenti interventi adottati nell’Istituto
- correzione in classe della prova ed eventuali spiegazioni aggiuntive sulle parti non svolte correttamente dalla
gran parte degli alunni della classe;
- proposta di un piano di recupero in itinere, oppure a livello di C.d.C. pianificazione di corsi di recupero
pomeridiano e/o sportelli help;
- nei casi più gravi si procede ad avvisare anche le famiglie per coinvolgerle nel processo di recupero e
rimotivazione;
- nuova verifica sommativa o formativa che può essere somministrata ai soli alunni individuati;
- qualora gli sviluppi delle attività pianificate e degli interventi predisposti non dessero alcun risultato, si
procede ad una ulteriore ricognizione delle cause e ad una eventuale successiva riprogettazione delle
competenze attese.
In caso di assenza gli alunni recupereranno la verifica secondo modalità decise dall’insegnante. La revisione
dei compiti scritti con relativa riconsegna sarà compiuta entro due settimane dallo svolgimento della prova.
SCALA DI VALUTAZIONE
Le valutazioni saranno formulate utilizzando solo voti netti, senza il ricorso a frazioni di voto. La scala di
valutazione che segue rappresenta il punto di riferimento comune a tutte le discipline e per tutti gli insegnanti.
Prova nulla
1~2 Totale mancanza di elementi significativi per la valutazione
Molto negativo 3
L'allievo mostra conoscenze e competenze molto limitate e non le sa usare in maniera
integrata e adeguata. Non riesce a far interagire i suoi saperi pregressi con le nuove
conoscenze.
Gravemente
insufficiente
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L'allievo svolge le attività di apprendimento in maniera frazionata, mostrando di possedere
conoscenze frammentarie e superficiali e di saper fare in modo impreciso e approssimato.
Ha una forte difficoltà di organizzazione dei dati e non usa i linguaggi specifici.
Insufficiente
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L'allievo è impreciso rispetto a quanto sa e sa fare, necessita di sollecitazioni e di
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indicazioni dell'insegnante per perseguire l'obiettivo di apprendimento, non è capace di
ricostruire l'intero percorso seguito, ma solo parte di esso. Comunica i risultati
dell'apprendimento con limitata puntualità e poca proprietà lessicale.
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L'allievo possiede conoscenze e competenze indispensabili a raggiungere l'obiettivo. Si
muove solo in contesti noti, ovvero riproduce situazioni che già conosce, necessita di
indicazioni per affrontare situazioni parzialmente variate.Comunica i risultati
dell'apprendimento in modo semplice, con un linguaggio corretto e comprensibile.
Discreto
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L'allievo si mostra competente e sa utilizzare le proprie conoscenze in modo adeguato
allorché affronta situazioni d'apprendimento simili tra loro o solo parzialmente variate; è
capace di spiegare e rivedere il proprio percorso d'apprendimento, comunicandone i risultati
con un linguaggio specifico e corretto. Procede con sufficiente autonomia
nell'organizzazione dello studio.
Buono/ottimo
L'allievo dimostra conoscenze, competenze e capacità grazie alle quali affronta variamente
situazioni nuove, procede con autonomia; è capace di spiegare con un linguaggio specifico
8~9
e appropriato processo e prodotto dell'apprendimento e di prefigurarne l'utilizzazione in altre
situazioni formative.
Eccellente
L'allievo sa e sa fare, è in grado di spiegare come ha proceduto e perché ha scelto un
determinato percorso, perciò verifica e valuta anche il proprio operato. Comunica con
10
proprietà terminologica e sviluppa quanto ha appreso con ulteriori ricerche, rielaborandolo
criticamente per raggiungere nuove mete formative.
Sufficiente
I criteri di valutazione applicati nelle singole discipline, contenuti nei documenti di programmazione depositati
agli atti della scuola, vengono illustrati agli alunni.
Le famiglie potranno essere tempestivamente informate sulle valutazioni, su tutte le attività della scuola e
comunicare direttamente con l’Istituto attraverso il libretto scolastico consegnato all’inizio dell’a.s.
La famiglia potrà, inoltre, prendere visione delle prove durante il colloquio con gli insegnanti o richiederne la
visione attraverso l’apposito modulo.
Il D.M. 80 del 3 ottobre 2007 e l’O.M. 92 del 5/11/2007 impongono alle scuole di organizzare, subito dopo gli
scrutini intermedi, interventi didattico – educativi di sostegno per gli studenti che in quella sede abbiano
presentato insufficienze in una o più discipline, al fine di un tempestivo recupero delle carenze rilevate (art.1
D.M. 80 del 3/10/2007).
Il Collegio dei Docenti ha recepito le finalità delle predette norme e ritiene che le attività di sostegno e di
recupero costituiscano parte integrante e permanente dell’offerta formativa, che abbiano lo scopo
fondamentale di prevenire l’insuccesso formativo, e che si debbano, pertanto, realizzare in ogni periodo
dell’anno scolastico secondo modalità organizzative e di realizzazione coerenti con la diversa natura dei
fabbisogni prevalenti e nel limite della disponibilità delle risorse assegnate.
Il Collegio dei Docenti chiamato ad elaborare interventi di sostegno per prevenire l’insuccesso scolastico ha
individuato le seguenti tipologie di interventi:
- durante tutto l’anno saranno previsti interventi di recupero in itinere, nell’ambito della flessibilità del
20%, anche attraverso lavoro individuale monitorato assegnato dall’insegnante all’alunno durante
l’attività curricolare;
- al termine del primo quadrimestre e sulla base degli esiti rilevati in quella sede potranno essere
predisposti corsi di recupero intensivi , con modifica dell’orario didattico delle lezioni, per quegli
studenti che risultassero carenti in determinate discipline. Il Consiglio di classe, al termine dello
scrutinio, individuerà le materie oggetto di recupero, i docenti disponibili ad effettuare il corso, gli
alunni destinatari e le carenze da colmare. Il calendario di tali interventi sarà comunicato alle famiglie
che potranno anche decidere, previa richiesta scritta, di non volersene avvalere;
12
-
ulteriori momenti di recupero potranno essere attivati anche con modalità diverse (sportello) nei limiti
delle risorse finanziarie disponibili.
A conclusione di ogni intervento saranno programmati momenti di verifica per accertare il superamento delle
lacune. Al termine delle lezioni (mese di giugno), sulla base dei criteri stabiliti nella riunione del 4/03/2008 e
che qui di seguito si riportano, il consiglio di classe propone il rinvio della formulazione del giudizio finale per
quegli alunni che presentino non più di tre insufficienze non gravi ed abbiano dimostrato durante l’anno
scolastico capacità di apprendimento tali da far ritenere possibile un proficuo recupero attraverso gli interventi
didattici che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico. Il Consiglio di Classe può
deliberare la sospensione del giudizio anche, in presenza di non più di tre insufficienze gravi, considerato che
si ritenga possibile il raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate
mediante lo studio personale svolto autonomamente e la partecipazione agli appositi interventi di recupero che
saranno attuati tra la fine del mese di giugno e la prima decade di luglio. Il calendario di tali interventi sarà
comunicato alle famiglie che potranno anche decidere, previa richiesta scritta, di non volersene avvalere.
Le verifiche finali e l’integrazione dello scrutinio, con ammissione o non ammissione, saranno effettuate non
oltre la prima settimana di settembre.
Criteri di valutazione
Il Collegio dei docenti,dopo la consultazione dei Consigli di Classe, delibera i criteri e parametri di valutazione
che seguono, da utilizzare nello svolgimento degli scrutini intermedi e finali, al fine di assicurare omogeneità di
comportamenti nelle decisioni dei Consigli medesimi.
1. Le proposte di voto devono scaturire da un congruo numero di interrogazioni e di esercizi scritti e pratici
svolti all’interno delle ore di lezione e a casa, corretti e classificati nel corso dell’anno scolastico, così da poter
accertare il raggiungimento degli obbiettivi propri di ciascuna disciplina.
2. In sede di scrutinio finale il Consiglio di Classe delibererà:
2.1 la promozione per merito degli alunni che risultino sufficienti in tutte le materie;
2.2 il rinvio della formulazione del giudizio finale per quegli alunni degli alunni che presentino non più di tre
insufficienze non gravi ed abbiano dimostrato durante l’anno scolastico capacità di apprendimento tali da far
ritenere possibile un proficuo recupero attraverso gli interventi didattici che la scuola è tenuta a portare a
termine entro la fine dell’anno scolastico. Il C.d.C. può deliberare il rinvio del giudizio anche, in presenza di
non più di tre insufficienze gravi, considerato che si ritenga possibile il raggiungimento degli obiettivi
formativi e di contenuto propri delle discipline interessate mediante lo studio personale svolto autonomamente
e la partecipazione agli appositi interventi di recupero.
In questi casi la deliberazione sarà assunta con riferimento ai seguenti criteri:
- una positività complessiva nelle competenze, capacità e conoscenze nelle rimanenti discipline;
- un miglioramento rispetto alla situazione di partenza od ai risultati del primo quadrimestre ottenuto anche
mediante la partecipazione ad attività di sostegno e/o a corsi di recupero, come documentato dalle relazioni
dei corsi stessi, e tenendo conto del curricolo complessivo dell’alunno;
- una progressione in ordine ai livelli di apprendimento, e il raggiungimento di un livello che garantisca il
recupero delle carenze, nelle discipline insufficienti, entro la fine dell’anno la presenza di altri elementi positivi
di giudizio quali:
- la costanza e la qualità dell’impegno
- l’interesse per le discipline e per il percorso formativo
- la cooperazione al lavoro didattico ed il positivo comportamento dei propri doveri
- un metodo di studio sufficientemente organizzato (in previsione di un recupero personale)
- un curricolo di studi generalmente positivo;
Per gli alunni delle classi prime il Consiglio di Classe porrà particolare attenzione alla possibilità di una
maturazione delle capacità ed al conseguente recupero delle lacune nell’arco del biennio.
2.3 Il Consiglio delibera la non promozione, in presenza di insufficienze nelle conoscenze, capacità e
competenze necessarie per affrontare la classe successiva in modo proficuo; carenze non recuperabili in
tempi brevi né in modo autonomo da parte dell’alunno, né mediante appositi interventi didattici integrativi,
tenuto conto:
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- di diffuse insufficienze gravi e non gravi o di numerose insufficienze non gravi;
- della mancata progressione dell’allievo in ordine a conoscenze e capacità vedendo confermate le lacune
evidenziate nella fase di partenza o durante l’anno scolastico, pur in presenza di attività di recupero in
qualsiasi modo a suo tempo deliberate dal C.d.C.;
- del rifiuto sistematico di ogni impegno nello studio di una o più discipline, ripetuto nel corso degli anni;
- del mancato recupero del debito formativo degli anni precedenti;
- uno scarso e discontinuo impegno di studio
- la mancata partecipazione al lavoro di classe
- un metodo di studio inefficace
2.4 Per gli alunni stranieri inseriti nelle diverse classi, per la valutazione diventa fondamentale conoscere, per
quanto possibile, la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate,
le abilità e le competenze essenziali acquisite. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa
rispetto a quella “certificativa” si prendono in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli
obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. In
particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all’altra o da un grado scolastico
al successivo, occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può mancare una previsione di
sviluppo dell’alunno.
CRITERI DI SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI FINALI
Per assicurare omogeneità e coerenza di comportamento nello svolgimento degli scrutini finali, il Collegio dei
Docenti ha stabilito i seguenti criteri:
- Le proposte di voto che ogni insegnante presenta al Consiglio di Classe devono essere espresse da
un numero intero. Tale numero sarà il risultato di un’analisi che tenga conto della valutazione
sommativa scaturita da un congruo numero di prove finalizzate all’accertamento del raggiungimento
degli obiettivi educativi e cognitivi propri di ogni disciplina e anche da altri elementi di valutazione
come l’impegno, l’interesse, la partecipazione, i progressi rispetto ai livelli di partenza.
- I voti sono espressi in decimi secondo la scala di corrispondenza tra voto e giudizio espressa dalla
griglia di valutazione delle competenze approvata.
- Qualora lo studente presenti carenze in una o più discipline il Consiglio di Classe, prima
dell’approvazione dei voti, tiene conto:
- della possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi e i contenuti propri della disciplina interessata nel
corso dell’anno scolastico successivo;
- della possibilità di seguire proficuamente il programma di studi nell’anno scolastico successivo;
- dell’attitudine dell’allievo ad organizzare autonomamente il proprio lavoro;
- della propensione dell’allievo per il tipo di indirizzo scelto.
- Nel caso di sospensione del giudizio ( art.6 O.M. 92 del 5/11/2007), il Coordinatore di Classe
comunica per iscritto alla famiglia le motivazioni delle decisioni assunte dal Consiglio di classe, la/le
materia/e insufficienti e le modalità di recupero. Sul tabelloni apparirà la dicitura “Sospensione del
giudizio”
- Nei casi di non ammissione alla classe successiva il Coordinatore di Classe comunica alla famiglia le
motivazioni delle decisioni assunte dal Consiglio di classe.
- Nel caso di esito negativo degli scrutini finali e/o degli esami sul tabellone dell’istituto l’indicazione dei
voti è sostituita con il riferimento al risultato negativo riportato (“non ammesso”, “non qualificato”).
- La frequenza assidua e la partecipazione attiva alla vita della scuola sono elementi positivi che
concorrono alla valutazione favorevole del profitto dell’alunno in sede di scrutinio finale. Pertanto il
numero delle assenze, pur non essendo di per se stesso preclusivo della valutazione del profitto,
incide tuttavia negativamente sul giudizio complessivo, a meno che da un congruo numero di
verifiche, svolte a casa o a scuola, corrette e classificate, si possa comunque accertare il
raggiungimento degli obiettivi propri di ciascuna disciplina.
- Il Consiglio di Classe procede alla valutazione dei crediti formativi sulla base delle norme ministeriali e
delle indicazioni generali approvate dal Collegio dei Docenti.
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LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
La Legge 30 ott.2008 n.169 art.2 regola la valutazione del comportamento degli studenti. Tale articolo precisa
che : “ fin dalla prima valutazione periodica il Consiglio di classe valuta- mediante l’attribuzione di un voto
numerico espresso in decimi- il comportamento degli allievi durante l’intero periodo di permanenza nella sede
scolastica, anche con riferimento alle iniziative e alle attività con rilievo educativo realizzate al di fuori di essa.
Tale valutazione deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello
studente in ordine all’intero periodo scolastico cui si riferisce la valutazione. In tale contesto vanno collocati
anche singoli episodi che abbiano dato luogo a sanzioni disciplinari ”.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA
In ottemperanza a quanto previsto dal D.L. 137 del 01.09.2008 e successivo regolamento D.M. n.5 del
16.01.2009, mentre si recepisce in toto quanto definito in quei testi, a norma dell’art.5 del citato D.M. l’istituto
definisce i seguenti ulteriori criteri per l’attribuzione del voto di condotta e stabilisce apposita corrispondenza
tra indicatori e voto:
1. grado di raggiungimento degli obiettivi educativi definiti nel documento di programmazione del Consiglio di
classe
2. grado di rispondenza consapevole alle indicazioni regolamentari
3. rispettosa cortesia e atteggiamento collaborativi nei confronti dei docenti
4. correttezza e lealtà nelle comunicazioni di quanto la scuola vuole far sapere alle famiglie (libretto scolastico,
valutazioni, circolari…)
5. socialità positiva e rispettosa nei confronti dei compagni
6. protagonismo positivo e grado di rispondenza alle diverse attività previste nella scuola (impegni
extrascolastici, visite guidate e viaggi, tirocini interni, attività aggiuntive…)
7. assunzioni di responsabilità nell’ambito della scuola
8. presenza di note disciplinari, richiami, ammonizioni, provvedimenti disciplinari.
La valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli apprendimenti nelle diverse discipline, alla
complessiva valutazione dello studente. La valutazione del comportamento corrispondente ad una votazione inferiore a
sei decimi, in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione dell’alunno all’anno successivo e all’esame
conclusivo del ciclo.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA
Voto 10 : frequenza regolare con risposta completa dello studente ai requisiti previsti di seguito riportati :
 Rispetto delle regole
 Essere puntuali all’inizio di ciascuna lezione;
 Presentare regolarmente le giustificazioni delle assenze;
 Consegnare e far firmare regolarmente le comunicazioni ai genitori;
 Mantenere un comportamento corretto e responsabile rispettando i compagni, gli insegnanti, il personale
della scuola e l’ambiente scolastico;
 Comprendere che il processo di costruzione della conoscenza richiede il confronto,il negoziato, la
condivisione.
 Impegno / Partecipazione
 Impegnarsi in modo costante nelle attività di apprendimento;
 Ascoltare con attenzione reale gli insegnanti e gli interventi dei compagni;;
 Consolidare una partecipazione alle attività didattiche propositiva e motivata, mantenendo l’interesse
costante e generalizzato.
 Essere disponibili alla collaborazione.
Voto 9 : frequenza generalmente regolare; comportamento generalmente corretto.
Voto 8 : comportamento non sempre corretto e/o assenze e/o ritardi (non dovuti a motivi di salute) oltre il 10%
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Voto 7 : comportamenti scorretti con disturbo delle lezioni e/o una o più note disciplinari e/o assenze e/o ritardi
(non dovuti a motivi di salute) superiori al 20% e/o l’allievo talvolta non fa firmare le comunicazioni sul libretto
e/o l’allievo talvolta non giustifica tempestivamente assenze e ritardi
Voto 6 : comportamenti scorretti, maleducati, aggressivi e/o numero significativo di note disciplinari e/o
provvedimenti di sospensione dalle lezioni e/o assenze e/o ritardi (non dovuti a motivi di salute) superiori al
30% e/o l’allievo frequentemente non fa firmare le comunicazioni sul libretto e/o l’allievo frequentemente non
giustifica tempestivamente assenze e ritardi
Voto 5: i criteri di riferimento sono in fase di determinazione con apposito decreto ministeriale (comportamenti
che configurano reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana; provvedimenti di sospensione di
almeno 15 giorni oppure fino alla fine dell’attività didattica con conseguente non ammissione allo scrutinio
finale).
La valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli apprendimenti nelle diverse
discipline, alla complessiva valutazione dello studente. La valutazione del comportamento corrispondente ad
una votazione inferiore a sei decimi, in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione dell’alunno
all’anno successivo e all’esame conclusivo del ciclo.
LE SCELTE ORGANIZZATIVE
Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa
Per contribuire alla realizzazione delle finalità della scuola dell’autonomia e per valorizzare la professionalità e
l’impegno aggiuntivo degli insegnanti nascono le figure di docenti con funzione strumentali al P.O.F.
Ogni anno il Collegio docenti, oltre a definire le aree di competenza delle funzioni strumentali, designa, fra
coloro che ne fanno domanda, i docenti cui assegnare tali funzioni.
Considerata la specificità dell’Istituto, per il corrente anno scolastico, il Collegio dei Docenti ha identificato le
seguenti funzioni strumentali con i rispettivi docenti:
Gestione del Piano dell’Offerta Formativa
Coordinamento delle attività del Piano dell’ offerta formativa, cura delle attività di verifica del Piano,
collaborazione nella progettazione delle attività extracurricolari.
Sostegno al lavoro dei docenti
Analisi dei bisogni formativi e gestione del piano di formazione e aggiornamento, sostegno ai docenti nella
produzione di materiale didattico e cura della documentazione educativa.
Interventi e servizi per studenti
Coordinamento e gestione delle attività di continuità, di orientamento e tutoraggio, coordinamento delle attività di integrazione e
recupero; coordinamento delle attività di educazione alla salute.
Dispersione, obbligo scolastico, integrazione degli studenti, monitoraggio
Problemi relativi alla dispersione, all’obbligo scolastico, all’integrazione di alunni diversamente abili e di alunni stranieri;
collaborazione con le attività della terza area; monitoraggio delle attività del Piano dell’Offerta formativa.
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L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Fatta salva la priorità delle attività curricolari, si promuoveranno per l’anno scolastico 2011/12 i seguenti
progetti:
Quotidiano in classe
ll progetto vedrà impegnati gli studenti appartenenti alle classi del biennio e del biennio post-qualifica. Con
esso la scuola si propone di sensibilizzare gli alunni rispetto al diritto ad una informazione trasparente e
pluralistica, fonte di crescita democratica e civile.
La lettura critica del giornale in classe, in orario prefissato e condotto da insegnanti di diverse discipline, ha
quali obiettivi specifici l’acquisizione di capacità linguistiche generali e specifiche e di successiva produzione di
articoli di vario tipo; l’acquisizione e il potenziamento delle capacità di analisi e di confronto critico; la capacità
di maneggiare un giornale anche nelle sue strutture formali fino a risalire la filiera del processo di formazione
ed elaborazione della notizia; l’acquisizione di capacità di distinzione dei diversi tipi di articoli
schematizzandone la struttura. Integrare i giovani nella società in cui viviamo e favorire la formazione di una
coscienza critica
Avvicinare i giovani alla lettura del giornale e metterli in condizione di avere una loro opinione sui fatti della
realtà che li circonda.
Educazione alla legalità
Il progetto patrocinato dal comune di Castellabate ha come obiettivo prioritario quello di coinvolgere tutti gli
allievi dell’Istituto nell’Educazione alla legalità-rispetto delle regole nonché al rispetto di sé e degli altri.
La scuola si impegna ad ospitare e a partecipare ad incontri riguardanti la tematica in questione per la
promozione dei valori portanti del progetto.
Giornale d’ istituto
Verificato il successo dell’iniziativa negli anni scorsi si continuerà l’attività del giornale d’Istituto, Il foglio dell’
alberghiero.
Il progetto è rivolto a tutti gli alunni dell’Istituto che vogliono aderire all’iniziativa, offrendo il loro contributo
attraverso componimenti autonomi (poesie, racconti, relazioni su avvenimenti ed occasioni formative
eccezionali, lettere aperte, dibattiti su problematiche giovanili e scolastiche, epistolario tra alunni e docenti, tra
alunni e Preside, ecc.).Le motivazioni del progetto sono le seguenti
- Essere informati sulla realtà circostante
- Abituarsi allo spirito critico e alla varietà delle notizie
- Conoscere gli elementi fondamentali dell’impaginazione di un giornale
- Potenziare l’abilità di base della scrittura cimentandosi nella stesura di articoli di vario genere
- Educazione alla comunicazione
- Potenziamento delle abilità di scrittura e di lettura
- Sviluppo della capacità di lavorare in gruppo
- Organizzare le idee imparando ad esprimersi e a comunicare con scioltezza, rispettando la
struttura dell’articolo giornalistico e soffermandosi sulle sue caratteristiche sintattiche e
lessicali
L’attività del giornale d’Istituto è un’occasione particolare di esercitazione, approfondimento, ricerca,
sperimentazione, svago, applicazione di competenze (comunicative, espressive, critiche, autocritiche,
rappresentative, grafiche, ecc.) che man mano si vanno conquistando nel percorso curricolare.
Manifestazioni esterne e marketing di Istituto
Nella consapevolezza dell’importanza dell’interazione scuola-mondo del lavoro, il progetto si propone di
rendere la scuola (con i suoi utenti) sempre partecipe delle innovazioni che si avvicendano nel mercato.
Strumenti fondamentali risulteranno le visite tecniche presso moderne e aggiornate strutture ricettive, la
partecipazione a manifestazioni esterne, presso Enti Pubblici e Associazioni con scopi morali, e a quelle
manifestazioni che, in attinenza all’indirizzo formativo, risulteranno utili anche per evidenziare i cambiamenti
avvenuti nei settori professionali, le novità e le specializzazioni introdotte nei servizi e nelle strutture ristorative
e alberghiere. Il secondo segmento (marketing di Istituto) si prefigge di comunicare all’esterno l’identità della
Scuola, di ampliare il numero degli iscritti soprattutto dal bacino di utenza dell’area cilentana, di contribuire al
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miglioramento dell’offerta formativa in funzione delle esigenze degli utenti, del mercato del lavoro e dei servizi.
Verranno proseguiti i contatti con le Scuole Medie dei dintorni, per visite dimostrative e informazioni di
orientamento rivolte ai potenziali utenti e in giorni prestabiliti la scuola rimarrà aperta per dare alle famiglie la
possibilità di visitare l’ istituto e i laboratori.
Orientamento scolastico
L’ attività affronta le problematiche dell’orientamento inteso come parte essenziale di un processo generale di
crescita e formazione che ogni discente deve compiere per conoscere e consolidare le proprie attitudini ed
interessi e per acquisire strumenti culturali e competenze professionali adeguate; offre,inoltre, aiuto e
sostegno, mediante un’azione di orientamento interno, agli alunni in procinto di effettuare la scelta del corso di
qualifica professionale al termine del primo biennio di studio.
Visite di istruzione
Le visite di istruzione sono organizzate con obiettivi specifici, individuati dai docenti promotori, che tengono
conto di eventuali preferenze motivate dagli alunni. Nel promuovere e organizzare tali visite di istruzione si
terranno nel dovuto conto le esigenze di carattere formativo degli alunni, con particolare riguardo a quelle
culturali ed alla necessità di offrire adeguati stimoli all’educazione del gusto estetico, sia in ordine agli aspetti,
artistici che a quelli naturali e paesaggistici.
Partecipazione a concorsi
Nell’ottica dell’integrazione specialistica della preparazione degli studenti, l’Istituto propone la partecipazione a
Concorsi di valore locale e/o nazionale, che sono qualificanti per la verifica della professionalità acquisita dagli
allievi.
Saranno,altresì,organizzati incontri periodici con rappresentanti delle associazioni di categoria operanti nel
settore della ristorazione e del turismo, con la Camera di Commercio, con l’Azienda Provinciale del Turismo,
con le organizzazioni a carattere economico e culturale del settore.
Rapporti Scuola Famiglia
Al fine di realizzare un continuo e proficuo rapporto scuola-famiglia l’Istituto si è organizzato per consentire il
maggior flusso d’informazioni possibili:
1. Nella fase d’orientamento
2. Nella fase d’iscrizione
3. ll Dirigente scolastico, i suoi Collaboratori e gli Insegnanti incontrano le famiglie più volte
durante l’’anno scolastico
4. Il Dirigente scolastico e gli Insegnanti, durante l’orario di servizio e previa comunicazione, sono
a disposizione delle famiglie per qualsiasi informazione sull’andamento didattico-disciplinare
degli alunni
5. A fine anno scolastico agli alunni non ammessi a frequentare la classe successiva e a quelli
ammessi con debito formativo si invia lettera scritta con riportati il profitto e le strategie-attività
che l’Istituto mette in atto per favorire il recupero del debito
Relazioni Esterne
L’Istituto intrattiene rapporti di proficua collaborazione con l’Amministrazione comunale e provinciale, la
Comunità Montana, le associazioni socio-culturali e le categorie imprenditoriali del territorio. Essa si
concretizza in:
 Attività progettuali scuola-lavoro (stage, pranzi, manifestazioni, ecc.)
 Attività progettuali relative all’handicap
 Visite guidate
 Accoglienza e ristorazione in occasione d’eventi e most re.
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VALUTAZIONE DEL POF
La valutazione è un momento fondamentale dell’Offerta Formativa, poiché misura il grado di successo
ottenuto da una istituzione scolastica nell’erogazione dei propri servizi. Pertanto essa, investendo tutte le
attività programmate, si pone come un’indagine in relazione alle quattro dimensioni del pensato, dichiarato,
agito e percepito, che mette in evidenza elementi di pregio e aree da migliorare.
La valutazione del Piano dell’offerta formativa avviene attraverso una fase interna all’istituto.
Fase interna all’istituto
Essendo la valutazione un processo complesso, che non si risolve in un’unica procedura, è opportuno
articolarlo in varie indagini, che tengano conto della specificità delle diverse aree in cui è strutturato il Piano
dell’Offerta Formativa.
Valutazione Sistema qualità
L’Istituto pianifica e attua i processi di monitoraggio, di misurazione, di analisi e di miglioramento necessari a:



dimostrare la conformità dei servizi erogati
assicurare la conformità del sistema di gestione per la qualità
migliorare in modo continuo l’efficacia del sistema di gestione per la qualità
La valutazione del sistema qualità avviene attraverso le seguenti fasi:





verifiche ispettive interne, al fine di accertare la corretta applicazione, il funzionamento,
l’aggiornamento e l’efficacia del Sistema di gestione per la qualità
monitoraggio e misurazione dei processi
tenuta sottocontrollo dei prodotti non conformi
analisi dei dati
miglioramento
Queste fasi sono definite in modo dettagliato nel manuale della qualità.
Valutazione attività area curricolare ed educativa
La valutazione, periodica e annuale, degli apprendimenti e del comportamento degli studenti e la certificazione
delle competenze da essi acquisite, sono affidate ai docenti; agli stessi docenti è affidata la valutazione dei
periodi didattici ai fini del passaggio al periodo successivo e il miglioramento dei processi di apprendimento.
Per i dettagli di tale valutazione, anche quella riguardante gli alunni con abilità differenti, si rimanda alle sezioni
precedentemente esposte nelle relative aree.
Valutazione area attività complementari
La attività di approfondimento vengono valutate all’interno della valutazione individuale dei singoli docenti,
sottoposta all’approvazione del Consiglio di classe.
In definitiva la valutazione generale circa l’efficacia dell’Offerta Formativa e dell’organizzazione dell’Istituto
viene svolta dal Dirigente scolastico e dagli organi collegiali (Consiglio di classe, Collegio docenti, Consiglio
d’Istituto) garanzia di un’azione partecipata e dialettica tra tutte le componenti della scuola. Essa si configura
come autovalutazione di tutti i processi messi in atto con il Piano dell’Offerta Formativa.
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