Veneto - Loescher Editore
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Veneto 1. Territorio e clima Il Veneto occupa un territorio che dalle Alpi orientali si spinge a sud-est fino al mare Adriatico: presenta quindi una certa varietà di caratteristiche fisiche, anche se la parte più estesa è costituita dalla pianura. La fascia montuosa più elevata è a nord: qui si innalzano le Dolomiti orientali, con pendii coperti di boschi e cime famose e suggestive: la Marmolada (3343 m), con il suo bel ghiacciaio, e il massiccio del Sella (3152 m), separati dal passo del Pordoi, le Tofàne, il monte Cristallo, l’Antelao, le Tre Cime di Lavaredo. Più a est si prolunga l’alta valle del Piave (nota come Cadore). Il tipico paesaggio dolomitico esercita un forte richiamo turistico. Sotto la zona alpina si estendono le Prealpi venete, formate da altipiani e massicci di diversa configurazione: il monte Grappa, roccioso e arido; l’altopiano di Asiago e i monti Lessini, fertili e coperti di boschi; il monte Baldo, che domina il Lago di Garda. Due gruppi di colline di origine vulcanica interrompono la pianura: i monti Berici e i colli Euganei. Ai loro piedi sgorgano acque calde (Abano Terme), come spesso succede nei pressi di vulcani spenti. La vasta pianura è simile a quella piemontese e lombarda. Si può distinguere 1. Le famose Tre Cime di Lavaredo, nelle Dolomiti venete. 1 2. Una veduta aerea di un tratto del delta del Po. in alta pianura, piuttosto arida perché le acque penetrano nel suolo sino a notevole profondità, e bassa pianura, che la presenza di fontanili rende irrigua e fertile. Nella regione scorrono molti corsi d’acqua. Il Po segna il confine con l’Emilia-Romagna, prima di allargarsi in un delta molto ramificato. Gli altri fiumi scorrono in parte quasi paralleli al Po e si gettano direttamente nell’Adriatico; i principali sono l’Adige, il Brenta, il Piave. È veneta la parte orientale del lago di Garda. La conformazione tipica delle coste venete dipende in gran parte dalla lenta azione dei fiumi: l’acqua erode le rocce dolomitiche, piuttosto friabili, trasporta a valle i detriti e li deposita lungo la fascia costiera. È nata così la laguna: bacini d’acqua disseminati di isolotti e protetti da cordoni sabbiosi (lidi) che lasciano alcuni varchi al mare. Un’altra zona in cui terra e acqua 3. La laguna veneta e il delta del Po in una foto da satellite. «Bell’Italia», 94, 1999 2 G.A. Rossi 3 NASA, © Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 38 1985 Veneto formano un paesaggio unico è il delta del Po, nella pianura costiera del Polesine. L’accumulo progressivo di terra ha diviso la foce in diversi bracci e creato acquitrini e sacche d’acqua marina (valli) basse e pescose, talvolta interrate per ottenere suolo coltivabile. Queste terre hanno sempre richiesto interventi dell’uomo: le bonifiche si sono succedute nel tempo, e così le opere di rafforzamento degli argini del fiume, che defluisce in mare con difficoltà a causa della pendenza praticamente nulla, favorendo le inondazioni. Il clima della fascia padana è di tipo continentale: infatti il mare Adriatico, poco profondo, limita il suo effetto mitigatore alle coste. Sulle montagne gli inverni sono rigidi e le estati fresche, come in tutto l’arco alpino. La Riviera del Garda ha clima mite. menticato il fatto che l’ambiente di pianura, fertile e ricco d’acqua, favorisce l’insediamento umano: il Veneto, infatti, è densamente popolato (sensibilmente più della media italiana). La popolazione non è distribuita in modo uniforme. Quasi la metà risiede in comuni con meno di 10 000 abitanti; nelle città si passa dai centri maggiori (Venezia, Verona, Vicenza, Padova, Treviso), le cui province hanno una densità più alta della media nazionale, alle province di Belluno e Rovigo, con densità molto basse: la prima a causa della configurazione montuosa del territorio (occupato dalle Dolomiti e dalle Alpi Carniche); la seconda, invece, a causa dell’emigrazione, acceleratasi anche per le frequenti alluvioni nella zona del Polesine, invasa dalle acque dell’Adige e del Po. 2. La popolazione 3. Le comunicazioni In passato il Veneto fu una delle regioni più interessate dal fenomeno dell’emigrazione. La gente andava altrove a cercare lavoro e migliori condizioni di vita. Oggi la situazione economica è molto migliorata: industria, agricoltura e turismo offrono buone possibilità di occupazione, tanto che gli arrivi sono superiori alle partenze. In particolare si è assistito alla massiccia espansione urbanistica nella zona di Mestre, sede di importanti insediamenti industriali. Inoltre, non va di- Il Veneto è servito da una buona rete di comunicazioni: ha 474 km di autostrade, un porto quale quello di Venezia, tra i più importanti d’Italia soprattutto per il traffico di merci, tre aeroporti (Venezia, Verona e Treviso; nel solo aeroporto di Venezia transitano circa 4 500 000 persone l’anno). Le linee ferroviarie e autostradali di più intenso transito sono quelle che collegano Verona con Venezia, passando per Vicenza, Padova e Mestre, e proseguendo poi per Trieste. 4. Nella campagna veneta si trovano molte antiche ville, residenze estive di quella che un tempo era la grande nobiltà di Venezia. Alcune sono state attentamente restaurate e sono ancora abitate, altre si trovano in uno stato di semiabbandono. Nella foto, villa Pisani di Stra, una delle più note: è simile a una reggia, con un ampio parco affacciato sul fiume Brenta. P. Marton 4 © Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 39 Veneto 4. Le città e la qualità della vita Andrea Palladio Grande architetto padovano vissuto nel XVI secolo. 5. Un’insolita immagine di Venezia, una delle più suggestive città del mondo. 6. Il complesso religioso di San Francesco del Deserto occupa una delle isole di fronte a Burano. 5 Venezia, capoluogo del Veneto, sorse circa 1500 anni fa sulle isole della laguna, protette dai pericoli della terraferma e dalle burrasche del mare aperto. Divenuta potente nel corso dei secoli, decadde poi lentamente. La suggestiva testimonianza del suo splendore sta nella sua posizione unica al mondo, negli antichi palazzi e chiese (Ca’ Grande, Ca’ Foscari, Ca’ d’Oro, Ca’ Vendramin, palazzo Ducale, basilica di San Marco…), nei suoi canali (Canal Grande, della Giudecca, di San Marco), nei suoi ponti (di Rialto, dei Sospiri, della Giudecca, dell’Accademia…). La rete di canali si percorre in gondola o in vaporetto, la rete di viuzze (le calli) a piedi. Venezia si raggiunge in auto o in treno; quest’ultimo si ferma alla stazione di Santa Lucia, dopo aver percorso un lungo ponte che unisce la città alla terraferma. Venezia è oggi centro turistico e culturale; le indu- F. Roiter strie sono concentrate nei sobborghi di Mestre e Porto Marghera. Buona parte della popolazione si è trasferita negli ultimi decenni in altre località della terraferma. Ormai sono più popolosi di Venezia anche i tre capoluoghi veneti più sviluppati: Verona, bellissima città d’arte e di commerci, di antica origine, attraversata dall’Adige, in cui si incrociano le principali strade e ferrovie che attaversano la Pianura Padana e quelle che portano a nord; Padova, città artistica, industriale e commerciale, sede di una delle più antiche Università italiane; Vicenza, antica città il cui centro storico reca l’impronta del grande Andrea Palladio e nella cui provincia si trovano alcuni tra i maggiori centri lanieri italiani (Schio, Valdagno, Thiene). Degli altri tre capoluoghi, Treviso è un bel centro agricolo e commerciale; Belluno, e soprattutto Rovigo, sono i meno favoriti dalla posizione geografica: il primo è tra i monti, il secondo nel Polesine. 6 © Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 40 G.A. Rossi Veneto Lo sviluppo industriale ha contribuito ad aumentare il reddito medio, portando benessere in Veneto, ma con un risvolto negativo: l’aumento dell’inquinamento e del degrado ambientale. Nonostante il diffuso benessere, l’alto livello di istruzione e la bassa criminalità, permangono alcune situazioni di povertà. 7. Verona, città di origine romana, con il nucleo più antico (ancora ben distinguibile) costruito, per ragioni di sicurezza, nell’ansa del fiume Adige. In basso, la famosa Arena. 8. Padova, la basilica del Santo (sant’Antonio da Padova). G. A. Rossi 7 G. Minischetti 8 © Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 41 Veneto LE ATT I V I TÀ ECONOM I CHE Colture prevalenti Frumento Patate Mais Soia Vite Tabacco Frutta Barbabietole Ortaggi Pesca Principali settori industriali Bovini Siderurgia, metallurgia Suini Meccanica, autoveicoli Elettrotecnica, elettronica, informatica Chimica, petrolchimica T Tessile , abbigliamento, calzature Legno, carta, editoria Alimentari Belluno Aree industriali occhiali Treviso Belluno Vicenza Padova Verona Venezia mobili calzature Rovigo Treviso concia oreficeria Vicenza delle Verona pelli calzature Padova Prevalente utilizzo del suolo Boschi, foreste, arbusteti Prati e pascoli mobili vetri artistici Venezia mobili Aree agricole Rovigo Aree incolte e improduttive AGRICOLTURA L’aagricoltura è stata per secoli la principale attività del Veneto, producendo un reddito basso e talora insufficiente. Negli ultimi decenni, grazie alla meccanizzazione delle attrezzature agricole e alle moderne tecniche di produzione, il settore si è trasformato modificando radicalmente la situazione economica veneta. Ad esempio, la F. Roiter © Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 42 produzione di granoturco è la maggiore d’Italia, seguita da grano, barbabietola da zucchero (provincia di Rovigo), uva (importante per la produzione di vini: Soave, Valpolicella, Bardolino ecc.), patate, ortaggi, frutta. Rilevante è l’allevamento di bovini e suini, con produzione di carne, latte e salumi. Marginali sono invece la pesca e l’estrazione di minerali. Veneto INDUSTRIA un’ampia fascia che comprende le province centrali: Verona, Vicenza, Padova, in parte Rovigo. Si tratta per lo più di industrie meccaniche, tessili, calzaturiere, gra- fiche, alimentari. L’aar tigianato ha mantenuto una certa importanza, soprattutto in provincia di Venezia, dove si lavorano il vetro e i merletti, e a Vicenza (oreficeria). R. Meazza Lo sviluppo industria le è decollato a partire dagli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo. La più grande concentrazione indu- me impianti siderurgici, chimici, raffinerie di petrolio. La caratteristica dell’industria veneta è però un’altra: la predominanza delle piccole e medie imprese, installate in striale abbraccia tre centri vicini, ormai saldati tra loro, alle spalle di Venezia: Mestre, Marghera, Porto Marghera. In quest’area si sono sviluppate industrie di base co- TERZIARIO Il settore terziario si è sviluppato di pari passo con il secondario; notevoli sono le attività bancarie e commerciali. In Veneto sono sviluppati tutti i tipi di turismo: balneare (Lido di Venezia, Bibione, Sottomarina di Chioggia); storicoartistico (Venezia, Padova, Verona, Vicenza, Treviso, Chioggia); termale (Abano Terme); alpino (Dolomiti) e lacustre (lago di Garda). A Venezia affluiscono turisti da ogni parte del mondo; il turismo favorisce anche un’intensa attività artigianale, della piccola industria e del commercio. R. Meazza P. Bianco © Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 43